SlideShare a Scribd company logo
1 of 34
Download to read offline
© 2015 QUI! Group S.p.A.
ESTRATTO RASSEGNA STAMPA
ESTRATTO RASSEGNA LEGGE FRANCESE SPRECHI
GENNAIO 2016
Multe per supermercati che buttano il cibo invenduto invece di
donarlo, normativa al vaglio in Francia. E in Italia?
La Francia verso la legge anti-spreco, potrebbe essere apripista in tutta Europa
Si discute oggi, al senato francese, l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume
Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata
o, per meglio dire, nei supermercati.
Per chi butterà via il cibo invenduto, anziché donarlo, previste multe.
L’OBBLIGO DI DOTARSI DI “DOGGY BAG” NEI RISTORANTI – Ma non è finita qui.
E sempre in Francia, a partire da questo mese di gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti
che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare
a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
GLI SPRECHI DI CIBO IN ITALIA – E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market,
nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a
persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
L’IMBARAZZO DI CHIEDERE DI PORTARSI A CASA IL PASTO AVANZATO – Secondo Coldiretti,
inoltre, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento
dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente.
PRESTO, LA NORMA, ANCHE NEL NOSTRO PAESE? – “Non possiamo che augurarci di vedere
una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese”, commenta Gregorio
Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del
recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma,
Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie
ma anche grandi gruppi.
–
“La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani -, nel
Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti,
e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi”.
GLI OBIETTIVI – Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di
cronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.it
13 gennaio 2016
attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
http://www.cronacamilano.it/cultura-societa/multe-supermercati-che-buttano-cibo-invenduto-invece-donarlo-normativa-vaglio-francia-
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
http://www.oggitreviso.it/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto-anzich%C3%A9-donarlo-125780
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
http://www.italiaatavola.net/alimenti/tendenze-e-mercato/2016/1/13/francia-legge-anti-spreco-fogliani-incentivo-europa/42745
La Francia verso la legge anti-spreco Fogliani: «Un incentivo
per l'Europa»
Sanzioni per gli sprechi di cibo nella Gdo e obbligo doggy bag in Francia.
Gregorio Fogliani della Qui Foundation auspica un provvedimento simile venga preso anche in
Italia: «Non solo ammende ma soprattutto incentivi»
Evitare di sprecare il cibo? Un'idea sempre più diffusa, grazie soprattutto a Expo 2015 , che ha
tenuto quest'idea come fondamento della sua intera filosofia, spargendola in lungo e in largo in
tutto il mondo.
Dopo l'entrata in vigore del provvedimento che ha reso obbligatoria la doggy bag nei ristoranti, oggi
13 gennaio al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sprechi di cibo nel settore della Grande distribuzione
organizzata, ovvero nei supermercati.
«Come Qui foundation - commenta Gregorio Fogliani ( nella foto ), presidente di Qui foundation (la
onlus dedicata all’impegno sociale e alla solidarietà) - non possiamo che augurarci di vedere una
simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese.
La legge che sta per essere approvata dal Senato francese contiene misure di buon senso, che
vogliono combattere alla radice il fenomeno dello sperpero educando al valore del cibo.
La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa: nel Paese viene finalmente
riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali
saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di “fare” anche in Italia, Paese in cui vengono gettati via ogni anno 8 miliardi
di euro di cibo.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi».
«Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di attività grazie al
progetto “Pasto buono” - continua il presidente Fogliani - e, con l’impegno e la collaborazione di
altre realtà profit e no profit, riesce a migliorare costantemente.
Una goccia nel mare comunque, mentre con una legislazione più favorevole si potrebbe fare molto
di più: se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20
pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
Ci auguriamo che l'Italia, patria del food di qualità, sappia cogliere questo suggerimento arrivato
dalla Francia il prima possibile».
13 gennaio 2016
La Francia multerà chi butta il cibo invenduto anzichè donarlo
-Redazione- Al Senato
france se si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto
, anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per iristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi didoggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesicontro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi daLast Minute Marke t, nel nostro Paese vengonosprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo , 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
SecondoColdiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“ Non possiamo che augurarci di vedere una similenorma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese
articolotre.comarticolotre.comarticolotre.comarticolotre.com 13 gennaio 2016
http://www.articolotre.com/2016/01/la-francia-multera-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo/
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cuinon sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno,si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
articolotre.comarticolotre.comarticolotre.comarticolotre.com
Economia
12/01/2016 11:0 - In Francia è in approvazione al Senato la legge sullo spreco
alimentare, è il momento di “fare” anche in Italia
"Serve una legislazione piu’ efficace contro lo spreco alimentare: non solo sanzioni, ma
anche incentivi”, afferma il presidente di QUI Foundation Gregorio Fogliani.
Domani al Senato francese si discute
l’approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di cibo nel
settore della Grande distribuzione
organizzata, ovvero nei supermercati. In
Francia saranno previste multe per chi
getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire da gennaio, è
scattato l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti al giorno di
dotarsi di doggy bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
“Come QUI Foundation non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli
sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese – commenta Gregorio Fogliani,
presidente di QUI Foundation.- La legge che sta per essere approvata dal Senato contiene
misure di buon senso, che vogliono combattere alla radice il fenomeno dello sperpero
educando al valore del cibo. La Francia sta creando un precedente positivo per tutta
l’Europa: nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il
primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo
fa. Questo è il momento di “fare” anche in Italia, Paese in cui vengono gettati via ogni
anno 8 miliardi di euro di cibo. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che
non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi. QUI Foundation, da sola, è riuscita
a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività, e, con l’impegno e la collaborazione di
altre realtà profit e no profit, riesce a migliorare costantemente. Una goccia nel mare
comunque, mentre con una legislazione più favorevole si potrebbe fare molto di più: se
tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20
pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. Ci
auguriamo che l'Italia, patria del food di qualità, sappia cogliere questo suggerimento
arrivato dalla Francia il prima possibile”
Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, in Italia vengono sprecati ogni anno 8
miliardi di euro in cibo, 76 chili di cibo sprecati a persona. Gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. “ Anche la doggy bag
‘istituzionalizzata’ in Francia può essere il giusto sprone per ridurre lo sperpero nei locali
pubblici” – conclude Fogliani.
Secondo Coldiretti, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa in Italia: solo il
33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli
avanzi, ma solo il 10 per cento lo fa regolarmente. “Ci sono margini anche in Italia: se si
incoraggiasse l’uso della doggy bag nei locali, si potrebbero vincere facilmente le
resistenze di quel 24% che dichiara di non volerne sapere. Anche così si potrebbe iniziare
a fare cultura contro lo spreco”.
http://www.adnkronos.com/sostenibilita/best-practies/2016/01/12/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto-
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
multe alla Gdo che getta il cibo invenduto anziché donarlo
Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume
Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata,
ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180
pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
adnkronos.comadnkronos.comadnkronos.comadnkronos.com
12 gennaio 2016
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
ADNKRONOS
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di
doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
http://ct.moreover.com/?a=24070440085&p=20s&v=1&x=Sh6uPokjQ9TZKk4M5d5Npw
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto
Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a
Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar,
ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
panorama.itpanorama.itpanorama.itpanorama.it
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a
casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
libero-news.it
http://ct.moreover.com/?a=24070260717&p=20s&v=1&x=mWy1y7lvtAAAl_DPl8XjrQ
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto
Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a
Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar,
ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
libero-news.it
http://ct.moreover.com/?a=24070038441&p=20s&v=1&x=40g1l97Bhld-Q-zkW74vcQ
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
- (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande
distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a
partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di
dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
"Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente
positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio
secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei
confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
12 gennaio 2016
Gdo, legge antispreco alimentare: dalla Francia all’Italia?
Chiara BertolettiChiara BertolettiChiara BertolettiChiara Bertoletti
In territorio francese, se il
Senato darà il via libera, i
supermercati non potranno
più buttare il cibo invenduto.
Il presidente di Qui
Foundation auspica
l’introduzione della stessa
norma nel nostro Paese.
Presto i supermercati
francesi di almeno 400
metri quadrati che
butteranno via il cibo
invenduto o in fase di
scadenza rischieranno
multe salate.
Se la cosiddetta legge
Macron riceverà domani,
mercoledì 13 gennaio, il via
libera dal Senato, in
Franciala gdo sarà
obbligata a donare tali
alimenti ad appositi enti no-profit, o a consorzi agricoli per il compostaggio.
Si tratta di un procedimento che di inserisce in un più ampiopiano antispreco del Paese, che da
gennaio ha anche introdotto l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di
dotarsi di doggy bag, così da consentire ai clienti di portare a casa quanto avanzato.
Un plauso per la direzione legislativa francese è stato espresso daGregorio Fogliani (in foto),
presidente della Onlus QUI Foundation , che con il progetto Pasto Buono in Italia ha recuperato e
donato ad oggi 800mila pasti.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese.
La Francia sta creandoun precedente positivo per tutta l’Europa ”, ha dichiarato Fogliani, ponendosi
soprattutto a favore di incentivi per incoraggiare la buona pratica.
Gli ultimi dati diffusi da Last Minute Market relativi all’Italia parlano di8 miliardi di euro di cibo gettati
mark-up.itmark-up.itmark-up.itmark-up.it 12 gennaio 2016
http://www.mark-up.it/gdo-legge-antispreco-alimentare-dalla-francia-allitalia/
via ogni anno, pari a 76 chili di alimenti a persona.
Per quanto riguarda invece la cosiddetta doggy bag, secondo Coldiretti il 33% degli italiani (del
campione) dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa
regolarmente.
mark-up.itmark-up.itmark-up.itmark-up.it
http://www.focus.it/ambiente/ecologia/la-francia-verso-la-legge-anti-spreco-multe-a-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Alla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn Kronos
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
http://www.focus.it/ambiente/ecologia/la-francia-verso-la-legge-anti-spreco-multe-a-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
focus.itfocus.itfocus.itfocus.it
http://ambiente.tiscali.it/sostenibilita/feeds/16/01/12/t_99_ADN20160112120228.html?sostenibilita
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande
distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180
pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
tiscali.ittiscali.ittiscali.ittiscali.it
La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati
chi butta via il cibo invece di donarlo
Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume
Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata,
ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.
(foodtank.com) La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati chi butta via il cibo
invece di donarlo .
Oltre a sanzionare chi butterà via il cibo invece di donarlo, in Francia, a partire da gennaio, è
scattato anche l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese” , commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
“La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi”.
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
it.paperblog.com
12 gennaio 2016
http://it.paperblog.com/la-francia-al-lavoro-per-legge-anti-spreco-verranno-sanzionati-chi-butta-via-il-cibo-invece-di-donarlo-3120543/
media di 20 pasti al giorno si potrebbero infatti distribuire oltre 7 miliardi di pasti quotidianamente.
http://www.cronacamilano.it/cultura-societa/multe-supermercati-che-buttano-cibo-invenduto-invece-donarlo-normativa-vaglio-francia-
Multe per supermercati che buttano il cibo invenduto invece di
donarlo, normativa al vaglio in Francia. E in Italia?
La Francia verso la legge anti-spreco, potrebbe essere apripista in tutta Europa
Si discute oggi, al senato francese, l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume
Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata
o, per meglio dire, nei supermercati.
Per chi butterà via il cibo invenduto, anziché donarlo, previste multe.
L’OBBLIGO DI DOTARSI DI “DOGGY BAG” NEI RISTORANTI – Ma non è finita qui.
E sempre in Francia, a partire da questo mese di gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti
che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare
a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
GLI SPRECHI DI CIBO IN ITALIA – E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market,
nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a
persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
L’IMBARAZZO DI CHIEDERE DI PORTARSI A CASA IL PASTO AVANZATO – Secondo Coldiretti,
inoltre, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento
dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente.
PRESTO, LA NORMA, ANCHE NEL NOSTRO PAESE? – “Non possiamo che augurarci di vedere
una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese”, commenta Gregorio
Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del
recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma,
Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie
ma anche grandi gruppi.
– “La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani -, nel
Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti,
e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi”.
GLI OBIETTIVI – Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di
cronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.it
13 gennaio 2016
attività.Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a diposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
http://www.padovanews.it/speciali/green-life/378511.html
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anzichè donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l'approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande
distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi gettera' il cibo invenduto, anziche' donarlo.
Sempre in Francia, a partire da gennaio, e' scattato l'obbligo per i ristoranti che servono almeno
180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa cio' che
avanzano.
E' una buona pratica che conferma l'impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell'eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa e' una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
'Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l'Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare e' il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo e' il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione piu' efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, e' riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attivita'.
padovanews.itpadovanews.itpadovanews.itpadovanews.it
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
Ma, calcola la Onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invneduto, con una
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l?approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato l?
obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l?impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell?eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
?Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
sardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.it
http://www.sardegnaoggi.it/adnkronos/2016-01-12/0d81df3778cbe0c2cf790c0dbd7721c1/La_Francia_verso_la_legge_anti-
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l?Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
sardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.it
http://www.olbianotizie.it/24ore-articolo-352876-
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande
distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a
partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di
dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente
positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio
secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei
confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
olbianotizie.itolbianotizie.itolbianotizie.itolbianotizie.it
http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-352876-
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge
promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande
distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a
partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di
dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente
positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio
secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei
confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
sassarinotizie.comsassarinotizie.comsassarinotizie.comsassarinotizie.com
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
http://www.oggitreviso.it/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto-anzich%C3%A9-donarlo-125780
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
SPRECO ALIMENTARE, ARRIVA IN FRANCIA LA LEGGE PER
PUNIRE CHI GETTA IL CIBO ANCORA UTILIZZABILE
Luca CrostiLuca CrostiLuca CrostiLuca Crosti
Una legge per punire chi spreca il cibo, è questo lo scenario che si sta delineando in Francia e che
a meno di clamorosi eventi è destinato a divenire realtà Domani, infatti, il Senato francese discuterà
l’approvazione del decreto legge promosso da Guillaume Garot che ha come obiettivo quello di
multare chi, tra gli appartenenti al settore della grande distribuzione, butterà il cibo invenduto
invece di donarlo.
La legge proposta da Garot, membro del Partito Socialista e attualmente deputato del dipartimento
della Mayenne nella regione dei Paesi della Loira, è rivolta ai supermercati di grandi dimensioni e
prevedrà multe fino a 75mila euro o il carcere per un massimo di 2 anni per chi non rispetterà le
nuove disposizioni.
Scatterà, inoltre, l’obbligo di donare il cibo prossimo alla scadenza, e che fino ad ora veniva gettato
tra i rifiuti, alle organizzazioni che si occupano di assistere i bisognosi.
Il sì del Senato francese è l’ultimo passo necessario per la definitiva approvazione dopo il sì
unanime da parte dell’Assemblea Nazionale nel maggio del 2015.
L’obiettivo è quello di ridurre uno spreco di cibo da ben 8 milioni di tonnellate all’anno.
Insieme alle sanzioni sarà prevista anche l’istituzione di un programma di educazione alimentare in
tutte le scuole primarie francesi al fine di sensibilizzare i più giovani sui danni, economici,
ambientali e non solo, arrecati al nostro pianeta dallo spreco di cibo.
Già lo scorso settembre Ségolène Royal, Ministro dell’ecologia, dello Sviluppo sostenibile e
dell’Energia del governo francese, aveva annunciato che le scuole francesi che avrebbero avviato
un piano di lotta contro gli sprechi alimentari sarebbero state dotate di un orto coltivabile dagli
alunni con il sostegno delle associazioni di agricoltori.
Ma questi non sono gli unici provvedimenti messi in atto dal governo d’oltralpe.
Da segnalare, anche le norme che spingono tutti gli esercizi ristorativi che servono più di 180 pasti
al giorno a consegnare ai propri clienti la doggy bag, il sacchetto contenente il cibo che non hanno
consumato durante il loro pasto.
L’idea del contenitore per gli avanzi nasce per riutilizzare ciò che non si è mangiato come alimento
per il gatto o il cane che si ha in casa.
Stando alle stime di Coldiretti, questa è una pratica poco diffusa tra gli italiani, contrariamente ai
popoli di altre nazioni, ad esempio gli americani.
Ne è esempio Michelle Obama che, durante una visita a Roma, si fece impacchettare i resti della
Italiasera.itItaliasera.itItaliasera.itItaliasera.it 12 gennaio 2016
http://www.italiasera.it/attualita/20640-spreco-alimentare-arriva-in-francia-la-legge-per-punire-chi-getta-il-cibo-ancora-utilizzabile
cena.
Plauso all’iniziativa francese è arrivato anche da Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la
Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore
ristorazione , il quale ha commentato così la notizia: "La Francia sta creando un precedente positivo
per tutta l’Europa.
Viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi”.
Lo spreco alimentare, infatti, è un vero e proprio paradosso dei nostri tempi.
Stando alle stime della FAO, mentre il 35% della produzione totale di cibo viene gettato nella
spazzatura pur essendo ancora utilizzabile, il che significa perdite economiche per circa un trilione di
dollari l’anno, sono ancora 800 milioni le persone che nel mondo non riescono a nutrirsi
regolarmente.
Luca Crosti
Italiasera.itItaliasera.itItaliasera.itItaliasera.it
La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati
chi butta via il cibo invece di donarlo
Domani al Senato francese
si discute l’approvazione
del disegno di legge
promosso da Guillaume
Garrot, che mira ad
eliminare gli sperperi di cibo
nel settore della grande
distribuzione organizzata,
ovvero nei supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
La Francia al lavoro per
legge anti-spreco: verranno
sanzionati chi butta via il
cibo invece di donarlo .
Oltre a sanzionare chi
butterà via il cibo invece di
donarlo, in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
anche l’obbligo per i
ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di
portare a casa ciò che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese” , commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
lostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.it
12 gennaio 2016
http://www.lostivalepensante.it/2016/01/12/la-francia-al-lavoro-per-legge-anti-spreco-verranno-sanzionati-chi-butta-via-il-cibo-invece-di-
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
“La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi”.
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
lostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.it
La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo
invenduto anziché donarlo
Roma, 12 gennaio 2016
- (AdnKronos) - Domani al
Senato francese si discute
l’approvazione del disegno
di legge promosso da
Guillaume Garrot, che mira
ad eliminare gli sperperi di
cibo nel settore della
grande distribuzione
organizzata, ovvero nei
supermercati.
Saranno previste multe per
chi getterà il cibo invenduto,
anziché donarlo.
Sempre in Francia, a partire
da gennaio, è scattato
l’obbligo per i ristoranti che
servono almeno 180 pasti
al giorno di dotarsi di doggy
bag, per permettere ai
clienti di portare a casa ciò
che avanzano.
È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari.
E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati
ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza
alimentare viene generata da chi vende e chi consuma.
Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del
campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10%
lo fa regolarmente.
“Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche
nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del
progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione,
attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione
di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
studiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.it
http://www.studiocataldi.it/speciali-adn/sostenibilita-adn.asp?id=5640
"La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese
viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le
conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa.
Questo è il momento di 'fare' anche in Italia.
Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma
soprattutto incentivi".
Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività.
Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una
media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
studiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.it

More Related Content

Viewers also liked

Melhores padarias do NE
Melhores padarias do NEMelhores padarias do NE
Melhores padarias do NEPortal NE10
 
Alvana Business Consulting's brochure.
Alvana Business Consulting's brochure.Alvana Business Consulting's brochure.
Alvana Business Consulting's brochure.Michele Vincenti
 
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitari
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitariComunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitari
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitariCristina
 
Cáncer de Cuello Uterino.
Cáncer de Cuello Uterino.Cáncer de Cuello Uterino.
Cáncer de Cuello Uterino.Nena Robechi
 
Virus papiloma humano
Virus papiloma humanoVirus papiloma humano
Virus papiloma humanoIvan Mitosis
 
Andamento raccolte fondi_2010
Andamento raccolte fondi_2010Andamento raccolte fondi_2010
Andamento raccolte fondi_2010Fabiano Sarti
 
Virus del papiloma humano
Virus del papiloma humanoVirus del papiloma humano
Virus del papiloma humanoRene Hamilton
 
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...Alessandro Lovari
 
Prevención y vacunación para vph
Prevención y vacunación para vphPrevención y vacunación para vph
Prevención y vacunación para vphAnarellys Quintana M
 

Viewers also liked (16)

P 2-3
P 2-3P 2-3
P 2-3
 
Melhores padarias do NE
Melhores padarias do NEMelhores padarias do NE
Melhores padarias do NE
 
Cancer De Cuello Uterino
Cancer De Cuello UterinoCancer De Cuello Uterino
Cancer De Cuello Uterino
 
Alvana Business Consulting's brochure.
Alvana Business Consulting's brochure.Alvana Business Consulting's brochure.
Alvana Business Consulting's brochure.
 
Vph presentación
Vph presentaciónVph presentación
Vph presentación
 
Que son las vacunas
Que son las vacunasQue son las vacunas
Que son las vacunas
 
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitari
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitariComunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitari
Comunicazione pubblica istituzionale nei servizi sanitari
 
Cáncer de Cuello Uterino.
Cáncer de Cuello Uterino.Cáncer de Cuello Uterino.
Cáncer de Cuello Uterino.
 
Nueva vacuna contra la infección vp h
Nueva vacuna contra la infección vp hNueva vacuna contra la infección vp h
Nueva vacuna contra la infección vp h
 
0001
00010001
0001
 
Virus papiloma humano
Virus papiloma humanoVirus papiloma humano
Virus papiloma humano
 
Andamento raccolte fondi_2010
Andamento raccolte fondi_2010Andamento raccolte fondi_2010
Andamento raccolte fondi_2010
 
Virus del papiloma humano
Virus del papiloma humanoVirus del papiloma humano
Virus del papiloma humano
 
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...
Presentazione Formez Trasparenza Comunicativa - Comunicazione Pubblica e Soci...
 
Presentation Association biao
Presentation Association biaoPresentation Association biao
Presentation Association biao
 
Prevención y vacunación para vph
Prevención y vacunación para vphPrevención y vacunación para vph
Prevención y vacunación para vph
 

Similar to La Francia contro gli sprechi alimentari

Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016
Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016
Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016Gregorio Fogliani
 
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibi
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibiFabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibi
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibiRaffaele Conte
 
Dbn magazine
Dbn magazineDbn magazine
Dbn magazineccpbsrl
 
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'app
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'appGreenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'app
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'appAurive società cooperativa sociale
 
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaro
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaroCorriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaro
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaroGregorio Fogliani
 
Analisi filiere corte
Analisi filiere corteAnalisi filiere corte
Analisi filiere corteStrive
 
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'Alimentazione
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'AlimentazioneGregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'Alimentazione
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'AlimentazioneGregorio Fogliani
 
Giornata mondiale dell'ambiente
Giornata mondiale dell'ambienteGiornata mondiale dell'ambiente
Giornata mondiale dell'ambienteGregorio Fogliani
 
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto Buono
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto BuonoViversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto Buono
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto BuonoGregorio Fogliani
 
Tre tendenze per il 2017 - Squadrati
Tre tendenze per il 2017 - SquadratiTre tendenze per il 2017 - Squadrati
Tre tendenze per il 2017 - SquadratiSquadrati
 

Similar to La Francia contro gli sprechi alimentari (20)

Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016
Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016
Giornata mondiale dell'alimentazione_16 ottobre 2016
 
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibi
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibiFabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibi
Fabio Mezzo - Nuova legge su spreco dei cibi
 
Lombardia equasolidale2018
Lombardia equasolidale2018Lombardia equasolidale2018
Lombardia equasolidale2018
 
Dbn magazine
Dbn magazineDbn magazine
Dbn magazine
 
News SA 10 2015
News SA 10 2015News SA 10 2015
News SA 10 2015
 
Greenideas #23 bring the food
Greenideas #23 bring the foodGreenideas #23 bring the food
Greenideas #23 bring the food
 
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'app
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'appGreenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'app
Greenideas #23 Localizzare (e raccogliere) il surplus di cibo con un'app
 
News SA 20 2015
News SA 20 2015News SA 20 2015
News SA 20 2015
 
News SA 09 2016
News SA 09 2016News SA 09 2016
News SA 09 2016
 
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaro
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaroCorriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaro
Corriere sera 13-05-13_pasto_buono_tamaro
 
Analisi filiere corte
Analisi filiere corteAnalisi filiere corte
Analisi filiere corte
 
120 giorni di politiche agricole
120 giorni di politiche agricole120 giorni di politiche agricole
120 giorni di politiche agricole
 
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'Alimentazione
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'AlimentazioneGregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'Alimentazione
Gregorio Fogliani presenta la Giornata Mondiale dell'Alimentazione
 
Rapporto expo
Rapporto expoRapporto expo
Rapporto expo
 
Rapporto expo
Rapporto expoRapporto expo
Rapporto expo
 
Rapporto expo
Rapporto expoRapporto expo
Rapporto expo
 
Giornata mondiale dell'ambiente
Giornata mondiale dell'ambienteGiornata mondiale dell'ambiente
Giornata mondiale dell'ambiente
 
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto Buono
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto BuonoViversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto Buono
Viversani & Belli - Articolo sulla lotta allo spreco alimentare e su Pasto Buono
 
07 feb 2014
07 feb 201407 feb 2014
07 feb 2014
 
Tre tendenze per il 2017 - Squadrati
Tre tendenze per il 2017 - SquadratiTre tendenze per il 2017 - Squadrati
Tre tendenze per il 2017 - Squadrati
 

More from Gregorio Fogliani

WelfareImpresa parla alle aziende
WelfareImpresa parla alle aziende WelfareImpresa parla alle aziende
WelfareImpresa parla alle aziende Gregorio Fogliani
 
Corriere L'Economia 29-05-17
Corriere L'Economia 29-05-17Corriere L'Economia 29-05-17
Corriere L'Economia 29-05-17Gregorio Fogliani
 
Rassegna stampa - Smart Working QUI! Group
Rassegna stampa - Smart Working QUI! GroupRassegna stampa - Smart Working QUI! Group
Rassegna stampa - Smart Working QUI! GroupGregorio Fogliani
 
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio Fogliani
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio FoglianiRassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio Fogliani
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio FoglianiGregorio Fogliani
 
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017Gregorio Fogliani
 
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016Gregorio Fogliani
 
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...Gregorio Fogliani
 
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! Group
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! GroupRassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! Group
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! GroupGregorio Fogliani
 
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016Gregorio Fogliani
 
Gregorio Fogliani - La Repubblica Genova
Gregorio Fogliani - La Repubblica GenovaGregorio Fogliani - La Repubblica Genova
Gregorio Fogliani - La Repubblica GenovaGregorio Fogliani
 
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)Gregorio Fogliani
 
Lancio MyWelfare _aprile 2016
Lancio MyWelfare _aprile 2016Lancio MyWelfare _aprile 2016
Lancio MyWelfare _aprile 2016Gregorio Fogliani
 
I vantaggi dello Smart working
I vantaggi dello Smart workingI vantaggi dello Smart working
I vantaggi dello Smart workingGregorio Fogliani
 
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group Brasil
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group BrasilMassimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group Brasil
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group BrasilGregorio Fogliani
 
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualità
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualitàAgir - Smart working, un successo nel segno della qualità
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualitàGregorio Fogliani
 
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La Repubblica
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La RepubblicaVoglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La Repubblica
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La RepubblicaGregorio Fogliani
 
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitali
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitaliCorriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitali
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitaliGregorio Fogliani
 
Capital QUI! Group_Gregorio Fogliani
Capital QUI! Group_Gregorio FoglianiCapital QUI! Group_Gregorio Fogliani
Capital QUI! Group_Gregorio FoglianiGregorio Fogliani
 
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a Napoli
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a NapoliSmartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a Napoli
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a NapoliGregorio Fogliani
 
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! Group
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! GroupGenova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! Group
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! GroupGregorio Fogliani
 

More from Gregorio Fogliani (20)

WelfareImpresa parla alle aziende
WelfareImpresa parla alle aziende WelfareImpresa parla alle aziende
WelfareImpresa parla alle aziende
 
Corriere L'Economia 29-05-17
Corriere L'Economia 29-05-17Corriere L'Economia 29-05-17
Corriere L'Economia 29-05-17
 
Rassegna stampa - Smart Working QUI! Group
Rassegna stampa - Smart Working QUI! GroupRassegna stampa - Smart Working QUI! Group
Rassegna stampa - Smart Working QUI! Group
 
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio Fogliani
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio FoglianiRassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio Fogliani
Rassegna Stampa - Welfare aziendale Gregorio Fogliani
 
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017
Accordo QUI! Group e Fleetcor febbraio 2017
 
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016
QUI! Group entra in Elite_Rassegna novembre 2016
 
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...
 
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! Group
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! GroupRassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! Group
Rassegna Attilio Serrone nuovo DG di QUI! Group
 
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016
Dati bilancio QUI! Group 1° semestre 2016
 
Gregorio Fogliani - La Repubblica Genova
Gregorio Fogliani - La Repubblica GenovaGregorio Fogliani - La Repubblica Genova
Gregorio Fogliani - La Repubblica Genova
 
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)
Nomina Agostino Ragosa Amministratore Unico di Paybay (QUI! Group)
 
Lancio MyWelfare _aprile 2016
Lancio MyWelfare _aprile 2016Lancio MyWelfare _aprile 2016
Lancio MyWelfare _aprile 2016
 
I vantaggi dello Smart working
I vantaggi dello Smart workingI vantaggi dello Smart working
I vantaggi dello Smart working
 
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group Brasil
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group BrasilMassimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group Brasil
Massimo Tiso è il nuovo AD di QUI! Group Brasil
 
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualità
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualitàAgir - Smart working, un successo nel segno della qualità
Agir - Smart working, un successo nel segno della qualità
 
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La Repubblica
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La RepubblicaVoglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La Repubblica
Voglia di Welfare nelle Piccole Imprese - La Repubblica
 
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitali
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitaliCorriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitali
Corriere economia 21marzo 2016 pagamenti digitali
 
Capital QUI! Group_Gregorio Fogliani
Capital QUI! Group_Gregorio FoglianiCapital QUI! Group_Gregorio Fogliani
Capital QUI! Group_Gregorio Fogliani
 
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a Napoli
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a NapoliSmartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a Napoli
Smartworking in Azienda La sperimentazione di QUI! Group a Napoli
 
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! Group
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! GroupGenova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! Group
Genova impresa confindustria_Il welfare aziendale di QUI! Group
 

La Francia contro gli sprechi alimentari

  • 1. © 2015 QUI! Group S.p.A. ESTRATTO RASSEGNA STAMPA ESTRATTO RASSEGNA LEGGE FRANCESE SPRECHI GENNAIO 2016
  • 2. Multe per supermercati che buttano il cibo invenduto invece di donarlo, normativa al vaglio in Francia. E in Italia? La Francia verso la legge anti-spreco, potrebbe essere apripista in tutta Europa Si discute oggi, al senato francese, l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata o, per meglio dire, nei supermercati. Per chi butterà via il cibo invenduto, anziché donarlo, previste multe. L’OBBLIGO DI DOTARSI DI “DOGGY BAG” NEI RISTORANTI – Ma non è finita qui. E sempre in Francia, a partire da questo mese di gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. GLI SPRECHI DI CIBO IN ITALIA – E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. L’IMBARAZZO DI CHIEDERE DI PORTARSI A CASA IL PASTO AVANZATO – Secondo Coldiretti, inoltre, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. PRESTO, LA NORMA, ANCHE NEL NOSTRO PAESE? – “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese”, commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. – “La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani -, nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi”. GLI OBIETTIVI – Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di cronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.it 13 gennaio 2016 attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. http://www.cronacamilano.it/cultura-societa/multe-supermercati-che-buttano-cibo-invenduto-invece-donarlo-normativa-vaglio-francia-
  • 3. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
  • 4. http://www.oggitreviso.it/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto-anzich%C3%A9-donarlo-125780 "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
  • 5. http://www.italiaatavola.net/alimenti/tendenze-e-mercato/2016/1/13/francia-legge-anti-spreco-fogliani-incentivo-europa/42745 La Francia verso la legge anti-spreco Fogliani: «Un incentivo per l'Europa» Sanzioni per gli sprechi di cibo nella Gdo e obbligo doggy bag in Francia. Gregorio Fogliani della Qui Foundation auspica un provvedimento simile venga preso anche in Italia: «Non solo ammende ma soprattutto incentivi» Evitare di sprecare il cibo? Un'idea sempre più diffusa, grazie soprattutto a Expo 2015 , che ha tenuto quest'idea come fondamento della sua intera filosofia, spargendola in lungo e in largo in tutto il mondo. Dopo l'entrata in vigore del provvedimento che ha reso obbligatoria la doggy bag nei ristoranti, oggi 13 gennaio al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sprechi di cibo nel settore della Grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. «Come Qui foundation - commenta Gregorio Fogliani ( nella foto ), presidente di Qui foundation (la onlus dedicata all’impegno sociale e alla solidarietà) - non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese. La legge che sta per essere approvata dal Senato francese contiene misure di buon senso, che vogliono combattere alla radice il fenomeno dello sperpero educando al valore del cibo. La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa: nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di “fare” anche in Italia, Paese in cui vengono gettati via ogni anno 8 miliardi di euro di cibo. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi». «Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di attività grazie al progetto “Pasto buono” - continua il presidente Fogliani - e, con l’impegno e la collaborazione di altre realtà profit e no profit, riesce a migliorare costantemente. Una goccia nel mare comunque, mentre con una legislazione più favorevole si potrebbe fare molto di più: se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. Ci auguriamo che l'Italia, patria del food di qualità, sappia cogliere questo suggerimento arrivato dalla Francia il prima possibile». 13 gennaio 2016
  • 6. La Francia multerà chi butta il cibo invenduto anzichè donarlo -Redazione- Al Senato france se si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto , anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per iristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi didoggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesicontro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi daLast Minute Marke t, nel nostro Paese vengonosprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo , 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. SecondoColdiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “ Non possiamo che augurarci di vedere una similenorma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese articolotre.comarticolotre.comarticolotre.comarticolotre.com 13 gennaio 2016
  • 7. http://www.articolotre.com/2016/01/la-francia-multera-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo/ viene finalmente riconosciuto il principio secondo cuinon sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno,si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. articolotre.comarticolotre.comarticolotre.comarticolotre.com
  • 8. Economia 12/01/2016 11:0 - In Francia è in approvazione al Senato la legge sullo spreco alimentare, è il momento di “fare” anche in Italia "Serve una legislazione piu’ efficace contro lo spreco alimentare: non solo sanzioni, ma anche incentivi”, afferma il presidente di QUI Foundation Gregorio Fogliani. Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della Grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. In Francia saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. “Come QUI Foundation non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese – commenta Gregorio Fogliani, presidente di QUI Foundation.- La legge che sta per essere approvata dal Senato contiene misure di buon senso, che vogliono combattere alla radice il fenomeno dello sperpero educando al valore del cibo. La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa: nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di “fare” anche in Italia, Paese in cui vengono gettati via ogni anno 8 miliardi di euro di cibo. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi. QUI Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività, e, con l’impegno e la collaborazione di altre realtà profit e no profit, riesce a migliorare costantemente. Una goccia nel mare comunque, mentre con una legislazione più favorevole si potrebbe fare molto di più: se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. Ci auguriamo che l'Italia, patria del food di qualità, sappia cogliere questo suggerimento arrivato dalla Francia il prima possibile” Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, in Italia vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 chili di cibo sprecati a persona. Gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. “ Anche la doggy bag ‘istituzionalizzata’ in Francia può essere il giusto sprone per ridurre lo sperpero nei locali pubblici” – conclude Fogliani. Secondo Coldiretti, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa in Italia: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10 per cento lo fa regolarmente. “Ci sono margini anche in Italia: se si incoraggiasse l’uso della doggy bag nei locali, si potrebbero vincere facilmente le resistenze di quel 24% che dichiara di non volerne sapere. Anche così si potrebbe iniziare a fare cultura contro lo spreco”.
  • 9. http://www.adnkronos.com/sostenibilita/best-practies/2016/01/12/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto- La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo multe alla Gdo che getta il cibo invenduto anziché donarlo Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. adnkronos.comadnkronos.comadnkronos.comadnkronos.com 12 gennaio 2016
  • 10. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo ADNKRONOS Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente.
  • 11. http://ct.moreover.com/?a=24070440085&p=20s&v=1&x=Sh6uPokjQ9TZKk4M5d5Npw “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. panorama.itpanorama.itpanorama.itpanorama.it
  • 12. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. libero-news.it
  • 13. http://ct.moreover.com/?a=24070260717&p=20s&v=1&x=mWy1y7lvtAAAl_DPl8XjrQ “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. libero-news.it
  • 14. http://ct.moreover.com/?a=24070038441&p=20s&v=1&x=40g1l97Bhld-Q-zkW74vcQ La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. "Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. 12 gennaio 2016
  • 15. Gdo, legge antispreco alimentare: dalla Francia all’Italia? Chiara BertolettiChiara BertolettiChiara BertolettiChiara Bertoletti In territorio francese, se il Senato darà il via libera, i supermercati non potranno più buttare il cibo invenduto. Il presidente di Qui Foundation auspica l’introduzione della stessa norma nel nostro Paese. Presto i supermercati francesi di almeno 400 metri quadrati che butteranno via il cibo invenduto o in fase di scadenza rischieranno multe salate. Se la cosiddetta legge Macron riceverà domani, mercoledì 13 gennaio, il via libera dal Senato, in Franciala gdo sarà obbligata a donare tali alimenti ad appositi enti no-profit, o a consorzi agricoli per il compostaggio. Si tratta di un procedimento che di inserisce in un più ampiopiano antispreco del Paese, che da gennaio ha anche introdotto l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, così da consentire ai clienti di portare a casa quanto avanzato. Un plauso per la direzione legislativa francese è stato espresso daGregorio Fogliani (in foto), presidente della Onlus QUI Foundation , che con il progetto Pasto Buono in Italia ha recuperato e donato ad oggi 800mila pasti. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese. La Francia sta creandoun precedente positivo per tutta l’Europa ”, ha dichiarato Fogliani, ponendosi soprattutto a favore di incentivi per incoraggiare la buona pratica. Gli ultimi dati diffusi da Last Minute Market relativi all’Italia parlano di8 miliardi di euro di cibo gettati mark-up.itmark-up.itmark-up.itmark-up.it 12 gennaio 2016
  • 16. http://www.mark-up.it/gdo-legge-antispreco-alimentare-dalla-francia-allitalia/ via ogni anno, pari a 76 chili di alimenti a persona. Per quanto riguarda invece la cosiddetta doggy bag, secondo Coldiretti il 33% degli italiani (del campione) dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. mark-up.itmark-up.itmark-up.itmark-up.it
  • 17. http://www.focus.it/ambiente/ecologia/la-francia-verso-la-legge-anti-spreco-multe-a-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Alla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn KronosAlla Gdo, Adn Kronos Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi.
  • 18. http://www.focus.it/ambiente/ecologia/la-francia-verso-la-legge-anti-spreco-multe-a-chi-butta-il-cibo-invenduto-anziche-donarlo "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. focus.itfocus.itfocus.itfocus.it
  • 19. http://ambiente.tiscali.it/sostenibilita/feeds/16/01/12/t_99_ADN20160112120228.html?sostenibilita La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. tiscali.ittiscali.ittiscali.ittiscali.it
  • 20. La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati chi butta via il cibo invece di donarlo Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. (foodtank.com) La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati chi butta via il cibo invece di donarlo . Oltre a sanzionare chi butterà via il cibo invece di donarlo, in Francia, a partire da gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese” , commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. “La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi”. Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una it.paperblog.com 12 gennaio 2016 http://it.paperblog.com/la-francia-al-lavoro-per-legge-anti-spreco-verranno-sanzionati-chi-butta-via-il-cibo-invece-di-donarlo-3120543/ media di 20 pasti al giorno si potrebbero infatti distribuire oltre 7 miliardi di pasti quotidianamente.
  • 21. http://www.cronacamilano.it/cultura-societa/multe-supermercati-che-buttano-cibo-invenduto-invece-donarlo-normativa-vaglio-francia- Multe per supermercati che buttano il cibo invenduto invece di donarlo, normativa al vaglio in Francia. E in Italia? La Francia verso la legge anti-spreco, potrebbe essere apripista in tutta Europa Si discute oggi, al senato francese, l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata o, per meglio dire, nei supermercati. Per chi butterà via il cibo invenduto, anziché donarlo, previste multe. L’OBBLIGO DI DOTARSI DI “DOGGY BAG” NEI RISTORANTI – Ma non è finita qui. E sempre in Francia, a partire da questo mese di gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. GLI SPRECHI DI CIBO IN ITALIA – E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. L’IMBARAZZO DI CHIEDERE DI PORTARSI A CASA IL PASTO AVANZATO – Secondo Coldiretti, inoltre, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. PRESTO, LA NORMA, ANCHE NEL NOSTRO PAESE? – “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese”, commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. – “La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani -, nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi”. GLI OBIETTIVI – Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila pasti in otto anni di cronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.itcronacamilano.it 13 gennaio 2016 attività.Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a diposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
  • 22. http://www.padovanews.it/speciali/green-life/378511.html La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anzichè donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l'approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi gettera' il cibo invenduto, anziche' donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, e' scattato l'obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa cio' che avanzano. E' una buona pratica che conferma l'impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell'eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa e' una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. 'Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l'Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare e' il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo e' il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione piu' efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, e' riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attivita'. padovanews.itpadovanews.itpadovanews.itpadovanews.it media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. Ma, calcola la Onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invneduto, con una
  • 23. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l?approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l? obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l?impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell?eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. ?Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. sardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.it
  • 24. http://www.sardegnaoggi.it/adnkronos/2016-01-12/0d81df3778cbe0c2cf790c0dbd7721c1/La_Francia_verso_la_legge_anti- "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l?Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. sardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.itsardegnaoggi.it
  • 25. http://www.olbianotizie.it/24ore-articolo-352876- La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. olbianotizie.itolbianotizie.itolbianotizie.itolbianotizie.it
  • 26. http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-352876- La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo.Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi."La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. sassarinotizie.comsassarinotizie.comsassarinotizie.comsassarinotizie.com
  • 27. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
  • 28. http://www.oggitreviso.it/francia-verso-legge-anti-spreco-multe-chi-butta-cibo-invenduto-anzich%C3%A9-donarlo-125780 "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. oggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.itoggitreviso.it
  • 29. SPRECO ALIMENTARE, ARRIVA IN FRANCIA LA LEGGE PER PUNIRE CHI GETTA IL CIBO ANCORA UTILIZZABILE Luca CrostiLuca CrostiLuca CrostiLuca Crosti Una legge per punire chi spreca il cibo, è questo lo scenario che si sta delineando in Francia e che a meno di clamorosi eventi è destinato a divenire realtà Domani, infatti, il Senato francese discuterà l’approvazione del decreto legge promosso da Guillaume Garot che ha come obiettivo quello di multare chi, tra gli appartenenti al settore della grande distribuzione, butterà il cibo invenduto invece di donarlo. La legge proposta da Garot, membro del Partito Socialista e attualmente deputato del dipartimento della Mayenne nella regione dei Paesi della Loira, è rivolta ai supermercati di grandi dimensioni e prevedrà multe fino a 75mila euro o il carcere per un massimo di 2 anni per chi non rispetterà le nuove disposizioni. Scatterà, inoltre, l’obbligo di donare il cibo prossimo alla scadenza, e che fino ad ora veniva gettato tra i rifiuti, alle organizzazioni che si occupano di assistere i bisognosi. Il sì del Senato francese è l’ultimo passo necessario per la definitiva approvazione dopo il sì unanime da parte dell’Assemblea Nazionale nel maggio del 2015. L’obiettivo è quello di ridurre uno spreco di cibo da ben 8 milioni di tonnellate all’anno. Insieme alle sanzioni sarà prevista anche l’istituzione di un programma di educazione alimentare in tutte le scuole primarie francesi al fine di sensibilizzare i più giovani sui danni, economici, ambientali e non solo, arrecati al nostro pianeta dallo spreco di cibo. Già lo scorso settembre Ségolène Royal, Ministro dell’ecologia, dello Sviluppo sostenibile e dell’Energia del governo francese, aveva annunciato che le scuole francesi che avrebbero avviato un piano di lotta contro gli sprechi alimentari sarebbero state dotate di un orto coltivabile dagli alunni con il sostegno delle associazioni di agricoltori. Ma questi non sono gli unici provvedimenti messi in atto dal governo d’oltralpe. Da segnalare, anche le norme che spingono tutti gli esercizi ristorativi che servono più di 180 pasti al giorno a consegnare ai propri clienti la doggy bag, il sacchetto contenente il cibo che non hanno consumato durante il loro pasto. L’idea del contenitore per gli avanzi nasce per riutilizzare ciò che non si è mangiato come alimento per il gatto o il cane che si ha in casa. Stando alle stime di Coldiretti, questa è una pratica poco diffusa tra gli italiani, contrariamente ai popoli di altre nazioni, ad esempio gli americani. Ne è esempio Michelle Obama che, durante una visita a Roma, si fece impacchettare i resti della Italiasera.itItaliasera.itItaliasera.itItaliasera.it 12 gennaio 2016
  • 30. http://www.italiasera.it/attualita/20640-spreco-alimentare-arriva-in-francia-la-legge-per-punire-chi-getta-il-cibo-ancora-utilizzabile cena. Plauso all’iniziativa francese è arrivato anche da Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione , il quale ha commentato così la notizia: "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa. Viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi”. Lo spreco alimentare, infatti, è un vero e proprio paradosso dei nostri tempi. Stando alle stime della FAO, mentre il 35% della produzione totale di cibo viene gettato nella spazzatura pur essendo ancora utilizzabile, il che significa perdite economiche per circa un trilione di dollari l’anno, sono ancora 800 milioni le persone che nel mondo non riescono a nutrirsi regolarmente. Luca Crosti Italiasera.itItaliasera.itItaliasera.itItaliasera.it
  • 31. La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati chi butta via il cibo invece di donarlo Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. La Francia al lavoro per legge anti-spreco: verranno sanzionati chi butta via il cibo invece di donarlo . Oltre a sanzionare chi butterà via il cibo invece di donarlo, in Francia, a partire da gennaio, è scattato anche l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese” , commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione lostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.it 12 gennaio 2016
  • 32. http://www.lostivalepensante.it/2016/01/12/la-francia-al-lavoro-per-legge-anti-spreco-verranno-sanzionati-chi-butta-via-il-cibo-invece-di- di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. “La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa – aggiunge Fogliani – nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di ‘fare’ anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi”. Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. lostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.itlostivalepensante.it
  • 33. La Francia verso la legge anti-spreco, multe a chi butta il cibo invenduto anziché donarlo Roma, 12 gennaio 2016 - (AdnKronos) - Domani al Senato francese si discute l’approvazione del disegno di legge promosso da Guillaume Garrot, che mira ad eliminare gli sperperi di cibo nel settore della grande distribuzione organizzata, ovvero nei supermercati. Saranno previste multe per chi getterà il cibo invenduto, anziché donarlo. Sempre in Francia, a partire da gennaio, è scattato l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che avanzano. È una buona pratica che conferma l’impegno dei francesi contro gli sprechi alimentari. E in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi da Last Minute Market, nel nostro Paese vengono sprecati ogni anno 8 miliardi di euro in cibo, 76 kg di cibo sprecati a persona e gran parte dell’eccedenza alimentare viene generata da chi vende e chi consuma. Secondo Coldiretti, poi, portare gli avanzi a casa è una pratica poco diffusa: solo il 33% del campione di riferimento dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese", commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation, la Onlus del progetto Pasto Buono che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore ristorazione, attivo a Genova, Milano, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli grazie alla collaborazione di bar, ristoranti e gastronomie ma anche grandi gruppi. studiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.it
  • 34. http://www.studiocataldi.it/speciali-adn/sostenibilita-adn.asp?id=5640 "La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa - aggiunge Fogliani - nel Paese viene finalmente riconosciuto il principio secondo cui non sprecare è il primo dovere di tutti, e le conseguenze legali saranno semmai nei confronti di chi non lo fa. Questo è il momento di 'fare' anche in Italia. Serve una legislazione più efficace contro lo spreco, che non preveda solo ammende, ma soprattutto incentivi". Qui Foundation, da sola, è riuscita a recuperare quasi 800mila in otto anni di attività. Ma, calcola la onlus, se tutti i pubblici esercizi mettessero a disposizione il cibo invenduto, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero infatti distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente. studiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.itstudiocataldi.it