Le persone sono l’unico “strumento” per innovare, creare e dare valore.

1. Un viaggio Atlantico
Le persone sono l’unico “strumento” per
innovare, creare e dare valore.

2. Quando sei ispirato da un grande proposito da
un progetto straordinario,
tutti i pensieri oltrepassano i loro confini.
La tua mente trascende le limitazioni, la
coscienza si espande in ogni direzione e ti
ritrovi in un nuovo grande mondo
meraviglioso.
Le forze , le facoltà e i talenti addormentati si
ridestano, ed ecco che diventi una persona
molto, molto più grande di quella che avevi
osato sognare.
Pantanjali (I-III sec. a.c.)

3. 3 x 3: “Pensieri e aforismi per raccontarci”
E‘ il nostro regalo per condividere con voi il significato di
sentirsi “atlantici” con l’auspicio che questi 3 pensieri per 3
ambiti possano rappresentare per tutti uno stimolo ad agire
1% pensando a noi stessi, alle nostre relazioni e alla nostra
organizzazione.
Un augurio Atlantico
Gigi, Marco e Maurizio

4. “Ciascuno di noi è l’artefice
del proprio destino,
spetta a noi crearci le cause
della felicità”
Dalai Lama

5. “Qualunque cosa tu decidi di
fare o sognare di fare,
incominciala. L’audacia ha in
sé genio, potere e magia.
Incomincia ora!
J.W. Goethe
OSA

6. “Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo”
M.Ghandi

7. Ci si dovrebbe
comportare
con gli altri
come noi
vorremmo si
comportassero
con noi
Aristotele

8. “Nelle relazioni, l’uomo scopre che quando muta
il suo pensiero sulle cose.
le cose e gli altri cambiano nei suoi confronti”
James Allen

9. “Quando alle persone viene data
l’opportunità di partecipare alla
soluzione di un problema, di decidere
un cambiamento o la modalità di
implementarlo, esse sono più motivate
nel proporre la soluzione e soprattutto
nel realizzarla

10. “La mia influenza è sempre aumentata quando ho
condiviso il mio potere e la mia responsabilità”
Carl Rogers

11. Un viaggio Atlantico
“Fu in quel momento che sperimentammo ciò che accade spesso
agli alpinisti che scalano una montagna: non avevamo affatto
raggiunto la vetta, ma solo la prima delle cime della catena
montuosa. Da questa posizione privilegiata, fatta di riflessioni
conquistate con il sudore, potevamo contemplare cose mai viste
prima - osservabili solo da quell’altezza. Allora volgemmo lo
sguardo alla montagna “vera” e iniziammo la scalata”