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PARTE
PRATICA
SALUTE EMOTIVA,
MEMORIA,
ATTENZIONE E
SONNO
CONTENUTO
 Salute emotiva
 Strategie di “Coping” (adattamento)
 Valutazione e raccomandazioni
 Memoria
 Esercitazione di ascolto
 Esercitazione di attenzione visiva
 Testo per l’esercitazione di attenzione visiva
 Valutazione e raccomandazioni
 Sonno
 Esercizi e sessione pratica
 Valutazione e raccomandazioni
Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior
benessere.
Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior
benessere.
Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con
maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998)
Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con
maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998)
Capacita’ e
strategie che
vanno
potenziate
Capacita’ e
strategie che
vanno
potenziate
1) Percepire, sentire ed essere consapevoli del proprio stato
emotivo senza esserne sopraffatti o minacciati.
2) Selezionare i pensieri a cui prestare attenzione con
l’obiettivo di agire con razionalita’.
3) Controllare l’esordio di alterazioni emotive.
4) Tollerare le frustrazioni.
5) Mantenere un atteggiamento sereno di fronte a situazioni
di stress.
6) Rinforzare la motivazione personale per raggiungere
obiettivi realistici
CONTROLLO EMOTIVO:
PER EVITARE LA COMPARSA DI DISTURBI
PSICOPATOLOGICI
Charatteristiche della strategie di copingCharatteristiche della strategie di coping
Risposte comportamental
Risposte cognitiveRisposte cognitive
Risposte psico-fisiologiche
STRATEGIE POSITIVE
DI COPING EMOTIVO
1. RIicerca di alternative
2. Controllo emotivo
3. Ri-valutazione positiva
4. Ricerca di supporto sociale
5. Ricerca di supporto professionale
6. Senso dell’humor
7. Eliminazione di attivita’ distraenti
8. Progressione personale
9. Religione
10. Espressione emotiva
11. Visualizzazione positiva
12. Scrittura emotiva
13. Fuga comportamentale
14. Fuga cognitiva
15. Coping con ritirata
16. Attesa
17. Disconnessione mentale
ALCUNI ESEMPI PRATICIALCUNI ESEMPI PRATICI
1. Ricerca di alternative
11. Visualizzazione positiva
12. Scrittura emotiva
1. Ricerca di alternative
11. Visualizzazione positiva
12. Scrittura emotiva
Visione del video: valutazione e dibattitoVisione del video: valutazione e dibattito
STRATEGIE DI COPING
1. Identificazione del problema: ragioni, cause, caratteristiche.
2. Generazione di possibili soluzioni (alternative)
3. Anticpazione delle conseguenze di ognuna delle soluzioni
proposte.
4. Selezione della miglioer soluzione e conseguente applicazione
5. Verifica dell’efficacia della soluzione scelta o eventuale
rimpiazzo con un’altra, se necessario.
STRATEGIE DI COPING 1
RICERCA DI ALTERNATIVE
E’ una strategia cognitiva in cui l’ individuo cerca di analizzare le cause dei
problemi che stanno alla base del disagio emotivo. Viene fatto uno sforzo
per cercare di generare soluzioni al problema sollevato.
Questa strategia e’ nota anche come “pianificazione” perche’ il soggetto
deve fare qualcosa per cambiare la situazione usando tecniche di pensiero
analitico e razionale.
La tecnica del Problem-Solving consiste delle seguenti fasi:
Questa strategia e’ basata sull’immaginazione. Consiste nell’immaginare se stessi in
azione utilizzando la propria intelligenza emotiva. L’individuo quindi visualizza le
immagini relative alla situazione ed immagina di agire emotivamente. Per esempio,
mantersi calmi nelle situazioni in cui di solito siamo ansiosi, sentirsi solo un po’ a
disagio invece di sentirsi in panico in situazioni di grande paura. La visualizzazione
positiva serve a raggiungere un maggior grado di controllo sulla mente, sulle
emozioni e sul corpo, Questo esercizio permette alle persone di innescare
cambiamenti nel proprio comportamento .
1. Esercizi di respirazione-rilassamento
2. Viaggio mentale attraverso cio’ che si e’ fatto
durante uno specifico periodo di tempo
3. Concentrare l’attenzione sui piu’ piccoli dettagli
4. Immaginare il luogo dove le azioni si svolgono
SITUAZIONE:
1. Immaginare il comportamento desiderabile (risolvere il problema
agendo correttamente e serenamente)
2. Ripetere questa immagine nella mente ancora ed ancora
3. Credere che cio’ che facciamo e’ bene
4. Fissiamo degli obiettivi raggiungibili che dipendono solo da noi stessi
Questi sono gli steps da seguire :Questi sono gli steps da seguire :
Forme
Colori
Paesaggi
Luogi reali
Episodi specifici
STRATEGIE DI COPING 2
VISUALIZZAZIONE POSITIVA
Un‘ altro modo di esprimere (air) le emozioni e’ quello di scrivere riguardo ad esse.
Scrivere della propria esperienza di vita, di situazioni, di specifiche circostanze e di
qualsiasi altro aspetto delle nostre relazioni personali ci permette di essere piu’
profondamente consapevoli delle nostre emozioni, del perche’ e come esse ci
influenzino e di cio’ che possiamo fare per cambiarle e per impedire che esse
danneggino la nostra salute emotiva .
Qui sotto vi sono alcuni suggerimenti su come esercitare la scrittura emotiva :
Focailzzarsi sulle emozioni personali,
sui sentimenti e sulle sensazioni
Essere sinceri con se stessi
Essere riflessivi, analizzare i dati, cercare
spiegazioni e immaginare conseguenze
Terminare il racconto con un finale riflessivo
e positivo
Rileggere e riflettere su cio’ che e’ stato scritto
(errori che non verranno ripetuti, strategie di
coping che si potrebbero usare in futuro)
Gli effetti attesi nell’applicare
questa strategie sono:
•Miglioramento della salute
•Sensazione di rilassamento
•Capacita’ migliore di esprimere
emozioni
•Sperimentare un senso di
sollievo
STRATEGIE DI COPING 3
SCRITTURA EMOTIVA
► Cercare di controllare le emozioni.
► Ridurre gli attegiamenti ostili e collerici.
► Cercare di manifestare fastidio e noia con maggior facilita’ per ridurre
l’ansia e il risentimento.
► Cercare un interlocutore empatico.
► Provocare, proteggere e aumentare le emozioni positive .
► Cercare di rilassare la muscolatura .
► Rilassarsi nei momenti di tensione.
SALUTE EMOTIVA
RACCOMANDAZIONI E COMPORTAMENTI
IMPORTANZA DELLA MEMORIA
La memoria e’ la capacita’ umana di
immagazzianre e recuperare
informazioni.
Senza di essa non saremmo in grado
di funzionare nella vita quotidiana
perche’ ci serve per :
Vedere
Sentire
Pensare
Parlare
Cos’altro?
IMPORTANTE PERCHE?
• Per aumentare il nostro grado di
confidenza.
• Per sentirci bene .
• Perche’ anche la mente ha bisogno
di esercizio.
• Perche’ la vita insegna qualcosa
ogni giorno e vale la pena
memorizzarlo.
• Per essere ben integrati nel mondo
che ci circonda.
Questo esercizio ha lo scopo di lavorare con l’attenzione uditiva.
Queste tecniche vengono utilizzate nella vita quotidiana quando
interagiamo con altre persone. Si cerca di focalizzare i partecipanti
sulla concentrazione ed attenzione alla conversazione per farne
ricordare meglio i contenuti. La conclusione deve focalizzarsi
sull’efficacia delle dinamiche usate per incrementare il livello di
attenzione durante l’interazione interpersonale.
MEMORIA
TECNICHE DI ASCOLTO
OBIETTIVI
E’ consigliabile avere un gruppo di non piu’ di 15 persone, l’ottimo
sarebbe 10 persone. Nessuno deve avere difficolta’ uditive; se
necessario, alzare il tono della voce per evitare questo problema.
NUMERO DI INDIVIDUI
La disposizione delle persone dovrebbe essere ad U con l’istruttore
che guida la sessione e che si muove al centro di essa.
DISTRIBUZIONE SPAZIALE
Un istruttore solo e’ sufficiente per questo tipo di sessione o
dinamica.
ISTRUTTORE
Assertivo durante la prima parte di dinamica e di rinforzo positivo
nella seconda fase in cui si cerca di ricordare.
ATTEGGIAMENTO DELL’ISTRUTTIORE
MEMORIA
TECNICHE DI ASOLTO
Si presenta l’esercitazione come mirata a migliorare le capacita’ di
aascolto. Spieghiamo in che cosa questi processi consistono e
chiediamo ai partecipanti di darci degli esempi quotidiani in cui
usano queste tecniche; si cerca poi di scoprire se qualcuno ha
problemi nel sostenere una conversazione in modo da stimolare
contributi anche da queste persone.
L’esercitazione consiste nel narrare una storia a piu’ voci;
cerchiamo di far loro cogliere la sorpresa nel realizzare che questa
tecnica aumenta l’attenzione. Se un partecipante dice “io compro
del pesce” il successivo puo’ dire “io ho una borsa piena di pesci” .
Ai partecipanti viene poi detto che devono raccontare una storia
completa.
CONTENUTO DELLA SESSIONE/ DINAMICA
MEMORIA:
TECNICHE DI ASCOLTO
Come esempio di storia si puo’ dare: “ Oggi mi sono alzato alle 8, mi
sono lavato e mentre facevo colazione ho sentito alla radio che
avevo vinto il primo premio della lotteria, un premio di 5 milioni di
euro …”.
Da questo punto in poi, l’istruttore invita i partecipanti, da destra a
sinistra della U, ad aggiungere un pezzo di storia al racconto. E’
compito dell’istruttore dar voce al partecipante successivo, quando
il precedente ha aggiunto un pezzo di storia al racconto. Per
esempio, la persona successiva dice “ Sono uscito di casa, sono
andato in banca e il direttore mi ha anticipato subito 12.000 euro per
le mie prime spese.”
Dobbiamo far inserire nel racconto piu’ nomi e cifre possibili.
CONTENUTO DELLA DINAMICA
MEMORIA
TECNICHE DI ASCOLTO
Quando tutti i partecipanti hanno finito di raccontare la loro parte di
storia, possiamo procedere in vari modi:
 Ogni partecipante (individualmente o in coppia) deve scrivere
un riassunto della storia con il maggior numero di dettagli.
Quando tutti hanno finito di scrivere, ognuno o in coppia ne
legge una parte (in questo modo tutti possono partecipare).
 Ogni partecipante invece, narra una parte della storia
oralmente. E’ consigliabile che i partecipanti narrino una parte
di storia che non hanno generato loro durante la creazione
della storia.
In entrambi i casi c’e un incoraggiamento positivo da parte
dell’istruttore, che pero’ non e’ forzatura. Se un partecipante non
riesce a ricordare, proseguiamo con il partecipante successivo.
CONTENUTO DELLA DIANMICA
MEMORIA
TECNICHE DI ASCOLTO
MEMORIA
TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA
Questo esercizio ha lo scopo di lavorare sull’attenzione visiva ed in
particolare su quella discriminatoria e prolungata. Questi processi
fanno parte della nostra vita quotidiana perche’ gran parte
dell’informazione che riceviamo ci arriva per mezzo di immagini. Se
noi sollecitiamo i partecipanti a concentrarsi e a prestare molta
attenzione, essi saranno in grado di riconoscere e discriminare
correttamente stimoli visivi per lungo tempo. La conclusione si
focalizzera’ sull’eventuale successo dell’esercizio nell’aumentare il
livello di attenzione .
OBIETTIVI
E’ raccomandabile un gruppo di non piu’ di 15 persone, l’ideale
sarebbero 10 persone. I partecipanti non dovrebbero avere difficolta’
con la vista che impediscano loro di ricevere correttamente stimoli
visivi.
NUMERO DI INDIVIDUI
DISTRIBUZIONE SPAZIALE
ISTRUTTORE
ATTEGGIAMENTO DELL’ISTRUTTORE
MEMORIA
TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA
La disposizione delle persone dovrebbe essere ad U con l’istruttore
che guida la sessione che si muove al centro di essa.
Assertivo durante la prima parte di dinamica, con atteggiamento di
di supporto e di rinforzo-sostegno durante la seconda fase.
Un istruttore solo e’ sufficiente per questo tipo di sessione o
dinamica.
Si inizia presentando l’esercizio come un modo di lavorare
sull’attenzione visiva ed in particolare su quella discriminatoria e
prolungata. Spieghiamo che questi processi vengono usati
quotidianamente e per questo chiediamo ai partecipanti di darci
esempi di questo nella vita di tutti I giorni.
La prima parte dell’esercizio consiste nel presentare un frammento
di testo in cui tutte le V e le P devono essere crocettate. Prima di
iniziare, ricordiamo ai partecipanti che devono contare il numero di
queste lettere nel testo, senza contare quelle nel titolo e nella fonte.
CONTENUTO DELLA DINAMICA
MEMORIA: TECNICHE DI
ATTENZIONE VISIVA
MEMORIA
TESTO PER L’ATTENZIONE VISIVA
I cuccioli di leone vengono allevati da gruppi simil-familiari di
leonesse insieme ad un unico leone maschio. Le leonesse svolgono la
maggior parte dell’attivita’ di caccia procurando la carne per i cuccioli,
mentre il maschio difende il territorio da incursioni di altri maschi.
Quando il giovane leone diventa adulto, usualmente lascia il territorio
dove e’ cresciuto, anche se in alcuni casi il giovane leone rimpiazza il
maschio capo del gruppo familiare. Quando il giovane adulto lascia il
suo territorio, inizia a muoversi da solo o con altri giovani leoni,
formando piccoli gruppi. Per loro e’ piu’ facile sopravvivere in
presenza di un compagno e a volte cacciano insieme ad altri predatori
piu’ piccoli come le iene o gli sciacalli. I giovani leoni cacciano cosi’
fino a quando non identificano un loro territorio. Sono grandi felini e
sono animali aggressivi.
Fonte: Wikichicos/Grandes felinos/León
Quando i partecipanti hanno finito di leggere, l’istruttore chiedera’
ad un primo partecipante di dare il numero delle lettere trovate nel
racconto, poi chiede ad un secondo e ad un terzo, fino a quando
almeno tre partecipanti forniranno la risposta giusta.
Si incoraggia sempre la partecipazione e lo sforzo delle persone.
CONTENUTO DELLA DINAMICA
Risultato : V=17 P=18
MEMORIA: TECNICHE DI
ATTENZIONE VISIVA
Leggi con regolarita’ tutti i giorni
Scrivi ogni giorno
Fai semplici conti aritmetici ogni giorno con carta e penna
Coltiva diversi passatempi
Una volta la settimana, cerca di ricordare le notizie del giorno precedente e
prova a scriverle
Fai esercizi di richiamo della memoria
Ricorda i film che hai visto durante la settimana
Ricorda cosa hai mangiato durante la settimana
Ricorda i nomi delle persone che hai visto
Fai esercizio di memorizzazione
Cerca di ricordare a memoria i prezzi delle merci che hai visto in vetrina
Cerca di ricordare i nomi degli attori che hai visto in TV
Fai esercizi di concentrazione
Scegli un articolo nel giornale e fai un cerchio intorno ad una lettera
diversa ogni tre righe
Alcuni consigli per la memoria
PROIEZIONE DEL VIDEO:
Valutazione e dibattito
Sonno regolare = bassi livelli
di cortisolo
Sonno regolare = bassi livelli
di cortisolo
Sonno irregolare: esposizione cronica ad elevati
livelli di glucocorticoidi.
Sonno irregolare: esposizione cronica ad elevati
livelli di glucocorticoidi.
Ippocampo: zona della memoria e dei
ricordi
Ippocampo: zona della memoria e dei
ricordi
Protezione dell’ippocampo e
dell’amigdala: entrambi sono
cruciali nelle situazioni di stress
Protezione dell’ippocampo e
dell’amigdala: entrambi sono
cruciali nelle situazioni di stress
IMPORTANZA DEL SONNO
NEL RECUPERO NEURONALE
ATTIVITA’ PER VALUTARE IL SONNO
Dopo una breve
introduzione, consegniamo
alcuni fogli che servono per
registrare un’autovalutazione
del ritmo sonno-veglia.
Autovalutazione e controllo del sonnoAutovalutazione e controllo del sonno
RITMO SONNO-VEGLIA
A CHE ORA E’
ANDATO A LETTO
((ora : minuti)
A CHE ORA SI E’
ALZATO
(ora : minuti)
QUALITA’ DEL
SONNO
(1)
HA FATTO UN
RIPOSINO?
(Si/No)
LUNED’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
DOMENICA
(1)Qualità del sonno: indica le condizioni dell’individuo sia fisiche che
mentali dopo che si è alzato – E’ calcolato su una scala da 1 a 5, dove
1 significa molto stanco; 2 non troppo stanco; 3 relativamente bene;
4 riposato; molto ben riposato.
TABELLA RIEPILOGATIVA
TABELLA RIEPILOGATIVA
ORA A CUI SI E’ ANDATI A LETTO
21:30 22:00 22:30 23:00 23:30 00:00 00:30 01:00
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
DOMENICA
RITMO SONNO-VEGLIA
TIME TO GET UP
07:00 07:30 08:00 08:30 09:00 09:30 10:00 10:30
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
DOMENICA
RITMO SONNO-VEGLIA
TABELLA RIEPILOGATIVA
NUMERO DI ORE DI SONNO
3 4 5 6 7 8 9 10
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
DOMENICA
RITMO SONNO-VEGLIA
TABELLA RIEPILOGATIVA
DIARIO DELLA SALUTE
Al partecipante verra’ dato un diario
che chiamiamo diario dellA salute dove
gli viene chiesto di registrare nelle
tabelle riepilogative un’autovalutazione
del propio ritmo sonno-veglia per
cercare di individuare l’influenza
esercitata dal sonno sulla performance
Nelle attivita’ quotidiane. Lo scopo e’
quello di migliorare LA qualita’ del
sonno tra i partecipanti.
RITMO SONNO-VEGLIA
 Non indugiare a letto per piu’ tempo di quanto sia necessario per
dormire. Vai a letto quando ti senti stanco e alzati in genere
sempre alla stessa ora . Cerca di non dormire durante il giorno.
 Evita la caffeina, soprattutto nel pomerigio ed evita di
consumare alcool prima di coricarti.
 Non fumare.
 Fai esercizio fisico regolarmente, ma evitalo nelle ore
immediatamete precedenti l’ora di coricarsi.
 In genere evita sforzi intensi prima di andare a letto. Prima di
coricarsi e’ utile svolgere attivita’ che riducano il livello di
attivazione, come leggere o guardare la TV.
CONSIGLI PER UNA BUONA
QUALITA’ DEL SONNO
 Presta attenzione all’ambiente in cui dormi. Evita rumori molesti
per il sonno e regola la temperatura a circa 18-20° C. Cerca di
mascherare la luce che entra dalla strada o dalle altre stanze.
Assicurati un letto di buona qualita’ e controlla le abitudini
notturne del partner , se condividi il letto con un partner
(russamento?)
 Evita di portare le preoccupazioni a letto. C’e tempo per le
preoccupazioni durante il giorno. Se di notte dovessere sorgere
dei pensieri, ricorda che c’e’ tutto il tempo necessario per
pensarci durante la giornata successiva.
 Cerca di non assumere regolarmente farmaci che inducano il
sonno, salvo casi eccezionali. Chiedi al tuo medico se tra i
farmaci che assumi ce ne sono alcuni che possono interferire
con il tuo sonno.
CONSIGLI PER UNA BUONA
QUALITA’ DEL SONNO
 Cerca di evitare cene pesanti o difficili da digerire.
 Riduci il consumo di liquidi dopo cena per evitare di dover andare in
bagno di notte. In caso, bevi un bicchiere di latte che contiene
triptofano e che facilita l’addormentamento.
 Cerca di stabilire alcune routine prima di dormire che si associno
all’atto del coricarsi per la notte. Ad esempio fare un bagno caldo,
bere un bicchiere di latte, lavarsi i denti, iNdossare il pigiama,
regolare la sveglia, fare qualche esercizio rilassante, leggere e
spegnere la luce.
CONSIGLI PER UNA BUONA
QUALITA’ DEL SONNO
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE

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Salute emotiv apratica

  • 2. CONTENUTO  Salute emotiva  Strategie di “Coping” (adattamento)  Valutazione e raccomandazioni  Memoria  Esercitazione di ascolto  Esercitazione di attenzione visiva  Testo per l’esercitazione di attenzione visiva  Valutazione e raccomandazioni  Sonno  Esercizi e sessione pratica  Valutazione e raccomandazioni
  • 3. Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior benessere. Le persone con piu’ intelligenza emotiva riferiscono maggior benessere. Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998) Ansia e depressione sono meno prevalenti in soggetti con maggior intelligenza emotiva . (Davis,Stankov & Roberts 1998) Capacita’ e strategie che vanno potenziate Capacita’ e strategie che vanno potenziate 1) Percepire, sentire ed essere consapevoli del proprio stato emotivo senza esserne sopraffatti o minacciati. 2) Selezionare i pensieri a cui prestare attenzione con l’obiettivo di agire con razionalita’. 3) Controllare l’esordio di alterazioni emotive. 4) Tollerare le frustrazioni. 5) Mantenere un atteggiamento sereno di fronte a situazioni di stress. 6) Rinforzare la motivazione personale per raggiungere obiettivi realistici CONTROLLO EMOTIVO: PER EVITARE LA COMPARSA DI DISTURBI PSICOPATOLOGICI
  • 4. Charatteristiche della strategie di copingCharatteristiche della strategie di coping Risposte comportamental Risposte cognitiveRisposte cognitive Risposte psico-fisiologiche STRATEGIE POSITIVE DI COPING EMOTIVO 1. RIicerca di alternative 2. Controllo emotivo 3. Ri-valutazione positiva 4. Ricerca di supporto sociale 5. Ricerca di supporto professionale 6. Senso dell’humor 7. Eliminazione di attivita’ distraenti 8. Progressione personale 9. Religione 10. Espressione emotiva 11. Visualizzazione positiva 12. Scrittura emotiva 13. Fuga comportamentale 14. Fuga cognitiva 15. Coping con ritirata 16. Attesa 17. Disconnessione mentale
  • 5. ALCUNI ESEMPI PRATICIALCUNI ESEMPI PRATICI 1. Ricerca di alternative 11. Visualizzazione positiva 12. Scrittura emotiva 1. Ricerca di alternative 11. Visualizzazione positiva 12. Scrittura emotiva Visione del video: valutazione e dibattitoVisione del video: valutazione e dibattito STRATEGIE DI COPING
  • 6. 1. Identificazione del problema: ragioni, cause, caratteristiche. 2. Generazione di possibili soluzioni (alternative) 3. Anticpazione delle conseguenze di ognuna delle soluzioni proposte. 4. Selezione della miglioer soluzione e conseguente applicazione 5. Verifica dell’efficacia della soluzione scelta o eventuale rimpiazzo con un’altra, se necessario. STRATEGIE DI COPING 1 RICERCA DI ALTERNATIVE E’ una strategia cognitiva in cui l’ individuo cerca di analizzare le cause dei problemi che stanno alla base del disagio emotivo. Viene fatto uno sforzo per cercare di generare soluzioni al problema sollevato. Questa strategia e’ nota anche come “pianificazione” perche’ il soggetto deve fare qualcosa per cambiare la situazione usando tecniche di pensiero analitico e razionale. La tecnica del Problem-Solving consiste delle seguenti fasi:
  • 7. Questa strategia e’ basata sull’immaginazione. Consiste nell’immaginare se stessi in azione utilizzando la propria intelligenza emotiva. L’individuo quindi visualizza le immagini relative alla situazione ed immagina di agire emotivamente. Per esempio, mantersi calmi nelle situazioni in cui di solito siamo ansiosi, sentirsi solo un po’ a disagio invece di sentirsi in panico in situazioni di grande paura. La visualizzazione positiva serve a raggiungere un maggior grado di controllo sulla mente, sulle emozioni e sul corpo, Questo esercizio permette alle persone di innescare cambiamenti nel proprio comportamento . 1. Esercizi di respirazione-rilassamento 2. Viaggio mentale attraverso cio’ che si e’ fatto durante uno specifico periodo di tempo 3. Concentrare l’attenzione sui piu’ piccoli dettagli 4. Immaginare il luogo dove le azioni si svolgono SITUAZIONE: 1. Immaginare il comportamento desiderabile (risolvere il problema agendo correttamente e serenamente) 2. Ripetere questa immagine nella mente ancora ed ancora 3. Credere che cio’ che facciamo e’ bene 4. Fissiamo degli obiettivi raggiungibili che dipendono solo da noi stessi Questi sono gli steps da seguire :Questi sono gli steps da seguire : Forme Colori Paesaggi Luogi reali Episodi specifici STRATEGIE DI COPING 2 VISUALIZZAZIONE POSITIVA
  • 8. Un‘ altro modo di esprimere (air) le emozioni e’ quello di scrivere riguardo ad esse. Scrivere della propria esperienza di vita, di situazioni, di specifiche circostanze e di qualsiasi altro aspetto delle nostre relazioni personali ci permette di essere piu’ profondamente consapevoli delle nostre emozioni, del perche’ e come esse ci influenzino e di cio’ che possiamo fare per cambiarle e per impedire che esse danneggino la nostra salute emotiva . Qui sotto vi sono alcuni suggerimenti su come esercitare la scrittura emotiva : Focailzzarsi sulle emozioni personali, sui sentimenti e sulle sensazioni Essere sinceri con se stessi Essere riflessivi, analizzare i dati, cercare spiegazioni e immaginare conseguenze Terminare il racconto con un finale riflessivo e positivo Rileggere e riflettere su cio’ che e’ stato scritto (errori che non verranno ripetuti, strategie di coping che si potrebbero usare in futuro) Gli effetti attesi nell’applicare questa strategie sono: •Miglioramento della salute •Sensazione di rilassamento •Capacita’ migliore di esprimere emozioni •Sperimentare un senso di sollievo STRATEGIE DI COPING 3 SCRITTURA EMOTIVA
  • 9. ► Cercare di controllare le emozioni. ► Ridurre gli attegiamenti ostili e collerici. ► Cercare di manifestare fastidio e noia con maggior facilita’ per ridurre l’ansia e il risentimento. ► Cercare un interlocutore empatico. ► Provocare, proteggere e aumentare le emozioni positive . ► Cercare di rilassare la muscolatura . ► Rilassarsi nei momenti di tensione. SALUTE EMOTIVA RACCOMANDAZIONI E COMPORTAMENTI
  • 10. IMPORTANZA DELLA MEMORIA La memoria e’ la capacita’ umana di immagazzianre e recuperare informazioni. Senza di essa non saremmo in grado di funzionare nella vita quotidiana perche’ ci serve per : Vedere Sentire Pensare Parlare Cos’altro? IMPORTANTE PERCHE? • Per aumentare il nostro grado di confidenza. • Per sentirci bene . • Perche’ anche la mente ha bisogno di esercizio. • Perche’ la vita insegna qualcosa ogni giorno e vale la pena memorizzarlo. • Per essere ben integrati nel mondo che ci circonda.
  • 11. Questo esercizio ha lo scopo di lavorare con l’attenzione uditiva. Queste tecniche vengono utilizzate nella vita quotidiana quando interagiamo con altre persone. Si cerca di focalizzare i partecipanti sulla concentrazione ed attenzione alla conversazione per farne ricordare meglio i contenuti. La conclusione deve focalizzarsi sull’efficacia delle dinamiche usate per incrementare il livello di attenzione durante l’interazione interpersonale. MEMORIA TECNICHE DI ASCOLTO OBIETTIVI E’ consigliabile avere un gruppo di non piu’ di 15 persone, l’ottimo sarebbe 10 persone. Nessuno deve avere difficolta’ uditive; se necessario, alzare il tono della voce per evitare questo problema. NUMERO DI INDIVIDUI
  • 12. La disposizione delle persone dovrebbe essere ad U con l’istruttore che guida la sessione e che si muove al centro di essa. DISTRIBUZIONE SPAZIALE Un istruttore solo e’ sufficiente per questo tipo di sessione o dinamica. ISTRUTTORE Assertivo durante la prima parte di dinamica e di rinforzo positivo nella seconda fase in cui si cerca di ricordare. ATTEGGIAMENTO DELL’ISTRUTTIORE MEMORIA TECNICHE DI ASOLTO
  • 13. Si presenta l’esercitazione come mirata a migliorare le capacita’ di aascolto. Spieghiamo in che cosa questi processi consistono e chiediamo ai partecipanti di darci degli esempi quotidiani in cui usano queste tecniche; si cerca poi di scoprire se qualcuno ha problemi nel sostenere una conversazione in modo da stimolare contributi anche da queste persone. L’esercitazione consiste nel narrare una storia a piu’ voci; cerchiamo di far loro cogliere la sorpresa nel realizzare che questa tecnica aumenta l’attenzione. Se un partecipante dice “io compro del pesce” il successivo puo’ dire “io ho una borsa piena di pesci” . Ai partecipanti viene poi detto che devono raccontare una storia completa. CONTENUTO DELLA SESSIONE/ DINAMICA MEMORIA: TECNICHE DI ASCOLTO
  • 14. Come esempio di storia si puo’ dare: “ Oggi mi sono alzato alle 8, mi sono lavato e mentre facevo colazione ho sentito alla radio che avevo vinto il primo premio della lotteria, un premio di 5 milioni di euro …”. Da questo punto in poi, l’istruttore invita i partecipanti, da destra a sinistra della U, ad aggiungere un pezzo di storia al racconto. E’ compito dell’istruttore dar voce al partecipante successivo, quando il precedente ha aggiunto un pezzo di storia al racconto. Per esempio, la persona successiva dice “ Sono uscito di casa, sono andato in banca e il direttore mi ha anticipato subito 12.000 euro per le mie prime spese.” Dobbiamo far inserire nel racconto piu’ nomi e cifre possibili. CONTENUTO DELLA DINAMICA MEMORIA TECNICHE DI ASCOLTO
  • 15. Quando tutti i partecipanti hanno finito di raccontare la loro parte di storia, possiamo procedere in vari modi:  Ogni partecipante (individualmente o in coppia) deve scrivere un riassunto della storia con il maggior numero di dettagli. Quando tutti hanno finito di scrivere, ognuno o in coppia ne legge una parte (in questo modo tutti possono partecipare).  Ogni partecipante invece, narra una parte della storia oralmente. E’ consigliabile che i partecipanti narrino una parte di storia che non hanno generato loro durante la creazione della storia. In entrambi i casi c’e un incoraggiamento positivo da parte dell’istruttore, che pero’ non e’ forzatura. Se un partecipante non riesce a ricordare, proseguiamo con il partecipante successivo. CONTENUTO DELLA DIANMICA MEMORIA TECNICHE DI ASCOLTO
  • 16. MEMORIA TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA Questo esercizio ha lo scopo di lavorare sull’attenzione visiva ed in particolare su quella discriminatoria e prolungata. Questi processi fanno parte della nostra vita quotidiana perche’ gran parte dell’informazione che riceviamo ci arriva per mezzo di immagini. Se noi sollecitiamo i partecipanti a concentrarsi e a prestare molta attenzione, essi saranno in grado di riconoscere e discriminare correttamente stimoli visivi per lungo tempo. La conclusione si focalizzera’ sull’eventuale successo dell’esercizio nell’aumentare il livello di attenzione . OBIETTIVI E’ raccomandabile un gruppo di non piu’ di 15 persone, l’ideale sarebbero 10 persone. I partecipanti non dovrebbero avere difficolta’ con la vista che impediscano loro di ricevere correttamente stimoli visivi. NUMERO DI INDIVIDUI
  • 17. DISTRIBUZIONE SPAZIALE ISTRUTTORE ATTEGGIAMENTO DELL’ISTRUTTORE MEMORIA TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA La disposizione delle persone dovrebbe essere ad U con l’istruttore che guida la sessione che si muove al centro di essa. Assertivo durante la prima parte di dinamica, con atteggiamento di di supporto e di rinforzo-sostegno durante la seconda fase. Un istruttore solo e’ sufficiente per questo tipo di sessione o dinamica.
  • 18. Si inizia presentando l’esercizio come un modo di lavorare sull’attenzione visiva ed in particolare su quella discriminatoria e prolungata. Spieghiamo che questi processi vengono usati quotidianamente e per questo chiediamo ai partecipanti di darci esempi di questo nella vita di tutti I giorni. La prima parte dell’esercizio consiste nel presentare un frammento di testo in cui tutte le V e le P devono essere crocettate. Prima di iniziare, ricordiamo ai partecipanti che devono contare il numero di queste lettere nel testo, senza contare quelle nel titolo e nella fonte. CONTENUTO DELLA DINAMICA MEMORIA: TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA
  • 19. MEMORIA TESTO PER L’ATTENZIONE VISIVA I cuccioli di leone vengono allevati da gruppi simil-familiari di leonesse insieme ad un unico leone maschio. Le leonesse svolgono la maggior parte dell’attivita’ di caccia procurando la carne per i cuccioli, mentre il maschio difende il territorio da incursioni di altri maschi. Quando il giovane leone diventa adulto, usualmente lascia il territorio dove e’ cresciuto, anche se in alcuni casi il giovane leone rimpiazza il maschio capo del gruppo familiare. Quando il giovane adulto lascia il suo territorio, inizia a muoversi da solo o con altri giovani leoni, formando piccoli gruppi. Per loro e’ piu’ facile sopravvivere in presenza di un compagno e a volte cacciano insieme ad altri predatori piu’ piccoli come le iene o gli sciacalli. I giovani leoni cacciano cosi’ fino a quando non identificano un loro territorio. Sono grandi felini e sono animali aggressivi. Fonte: Wikichicos/Grandes felinos/León
  • 20. Quando i partecipanti hanno finito di leggere, l’istruttore chiedera’ ad un primo partecipante di dare il numero delle lettere trovate nel racconto, poi chiede ad un secondo e ad un terzo, fino a quando almeno tre partecipanti forniranno la risposta giusta. Si incoraggia sempre la partecipazione e lo sforzo delle persone. CONTENUTO DELLA DINAMICA Risultato : V=17 P=18 MEMORIA: TECNICHE DI ATTENZIONE VISIVA
  • 21. Leggi con regolarita’ tutti i giorni Scrivi ogni giorno Fai semplici conti aritmetici ogni giorno con carta e penna Coltiva diversi passatempi Una volta la settimana, cerca di ricordare le notizie del giorno precedente e prova a scriverle Fai esercizi di richiamo della memoria Ricorda i film che hai visto durante la settimana Ricorda cosa hai mangiato durante la settimana Ricorda i nomi delle persone che hai visto Fai esercizio di memorizzazione Cerca di ricordare a memoria i prezzi delle merci che hai visto in vetrina Cerca di ricordare i nomi degli attori che hai visto in TV Fai esercizi di concentrazione Scegli un articolo nel giornale e fai un cerchio intorno ad una lettera diversa ogni tre righe Alcuni consigli per la memoria PROIEZIONE DEL VIDEO: Valutazione e dibattito
  • 22. Sonno regolare = bassi livelli di cortisolo Sonno regolare = bassi livelli di cortisolo Sonno irregolare: esposizione cronica ad elevati livelli di glucocorticoidi. Sonno irregolare: esposizione cronica ad elevati livelli di glucocorticoidi. Ippocampo: zona della memoria e dei ricordi Ippocampo: zona della memoria e dei ricordi Protezione dell’ippocampo e dell’amigdala: entrambi sono cruciali nelle situazioni di stress Protezione dell’ippocampo e dell’amigdala: entrambi sono cruciali nelle situazioni di stress IMPORTANZA DEL SONNO NEL RECUPERO NEURONALE
  • 23. ATTIVITA’ PER VALUTARE IL SONNO Dopo una breve introduzione, consegniamo alcuni fogli che servono per registrare un’autovalutazione del ritmo sonno-veglia. Autovalutazione e controllo del sonnoAutovalutazione e controllo del sonno
  • 24. RITMO SONNO-VEGLIA A CHE ORA E’ ANDATO A LETTO ((ora : minuti) A CHE ORA SI E’ ALZATO (ora : minuti) QUALITA’ DEL SONNO (1) HA FATTO UN RIPOSINO? (Si/No) LUNED’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO DOMENICA (1)Qualità del sonno: indica le condizioni dell’individuo sia fisiche che mentali dopo che si è alzato – E’ calcolato su una scala da 1 a 5, dove 1 significa molto stanco; 2 non troppo stanco; 3 relativamente bene; 4 riposato; molto ben riposato. TABELLA RIEPILOGATIVA
  • 25. TABELLA RIEPILOGATIVA ORA A CUI SI E’ ANDATI A LETTO 21:30 22:00 22:30 23:00 23:30 00:00 00:30 01:00 LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO DOMENICA RITMO SONNO-VEGLIA
  • 26. TIME TO GET UP 07:00 07:30 08:00 08:30 09:00 09:30 10:00 10:30 LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO DOMENICA RITMO SONNO-VEGLIA TABELLA RIEPILOGATIVA
  • 27. NUMERO DI ORE DI SONNO 3 4 5 6 7 8 9 10 LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO DOMENICA RITMO SONNO-VEGLIA TABELLA RIEPILOGATIVA
  • 28. DIARIO DELLA SALUTE Al partecipante verra’ dato un diario che chiamiamo diario dellA salute dove gli viene chiesto di registrare nelle tabelle riepilogative un’autovalutazione del propio ritmo sonno-veglia per cercare di individuare l’influenza esercitata dal sonno sulla performance Nelle attivita’ quotidiane. Lo scopo e’ quello di migliorare LA qualita’ del sonno tra i partecipanti. RITMO SONNO-VEGLIA
  • 29.  Non indugiare a letto per piu’ tempo di quanto sia necessario per dormire. Vai a letto quando ti senti stanco e alzati in genere sempre alla stessa ora . Cerca di non dormire durante il giorno.  Evita la caffeina, soprattutto nel pomerigio ed evita di consumare alcool prima di coricarti.  Non fumare.  Fai esercizio fisico regolarmente, ma evitalo nelle ore immediatamete precedenti l’ora di coricarsi.  In genere evita sforzi intensi prima di andare a letto. Prima di coricarsi e’ utile svolgere attivita’ che riducano il livello di attivazione, come leggere o guardare la TV. CONSIGLI PER UNA BUONA QUALITA’ DEL SONNO
  • 30.  Presta attenzione all’ambiente in cui dormi. Evita rumori molesti per il sonno e regola la temperatura a circa 18-20° C. Cerca di mascherare la luce che entra dalla strada o dalle altre stanze. Assicurati un letto di buona qualita’ e controlla le abitudini notturne del partner , se condividi il letto con un partner (russamento?)  Evita di portare le preoccupazioni a letto. C’e tempo per le preoccupazioni durante il giorno. Se di notte dovessere sorgere dei pensieri, ricorda che c’e’ tutto il tempo necessario per pensarci durante la giornata successiva.  Cerca di non assumere regolarmente farmaci che inducano il sonno, salvo casi eccezionali. Chiedi al tuo medico se tra i farmaci che assumi ce ne sono alcuni che possono interferire con il tuo sonno. CONSIGLI PER UNA BUONA QUALITA’ DEL SONNO
  • 31.  Cerca di evitare cene pesanti o difficili da digerire.  Riduci il consumo di liquidi dopo cena per evitare di dover andare in bagno di notte. In caso, bevi un bicchiere di latte che contiene triptofano e che facilita l’addormentamento.  Cerca di stabilire alcune routine prima di dormire che si associno all’atto del coricarsi per la notte. Ad esempio fare un bagno caldo, bere un bicchiere di latte, lavarsi i denti, iNdossare il pigiama, regolare la sveglia, fare qualche esercizio rilassante, leggere e spegnere la luce. CONSIGLI PER UNA BUONA QUALITA’ DEL SONNO