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Rational management of food intolerance in elite soccer club
Angelini F 1,2,3, Bonuccelli A 1,2,3, Buonocore D 2,4, Marzatico F 2,4, Stefanini L 3, Stesina G 3, Tencone F 3.
1
    Sezione Endocrinologia Nutrizione Sport, Istituto di Ricerche Cliniche Ecomedica, Empoli, Italia.
2
    Società Italiana di Nutrizione dello Sport e del Benessere, Istituto di Ricerche Cliniche Ecomedica, Empoli, Italia.
3
    Settore Medico, Juventus Football Club, Torino, Italia.
4
    Laboratorio di Farmacobiochimica Nutrizione e Nutriceutica del Benessere, Università di Pavia, Pavia, Italia.

Introduzione: i malesseri gastrointestinali, muscolo scheletrici e neurologici sono solo alcune delle possibili
manifestazioni delle intolleranze alimentari che oltre a mettere a rischio la salute dell’individuo, negli sportivi
possono vanificare i benefici dell’allenamento e ostacolare la perfomance. Il recupero della tolleranza
immunologica e la ripresa di un’alimentazione libera sono generalmente ottenuti con schemi dietetici rigidi
(diete di rotazione o di esclusione) che richiedono una forte motivazione a cambiare le proprie abitudini
alimentari. Nel calcio di elite, un fitto calendario agonistico con ripetuti viaggi rappresenta un ulteriore
ostacolo all’attuazione di questo tipo di terapie dietetiche.
Scopi: valutare oggettivamente la presenza di intolleranza alimentare in calciatori di elite con sintomi di
reattività alimentare, impostare razionalmente un piano nutrizionale per il recupero della tolleranza
immunologica e testarne l’efficacia.
Metodi: 8 calciatori maschi (x ± y anni, Media ± DS) che lamentavano sintomi di possibile intolleranza
alimentare furono individuati in una squadra del campionato di Serie A italiano e sottoposti ad ALCAT test
prima e dopo 8 mesi di intervento nutrizionale personalizzato.
Risultati: effettivamente, ogni giocatore con sintomi di intolleranza alimentare risultò variamente positivo ad
ALCAT test. Interessante, un trattamento nutrizionale personalizzato sviluppato sui principi della
moderazione piuttosto che su quelli dell’esclusione rigida dei cibi reattivi e rispettante delle specifiche
esigenze nutrizionali di ogni calciatore di elite (ad esempio quella di consumare i soliti cibi o supplementi dei
compagni quando in ritiro con la squadra indipendentemente dalle intolleranze rilevate dal test) condusse
alla risoluzione quasi totale dei sintomi iniziali come osservato dalla valutazione clinica e dai risultati di
ALCAT test eseguiti post-trattamento.
Conclusioni: ALCAT test sembra in grado di individuare le reazioni d’intolleranza alimentare almeno
quando utilizzato in soggetti che lamentano inizialmente sintomi specifici. Ancora, una terapia nutrizionale
elastica e personalizzata basata sui principi della moderazione e dell’esclusione razionale dei cibi reattivi
sembra efficace e attuabile nello sportivo di elite dove specifiche esigenze logistiche (ad es. consumare pasti
assieme agli altri atleti o necessità legate ai continui viaggi) scoraggiano il classico e rigido approccio
dietetico.


Tabella. Risultati ALCAT test pre (a) e post (b) intervento nutrizionale. Si osserva la riduzione delle reattività alimentari
    (a)                                                             (b)

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Rational management of food intolerance in elite soccer club

  • 1. Rational management of food intolerance in elite soccer club Angelini F 1,2,3, Bonuccelli A 1,2,3, Buonocore D 2,4, Marzatico F 2,4, Stefanini L 3, Stesina G 3, Tencone F 3. 1 Sezione Endocrinologia Nutrizione Sport, Istituto di Ricerche Cliniche Ecomedica, Empoli, Italia. 2 Società Italiana di Nutrizione dello Sport e del Benessere, Istituto di Ricerche Cliniche Ecomedica, Empoli, Italia. 3 Settore Medico, Juventus Football Club, Torino, Italia. 4 Laboratorio di Farmacobiochimica Nutrizione e Nutriceutica del Benessere, Università di Pavia, Pavia, Italia. Introduzione: i malesseri gastrointestinali, muscolo scheletrici e neurologici sono solo alcune delle possibili manifestazioni delle intolleranze alimentari che oltre a mettere a rischio la salute dell’individuo, negli sportivi possono vanificare i benefici dell’allenamento e ostacolare la perfomance. Il recupero della tolleranza immunologica e la ripresa di un’alimentazione libera sono generalmente ottenuti con schemi dietetici rigidi (diete di rotazione o di esclusione) che richiedono una forte motivazione a cambiare le proprie abitudini alimentari. Nel calcio di elite, un fitto calendario agonistico con ripetuti viaggi rappresenta un ulteriore ostacolo all’attuazione di questo tipo di terapie dietetiche. Scopi: valutare oggettivamente la presenza di intolleranza alimentare in calciatori di elite con sintomi di reattività alimentare, impostare razionalmente un piano nutrizionale per il recupero della tolleranza immunologica e testarne l’efficacia. Metodi: 8 calciatori maschi (x ± y anni, Media ± DS) che lamentavano sintomi di possibile intolleranza alimentare furono individuati in una squadra del campionato di Serie A italiano e sottoposti ad ALCAT test prima e dopo 8 mesi di intervento nutrizionale personalizzato. Risultati: effettivamente, ogni giocatore con sintomi di intolleranza alimentare risultò variamente positivo ad ALCAT test. Interessante, un trattamento nutrizionale personalizzato sviluppato sui principi della moderazione piuttosto che su quelli dell’esclusione rigida dei cibi reattivi e rispettante delle specifiche esigenze nutrizionali di ogni calciatore di elite (ad esempio quella di consumare i soliti cibi o supplementi dei compagni quando in ritiro con la squadra indipendentemente dalle intolleranze rilevate dal test) condusse alla risoluzione quasi totale dei sintomi iniziali come osservato dalla valutazione clinica e dai risultati di ALCAT test eseguiti post-trattamento. Conclusioni: ALCAT test sembra in grado di individuare le reazioni d’intolleranza alimentare almeno quando utilizzato in soggetti che lamentano inizialmente sintomi specifici. Ancora, una terapia nutrizionale elastica e personalizzata basata sui principi della moderazione e dell’esclusione razionale dei cibi reattivi sembra efficace e attuabile nello sportivo di elite dove specifiche esigenze logistiche (ad es. consumare pasti assieme agli altri atleti o necessità legate ai continui viaggi) scoraggiano il classico e rigido approccio dietetico. Tabella. Risultati ALCAT test pre (a) e post (b) intervento nutrizionale. Si osserva la riduzione delle reattività alimentari (a) (b)