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LA VERA
RELIGIONE
CRISTIANA

Indice Generale




EMANUEL SWEDENBORG




The Swedenborg Society,   20   Bloomsbury Way,
London W.C.I                              1970
Pubblicato dalla The Swedenborg Society di Londra nel
1970 per commemorare il zoo mo. Anniversario dell
'avvenimento descritto al n.791 della VERA RELIGI­
ONE CRISTIANA:
" ... il Signore convoco i Suoi dodici Discepoli, quelli
che Lo seguirono nel Mondo, e il giorno appresso li
mandè> in tutto il MONDO SPIRITUALE per predicare
il VANG~LO (la Buona Novella), che il SIGNORE
DIO GESU CRISTO regna ..... "
Questo avvenne il 19 mo. giorno del mese di Giugno
dell'anno 1770.
PREFAZIONE
Illavoro, dal quale fu estratto questo libretto, fu pubbli­
cato da Emanuele Swedenborg nell'anno 1771 col titolo
VERA CHRISTIANA RELIGIO CONTINENS UNI­
VERSAM THEOLOGIAM NOVAE ECCLESIAE.
Fu l'ultimo di una serie di lavori teologici scritti durante
un periodo di venticinque anni.
Alla fine del libro Swedenborg pose l'Indice Generale
degli argomenti trattati nei vari capitoli e nelle loro
sezioni. Tali argomenti offrono, in conciso, la cono­
scenza della Dottrina che, dettagliatamente, è esposta
nell'opera fondamentale.
La The Swedenborg Society ha deciso di pubblicare
questo Indice degli Argomenti per fornire, in forma
maneggevole, una vista sintetica di "tutta la Teologia
della Nuova Chiesa" quale introduzione allo studio dell'
opera completa.
CAPITaLa PRIMO
DI DIO CREATORE

DELL'UNITÀ DI DIO
1   Che tutta la Sacra Scrittura, e quindi tutte le Dottrine
delle Chiese nel Mondo Cristiano insegnino che vi è un
Dio, e che Egli è Uno
2. Che l'Influsso universale procedente da Dio nelle
anime degli uomini sia che vi è un Dio, e che Egli è Uno
3 Che da ciû provenga che in tutto il Mondo non c' è
una nazione, avente una religione e una sana ragione,
che non riconosca Dio, e che Dio è uno
4 Che le nazioni e i popoli per varie cagioni abbiano
avuto ed abbiano opinioni diverse sulle qualità di
questo Dio uno
5 Che la ragione umana da molte cose nel Mondo
possa percepire e inferire, se 10 vuole, che vi è un Dio,
e che Esso è un solo
6 Che se non vi fosse un solo Dio, l'universo non
avrebbe poruto essere creato, nè essere conservato
7 Che l'uomo che non riconosce Dio, sia scomunicato          DELL'INFINITÀ, 0 DELL'IMMENSITÀ E
dalla Chiesa e dannato                                       DELL'ETERNITÀ DI DIO
8 Che nulla della Chiesa sia in coerenza nell'uomo che       1 Che Dio, poichè è ed esiste in Sè, e tutte le cose
non riconosce un solo Dio, ma più Dei                        nell'Universo sono ed esistono da Lui, sia Infinito
                                                             2  Che Dio, essendo stato prima del Mondo, cosl
DEL DIVINO ESSERE, CHE È JEHOVAH                             prima dell'origine degli spazi e dei tempi, sia Infinito
1  Che questo Dio Uno si chiami Jehovah dall'Essere,         3 Che Dio, dopo che il Mondo è stato fatto, sia nello
per conseguenza da questo, che Egli solo è, fu e sarà;       spazio senza spazio, e nel tempo senza tempo
e perchè Egli è il Primo e l'Ultimo, il Principio e il
Fine, l'Alfa e l'Omega                                       4 Che l'Infinità di Dio relativamente agli spazi si
                                                             chiami Immensità, e relativamente ai tempi si chiami
2   Che questo Dio Uno sia la Sostanza stessa e la           Eternità, e che sebbene vi siano questi rapporti, tuttavia
Forma stessa, e che gli angeli e gli uomini siano sostanze   non vi sia niente dello spazio nella sua Immensità, e
e forme da Lui; e per quanto sono in Lui ed Egli in essi,    niente deI tempo nella sua Eternità
tanto siano Sue immagini e somiglianze
                                                             5 Che la ragione illustrata da molti fatti ne! Mondo
3 Che il Divino Essere sia l'Essere in Sè, e in pari         possa vedere l'Infinità di Dio
tempo l'Esistere in Sè
                                                             6 Che tutto quel che è creato sia finito, e che l'Infinito
4 Che il Divino Essere ed Esistere in Sè non possa           sia nei finiti come in ricettacoli, e negli uomini come
produrre un altro Divino che sia l'Essere e l'Esistere in    nelle sue immagini
Sè, per conseguenza che un altro Dio della medesima
Essenza non sia possibile                                    DELL'ESSENZA DI DIO, LA QUALE È IL
5 Che la pluralità di Dei nei secoli antichi, ed anche       DIVINO AMORE E LA DIVINA SAPIENZA
nei nostri giorni, non sia esistita se non perchè non si è   1  Che Dio sia l'Amore stesso e la Sapienza stessa, e
compreso il Divino Essere                                    che questi due facciano la sua Essenza
2
2. Che Dio sia il Bene stesso e il Vero stesso, perchè il    3 Che l'Onnipotenza di Dio tanto nell'Universo,
Bene appartiene all'Amore, e il Vero alla Sapienza           quanto in tutte e nelle singole cose di esso, proceda ed
                                                             operi secondo le leggi del suo Ordine
3 Che Dio, essendo l'Amore stesso e la Sapienza stessa,
                                                             4 Che Dio sia Onnisciente, cioè, che Egli percepisca,
sia la Vita stessa, che è la Vita in Sè
                                                             veda e sappia tutte e le singole cose, 6.no alle minutis­
4   Che l'Amore e la Sapienza in Dio facciano uno            sime, che si fanno secondo l'Ordine, e da queste anche
                                                             quelle che si fanno contro l'Ordine
5 Che l'essenza dell'Amore sia di amare gli altri fuori
di sè, di volere essere uno con essi, e di renderli felici   5 Che Dio sia Onnipresente dai primi agli ultimi del
da sè                                                        suo Ordine
                                                             6 Che l'uomo sia stato creato forma dell'Ordine
6 Che questi Essenziali dell'Amore Divino siano stati
                                                             Divino
la causa della Creazione del'Universo, e siano la causa
della sua Conservazione                                      7 Che per quanto l'uomo vive secondo l'Ordine
                                                             Divino, tanto sia nella potenza contro il male e il falso
                                                             in virtù della Divina Onnipotenza, e tanto nella sapienza
                                                             intorno al bene e al vero in virtù della Divina On­
DELL'ONNIPOTENZA, DELL'ONNISCIENZA                           niscienza, e tanto in Dio in virtù della Divina Onni­
E DELLA ONNIPRESENZA DI DIO                                  presenza
1  Che l'Onnipotenza, l'Onniscienza e l'Onnipresenza
appartengano alla Divina Sapienza dal Divino Amore           DELLA CREAZIONE DELL'UNIVERSO
2.  Che l'Onnipotenza, l'Onniscienza e l'Onnipresenza        Che nessuno possa formarsi un'idea giusta della
di Dio non possano essere conosciute se non si sa che        Creazione dell'Universo, se non sono premesse alcune
cosa è l'Ordine, e se s'ignora relativamente ad esso che     conoscenze generali, che mettano l'Intelletto in uno
Dio è l'Ordine, e che in un con la Creazione Egli ha         stato di percezione; quali sono queste conoscenze
introdotto l'Ordine tanto nell'Universo, quanto in tutte     La Creazione dell'Universo è descritta in cinque
e nelle singole cose di esso                                 Memorabili
4
CAPITOLO SECONDO
                                                            Corollario: Sullo stato della Chiesa prima dell'Avveni­
DEL SIGNORE REDENTORE
                                                            mente deI Signore, e sul suo stato dopo quell'avveni­
                                                            mente
1  Che Jehovah-Dio sia disceso ed abbia preso l'Umano
per redimere e salvare gli uomini
2   Che Jehovah Dio sia disceso come Divino Vero, che
è la Parola, e che tuttavia non abbia separato il Divino    DELLA REDENZIONE
Bene                                                        1    Che la stessa Redenzione fosse la soggiogazione
3 Che Dio abbia preso l'Umano secondo il suo Divino         degl'Inferni e l'ordinamento dei Cieli, e per l'una e
Ordine                                                      l'altro la preparazione ad una Nuova Chiesa spirituale
4 Che l'Umano, per il quale Dio si è inviato nel            2   Che senza questa Redenzione alcun uomo avrebbe
Mondo, sia il Figlio di Dio                                 potuto essere salvato, e gli angeli non avrebbero potuto
5 Che il Signore per gli atti della Redenzione siasi        sussistere nello stato d'integrità
fatto la Giustizia                                          3 Che il Signore cosi abbia redento non solo gli
6 Che il Signore per i medesimi atti si sia unito al        uomini, ma anche gli angeli
Padre, e il Padre a Lui                                     4 Che la Redenzione sia stata un' Opera puramente
7 Che cosî Dio si sia fatto Uomo, e l'Uomo Dio in una       Divina
sola Persona
                                                            5 Che questa stessa Redenzione non avrebbe potuto
8 Che la progressione verso l'Unione fosse 10 stato         essere fatta se non da Dio incarnato
della sua Esinanizione, e che la stessa Unione sia 10
stato della sua Glorificazione                              6 Che la Passione della croce sia stata l'ultima ten­
                                                            tazione, che il Signore sostenne come grandissimo
9 Che d'ora innanzi niuno fra i Cristiani venga nel         Profeta, e che essa sia stato il mezzo di Glorificazione
Cielo, all'infuori di chi crede nel Signore Dio Salvatore   dei suo Umano, cioè dell'Unione col Divino di suo
e si rivolge a Lui solo                                     Padre, e non già la Redenzione
6
                                                                                                                  7
7 Che la credenza che la Passione della croce fosse la       4 Che il Signore operi quelle Virtù in coloro che
stessa Redenzione, sia l'errore fondamentale della           credono in Lui
Chiesa; e che questo errore, aggiunto all'errore sulle tre       Che il Signore operi per Sè dal Padre, e non vice­
Persone Divine ab aeterno, abbia talmente pervertito         versa
tutta la Chiesa, che in essa non rimane più nulla di         6 Che 10 spirito dell'uomo sia la sua mente e tutto
spirituale                                                   quel che ne procede
                                                             Corollario: In nessun luogo nell'Antico Testamento è
CAPITOLO TERZO                                               detto che i Profeti abbiano parlato secondo 10 Spirito
DELLO SPIRITO SANTO, E DELLA DIVINA                          Santo, ma bensl secondo Jehovah Dio; altrimenti perô
OPERAZIONE                                                   nel Nuovo Testamento
1  Che 10 Spirito Santo sia la Divina Verità, e altresi
la Divina Virtù e la Divina Operazione procedenti da         DELLA DIVINA TRINITÀ
Dio Dno, in cui è la Divina Trinità, cosi procedenti dal     1   Che vi sia una Divina Trinità, che è il Padre, il
Signore Dio Salvatore                                        Figliuolo e 10 Spirito Santo
2   Che la Divina Virtù e la Divina Operazione, che          2   Che questi tre, il Padre, il Figliuolo e 10 Spirito
sono intese per 10 Spirito Santo, siano in generale la       Santo, siano i tre Essenziali d'un solo Dio, che fanno
Riformazione e la Rigenerazione; a secondo queste,           uno, come l'anima, il corpo e l'operazione nell'uomo
l'Innovazione, la Vivificazione, la Santificazione e la      3 Che prima deI Mondo creato non vi fosse questa
Giustificazione; e secondo queste, la Purificazione dai      Trinità, ma che dopo il Mondo creato, quando Dio si
mali e la Remissione dei peccati, e finalmente la            fu incarnato, essa sia stata provveduta e fatta, e allora
Salvazione                                                   nel Signore Dio Redentore e Salvatore Gesù Cristo
3 Che quella Divina Virtù e quella Divina Operazione,        4 Che una Trinità di Divine Persone ab aeterno, 0 prima
che presso gli Ecclesiastici specialmente sono intese per    del Mondo creato, sia nell'idee del pensiero una Trinità
l'invio dello Spirito Santo, siano ]'Illustrazione e         di Dei, e che l'idea di tre Dei non possa esser distrutta
l'Istruzione                                                 per la confessione orale d'un solo Dio
8                                                                                                                   9
5 Che la Trinità di Persone fosse ignota nella Chiesa        2.  Che nella Parola vi sia un Senso spirituale MO ad ora
Apostolica, ma che essa sia nata dal Concilio di Nicea,      ignorato
e quindi sia stata introdotta nella Chiesa Cattolica
Romana, e da questa nelle Chiese che se ne sono separate        Che cosa sia il Senso spirituale
                                                                Che dal Signore proceda il Divino celeste, il Divino
6 Che dalla Trinità Nicena e nel tempo stesso Atana­            spirituale e il Divino naturale
siana sia nata la Fede, che ha pervertito tutta la Chiesa       Che il Senso spirituale sia in tutte e nelle singole cose
Cristiana                                                       della Parola; dimostrato
7 Che quindi resulti che questa Fede è l'abominazione           Che il Signore, quando era nel Mondo, abbia padato
della desolazione, e l'affiizione quale mai non fu, nè          per corrispondenze, cosi spiritualmente, anche quando
sarà, che il Signore aveva predetto in Daniel, negli            padava naturalmente
Evangelisti e nell'Apocalisse                                   Che sia dal Senso spirituale che la Parola è divina­
8 Che inoltre risulti questo, che se un nuovo Cielo e           mente inspirata e santa in ogni vocabolo
una nuova Chiesa non fossero fondati dal Signore, non           Che il Senso spirituale della Parola sia stato MO ad
sarebbe salvata alcuna carne                                    ora ignorato, ma presso gli antichi fosse conosciuto;
                                                                delle corrispondenze presso questi
9 Che dalla Trinità di Persone, di cui ciascuna in
                                                                Che il Senso spirituale della Parola non sarà d'ora
particolare è Dio, secondo il Simbolo d'Atanasio, siano
                                                                innanzi dato, fuorchè a colui che è dal Signore nei
sorte intorno a Dio molte idee discordanti e eterogenee,
                                                                veri genuini
le quali sono fantasie ed aborti
                                                                Maraviglie concernenti la Parola dal suo Senso
                                                                spirituale
CAPITOLO QUARTO
DELLA SACRA SCRITTURA                                        3 Che il Senso della lettera della Parola sia la base, il
                                                             contenente e il sostegno del suo Senso spirituale e del
o    DELLA PAROLA DEL SIGNORE                                suo Senso celeste
                                                             4 Che il Divino Vero nel senso della lettera della
l  Che la Sacra Scrittura 0 la Parola sia 10 stesso Divino   ParoIa sia nel suo pieno, nel suo santo e nella sua
Vero                                                         potenza
IO                                                                                                                    II
Che i veri dei Senso letterale della Parala siano intesi      della Parola, ed essere confirmata per questo senso
     pcr le pietre preziose, di cui erano composti i fonda­        Che il vera genuino, che deve appartenere alla
     menti della Nuova Gerusalemme, come è detto
                                                                   Dottrina, non apparisca nel Senso letterale della
     nell'Apocalisse; e questo secondo la corrispondenza           Parola, fuorchè a coloro che sono nell'illustrazione
     Che i veri e i beni della Parola, nel Senso della sua         dal Signore
     lettera, siano intesi per l'Urim e il Tummim sull'Efod
     di Aaron                                                    6 Che per il Senso della lettera della Parola vi sia
     Che gli stessi beni e gli stessi veri siano intesi per le   congiunzione col Signore e consocizaione cogli Angeli
     Pietre preziose nel giardino d'Eden, dove è detto in        7 Che in tutti i Cieli vi sia la Parola, e che indi provenga
     Ezechiel che fosse stato il Re di Tiro                      la sapienza angelica
     Che i veri e i beni negli ultimi, quali sono nel Senso
     letterale della Parola, slano stati rappresentati per le    8 Che la Chïesa esista dalla Parola, e che tale essa sia
     cortine, i veli e le colonne del Tabernacolo                nell'uomo, quale è in lui l'intelletto della Parola
     Che gli stessi veri e gli stessi beni siano parimente       9 Che nelle singole cose della Parola vi sia il connubio
     stati rappresentati per gli Esterni dei Tempio di           deI Signore e della Chiesa, e quindi il connubio deI
     Gerusalemme                                                 Bene e del Vera
     Che la Parala nella sua gloria sia stata rappresentata      10 Che dal Senso letterale della Parola si possano
     nel Signore, quando fu trasfigurato                         pigliare delle eresie, ma che sia pericoloso il confirmarle
     Che la potenza della Parola negli ultimi sia stata            Che moite cose della Parola siano apparenze del vero,
     rappresentata per i Nazirei                                   nelle quali sono nascosti i veri genuini
     Dell'ineffabile Potenza della Parala                          Che per la confirmazione delle apparenze del vero
5 Che la dottrina della Chiesa debba essere attinta dal            nascano delle illusioni
Senso letteraie della Parola, ed essere confirmata per             Che il Senso letterale della Parola sia una custodia per
esso senso                                                         i veri genuini, che sono nascosti dentra
                                                                   Che il Senso letterale della Parola sia stato rappre­
  Che la Parala non s'intenda senza la Dottrina                    sentato per i Cherubini, e sia nella Parola significato
  Che la Dottrina debba essere attinta dal senso letterale         per essi
12
                                                                                                                          13
lIChe il S~gnore nel Mondo abbia compiuto tutte le                4 SEcoNDa PRECETTO: Non prendere il Nome di
cose della Parola, e per questo si sia fatto la Parola,            Jehovah Dio tua in vano, perciocchè Jehovah non
cioè il Divino Vero anche negli ultimi                             terrà per innocente colui che avrà preso il Suo Nome in
12   Che prima di questa Parola che oggi è nel mondo,              vano
vi fosse una Parola che è andata perdu ta                          5 TERZO PRECETTO: Ricordati deI giorno di Sabato per
13 Che per la Parola la luce sia comunicata anche a                santificarlo: tu lavorerai sei giorni e farai agni opera
coloro che sono fuori della Chiesa, e che non hanno la        1
   tua, ma il settimo giorno (è) il Sabato a Jehovah Dio
Parola
14 Che se non vi fosse una Parola, nessuno saprebbe
                                                              1
   tuo
                                                                   6 QUARTO PRECETTO: Onora tuo Padre e tua Madre,
che vi è un Dio, un Cielo e un Inferno, una Vita dopo              affinchè i tuoi giorni siano prolungati sopra la terra,
la morte, e nessuno tante mena conoscerebbe il Signore             che Jehovah Dio tua ti dà
                                                                   7 QUINTO PRECETTO: Non uccidere
CAPITOLO QUINTO
IL CATECHISMO 0 DECALOGO                                           8 SESTO PRECETTO: Non commettere adulterio
                                                                   9 SETTIMO PRECETTO: Non furare
SPIEGATO QUANTO AL sua SENSO
ESTERNO ED AL sua SENSO INTERNO                                    10  OTTAVO PRECETTO: Non rispondere contro al tua
1   Che il Decalogo fosse la Santità stessa nella Chiesa
Israelita; della santità dell'Arca nella quale era la Legge
                                                              'l   prossimo da falso testimonio
                                                                   II NONO E DECIMO PRECETTO: Non concupire la casa
2   Che il Decalogo nel Senso della lettera contenga i        .   del tua prossimo, non concupire la moglie deI tua
precetti comuni di dottrina e di vita, e che nel Senso             prossimo, nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue,
spirituale e nel Senso celeste contenga universalmente             nè il suo asino, nè cosa a1cuna che sia del tua prossimo
tutti i precetti                                                   12   Che i Dieci Precetti del Decalogo contengano
3 PRIMO PRECETTO: Non vi sarà altro Dio dinanzi                    tutto quel che spetta all'amore verso Dio, e tutto quel
alle mie facce                                                     che spetta all'amore verso il prossimo
14                                                                                                                        15
Che secondo l'abbondanza e la coerenza delle verità
CAPITOLO SESTO
DELLA FEDE                                                               si perfezioni la Fede
                                                                         Che le verità della Fede, comunque siano numerose
PREFAZIONE: Che la Fede sia il primo per il tempo, ma                    ed appariscono diverse, tuttavia facciano uno dal
che la Carità sia il primo per il fine                                   Signore
                                                                         Che il Signore sia la Parala, il Dio del Cielo e della
1  Che la Fede salvifica sia la Fede nel Signore Dio            l~"	
                                                                         Terra, il Dio d'ogni carne il Dio della Vigna 0 della
Salvatore Gesù Cristo                                                    Chiesa, il Dio della Fede e la stessa, Luce, la Verità e
  Perchè Egli è Dio visibile, nel quale è Dio invisibile                 la Vita eterna; dimostrato con la Parala
z Che la Fede, in sostanza, sia che colui che ben vive
e crede secondo le regole è salvato dal Signore                        5 Che la Fede senza la Carità non sia la Fede, e che la
   Che il Primo punto della fede in Lui sia la ricono­                 Carità senza la Fede non sia la Carità, e che l'una e
   scenza che Egli è il FIGLIUüL DI DIO                                l'altra non vivano se non dal Signore
                                                                          Che l'uomo possa acquistarsi la Fede
3 Che l'uomo riceva la Fede per questo, che si rivolge                    Che l'uomo possa acquistarsi la Carità
al Signore, impara le verità dalla Parola, e vive secondo                 Che l'uomo possa acquistarsi anche la vita della
esse                                                                      Fede e della Carità
   Dell'Essere della Fede; dell'Essenza della Fede;                       Che cio nondimeno nulla della fede, nulla della
   dell'Esistenza della Fede; dello Stato della Fede, e                   carità, e nulla della vita di entrambe vengano dall'­
   della Forma della Fede                                                 uomo, ma che tutto venga dal Signore solo
   Della Fede meramente naturale; che sia una per­                        Differenza tra la Fede naturale e la Fede spirituale,
   suasione che simula la Fede                                            e che questa sia dentra in quella dal Signore
4 Che l'abbondanza delle verità legate insieme come
in un fascio, esaltino e perfezionino la Fede                          6 Che il Signore, la Carità e la Fede facciano uno,
   Che le verità della Fede siano moltiplicabili all'infinito          come la vita, la volontà e l'intelletto nell'uomo; e che
   Che la disposizione delle verità della Fede sia in serie,           se si dividono, ognuno perisca, come una perla ridotta
  cosi come in fascicoli                                               in polvere
16                                                                                                                            17
Che il Signore con tutto il suo Divino Amore, e con       Che la Carità sia il ben-volere, e che le buone opere
     tutta la sua Divina Sapienza, COS! con tutta la sua       siano il ben-fare dietro il ben-volere
     Divina Vita influisca presso ogni uomo                    Che la Carità e la Fede non siano che cose mentali e
     Che per conseguenza il Signore influisca presso ogni      caduche, se, quando si puo, non vengono determinate
     uomo con tutta l'essenza della Fede e della Carita        in opere, e se non coesistono in esse opere
     Che quelle cose che influiscono dal Signore, siano        Che la sola Carità non produca le buone opere, e
     ricevute dall'uomo secondo il suo stato e la sua          tanto mena ancora la Fede sola, ma che la Carità e la
     forma                                                     Fede unite insieme ne producano
     Che pero l'uomo che divide il Signore, la Carità e la
                                                             9 Che vi sia una Fede vera, una Fede bastarda e una
     Fede non sia una forma che riceve, ma sia una forma
     che distrugge                                           Fede ipocrita
                                                               Che la Chiesa Cristiana fin dalla sua culla comincio
                                                               ad essere infestata e lacerata dagli scismi e dall'eresie
7 Che il Signore sia la Carità e la Fede nell'uomo, e
                                                               Che la Fede vera sia unica, e che essa sia la Fede nel
che l'uomo sia la Carità e la Fede nel Signore
                                                               Signore Dio Salvatore Gesù Cristo, e dimori presso
  Che vi sia una congiunzione con Dio per la quale
                                                               coloro che credono che Egli è il Figliuolo di Dio, il
  l'uomo ha la salute e la vita eterna
                                                               Dio deI cielo e della terra, e uno col Padre
  Che la congiunzione non sia possibile con Dio Padre,
                                                               Che la Fede bastarda sia ogni Fede che si allontana
  ma che sia possibile col Signore, e per Esso con Dio
                                                               dalla vera Fede, che è unica; e che essa dimori presso
  Padre
                                                               coloro che salgono per un'altra parte, e riguardano
  Che la congiunzione col Signore sia reciproca, cioè
                                                               il Signore non come Dio, ma solamente come uomo
  dire, che il Signore sia nell'uomo, e l'uomo nel
                                                               Che la Fede ipocrita non sia una fede
  Signore
  Che questa congiunzione reciproca del Signore e            10     Che non vi sia alcuna fede presso i malvagi
  dell'uomo si effettui per la Carità e la Fede                   Che i malvagi non abbiano nessuna fede, perchè il
                                                                  male appartiene all'lnferno, e la fede al Cielo
8 Che la Carità e la Fede siano insieme nelle buone               Che non abbiano nessuna fede nel Cristianesimo tutti
opere                                                             coloro che rigettano il Signore e la Parola, sebbene
18                                                                                                                   19
vivano moralmente e razionalmente, ed anche
                                                            5 Che la Chiesa sia il Prossimo che deve essere amato
     padino, insegnino e scrivano intorno alla Fede
                                                            in un grado superiore, e che il Regno dei Signore sia il
                                                            Prossimo che deve essere amato in grado supremo
CAPITOLO SETTIMO
DELLA CARITÀ, 0 DELL'AMORE VERSO                            6 Che amare il Prossimo, considerato in sè, non sia
IL PROSSIMO                                                 amare la persona, ma bensi sia amare il bene che è nella
                                                            persona
E DELLE BVONE OPERE                                         7 Che la carità e le buone opere siano due cose distinte,
1   Che vi siano tre Amori universali: l'amore dei Cielo,   come il ben-volere e il ben-fare
l'amore del mondo, e l'amore di sè                          8 Che la stessa Carità sia agire giustamente e fedel­
   Della Volontà e dell'Intelletto                          mente nell'ufficio, neI negozio e nell'opera, in cui
   Del Bene e del Vero                                      ciascuno è, e con coloro coi quali si ha qualche com­
   Dell'Amore in generale                                   mercio
   Dell'Amore di sè e dell'Amore dei mondo in ispecie
                                                            9 Che i BENEFIzI della Carità consistano nel dare ai
   Dell'uomo Interno e dell'uomo Esterno
                                                            poveri e nel soccorrere gl'indigenti, ma con prudenza
   Dell'uomo meramente Naturale e Sensuale
                                                            10 Che vi siano i DOVERI della Carità, alcuni pubblici,
2  Che quei tre Amori, quando sono regolarmente             altri domestici ed altri privati
subordinati, perfezionino l'uomo; ma quando non sono
regolarmente subordinati, 10 pervertano e 10 capovol­       lIChe le RICREAZIONI della Carità siano i pranzi, le
gano                                                        cene e le riunioni
                                                            12 Che la Prima cosa della Carità sia di rimuovere i
3 Che ogni uomo in singolare sia il Prossimo che deve
essere amato, ma secondo la qualità del suo bene            mali, e la Seconda di fare i beni che sono utili al pros­
                                                            simo
4 Che l'Vomo nel plurale, cioè una società piccola 0
                                                            13 Che l'uomo negli eserciz.l della Carità non ponga il
grande, e l'Vomo nel composto di quelle società, cioè
                                                            merito nelle opere, quando crede che ogni bene viene
la Patria, sia il Prossimo che deve essere amato
                                                            dal Signore
20
                                                                                                                  21
J4 Che la vita morale, quando è in pari tempo              4 Che l'uomo, fino a che vive nel Mondo, sia tenuto
spirituale, sia la Carita                                  nel mezzo fra il Cielo e l'Inferno, e là nell'equilibrio
                                                           spirituale, che è il Libero Arbitrio
J 5 Che un'amicizia d'amore legata con un uomo,
qualunque egli sia in quanto allo spirito, sia pre­        5 Che dalla permissione del male, in cui è l'uomo
giudizievole dopo la morte                                 interno d'ognuno, risulti ad evidenza che l'uomo ha il
                                                           Libero Arbitrio nelle cose spirituali
J 6 Che vi sia una Carità bastarda, una Carità ipocrita
e una Carità morta                                         6 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali la
                                                           Parola non sarebbe d'alcun USD, e conseguentemente
17 Che l'amicizia d'amore fra i malvagi sia fra essi un    neppure la Chiesa
odio intestino
                                                           7 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali non
18 Della congiunzione dell'amore verso Dio e dell'­
                                                           vi sarebbe nulla dell'uomo per cui si potrebbe con­
amore verso il prossimo
                                                           giungere reciprocamente al Signore, e quindi non vi
                                                           sarebbe Imputazione, ma la sola Predestinazione, che
                                                           è detestabile
CAPITOLO OTTAVO
                                                             Effetti detestabili della Predestinazione divulgati
DEL LIBERO ARBITRIO
J  Precetti e Dommi della Cruesa odierna sul Libero        8 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali Dio
Arbitrio                                                   sarebbe la causa deI male, e COS! non vi sarebbe alcuna
                                                           imputazione della carità e della fede
2. Che i due alberi posti nel giardino d'Eden, l'uno
della vita, e l'altro della scienza deI bene e del male,   9 Che ogni spirituale della Cruesa, che entra nella
significhino che all'uomo è dato il Libero Arbitrio        libertà ed è ricevuto in virtù della libertà, rimanga, ma
nelle cose spirituali                                      non quando è altrimenti

3 Che l'uomo non sia la Vita, ma un ricettacolo della      10 Che la volontà e l'intelletto dell'uomo siano in

vita che procede da Dio                                    questo Libero Arbitrio; ma che fare il male sia represso
2.2.                                                                                                             2.3
dalle leggi nell'uno e nell'altro Mondo, 10 spirituale e
                                                             rimanga in essi, e colui che rimane in essi non possa
il naturale, perchè altrimenti la Società perirebbe in
                                                             essere salvato
entrambi
                                                                Che cosa è l'adempimento della Legge
Il   Che se gli uomini non avessero il Libero Arbitrio       5 Che la conoscenza del peccato e l'esame d'un peccato
nelle cose spirituali, essi tutti potrebbero nel mondo       appo sè comincino la Penitenza
intero, in un sol giorno, essere indotti a credere nel
                                                             6 Che la Penitenza attuale sia di esaminarsi, conoscere
Signore; ma che questo non si possa fare, perchè quel
                                                             e riconoscere i suoi peccati, supplicare il Signore e
che non è ricevuto dall'uomo in virtù del suo Libero
                                                             cominciare una nuova vita
Arbitrio, non rimane
   Che oggidi non si facciano miracoli, perchè essi          7 Che la vera Penitenza sia di esaminare non solo gli
   tolgono il Libero Arbitrio nelle cose spirituali, e       atti della sua vita, ma anche le intenzioni della sua
   costringono                                               volontà
                                                             8 Che coloro che non si esaminano, ma che nondimeno
CAPITOLO NONO                                                si astengono dai mali, perchè sono peccati, facciano
DELLA PENITENZA                                              anche Penitenza; e che questa Penitenza abbia luogo in
                                                             quelli che fanno per religione le opere della Carità
1   Che la Penitenza sia la prima cosa della Chiesa
                                                             9 Che bisogna che la Confessione sia fatta dinanzi al
nell'uomo
                                                             Signore Dio Salvatore, e che allora vi sia supplicazione
2   Che la Contrizione, che oggicll si dice che preceda la   per il soccorso e la potenza di resistere ai mali
Fede e sia seguita dalla consolazione deI Vangelo, non       10   Che la Penitenza attuale sia facile appo quelli che
sia la Penitenza                                             l'hanno fatta qualche volta, ma molto refrattaria per
3 Che la sola confessione orale che si è peccatore non       coloro che non l'hanno fatta mai
sia la penitenza                                             Il   Che colui che non ha mai fatto Penitenza, 0 che
                                                             non si è mai riguardato internamente, nè scrutato, non
4 Che l'uomo nasca inclinato ai mali d'ogni genere, e
                                                             sappia final mente quel che è il male che danna, e quel
che se non li rimuove in parte per la Penitenza, egli
                                                             che è il bene che salva
24
                                                                                                                  25
CAPITOLO DECIMO                                              8 Che l'uomo rigenerato abbia una nuova volontà e
DELLA RIFORMAZIONB E DELLA                                   un nuovo intelletto
RIGENERAZIONE
                                                             9 Che l'uomo rigenerato sia in comunione cogli angeli
1   Che se l'uomo non è generato una seconda volta, e        del Cielo, e il non rigenerato in comunione cogli spiriti
come creato di nuovo, non possa entrare nel Regno di         dell'Inferno
Dio
                                                             10   Che per quanto l'uomo è rigenerato, tanto i peccati
2   Che la nuova Generazione 0 la nuova Creazione sia        siano rimossi, e che questa remozione sia la Remissione
l'opera del Signore solo per la Carità e la Fede, come i     dei peccati
due mezzi, l'uomo cooperante
                                                             lIChe la Rigenerazione non sia possibile senza il
3 Che tutti essendo stati redenti, tutti possano essere
                                                             Libero Arbitrio nelle cose spirituali
rigenerati, ciascuno secondo il suo stato
                                                             12   Che III Rigenerazione non sia possibile senza i veri,
4 Che la Rigenerazione si faccia assolutamente nella
                                                             per i quali si forma la Fede, e coi quali si congiunge la
stessa guisa che l'uomo è conceputo, è portato nell'utero,
                                                             Carità
nasce ed è allevato
                                                                Alcune osservazioni sul Sesso mascolino e femminino
5 Che il primo atto della nuova generazione si chiami           nel Regno vegetale
Riformazione; esso appartiene all'intelletto; e che il
secondo atto si chiami Rigenerazione; esso appartiene        CAPITOLO DECIMOPRIMO
alla volantà e quindi all'intelletto                         DELL'IMPUTAZIONE
6 Che primieramente debba essere riformato l'uomo            1   Che la Fede della Chiesa odierna (che si afferma
Interno, e per esso l'uomo Esterno, e che cosi l'uomo        essere la sola che giustifica) e l'Imputazione facciano
sia rigenerato                                               unD
7 Che quando cio avviene, cominci un combattimento           2  Che l'imputazione appartenente alla Fede odierna sia
fra l'uomo Interno e l'uomo Esterno, e che allora colui      doppia, l'una del Merito di Cristo, e l'altra della Salute
che vince domini sull'altro                                  che ne risulta
26                                                                                                                  27
3 Che la Fede, che è imputativa del merito e della           10 Che il Pensiero non sia imputato a nessuno, ma la

giustizia di Cristo Redentore, sia uscita primieramente      Volontà sia imputata
clai decreti deI Sinodo di Nicea sopra le tre Persone
Divine ab ac/crno, la quaI Fede, da quell'epoca sino al      CAPITOLO DECIMOSECONDO
presente, è stata ricevuta da tutto il Mondo Cristiano       DEL BATTESIMO

4 Che la Fede imputativa deI merito di Cristo non            1   Che senza la conoscenza deI Senso spirituale della
fosse conosciuta nella Chiesa Apostolica, che precedette     Parola nessuno possa, sapere quel che i due Sacramenti,
il Concilio di Nicea, e che essa non sia intesa in nessuna   il Battesimo e la Santa Cena, involgono ed effettuano
parte nella Parola                                           2   Che per il Lavacro, che si chiama Battesimo, sia
5 Che l'imputazione del merito e della guistizia di          inteso il Lavacro spirituale, che è la Purificazione dai
Cristo sia impossibile                                       mali e dai falsi, e cosi la Rigenerazione

6 Che vi sia l'Imputazione, ma del bene e del male, e        3 Che siccome la Circoncisione deI cuore era rap­
in pari tempo della fide                                     presentata per la Circoncisione del prepuzio, il Battesimo
                                                             sia stato instituito in luogo della Circoncisione, affinchè
7 Che la Fede e l'Imputazione della Nuova Chïesa non         la Chïesa Interna succedesse alla Chïesa Esterna, la quale
possano in nessun modo essere insieme con la Fede e          in tutte e nelle singole cose figurava la Chiesa Interna
l'Imputazione della Chiesa precedente; e che se sono
insieme, avvenga una tale collisione e un tal conflitto,     4 Che il primo uso del Battesimo sia l'introduzione
che il tutto della Chïesa appo l'uomo perisce                nella Chiesa Cristiana, e in pari tempo l'inserzione fra i
                                                             Cristiani nel Mondo spirituale
8 Che il Signore imputi ad ogni uomo il bene, e che
l'Inferno imputi ad ogni uomo il male                        5 Che il secondo uso del Battesimo sia che il Cristiano
                                                             conosca e riconosca il Signore Gesù Cristo Redentore
9 Che la Fede faccia la sentenza rispetto a quello con       e Salvatore, e che 10 segua
cui essa si congiunge: se la vera Fede si congiunge col
bene, la sentenza è per la vita eterna; ma se la Fede si     6 Che il terzo uso del Battesimo, che è l'uso finale, sia
congiunge col male, la sentenza è per la morte eterna        che l'uomo sia rigenerato
28                                                                                                                   29
7 Che per il Battesimo di Giovanni sia stata preparata      3 Che da queste cose bene intese si possa comprendere
la via, perchè Jehovah il Signore potesse discendere nel    che la Santa Cena contiene universalmente e singolar­
Mondo e compiere la Redenzione                              mente tutte le cose della Chiesa e tutte quelle deI Cielo

                                                            4 Che nella Santa Cena sia tutto il Signore, e tutta
CAPITOLO DECIMOTERZO                                        quanta la sua Redenzione
DELLA SANTA CENA
                                                            5 Che il Signore sia presente presso coloro che si
l   Che senza una cognizione delle Corrispondenze delle     accostano degnamente alla Santa Cena, ed apra loro il
cose naturali colle cose spirituali nessuno possa cono­     Cielo; e che Egli sia anche presente presso coloro che
scere i frutti dell'uso della Santa Cena                    vi si accostano indegnamente, ma che a questi non apra
                                                            il Cielo: conseguentemente, che come il Battesimo è
z Che dietro la conoscenza delle Corrispondenze si          l'introduzione nella Chiesa, cosi la Santa Cena sia
sappia quel che è inteso per la Carne e il Sangue del       l'introduzione nel Cielo
Signore, e che è intesa la medesima cosa per il Pane e
il Vino, cioè dire, che per la Carne del Signore e per il   6 Che coloro si accostano degnamente alla Santa Cena
Pane è inteso il Divino Bene del suo Amore, e altresî       i quali sono nella fede nel Signore e nella carità verso il
ogni bene della Carità; e che per il Sangue deI Signore     prossimo, cosi quelli che sono rigenerati
e per il Vino è inteso il Divino Vero della sua Sapienza,
e altresi ogni vero della Fede; e per la manducazione è     7 Che coloro che si accostano degnamente alla Santa
intesa l'appropriazione                                     Cena, siano nel Signore, e il Signore sia in essi; che per
     È dimostrato con la Parola quel che è inteso per la    conseguenza per la Santa Cena si effettui la congiunzione
     Carne                                                  col Signore

     ................ per il Sangue
                        8 Che la Santa Cena sia, per coloro che vi si accostano
     ................ per il Pane
                          degnamente, come un segno e un sigillo che essi sono
     ............. , .. per il Vino
                        figliuoli di Dio
3°                                                                                                                  31
siano salvati, e affinchè di essi sia formato un Nuovo
CAPITOLO DECIMOQUARTO
                                                             Cido angelico e una Nuova Chiesa nelle Terre; e che
DELLA CONSUMAZIONE DEL SECOLO
                                                             senza questo Avvenimento nessuna carne potrebbe
DELL'AVVENIMENTO DEL SIGNORE
                                                             essere salvata-Matt. XXIV, 22
E DEL NUOVO CIELO E DELLA NUOVO
CHIESA                                                       7 Che questo secondo Avvenimento deI Signore non
                                                             sia un Avvenimento in Persona, ma nella Parola, che
1    Che la Consumazione del secolo sia l'ultimo tempo 0     procede da Esso e che è Esso stesso
la fine della Chiesa
                                                             8 Che questo secondo Avvenimento del Signore si
2  Che oggi sia l'ultimo tempo della Chiesa Cristiana,       effettui per mezzo d'un uomo, dinanzi al quale il Signore
che è stato predetto e descritto dal Signore negli           si è manifestato in Persona, e l'ha empito del suo Spirito
Evangelisti e nell'Apocalisse                                per insegnare le Dottrine della Nuova Chiesa mediante
                                                             la Parola procedente da Lui
3 Che questo ultimo tempo della Chiesa Cristiana sia
la Notte stessa, nella quale finirono le Chiese precedenti   9 Che questo sia inteso nell'Apocalisse,-Cap. XXI­
                                                             per il Nuovo Cielo e la Nuovo Terra, e per la Nuova
4 Che dopo questa Notte venga la Mattina, e che              Gerusalemme discendente dal Cielo
l'Avvenimento del Signore sia quella Mattina                 10 Che questa Nuova Chiesa sia la corona di tutte le
                                                             Chiese, che fin qui sono esistite sul globo terrestre
5 Che l'Avvenimento deI Signore non sia il suo
Avvenimento per distruggere il Cielo visibile e la Terra
abitabile, e creare un nuovo Cielo e una nuova Terra,
come moIti, per non aver compreso il Senso spirituale
della Parola, banno creduto fin qui

6 Che questo Avvenimento deI Signore, che è il
secondo, abbia luogo affinchè i malvagi siano separati
                                                               Printed in England by Eyre", Spottiswoode Ltd, Thanet Press, Margate
dai buoni, e quelli che credettero e credono nel Signore
                                                                                                                                      33
32

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Em swedenborg-la-vera-religione-cristiana-indice-generale-the-swedenborg-society-1970

  • 1.
  • 2. LA VERA RELIGIONE CRISTIANA Indice Generale EMANUEL SWEDENBORG The Swedenborg Society, 20 Bloomsbury Way, London W.C.I 1970
  • 3. Pubblicato dalla The Swedenborg Society di Londra nel 1970 per commemorare il zoo mo. Anniversario dell 'avvenimento descritto al n.791 della VERA RELIGI­ ONE CRISTIANA: " ... il Signore convoco i Suoi dodici Discepoli, quelli che Lo seguirono nel Mondo, e il giorno appresso li mandè> in tutto il MONDO SPIRITUALE per predicare il VANG~LO (la Buona Novella), che il SIGNORE DIO GESU CRISTO regna ..... " Questo avvenne il 19 mo. giorno del mese di Giugno dell'anno 1770.
  • 4. PREFAZIONE Illavoro, dal quale fu estratto questo libretto, fu pubbli­ cato da Emanuele Swedenborg nell'anno 1771 col titolo VERA CHRISTIANA RELIGIO CONTINENS UNI­ VERSAM THEOLOGIAM NOVAE ECCLESIAE. Fu l'ultimo di una serie di lavori teologici scritti durante un periodo di venticinque anni. Alla fine del libro Swedenborg pose l'Indice Generale degli argomenti trattati nei vari capitoli e nelle loro sezioni. Tali argomenti offrono, in conciso, la cono­ scenza della Dottrina che, dettagliatamente, è esposta nell'opera fondamentale. La The Swedenborg Society ha deciso di pubblicare questo Indice degli Argomenti per fornire, in forma maneggevole, una vista sintetica di "tutta la Teologia della Nuova Chiesa" quale introduzione allo studio dell' opera completa.
  • 5. CAPITaLa PRIMO DI DIO CREATORE DELL'UNITÀ DI DIO 1 Che tutta la Sacra Scrittura, e quindi tutte le Dottrine delle Chiese nel Mondo Cristiano insegnino che vi è un Dio, e che Egli è Uno 2. Che l'Influsso universale procedente da Dio nelle anime degli uomini sia che vi è un Dio, e che Egli è Uno 3 Che da ciû provenga che in tutto il Mondo non c' è una nazione, avente una religione e una sana ragione, che non riconosca Dio, e che Dio è uno 4 Che le nazioni e i popoli per varie cagioni abbiano avuto ed abbiano opinioni diverse sulle qualità di questo Dio uno 5 Che la ragione umana da molte cose nel Mondo possa percepire e inferire, se 10 vuole, che vi è un Dio, e che Esso è un solo 6 Che se non vi fosse un solo Dio, l'universo non avrebbe poruto essere creato, nè essere conservato
  • 6. 7 Che l'uomo che non riconosce Dio, sia scomunicato DELL'INFINITÀ, 0 DELL'IMMENSITÀ E dalla Chiesa e dannato DELL'ETERNITÀ DI DIO 8 Che nulla della Chiesa sia in coerenza nell'uomo che 1 Che Dio, poichè è ed esiste in Sè, e tutte le cose non riconosce un solo Dio, ma più Dei nell'Universo sono ed esistono da Lui, sia Infinito 2 Che Dio, essendo stato prima del Mondo, cosl DEL DIVINO ESSERE, CHE È JEHOVAH prima dell'origine degli spazi e dei tempi, sia Infinito 1 Che questo Dio Uno si chiami Jehovah dall'Essere, 3 Che Dio, dopo che il Mondo è stato fatto, sia nello per conseguenza da questo, che Egli solo è, fu e sarà; spazio senza spazio, e nel tempo senza tempo e perchè Egli è il Primo e l'Ultimo, il Principio e il Fine, l'Alfa e l'Omega 4 Che l'Infinità di Dio relativamente agli spazi si chiami Immensità, e relativamente ai tempi si chiami 2 Che questo Dio Uno sia la Sostanza stessa e la Eternità, e che sebbene vi siano questi rapporti, tuttavia Forma stessa, e che gli angeli e gli uomini siano sostanze non vi sia niente dello spazio nella sua Immensità, e e forme da Lui; e per quanto sono in Lui ed Egli in essi, niente deI tempo nella sua Eternità tanto siano Sue immagini e somiglianze 5 Che la ragione illustrata da molti fatti ne! Mondo 3 Che il Divino Essere sia l'Essere in Sè, e in pari possa vedere l'Infinità di Dio tempo l'Esistere in Sè 6 Che tutto quel che è creato sia finito, e che l'Infinito 4 Che il Divino Essere ed Esistere in Sè non possa sia nei finiti come in ricettacoli, e negli uomini come produrre un altro Divino che sia l'Essere e l'Esistere in nelle sue immagini Sè, per conseguenza che un altro Dio della medesima Essenza non sia possibile DELL'ESSENZA DI DIO, LA QUALE È IL 5 Che la pluralità di Dei nei secoli antichi, ed anche DIVINO AMORE E LA DIVINA SAPIENZA nei nostri giorni, non sia esistita se non perchè non si è 1 Che Dio sia l'Amore stesso e la Sapienza stessa, e compreso il Divino Essere che questi due facciano la sua Essenza 2
  • 7. 2. Che Dio sia il Bene stesso e il Vero stesso, perchè il 3 Che l'Onnipotenza di Dio tanto nell'Universo, Bene appartiene all'Amore, e il Vero alla Sapienza quanto in tutte e nelle singole cose di esso, proceda ed operi secondo le leggi del suo Ordine 3 Che Dio, essendo l'Amore stesso e la Sapienza stessa, 4 Che Dio sia Onnisciente, cioè, che Egli percepisca, sia la Vita stessa, che è la Vita in Sè veda e sappia tutte e le singole cose, 6.no alle minutis­ 4 Che l'Amore e la Sapienza in Dio facciano uno sime, che si fanno secondo l'Ordine, e da queste anche quelle che si fanno contro l'Ordine 5 Che l'essenza dell'Amore sia di amare gli altri fuori di sè, di volere essere uno con essi, e di renderli felici 5 Che Dio sia Onnipresente dai primi agli ultimi del da sè suo Ordine 6 Che l'uomo sia stato creato forma dell'Ordine 6 Che questi Essenziali dell'Amore Divino siano stati Divino la causa della Creazione del'Universo, e siano la causa della sua Conservazione 7 Che per quanto l'uomo vive secondo l'Ordine Divino, tanto sia nella potenza contro il male e il falso in virtù della Divina Onnipotenza, e tanto nella sapienza intorno al bene e al vero in virtù della Divina On­ DELL'ONNIPOTENZA, DELL'ONNISCIENZA niscienza, e tanto in Dio in virtù della Divina Onni­ E DELLA ONNIPRESENZA DI DIO presenza 1 Che l'Onnipotenza, l'Onniscienza e l'Onnipresenza appartengano alla Divina Sapienza dal Divino Amore DELLA CREAZIONE DELL'UNIVERSO 2. Che l'Onnipotenza, l'Onniscienza e l'Onnipresenza Che nessuno possa formarsi un'idea giusta della di Dio non possano essere conosciute se non si sa che Creazione dell'Universo, se non sono premesse alcune cosa è l'Ordine, e se s'ignora relativamente ad esso che conoscenze generali, che mettano l'Intelletto in uno Dio è l'Ordine, e che in un con la Creazione Egli ha stato di percezione; quali sono queste conoscenze introdotto l'Ordine tanto nell'Universo, quanto in tutte La Creazione dell'Universo è descritta in cinque e nelle singole cose di esso Memorabili 4
  • 8. CAPITOLO SECONDO Corollario: Sullo stato della Chiesa prima dell'Avveni­ DEL SIGNORE REDENTORE mente deI Signore, e sul suo stato dopo quell'avveni­ mente 1 Che Jehovah-Dio sia disceso ed abbia preso l'Umano per redimere e salvare gli uomini 2 Che Jehovah Dio sia disceso come Divino Vero, che è la Parola, e che tuttavia non abbia separato il Divino DELLA REDENZIONE Bene 1 Che la stessa Redenzione fosse la soggiogazione 3 Che Dio abbia preso l'Umano secondo il suo Divino degl'Inferni e l'ordinamento dei Cieli, e per l'una e Ordine l'altro la preparazione ad una Nuova Chiesa spirituale 4 Che l'Umano, per il quale Dio si è inviato nel 2 Che senza questa Redenzione alcun uomo avrebbe Mondo, sia il Figlio di Dio potuto essere salvato, e gli angeli non avrebbero potuto 5 Che il Signore per gli atti della Redenzione siasi sussistere nello stato d'integrità fatto la Giustizia 3 Che il Signore cosi abbia redento non solo gli 6 Che il Signore per i medesimi atti si sia unito al uomini, ma anche gli angeli Padre, e il Padre a Lui 4 Che la Redenzione sia stata un' Opera puramente 7 Che cosî Dio si sia fatto Uomo, e l'Uomo Dio in una Divina sola Persona 5 Che questa stessa Redenzione non avrebbe potuto 8 Che la progressione verso l'Unione fosse 10 stato essere fatta se non da Dio incarnato della sua Esinanizione, e che la stessa Unione sia 10 stato della sua Glorificazione 6 Che la Passione della croce sia stata l'ultima ten­ tazione, che il Signore sostenne come grandissimo 9 Che d'ora innanzi niuno fra i Cristiani venga nel Profeta, e che essa sia stato il mezzo di Glorificazione Cielo, all'infuori di chi crede nel Signore Dio Salvatore dei suo Umano, cioè dell'Unione col Divino di suo e si rivolge a Lui solo Padre, e non già la Redenzione 6 7
  • 9. 7 Che la credenza che la Passione della croce fosse la 4 Che il Signore operi quelle Virtù in coloro che stessa Redenzione, sia l'errore fondamentale della credono in Lui Chiesa; e che questo errore, aggiunto all'errore sulle tre Che il Signore operi per Sè dal Padre, e non vice­ Persone Divine ab aeterno, abbia talmente pervertito versa tutta la Chiesa, che in essa non rimane più nulla di 6 Che 10 spirito dell'uomo sia la sua mente e tutto spirituale quel che ne procede Corollario: In nessun luogo nell'Antico Testamento è CAPITOLO TERZO detto che i Profeti abbiano parlato secondo 10 Spirito DELLO SPIRITO SANTO, E DELLA DIVINA Santo, ma bensl secondo Jehovah Dio; altrimenti perô OPERAZIONE nel Nuovo Testamento 1 Che 10 Spirito Santo sia la Divina Verità, e altresi la Divina Virtù e la Divina Operazione procedenti da DELLA DIVINA TRINITÀ Dio Dno, in cui è la Divina Trinità, cosi procedenti dal 1 Che vi sia una Divina Trinità, che è il Padre, il Signore Dio Salvatore Figliuolo e 10 Spirito Santo 2 Che la Divina Virtù e la Divina Operazione, che 2 Che questi tre, il Padre, il Figliuolo e 10 Spirito sono intese per 10 Spirito Santo, siano in generale la Santo, siano i tre Essenziali d'un solo Dio, che fanno Riformazione e la Rigenerazione; a secondo queste, uno, come l'anima, il corpo e l'operazione nell'uomo l'Innovazione, la Vivificazione, la Santificazione e la 3 Che prima deI Mondo creato non vi fosse questa Giustificazione; e secondo queste, la Purificazione dai Trinità, ma che dopo il Mondo creato, quando Dio si mali e la Remissione dei peccati, e finalmente la fu incarnato, essa sia stata provveduta e fatta, e allora Salvazione nel Signore Dio Redentore e Salvatore Gesù Cristo 3 Che quella Divina Virtù e quella Divina Operazione, 4 Che una Trinità di Divine Persone ab aeterno, 0 prima che presso gli Ecclesiastici specialmente sono intese per del Mondo creato, sia nell'idee del pensiero una Trinità l'invio dello Spirito Santo, siano ]'Illustrazione e di Dei, e che l'idea di tre Dei non possa esser distrutta l'Istruzione per la confessione orale d'un solo Dio 8 9
  • 10. 5 Che la Trinità di Persone fosse ignota nella Chiesa 2. Che nella Parola vi sia un Senso spirituale MO ad ora Apostolica, ma che essa sia nata dal Concilio di Nicea, ignorato e quindi sia stata introdotta nella Chiesa Cattolica Romana, e da questa nelle Chiese che se ne sono separate Che cosa sia il Senso spirituale Che dal Signore proceda il Divino celeste, il Divino 6 Che dalla Trinità Nicena e nel tempo stesso Atana­ spirituale e il Divino naturale siana sia nata la Fede, che ha pervertito tutta la Chiesa Che il Senso spirituale sia in tutte e nelle singole cose Cristiana della Parola; dimostrato 7 Che quindi resulti che questa Fede è l'abominazione Che il Signore, quando era nel Mondo, abbia padato della desolazione, e l'affiizione quale mai non fu, nè per corrispondenze, cosi spiritualmente, anche quando sarà, che il Signore aveva predetto in Daniel, negli padava naturalmente Evangelisti e nell'Apocalisse Che sia dal Senso spirituale che la Parola è divina­ 8 Che inoltre risulti questo, che se un nuovo Cielo e mente inspirata e santa in ogni vocabolo una nuova Chiesa non fossero fondati dal Signore, non Che il Senso spirituale della Parola sia stato MO ad sarebbe salvata alcuna carne ora ignorato, ma presso gli antichi fosse conosciuto; delle corrispondenze presso questi 9 Che dalla Trinità di Persone, di cui ciascuna in Che il Senso spirituale della Parola non sarà d'ora particolare è Dio, secondo il Simbolo d'Atanasio, siano innanzi dato, fuorchè a colui che è dal Signore nei sorte intorno a Dio molte idee discordanti e eterogenee, veri genuini le quali sono fantasie ed aborti Maraviglie concernenti la Parola dal suo Senso spirituale CAPITOLO QUARTO DELLA SACRA SCRITTURA 3 Che il Senso della lettera della Parola sia la base, il contenente e il sostegno del suo Senso spirituale e del o DELLA PAROLA DEL SIGNORE suo Senso celeste 4 Che il Divino Vero nel senso della lettera della l Che la Sacra Scrittura 0 la Parola sia 10 stesso Divino ParoIa sia nel suo pieno, nel suo santo e nella sua Vero potenza IO II
  • 11. Che i veri dei Senso letterale della Parala siano intesi della Parola, ed essere confirmata per questo senso pcr le pietre preziose, di cui erano composti i fonda­ Che il vera genuino, che deve appartenere alla menti della Nuova Gerusalemme, come è detto Dottrina, non apparisca nel Senso letterale della nell'Apocalisse; e questo secondo la corrispondenza Parola, fuorchè a coloro che sono nell'illustrazione Che i veri e i beni della Parola, nel Senso della sua dal Signore lettera, siano intesi per l'Urim e il Tummim sull'Efod di Aaron 6 Che per il Senso della lettera della Parola vi sia Che gli stessi beni e gli stessi veri siano intesi per le congiunzione col Signore e consocizaione cogli Angeli Pietre preziose nel giardino d'Eden, dove è detto in 7 Che in tutti i Cieli vi sia la Parola, e che indi provenga Ezechiel che fosse stato il Re di Tiro la sapienza angelica Che i veri e i beni negli ultimi, quali sono nel Senso letterale della Parola, slano stati rappresentati per le 8 Che la Chïesa esista dalla Parola, e che tale essa sia cortine, i veli e le colonne del Tabernacolo nell'uomo, quale è in lui l'intelletto della Parola Che gli stessi veri e gli stessi beni siano parimente 9 Che nelle singole cose della Parola vi sia il connubio stati rappresentati per gli Esterni dei Tempio di deI Signore e della Chiesa, e quindi il connubio deI Gerusalemme Bene e del Vera Che la Parala nella sua gloria sia stata rappresentata 10 Che dal Senso letterale della Parola si possano nel Signore, quando fu trasfigurato pigliare delle eresie, ma che sia pericoloso il confirmarle Che la potenza della Parola negli ultimi sia stata Che moite cose della Parola siano apparenze del vero, rappresentata per i Nazirei nelle quali sono nascosti i veri genuini Dell'ineffabile Potenza della Parala Che per la confirmazione delle apparenze del vero 5 Che la dottrina della Chiesa debba essere attinta dal nascano delle illusioni Senso letteraie della Parola, ed essere confirmata per Che il Senso letterale della Parola sia una custodia per esso senso i veri genuini, che sono nascosti dentra Che il Senso letterale della Parola sia stato rappre­ Che la Parala non s'intenda senza la Dottrina sentato per i Cherubini, e sia nella Parola significato Che la Dottrina debba essere attinta dal senso letterale per essi 12 13
  • 12. lIChe il S~gnore nel Mondo abbia compiuto tutte le 4 SEcoNDa PRECETTO: Non prendere il Nome di cose della Parola, e per questo si sia fatto la Parola, Jehovah Dio tua in vano, perciocchè Jehovah non cioè il Divino Vero anche negli ultimi terrà per innocente colui che avrà preso il Suo Nome in 12 Che prima di questa Parola che oggi è nel mondo, vano vi fosse una Parola che è andata perdu ta 5 TERZO PRECETTO: Ricordati deI giorno di Sabato per 13 Che per la Parola la luce sia comunicata anche a santificarlo: tu lavorerai sei giorni e farai agni opera coloro che sono fuori della Chiesa, e che non hanno la 1 tua, ma il settimo giorno (è) il Sabato a Jehovah Dio Parola 14 Che se non vi fosse una Parola, nessuno saprebbe 1 tuo 6 QUARTO PRECETTO: Onora tuo Padre e tua Madre, che vi è un Dio, un Cielo e un Inferno, una Vita dopo affinchè i tuoi giorni siano prolungati sopra la terra, la morte, e nessuno tante mena conoscerebbe il Signore che Jehovah Dio tua ti dà 7 QUINTO PRECETTO: Non uccidere CAPITOLO QUINTO IL CATECHISMO 0 DECALOGO 8 SESTO PRECETTO: Non commettere adulterio 9 SETTIMO PRECETTO: Non furare SPIEGATO QUANTO AL sua SENSO ESTERNO ED AL sua SENSO INTERNO 10 OTTAVO PRECETTO: Non rispondere contro al tua 1 Che il Decalogo fosse la Santità stessa nella Chiesa Israelita; della santità dell'Arca nella quale era la Legge 'l prossimo da falso testimonio II NONO E DECIMO PRECETTO: Non concupire la casa 2 Che il Decalogo nel Senso della lettera contenga i . del tua prossimo, non concupire la moglie deI tua precetti comuni di dottrina e di vita, e che nel Senso prossimo, nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue, spirituale e nel Senso celeste contenga universalmente nè il suo asino, nè cosa a1cuna che sia del tua prossimo tutti i precetti 12 Che i Dieci Precetti del Decalogo contengano 3 PRIMO PRECETTO: Non vi sarà altro Dio dinanzi tutto quel che spetta all'amore verso Dio, e tutto quel alle mie facce che spetta all'amore verso il prossimo 14 15
  • 13. Che secondo l'abbondanza e la coerenza delle verità CAPITOLO SESTO DELLA FEDE si perfezioni la Fede Che le verità della Fede, comunque siano numerose PREFAZIONE: Che la Fede sia il primo per il tempo, ma ed appariscono diverse, tuttavia facciano uno dal che la Carità sia il primo per il fine Signore Che il Signore sia la Parala, il Dio del Cielo e della 1 Che la Fede salvifica sia la Fede nel Signore Dio l~" Terra, il Dio d'ogni carne il Dio della Vigna 0 della Salvatore Gesù Cristo Chiesa, il Dio della Fede e la stessa, Luce, la Verità e Perchè Egli è Dio visibile, nel quale è Dio invisibile la Vita eterna; dimostrato con la Parala z Che la Fede, in sostanza, sia che colui che ben vive e crede secondo le regole è salvato dal Signore 5 Che la Fede senza la Carità non sia la Fede, e che la Che il Primo punto della fede in Lui sia la ricono­ Carità senza la Fede non sia la Carità, e che l'una e scenza che Egli è il FIGLIUüL DI DIO l'altra non vivano se non dal Signore Che l'uomo possa acquistarsi la Fede 3 Che l'uomo riceva la Fede per questo, che si rivolge Che l'uomo possa acquistarsi la Carità al Signore, impara le verità dalla Parola, e vive secondo Che l'uomo possa acquistarsi anche la vita della esse Fede e della Carità Dell'Essere della Fede; dell'Essenza della Fede; Che cio nondimeno nulla della fede, nulla della dell'Esistenza della Fede; dello Stato della Fede, e carità, e nulla della vita di entrambe vengano dall'­ della Forma della Fede uomo, ma che tutto venga dal Signore solo Della Fede meramente naturale; che sia una per­ Differenza tra la Fede naturale e la Fede spirituale, suasione che simula la Fede e che questa sia dentra in quella dal Signore 4 Che l'abbondanza delle verità legate insieme come in un fascio, esaltino e perfezionino la Fede 6 Che il Signore, la Carità e la Fede facciano uno, Che le verità della Fede siano moltiplicabili all'infinito come la vita, la volontà e l'intelletto nell'uomo; e che Che la disposizione delle verità della Fede sia in serie, se si dividono, ognuno perisca, come una perla ridotta cosi come in fascicoli in polvere 16 17
  • 14. Che il Signore con tutto il suo Divino Amore, e con Che la Carità sia il ben-volere, e che le buone opere tutta la sua Divina Sapienza, COS! con tutta la sua siano il ben-fare dietro il ben-volere Divina Vita influisca presso ogni uomo Che la Carità e la Fede non siano che cose mentali e Che per conseguenza il Signore influisca presso ogni caduche, se, quando si puo, non vengono determinate uomo con tutta l'essenza della Fede e della Carita in opere, e se non coesistono in esse opere Che quelle cose che influiscono dal Signore, siano Che la sola Carità non produca le buone opere, e ricevute dall'uomo secondo il suo stato e la sua tanto mena ancora la Fede sola, ma che la Carità e la forma Fede unite insieme ne producano Che pero l'uomo che divide il Signore, la Carità e la 9 Che vi sia una Fede vera, una Fede bastarda e una Fede non sia una forma che riceve, ma sia una forma che distrugge Fede ipocrita Che la Chiesa Cristiana fin dalla sua culla comincio ad essere infestata e lacerata dagli scismi e dall'eresie 7 Che il Signore sia la Carità e la Fede nell'uomo, e Che la Fede vera sia unica, e che essa sia la Fede nel che l'uomo sia la Carità e la Fede nel Signore Signore Dio Salvatore Gesù Cristo, e dimori presso Che vi sia una congiunzione con Dio per la quale coloro che credono che Egli è il Figliuolo di Dio, il l'uomo ha la salute e la vita eterna Dio deI cielo e della terra, e uno col Padre Che la congiunzione non sia possibile con Dio Padre, Che la Fede bastarda sia ogni Fede che si allontana ma che sia possibile col Signore, e per Esso con Dio dalla vera Fede, che è unica; e che essa dimori presso Padre coloro che salgono per un'altra parte, e riguardano Che la congiunzione col Signore sia reciproca, cioè il Signore non come Dio, ma solamente come uomo dire, che il Signore sia nell'uomo, e l'uomo nel Che la Fede ipocrita non sia una fede Signore Che questa congiunzione reciproca del Signore e 10 Che non vi sia alcuna fede presso i malvagi dell'uomo si effettui per la Carità e la Fede Che i malvagi non abbiano nessuna fede, perchè il male appartiene all'lnferno, e la fede al Cielo 8 Che la Carità e la Fede siano insieme nelle buone Che non abbiano nessuna fede nel Cristianesimo tutti opere coloro che rigettano il Signore e la Parola, sebbene 18 19
  • 15. vivano moralmente e razionalmente, ed anche 5 Che la Chiesa sia il Prossimo che deve essere amato padino, insegnino e scrivano intorno alla Fede in un grado superiore, e che il Regno dei Signore sia il Prossimo che deve essere amato in grado supremo CAPITOLO SETTIMO DELLA CARITÀ, 0 DELL'AMORE VERSO 6 Che amare il Prossimo, considerato in sè, non sia IL PROSSIMO amare la persona, ma bensi sia amare il bene che è nella persona E DELLE BVONE OPERE 7 Che la carità e le buone opere siano due cose distinte, 1 Che vi siano tre Amori universali: l'amore dei Cielo, come il ben-volere e il ben-fare l'amore del mondo, e l'amore di sè 8 Che la stessa Carità sia agire giustamente e fedel­ Della Volontà e dell'Intelletto mente nell'ufficio, neI negozio e nell'opera, in cui Del Bene e del Vero ciascuno è, e con coloro coi quali si ha qualche com­ Dell'Amore in generale mercio Dell'Amore di sè e dell'Amore dei mondo in ispecie 9 Che i BENEFIzI della Carità consistano nel dare ai Dell'uomo Interno e dell'uomo Esterno poveri e nel soccorrere gl'indigenti, ma con prudenza Dell'uomo meramente Naturale e Sensuale 10 Che vi siano i DOVERI della Carità, alcuni pubblici, 2 Che quei tre Amori, quando sono regolarmente altri domestici ed altri privati subordinati, perfezionino l'uomo; ma quando non sono regolarmente subordinati, 10 pervertano e 10 capovol­ lIChe le RICREAZIONI della Carità siano i pranzi, le gano cene e le riunioni 12 Che la Prima cosa della Carità sia di rimuovere i 3 Che ogni uomo in singolare sia il Prossimo che deve essere amato, ma secondo la qualità del suo bene mali, e la Seconda di fare i beni che sono utili al pros­ simo 4 Che l'Vomo nel plurale, cioè una società piccola 0 13 Che l'uomo negli eserciz.l della Carità non ponga il grande, e l'Vomo nel composto di quelle società, cioè merito nelle opere, quando crede che ogni bene viene la Patria, sia il Prossimo che deve essere amato dal Signore 20 21
  • 16. J4 Che la vita morale, quando è in pari tempo 4 Che l'uomo, fino a che vive nel Mondo, sia tenuto spirituale, sia la Carita nel mezzo fra il Cielo e l'Inferno, e là nell'equilibrio spirituale, che è il Libero Arbitrio J 5 Che un'amicizia d'amore legata con un uomo, qualunque egli sia in quanto allo spirito, sia pre­ 5 Che dalla permissione del male, in cui è l'uomo giudizievole dopo la morte interno d'ognuno, risulti ad evidenza che l'uomo ha il Libero Arbitrio nelle cose spirituali J 6 Che vi sia una Carità bastarda, una Carità ipocrita e una Carità morta 6 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali la Parola non sarebbe d'alcun USD, e conseguentemente 17 Che l'amicizia d'amore fra i malvagi sia fra essi un neppure la Chiesa odio intestino 7 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali non 18 Della congiunzione dell'amore verso Dio e dell'­ vi sarebbe nulla dell'uomo per cui si potrebbe con­ amore verso il prossimo giungere reciprocamente al Signore, e quindi non vi sarebbe Imputazione, ma la sola Predestinazione, che è detestabile CAPITOLO OTTAVO Effetti detestabili della Predestinazione divulgati DEL LIBERO ARBITRIO J Precetti e Dommi della Cruesa odierna sul Libero 8 Che senza il Libero Arbitrio nelle cose spirituali Dio Arbitrio sarebbe la causa deI male, e COS! non vi sarebbe alcuna imputazione della carità e della fede 2. Che i due alberi posti nel giardino d'Eden, l'uno della vita, e l'altro della scienza deI bene e del male, 9 Che ogni spirituale della Cruesa, che entra nella significhino che all'uomo è dato il Libero Arbitrio libertà ed è ricevuto in virtù della libertà, rimanga, ma nelle cose spirituali non quando è altrimenti 3 Che l'uomo non sia la Vita, ma un ricettacolo della 10 Che la volontà e l'intelletto dell'uomo siano in vita che procede da Dio questo Libero Arbitrio; ma che fare il male sia represso 2.2. 2.3
  • 17. dalle leggi nell'uno e nell'altro Mondo, 10 spirituale e rimanga in essi, e colui che rimane in essi non possa il naturale, perchè altrimenti la Società perirebbe in essere salvato entrambi Che cosa è l'adempimento della Legge Il Che se gli uomini non avessero il Libero Arbitrio 5 Che la conoscenza del peccato e l'esame d'un peccato nelle cose spirituali, essi tutti potrebbero nel mondo appo sè comincino la Penitenza intero, in un sol giorno, essere indotti a credere nel 6 Che la Penitenza attuale sia di esaminarsi, conoscere Signore; ma che questo non si possa fare, perchè quel e riconoscere i suoi peccati, supplicare il Signore e che non è ricevuto dall'uomo in virtù del suo Libero cominciare una nuova vita Arbitrio, non rimane Che oggidi non si facciano miracoli, perchè essi 7 Che la vera Penitenza sia di esaminare non solo gli tolgono il Libero Arbitrio nelle cose spirituali, e atti della sua vita, ma anche le intenzioni della sua costringono volontà 8 Che coloro che non si esaminano, ma che nondimeno CAPITOLO NONO si astengono dai mali, perchè sono peccati, facciano DELLA PENITENZA anche Penitenza; e che questa Penitenza abbia luogo in quelli che fanno per religione le opere della Carità 1 Che la Penitenza sia la prima cosa della Chiesa 9 Che bisogna che la Confessione sia fatta dinanzi al nell'uomo Signore Dio Salvatore, e che allora vi sia supplicazione 2 Che la Contrizione, che oggicll si dice che preceda la per il soccorso e la potenza di resistere ai mali Fede e sia seguita dalla consolazione deI Vangelo, non 10 Che la Penitenza attuale sia facile appo quelli che sia la Penitenza l'hanno fatta qualche volta, ma molto refrattaria per 3 Che la sola confessione orale che si è peccatore non coloro che non l'hanno fatta mai sia la penitenza Il Che colui che non ha mai fatto Penitenza, 0 che non si è mai riguardato internamente, nè scrutato, non 4 Che l'uomo nasca inclinato ai mali d'ogni genere, e sappia final mente quel che è il male che danna, e quel che se non li rimuove in parte per la Penitenza, egli che è il bene che salva 24 25
  • 18. CAPITOLO DECIMO 8 Che l'uomo rigenerato abbia una nuova volontà e DELLA RIFORMAZIONB E DELLA un nuovo intelletto RIGENERAZIONE 9 Che l'uomo rigenerato sia in comunione cogli angeli 1 Che se l'uomo non è generato una seconda volta, e del Cielo, e il non rigenerato in comunione cogli spiriti come creato di nuovo, non possa entrare nel Regno di dell'Inferno Dio 10 Che per quanto l'uomo è rigenerato, tanto i peccati 2 Che la nuova Generazione 0 la nuova Creazione sia siano rimossi, e che questa remozione sia la Remissione l'opera del Signore solo per la Carità e la Fede, come i dei peccati due mezzi, l'uomo cooperante lIChe la Rigenerazione non sia possibile senza il 3 Che tutti essendo stati redenti, tutti possano essere Libero Arbitrio nelle cose spirituali rigenerati, ciascuno secondo il suo stato 12 Che III Rigenerazione non sia possibile senza i veri, 4 Che la Rigenerazione si faccia assolutamente nella per i quali si forma la Fede, e coi quali si congiunge la stessa guisa che l'uomo è conceputo, è portato nell'utero, Carità nasce ed è allevato Alcune osservazioni sul Sesso mascolino e femminino 5 Che il primo atto della nuova generazione si chiami nel Regno vegetale Riformazione; esso appartiene all'intelletto; e che il secondo atto si chiami Rigenerazione; esso appartiene CAPITOLO DECIMOPRIMO alla volantà e quindi all'intelletto DELL'IMPUTAZIONE 6 Che primieramente debba essere riformato l'uomo 1 Che la Fede della Chiesa odierna (che si afferma Interno, e per esso l'uomo Esterno, e che cosi l'uomo essere la sola che giustifica) e l'Imputazione facciano sia rigenerato unD 7 Che quando cio avviene, cominci un combattimento 2 Che l'imputazione appartenente alla Fede odierna sia fra l'uomo Interno e l'uomo Esterno, e che allora colui doppia, l'una del Merito di Cristo, e l'altra della Salute che vince domini sull'altro che ne risulta 26 27
  • 19. 3 Che la Fede, che è imputativa del merito e della 10 Che il Pensiero non sia imputato a nessuno, ma la giustizia di Cristo Redentore, sia uscita primieramente Volontà sia imputata clai decreti deI Sinodo di Nicea sopra le tre Persone Divine ab ac/crno, la quaI Fede, da quell'epoca sino al CAPITOLO DECIMOSECONDO presente, è stata ricevuta da tutto il Mondo Cristiano DEL BATTESIMO 4 Che la Fede imputativa deI merito di Cristo non 1 Che senza la conoscenza deI Senso spirituale della fosse conosciuta nella Chiesa Apostolica, che precedette Parola nessuno possa, sapere quel che i due Sacramenti, il Concilio di Nicea, e che essa non sia intesa in nessuna il Battesimo e la Santa Cena, involgono ed effettuano parte nella Parola 2 Che per il Lavacro, che si chiama Battesimo, sia 5 Che l'imputazione del merito e della guistizia di inteso il Lavacro spirituale, che è la Purificazione dai Cristo sia impossibile mali e dai falsi, e cosi la Rigenerazione 6 Che vi sia l'Imputazione, ma del bene e del male, e 3 Che siccome la Circoncisione deI cuore era rap­ in pari tempo della fide presentata per la Circoncisione del prepuzio, il Battesimo sia stato instituito in luogo della Circoncisione, affinchè 7 Che la Fede e l'Imputazione della Nuova Chïesa non la Chïesa Interna succedesse alla Chïesa Esterna, la quale possano in nessun modo essere insieme con la Fede e in tutte e nelle singole cose figurava la Chiesa Interna l'Imputazione della Chiesa precedente; e che se sono insieme, avvenga una tale collisione e un tal conflitto, 4 Che il primo uso del Battesimo sia l'introduzione che il tutto della Chïesa appo l'uomo perisce nella Chiesa Cristiana, e in pari tempo l'inserzione fra i Cristiani nel Mondo spirituale 8 Che il Signore imputi ad ogni uomo il bene, e che l'Inferno imputi ad ogni uomo il male 5 Che il secondo uso del Battesimo sia che il Cristiano conosca e riconosca il Signore Gesù Cristo Redentore 9 Che la Fede faccia la sentenza rispetto a quello con e Salvatore, e che 10 segua cui essa si congiunge: se la vera Fede si congiunge col bene, la sentenza è per la vita eterna; ma se la Fede si 6 Che il terzo uso del Battesimo, che è l'uso finale, sia congiunge col male, la sentenza è per la morte eterna che l'uomo sia rigenerato 28 29
  • 20. 7 Che per il Battesimo di Giovanni sia stata preparata 3 Che da queste cose bene intese si possa comprendere la via, perchè Jehovah il Signore potesse discendere nel che la Santa Cena contiene universalmente e singolar­ Mondo e compiere la Redenzione mente tutte le cose della Chiesa e tutte quelle deI Cielo 4 Che nella Santa Cena sia tutto il Signore, e tutta CAPITOLO DECIMOTERZO quanta la sua Redenzione DELLA SANTA CENA 5 Che il Signore sia presente presso coloro che si l Che senza una cognizione delle Corrispondenze delle accostano degnamente alla Santa Cena, ed apra loro il cose naturali colle cose spirituali nessuno possa cono­ Cielo; e che Egli sia anche presente presso coloro che scere i frutti dell'uso della Santa Cena vi si accostano indegnamente, ma che a questi non apra il Cielo: conseguentemente, che come il Battesimo è z Che dietro la conoscenza delle Corrispondenze si l'introduzione nella Chiesa, cosi la Santa Cena sia sappia quel che è inteso per la Carne e il Sangue del l'introduzione nel Cielo Signore, e che è intesa la medesima cosa per il Pane e il Vino, cioè dire, che per la Carne del Signore e per il 6 Che coloro si accostano degnamente alla Santa Cena Pane è inteso il Divino Bene del suo Amore, e altresî i quali sono nella fede nel Signore e nella carità verso il ogni bene della Carità; e che per il Sangue deI Signore prossimo, cosi quelli che sono rigenerati e per il Vino è inteso il Divino Vero della sua Sapienza, e altresi ogni vero della Fede; e per la manducazione è 7 Che coloro che si accostano degnamente alla Santa intesa l'appropriazione Cena, siano nel Signore, e il Signore sia in essi; che per È dimostrato con la Parola quel che è inteso per la conseguenza per la Santa Cena si effettui la congiunzione Carne col Signore ................ per il Sangue 8 Che la Santa Cena sia, per coloro che vi si accostano ................ per il Pane degnamente, come un segno e un sigillo che essi sono ............. , .. per il Vino figliuoli di Dio 3° 31
  • 21. siano salvati, e affinchè di essi sia formato un Nuovo CAPITOLO DECIMOQUARTO Cido angelico e una Nuova Chiesa nelle Terre; e che DELLA CONSUMAZIONE DEL SECOLO senza questo Avvenimento nessuna carne potrebbe DELL'AVVENIMENTO DEL SIGNORE essere salvata-Matt. XXIV, 22 E DEL NUOVO CIELO E DELLA NUOVO CHIESA 7 Che questo secondo Avvenimento deI Signore non sia un Avvenimento in Persona, ma nella Parola, che 1 Che la Consumazione del secolo sia l'ultimo tempo 0 procede da Esso e che è Esso stesso la fine della Chiesa 8 Che questo secondo Avvenimento del Signore si 2 Che oggi sia l'ultimo tempo della Chiesa Cristiana, effettui per mezzo d'un uomo, dinanzi al quale il Signore che è stato predetto e descritto dal Signore negli si è manifestato in Persona, e l'ha empito del suo Spirito Evangelisti e nell'Apocalisse per insegnare le Dottrine della Nuova Chiesa mediante la Parola procedente da Lui 3 Che questo ultimo tempo della Chiesa Cristiana sia la Notte stessa, nella quale finirono le Chiese precedenti 9 Che questo sia inteso nell'Apocalisse,-Cap. XXI­ per il Nuovo Cielo e la Nuovo Terra, e per la Nuova 4 Che dopo questa Notte venga la Mattina, e che Gerusalemme discendente dal Cielo l'Avvenimento del Signore sia quella Mattina 10 Che questa Nuova Chiesa sia la corona di tutte le Chiese, che fin qui sono esistite sul globo terrestre 5 Che l'Avvenimento deI Signore non sia il suo Avvenimento per distruggere il Cielo visibile e la Terra abitabile, e creare un nuovo Cielo e una nuova Terra, come moIti, per non aver compreso il Senso spirituale della Parola, banno creduto fin qui 6 Che questo Avvenimento deI Signore, che è il secondo, abbia luogo affinchè i malvagi siano separati Printed in England by Eyre", Spottiswoode Ltd, Thanet Press, Margate dai buoni, e quelli che credettero e credono nel Signore 33 32