XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Corso su Libera
1.
2. Che cos’è Libera?
Libera è una rete di associazioni,
cooperative sociali, movimenti e gruppi,
scuole, sindacati, diocesi e parrocchie,
gruppi scout, coinvolti in un impegno….
3. …non solo “contro”
le mafie
la corruzione
i fenomeni di criminalità
(e chi li alimenta)
4. …ma anche profondamente “per”
la giustizia sociale, la ricerca di verità, la tutela dei diritti,
una politica trasparente, una legalità democratica fondata
sull’uguaglianza, una memoria viva e condivisa, una
cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della
Costituzione.
5. Quando è nata Libera?
Libera è nata nel 1995 da un’idea di Luigi Ciotti, sacerdote
da anni impegnato nel sociale con il “Gruppo Abele”
(Torino) per dare aiuto alle vittime di tossicodipendenza,
alcolismo, disagio mentale, povertà, AIDS, traffico di
esseri umani, sfruttamento della prostituzione,
discriminazioni legate all'omosessualità.
6. Al suo appello aderirono numerosi enti, tra cui:
Arci, Acli, Legambiente, Fuci, Gruppo Abele, Cgil…
…e alcune personalità da anni impegnate nella
lotta alle mafie e alla corruzione, tra cui il
magistrato Giancarlo Caselli.
7. Libera è presente in
20 coordinamenti regionali
82 coordinamenti provinciali
278 presidi locali
“Libera internazionale” cui aderiscono 80 organizzazioni
presenti in Europa, Africa e America Latina
8. Le attività di Libera
① formazione e percorsi educativi
② memoria e impegno
③ giustizia
④ uso sociale dei beni confiscati
⑤ network internazionale
9. ①Formazione e percorsi
educativi
Abitare i margini (formazione per docenti)
Regoliamoci (concorso nelle scuole)
Libera la Natura (scuola, natura e sport)
E!state Liberi! (settimana di formazione)
10. Abitare i Margini
È un percorso formativo in collaborazione con il
MIUR rivolto agli insegnanti di ogni ordine e
grado e agli educatori impegnati nella
costruzione di percorsi di cittadinanza
responsabile con studenti e giovani.
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12. Regoliamoci
È un concorso rivolto agli studenti di ogni ordine e
grado, promosso in collaborazione con il MIUR.
Lo scopo è realizzare un percorso sul tema
dell'educazione alla responsabilità e alla legalità, in cui
gli studenti siano attivi in ogni fase.
13. Libera la Natura
È un percorso rivolto alle scuole secondarie di primo grado in
collaborazione con il Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato.
Nelle precedenti edizioni ha coinvolto oltre 6.000 studenti in attività
sportive ed educative sui valori dello sport sano, della legalità democratica,
della sana alimentazione e della tutela ambientale.
14. Libera la Natura
A completamento dell'esperienza svolta in classe, i ragazzi
corrono delle staffette non competitive organizzate su beni
confiscati alla criminalità organizzata nei loro territori,
passandosi un testimone di legno che racconta naufragi e
vite spezzate dalla povertà e dalla guerra.
15. E!state Liberi!
È un progetto formativo finalizzato alla valorizzazione del
riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, alla
formazione dei partecipanti sui temi dell'antimafia sociale
e alla conoscenza dei territori coinvolti attraverso una
settimana di vita di campo, immersi in esperienze di
impegno sociale e di approfondimento.
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19. ②Memoria e Impegno
Libera Memoria si occupa di mantenere vivo il ricordo delle vittime
innocenti delle mafie e di camminare al fianco dei loro familiari,
organizzando momenti di confronto e formazione.
Grazie alle generose testimonianze dei familiari, Libera Memoria raccoglie
le storie delle vittime innocenti delle mafie. Non sono solo storie
individuali o familiari: sono le storie dei nostri territori che, riunite insieme,
raccontano un pezzo di storia del nostro Paese.
20. ②Memoria e Impegno
Giornata della memoria e dell’impegno in
ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Dal 1996, ogni 21 marzo, viene letto il lungo elenco degli innocenti
uccisi dalla violenza mafiosa. Nomi letti uno dopo l’altro, sia quelli
noti sia quelli meno noti o sconosciuti.
21. ②Memoria e Impegno
Dal 1996 a 2017 ci sono state 22 edizioni del 21 marzo:
Roma, Niscemi (Cl), Reggio Calabria, Corleone (Pa), Casarano
(Le), Torre Annunziata (Na), Nuoro, Modena, Gela (Cl), Roma,
Torino, Polistena (RC), Bari, Napoli, Milano, Potenza, Genova,
Firenze, Latina, Bologna e Messina, Locri.
32. ③Giustizia
Libera offre consulenza legale ai familiari delle vittime
innocenti di mafia e ai testimoni di giustizia.
Si costituisce parte civile nei processi contro la
criminalità organizzata.
Promuove campagne contro la corruzione.
33. ③Giustizia
Nel 1996, dopo la sua costituzione, Libera e “Avviso pubblico”
lanciarono una petizione che raccolse oltre un milione firme
per l’approvazione di una legge di iniziativa popolare, la
109/1996, sulla confisca dei beni ai mafiosi e ai corrotti e il
loro riutilizzo sociale.
34. ③Giustizia
Nel 2010 Libera lanciò un’altra raccolta firme, dal titolo
‘Corrotti’, che prevedeva di compilare una cartolina indirizzata
all’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per
sollecitare la ratifica la Convenzione di Strasburgo del 1999 e
l’applicazione delle leggi sulla confisca e il riutilizzo dei beni.
Raccolse un milione e mezzo di firme in pochi mesi.
35. ③Giustizia
Ora Libera e il Gruppo Abele lanciano una nuova campagna
contro la corruzione per:
far emergere la corruzione (whistleblowing)
resistere al malaffare (formazione fin da bambini)
difendere ciò che è prezioso (cittadinanza monitorante)
36. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Nel 1982, dopo l’omicidio del deputato siciliano del PCI Pio La
Torre e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, fu approvata la
legge “Rognoni - La Torre” che introdusse:
il reato di “associazione a delinquere di stampo mafioso”
il sequestro e la confisca dei beni ai mafiosi
37. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Nel 1996, in seguito alla raccolta di firme promossa da Libera e
da Avviso Pubblico, fu approvata la legge 109/1996 che aggiunse
un pezzo importante alla legge “Rognoni - La Torre”:
il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie
38. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Nel 2010 è stata istituita l’ANBSC (Agenzia Nazionale per
l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e
confiscati alla criminalità organizzata).
I dati più aggiornati ci dicono che nel 2015 erano stati
definitivamente confiscati 17.577 beni (immobili e aziende).
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40. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Uno dei casi più noti di riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati
alla criminalità è la villa del boss della banda della Magliana
Enrico Nicoletti, che nel 2005 è diventata la “Casa del Jazz”, un
centro culturale gestito dal Comune di Roma con un auditorium,
sale di registrazione, una biblioteca e una mediateca.
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42. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Libera non gestisce direttamente i beni confiscati alla criminalità
organizzata, ma promuove interventi formativi e di
progettazione partecipata utili a renderli risorse in grado di
innescare processi di sviluppo locale e accrescere la coesione
sociale.
43. ④Uso sociale dei beni
confiscati
Qualche esempio:
Cooperativa “Placido Rizzotto” - Libera Terra San Giuseppe Jato (PA)
Cooperativa “Terre Joniche” - Libera Terra Isola Capo Rizzuto (KR)
Cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana” - Libera Terra Castel Volturno (CE)