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Corso di
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO
Anno Accademico 2015 – 2016
15 Dicembre 2015
Università “La Sapienza” - Roma
FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION
Safety & Security
Docente : Prof. - Ing. Franco Bontempi
Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Corso di Laurea Magistrale Ingegneria Civile – LM 23
Corso di Laurea Magistrale Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile – LM 26
1
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
2Progettazione Strutturale Antincendio
http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/06/27/news/incendio-
doloso-in-un-cantiere-a-fuoco-due-escavatori-1.11684831
http://www.salernotoday.it/cronaca/incendio-cantiere-via-vitale-ipotesi-dolo-19-
novembre-2015.html
http://www.padovaoggi.it/cronaca/incendi-monselice-cantieri-piromani-processo-
2-dicembre-2015.html
Da una analisi dei dati, relativi alla città di
Venezia, che vanno dal 1997 al 2002 emerge
quanto segue.
http://istitutoguarini.it/files/sicurezza/B3_8-Prevenzione_incendi-dispensa.pdf
FIRE RISK in STAGED
CONSTRUCTION
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
3Progettazione Strutturale Antincendio
Si nota altresì una incidenza di tale evento durante
le pause e dopo la chiusura serale del cantiere
stesso.
Tali circostanze sono spesso connesse
all’accensione di materiale che brucia con bassa
velocità di combustione.
Per gli incendi che si verificano invece nella tarda
notte e nelle giornate festive è preminente l’azione
dolosa rispetto alle altre.
Appare molto significativa l’analisi dei dati che
mostrano le ore del giorno e il giorno della
settimana in cui si sono maggiormente verificati
gli incendi nei cantieri.
Dall’esame di tali dati si nota come gli incendi si
verificano con maggiore frequenza quando il
cantiere è chiuso.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
4Progettazione Strutturale Antincendio
Uno studio effettuate nell’ambito dei
cantieri negli anni 2004 e 2005 in Friuli
Venezia Giulia evidenzia la distribuzione
degli incendi in cantiere nell’arco delle 24
ore, differenziando gli stessi in incendi
dolosi e incendi provocati da altre cause.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
5Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
6Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.foxnews.com/us/2014/03/26/houston-fire-crews-respond-to-massive-fire-at-
construction-site/
http://abc30.com/news/downtownlafireatftojoinlafdarsoninvestigation/426870/
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
7Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.ofc.alberta.ca/documents/fco/Presentation_-_Construction_site_fire_stats.pdf
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
8Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
9Progettazione Strutturale Antincendio
https://www.fbi.gov/stats-services/publications/terror/terrorism-2000-2001
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
10Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
11Progettazione Strutturale Antincendio
Sensibilizzare i futuri professionisti ingegneri, alla
cultura della sicurezza fin dalle prime fasi di vita
della struttura.
SCOPO DELLA PRESENTAZIONE
 Scopo della Progettazione Strutturale
Antincendio
 Cantierizzazione e rischi intrinseci
 Differenza tra Security e Safety
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
12Progettazione Strutturale Antincendio
 Vulnerabilità strutturale
 Staged construction analysis
 Figure professionali e responsabilità
 Infrastrutture critiche
SCOPO DELLA PRESENTAZIONE
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
13Progettazione Strutturale Antincendio
Progettazione
Strutturale
Antincendio
1.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
14Progettazione Strutturale Antincendio
Impostazione del problema della sicurezza strutturale in presenza di incendio. Il
processo di progettazione. Impostazione prescrittiva e prestazionale. Ruolo e
responsabilità professionali. Quadro normativo. Obiettivi del progetto. Attività e
strumenti a supporto della progettazione. Incertezze, aspetti statistici, modelli
probabilistici. Scelta del livello di complessità di progettazione. Definizione di crisi
strutturale. Livelli di collasso. Modalità di collasso. Requisiti strutturali. Robustezza
strutturale. Formati di verifica. Stati Limite.
- L’azione incendio e la sua modellazione. Azioni sulle costruzioni.
Caratterizzazione delle azioni accidentali. Incendio. Scenari di contingenza.
Incendio. Fattori che condizionano l’evoluzione dell’incendio. Flashover. Curve
nominali d’incendio. Curve parametriche. Incendi localizzati. Modelli di incendio a
zone. Modelli di incendio a campo.
Programma del Corso di Progettazione
Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
15Progettazione Strutturale Antincendio
- La modellazione strutturale in presenza di incendio. Sistema strutturale e sua
scomposizione. Sottostrutture. Elementi strutturali monodimensionali e
bidimensionali. Compartimentazione e suo significato. Comportamenti meccanici
fondamentali. Effetti geometrici. Modellazione. con codici di calcolo automatico.
Modelli a elementi finiti. Azioni termiche. Trasmissione del calore. Conduzione.
Convezione. Irraggiamento.
Aspetti specifici del comportamento delle costruzioni soggette ad incendio.
- Costruzioni in acciaio: comportamento dell’acciaio e proprietà meccaniche in
funzione della temperatura; sistemi di protezione; progetto e verifica di elementi,
collegamenti e parti strutturali soggette ad incendio.
Programma del Corso di Progettazione
Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
16Progettazione Strutturale Antincendio
- Costruzioni in conglomerato armato: comportamento del conglomerato e delle
barre di armatura e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; spalling;
progetto e verifica di elementi e parti strutturali soggette ad incendio. Costruzioni
in legno: comportamento del legno e proprietà meccaniche in funzione della
temperatura; progetto e verifica di elementi, collegamenti e parti strutturali
soggette ad incendio.
- Aspetti speciali Prodotti che conferiscono requisiti di resistenza al fuoco alle
costruzioni. Modellazione del movimento delle persone in situazioni d’incendio.
Sistemi di protezione attivi. Analisi di rischio.
Programma del Corso di Progettazione
Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
17Progettazione Strutturale Antincendio
QUANDO?
Programma del Corso di Progettazione
Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
18Progettazione Strutturale Antincendio
Cantierizzazione
2.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
19Progettazione Strutturale Antincendio
COS’E’?
Cantierizzazione
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
20Progettazione Strutturale Antincendio
Consiste nella realizzazione di tutti gli impianti e
le istallazioni propedeutiche per la realizzazione
di un’opera
http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf
http://1.bp.blogspot.com/-Gb2G0toDnrw/Tig5u6Oi-xI/AAAAAAAAABA/UPnaToH9TcE/s1600/Foto0100.jpg
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
21Progettazione Strutturale Antincendio
• Impianti di frantumazione
• Centrali di betonaggio
• Officine meccaniche
• Distributori di carburante
• Impianti di lavorazione del ferro
• Deposito attrezzature
• Ricovero mezzi
• Prefabbricazione
• Magazzini
• Servizi igienici
• Pesatura
• Lavaggio mezzi
• Deposito oli e lubrificanti
• Deposito bombole
• Deposito materiali infiammabili
• Deposito esplosivi http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf
I CAMPI LOGISTICI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
22Progettazione Strutturale Antincendio
http://architettionlinemilano.it/wp-
content/uploads/2015/04/11062427_837617012960734_
2326676030837793488_n.jpg
http://www.verbaniamilleventi.org/wp-content/uploads/2015/04/SAM_4244.jpg
Sintesi della progettazione di sub-sistemi da
parte di specialisti
Progettazione di cantiere che integra o
modifica il progetto esecutivo
Modifica della progettazione esecutiva da
parte del committente a seguito di
indicazioni accettate provenienti dal
cantiere
PROGETTO ESECUTIVO dell’OPERA
PROGETTO COSTRUTTIVO di
CANTIERE
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
23Progettazione Strutturale Antincendio
Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione
del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la
realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari
progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene
spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono
nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita.
In questo senso, quindi, è importante che l’impresa esecutrice e la direzione
lavori abbiano al loro interno o si appoggino ad una serie di professionisti e di
progettisti che siano in grado, in tempi molto rapidi per non pregiudicare
l’andamento dei lavori, di proporre una soluzione al problema presentatosi
(compito dell’impresa nel caso in cui il problema stesso derivi da un errore di
esecuzione, o della committenza nel caso in cui si tratti di una carenza del
progetto esecutivo) e di arrivare ad un’approvazione formale (da parte della
committenza) che sia congruente con i documenti contrattuali e tecnicamente
valida.
http://www.fabricaprogetti.it/attivita_files/01%20-%20Il%20progetto%20costruttivo%20di%20cantiere.pdf
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
24Progettazione Strutturale Antincendio
Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione
del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la
realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari
progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene
spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono
nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita.
UN RISCHIO E’ REALE SE NE SONO
INTERESSATE LE ASSICURAZIONI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
25Progettazione Strutturale Antincendio
ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici
Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi
1. L'esecutore dei lavori è obbligato, ai sensi dell'articolo 129, comma 1, del codice, a
stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni appaltanti a
causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere,
anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. Il bando di gara
prevede che l’importo della somma assicurata corrisponde all’importo del contratto
ovvero, dandone specifica motivazione, che detta somma sia superiore all’importo del
contratto. La polizza deve inoltre assicurare la stazione appaltante contro la
responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell’esecuzione dei lavori.
2. Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari al
cinque per cento della somma assicurata per le opere con un minimo di 500.000 euro ed
un massimo di 5.000.000 di euro.
OBBLIGO DI LEGGE
Ing. Marco Lucidi
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26Progettazione Strutturale Antincendio
ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici
Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi
3. La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di
emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o
comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo
certificato. Qualora sia previsto un periodo di garanzia, la polizza assicurativa è sostituita
da una polizza che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all'utilizzo
delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o
rifacimento.
4. Il contraente trasmette alla stazione appaltante copia della polizza di cui al presente
articolo almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori.
5. L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte
dell’esecutore non comporta l’inefficacia della garanzia
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
27Progettazione Strutturale Antincendio
ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici
Polizza di assicurazione indennitaria decennale
1. Per i lavori di cui all'articolo 129, comma 2, del codice, l’esecutore dei lavori è obbligato
a stipulare, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio
o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di
ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato, una polizza indennitaria
decennale a copertura dei rischi di rovina totale o parziale dell'opera, ovvero dei rischi
derivanti da gravi difetti costruttivi. La polizza deve contenere la previsione del
pagamento in favore del committente non appena questi lo richieda, anche in pendenza
dell'accertamento della responsabilità e senza che occorrano consensi ed autorizzazioni
di qualunque specie. Il limite di indennizzo della polizza decennale non deve essere
inferiore al venti per cento del valore dell'opera realizzata e non superiore al quaranta
per cento, nel rispetto del principio di proporzionalità avuto riguardo alla natura
dell’opera.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
28Progettazione Strutturale Antincendio
ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici
Polizza di assicurazione indennitaria decennale
2. L’esecutore dei lavori è altresì obbligato a stipulare, per i lavori di cui al comma 1, una
polizza di assicurazione della responsabilità civile per danni cagionati a terzi, con
decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato
di regolare esecuzione e per la durata di dieci anni e con un indennizzo pari al cinque per
cento del valore dell’opera realizzata con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di
5.000.000 di euro.
3. La liquidazione della rata di saldo è subordinata all'accensione delle polizze di cui ai
commi 1 e 2.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
29Progettazione Strutturale Antincendio
ART. 127 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici
Requisiti dei fideiussori
1. Le garanzie bancarie sono prestate da banche autorizzate all’esercizio dell’attività
bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385.
2. Le garanzie assicurative sono prestate da imprese di assicurazione autorizzate alla
copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione.
3. Le garanzie possono essere altresì rilasciate dagli intermediari finanziari iscritti
nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo 1º settembre 1993, n.
385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò
autorizzati dal Ministero dell’economia e delle finanze (leggasi: «iscritti nell'albo di cui
all'articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via
esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione
contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161
del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58» in forza dell'art. 28, comma 1, d.lgs. n.
169 del 2012)
4. Le fideiussioni devono essere conformi allo schema tipo approvato con decreto del
Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
30Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf
Nella loro attività gli impresari-costruttori si trovano spesso confrontati a imprevisti.
Un'accorta pianificazione e una buona politica dei rischi permette loro di individuare
tempestivamente i pericoli e le criticità e di adottare misure adeguate per renderli
calcolabili. Per una gestione efficace dei rischi è fondamentale dotarsi di una copertura
assicurativa ottimale
C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano
LE ASSICURAZIONI NEL SETTORE
COSTRUZIONI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
31Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf
C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
32Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf
C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
33Progettazione Strutturale Antincendio
Security & Safety
3.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
34Progettazione Strutturale Antincendio
PREVENZIONE
Safety fa riferimento all’incolumità ed è intesa come protezione dall’evento che
avviene in modo non intenzionale, a causa di errori, omissioni, coincidenze,
provocando danni non solo fisici, ma anche morali, spirituali e indiretti.
SICUREZZA DA EVENTI INVOLONTARI - COLPOSI
Security, invece, è la sicurezza contro attacchi intenzionali orditi da persone o
gruppi che intendono danneggiare la struttura.
SICUREZZA DA EVENTI VOLONTARI – DOLOSI
PROTEZIONE
Emergency riguarda quindi non più la prevenzione, ma la protezione e il
contenimento del pericolo soprattutto nel caso in cui il danno è già avvenuto,
quindi tende a limitare gli effetti degli incidenti. Strutture che operano per fare
"sicurezza" in senso di emergency (soccorso) sono la polizia, i vigili del fuoco, il
pronto soccorso e la protezione civile.
Le tante sfaccettature della SICUREZZA
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
35Progettazione Strutturale Antincendio
 IN REALIZZAZIONE
 RISTRUTTURAZIONE
 DEMOLIZIONE
FASI a RISCHIOIn queste fasi sono presenti una grande varietà
di risorse, potenzialmente innescanti.
- Concentrazione di materiale combustibile
- Compartimentazione incompleta
- Sistemi di protezione passiva incompleti
- Sistemi di protezione attivi ancora da rendere operativi
Un’opera non ancora terminata, può sviluppare
anche incendi non confinati, che si incrementano
con rapidità
ANALISI QUALITATIVA dei RISCHI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
36Progettazione Strutturale Antincendio
I soggetti maggiormente esposti, e quindi le
potenziali vittime, posso essere
I
LAVORATORI
DEL
CANTIERE
CHI è NELLE
IMMEDIATE
VICINANZE Individuati i potenziali pericoli, come
specificato nelle Campi Logistici di
cantiere, si deve provvedere alla
progettazione e mitigazione degli stessi
I
SOCCORRITORI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
37Progettazione Strutturale Antincendio
AGIBILITA’ DELLE VIE DI FUGA:
- Non ostruire le uscite di emergenza
- Non disporre materiale infiammabile lungo i percorsi protetti
- Considerare da subito almeno una scala per l’evacuazione dei lavoratori e
l’ingresso ai piani dei soccorsi
- Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in
quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del
fumo
UTILIZZO DI FIAMME LIBERE:
- Definire nei dettagli le procedure da adottare per i lavori in copertura, durante la
realizzazione delle impermeabilizzazioni
- Definire le procedure durante l’esecuzione di saldature
SCELTE PROCEDURALI
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
38Progettazione Strutturale Antincendio
FORMAZIONE DEL PERSONALE:
- Azioni da mettere in atto in caso di incendio, dividendo ruoli, ed eventuali gruppi
- Procedure per l’evacuazione da mettere in atto per il raggiungimento dei luoghi
sicuri
- Come chiamare i soccorsi
- Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in
quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del
fumo
INFORMAZIONE:
- Affiggere nei punti maggiormente frequentati le procedure di emergenza
- Usare , anche se non definitiva, della segnaletica di sicurezza chiara
- Uso dei DPI specifici ad uso degli addetti antincendio
Ing. Marco Lucidi
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39Progettazione Strutturale Antincendio
MATERIALI COMBUSTIBILI DA COSTRUZIONE:
- Ricordare che le casseforme sono in legno o in materiale plastico, quindi in
opera andrebbero adeguatamente trattate con dei ritardanti, o scelte di
materiale non propagante l’incendio
- Materiale da costruzione e di risulta non stoccato nelle apposite aree
STOCCAGGIO MATERIALI:
- Ubicazione dei materiali pericolosi quali i liquidi infiammabili, bombole e
condutture del gas, eventuale materiale esplosivo
- Evitare accumulo di materiali sui solai nei vari piani, per evitare crolli anticipati
a causa dell’incendio
SCELTE ORGANIZZATIVE
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
40Progettazione Strutturale Antincendio
SISTEMI DI ESTINZIONE e PROTEZIONE ANTINCENDIO:
- Predisporre sistemi di estinzione ad ogni livello e in prossimità delle scale
- Realizzazione di impianti provvisori di cantiere, specificando sui disegni
costruttivi, in quale fase implementare (la normativa americana indica quando è
necessario procedere con l’avanzamento, oltre ad altre accortezze operative)
- Dove possibile, è bene procedere alla messa in funzione degli impianti di
rivelazione ed estinzione, ad avanzamenti parziali (per esempio per piani,
rielaborando le sequenze di installazione degli impianti)
- Ad ogni avanzamento parziale effettuare delle simulazioni di emergenza
- Messa in opera di sistemi di protezione passiva antincendio, per favorire la
realizzazione progressiva della compartimentazione
RESPONSABILITA’:
- Definire ruoli e responsabilità a tutti i livelli, sia per gli appaltatori che per i
subappaltatori
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
41Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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42Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
43Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.jmu.edu/iiia/wm_library/Vulnerability_Facility_Assessment_05-07.pdf
ESEMPIO SECURITY
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44Progettazione Strutturale Antincendio
https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098
ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI
Ing. Marco Lucidi
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45Progettazione Strutturale Antincendio
http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf
Popolazione e risultati della ricerca:
- la stima dei danni causati dai
complessivi 4.800 incendi di cantiere
ammonta a $ 35 milioni di perdite;
- la maggior parte dei ferimenti
riportati dai pompieri sono causati
dalla caduta di oggetti o detriti;
- l’incidenza degli incendi in un
cantiere è funzione della durata dello
stesso;
- il 71% degli incendi è causato da
incendi dolosi e fiamme libere.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
46Progettazione Strutturale Antincendio
http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf
Il materiale da ignizione è di solito:
- materiale di risulta del cantiere;
- vegetazione presente nell’area di
cantiere;
- materiali per elementi e
componenti strutturali.
Una considerazione a parte merita gli
acceleranti usati dagli atti criminali,
come ad esempio la benzina,
materiale facilmente reperibile in un
cantiere.
Ing. Marco Lucidi
Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
47Progettazione Strutturale Antincendio
http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf
Ing. Marco Lucidi
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48Progettazione Strutturale Antincendio
289 Fires Caused 56 Fire Service
Injuries & $24.3 Million in Damages
Two hundred and eighty-nine (289)
building fires occurred in buildings
that were vacant, under construction
or demolition. These 289 fires
caused two civilian injuries, 56
firefighter injuries and an estimated
$24.3 million in damages. The
average dollar loss per vacant
building fire was $84,254. The
number of fires in vacant buildings
decreased by 17, or 6%, from the
306 reported in 2012.
Ing. Marco Lucidi
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49Progettazione Strutturale Antincendio
STANDARD QRA:
- FN Curve
- Analytic
Method
EXTENDED QRA:
- FN Curve
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50Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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51Progettazione Strutturale Antincendio
FN Curve
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52Progettazione Strutturale Antincendio
https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098
Quando delle variabili non si hanno delle raccolte di
valori, ma degli andamenti di distribuzioni di
probabilità, l’andamento delle variabili è descritto
dalle proprie FUNZIONI DI DENSITA’ DI
PROBABILITA’ (PDF)
Indice di
affidabilità
ß
FOSM –
First Order
Second
Moment
Analytic
Il risultato verrà espresso dall’espressione della funzione
risultate, o dai limiti di confidenza che tale funzione
dovrà rispettare.
Ing. Marco Lucidi
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53Progettazione Strutturale Antincendio
http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf
Family of risk profiles
Extended
FN Curve
IV FASE – ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI
Quantitative Risks Analysis
TESIdiLAUREA“DemolizioneControllataconEsplosivo”
Ing.MarcoLUCIDI
91
158
5
9
2
6
22
88.89%
24.75
Ing. Marco Lucidi
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55Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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56Progettazione Strutturale Antincendio
Vulnerabilità
Strutturale
4.
Ing. Marco Lucidi
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57Progettazione Strutturale Antincendio
R = P x V x E
R = Rischio
P = Pericolosità
V = Vulnerabilità
E = Esposizione
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ssQcIqFvmb4J:www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Sistema_Nazionale_di_Protezione_
Civile.ppt+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
La PERICOLOSITA’ è la probabilità che
un evento si verifichi (es. zona a rischio sismico)
La VULNERABILITA’ è la predisposizione di persone,
beni e attività a subire o meno dei danni in seguito
all’evento (es. edifici costruiti con criteri antisismici)
L’ESPOSIZIONE è data dalla presenza, dalla qualità e
dal valore dei beni e delle attività presenti sul
territorio che possono essere colpite dall'evento
(es. quantità di persone esposte al rischio, presenza
di scuole, industrie pericolose o attività economiche,
centri storici …)
Ing. Marco Lucidi
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58Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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59Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.tuhh.de/sdb/starossek/Veroeffentlichungen/Dateien/Robustezza-strutturale-connessione-compartimentazione-(Giuliani-Wolff).pdf
la capacità della struttura di subire un danneggiamento di entità non
sproporzionata rispetto alla causa che lo ha generato
Non è detto che una struttura comporta di elementi robusti, risulti
essa stessa robusta, e viceversa
Questo può voler dire che ci sono
particolari situazioni in cui potrei
avere una maggiore vulnerabilità, in
quanto in quella ben precisa
configurazione mi potrei trovare
con degli elementi portanti deboli.
Sarebbe determinante trovare
queste precise configurazioni, in
quanto durante la realizzazione
dell’opera sono le più pericolose!
Ing. Marco Lucidi
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60Progettazione Strutturale Antincendio
Il metodo di seguito proposto utilizza la definizione di livello di danno precedentemente
fornita ed è schematizzabile secondo il seguente algoritmo:
1. Su una struttura integra (livello di danno = 0), si individua una distribuzione di carichi.
2. Si esegue un’analisi non lineare incrementando il carico. La resistenza ultima è fornita
dal valore del moltiplicatore di carico per il quale la struttura raggiunge la labilità;
3. Il livello di danno viene aumentato di un’unità;
4. Si rimuove un elemento dalla struttura e si ritorna al punto 2). Quando tutte le
combinazioni di possibili elementi rimossi sono state esaurite, si torna al punto 3).
L’analisi termina quando si raggiunge il livello di danno massimo considerato e
fornisce un valore massimo e un valore minimo della resistenza ultima per ogni livello
di danno della struttura.
E’ importante sottolineare inoltre che questo
metodo consente di identificare gli elementi
critici della struttura, intendendo con questo
termine quegli elementi il cui fallimento
compromette la resistenza al collasso della
struttura.
QUESTO DEVE ESSERE SEMPRE VERO? OGNI VOLTA CHE C’è DEL RISCHIO? QUINDI PERDITE,
UMANE E NON!
Ing. Marco Lucidi
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61Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/org-ing-pordenone-fuoco-fb-3-marked
http://www.francobontempi.org/pdf/tesidott/tesi_dottorato_giuliani.pdf
- RIDONDANZA
Ritardo del crollo
Resistono a carichi maggiori,
ma collassano male
- COMPARTIZIONAMENTO
Limitazione dell’estensione
Resistono di meno, ma hanno
piccole perdite
La scelta è in funzione della
tipologia strutturale scelta e
al tipo di evento.
E DELL’EVOLUZIONE NEL
TEMPO?
Ing. Marco Lucidi
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62Progettazione Strutturale Antincendio
Staged Construction
Analysis
5.
Ing. Marco Lucidi
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63Progettazione Strutturale Antincendio
Dismantling of the San
Francisco-Oakland Bay
Bridge East Main Span
CASE STUDY
Ing. Marco Lucidi
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64Progettazione Strutturale Antincendio
CONFIGURAZIONI STRUTTURALI
INCOMPLETE PEGGIORI
MODELLARE INCENDI POSSIBILI
QUANTIFICARE I RISCHI
RIDURRE I RISCHI
Ing. Marco Lucidi
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65Progettazione Strutturale Antincendio
Ma ci sono software interfacciabili con i programmi normalmente
utilizzati per le analisi strutturali?
https://www.wpi.edu/Pubs/ETD/Available/etd-042011-135239/unrestricted/MHergunsel_Thesis_BIM.pdf
Ing. Marco Lucidi
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66Progettazione Strutturale Antincendio
Professione e
Responsabilità
6.
Ing. Marco Lucidi
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67Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013
Ing. Marco Lucidi
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68Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013
Ing. Marco Lucidi
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69Progettazione Strutturale Antincendio
http://www.pro-fire.org/servizi/news/1260-considerazioni-sul-vigente-quadro-normativo-di-prevenzione-incendi-.html
ESAME PROGETTO e SCIA COMPILATA E
SOTTOSCRITTA
DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI, LA
COMPETENZA, ANCHE PER
L’ADEGUAMENTO ANTINCENDIO
DELL’EDIFICIO
TECNICO COMPETENTE ABILITATO AI SENSI
DEL DPR 151/2011
TECNICO CON REQUISTI PER RICOPRIRE
L’INCARICO DI DIRETTORE DEI LAVORI, MA
NON COMPETENZE AI SENTI DEL DPR
151/2011
A COSA SERVE UN TECNICO ANTINCENDIO, QUANDO C’E’ GIA’ UN
PROGETTO DA SEGUIRE?
Quello che accade successivamente alla approvazione del progetto, manca
coordinamento antincendio dall’esecuzione dei lavori.
Ad opera ultimata il committente si rivolge ad un tecnico chiedendo di “presentare le
carte ai vigili del fuoco” per essere abilitato all’esercizio dell’attività.
La competenza a verificare gli aspetti antincendio è del direttore dei lavori,
che dovrebbe essere anche un esperto di prevenzione incendi.
L’assenza di un “direttore dei lavori antincendio”
Ing. Marco Lucidi
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70Progettazione Strutturale Antincendio
Codice Deontologico degli Ingegneri Italiani
Sulla base di tali principi, in osservanza alla legge fondamentale ed in particolar modo ai
seguenti articoli della Costituzione:
- art. 4, comma 2: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la
propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale
della società”,
- art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”,
- art. 41, commi 1-2: “ l’iniziativa economica privata è libera non può svolgersi in contrasto
con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità
umana”.
Art.1 Principi generali
1.la professione di ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi e
regolamenti emanati dallo Stato e/o dai suoi organi, dei principi costituzionali e
dell’ordinamento comunitario.
2.Le prestazioni professionali dell’ingegnere devono essere svolte tenendo conto della
tutela della vita e della salute dell’uomo.
SENSIBILITA’ NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
Ing. Marco Lucidi
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71Progettazione Strutturale Antincendio
Art.2 Finalità e ambito di applicazione
Art.3 Doveri dell’ingegnere
Art.4 Correttezza
Art.5 Legalità
Art.6 Riservatezza
6.1 L’ingegnere deve mantenere il segreto
professionale sulle informazioni assunte
nell’esecuzione dell’incarico professionale.
6.2 L’ingegnere è tenuto a garantire le condizioni
per il rispetto del dovere di riservatezza a coloro che
hanno collaborato alla prestazione professionale.
Ing. Marco Lucidi
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72Progettazione Strutturale Antincendio
Infrastrutture
Critiche
7.
Art.1 Oggetto
1. Il presente decreto stabilisce le procedure per l'individuazione e la designazione di
Infrastrutture critiche europee (ICE), nei settori dell'energia e dei trasporti, nonché le
modalità di valutazione della sicurezza di tali infrastrutture e le relative prescrizioni
minime di protezione dalle minacce di origine umana, accidentale e volontaria,
tecnologica e dalle catastrofi naturali.
2. I sotto-settori riguardanti energia e trasporti sono indicati nell'allegato A al presente
decreto.
3. Le procedure riguardano infrastrutture che si trovano in territorio nazionale e quelle
che, pur trovandosi nel territorio di altri Stati membri dell'Unione europea, l'Italia ha
interesse a far designare ICE.
Ing. Marco Lucidi
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73Progettazione Strutturale Antincendio
ATTUAZIONE della DIRETTIVA 2008/114/CE RECANTE
L’INDIVIDUAZIONE e la DESIGNAZIONE delle
INFRASTRUTTURE CRITICHE EUROPEE e la VALUTAZIONE
della NECESSITA’ di MIGLIORARNE la PROTEZIONE
D.Lgs. 61/2011
Ing. Marco Lucidi
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74Progettazione Strutturale Antincendio
4. Il presente decreto non modifica le competenze dei Ministeri degli affari esteri,
dell'interno, della difesa, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti ed
enti vigilati, ne' quelle del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e, comunque, non modifica le disposizioni vigenti in ordine alle
situazioni di emergenze che sono affrontate e gestite nelle sedi, anche interministeriali a
ciò preposte, e dai singoli Ministeri, enti ed organizzazioni locali cui e' attribuita tale
competenza.
5. Restano salvi gli adempimenti relativi alla protezione di infrastrutture, già stabiliti da
disposizioni in vigore, nonché gli impegni assunti dallo Stato italiano con accordi
internazionali ratificati.
Art.2 Definizione
1. Ai fini del presente decreto, si intende per:
a) infrastruttura: un elemento, un sistema o parte di questo, che contribuisce
al mantenimento delle funzioni della società, della salute, della sicurezza e del benessere
economico e sociale della popolazione;
b) infrastruttura critica (IC): infrastruttura, ubicata in uno Stato membro
dell'Unione europea, che e' essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della
società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della
popolazione ed il cui
Ing. Marco Lucidi
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75Progettazione Strutturale Antincendio
danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in quello Stato,
a causa dell'impossibilita' di mantenere tali funzioni;
c) settore: campo di attività omogenee, per materia, nel quale operano le
infrastrutture, che può essere ulteriormente diviso in sotto-settori;
d) intersettoriale: che riguarda due o più settori o sotto-settori;
e) infrastruttura critica europea (ICE): infrastruttura critica ubicata negli Stati
membri dell'UE il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo
impatto su almeno due Stati membri. La rilevanza di tale impatto e' valutata in termini
intersettoriali. Sono compresi gli effetti derivanti da dipendenze intersettoriali in
relazione ad altri tipi di infrastrutture;
f) effetti negativi esterni: effetti negativi dovuti alla perdita di funzionalità di
un'infrastruttura e di erogazione del relativo bene o servizio;
g) effetti negativi intrinseci: effetti negativi che, l'eventuale danneggiamento o
distruzione di un'infrastruttura, produce nei confronti dell'infrastruttura stessa e
dell'ambiente circostante;
h) criterio di valutazione settoriale: percentuale dei fruitori del bene o servizio
che l'infrastruttura eroga, rispetto alla popolazione nazionale o di altro Stato membro
oppure a quella di una parte di territorio dell'Unione europea;
Ing. Marco Lucidi
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76Progettazione Strutturale Antincendio
l) proprietario dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato che ha la
proprietà di un'infrastruttura;
m) operatore dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato responsabile del
funzionamento di una infrastruttura;
n) informazioni sensibili relative alle IC: dati e notizie, relative alle IC, che, se
divulgati, potrebbero essere usati per pianificare ed eseguire azioni volte al
danneggiamento od alla distruzione di tali infrastrutture;
o) analisi dei rischi: valutazione della vulnerabilità di una ICE rispetto alle
diverse possibili minacce e prevedibili conseguenze del danneggiamento o distruzione
della stessa, in termini di effetti negativi esterni e intrinseci;
p) protezione: attività per assicurare funzionalità, continuità ed integrità di una
ICE o ridurne, comunque, le possibilità di danneggiamento o distruzione.
Art.3 Tutela delle informazioni sensibili
1. Alle informazioni sensibili relative alle IC, nonché ai dati ed alle notizie relativi al
processo d'individuazione, di designazione e di protezione delle ICE, e' attribuita
adeguata classifica di segretezza ai sensi dell'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n.
124, e relative disposizioni attuative.
Ing. Marco Lucidi
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77Progettazione Strutturale Antincendio
2. Ove venga attribuita classifica di segretezza superiore a riservato, l'accesso ed il
trattamento delle informazioni, dei dati e delle notizie di cui al comma 1 e' consentito
solo al personale in possesso di adeguato nulla osta di segretezza (NOS) nazionale ed UE,
ai sensi dell'articolo 9 della legge 3 agosto 2007, n. 124, relative disposizioni attuative.
3. Sono fatte salve le necessità di diffusione, anche preventiva, di notizie e di
informazioni verso gli utenti ed i soggetti diversi dal proprietario e dall'operatore
dell'infrastruttura, che a qualsiasi titolo prestano attività nell'IC, ai fini della salvaguardia
degli stessi.
4. Nelle comunicazioni con altri Stati membri e con la Commissione europea, alle
informazioni sensibili relative alle IC ed ai dati e notizie che consentono comunque
l'identificazione di un'infrastruttura, sono attribuite le classifiche di segretezza UE,
secondo le norme di cui al regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 30 maggio 2001.
Art.4 Nucleo interministeriale e Struttura responsabile
Art.5 Individuazione settoriale
Art.6 Individuazione di potenziali ICE
Ing. Marco Lucidi
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78Progettazione Strutturale Antincendio
1. Ogni infrastruttura situata in territorio nazionale ed individuata ai sensi dell'articolo 5,
ai fini della sua designazione come ICE, deve risultare essenziale per il mantenimento
delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico
e sociale della popolazione e, a tale fine, e' esaminata la gravità dei possibili effetti
negativi esterni ed intrinseci, in caso di danneggiamento o distruzione, in base a criteri di
valutazione intersettoriali.
2. I criteri di valutazione intersettoriali riguardano:
a) le possibili vittime, in termini di numero di morti e di feriti;
b) le possibili conseguenze economiche, in termini di perdite finanziarie, di
deterioramento del bene o servizio e di effetti ambientali;
c) le possibili conseguenze per la popolazione, in termini di fiducia nelle
istituzioni, di sofferenze fisiche e di perturbazione della vita quotidiana, considerando
anche la perdita di servizi essenziali.
3. Per ogni infrastruttura devono essere esaminate e valutate diverse ipotesi, tenendo
conto della disponibilità di alternative, delle possibili diverse durate del danneggiamento
e dei tempi per il ripristino della funzionalità.
Ing. Marco Lucidi
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79Progettazione Strutturale Antincendio
4. Il NISP [Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione], in base alla definizione di
ICE di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), anche su proposta della struttura
responsabile di cui all'articolo 4 e tenendo conto delle linee guida elaborate dalla
Commissione europea, determina, in linea di massima, i limiti dei criteri di valutazione
intersettoriale, oltre i quali l'infrastruttura e' definita potenzialmente critica.
5. La struttura responsabile, applicando i limiti dei criteri di valutazione intersettoriale
alle infrastrutture determinate ai sensi dell'articolo 5, individua le potenziali ICE.
Art.7 Individuazione delle ICE
Art.8 Designazione delle ICE
Art.9 Termine del processo e periodico riesame
Art.10 Comunicazioni concernenti le ICE
Art.11 Responsabili della protezione
Art.12 Adempimenti per la protezione
Ing. Marco Lucidi
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80Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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81Progettazione Strutturale Antincendio
Art.1 - Definizioni
1. ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni :
b) materiale militare: materiale specificatamente progettato o adottato per fini
militari e destinato ad essere impiegato come arma, munizioni o materiale bellico;
c) materiale sensibile, lavori sensibili e servizi sensibili: materiali, lavori e
servizi destinati alla sicurezza che comportano, richiedono o contengono informazioni
classificate ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 12 giugno 2009, n.7;
d) informazioni classificate: qualsiasi informazione o materiale, a prescindere
da forma, natura o modalità di trasmissione, alla quale è stato attribuito un determinato
livello di classificazione di sicurezza o un livello di protezione e che, nell’interesse della
sicurezza nazionale e ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, concernente il sistema di
informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto, del decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del
DECRETO APPALTI DIFESA e SICUREZZA
D.Lgs. 208/2011
Ing. Marco Lucidi
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82Progettazione Strutturale Antincendio
Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2009, n.7, richieda protezione contro
appropriazione indebita, distruzione, rimozione, divulgazione, perdita o accesso da parte
di un soggetto non autorizzato o contro qualsiasi altro tipo di pregiudizio
Art.2 – Finalità ed ambito di applicazione
1. il presente decreto disciplina i contratti nei settori della difesa e della sicurezza, anche
non militare, aventi per oggetto:
a) forniture di materiale militare e loro parti, componenti o di sottoassiemi;
b) forniture di materiale sensibile e loro parti, componenti o di sottoassiemi;
c) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla lettera
a), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita;
d) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla
lettera b), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita;
e) lavori e servizi per fini specificatamente militari;
f) lavori e servizi sensibili
Art.11 – Requisiti di ordine generale
1. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti dei lavori,
forniture e servizi, né posso essere affidatari di subappalti, né ausiliari ai sensi
dell’articolo 49 del codice, né stipulare i relativi contratti, i soggetti che si trovano in una
delle condizioni di cui all’articolo 38 del codice.
Ing. Marco Lucidi
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83Progettazione Strutturale Antincendio
2. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera c), del codice, sono ricompresi i reati
terroristici o reati connessi alle attività terroristiche ovvero istigazione, concorso,
tentativo a commettere uno o più reati terroristici o reati connessi alle attività
terroristiche, quali quelli definiti agli articoli 1, 3 e 4 della decisione quadro
2002/475/GAI.
_______________________________________________________________________
Articolo 1
Reati terroristici e diritti e principi giuridici fondamentali.
1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati
terroristici gli atti intenzionali di cui alle lettere da a) a i) definiti reati in base al diritto
nazionale che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno a un paese
o a un'organizzazione internazionale, quando sono commessi al fine di:
- intimidire gravemente la popolazione, o
- costringere indebitamente i poteri pubblici o un'organizzazione
internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o
- destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali,
costituzionali, economiche o sociali di un paese o un'organizzazione internazionale:
a) attentati alla vita di una persona che possono causarne il decesso;
b) attentati gravi all'integrità fisica di una persona;
Ing. Marco Lucidi
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84Progettazione Strutturale Antincendio
c) sequestro di persona e cattura di ostaggi;
d) distruzioni di vasta portata di strutture governative o pubbliche, sistemi
di trasporto, infrastrutture, compresi i sistemi informatici, piattaforme
fisse situate sulla piattaforma continentale ovvero di luoghi pubblici o di
proprietà private che possono mettere a repentaglio vite umane o
causare perdite economiche considerevoli;
e) sequestro di aeromobili o navi o di altri mezzi di trasporto collettivo di
passeggeri o di trasporto di merci;
f) fabbricazione, detenzione, acquisto, trasporto, fornitura o uso di armi
da fuoco, esplosivi, armi atomiche, biologiche e chimiche, nonché, per le
armi biologiche e chimiche, ricerca e sviluppo;
g) diffusione di sostanze pericolose, il cagionare incendi, inondazioni o
esplosioni i cui effetti mettano in pericolo vite umane;
h) manomissione o interruzione della fornitura di acqua, energia o altre
risorse naturali fondamentali il cui effetto metta in pericolo vite umane;
i) minaccia di realizzare uno dei comportamenti elencati alle lettere da a)
a h).
Ing. Marco Lucidi
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85Progettazione Strutturale Antincendio
2. L'obbligo di rispettare i diritti fondamentali e i principi giuridici fondamentali quali
sono sanciti dall'articolo 6 del trattato sull'Unione europea non può essere modificato
per effetto della presente decisione quadro.
Articolo 3
Reati connessi alle attività terroristiche.
Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati
connessi alle attività terroristiche i seguenti comportamenti:
a) furto aggravato commesso per realizzare uno dei comportamenti elencati
all'articolo 1, paragrafo 1;
b) estorsione per attuare uno dei comportamenti elencati all'articolo 1,
paragrafo 1;
c) formazione di documenti amministrativi falsi al fine di porre in essere uno
dei comportamenti elencati nell'articolo 1, paragrafo 1, lettere da a) a h), e
nell'articolo 2, paragrafo 2, lettera b).
Articolo 4
Istigazione, concorso, tentativo.
1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano resi
punibili l'istigazione a commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo
1, e agli articoli 2 o 3 o il concorso in uno di tali reati.
Ing. Marco Lucidi
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86Progettazione Strutturale Antincendio
2. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché sia reso punibile il
tentativo di commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e all'articolo 3,
esclusi la detenzione di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera f), e il reato di cui
all'articolo 1, paragrafo 1, lettera i).
_____________________________________________________________________
3. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera f), del codice, è incluso tra i casi di
errore grave la violazione degli obblighi in materia di sicurezza dell’informazione o di
sicurezza dell’approvvigionamento in occasione di un appalto precedente
4. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera m-quater), del codice, elementi
indicativi ai fini dell’esclusione dell’unicità del centro decisionale possono essere, tra gli
altri, l’autonomia gestionale della politica commerciale e l’autonoma disponibilità delle
conoscenze tecnologiche di cui sia garantita la segretezza.
5. sono altresì esclusi i soggetti privi dell’affidabilità necessaria per escludere rischi per
la sicurezza dello Stato. L’assenza di tale affidabilità viene preventivamente accertata
con qualsiasi mezzo di prova, comprese le fonti di dati protette.
Art.12 – Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi
1. negli appalti di servizi e forniture la dimostrazione delle capacità tecniche dei
concorrenti può essere fornita, oltre che nei modi indicati dall’articolo 42 del codice, nei
seguenti modi :
Ing. Marco Lucidi
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87Progettazione Strutturale Antincendio
a) descrizione delle misure attuate dal fornitore o dal prestatore del servizio
per garantire la qualità, nonché degli strumenti di studio o di ricerca di cui si dispone e
della regolamentazione interna in materia di proprietà intellettuale;
b) indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente e il
numero di dirigenti impiegati negli ultimi tre anni;
c) descrizione delle attrezzature tecniche tale da consentire una loro precisa
individuazione e rintracciabilità, del materiale, dell’equipaggiamento tecnico, del
numero degli effettivi e delle loro competenze e delle fonti di approvvigionamento, con
un’indicazione della collocazione geografica qualora si trovi al di fuori del territorio
dell’Unione, di cui dispone l’operatore economico per eseguire l’appalto, per far fronte
ad eventuali esigenze supplementari della stazione appaltante dovute a una crisi, o per
garantire una manutenzione, la modernizzazione o gli adeguamenti delle forniture
oggetto dell’appalto.
2. con riferimento all’articolo 42, comma 1, lettera a), del codice, l’elenco dei principali
servizi o delle principali forniture prestati si riferisce agli ultimi cinque anni.
Ing. Marco Lucidi
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88Progettazione Strutturale Antincendio
Art.13 – Sicurezza dell’informazione
1. nel caso di contratti che comportano la trattazione di informazioni classificate, gli
operatori economici forniscono prova della capacità loro e dei loro subappaltatori di
trattare tali informazioni al livello di protezione richiesto nella documentazione
dell’appalto da parte della stazione appaltante, in conformità alle leggi e ai regolamenti
in materia di nulla osta di sicurezza, e agli accordi internazionali di settore.
2. a tal fine, la stazione appaltante precisa nella medesima documentazione le misure e
i requisiti necessari per garantire la sicurezza dell’informazione, i quali possono
riguardare:
a) l’impegno dell’offerente e dei subappaltatori già individuati a salvaguardare
opportunamente la riservatezza di tutte le informazioni classificate in loro possesso o di
cui vengano a conoscenza per tutta la durata dell’appalto e dopo la risoluzione o
conclusione dell’appalto, in conformità alle pertinenti disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative;
b) l’impegno dell’offerente ad ottenere l’impegno di cui alla lettera a) da altri
subappaltatori ai quali subappalterà durante l’esecuzione dell’appalto;
Ing. Marco Lucidi
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89Progettazione Strutturale Antincendio
c) le informazioni sufficienti sui subappaltatori già individuati, che consentono
all’amministrazione aggiudicatrice/all’ente aggiudicatore di accertare che ciascuno di essi
possieda le capacità necessarie per salvaguardare adeguatamente la riservatezza delle
informazioni classificate alle quali hanno accesso o che sono tenuti a produrre nel quadro
della realizzazione delle loro attività di subappalto;
d) l’impegno dell’offerente a fornire le informazioni richieste alla lettera c) ai
nuovi subappaltatori prima di attribuire loro un subappalto;
e) ulteriori misure e requisiti che, in ragione della natura, dell’impiego dei beni,
servizi o lavori e della finalità dell’appalto, siano ritenuti necessari dalla staziona
appaltante
3. la stazione appaltante può, se del caso, concedere, agli operatori economici che non
detengono ancora il nulla osta di sicurezza, un periodo addizionale per ottenerlo. In tale
ipotesi, la staziona appaltante specifica nel bando di gara il termine entro il quale il nulla
osta va presentato, comunque non successivo alla data di apertura delle offerte
presentate.
Ing. Marco Lucidi
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90Progettazione Strutturale Antincendio
Ing. Marco Lucidi
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91Progettazione Strutturale Antincendio
Art.1 - Definizioni
1. ai fini del seguente regolamento si intende che :
a) “legge”, la legge 3 agosto 2007, n. 124 ;
b) “Sicurezza delle informazioni”, la salvaguardia e la continua e completa
protezione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato, attraverso
l’adozione di norme e procedure, organizzative ed esecutive, nei settori delle abilitazioni
di sicurezza, della sicurezza fisica, della tecnologia delle informazioni e delle
comunicazioni;
….
f) “Segreto di Stato”, il segreto come definito dall’ articolo 39 , comma 1, della
legge;
g) “Informazione coperta da segreto di Stato”, l’informazione, la notizia, il
documento, l’atto, l’attività, la cosa o il luogo sui quali il vincolo del segreto di Stato sia
stato apposto o opposto e confermato e, ove possibile, annotato;
DISPOSIZIONI per la TUTELA AMMINISTRATIVA del
SEGRETO di STATO e delle INFORMAZIONI CLASSIFICATE
DPCM 22 luglio 2011
Ing. Marco Lucidi
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92Progettazione Strutturale Antincendio
h) “Classifica di segretezza”, il livello di segretezza attribuito ad
un’informazione ai sensi dell’ articolo 42 della legge e dell’ articolo 4 del D.P.C.M. n. 7 del
12 giugno 2009 ;
….
l) “Qualifica di sicurezza” o “qualifica”, la sigla o altro termine convenzionale
(es. NATO, UE, altre) che, attribuita ad un’informazione, classificata e non, indica
l’Organizzazione internazionale o comunitaria o il programma intergovernativo di
appartenenza della stessa e il relativo ambito di circolazione;
m) “Informazione classificata”, ogni informazione, atto, attività, documento,
materiale o cosa, cui sia stata attribuita una delle classifiche di segretezza previste dall’
articolo 42 , comma 3, della legge;
n) “Documento classificato”, l’informazione classificata rappresentata in forma
grafica, fotocinematografica, elettromagnetica, informatica o in ogni altra forma;
o) “Materiale classificato”, qualsiasi oggetto, cosa o componente di
macchinario, prototipo, equipaggiamento, arma, sistema elementare o dispositivo o
parte di esso, compreso il software operativo, prodotto a mano o meccanicamente,
automaticamente o elettronicamente, finito o in corso di lavorazione, compresi i
materiali per la sicurezza delle comunicazioni (COMSEC), l’elaborazione automatica dei
dati (EAD), nonché i prodotti della tecnologia dell’informazione (ICT) coperti da una
classifica di segretezza;
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93Progettazione Strutturale Antincendio
q) “Informazioni non classificate controllate”, le informazioni non classificate
che richiedono misure di protezione minime e il cui accesso è consentito alle sole
persone che hanno necessità di trattarle per motivi attinenti al loro impiego, incarico o
professione;
r) “Trattazione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato”, la
gestione, l’accesso, la conoscenza, la consultazione, l’elaborazione, la selezione,
l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, la comunicazione delle informazioni classificate o
coperte da segreto di Stato;
s) “Gestione dei documenti classificati o coperti da segreto di Stato”, la
protezione fisica, logica e tecnica, l’originazione, la spedizione, la contabilizzazione, la
diramazione, la ricezione, la registrazione, la riproduzione, la conservazione, la custodia,
l’archiviazione, il trasporto e la distruzione legittima dei documenti classificati, nonché la
preparazione dei relativi plichi;
t) “Nulla osta di sicurezza” per le persone fisiche – in seguito NOS – il
provvedimento che legittima alla trattazione di informazioni classificate SEGRETISSIMO,
SEGRETO o RISERVATISSIMO coloro che hanno la necessità di conoscerle;
u) “Violazione della sicurezza”, la conseguenza di azioni od omissioni contrarie
ad una disposizione in materia di protezione e tutela delle informazioni classificate, che
potrebbero mettere a repentaglio o compromettere le informazioni stesse;
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94Progettazione Strutturale Antincendio
aa) “Abilitazione Preventiva” (AP), il provvedimento che
consente all’operatore economico la partecipazione a gare
d’appalto o a procedure finalizzate all’affidamento di contratti
classificati RISERVATISSIMO o RISERVATO o dichiarati eseguibili
con speciali misure di sicurezza;
bb) “Nulla Osta di Sicurezza Industriale” (NOSI), il
provvedimento che abilita l’operatore economico alla trattazione
e gestione di informazioni classificate e consente di partecipare a
gare d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o
dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza, nonché, in
caso di aggiudicazione, di eseguire lavori, fornire beni e servizi,
realizzare opere, studi e progettazioni ai quali sia stata attribuita
una classifica di segretezza;
cc) “Sicurezza fisica”, il complesso delle misure di
sicurezza destinate alla protezione fisica delle strutture, delle
aree, degli edifici, degli uffici, dei sistemi di comunicazione e di
informazione e di qualunque altro luogo dove sono trattate o
custodite informazioni classificate o coperte da segreto di Stato;
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95Progettazione Strutturale Antincendio
Art. 2 Ambito di applicazione
1. Il presente decreto si applica ai soggetti pubblici e privati che, per fini istituzionali, di
impresa o contrattuali, hanno necessità di trattare informazioni coperte da segreto di
Stato o da classifica di segretezza nazionale, apposta per ragioni di sicurezza dello Stato,
ovvero da classifica attribuita nel quadro del Trattato del Nord Atlantico, dell’Unione
europea e di qualunque altro accordo od organizzazione internazionale di cui l’Italia è
parte.
Art. 3 Obiettivi
1. Le disposizioni in materia di sicurezza delle informazioni perseguono i seguenti
obiettivi:
a) tutelare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, dalla
sottrazione, manomissione, distruzione, manipolazione, spionaggio o rivelazione non
autorizzata;
b) salvaguardare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato,
trattate con sistemi di elaborazione dati, con reti di comunicazione e con prodotti delle
tecnologie dell’informazione da minacce che possano pregiudicare la riservatezza,
integrità, disponibilità ed autenticità;
c) preservare le installazioni, gli edifici e i locali all’interno dei quali vengono
trattate informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, da atti di sabotaggio e
da qualsiasi altra azione finalizzata ad arrecare danni alle stesse.
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96Progettazione Strutturale Antincendio
2. L’accesso alle informazioni classificate è consentito soltanto alle persone che, fermo
restando il possesso del NOS quando richiesto, hanno necessità di conoscerle in
funzione del proprio incarico. La conoscenza delle informazioni coperte da segreto di
Stato è regolata ai sensi dell’ art. 39 , comma 2, della legge.
Art. 12 Organizzazione di sicurezza nell’ambito degli operatori economici
1. L’operatore economico abilitato alla trattazione delle informazioni classificate,
previa autorizzazione dell’Organo nazionale di sicurezza, istituisce una propria
organizzazione di sicurezza, adeguata alle categorie di informazioni classificate che
l’operatore economico ha necessità di trattare, nonché alle proprie dimensioni o
caratteristiche infrastrutturali o gestionali.
Art. 13 Responsabilità della protezione e della tutela delle informazioni
classificate nell’ambito degli operatori economici
Art. 14 Compiti del legale rappresentante o del Funzionario alla sicurezza della
sede principale od unica dell’operatore economico
Art. 15 Organo di sicurezza presso gli operatori economici
Art. 16 Compiti del “Funzionario alla sicurezza designato” della sede periferica
dell’operatore economico
Art. 17 Strutture di sicurezza presso gli operatori economici
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97Progettazione Strutturale Antincendio
Art. 18 Attività ispettiva
Art. 19 Classifiche di segretezza
Art. 20 Classifiche di segretezza internazionali e comunitarie
Art. 21 Qualifiche di sicurezza
Art. 22 Sicurezza delle lavorazioni classificate e deroghe al divieto di
divulgazione
Art. 23 Classifiche di segretezza e funzione del NOS
Art. 24 Autorità competenti al rilascio del NOS
Art. 25 Procedimento per il rilascio del NOS
….
Art. 39 Attività industriali di rilievo strategico
1. Qualora debbano trattare e gestire informazioni classificate, agli operatori
economici la cui attività, per oggetto, tipologia o caratteristiche tecnologiche, assume
rilevanza strategica per la sicurezza nazionale, è rilasciato il Nulla Osta di Sicurezza
Industriale (NOSI). Rientrano in tale ambito:
a) le attività volte ad assicurare la difesa e la sicurezza dello Stato;
b) le attività volte alla produzione o allo sviluppo di tecnologie suscettibili di
impiego civile/militare;
Ing. Marco Lucidi
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98Progettazione Strutturale Antincendio
c) la gestione in concessione di reti e di sistemi di ricetrasmissione ed
elaborazione di segnali e/o comunicazioni;
d) la gestione in concessione di infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime
ed aeree;
e) la gestione in concessione di reti di produzione, distribuzione e stoccaggio
di energia ed altre infrastrutture critiche.
2. Il NOSI abilita gli operatori economici di cui al comma 1 alla partecipazione a gare
d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o dichiarati eseguibili con
speciali misure di sicurezza.
Art. 40 Abilitazioni di sicurezza per gli operatori economici
Art. 41 Abilitazione Preventiva
Art. 42 Nulla Osta di Sicurezza Industriale
Art. 43 Istruttoria per il rilascio del NOSI
…..
CAPO VIII : Sicurezza Fisica – Art.64 Generalità
1. Al fine di evitare che persone non autorizzate abbiano accesso alle
informazioni classificate, ovvero coperte da segreto di Stato, i locali, le aree, gli
edifici, gli uffici, i centri COMSEC, i sistemi EAD, in cui sono trattati informazioni
classificate, sono protetti mediante specifiche misure di sicurezza fisica stabilite
nelle disposizioni di cui al presente Capo.
Ing. Marco Lucidi
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99Progettazione Strutturale Antincendio
Art. 65 Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica
1. Nell’ambito degli Organi centrali di sicurezza istituiti presso ogni Ministero,
struttura governativa, Forza armata, ente, o operatore economico il Funzionario o
Ufficiale alla sicurezza fisica supporta il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza nella
predisposizione delle misure di sicurezza fisica idonee ad assicurare il grado di
protezione necessario per ciascuna esigenza.
2. I requisiti di sicurezza delle misure di protezione sono definiti dal Funzionario o
Ufficiale alla sicurezza fisica sulla base di una preliminare analisi del rischio che tenga
conto, in particolare, dei seguenti fattori:
a) vulnerabilità delle aree e dei locali in cui sono trattate informazioni
classificate in relazione alle minacce ipotizzabili;
b) livello di classificazione delle informazioni da proteggere;
c) quantità e tipologia dei supporti contenenti le informazioni classificate
trattate.
Art. 66 Aree riservate
1. Le aree dove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e
superiore sono organizzate e strutturate in modo da corrispondere ad una delle
seguenti tipologie:
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100Progettazione Strutturale Antincendio
1) “aree riservate di I classe”: quelle in cui l’ingresso consente di poter
accedere direttamente alle informazioni.
2) “aree riservate di II classe”: quelle che vengono protette, mediante
controlli predisposti anche internamente ed in cui le informazioni classificate sono
conservate in contenitori di sicurezza.
Art. 67 Aree controllate
1. In prossimità delle aree riservate di I e II classe, o per accedere ad esse, può essere
predisposta un’area controllata in cui possono essere trattate solo informazioni
classificate a livello non superiore a RISERVATO.
2. Le aree di cui al comma 1 sono caratterizzate da un perimetro chiaramente
delimitato e dotate di misure di protezione minime tali da consentirne l’accesso alle
sole persone autorizzate per motivi attinenti al loro impiego, incarico o professione.
Art. 68 Misure minime di protezione
1. Le aree riservate di I e II classe devono essere protette con idonei sistemi di
allarme e dispositivi elettronici per il rilevamento delle intrusioni.
2. I sistemi e dispositivi elettronici di cui al comma 1 devono essere dotati di misure
antimanomissione ed antisabotaggio e di alimentazione elettrica sussidiaria.
3. L’ingresso nelle aree riservate di I e II classe è controllato mediante un sistema di
“passi” o di riconoscimento individuale per il personale dipendente dell’ente o
operatore economico.
Ing. Marco Lucidi
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101Progettazione Strutturale Antincendio
4. I sistemi di riconoscimento individuale, anche di tipo elettronico, utilizzati per l’accesso
alle aree riservate e controllate devono essere gestiti dall’organizzazione di sicurezza
dell’ente o operatore economico.
5. Personale di vigilanza espressamente preposto effettua il controllo delle aree riservate
di I e II classe durante e al di fuori del normale orario di lavoro, al fine di prevenire rischi
di manomissioni, danni o perdite di informazioni classificate.
Art. 69 Contenitori di sicurezza – camere blindate – attrezzatura di sicurezza
1. Per la custodia di informazioni e materiali classificati devono essere utilizzati
contenitori di sicurezza con caratteristiche tecniche conformi alle disposizioni
applicative del presente regolamento.
2. Per le camere blindate costruite all’interno di un’area riservata di I o di II classe e per
tutte le aree riservate di I classe nel caso di soggetti pubblici è necessario acquisire
l’approvazione del progetto da parte dell’Organo centrale di sicurezza. Per gli operatori
economici il progetto della camera blindata è approvato dall’UCSe.
3. L’UCSe approva secondo criteri definiti nelle disposizioni applicative del presente
regolamento le attrezzature di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate e
conserva ed aggiorna i relativi elenchi.
Ing. Marco Lucidi
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102Progettazione Strutturale Antincendio
Art. 70 Protezione contro la visione o l’ascolto non autorizzati di
informazioni sensibili
1. Gli ambienti ove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e
superiore ovvero comunque attinenti alla sicurezza e agli interessi nazionali sono
sottoposti a periodiche verifiche ambientali atte ad impedire ogni visione o ascolto
clandestino. Tali verifiche sono disposte dall’UCSe sulla base di intese con gli Organi
Centrali di sicurezza.
2. Le verifiche di cui al comma 1 sono, altresì, disposte qualora il Funzionario o Ufficiale
alla sicurezza competente ritenga, sulla base di motivate valutazioni, che sussista un
rischio di compromissione di informazioni classificate.
3. Le verifiche di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate esclusivamente da personale
abilitato.
4. L’esigenza di verifiche ambientali è comunicata all’UCSe, che può procedere anche
con delega.

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FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION: Safety & Security.

  • 1. Corso di PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO Anno Accademico 2015 – 2016 15 Dicembre 2015 Università “La Sapienza” - Roma FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION Safety & Security Docente : Prof. - Ing. Franco Bontempi Ordinario di Tecnica delle Costruzioni Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Corso di Laurea Magistrale Ingegneria Civile – LM 23 Corso di Laurea Magistrale Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile – LM 26 1 Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert
  • 2. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 2Progettazione Strutturale Antincendio http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/06/27/news/incendio- doloso-in-un-cantiere-a-fuoco-due-escavatori-1.11684831 http://www.salernotoday.it/cronaca/incendio-cantiere-via-vitale-ipotesi-dolo-19- novembre-2015.html http://www.padovaoggi.it/cronaca/incendi-monselice-cantieri-piromani-processo- 2-dicembre-2015.html Da una analisi dei dati, relativi alla città di Venezia, che vanno dal 1997 al 2002 emerge quanto segue. http://istitutoguarini.it/files/sicurezza/B3_8-Prevenzione_incendi-dispensa.pdf FIRE RISK in STAGED CONSTRUCTION
  • 3. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 3Progettazione Strutturale Antincendio Si nota altresì una incidenza di tale evento durante le pause e dopo la chiusura serale del cantiere stesso. Tali circostanze sono spesso connesse all’accensione di materiale che brucia con bassa velocità di combustione. Per gli incendi che si verificano invece nella tarda notte e nelle giornate festive è preminente l’azione dolosa rispetto alle altre. Appare molto significativa l’analisi dei dati che mostrano le ore del giorno e il giorno della settimana in cui si sono maggiormente verificati gli incendi nei cantieri. Dall’esame di tali dati si nota come gli incendi si verificano con maggiore frequenza quando il cantiere è chiuso.
  • 4. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 4Progettazione Strutturale Antincendio Uno studio effettuate nell’ambito dei cantieri negli anni 2004 e 2005 in Friuli Venezia Giulia evidenzia la distribuzione degli incendi in cantiere nell’arco delle 24 ore, differenziando gli stessi in incendi dolosi e incendi provocati da altre cause.
  • 5. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 5Progettazione Strutturale Antincendio
  • 6. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 6Progettazione Strutturale Antincendio http://www.foxnews.com/us/2014/03/26/houston-fire-crews-respond-to-massive-fire-at- construction-site/ http://abc30.com/news/downtownlafireatftojoinlafdarsoninvestigation/426870/
  • 7. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 7Progettazione Strutturale Antincendio http://www.ofc.alberta.ca/documents/fco/Presentation_-_Construction_site_fire_stats.pdf
  • 8. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 8Progettazione Strutturale Antincendio
  • 9. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 9Progettazione Strutturale Antincendio https://www.fbi.gov/stats-services/publications/terror/terrorism-2000-2001
  • 10. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 10Progettazione Strutturale Antincendio
  • 11. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 11Progettazione Strutturale Antincendio Sensibilizzare i futuri professionisti ingegneri, alla cultura della sicurezza fin dalle prime fasi di vita della struttura. SCOPO DELLA PRESENTAZIONE  Scopo della Progettazione Strutturale Antincendio  Cantierizzazione e rischi intrinseci  Differenza tra Security e Safety
  • 12. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 12Progettazione Strutturale Antincendio  Vulnerabilità strutturale  Staged construction analysis  Figure professionali e responsabilità  Infrastrutture critiche SCOPO DELLA PRESENTAZIONE
  • 13. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 13Progettazione Strutturale Antincendio Progettazione Strutturale Antincendio 1.
  • 14. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 14Progettazione Strutturale Antincendio Impostazione del problema della sicurezza strutturale in presenza di incendio. Il processo di progettazione. Impostazione prescrittiva e prestazionale. Ruolo e responsabilità professionali. Quadro normativo. Obiettivi del progetto. Attività e strumenti a supporto della progettazione. Incertezze, aspetti statistici, modelli probabilistici. Scelta del livello di complessità di progettazione. Definizione di crisi strutturale. Livelli di collasso. Modalità di collasso. Requisiti strutturali. Robustezza strutturale. Formati di verifica. Stati Limite. - L’azione incendio e la sua modellazione. Azioni sulle costruzioni. Caratterizzazione delle azioni accidentali. Incendio. Scenari di contingenza. Incendio. Fattori che condizionano l’evoluzione dell’incendio. Flashover. Curve nominali d’incendio. Curve parametriche. Incendi localizzati. Modelli di incendio a zone. Modelli di incendio a campo. Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
  • 15. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 15Progettazione Strutturale Antincendio - La modellazione strutturale in presenza di incendio. Sistema strutturale e sua scomposizione. Sottostrutture. Elementi strutturali monodimensionali e bidimensionali. Compartimentazione e suo significato. Comportamenti meccanici fondamentali. Effetti geometrici. Modellazione. con codici di calcolo automatico. Modelli a elementi finiti. Azioni termiche. Trasmissione del calore. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Aspetti specifici del comportamento delle costruzioni soggette ad incendio. - Costruzioni in acciaio: comportamento dell’acciaio e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; sistemi di protezione; progetto e verifica di elementi, collegamenti e parti strutturali soggette ad incendio. Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
  • 16. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 16Progettazione Strutturale Antincendio - Costruzioni in conglomerato armato: comportamento del conglomerato e delle barre di armatura e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; spalling; progetto e verifica di elementi e parti strutturali soggette ad incendio. Costruzioni in legno: comportamento del legno e proprietà meccaniche in funzione della temperatura; progetto e verifica di elementi, collegamenti e parti strutturali soggette ad incendio. - Aspetti speciali Prodotti che conferiscono requisiti di resistenza al fuoco alle costruzioni. Modellazione del movimento delle persone in situazioni d’incendio. Sistemi di protezione attivi. Analisi di rischio. Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
  • 17. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 17Progettazione Strutturale Antincendio QUANDO? Programma del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
  • 18. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 18Progettazione Strutturale Antincendio Cantierizzazione 2.
  • 19. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 19Progettazione Strutturale Antincendio COS’E’? Cantierizzazione
  • 20. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 20Progettazione Strutturale Antincendio Consiste nella realizzazione di tutti gli impianti e le istallazioni propedeutiche per la realizzazione di un’opera http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf http://1.bp.blogspot.com/-Gb2G0toDnrw/Tig5u6Oi-xI/AAAAAAAAABA/UPnaToH9TcE/s1600/Foto0100.jpg
  • 21. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 21Progettazione Strutturale Antincendio • Impianti di frantumazione • Centrali di betonaggio • Officine meccaniche • Distributori di carburante • Impianti di lavorazione del ferro • Deposito attrezzature • Ricovero mezzi • Prefabbricazione • Magazzini • Servizi igienici • Pesatura • Lavaggio mezzi • Deposito oli e lubrificanti • Deposito bombole • Deposito materiali infiammabili • Deposito esplosivi http://www.progettosicurezza.it/pdf/La%20cantierizzazione.pdf I CAMPI LOGISTICI
  • 22. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 22Progettazione Strutturale Antincendio http://architettionlinemilano.it/wp- content/uploads/2015/04/11062427_837617012960734_ 2326676030837793488_n.jpg http://www.verbaniamilleventi.org/wp-content/uploads/2015/04/SAM_4244.jpg Sintesi della progettazione di sub-sistemi da parte di specialisti Progettazione di cantiere che integra o modifica il progetto esecutivo Modifica della progettazione esecutiva da parte del committente a seguito di indicazioni accettate provenienti dal cantiere PROGETTO ESECUTIVO dell’OPERA PROGETTO COSTRUTTIVO di CANTIERE
  • 23. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 23Progettazione Strutturale Antincendio Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita. In questo senso, quindi, è importante che l’impresa esecutrice e la direzione lavori abbiano al loro interno o si appoggino ad una serie di professionisti e di progettisti che siano in grado, in tempi molto rapidi per non pregiudicare l’andamento dei lavori, di proporre una soluzione al problema presentatosi (compito dell’impresa nel caso in cui il problema stesso derivi da un errore di esecuzione, o della committenza nel caso in cui si tratti di una carenza del progetto esecutivo) e di arrivare ad un’approvazione formale (da parte della committenza) che sia congruente con i documenti contrattuali e tecnicamente valida. http://www.fabricaprogetti.it/attivita_files/01%20-%20Il%20progetto%20costruttivo%20di%20cantiere.pdf
  • 24. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 24Progettazione Strutturale Antincendio Per quanto dettagliata possa essere la progettazione prima della realizzazione del cantiere, la soluzione dei problemi di dettaglio che emergono durante la realizzazione di un’opera e che portano alla redazione di una serie di particolari progettuali che vanno a modificare o integrare il progetto esecutivo avviene spesso in modo non programmabile, essendo legata a situazioni che emergono nel momento stesso in cui l’opera viene eseguita. UN RISCHIO E’ REALE SE NE SONO INTERESSATE LE ASSICURAZIONI
  • 25. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 25Progettazione Strutturale Antincendio ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi 1. L'esecutore dei lavori è obbligato, ai sensi dell'articolo 129, comma 1, del codice, a stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni appaltanti a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. Il bando di gara prevede che l’importo della somma assicurata corrisponde all’importo del contratto ovvero, dandone specifica motivazione, che detta somma sia superiore all’importo del contratto. La polizza deve inoltre assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell’esecuzione dei lavori. 2. Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari al cinque per cento della somma assicurata per le opere con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di 5.000.000 di euro. OBBLIGO DI LEGGE
  • 26. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 26Progettazione Strutturale Antincendio ART. 125 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi 3. La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. Qualora sia previsto un periodo di garanzia, la polizza assicurativa è sostituita da una polizza che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all'utilizzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento. 4. Il contraente trasmette alla stazione appaltante copia della polizza di cui al presente articolo almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori. 5. L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore non comporta l’inefficacia della garanzia
  • 27. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 27Progettazione Strutturale Antincendio ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione indennitaria decennale 1. Per i lavori di cui all'articolo 129, comma 2, del codice, l’esecutore dei lavori è obbligato a stipulare, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato, una polizza indennitaria decennale a copertura dei rischi di rovina totale o parziale dell'opera, ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi. La polizza deve contenere la previsione del pagamento in favore del committente non appena questi lo richieda, anche in pendenza dell'accertamento della responsabilità e senza che occorrano consensi ed autorizzazioni di qualunque specie. Il limite di indennizzo della polizza decennale non deve essere inferiore al venti per cento del valore dell'opera realizzata e non superiore al quaranta per cento, nel rispetto del principio di proporzionalità avuto riguardo alla natura dell’opera.
  • 28. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 28Progettazione Strutturale Antincendio ART. 126 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Polizza di assicurazione indennitaria decennale 2. L’esecutore dei lavori è altresì obbligato a stipulare, per i lavori di cui al comma 1, una polizza di assicurazione della responsabilità civile per danni cagionati a terzi, con decorrenza dalla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione e per la durata di dieci anni e con un indennizzo pari al cinque per cento del valore dell’opera realizzata con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di 5.000.000 di euro. 3. La liquidazione della rata di saldo è subordinata all'accensione delle polizze di cui ai commi 1 e 2.
  • 29. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 29Progettazione Strutturale Antincendio ART. 127 del DPR 207/2010 regolamento del Codice dei Contratti Pubblici Requisiti dei fideiussori 1. Le garanzie bancarie sono prestate da banche autorizzate all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385. 2. Le garanzie assicurative sono prestate da imprese di assicurazione autorizzate alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione. 3. Le garanzie possono essere altresì rilasciate dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero dell’economia e delle finanze (leggasi: «iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58» in forza dell'art. 28, comma 1, d.lgs. n. 169 del 2012) 4. Le fideiussioni devono essere conformi allo schema tipo approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
  • 30. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 30Progettazione Strutturale Antincendio http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf Nella loro attività gli impresari-costruttori si trovano spesso confrontati a imprevisti. Un'accorta pianificazione e una buona politica dei rischi permette loro di individuare tempestivamente i pericoli e le criticità e di adottare misure adeguate per renderli calcolabili. Per una gestione efficace dei rischi è fondamentale dotarsi di una copertura assicurativa ottimale C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano LE ASSICURAZIONI NEL SETTORE COSTRUZIONI
  • 31. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 31Progettazione Strutturale Antincendio http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano
  • 32. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 32Progettazione Strutturale Antincendio http://www.baumeister.ch/fileadmin/media/2_Kernthemen/Rechtsdienst/Merkblaetter/versicherungen_bauwesen_i.pdf C = committente P = progettista (architetto, ingegnere) I = impresario, artigiano
  • 33. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 33Progettazione Strutturale Antincendio Security & Safety 3.
  • 34. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 34Progettazione Strutturale Antincendio PREVENZIONE Safety fa riferimento all’incolumità ed è intesa come protezione dall’evento che avviene in modo non intenzionale, a causa di errori, omissioni, coincidenze, provocando danni non solo fisici, ma anche morali, spirituali e indiretti. SICUREZZA DA EVENTI INVOLONTARI - COLPOSI Security, invece, è la sicurezza contro attacchi intenzionali orditi da persone o gruppi che intendono danneggiare la struttura. SICUREZZA DA EVENTI VOLONTARI – DOLOSI PROTEZIONE Emergency riguarda quindi non più la prevenzione, ma la protezione e il contenimento del pericolo soprattutto nel caso in cui il danno è già avvenuto, quindi tende a limitare gli effetti degli incidenti. Strutture che operano per fare "sicurezza" in senso di emergency (soccorso) sono la polizia, i vigili del fuoco, il pronto soccorso e la protezione civile. Le tante sfaccettature della SICUREZZA
  • 35. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 35Progettazione Strutturale Antincendio  IN REALIZZAZIONE  RISTRUTTURAZIONE  DEMOLIZIONE FASI a RISCHIOIn queste fasi sono presenti una grande varietà di risorse, potenzialmente innescanti. - Concentrazione di materiale combustibile - Compartimentazione incompleta - Sistemi di protezione passiva incompleti - Sistemi di protezione attivi ancora da rendere operativi Un’opera non ancora terminata, può sviluppare anche incendi non confinati, che si incrementano con rapidità ANALISI QUALITATIVA dei RISCHI
  • 36. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 36Progettazione Strutturale Antincendio I soggetti maggiormente esposti, e quindi le potenziali vittime, posso essere I LAVORATORI DEL CANTIERE CHI è NELLE IMMEDIATE VICINANZE Individuati i potenziali pericoli, come specificato nelle Campi Logistici di cantiere, si deve provvedere alla progettazione e mitigazione degli stessi I SOCCORRITORI
  • 37. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 37Progettazione Strutturale Antincendio AGIBILITA’ DELLE VIE DI FUGA: - Non ostruire le uscite di emergenza - Non disporre materiale infiammabile lungo i percorsi protetti - Considerare da subito almeno una scala per l’evacuazione dei lavoratori e l’ingresso ai piani dei soccorsi - Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del fumo UTILIZZO DI FIAMME LIBERE: - Definire nei dettagli le procedure da adottare per i lavori in copertura, durante la realizzazione delle impermeabilizzazioni - Definire le procedure durante l’esecuzione di saldature SCELTE PROCEDURALI
  • 38. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 38Progettazione Strutturale Antincendio FORMAZIONE DEL PERSONALE: - Azioni da mettere in atto in caso di incendio, dividendo ruoli, ed eventuali gruppi - Procedure per l’evacuazione da mettere in atto per il raggiungimento dei luoghi sicuri - Come chiamare i soccorsi - Appena realizzate le tamponature, fare in modo che le scale siano sicure, in quanto non sarà più possibile la ventilazione naturale per l’allontanamento del fumo INFORMAZIONE: - Affiggere nei punti maggiormente frequentati le procedure di emergenza - Usare , anche se non definitiva, della segnaletica di sicurezza chiara - Uso dei DPI specifici ad uso degli addetti antincendio
  • 39. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 39Progettazione Strutturale Antincendio MATERIALI COMBUSTIBILI DA COSTRUZIONE: - Ricordare che le casseforme sono in legno o in materiale plastico, quindi in opera andrebbero adeguatamente trattate con dei ritardanti, o scelte di materiale non propagante l’incendio - Materiale da costruzione e di risulta non stoccato nelle apposite aree STOCCAGGIO MATERIALI: - Ubicazione dei materiali pericolosi quali i liquidi infiammabili, bombole e condutture del gas, eventuale materiale esplosivo - Evitare accumulo di materiali sui solai nei vari piani, per evitare crolli anticipati a causa dell’incendio SCELTE ORGANIZZATIVE
  • 40. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 40Progettazione Strutturale Antincendio SISTEMI DI ESTINZIONE e PROTEZIONE ANTINCENDIO: - Predisporre sistemi di estinzione ad ogni livello e in prossimità delle scale - Realizzazione di impianti provvisori di cantiere, specificando sui disegni costruttivi, in quale fase implementare (la normativa americana indica quando è necessario procedere con l’avanzamento, oltre ad altre accortezze operative) - Dove possibile, è bene procedere alla messa in funzione degli impianti di rivelazione ed estinzione, ad avanzamenti parziali (per esempio per piani, rielaborando le sequenze di installazione degli impianti) - Ad ogni avanzamento parziale effettuare delle simulazioni di emergenza - Messa in opera di sistemi di protezione passiva antincendio, per favorire la realizzazione progressiva della compartimentazione RESPONSABILITA’: - Definire ruoli e responsabilità a tutti i livelli, sia per gli appaltatori che per i subappaltatori
  • 41. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 41Progettazione Strutturale Antincendio
  • 42. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 42Progettazione Strutturale Antincendio
  • 43. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 43Progettazione Strutturale Antincendio http://www.jmu.edu/iiia/wm_library/Vulnerability_Facility_Assessment_05-07.pdf ESEMPIO SECURITY
  • 44. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 44Progettazione Strutturale Antincendio https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098 ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI
  • 45. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 45Progettazione Strutturale Antincendio http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf Popolazione e risultati della ricerca: - la stima dei danni causati dai complessivi 4.800 incendi di cantiere ammonta a $ 35 milioni di perdite; - la maggior parte dei ferimenti riportati dai pompieri sono causati dalla caduta di oggetti o detriti; - l’incidenza degli incendi in un cantiere è funzione della durata dello stesso; - il 71% degli incendi è causato da incendi dolosi e fiamme libere.
  • 46. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 46Progettazione Strutturale Antincendio http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf Il materiale da ignizione è di solito: - materiale di risulta del cantiere; - vegetazione presente nell’area di cantiere; - materiali per elementi e componenti strutturali. Una considerazione a parte merita gli acceleranti usati dagli atti criminali, come ad esempio la benzina, materiale facilmente reperibile in un cantiere.
  • 47. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 47Progettazione Strutturale Antincendio http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf
  • 48. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 48Progettazione Strutturale Antincendio 289 Fires Caused 56 Fire Service Injuries & $24.3 Million in Damages Two hundred and eighty-nine (289) building fires occurred in buildings that were vacant, under construction or demolition. These 289 fires caused two civilian injuries, 56 firefighter injuries and an estimated $24.3 million in damages. The average dollar loss per vacant building fire was $84,254. The number of fires in vacant buildings decreased by 17, or 6%, from the 306 reported in 2012.
  • 49. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 49Progettazione Strutturale Antincendio STANDARD QRA: - FN Curve - Analytic Method EXTENDED QRA: - FN Curve
  • 50. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 50Progettazione Strutturale Antincendio
  • 51. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 51Progettazione Strutturale Antincendio FN Curve
  • 52. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 52Progettazione Strutturale Antincendio https://lup.lub.lu.se/luur/download?func=downloadFile&recordOId=18715&fileOId=2064098 Quando delle variabili non si hanno delle raccolte di valori, ma degli andamenti di distribuzioni di probabilità, l’andamento delle variabili è descritto dalle proprie FUNZIONI DI DENSITA’ DI PROBABILITA’ (PDF) Indice di affidabilità ß FOSM – First Order Second Moment Analytic Il risultato verrà espresso dall’espressione della funzione risultate, o dai limiti di confidenza che tale funzione dovrà rispettare.
  • 53. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 53Progettazione Strutturale Antincendio http://nfa.usfa.dhs.gov/downloads/pdf/statistics/v2i14-508.pdf Family of risk profiles Extended FN Curve
  • 54. IV FASE – ANALISI QUANTITATIVA dei RISCHI Quantitative Risks Analysis TESIdiLAUREA“DemolizioneControllataconEsplosivo” Ing.MarcoLUCIDI 91 158 5 9 2 6 22 88.89% 24.75
  • 55. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 55Progettazione Strutturale Antincendio
  • 56. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 56Progettazione Strutturale Antincendio Vulnerabilità Strutturale 4.
  • 57. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 57Progettazione Strutturale Antincendio R = P x V x E R = Rischio P = Pericolosità V = Vulnerabilità E = Esposizione http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ssQcIqFvmb4J:www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Sistema_Nazionale_di_Protezione_ Civile.ppt+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it La PERICOLOSITA’ è la probabilità che un evento si verifichi (es. zona a rischio sismico) La VULNERABILITA’ è la predisposizione di persone, beni e attività a subire o meno dei danni in seguito all’evento (es. edifici costruiti con criteri antisismici) L’ESPOSIZIONE è data dalla presenza, dalla qualità e dal valore dei beni e delle attività presenti sul territorio che possono essere colpite dall'evento (es. quantità di persone esposte al rischio, presenza di scuole, industrie pericolose o attività economiche, centri storici …)
  • 58. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 58Progettazione Strutturale Antincendio
  • 59. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 59Progettazione Strutturale Antincendio http://www.tuhh.de/sdb/starossek/Veroeffentlichungen/Dateien/Robustezza-strutturale-connessione-compartimentazione-(Giuliani-Wolff).pdf la capacità della struttura di subire un danneggiamento di entità non sproporzionata rispetto alla causa che lo ha generato Non è detto che una struttura comporta di elementi robusti, risulti essa stessa robusta, e viceversa Questo può voler dire che ci sono particolari situazioni in cui potrei avere una maggiore vulnerabilità, in quanto in quella ben precisa configurazione mi potrei trovare con degli elementi portanti deboli. Sarebbe determinante trovare queste precise configurazioni, in quanto durante la realizzazione dell’opera sono le più pericolose!
  • 60. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 60Progettazione Strutturale Antincendio Il metodo di seguito proposto utilizza la definizione di livello di danno precedentemente fornita ed è schematizzabile secondo il seguente algoritmo: 1. Su una struttura integra (livello di danno = 0), si individua una distribuzione di carichi. 2. Si esegue un’analisi non lineare incrementando il carico. La resistenza ultima è fornita dal valore del moltiplicatore di carico per il quale la struttura raggiunge la labilità; 3. Il livello di danno viene aumentato di un’unità; 4. Si rimuove un elemento dalla struttura e si ritorna al punto 2). Quando tutte le combinazioni di possibili elementi rimossi sono state esaurite, si torna al punto 3). L’analisi termina quando si raggiunge il livello di danno massimo considerato e fornisce un valore massimo e un valore minimo della resistenza ultima per ogni livello di danno della struttura. E’ importante sottolineare inoltre che questo metodo consente di identificare gli elementi critici della struttura, intendendo con questo termine quegli elementi il cui fallimento compromette la resistenza al collasso della struttura.
  • 61. QUESTO DEVE ESSERE SEMPRE VERO? OGNI VOLTA CHE C’è DEL RISCHIO? QUINDI PERDITE, UMANE E NON! Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 61Progettazione Strutturale Antincendio http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/org-ing-pordenone-fuoco-fb-3-marked http://www.francobontempi.org/pdf/tesidott/tesi_dottorato_giuliani.pdf - RIDONDANZA Ritardo del crollo Resistono a carichi maggiori, ma collassano male - COMPARTIZIONAMENTO Limitazione dell’estensione Resistono di meno, ma hanno piccole perdite La scelta è in funzione della tipologia strutturale scelta e al tipo di evento. E DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO?
  • 62. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 62Progettazione Strutturale Antincendio Staged Construction Analysis 5.
  • 63. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 63Progettazione Strutturale Antincendio Dismantling of the San Francisco-Oakland Bay Bridge East Main Span CASE STUDY
  • 64. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 64Progettazione Strutturale Antincendio CONFIGURAZIONI STRUTTURALI INCOMPLETE PEGGIORI MODELLARE INCENDI POSSIBILI QUANTIFICARE I RISCHI RIDURRE I RISCHI
  • 65. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 65Progettazione Strutturale Antincendio Ma ci sono software interfacciabili con i programmi normalmente utilizzati per le analisi strutturali? https://www.wpi.edu/Pubs/ETD/Available/etd-042011-135239/unrestricted/MHergunsel_Thesis_BIM.pdf
  • 66. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 66Progettazione Strutturale Antincendio Professione e Responsabilità 6.
  • 67. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 67Progettazione Strutturale Antincendio http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013
  • 68. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 68Progettazione Strutturale Antincendio http://www.slideshare.net/franco_bontempi_org_didattica/esami-di-statolezionearangio12112013
  • 69. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 69Progettazione Strutturale Antincendio http://www.pro-fire.org/servizi/news/1260-considerazioni-sul-vigente-quadro-normativo-di-prevenzione-incendi-.html ESAME PROGETTO e SCIA COMPILATA E SOTTOSCRITTA DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI, LA COMPETENZA, ANCHE PER L’ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELL’EDIFICIO TECNICO COMPETENTE ABILITATO AI SENSI DEL DPR 151/2011 TECNICO CON REQUISTI PER RICOPRIRE L’INCARICO DI DIRETTORE DEI LAVORI, MA NON COMPETENZE AI SENTI DEL DPR 151/2011 A COSA SERVE UN TECNICO ANTINCENDIO, QUANDO C’E’ GIA’ UN PROGETTO DA SEGUIRE? Quello che accade successivamente alla approvazione del progetto, manca coordinamento antincendio dall’esecuzione dei lavori. Ad opera ultimata il committente si rivolge ad un tecnico chiedendo di “presentare le carte ai vigili del fuoco” per essere abilitato all’esercizio dell’attività. La competenza a verificare gli aspetti antincendio è del direttore dei lavori, che dovrebbe essere anche un esperto di prevenzione incendi. L’assenza di un “direttore dei lavori antincendio”
  • 70. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 70Progettazione Strutturale Antincendio Codice Deontologico degli Ingegneri Italiani Sulla base di tali principi, in osservanza alla legge fondamentale ed in particolar modo ai seguenti articoli della Costituzione: - art. 4, comma 2: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”, - art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, - art. 41, commi 1-2: “ l’iniziativa economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana”. Art.1 Principi generali 1.la professione di ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi e regolamenti emanati dallo Stato e/o dai suoi organi, dei principi costituzionali e dell’ordinamento comunitario. 2.Le prestazioni professionali dell’ingegnere devono essere svolte tenendo conto della tutela della vita e della salute dell’uomo. SENSIBILITA’ NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
  • 71. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 71Progettazione Strutturale Antincendio Art.2 Finalità e ambito di applicazione Art.3 Doveri dell’ingegnere Art.4 Correttezza Art.5 Legalità Art.6 Riservatezza 6.1 L’ingegnere deve mantenere il segreto professionale sulle informazioni assunte nell’esecuzione dell’incarico professionale. 6.2 L’ingegnere è tenuto a garantire le condizioni per il rispetto del dovere di riservatezza a coloro che hanno collaborato alla prestazione professionale.
  • 72. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 72Progettazione Strutturale Antincendio Infrastrutture Critiche 7.
  • 73. Art.1 Oggetto 1. Il presente decreto stabilisce le procedure per l'individuazione e la designazione di Infrastrutture critiche europee (ICE), nei settori dell'energia e dei trasporti, nonché le modalità di valutazione della sicurezza di tali infrastrutture e le relative prescrizioni minime di protezione dalle minacce di origine umana, accidentale e volontaria, tecnologica e dalle catastrofi naturali. 2. I sotto-settori riguardanti energia e trasporti sono indicati nell'allegato A al presente decreto. 3. Le procedure riguardano infrastrutture che si trovano in territorio nazionale e quelle che, pur trovandosi nel territorio di altri Stati membri dell'Unione europea, l'Italia ha interesse a far designare ICE. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 73Progettazione Strutturale Antincendio ATTUAZIONE della DIRETTIVA 2008/114/CE RECANTE L’INDIVIDUAZIONE e la DESIGNAZIONE delle INFRASTRUTTURE CRITICHE EUROPEE e la VALUTAZIONE della NECESSITA’ di MIGLIORARNE la PROTEZIONE D.Lgs. 61/2011
  • 74. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 74Progettazione Strutturale Antincendio 4. Il presente decreto non modifica le competenze dei Ministeri degli affari esteri, dell'interno, della difesa, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti ed enti vigilati, ne' quelle del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, comunque, non modifica le disposizioni vigenti in ordine alle situazioni di emergenze che sono affrontate e gestite nelle sedi, anche interministeriali a ciò preposte, e dai singoli Ministeri, enti ed organizzazioni locali cui e' attribuita tale competenza. 5. Restano salvi gli adempimenti relativi alla protezione di infrastrutture, già stabiliti da disposizioni in vigore, nonché gli impegni assunti dallo Stato italiano con accordi internazionali ratificati. Art.2 Definizione 1. Ai fini del presente decreto, si intende per: a) infrastruttura: un elemento, un sistema o parte di questo, che contribuisce al mantenimento delle funzioni della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione; b) infrastruttura critica (IC): infrastruttura, ubicata in uno Stato membro dell'Unione europea, che e' essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione ed il cui
  • 75. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 75Progettazione Strutturale Antincendio danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in quello Stato, a causa dell'impossibilita' di mantenere tali funzioni; c) settore: campo di attività omogenee, per materia, nel quale operano le infrastrutture, che può essere ulteriormente diviso in sotto-settori; d) intersettoriale: che riguarda due o più settori o sotto-settori; e) infrastruttura critica europea (ICE): infrastruttura critica ubicata negli Stati membri dell'UE il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati membri. La rilevanza di tale impatto e' valutata in termini intersettoriali. Sono compresi gli effetti derivanti da dipendenze intersettoriali in relazione ad altri tipi di infrastrutture; f) effetti negativi esterni: effetti negativi dovuti alla perdita di funzionalità di un'infrastruttura e di erogazione del relativo bene o servizio; g) effetti negativi intrinseci: effetti negativi che, l'eventuale danneggiamento o distruzione di un'infrastruttura, produce nei confronti dell'infrastruttura stessa e dell'ambiente circostante; h) criterio di valutazione settoriale: percentuale dei fruitori del bene o servizio che l'infrastruttura eroga, rispetto alla popolazione nazionale o di altro Stato membro oppure a quella di una parte di territorio dell'Unione europea;
  • 76. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 76Progettazione Strutturale Antincendio l) proprietario dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato che ha la proprietà di un'infrastruttura; m) operatore dell'infrastruttura: soggetto pubblico o privato responsabile del funzionamento di una infrastruttura; n) informazioni sensibili relative alle IC: dati e notizie, relative alle IC, che, se divulgati, potrebbero essere usati per pianificare ed eseguire azioni volte al danneggiamento od alla distruzione di tali infrastrutture; o) analisi dei rischi: valutazione della vulnerabilità di una ICE rispetto alle diverse possibili minacce e prevedibili conseguenze del danneggiamento o distruzione della stessa, in termini di effetti negativi esterni e intrinseci; p) protezione: attività per assicurare funzionalità, continuità ed integrità di una ICE o ridurne, comunque, le possibilità di danneggiamento o distruzione. Art.3 Tutela delle informazioni sensibili 1. Alle informazioni sensibili relative alle IC, nonché ai dati ed alle notizie relativi al processo d'individuazione, di designazione e di protezione delle ICE, e' attribuita adeguata classifica di segretezza ai sensi dell'articolo 42 della legge 3 agosto 2007, n. 124, e relative disposizioni attuative.
  • 77. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 77Progettazione Strutturale Antincendio 2. Ove venga attribuita classifica di segretezza superiore a riservato, l'accesso ed il trattamento delle informazioni, dei dati e delle notizie di cui al comma 1 e' consentito solo al personale in possesso di adeguato nulla osta di segretezza (NOS) nazionale ed UE, ai sensi dell'articolo 9 della legge 3 agosto 2007, n. 124, relative disposizioni attuative. 3. Sono fatte salve le necessità di diffusione, anche preventiva, di notizie e di informazioni verso gli utenti ed i soggetti diversi dal proprietario e dall'operatore dell'infrastruttura, che a qualsiasi titolo prestano attività nell'IC, ai fini della salvaguardia degli stessi. 4. Nelle comunicazioni con altri Stati membri e con la Commissione europea, alle informazioni sensibili relative alle IC ed ai dati e notizie che consentono comunque l'identificazione di un'infrastruttura, sono attribuite le classifiche di segretezza UE, secondo le norme di cui al regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001. Art.4 Nucleo interministeriale e Struttura responsabile Art.5 Individuazione settoriale Art.6 Individuazione di potenziali ICE
  • 78. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 78Progettazione Strutturale Antincendio 1. Ogni infrastruttura situata in territorio nazionale ed individuata ai sensi dell'articolo 5, ai fini della sua designazione come ICE, deve risultare essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione e, a tale fine, e' esaminata la gravità dei possibili effetti negativi esterni ed intrinseci, in caso di danneggiamento o distruzione, in base a criteri di valutazione intersettoriali. 2. I criteri di valutazione intersettoriali riguardano: a) le possibili vittime, in termini di numero di morti e di feriti; b) le possibili conseguenze economiche, in termini di perdite finanziarie, di deterioramento del bene o servizio e di effetti ambientali; c) le possibili conseguenze per la popolazione, in termini di fiducia nelle istituzioni, di sofferenze fisiche e di perturbazione della vita quotidiana, considerando anche la perdita di servizi essenziali. 3. Per ogni infrastruttura devono essere esaminate e valutate diverse ipotesi, tenendo conto della disponibilità di alternative, delle possibili diverse durate del danneggiamento e dei tempi per il ripristino della funzionalità.
  • 79. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 79Progettazione Strutturale Antincendio 4. Il NISP [Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione], in base alla definizione di ICE di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), anche su proposta della struttura responsabile di cui all'articolo 4 e tenendo conto delle linee guida elaborate dalla Commissione europea, determina, in linea di massima, i limiti dei criteri di valutazione intersettoriale, oltre i quali l'infrastruttura e' definita potenzialmente critica. 5. La struttura responsabile, applicando i limiti dei criteri di valutazione intersettoriale alle infrastrutture determinate ai sensi dell'articolo 5, individua le potenziali ICE. Art.7 Individuazione delle ICE Art.8 Designazione delle ICE Art.9 Termine del processo e periodico riesame Art.10 Comunicazioni concernenti le ICE Art.11 Responsabili della protezione Art.12 Adempimenti per la protezione
  • 80. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 80Progettazione Strutturale Antincendio
  • 81. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 81Progettazione Strutturale Antincendio Art.1 - Definizioni 1. ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni : b) materiale militare: materiale specificatamente progettato o adottato per fini militari e destinato ad essere impiegato come arma, munizioni o materiale bellico; c) materiale sensibile, lavori sensibili e servizi sensibili: materiali, lavori e servizi destinati alla sicurezza che comportano, richiedono o contengono informazioni classificate ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2009, n.7; d) informazioni classificate: qualsiasi informazione o materiale, a prescindere da forma, natura o modalità di trasmissione, alla quale è stato attribuito un determinato livello di classificazione di sicurezza o un livello di protezione e che, nell’interesse della sicurezza nazionale e ai sensi della legge 3 agosto 2007, n.124, concernente il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2008 e del decreto del DECRETO APPALTI DIFESA e SICUREZZA D.Lgs. 208/2011
  • 82. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 82Progettazione Strutturale Antincendio Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2009, n.7, richieda protezione contro appropriazione indebita, distruzione, rimozione, divulgazione, perdita o accesso da parte di un soggetto non autorizzato o contro qualsiasi altro tipo di pregiudizio Art.2 – Finalità ed ambito di applicazione 1. il presente decreto disciplina i contratti nei settori della difesa e della sicurezza, anche non militare, aventi per oggetto: a) forniture di materiale militare e loro parti, componenti o di sottoassiemi; b) forniture di materiale sensibile e loro parti, componenti o di sottoassiemi; c) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla lettera a), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita; d) lavori, fornitura e servizi direttamente correlati al materiale di cui alla lettera b), per ognuno e per tutti gli elementi del suo ciclo di vita; e) lavori e servizi per fini specificatamente militari; f) lavori e servizi sensibili Art.11 – Requisiti di ordine generale 1. sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti dei lavori, forniture e servizi, né posso essere affidatari di subappalti, né ausiliari ai sensi dell’articolo 49 del codice, né stipulare i relativi contratti, i soggetti che si trovano in una delle condizioni di cui all’articolo 38 del codice.
  • 83. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 83Progettazione Strutturale Antincendio 2. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera c), del codice, sono ricompresi i reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche ovvero istigazione, concorso, tentativo a commettere uno o più reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche, quali quelli definiti agli articoli 1, 3 e 4 della decisione quadro 2002/475/GAI. _______________________________________________________________________ Articolo 1 Reati terroristici e diritti e principi giuridici fondamentali. 1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati terroristici gli atti intenzionali di cui alle lettere da a) a i) definiti reati in base al diritto nazionale che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno a un paese o a un'organizzazione internazionale, quando sono commessi al fine di: - intimidire gravemente la popolazione, o - costringere indebitamente i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o - destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche o sociali di un paese o un'organizzazione internazionale: a) attentati alla vita di una persona che possono causarne il decesso; b) attentati gravi all'integrità fisica di una persona;
  • 84. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 84Progettazione Strutturale Antincendio c) sequestro di persona e cattura di ostaggi; d) distruzioni di vasta portata di strutture governative o pubbliche, sistemi di trasporto, infrastrutture, compresi i sistemi informatici, piattaforme fisse situate sulla piattaforma continentale ovvero di luoghi pubblici o di proprietà private che possono mettere a repentaglio vite umane o causare perdite economiche considerevoli; e) sequestro di aeromobili o navi o di altri mezzi di trasporto collettivo di passeggeri o di trasporto di merci; f) fabbricazione, detenzione, acquisto, trasporto, fornitura o uso di armi da fuoco, esplosivi, armi atomiche, biologiche e chimiche, nonché, per le armi biologiche e chimiche, ricerca e sviluppo; g) diffusione di sostanze pericolose, il cagionare incendi, inondazioni o esplosioni i cui effetti mettano in pericolo vite umane; h) manomissione o interruzione della fornitura di acqua, energia o altre risorse naturali fondamentali il cui effetto metta in pericolo vite umane; i) minaccia di realizzare uno dei comportamenti elencati alle lettere da a) a h).
  • 85. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 85Progettazione Strutturale Antincendio 2. L'obbligo di rispettare i diritti fondamentali e i principi giuridici fondamentali quali sono sanciti dall'articolo 6 del trattato sull'Unione europea non può essere modificato per effetto della presente decisione quadro. Articolo 3 Reati connessi alle attività terroristiche. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano considerati reati connessi alle attività terroristiche i seguenti comportamenti: a) furto aggravato commesso per realizzare uno dei comportamenti elencati all'articolo 1, paragrafo 1; b) estorsione per attuare uno dei comportamenti elencati all'articolo 1, paragrafo 1; c) formazione di documenti amministrativi falsi al fine di porre in essere uno dei comportamenti elencati nell'articolo 1, paragrafo 1, lettere da a) a h), e nell'articolo 2, paragrafo 2, lettera b). Articolo 4 Istigazione, concorso, tentativo. 1. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché siano resi punibili l'istigazione a commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e agli articoli 2 o 3 o il concorso in uno di tali reati.
  • 86. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 86Progettazione Strutturale Antincendio 2. Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché sia reso punibile il tentativo di commettere uno dei reati di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e all'articolo 3, esclusi la detenzione di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera f), e il reato di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera i). _____________________________________________________________________ 3. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera f), del codice, è incluso tra i casi di errore grave la violazione degli obblighi in materia di sicurezza dell’informazione o di sicurezza dell’approvvigionamento in occasione di un appalto precedente 4. con riferimento all’articolo 38, comma 1, lettera m-quater), del codice, elementi indicativi ai fini dell’esclusione dell’unicità del centro decisionale possono essere, tra gli altri, l’autonomia gestionale della politica commerciale e l’autonoma disponibilità delle conoscenze tecnologiche di cui sia garantita la segretezza. 5. sono altresì esclusi i soggetti privi dell’affidabilità necessaria per escludere rischi per la sicurezza dello Stato. L’assenza di tale affidabilità viene preventivamente accertata con qualsiasi mezzo di prova, comprese le fonti di dati protette. Art.12 – Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi 1. negli appalti di servizi e forniture la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti può essere fornita, oltre che nei modi indicati dall’articolo 42 del codice, nei seguenti modi :
  • 87. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 87Progettazione Strutturale Antincendio a) descrizione delle misure attuate dal fornitore o dal prestatore del servizio per garantire la qualità, nonché degli strumenti di studio o di ricerca di cui si dispone e della regolamentazione interna in materia di proprietà intellettuale; b) indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente e il numero di dirigenti impiegati negli ultimi tre anni; c) descrizione delle attrezzature tecniche tale da consentire una loro precisa individuazione e rintracciabilità, del materiale, dell’equipaggiamento tecnico, del numero degli effettivi e delle loro competenze e delle fonti di approvvigionamento, con un’indicazione della collocazione geografica qualora si trovi al di fuori del territorio dell’Unione, di cui dispone l’operatore economico per eseguire l’appalto, per far fronte ad eventuali esigenze supplementari della stazione appaltante dovute a una crisi, o per garantire una manutenzione, la modernizzazione o gli adeguamenti delle forniture oggetto dell’appalto. 2. con riferimento all’articolo 42, comma 1, lettera a), del codice, l’elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati si riferisce agli ultimi cinque anni.
  • 88. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 88Progettazione Strutturale Antincendio Art.13 – Sicurezza dell’informazione 1. nel caso di contratti che comportano la trattazione di informazioni classificate, gli operatori economici forniscono prova della capacità loro e dei loro subappaltatori di trattare tali informazioni al livello di protezione richiesto nella documentazione dell’appalto da parte della stazione appaltante, in conformità alle leggi e ai regolamenti in materia di nulla osta di sicurezza, e agli accordi internazionali di settore. 2. a tal fine, la stazione appaltante precisa nella medesima documentazione le misure e i requisiti necessari per garantire la sicurezza dell’informazione, i quali possono riguardare: a) l’impegno dell’offerente e dei subappaltatori già individuati a salvaguardare opportunamente la riservatezza di tutte le informazioni classificate in loro possesso o di cui vengano a conoscenza per tutta la durata dell’appalto e dopo la risoluzione o conclusione dell’appalto, in conformità alle pertinenti disposizioni legislative, regolamentari e amministrative; b) l’impegno dell’offerente ad ottenere l’impegno di cui alla lettera a) da altri subappaltatori ai quali subappalterà durante l’esecuzione dell’appalto;
  • 89. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 89Progettazione Strutturale Antincendio c) le informazioni sufficienti sui subappaltatori già individuati, che consentono all’amministrazione aggiudicatrice/all’ente aggiudicatore di accertare che ciascuno di essi possieda le capacità necessarie per salvaguardare adeguatamente la riservatezza delle informazioni classificate alle quali hanno accesso o che sono tenuti a produrre nel quadro della realizzazione delle loro attività di subappalto; d) l’impegno dell’offerente a fornire le informazioni richieste alla lettera c) ai nuovi subappaltatori prima di attribuire loro un subappalto; e) ulteriori misure e requisiti che, in ragione della natura, dell’impiego dei beni, servizi o lavori e della finalità dell’appalto, siano ritenuti necessari dalla staziona appaltante 3. la stazione appaltante può, se del caso, concedere, agli operatori economici che non detengono ancora il nulla osta di sicurezza, un periodo addizionale per ottenerlo. In tale ipotesi, la staziona appaltante specifica nel bando di gara il termine entro il quale il nulla osta va presentato, comunque non successivo alla data di apertura delle offerte presentate.
  • 90. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 90Progettazione Strutturale Antincendio
  • 91. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 91Progettazione Strutturale Antincendio Art.1 - Definizioni 1. ai fini del seguente regolamento si intende che : a) “legge”, la legge 3 agosto 2007, n. 124 ; b) “Sicurezza delle informazioni”, la salvaguardia e la continua e completa protezione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato, attraverso l’adozione di norme e procedure, organizzative ed esecutive, nei settori delle abilitazioni di sicurezza, della sicurezza fisica, della tecnologia delle informazioni e delle comunicazioni; …. f) “Segreto di Stato”, il segreto come definito dall’ articolo 39 , comma 1, della legge; g) “Informazione coperta da segreto di Stato”, l’informazione, la notizia, il documento, l’atto, l’attività, la cosa o il luogo sui quali il vincolo del segreto di Stato sia stato apposto o opposto e confermato e, ove possibile, annotato; DISPOSIZIONI per la TUTELA AMMINISTRATIVA del SEGRETO di STATO e delle INFORMAZIONI CLASSIFICATE DPCM 22 luglio 2011
  • 92. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 92Progettazione Strutturale Antincendio h) “Classifica di segretezza”, il livello di segretezza attribuito ad un’informazione ai sensi dell’ articolo 42 della legge e dell’ articolo 4 del D.P.C.M. n. 7 del 12 giugno 2009 ; …. l) “Qualifica di sicurezza” o “qualifica”, la sigla o altro termine convenzionale (es. NATO, UE, altre) che, attribuita ad un’informazione, classificata e non, indica l’Organizzazione internazionale o comunitaria o il programma intergovernativo di appartenenza della stessa e il relativo ambito di circolazione; m) “Informazione classificata”, ogni informazione, atto, attività, documento, materiale o cosa, cui sia stata attribuita una delle classifiche di segretezza previste dall’ articolo 42 , comma 3, della legge; n) “Documento classificato”, l’informazione classificata rappresentata in forma grafica, fotocinematografica, elettromagnetica, informatica o in ogni altra forma; o) “Materiale classificato”, qualsiasi oggetto, cosa o componente di macchinario, prototipo, equipaggiamento, arma, sistema elementare o dispositivo o parte di esso, compreso il software operativo, prodotto a mano o meccanicamente, automaticamente o elettronicamente, finito o in corso di lavorazione, compresi i materiali per la sicurezza delle comunicazioni (COMSEC), l’elaborazione automatica dei dati (EAD), nonché i prodotti della tecnologia dell’informazione (ICT) coperti da una classifica di segretezza;
  • 93. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 93Progettazione Strutturale Antincendio q) “Informazioni non classificate controllate”, le informazioni non classificate che richiedono misure di protezione minime e il cui accesso è consentito alle sole persone che hanno necessità di trattarle per motivi attinenti al loro impiego, incarico o professione; r) “Trattazione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato”, la gestione, l’accesso, la conoscenza, la consultazione, l’elaborazione, la selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, la comunicazione delle informazioni classificate o coperte da segreto di Stato; s) “Gestione dei documenti classificati o coperti da segreto di Stato”, la protezione fisica, logica e tecnica, l’originazione, la spedizione, la contabilizzazione, la diramazione, la ricezione, la registrazione, la riproduzione, la conservazione, la custodia, l’archiviazione, il trasporto e la distruzione legittima dei documenti classificati, nonché la preparazione dei relativi plichi; t) “Nulla osta di sicurezza” per le persone fisiche – in seguito NOS – il provvedimento che legittima alla trattazione di informazioni classificate SEGRETISSIMO, SEGRETO o RISERVATISSIMO coloro che hanno la necessità di conoscerle; u) “Violazione della sicurezza”, la conseguenza di azioni od omissioni contrarie ad una disposizione in materia di protezione e tutela delle informazioni classificate, che potrebbero mettere a repentaglio o compromettere le informazioni stesse;
  • 94. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 94Progettazione Strutturale Antincendio aa) “Abilitazione Preventiva” (AP), il provvedimento che consente all’operatore economico la partecipazione a gare d’appalto o a procedure finalizzate all’affidamento di contratti classificati RISERVATISSIMO o RISERVATO o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza; bb) “Nulla Osta di Sicurezza Industriale” (NOSI), il provvedimento che abilita l’operatore economico alla trattazione e gestione di informazioni classificate e consente di partecipare a gare d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza, nonché, in caso di aggiudicazione, di eseguire lavori, fornire beni e servizi, realizzare opere, studi e progettazioni ai quali sia stata attribuita una classifica di segretezza; cc) “Sicurezza fisica”, il complesso delle misure di sicurezza destinate alla protezione fisica delle strutture, delle aree, degli edifici, degli uffici, dei sistemi di comunicazione e di informazione e di qualunque altro luogo dove sono trattate o custodite informazioni classificate o coperte da segreto di Stato;
  • 95. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 95Progettazione Strutturale Antincendio Art. 2 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica ai soggetti pubblici e privati che, per fini istituzionali, di impresa o contrattuali, hanno necessità di trattare informazioni coperte da segreto di Stato o da classifica di segretezza nazionale, apposta per ragioni di sicurezza dello Stato, ovvero da classifica attribuita nel quadro del Trattato del Nord Atlantico, dell’Unione europea e di qualunque altro accordo od organizzazione internazionale di cui l’Italia è parte. Art. 3 Obiettivi 1. Le disposizioni in materia di sicurezza delle informazioni perseguono i seguenti obiettivi: a) tutelare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, dalla sottrazione, manomissione, distruzione, manipolazione, spionaggio o rivelazione non autorizzata; b) salvaguardare le informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, trattate con sistemi di elaborazione dati, con reti di comunicazione e con prodotti delle tecnologie dell’informazione da minacce che possano pregiudicare la riservatezza, integrità, disponibilità ed autenticità; c) preservare le installazioni, gli edifici e i locali all’interno dei quali vengono trattate informazioni classificate, o coperte da segreto di Stato, da atti di sabotaggio e da qualsiasi altra azione finalizzata ad arrecare danni alle stesse.
  • 96. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 96Progettazione Strutturale Antincendio 2. L’accesso alle informazioni classificate è consentito soltanto alle persone che, fermo restando il possesso del NOS quando richiesto, hanno necessità di conoscerle in funzione del proprio incarico. La conoscenza delle informazioni coperte da segreto di Stato è regolata ai sensi dell’ art. 39 , comma 2, della legge. Art. 12 Organizzazione di sicurezza nell’ambito degli operatori economici 1. L’operatore economico abilitato alla trattazione delle informazioni classificate, previa autorizzazione dell’Organo nazionale di sicurezza, istituisce una propria organizzazione di sicurezza, adeguata alle categorie di informazioni classificate che l’operatore economico ha necessità di trattare, nonché alle proprie dimensioni o caratteristiche infrastrutturali o gestionali. Art. 13 Responsabilità della protezione e della tutela delle informazioni classificate nell’ambito degli operatori economici Art. 14 Compiti del legale rappresentante o del Funzionario alla sicurezza della sede principale od unica dell’operatore economico Art. 15 Organo di sicurezza presso gli operatori economici Art. 16 Compiti del “Funzionario alla sicurezza designato” della sede periferica dell’operatore economico Art. 17 Strutture di sicurezza presso gli operatori economici
  • 97. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 97Progettazione Strutturale Antincendio Art. 18 Attività ispettiva Art. 19 Classifiche di segretezza Art. 20 Classifiche di segretezza internazionali e comunitarie Art. 21 Qualifiche di sicurezza Art. 22 Sicurezza delle lavorazioni classificate e deroghe al divieto di divulgazione Art. 23 Classifiche di segretezza e funzione del NOS Art. 24 Autorità competenti al rilascio del NOS Art. 25 Procedimento per il rilascio del NOS …. Art. 39 Attività industriali di rilievo strategico 1. Qualora debbano trattare e gestire informazioni classificate, agli operatori economici la cui attività, per oggetto, tipologia o caratteristiche tecnologiche, assume rilevanza strategica per la sicurezza nazionale, è rilasciato il Nulla Osta di Sicurezza Industriale (NOSI). Rientrano in tale ambito: a) le attività volte ad assicurare la difesa e la sicurezza dello Stato; b) le attività volte alla produzione o allo sviluppo di tecnologie suscettibili di impiego civile/militare;
  • 98. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 98Progettazione Strutturale Antincendio c) la gestione in concessione di reti e di sistemi di ricetrasmissione ed elaborazione di segnali e/o comunicazioni; d) la gestione in concessione di infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime ed aeree; e) la gestione in concessione di reti di produzione, distribuzione e stoccaggio di energia ed altre infrastrutture critiche. 2. Il NOSI abilita gli operatori economici di cui al comma 1 alla partecipazione a gare d’appalto finalizzate all’affidamento di contratti classificati o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza. Art. 40 Abilitazioni di sicurezza per gli operatori economici Art. 41 Abilitazione Preventiva Art. 42 Nulla Osta di Sicurezza Industriale Art. 43 Istruttoria per il rilascio del NOSI ….. CAPO VIII : Sicurezza Fisica – Art.64 Generalità 1. Al fine di evitare che persone non autorizzate abbiano accesso alle informazioni classificate, ovvero coperte da segreto di Stato, i locali, le aree, gli edifici, gli uffici, i centri COMSEC, i sistemi EAD, in cui sono trattati informazioni classificate, sono protetti mediante specifiche misure di sicurezza fisica stabilite nelle disposizioni di cui al presente Capo.
  • 99. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 99Progettazione Strutturale Antincendio Art. 65 Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica 1. Nell’ambito degli Organi centrali di sicurezza istituiti presso ogni Ministero, struttura governativa, Forza armata, ente, o operatore economico il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica supporta il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza nella predisposizione delle misure di sicurezza fisica idonee ad assicurare il grado di protezione necessario per ciascuna esigenza. 2. I requisiti di sicurezza delle misure di protezione sono definiti dal Funzionario o Ufficiale alla sicurezza fisica sulla base di una preliminare analisi del rischio che tenga conto, in particolare, dei seguenti fattori: a) vulnerabilità delle aree e dei locali in cui sono trattate informazioni classificate in relazione alle minacce ipotizzabili; b) livello di classificazione delle informazioni da proteggere; c) quantità e tipologia dei supporti contenenti le informazioni classificate trattate. Art. 66 Aree riservate 1. Le aree dove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e superiore sono organizzate e strutturate in modo da corrispondere ad una delle seguenti tipologie:
  • 100. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 100Progettazione Strutturale Antincendio 1) “aree riservate di I classe”: quelle in cui l’ingresso consente di poter accedere direttamente alle informazioni. 2) “aree riservate di II classe”: quelle che vengono protette, mediante controlli predisposti anche internamente ed in cui le informazioni classificate sono conservate in contenitori di sicurezza. Art. 67 Aree controllate 1. In prossimità delle aree riservate di I e II classe, o per accedere ad esse, può essere predisposta un’area controllata in cui possono essere trattate solo informazioni classificate a livello non superiore a RISERVATO. 2. Le aree di cui al comma 1 sono caratterizzate da un perimetro chiaramente delimitato e dotate di misure di protezione minime tali da consentirne l’accesso alle sole persone autorizzate per motivi attinenti al loro impiego, incarico o professione. Art. 68 Misure minime di protezione 1. Le aree riservate di I e II classe devono essere protette con idonei sistemi di allarme e dispositivi elettronici per il rilevamento delle intrusioni. 2. I sistemi e dispositivi elettronici di cui al comma 1 devono essere dotati di misure antimanomissione ed antisabotaggio e di alimentazione elettrica sussidiaria. 3. L’ingresso nelle aree riservate di I e II classe è controllato mediante un sistema di “passi” o di riconoscimento individuale per il personale dipendente dell’ente o operatore economico.
  • 101. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 101Progettazione Strutturale Antincendio 4. I sistemi di riconoscimento individuale, anche di tipo elettronico, utilizzati per l’accesso alle aree riservate e controllate devono essere gestiti dall’organizzazione di sicurezza dell’ente o operatore economico. 5. Personale di vigilanza espressamente preposto effettua il controllo delle aree riservate di I e II classe durante e al di fuori del normale orario di lavoro, al fine di prevenire rischi di manomissioni, danni o perdite di informazioni classificate. Art. 69 Contenitori di sicurezza – camere blindate – attrezzatura di sicurezza 1. Per la custodia di informazioni e materiali classificati devono essere utilizzati contenitori di sicurezza con caratteristiche tecniche conformi alle disposizioni applicative del presente regolamento. 2. Per le camere blindate costruite all’interno di un’area riservata di I o di II classe e per tutte le aree riservate di I classe nel caso di soggetti pubblici è necessario acquisire l’approvazione del progetto da parte dell’Organo centrale di sicurezza. Per gli operatori economici il progetto della camera blindata è approvato dall’UCSe. 3. L’UCSe approva secondo criteri definiti nelle disposizioni applicative del presente regolamento le attrezzature di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate e conserva ed aggiorna i relativi elenchi.
  • 102. Ing. Marco Lucidi Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert 102Progettazione Strutturale Antincendio Art. 70 Protezione contro la visione o l’ascolto non autorizzati di informazioni sensibili 1. Gli ambienti ove vengono trattate informazioni classificate a livello RISERVATISSIMO e superiore ovvero comunque attinenti alla sicurezza e agli interessi nazionali sono sottoposti a periodiche verifiche ambientali atte ad impedire ogni visione o ascolto clandestino. Tali verifiche sono disposte dall’UCSe sulla base di intese con gli Organi Centrali di sicurezza. 2. Le verifiche di cui al comma 1 sono, altresì, disposte qualora il Funzionario o Ufficiale alla sicurezza competente ritenga, sulla base di motivate valutazioni, che sussista un rischio di compromissione di informazioni classificate. 3. Le verifiche di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate esclusivamente da personale abilitato. 4. L’esigenza di verifiche ambientali è comunicata all’UCSe, che può procedere anche con delega.