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ABILITA’ DI CALCOLO E
DISCALCULIA EVOLUTIVA

Dott.ssa Anna Vitta
Azienda Ospedaliera Meyer
Università degli Studi di Firenze
“…I GRANDI NON COMPRENDONO MAI
NULLA DA SOLI ED E’ FATICOSO PER I
BAMBINI DARE LORO DI CONTINUO
DELLE SPIEGAZIONI…”
Antoine de Saint-Exupèrie, Il Piccolo Principe
OBIETTIVO DELLA PRESENTAZIONE:







COSA INTENDIAMO PER DISCALCULIA
I MODELLI EVOLUTIVI
I PROCESSI CHE SOTTOSTANNO A TALE
ABILITA’
UN CASO CLINICO
LE COMPONENTI DI ELABORAZIONE
DEL SISTEMA COGNITIVO

X

SISTEMA COGNITIVO CENTRALE

X
X

MODULI

TRASDUTTORI
Le componenti di elaborazione del sistema cognitivo (Savelli, 2004).
ABILITA’ SPECIFICHE




Sottosistemi funzionalmente specializzati o moduli
geneticamente pre-specificati per elaborare solo ed
esclusivamente un tipo di input.
Altamente automatizzate: alto grado di velocità ed
accuratezza.
LA DISCALCULIA

?
 
 
 

 PROBLEM SOLVING

ABILITA’ DI CALCOLO
Marco 9 anni:
“…Sapete cosa vi dico, voi che fate tutte queste
ricerche su di noi che risolviamo i problemi a
scuola….Vi dico che un problema di matematica è
difficile proprio perché è un problema. Se non lo
fosse sarebbe un esercizio e dunque molto più
facile. E’ difficile cioè perché c’è appunto un
problema da risolvere, altrimenti che problema è?”
1. PROBLEM SOLVING








COMPRENSIONE (quanti sono, meno di, più di)
RAPPRESENTAZIONE
CATEGORIZZAZIONE
MEMORIA
PIANIFICAZIONE
SVOLGIMENTO
MONITORAGGIO ED AUTOVALUTAZIONE
2. PROBLEM SOLVING




NON E’ INNATO
NON SI AUTOMATIZZA
NON ESISTE IL DISTURBO SPECIFICO DI
PROBLEM SOLVING
ABILITA’ DI CALCOLO
ABILITÀ SPECIFICA CHE SI
AUTOMATIZZA
ESISTE LA DISCALCULIA?
3000 docenti intervistati
 5 bambini per classe con difficoltà di calcolo
 5-7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei
problemi
(ogni classe 25 alunni circa)

+ 20% DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
JARLD
(International Academy for Research in Learning Disabilities)

 2,5 % della popolazione scolastica presenta

difficoltà in matematica in comorbidità con altri disturbi
 Discalculia: 2 bambini su 1000

19,9 % DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA =
FALSI POSITIVI
DISTURBO DI CALCOLO
BASI BIOLOGICHE

2,5% COMORBIDITÀ
- DISLESSIA

DIFFICOLTA’ DI CALCOLO
IL PROFILO APPARE SIMILE AL DISTURBO

SPECIFICITA’
2 SU 1000

- DIFFICOLTÀ NELLA
SOLUZIONE DI
PROBLEMI

L’INTERVENTO RIABILITATIVO
NORMALIZZA(?)

L’INTERVENTO RIABILITATIVO
OTTIENE
BUONI RISULTATI IN BREVE TEMPO
IL MODELLO EVOLUTIVO
INTELLIGENZA NUMERICA

ABILITA’ DI CALCOLO  
 

INTELLIGENZA NUMERICA:
•“INTELLIGERE ATTRAVERSO LA QUANTITÀ”
•CAPACITÀ INNATA
DOMINIO SPECIFICA
HA SOLO BISOGNO DEL POTENZIAMENTO
CORRETTO DELL’ISTRUZIONE
(Lucangeli, Poli & Molin, 2003)
EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENZA
NUMERICA
 0-2 ANNI: CONOSCENZA NUMERICA PRE-VERBALE
DI TIPO QUANTITATIVO

 2-4 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI CONTEGGIO
 3-6 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI LETTURA E
SCRITTURA DEL NUMERO
 PRIME FASI APPRENDIMENTO SCOLASTICO:
SVILUPPO DEI MECCANISMI DI CALCOLO
0-2 ANNI: COMPETENZA NUMERICA
PREVERBALE

IL BAMBINO, FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA:
 E’ SENSIBILE ALLA QUANTITA’ ED E’ CAPACE DI
DIFFERENZIARE GLI INSIEMI IN BASE ALLA NUMEROSITA’
DEGLI ELEMENTI CONTENUTI. (Antell & Keating, 1983)
• 5-6 MESI POSSIEDE ASPETTATIVE ARITMETICHE
BASATE SUL CONCETTO DI NUMEROSITA’ (Starkey, Spelke
& Gelman, 1990);
RIESCE A COMPIERE SEMPLICI OPERAZIONI DI TIPO
ADDITIVO (1+1) E SOTTRATTIVO (1-1) (Wynn, 1992).
BUTTERWORTH (1999)
“ LA NATURA FORNISCE UN NUCLEO DI CAPACITA’ PER
CLASSIFICARE PICCOLI INSIEMI DI OGGETTI NEI TERMINI
DELLA LORO NUMEROSITA’….PER CAPACITA’ PIU’ AVANZATE
ABBIAMO BISOGNO DELL’ISTRUZIONE, OSSIA DI ACQUISIRE
STRUMENTI CONCETTUALI FORNITI DALLA CULTURA IN CUI
VIVIAMO”.

PRE- VERBALI
PRESIMBOLICHE
INNATI

SIMBOLICO
VERBALI
ACQUISITI
PRIME FASI DI APPRENDIMENTO
SCOLASTICO
DALL’ INTEGRAZIONE DI MECCANISMI PREVERBALI DI
RICONOSCIMENTO QUANTITATIVO CON I RELATIVI
SISTEMI DI CONTEGGIO, LETTURA E SCRITTURA DEI
NUMERI.

MECCANISMI DI CALCOLO E DI MANIPOLAZIONE NUMERICA
I TRE MECCANISMI BASE
DELL’INTELLIGENZA NUMERICA
Meccanismi Semantici
(regolano la comprensione della quantità)

Meccanismi Lessicali

(3 =

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(Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre)
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DA DOVE NASCONO LE
DIFFICOLTA’?

DALL’INCONTRO TRA
SISTEMA NUMERICO E SISTEMA VERBALE
1.   PROCESSI SEMANTICI
Comprensione della quantità

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Il nome del numero

Transcodifica: 7…….sette…….0000000………VII
Errore: scrivi quattro ……. 8
3.   PROCESSI SINTATTICI
La grammatica numerica
SISTEMA VERBALE
,

SISTEMA NUMERICO
38,24

.

. Unisci in 1333 l’1 a 333

Qui se APE lo leggi al contrario
non ha senso EPA

13 letto al contrario è 31
che ha significato.
ERRORI INTELLIGENTI
SONO QUELLI DATI DALL’INTERFERENZA
FRA SISTEMA VERBALE E NUMERICO
 “Scrivi milletrecentosei” e scrive 1000306 usa sia il verbale che il
numerico
 “Scrivi centoventiquattro” e scrive 100204 usa solo il verbale
 34 x
esegue una somma errore intelligente. Attenzione alla componente
2=
visuo-spaziale, il x è spostato di pochi gradi dal +. Lavorare sul
_______ visuo e non sulla moltiplicazione.

36
 322 36=
_______
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usa il verbale, più grande meno il più piccolo.
 225

5

22 14
2
 17+
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______
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usa il numerico ma parte da dx (dal 5), come in tutte le
altre operazioni la : parte da sx
verbale: leggiamo da sx a dx
parte da dx e ha spento l’intelligenza numerica non
guarda il giudizio di numerosità
I MECCANISMI
DELL’ABILITA’ DI CALCOLO
IL MODELLO NEUROPSICOLOGICO MODULARE DI
McCLOSKEY
“La rappresentazione mentale della conoscenza numerica, oltre ad essere
indipendente da altri sistemi cognitivi, e’ strutturata in tre moduli a loro
volta distinti funzionalmente” (McCloskey, 1985).
x

x

x

x

x

x
1. IL DISTURBO DEL CALCOLO
SECONDO L’ ICD-10 (1995):

“I disturbi evolutivi specifici delle abilità
scolastiche comprendono gruppi di condizioni morbose che si manifestano con specifiche e
significative compromissioni dell’apprendimento delle abilità scolastiche. Queste compromissioni
nell’apprendimento non sono il risultato diretto di altre patologie (come il ritardo mentale,
grossolani deficit neurologici, gravi problemi uditivi o visivi non corretti, disturbi emotivi),
sebbene essi possono manifestarsi contemporaneamente a tali ultime condizioni. Frequentemente
i disturbi in questione si presentano insieme ad altre sindromi cinetiche (come la sindrome
ipercinetica o il disturbo della condotta) o ad altri disturbi evolutivi (come il disturbo evolutivo
specifico della funzione motoria o i disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio).
L’eziologia dei disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche non è nota, ma si suppone che
vi sia un intervento significativo di fattori biologici, i quali interagiscono con i fattori non
biologici (come le opportunità di apprendimento e la qualità dell’insegnamento) producendo le
manifestazioni”.
2. IL DISTURBO DEL CALCOLO
SECONDO IL DSM-IV-TR (2000): “I disturbi dell’apprendimento
vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal bambino in test
standardizzati, somministrati individualmente, sui meccanismi del calcolo
risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età,
all’istruzione, e al livello d’intelligenza. Essi interferiscono in modo
significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana
che richiedono capacità di calcolo.
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La discalculia evolutiva

  • 1. ABILITA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA Dott.ssa Anna Vitta Azienda Ospedaliera Meyer Università degli Studi di Firenze
  • 2. “…I GRANDI NON COMPRENDONO MAI NULLA DA SOLI ED E’ FATICOSO PER I BAMBINI DARE LORO DI CONTINUO DELLE SPIEGAZIONI…” Antoine de Saint-Exupèrie, Il Piccolo Principe
  • 3. OBIETTIVO DELLA PRESENTAZIONE:     COSA INTENDIAMO PER DISCALCULIA I MODELLI EVOLUTIVI I PROCESSI CHE SOTTOSTANNO A TALE ABILITA’ UN CASO CLINICO
  • 4. LE COMPONENTI DI ELABORAZIONE DEL SISTEMA COGNITIVO X SISTEMA COGNITIVO CENTRALE X X MODULI TRASDUTTORI Le componenti di elaborazione del sistema cognitivo (Savelli, 2004).
  • 5. ABILITA’ SPECIFICHE   Sottosistemi funzionalmente specializzati o moduli geneticamente pre-specificati per elaborare solo ed esclusivamente un tipo di input. Altamente automatizzate: alto grado di velocità ed accuratezza.
  • 7. Marco 9 anni: “…Sapete cosa vi dico, voi che fate tutte queste ricerche su di noi che risolviamo i problemi a scuola….Vi dico che un problema di matematica è difficile proprio perché è un problema. Se non lo fosse sarebbe un esercizio e dunque molto più facile. E’ difficile cioè perché c’è appunto un problema da risolvere, altrimenti che problema è?”
  • 8. 1. PROBLEM SOLVING        COMPRENSIONE (quanti sono, meno di, più di) RAPPRESENTAZIONE CATEGORIZZAZIONE MEMORIA PIANIFICAZIONE SVOLGIMENTO MONITORAGGIO ED AUTOVALUTAZIONE
  • 9. 2. PROBLEM SOLVING    NON E’ INNATO NON SI AUTOMATIZZA NON ESISTE IL DISTURBO SPECIFICO DI PROBLEM SOLVING
  • 10. ABILITA’ DI CALCOLO ABILITÀ SPECIFICA CHE SI AUTOMATIZZA
  • 11. ESISTE LA DISCALCULIA? 3000 docenti intervistati  5 bambini per classe con difficoltà di calcolo  5-7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei problemi (ogni classe 25 alunni circa) + 20% DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
  • 12. JARLD (International Academy for Research in Learning Disabilities)  2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in matematica in comorbidità con altri disturbi  Discalculia: 2 bambini su 1000 19,9 % DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA = FALSI POSITIVI
  • 13. DISTURBO DI CALCOLO BASI BIOLOGICHE 2,5% COMORBIDITÀ - DISLESSIA DIFFICOLTA’ DI CALCOLO IL PROFILO APPARE SIMILE AL DISTURBO SPECIFICITA’ 2 SU 1000 - DIFFICOLTÀ NELLA SOLUZIONE DI PROBLEMI L’INTERVENTO RIABILITATIVO NORMALIZZA(?) L’INTERVENTO RIABILITATIVO OTTIENE BUONI RISULTATI IN BREVE TEMPO
  • 15. INTELLIGENZA NUMERICA ABILITA’ DI CALCOLO     INTELLIGENZA NUMERICA: •“INTELLIGERE ATTRAVERSO LA QUANTITÀ” •CAPACITÀ INNATA DOMINIO SPECIFICA HA SOLO BISOGNO DEL POTENZIAMENTO CORRETTO DELL’ISTRUZIONE (Lucangeli, Poli & Molin, 2003)
  • 16. EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENZA NUMERICA  0-2 ANNI: CONOSCENZA NUMERICA PRE-VERBALE DI TIPO QUANTITATIVO  2-4 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI CONTEGGIO  3-6 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA DEL NUMERO  PRIME FASI APPRENDIMENTO SCOLASTICO: SVILUPPO DEI MECCANISMI DI CALCOLO
  • 17. 0-2 ANNI: COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE IL BAMBINO, FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA:  E’ SENSIBILE ALLA QUANTITA’ ED E’ CAPACE DI DIFFERENZIARE GLI INSIEMI IN BASE ALLA NUMEROSITA’ DEGLI ELEMENTI CONTENUTI. (Antell & Keating, 1983)
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23. • 5-6 MESI POSSIEDE ASPETTATIVE ARITMETICHE BASATE SUL CONCETTO DI NUMEROSITA’ (Starkey, Spelke & Gelman, 1990); RIESCE A COMPIERE SEMPLICI OPERAZIONI DI TIPO ADDITIVO (1+1) E SOTTRATTIVO (1-1) (Wynn, 1992).
  • 24.
  • 25. BUTTERWORTH (1999) “ LA NATURA FORNISCE UN NUCLEO DI CAPACITA’ PER CLASSIFICARE PICCOLI INSIEMI DI OGGETTI NEI TERMINI DELLA LORO NUMEROSITA’….PER CAPACITA’ PIU’ AVANZATE ABBIAMO BISOGNO DELL’ISTRUZIONE, OSSIA DI ACQUISIRE STRUMENTI CONCETTUALI FORNITI DALLA CULTURA IN CUI VIVIAMO”. PRE- VERBALI PRESIMBOLICHE INNATI SIMBOLICO VERBALI ACQUISITI
  • 26. PRIME FASI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO DALL’ INTEGRAZIONE DI MECCANISMI PREVERBALI DI RICONOSCIMENTO QUANTITATIVO CON I RELATIVI SISTEMI DI CONTEGGIO, LETTURA E SCRITTURA DEI NUMERI. MECCANISMI DI CALCOLO E DI MANIPOLAZIONE NUMERICA
  • 27. I TRE MECCANISMI BASE DELL’INTELLIGENZA NUMERICA Meccanismi Semantici (regolano la comprensione della quantità) Meccanismi Lessicali (3 = ) (regolano il nome del numero) (1 – 11) Meccanismi Sintattici (Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre) (25= 2 decine e 5 unità )
  • 28. DA DOVE NASCONO LE DIFFICOLTA’? DALL’INCONTRO TRA SISTEMA NUMERICO E SISTEMA VERBALE
  • 29. 1.   PROCESSI SEMANTICI Comprensione della quantità 0 0 0 > 0 0
  • 30. 2.   PROCESSI LESSICALI Il nome del numero Transcodifica: 7…….sette…….0000000………VII Errore: scrivi quattro ……. 8
  • 31. 3.   PROCESSI SINTATTICI La grammatica numerica SISTEMA VERBALE , SISTEMA NUMERICO 38,24 . . Unisci in 1333 l’1 a 333 Qui se APE lo leggi al contrario non ha senso EPA 13 letto al contrario è 31 che ha significato.
  • 32. ERRORI INTELLIGENTI SONO QUELLI DATI DALL’INTERFERENZA FRA SISTEMA VERBALE E NUMERICO
  • 33.  “Scrivi milletrecentosei” e scrive 1000306 usa sia il verbale che il numerico  “Scrivi centoventiquattro” e scrive 100204 usa solo il verbale  34 x esegue una somma errore intelligente. Attenzione alla componente 2= visuo-spaziale, il x è spostato di pochi gradi dal +. Lavorare sul _______ visuo e non sulla moltiplicazione. 36  322 36= _______ 314 usa il verbale, più grande meno il più piccolo.
  • 34.  225 5 22 14 2  17+ 14= ______ 111 usa il numerico ma parte da dx (dal 5), come in tutte le altre operazioni la : parte da sx verbale: leggiamo da sx a dx parte da dx e ha spento l’intelligenza numerica non guarda il giudizio di numerosità
  • 35. I MECCANISMI DELL’ABILITA’ DI CALCOLO IL MODELLO NEUROPSICOLOGICO MODULARE DI McCLOSKEY “La rappresentazione mentale della conoscenza numerica, oltre ad essere indipendente da altri sistemi cognitivi, e’ strutturata in tre moduli a loro volta distinti funzionalmente” (McCloskey, 1985).
  • 37. 1. IL DISTURBO DEL CALCOLO SECONDO L’ ICD-10 (1995): “I disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche comprendono gruppi di condizioni morbose che si manifestano con specifiche e significative compromissioni dell’apprendimento delle abilità scolastiche. Queste compromissioni nell’apprendimento non sono il risultato diretto di altre patologie (come il ritardo mentale, grossolani deficit neurologici, gravi problemi uditivi o visivi non corretti, disturbi emotivi), sebbene essi possono manifestarsi contemporaneamente a tali ultime condizioni. Frequentemente i disturbi in questione si presentano insieme ad altre sindromi cinetiche (come la sindrome ipercinetica o il disturbo della condotta) o ad altri disturbi evolutivi (come il disturbo evolutivo specifico della funzione motoria o i disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio). L’eziologia dei disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche non è nota, ma si suppone che vi sia un intervento significativo di fattori biologici, i quali interagiscono con i fattori non biologici (come le opportunità di apprendimento e la qualità dell’insegnamento) producendo le manifestazioni”.
  • 38. 2. IL DISTURBO DEL CALCOLO SECONDO IL DSM-IV-TR (2000): “I disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal bambino in test standardizzati, somministrati individualmente, sui meccanismi del calcolo risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione, e al livello d’intelligenza. Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo.