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Cap. 1 
1a sequenza: 
Francesca (e Anna – le due protagoniste) 
osservata da Enrico, padre di lei (e da Rosa, la madre) - 
I genitori di Francesca: fiduciosa la madre, diffidente il padre 
2a sequenza (p. 15): 
Arturo (Artù) e Sandra, i genitori di Anna - 
Impegnata, parsimoniosa lei, disimpegnato e spendaccione lui. 
3a sequenza (p. 18): 
I casermoni e la spiaggia (lo spazio), 
Anna e Francesca... in mezzo a tutti quei maschi...
Cap. 1 
“... Sapevano di avere la natura dalla loro parte, sapevano che 
era una forza. Perchè in certi ambienti, per una ragazza, conta 
solo essere bella. E se si una sfigata, non fai vita...” 
“... E loro si facevano fare tutto dal primo che passa, senza il 
minimo scrupolo, senza la minima cognizione. Così, con il 
mondo a portata di mano, alla faccia di chi restava a guardare. 
Ma non erano le sole, a provare certe cose nuove nel corpo...” 
“... Si sentivano frugare dagli occhi maschili. Era quello che 
volevano, essere guardate... 
Sfilavano su e giù per la spiaggia... Te la facevano pesare la 
loro bellezza. La usavano con violenza”.
Cap. 2 
Alessio, il fratello di Anna 
L'acciaieria: 
“Il metallo era ovunque, allo stato nascente. Ininterrotte cascate 
di acciaio e ghisa lucente e luce vischiosa...” 
“Vedevi vapori grassi e suoni robotici impastarsi... la materia 
veniva trasformata” 
“Ti sentivi il sangue circolare a ritmo pazzesco... e i muscoli 
aumentare in piccole fratture: retrocedevi allo stato animale”. 
“Alessio era piccolo e vivo in questo smisurato organismo”.
Cap. 2 
Alessio, il fratello di Anna 
“Cos'hai detto che fa; mia sorella? … La prossima volta che ti 
azzardi … Qua dentro ti ci affogo”. 
“Alessio era nervoso e pensava a sua sorella, alla Golf GT da 
sballo. Se c'era qualcuno che veramente non poteva soffrire 
erano quei bavosi sfigati di Sinistra”. 
“L'altoforno … lo scheletro possente di cattedrale brutale al 
cominciamento. L'inizio. Come stava iniziando il corpo rosa e 
lanoso di sua sorella”.
Cap. 3 
Anna e Francesca 
“Era un gioco, e non era un gioco”. 
“La provocazione da lanciare fuori dalla finestra... lo sanno che 
qualcuno potrebbe anche spiarle”. 
“Anna nel rettangolo della finestra, è lei che si vede per prima”. 
“La voglia di fare una cosa che non si deve fare, che il mondo 
deve guardare”.
Cap. 3 
Anna e Francesca 
“La prima cosa che ti veniva da dire era: ma chi c... si credono 
di essere? La seconda: sono perverse”. 
“Si abbracciano davanti allo specchio... E forse hanno paura...” 
“Qualcuno le sta spiando... E a loro non importa assolutamente 
niente”. 
“Cadono in uno stato lento e animale, una dimenticanza”.
Cap. 3 
Anna e Francesca 
“Anna sarebbe andata al classico... era uscita dalle media con 
ottimo e le piaceva studiare. Anna non aveva problemi a 
lasciarsi baciare dai maschi, non aveva ematomi sulla schiena 
e sulla pancia. A Francesca studiare non piaceva per niente”.
Cap. 4 
Anna e sua madre Sandra 
“Anna sapeva... asciugò il pavimento allagato... Non aveva 
voglia di sentire le urla di sua madre. Anna sapeva, ed era 
l'unica. Ma non sapeva cosa fare” 
“Anna amava sua madre: era una donna che lavorava tanto, 
ma che trovava le energie anche per volantinare e organizzare 
la festa dell'Unità”
Cap. 4 
Sandra e Rosa, due madri 
“La donna di partito e quella di casa si studiavano” 
“Rosa provava un misto di attrazione e paura per quella”
Cap. 5 
Francesca ferita 
5.1 Anna “non era mai entrata in quella casa”. 
“...una giustizia da compiere... non appena il mostro se ne 
fosse andato... Avrebbe trovato un lavoro e denunciato il 
mostro... E chiesto il divorzio”
Cap. 5 
Francesca ferita 
5.2 Anna “era sola dentro la calura, nel bel mezzo di un cortile di 
cemento” 
“Mamma glielo aveva spiegato: esistono due classi sociali. E le 
classi sociali sono in lotta fra loro... Mamma era di Rifondazione 
Comunista” 
“Non era convinta né i quello che diceva sua madre, né di quel 
che sbraitava suo fratello... Era convinta del suo cortile, e basta” 
“Sputare su quelle cose era come sputarsi addosso” 
“Anna sapeva che nessun uomo è un mostro. Tranne il padre di 
Francesca”
Cap. 5 
Francesca ferita 
5.3 Donata e Lisa 
“Donata aveva voglia di vivere, di andare in giro” 
“...stava spiegando … cos'erano la filosofia, il greco e il latino... 
Le piaceva Donata, però... Una così non può stare al mondo” 
Lisa “si sentiva brutta. Lo era, brutta... Avrebbe voluto prendere 
a pugni il mondo... Era difficile spingere quella carrozzina, far 
parte della malattia, davanti a tutti”
Cap. 5 
Francesca ferita 
5.4 Nella sala d'aspetto dell'ambulatorio 
“Gli occhi di Francesca erano vuoti... Fissava un punto in mezzo 
al niente... E provava un senso di vomito” 
“Non riusciva a sognare, non ne aveva la forza. Anzi, adesso 
aveva un solo desiderio: la morte di suo padre” 
“Francesca: l'unica cosa bella che aveva fatto nella sua vita” 
“Oggi mi sono ribellata... Adesso lui chiude a chiave il garage, 
non ci guardiamo, saliamo le scale in silenzio, salutiamo la 
mamma e ci sediamo a tavola per la cena”

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Acciaio 1

  • 1.
  • 2. Cap. 1 1a sequenza: Francesca (e Anna – le due protagoniste) osservata da Enrico, padre di lei (e da Rosa, la madre) - I genitori di Francesca: fiduciosa la madre, diffidente il padre 2a sequenza (p. 15): Arturo (Artù) e Sandra, i genitori di Anna - Impegnata, parsimoniosa lei, disimpegnato e spendaccione lui. 3a sequenza (p. 18): I casermoni e la spiaggia (lo spazio), Anna e Francesca... in mezzo a tutti quei maschi...
  • 3. Cap. 1 “... Sapevano di avere la natura dalla loro parte, sapevano che era una forza. Perchè in certi ambienti, per una ragazza, conta solo essere bella. E se si una sfigata, non fai vita...” “... E loro si facevano fare tutto dal primo che passa, senza il minimo scrupolo, senza la minima cognizione. Così, con il mondo a portata di mano, alla faccia di chi restava a guardare. Ma non erano le sole, a provare certe cose nuove nel corpo...” “... Si sentivano frugare dagli occhi maschili. Era quello che volevano, essere guardate... Sfilavano su e giù per la spiaggia... Te la facevano pesare la loro bellezza. La usavano con violenza”.
  • 4. Cap. 2 Alessio, il fratello di Anna L'acciaieria: “Il metallo era ovunque, allo stato nascente. Ininterrotte cascate di acciaio e ghisa lucente e luce vischiosa...” “Vedevi vapori grassi e suoni robotici impastarsi... la materia veniva trasformata” “Ti sentivi il sangue circolare a ritmo pazzesco... e i muscoli aumentare in piccole fratture: retrocedevi allo stato animale”. “Alessio era piccolo e vivo in questo smisurato organismo”.
  • 5. Cap. 2 Alessio, il fratello di Anna “Cos'hai detto che fa; mia sorella? … La prossima volta che ti azzardi … Qua dentro ti ci affogo”. “Alessio era nervoso e pensava a sua sorella, alla Golf GT da sballo. Se c'era qualcuno che veramente non poteva soffrire erano quei bavosi sfigati di Sinistra”. “L'altoforno … lo scheletro possente di cattedrale brutale al cominciamento. L'inizio. Come stava iniziando il corpo rosa e lanoso di sua sorella”.
  • 6. Cap. 3 Anna e Francesca “Era un gioco, e non era un gioco”. “La provocazione da lanciare fuori dalla finestra... lo sanno che qualcuno potrebbe anche spiarle”. “Anna nel rettangolo della finestra, è lei che si vede per prima”. “La voglia di fare una cosa che non si deve fare, che il mondo deve guardare”.
  • 7. Cap. 3 Anna e Francesca “La prima cosa che ti veniva da dire era: ma chi c... si credono di essere? La seconda: sono perverse”. “Si abbracciano davanti allo specchio... E forse hanno paura...” “Qualcuno le sta spiando... E a loro non importa assolutamente niente”. “Cadono in uno stato lento e animale, una dimenticanza”.
  • 8. Cap. 3 Anna e Francesca “Anna sarebbe andata al classico... era uscita dalle media con ottimo e le piaceva studiare. Anna non aveva problemi a lasciarsi baciare dai maschi, non aveva ematomi sulla schiena e sulla pancia. A Francesca studiare non piaceva per niente”.
  • 9. Cap. 4 Anna e sua madre Sandra “Anna sapeva... asciugò il pavimento allagato... Non aveva voglia di sentire le urla di sua madre. Anna sapeva, ed era l'unica. Ma non sapeva cosa fare” “Anna amava sua madre: era una donna che lavorava tanto, ma che trovava le energie anche per volantinare e organizzare la festa dell'Unità”
  • 10. Cap. 4 Sandra e Rosa, due madri “La donna di partito e quella di casa si studiavano” “Rosa provava un misto di attrazione e paura per quella”
  • 11. Cap. 5 Francesca ferita 5.1 Anna “non era mai entrata in quella casa”. “...una giustizia da compiere... non appena il mostro se ne fosse andato... Avrebbe trovato un lavoro e denunciato il mostro... E chiesto il divorzio”
  • 12. Cap. 5 Francesca ferita 5.2 Anna “era sola dentro la calura, nel bel mezzo di un cortile di cemento” “Mamma glielo aveva spiegato: esistono due classi sociali. E le classi sociali sono in lotta fra loro... Mamma era di Rifondazione Comunista” “Non era convinta né i quello che diceva sua madre, né di quel che sbraitava suo fratello... Era convinta del suo cortile, e basta” “Sputare su quelle cose era come sputarsi addosso” “Anna sapeva che nessun uomo è un mostro. Tranne il padre di Francesca”
  • 13. Cap. 5 Francesca ferita 5.3 Donata e Lisa “Donata aveva voglia di vivere, di andare in giro” “...stava spiegando … cos'erano la filosofia, il greco e il latino... Le piaceva Donata, però... Una così non può stare al mondo” Lisa “si sentiva brutta. Lo era, brutta... Avrebbe voluto prendere a pugni il mondo... Era difficile spingere quella carrozzina, far parte della malattia, davanti a tutti”
  • 14. Cap. 5 Francesca ferita 5.4 Nella sala d'aspetto dell'ambulatorio “Gli occhi di Francesca erano vuoti... Fissava un punto in mezzo al niente... E provava un senso di vomito” “Non riusciva a sognare, non ne aveva la forza. Anzi, adesso aveva un solo desiderio: la morte di suo padre” “Francesca: l'unica cosa bella che aveva fatto nella sua vita” “Oggi mi sono ribellata... Adesso lui chiude a chiave il garage, non ci guardiamo, saliamo le scale in silenzio, salutiamo la mamma e ci sediamo a tavola per la cena”