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L’uomo e la sua vita in Dio 1
; il suo destino non è mai l’Inferno, ma è sempre la
Comunione degli esseri in Dio ; cenni sull’Aldilà
Il Signore Gesù spiegò le ragioni della vita dell’uomo nel XIX secolo al Suo scrivano
austriaco Jakob Lorber.
Gli uomini e l’universo furono creati per salvare gli Angeli caduti, cioè i Demoni. Infatti,il
Signore Gesù ci dice tramite Jakob Lorber: << ... Gli spiriti caduti che si erano volontariamente
allontanati da me avevano intrapreso la via sbagliata, non potevano e non volevano saper niente
di progresso, di perfezionamento; tuttavia, per non sbarrare loro completamente la strada, furono
posti in condizioni in cui, ferma restando la loro libertà personale, possono tornare indietro quando
vogliono. Per questo fu ora creato tutto il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a
seconda del grado della loro malvagità gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte,
tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita,
alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro
volontario ritorno: perché ovunque per prima cosa c’è il principio di libertà e il principio di
perfezionamento viene come secondo (.). Tutta la terra e gli innumerevoli altri corpi celesti sono
formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione visibile consiste solo di particole del
grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto nella materia, Dio, che è eterno
amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare Lucifero, perché ciò che Dio ha
chiamato una volta alla vita può sì cambiare forma e passare da una meno nobile a una più nobile,
o viceversa, ma non può mai essere annientato 2
>>.
Quindi l’uomo, la Creazione e la stessa vita del pianeta Terra non sono altro che strumenti
dell’amore di Dio per salvare i Demoni dall’Inferno, che non è eterno e esiste soltanto nel piano o
mondo mentale creato dal pensiero degli uomini. La vita che tutti gli esseri vivono sulla Terra fà
crescere in loro gradualmente la Coscienza e la Mente in base alla Legge dell’Evoluzione 3
che
prevede la reincarnazione 4
e la pedagogia della legge del Karma 5
fino a fare diventare l’uomo un
Santo perché Dio, che è amore 6
, ci ama. Ma non soltanto: il Signore Dio per poter perdonare
dopo ogni incarnazione terrena i peccati dell’uomo ha ideato il pentimento, che poi dona a
ciascuno di noi 7
.
1
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto), pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto ;
Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee
2
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia
3
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di Evoluzione),
Mediterranee
4
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 184-186 (La reincarnazione), Armenia ; Cerchio Firenze 77, Per un mondo
migliore, pagina 214 (Reincarnazione); Dizionario Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione)
5
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma), Mediterranee
6
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee
7
Sapienza 12, 19
1
Il Signore Dio nella persona di Gesù Cristo per non condannare l’uomo non lo giudicano
nell’Aldilà dopo ogni incarnazione terrestre sulla base dei suoi peccati, ma sulla base delle sue
buone azioni 8
!
Quando una Individualità - la Goccia o Scintilla Divina, Spirito o Sé 9
- si incarna per la
prima volta sulla Terra in un uomo, quest’uomo ha una coscienza piccola piccola, di poco più
ampia di quella di un animale molto intelligente, come il cavallo ad esempio.
L’uomo quindi, all’inizio delle incarnazioni umane ha un egoismo violento 10
, ma vita dopo
vita egli amplia continuamente la sua coscienza per mezzo degli insegnamenti/correzioni del
dolore 11
che ad ogni vita gli impartisce la legge del karma.
L’uomo, vivendo sulla Terra - sempre aiutato direttamente o indirettamente dal suo Dio -
diventa altruista, cioè diventa capace di amare il suo prossimo in forza dell’ottenimento di gradi
sempre maggiori di Mente e di Spirito 12
( per Spirito si intenda la Coscienza o Corpo akasico 13
o
l’Anima 14
perché lo Spirito dell’uomo - cioè la Goccia o Scintilla Divina, o Spirito o Sé - è completo
e perfetto e perciò (.) non è soggetto ad evoluzione (.)15
).
Le ragioni del destino sublime dell’uomo sono fondate sull’amore, sull’onniscienza e
l’onnipotenza di Dio e sulla redenzione del Cristo 16
.
Dio ha detto che è amore 17
; anche il Signore Gesù è amore; ce lo ha detto la Madonna a
Medjugorje in Croazia 18
.
Si arriva a diventare uomini con una coscienza amplia dopo un lungo cammino che dura
molti milioni di anni come esseri inferiori dei regni minerale, vegetale e animale della Natura
perché: “(.) l’ essere di ciascuno, di cui l’uomo costituisce una fase della manifestazione, affonda le
sue radici nei regni minerale, vegetale e animale. Su queste vite si fonda la manifestazione della
coscienza individuale (.) 19
“.
L’uomo vive a lungo sulla Terra attraverso a tutto il pianeta ( ci si vive oltre cinquantamila
anni 20
) prima di arrivare alle soglie della santità, perché l’uomo deve scegliere da se stesso di
essere altruista fino a donare la sua vita per salvarne un’altra senza sperare in alcuna
ricompensa.
8
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
9
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
10
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 228 (Prime incarnazioni umane), Mediterranee
11
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee
12
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
13
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), Mediterranee
14
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
15
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
16
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo”), Mediterranee
17
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee
18
Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR
19
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee
20
Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee
2
Per ampliare la Coscienza di ogni uomo , il Signore Dio, l’onnipotente e onnisciente Padre-
Madre-Dio 21
- è sempre pronto ad aiutarlo, ma il Signore non si impone mai a nessuno 22
, in
quanto non vuole automi ( avrebbe potuto crearseli), ma esseri volontariamente sapienti,
consapevoli dello scopo amorevole della loro vita nel mondo. Il primo principio della vita “ (.) è il
principio di libertà e quello del perfezionamento viene come secondo (.) 23
“ , mentre la prima
lezione da imparare nella vita è quella dell’amore 24
. Dio si limita a perseverare nella educazione e
formazione spirituale degli uomini perché ci ha dato il libero arbitrio 25
e perciò aspetta
pazientemente la nostra conversione. Il libero arbitrio consente all’uomo una libertà relativa 26
cioè
limitata alla possibilità che l’uomo ha di scegliere le azioni che compie fra i contrari delle vicende
della nostra vita quotidiana.
A proposito del perfezionamento il Signore Gesù disse: << (.) nella casa di mio Padre ci
sono molte dimore – o per dirla ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e
correzione, in cui perfino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati (.) 27
>> .
Cosa significa essere Uno con Dio? Significa essere quasi come Dio, perché il Signore
stesso ci dona la Coscienza assoluta. Dio stesso ce lo dice dicendo di se stesso:
<< Io sono spirito e materia, e nulla di tutto questo.
Sono maschio e femmina e nulla di tutto questo.
Non sono neppure un io, perché in me non esiste distinzione, separazione, limitazione:
infatti comprendo il Tutto.
Comprendere il Tutto significa non conoscere esclusione alcuna, privazione alcuna; non
conoscere l’angoscia che nasce dal desiderio di avere o di essere ciò che non si ha o non si é.
Essere il Tutto significa Essere e, quindi, avere la pienezza assoluta.
Per te io sono tutto quanto ti manca per essere assoluto.
Tutto quanto esperimenti ti conduce a me, perché io sono il tuo destino.
Apparisco nascosto ai tuoi occhi, eppure sono palese a chi voglia trovarmi.
Non attribuirmi qualità che hanno un contrario, perché mi limiti. Dunque io sono illimitato.
Ma pure questa è una qualità: dunque io sono indefinibile.
Sono il tuo essere e il tuo non essere, in forza del quale sei come sei, imperciocché ogni
cosa del mondo relativo esiste perché esiste il suo contrario. Ma io sono la spiegazione dei
contrari, perché li trascendo. Sono colui che dalla materia bruta trae la coscienza, in forza della
quale tutto esiste. Se infatti ciò che è non sentisse o non fosse sentito, non esisterebbe.
Così il prodigio dell’esistenza è il prodigio della coscienza. Esistere è sentire di esistere. Io
sono l’esistenza assoluta. Perciò sentire di esistere è sentire me.
21
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104 (Accetta l’evidenza), Mediterranee
22
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita
23
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
24
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Novembre, Amrita
25
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 161 (Libero arbitrio), Mediterranee
26
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 161-162 (Libertà), Mediterranee
27
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia
3
Ogni essere mi sente perché sente di esistere, ed in forza della sua stessa esistenza io
sono presente in ogni essere.
La semplice coscienza di esistere è la mia più velata manifestazione negli esseri, ma io
sono anche ciò che alimenta la loro coscienza. Perciò sono la gioia che aneli e il dolore che ti
schianta. Sono l’ambizione che ti spinge alla conquista ed il vuoto che alla conquista subentra.
Per ampliare la tua coscienza non esito ad edificare una civiltà o a distruggerla. Tutto io
faccio in funzione di te, del tuo vero bene.
Vedi coloro che ti circondano? Gioiscono, soffrono, si muovono, vivono e ciò che tu vedi di
loro avviene per te.
Vedi che accade nel mondo? Accade per te. Anche ciò di cui hai avuto solo una scarna
notizia, sentito una lontana eco è avvenuto per te, figlio mio.
Il sole sorge e tramonta, le stagioni si susseguono, i pianeti percorrono le loro orbite, gli
universi nascono e periscono e tutto ciò io lo faccio accadere per te, figlio mio.
Dunque io sono la sostanza che ti costituisce e lo spirito che ti anima, poiché tu sei in me
ed io sono in te figlio mio.
Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed a
ciascuno mi dono interamente senza riserve, fino al punto che ogni distinzione, io e te, ogni
separazione, sono solo illusorie, e lo sono quel tanto necessario a farti esistere, a donare
all’essere la coscienza assoluta. Questo io sono 28
>>.
Quindi il Destino sublime dell’uomo non è soltanto quello di diventare santo, ma anche
quello – tanto grande da essere impensabile – di avere in dono da Dio la Coscienza assoluta 29
il
che significa che l’uomo diventerà quasi come Dio. Ma tale Destino potrà compiersi almeno a
queste condizioni:
a. che nella sua vita spirituale l’uomo compia il suo lavoro e faccia sempre il primo
passo; deve vivere evangelicamente diventando sempre più altruista, cioè
capace di amare; nella sua vita spirituale l’uomo riceve sempre l’aiuto di Dio,
perché il Signore è sempre pronto ad aiutare le Anime che si aiutano da sole 30
;
b. l’uomo deve imparare a conoscere sé stesso 31
;
c. l’uomo deve cercare le risposte ai suoi problemi esistenziali non fuori di sé, ma
dentro di sé, perché dentro ogni uomo c’è Dio, il Tutto-Uno-Assoluto, pronto a
rispondere a tutte le domande e a fare da guida ai Suoi figli; perciò l’uomo non ha
bisogno di maestri o guru umani 32
.
28
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagine 266-267, Mediterranee
29
Cerchio Firenze 77, Fonte Preziosa, pagina 267 ; Dizionario del Cerchio, pagina 63 (Coscienza Assoluta),
Mediterranee
30
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita
31
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee
32
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 21 Luglio e del 30 Agosto, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina
61, Mediterranee
4
Il Signore Dio ha ideato, strutturato e realizzato la vita 33
, in modo da aiutarci a superare
l’io e l’egoismo per mezzo di molteplici esistenze in corpi fisici “appartenenti alla razza ariana o ad
altra razza “ (.) attraverso a tutto il pianeta Terra, dove – ogni volta - …l’uomo…troverà l’ambiente
favorevole alla sua evoluzione (.) 34
” in famiglie sempre differenti l’una dall’altra da Est ad Ovest e
da Nord a Sud del mondo.
Il Signore Dio ci aiuta continuamente perché sa benissimo anche come siamo stati fatti ad
ogni incarnazione terrena dai Signori o Maestri del Karma 35
, cioè quali qualità e pregi abbiamo
ricevuto e quali limitazioni o povertà spirituali (vizi e difetti) dovremo superare 36
per mezzo
dell’insegnamento karmico per imparare, pian piano, ad amare un poco di più Dio e i nostri simili.
Il Signore ha cura di noi continuamente, direttamente o indirettamente come la migliore
Madre e il miglior Padre che esistano; infatti è il Padre-Madre-Dio dell’uomo 37
.
In tal modo il Signore Dio redime e salva ogni Demonio per mezzo dell’uomo, facendo
vivere ad ogni uomo, in successione, molteplici esistenze nei quattro piani o mondi del Cosmo
( Piani: fisico, astrale, mentale e akasico o della coscienza 38
) sempre esposto a lotte, tentazioni
e dolori sulla Terra 39
finché non diventerà santo e quindi avrà una Coscienza molto ampia.
Per vivere tali esistenze nei quattro Piani o Mondi del Cosmo il Signore Dio ci dona appositi
corpi ( il fisico, l’astrale, il mentale e l’Akasico o della Coscienza 40
; il Signore ci dona soprattutto
una Scintilla Divina del Suo Spirito immortale per animare noi stessi. Tale Goccia o Scintilla Divina
è stata definita così dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77: “Goccia o Scintilla Divina –
Spirito – Sé – Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad Evoluzione. Emanazione Divina
che determina l’individualità 41
e la vita dell’individuo o del microcosmo 42
“ ) .
Il Signore Dio conosce benissimo anche le difficoltà spirituali che l’uomo deve affrontare
sulla Terra specialmente alle prime incarnazioni, esposto com’è a lotte, tentazioni e dolori con una
coscienza piccola, scarsa o del tutto insufficiente a vivere altruisticamente e quindi l’uomo ha un
egoismo violento 43
. Sapendo come è fatto l’uomo e le difficoltà della sua vita - che il Signore
stesso ha ideato, strutturato e realizzato per salvare i Demoni - l’Essere Supremo stesso aiuta
l’uomo in molti modi, direttamente o indirettamente ( tramite il Signore Gesù, la Madonna, gli
Angeli, i genitori, le religioni, le scuole eccetera ); innanzitutto Dio non fa giudicare l’uomo dal
Signore Gesù nell’Aldilà dopo ogni incarnazione terrestre sulla base dei suoi peccati, ma
33
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 308-311 (Vita), Mediterranee
34
Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee
35
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del Karma), Mediterranee
36
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 164-165 (Limitazioni), Mediterranee
37
Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee
38
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo) e pagine 216-221 (Piani o mondi di esistenza),
Mediterranee
39
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
40
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi) , Mediterranee
41
Cerchio Firenze, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee
42
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207(Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
43
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, page 228 (Prime incarnazioni umane), Mediterranee
5
sulla base delle sue buone azioni 44
e perciò nessuno va all’Inferno, che non è un luogo ma
uno stato d’essere come il Paradiso; perché “Nessuno va all’Inferno o in Cielo, ma ognuno li
porta entrambi dentro di sé 45
“ ; perciò il destino dell’uomo è la Comunione degli esseri in Dio 46
.
Per il principio del Perfezionamento, il secondo principio della vita (il primo è il principio di
libertà) 47
, il Signore Dio ha promulgato la legge dell’ Evoluzione 48
per mettere in grado l’uomo, ad
ogni incarnazione terrena, di superare i suoi vizi e i suoi difetti o limitazioni, ampliando così ogni
volta la sua coscienza .
Il Signore Dio fà rinascere tutti gli esseri viventi sulla Terra, incluso l’uomo, con gradi
sempre maggiori di Mente e di Spirito (per Spirito si intenda Coscienza, perché lo Spirito è
completo, perfetto e perciò non è soggetto ad evoluzione 49
), finché l’uomo - superate tutte le sue
limitazioni o povertà spirituali rendendosi consapevole di esse 50
– finché non avrà conseguito la
Coscienza del Santo. Allora vivrà nella Comunione dei Santi dopo che avrà superato il suo
egoismo 51
.
L’uomo trapassa da un Piano all’altro del Cosmo: dal mondo fisico, la Terra, all’astrale,
dall’astrale al mentale, dal mentale all’akasico e poi si reincarna sulla Terra senza mai cessare di
vivere; perciò non dobbiamo aver paura della morte perché la vita è eterna, la morte in
realtà non esiste e l’uomo è immortale 52
. Infatti, dopo la fine della sua vita nel pianeta Terra,
l’uomo comincerà subito a vivere nell’Aldilà, cominciando dal Piano o mondo astrale; quando
l’uomo avrà maturato le sue esperienze terrestri nel Piano o mondo astrale e si sarà purificato lo
stesso uomo trapasserà nel Piano o mondo mentale dove maturerà le esperienze vissute sulla
Terra dal punto di vista mentale e da lì, poi, trapasserà nel Piano o mondo Akasico dove
consoliderà l’ampliamento di coscienza conseguito sulla Terra 53
. Poi si reincarna sulla Terra per
ampliare ancora la sua coscienza. Tutto ciò finché l’uomo non sarà diventato Santo, cioè un
essere umano con una Coscienza molto ampia e senza limitazioni o povertà spirituali e da Santo
vivrà nella Comunione dei Santi; per diventare santo ogni uomo si reincarna nel pianeta Terra per
viverci molteplici esistenze per la durata di oltre cinquantamila anni 54
.
44
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
45
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre,
Amrita
46
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione e Comunione dei Santi) e pagine 249-250
(Santo), Mediterranee
47
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia
48
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di Evoluzione),
Mediterranee
49
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
50
Cerchio Firenze, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee
51
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 164-165 (Limitazioni); La voce dell’ignoto, pagine 45-50,
Mediterranee
52
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 78-79 (Dopomorte) e pagina 188 (Morte) , Mediterranee
53
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 78-79 (Dopomorte) e pagine 188-189 (Morte); Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (Evoluzione dopo il trapasso), Mediterranee
54
Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185. Mediterranee
6
Vi domanderete: ma che cosa succede dei nostri peccati ( trasgressioni al Decalogo 55
e ai Comandamenti dell’amore: Levitico 56
e Deuteronomio 57
) che gli uomini commettono durante
le loro molteplici esistenze sulla Terra? Dio nella persona di Gesù Cristo perdona i peccati degli
uomini dopo ogni esistenza terrestre e li giudica sulla base delle loro buone azioni 58
.
I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano: L’esistenza sul piano divino o
evoluzione è costituita dall’insieme delle esperienze acquisite nelle molteplici incarnazioni. Colui
che ha assimilato tante lezioni ha meno tendenza a commettere errori, poiché ha una coscienza
spirituale che sta svegliandosi. Chi invece ha un patrimonio limitato di esperienze è ignorante
rispetto a chi ha un grande tesoro di insegnamenti, quindi cade facilmente. Alla luce di ciò il
concetto che abbiamo di peccato va ridefinito e una definizione di peccato potrebbe essere
questa: il peccato è ignoranza in quanto, chi pecca, non ha ancora assimilato l’insegnamento che
lo porterà a non commettere più quel dato errore.
Possiamo anche dire che il peccato è debolezza, quando non si è saputo fare valere la
volontà: che è una causa alla quale deve seguire un effetto. Questo effetto è di triplice natura:
effetto immediato, in quanto colui che pecca per legge non progredisce poiché significa che non
ha acquisito quella esperienza; effetto che si ha dopo il trapasso, dato dal rimorso per non essersi
adoperati con ogni forza allo scopo di migliorarci; effetto che ha la sua azione nelle prossime
esistenze in quanto chi pecca, per giustizia, rimane vincolato alla legge karmica.
La legge karmica non è la manifestazione della malvagità del divino, ma è come dice la
stessa parola legge. Per cui, come chi tocca una fiamma si scotta, così chi pecca subisce questo
triplice effetto.
Ma come diminuire la possibilità di sbagliare? Conoscendo cosa è errore, ed ecco anche
un altro aspetto della concezione di peccato; infine peccato è tutto ciò che danneggia noi ed altre
creature 59
(.).
La sofferenza dell’uomo non dipende dalla collera divina non è una prova, né un collaudo,
ma è un ammaestramento; questi insegnamenti delle religioni sono del tutto errati e perciò non
dovrebbero essere più impartiti 60
; la sofferenza è, invece, un effetto karmico e allo stesso tempo
un insegnamento/correzione con lo scopo di ampliare la coscienza dell’uomo che mosse la causa
(peccato) in forza della legge di causa e di effetto o legge karmica 61
quando l’uomo stesso sarà
55
Deuteronomio 5, 6-22
56
Levitico 19, 17-18: “amerai il prossimo tuo come te stesso”
57
Deuteronomio 6, 4-9:” (.) amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze (.) ”
58
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 ( Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
59
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 164-165, Mediterranee
60
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 107-109 (Gli errori delle religioni: Il mondo non è
una valle di lacrime), Mediterranee
61
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica),
Mediterranee
7
diventato capace di comprendere l’insegnamento/correzione 62
del dolore 63
; il peccato consiste
nella violazione alle leggi divine( Decalogo 64
e Comandamenti dell’amore 65
).
Con il suo amore misericordioso Dio, dopo ogni esistenza terrena, perdona i nostri peccati
perché nella persona di Cristo tiene conto o ci giudica non sulla base di tali nostri peccati, ma su
quella delle buone azioni che abbiamo fatto sulla Terra 66
come già si e detto e quindi, si può dire
che automaticamente la nostra coscienza viene ampliata dopo ogni incarnazione terrestre quale
che siano stati i peccati che abbiamo commesso perché non siamo ritenuti colpevoli di tali peccati
in quanto non avevamo una coscienza abbastanza amplia a non farceli commettere impedendoci
di violare le predette leggi divine ( I Dieci Comandamenti e i Comandamenti dell’amore) .
Il perdono dei nostri peccati dopo ogni incarnazione terrestre è però temporaneo per
ragioni di giustizia, per l’applicazione della legge di causa e di effetto o legge karmica e per
l’ampliamento della nostra coscienza. L’insegnamento/correzione viene sospesa in attesa che
ogni uomo diventi capaci di comprendere la lezione del dolore nelle successive incarnazioni
terrestri e possa così ampliare la sua coscienza; tali insegnamenti/correzioni (effetti 67
) vengono
impartiti all’uomo sulla base delle valutazioni delle cause (comportamenti che hanno danneggiato
gli altri o peccati) che ogni uomo ebbe nel passato - cioè sulla base del male che ogni uomo fece
ad altri per fargli provare simili pene e angosce, cioè il male che fece perché ciò che si fa di bene
o di male a noi sarà fatto 68
. Tali insegnamenti-correzioni sono valutati dai Signori o Maestri del
Karma che coordinano “con il massimo discernimento e grande oculatezza, quali effetti karmici
devono ricadere sugli uomini in ogni singola incarnazione terrestre, sulla umanità, sull’individuo in
particolare. Tali Maestri sono coadiuvati da Intelligenze Celesti (mia nota: Angeli) che rendono
esecutivo il disegno dei Maestri 69
“ . Ne deriva che anche i nostri peccati sono uno strumento
dell’Evoluzione: “Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più organizzate che
esprimono gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 70
“; per Spirito si intenda Coscienza
perché lo Spirito è increato e perfetto e quindi non è soggetto ad evoluzione 71
.
Visto che i nostri peccati sono perdonati da Dio e dal Cristo 72
perché li commettiamo per
ignoranza cioè violiamo i Comandamenti Divini, quando la nostra coscienza non è ancora
abbastanza ampia da impedirci di violare i Dieci Comandamenti (Decalogo) e i Comandamenti
dell’amore; il perdono è però temporaneo come si è già detto in attesa che in una nostra futura
incarnazione terrestre la nostra coscienza sia ampliata abbastanza per farci capire uno o più
62
Cerchio Firenze 77; Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 46 (n°4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee
63
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-78 (Dolore), Mediterranee
64
Deuteronomio 5, 6-22
65
Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40
66
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
67
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica),
Mediterranee
68
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee
69
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (I Signori del Karma), Mediterranee
70
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee
71
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
72
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
8
insegnamenti-correzioni karmiche in forza della Legge di causa e di effetto o Legge karmica 73
. In
qualche arcana memoria forse nella nostra Scintilla Divina 74
sono registrati non soltanto i nostri
peccati, cioè il Male che abbiamo fatto ad altri nel passato, ma anche il Bene che abbiamo fatto
agli altri in precedenti esistenze terrene, Bene che consiste nelle “buone opere che facemmo 75
.
Tali nostre buone opere sono compensate in base alla predetta legge del karma 76
con salute,
pace, gioie, abbondanza e simili, mentre il Male che abbiamo fatto agli altri sarà
compensato/corretto con un male simile a quello che abbiamo fatto in esistenze terrestri
precedenti in base alla predetta Legge del karma; perciò se uccidemmo saremo uccisi, se
stuprammo saremo stuprati, se rubammo saremo derubati; se abbiamo fatto altre violenze o
malvagità ad altre creature saremo a nostra volta oggetto delle stesse altre violenze o malvagità
77
. Ma quando ci verranno impartiti tali insegnamenti/correzioni karmiche? Per misericordia
divina subiremo le conseguenze del Male, cioè dei peccati (cause) che facemmo in precedenti
incarnazioni terrestri soltanto quando saremo diventati maturi o in grado di capire tali
insegnamenti-correzioni karmiche (effetti) e in tal modo potremo avere quei quid di coscienza che
ci mancavano 78
. Il karma, ovvero la legge di causa e di effetto ha lo scopo di compensarci per il
Bene che abbiamo fatto e di correggerci per il male che abbiamo fatto insegnandoci a comportarci
bene osservando il Decalogo e i Comandamenti dell’amore per mezzo degli ampliamenti della
nostra coscienza.
Cenni sull’Aldilà: la vita dopo la morte del corpo fisico sulla Terra. Per l’evoluzione
umana sono necessarie molteplici incarnazioni terrestri e di altrettante successive incarnazione
negli altri tre piani o mondi del Cosmo (astrale, mentale e akasico o della coscienza 79
) per un
periodo di oltre cinquantamila anni a noi necessari per passare dallo stadio di uomo a quello di
superuomo o di santo 80
); questi tre piani o mondi di esistenza con il nostro universo (con la Terra)
formano il Cosmo; i mondi astrale, mentale e akasico o della coscienza sono stati così definiti dai
Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77:
a. piano o mondo astrale: Il mondo astrale è molto simile a quello fisico, anche
perché moltissimi veicoli astrali ricalcano esattamente quelli fisici. Nel piano
astrale avviene una purificazione dell’anima dopo la morte del corpo fisico: “ Il
veicolo astrale di un individuo è quel corpo che trasforma quanto proviene dal
mondo fisico, o dall’astrale stesso, in sensazioni trasmesse alla mente che le
raccoglie e le cataloga Ciascuno, secondo la natura dei propri pensieri,
73
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica),
Mediterranee
74
Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee
75
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 183, Armenia
76
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43 -49 (La dinamica del karma), Mediterranee
77
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee
78
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 46 (n°4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee
79
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee
80
Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee
9
costruisce il proprio corpo astrale, così come certi esercizi fisici sviluppano alcuni
muscoli piuttosto che altri (.) 81
.
“ Il concetto di evoluzione dopo il trapasso sta per quel ciclo che l’individuo
compie dopo che ha abbandonato il veicolo o corpo fisico: Ciclo che non è
identico per tutti gli individui naturalmente: per gli individui che avevano una
forma animale nel piano o mondo fisico, per l’uomo, per il superuomo. A rigore,
dobbiamo dire “diverso per ogni individuo” perché ognuno di noi, dopo una
incarnazione, segue un suo ciclo a seconda dell’evoluzione, delle esperienze, dei
desideri, dei pensieri che ha avuto nell’incarnazione ultima. Vorrebbe dire,
“evoluzione dopo il trapasso”, il tempo che l’individuo impiega a liberarsi dei
veicoli inferiori, ossia il corpo astrale e il corpo mentale. Così, se incontriamo nel
piano astrale un individuo che non abbia ancora abbandonato il suo veicolo
astrale, ciò non significa che quell’individuo sia evolutivamente inferiore ad un
altro che possiamo incontrare, quello stesso momento, nel piano mentale: può
infatti darsi che chi è in questo momento nel piano mentale sia trapassato prima
di colui che in questo momento stesso si trova nel piano astrale. Evoluzione, in
questo senso, ha un significato completamente diverso da “evoluzione spirituale
82
”.
b. Piano o mondo mentale: I paradisi del piano mentale “Dopo il trapasso,
l’individuo ha una evoluzione che segue un ciclo di rinnovamento, o anche, se
questo vi chiarisce meglio, di purificazione. Una volta abbandonato il veicolo
astrale, e con ciò assopiti i desideri insoddisfatti, le facoltà mentali dell’individuo
sono più pronte e chiare. L’ individuo può così rivedere e riflettere con più
chiarezza sulla sua ultima incarnazione. È il momento in cui trova spiegazioni a
tante domande, riguardo agli eventi della sua scorsa vita terrena, che si era fatto
e durante questa e dopo il trapasso. Questa rinnovata facoltà mentale spinge
l’individuo, se il suo temperamento glielo consente, a ricercare la spiegazione di
altre cose che desidera o desiderava capire. Gli studiosi hanno nel piano mentale
il loro paradiso: qui l’individuo può erudirsi ed appagare la sua sete di sapere più
di quanto potesse farlo da incarnato. E di tutto quello che l’individuo impara nel
piano mentale che cosa rimane? Rimangono i frutti delle riflessioni circa il
significato della sua vita; rimane sotto forma di impulso o facilità di apprendere in
una prossima incarnazione, quanto l’individuo ha potuto conoscere e sapere nel
piano mentale. Non sarà mai, però, che un individuo possa evolvere
spiritualmente ed iniziare qualcosa di nuovo nel piano mentale, o comunque
81
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 141-143 (piano astrale), Mediterranee
82
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-176 ( La purificazione spirituale ), Mediterranee
10
dopo il trapasso, perché se ciò fosse la vita sul piano fisico non avrebbe più
significato 83
“.
c. “(.) Una particolarità che si nota in questo piano è la grande elasticità delle forme
che sono immensamente più malleabili di quelle del piano astrale. Il quadro che
si presenta a colui che acquista visione cosciente di questo piano è meraviglioso,
sublime! Forme e colori straordinari, dalle più tenui sfumature ai contrasti più
accesi 84
(.) “.
d. (.) Il corpo mentale di un individuo è quel corpo che traduce gli impulsi della
coscienza individuale in immagini o bagliori, secondo la natura di questi impulsi
e, queste immagini o bagliori, sono definiti pensieri, i quali, ricevuti dal cervello
fisico, sono tradotti in parole. Così come possiamo dire che il corpo fisico è quel
veicolo capace di comunicare con i simili a mezzo di atti o parole. Ma come il
corpo fisico non è l’individuo stesso, altrettanto non è il mentale. L’individuo è il
pensatore, colui che pensa, e che non va confuso con il veicolo mentale. Non si
può tralasciare di dire, sia pure accennando come è stato fatto per altre cose, di
quella regione del piano mentale corrispondente ai cieli descritti dalle religioni.
Occorre perciò ricordare che una creatura, la quale fosse in questi cieli, non
sarebbe divisa da altre se non da un particolare stato di coscienza. Tutto è
attorno a voi. Un uomo che avesse vissuto per meritarsi un premio eterno od
avesse dedicato la sua vita ad un ideale, dopo il trapasso, nel piano della mente,
per karma, vede ed esperimenta l’ideale sognato. Questo stato corrisponde
quindi ad un senso di appagamento, di beatitudine. Molte entità che si
presentano in certi incontri provengono appunto da questa regione del mondo
mentale. Ecco perché esse descrivono un “aldilà” simile a quello che credevano
esistesse durante la vita, perché lo stanno sperimentando e per esse è una cosa
reale, non un sogno. Una volta che l’individuo, non abbastanza evoluto, abbia
cessato questo suo sogno, si riposa; rivede con chiarezza e con tranquillità tutte
le passate esistenze, ma non è conscio di quanto avviene intorno a lui, perché
egli è entrato nel piano successivo a quello mentale, ha abbandonato il suo
corpo mentale e si trova sulle soglie di un piano (mia nota: il piano akasico), nel
quale un giorno vivrà una immensa indescrivibile beatitudine 85
.
e. Piano o mondo Akasico o della Coscienza: “ Il piano akasico è quel piano
immediatamente successivo a quello mentale ed immediatamente precedente a
quello spirituale. Fu emanato dal primo alito di Dio. È cosa ardua parlare di
questo piano dove l’individuo che qui vive coscientemente è Iniziato o già
83
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 176-177 (I paradisi del piano mentale), Mediterranee
84
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagina 144, Mediterranee
85
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine145-146, Mediterranee
11
Maestro. Qui vi è dualità, ma non separazione; ogni essere qui sente di
appartenere al Tutto, e di essere un’unica cosa con tutto il resto dell’emanazione
e, nello stesso tempo, di essere se stesso come mai lo ha provato prima. Da
questo piano si riversano sugli altri piani di esistenza, un amore sconfinato e una
comprensione senza limiti. Questo, quindi, è il piano della <<Fratellanza
universale>>, dell’<<Amore>>, il piano dove un giorno tutti vivranno
coscientemente, ricordando le amarezze di oggi come piccole cose, piccole in
sé, ma grandi per quello che hanno prodotto sull’essere umano. Questo è il solo
valore che esse hanno. “Il corpo akasico dell’ individuo (mia nota: la Coscienza)
è il corpo formato appunto dalla materia di questo piano, quel corpo che serba in
sé tutte le esperienze avute nelle varie incarnazioni; quel corpo che si costituisce
man mano che l’individuo evolve. Il corpo mentale è quel corpo che produce
l’illusione della separatività, perché è dell’intelletto la prerogativa di distinguere
l’<<io>> dal <<non io>> ; ma questa illusione è necessaria per costituire, formare
l’autocoscienza, in altre parole il corpo akasico. (.) La suddivisione da noi fatta è
più convenzionale che reale. L’Universo è un tutto inscindibile, ogni piano di
esistenza sta attorno ad ognuno, dall’astrale al mentale, dall’akasico allo
spirituale stesso (.) 86
.
Inoltre il Signore Dio ci dona anche il rimorso e il pentimento 87
nel nostro stesso interesse
alla crescita evolutiva per ampliare la nostra coscienza. Come abbiamo sopra spiegato il Signore
Dio perdona i nostri peccati, appunto perché conosce bene come siamo fatti, le condizioni con le
quali abbiamo vissuto sulla Terra e le nostre limitazioni(vizi e difetti) o povertà spirituali. E quanto
al Giudizio per i peccati di ogni uomo dopo ogni incarnazione sulla Terra, il Padre-Madre-Dio nella
persona del Figlio Gesù ci giudica non colpevoli dei peccati, o trasgressioni o errori che abbiamo
commessi perché siamo costituzionalmente esseri egoisti ( a causa della coscienza poco ampia
che abbiamo ) incapaci di amare Dio - con tutto il cuore, la mente e l’anima - e i nostri simili come
noi stessi mentre siamo a scuola sulla Terra 88
per diventare Santi.
Perciò non ci può essere una condanna eterna per nessuno di noi, né l’Inferno eterno,
perché non ci sarà mai il Giudizio finale di cui al Vangelo di Matteo ( 25, 31-46 ); ci sarà,
invece, un Giudizio individuale per ciascun uomo emesso da Dio nella persona di Gesù dopo
ciascuna incarnazione terrestre, ma è fondato sulle buone opere che ogni volta abbiamo fatto sulla
Terra 89
. Quindi nell’Aldilà non ci sarà alcun Giudizio finale eterno sugli errori, trasgressioni o
peccati dell’uomo e nessuna suddivisione tra capri e pecore (tale Giudizio finale è stato definito
“altamente tirannico” dal Signore Gesù 90
) . Non ci sarà neppure il Giudizio degli Angeli per
86
Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 146-147, Mediterranee
87
Sapienza 12, 19
88
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 185 (Ottima scuola), Armenia
89
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia
90
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 182, Armenia
12
separare i cattivi dai buoni e quindi nemmeno gli Angeli manderanno i cattivi all’Inferno 91
. Ne
deriva che il Giudizio finale di Gesù è un errore , così come è un errore anche il Giudizio degli
Angeli predetto. Però nell’Aldilà dopo la purificazione, ma prima di ogni nuova incarnazione
terrestre, ci saranno i “Giudizi“ karmici su ognuno di noi da parte dei Signori o Maestri del karma,
per (.) gli effetti karmici che devono ricadere sugli uomini, sull’umanità, sull’individuo in
particolare (.) ; quindi, i Signori del karma, coadiuvati da Intelligenze Celesti (mia nota: gli Angeli)
fanno in modo 92
che ciascun individuo goda degli effetti karmici buoni e riceva
l’insegnamento/correzione dagli effetti karmici correttivi che ci donano comprensione. Perciò ogni
uomo, ad ogni nuova incarnazione, riceverà gli effetti karmici buoni e quelli correttivi, per metterlo
in condizione di beneficiare sia dei crediti karmici (Effetti buoni: pace e tranquillità per il Bene fatto)
sia di poter “pagare” i debiti karmici accumulati (effetti cattivi) con pene e angosce per il Male che
commettemo 93
. Le pene e le angosce, cioè i dolori, doneranno ad ogni uomo comprensione, cioè
coscienza, ma la lezione karmica gli sarà data soltanto quando l’uomo sarà maturo per
comprendere la lezione del dolore 94
; infatti nessuna lezione karmica, cioè nessuna sofferenza,
sarà inflitta all’uomo finché l’uomo stesso non sarà in grado di comprenderla 95
; e anche questo è
amore divino.
I due errori sui giudizi predetti, di Gesù e degli Angeli, hanno fatto classificare le religioni
cristiane tra le religioni della paura dell’Inferno eterno che non esiste come luogo, ma esiste come
stato d’essere e così è per il paradiso 96
.
È amore divino anche l’inesistenza dell’Inferno eterno: infatti l’uomo porta dentro di sé
l’inferno o il paradiso, vita dopo vita, cioè volta per volta ad ogni nuova incarnazione terrestre - a
seguito del giudizio karmico dei Signori o Maestri del karma predetto - nei quattro piani o mondi del
Cosmo, finché l’uomo non diventerà santo; da santo vivrà in Dio nella plenitudine dell’eternità. Il
Signore Gesù ha detto riguardo all’Inferno e al Paradiso: << Nessuno va all’inferno o in cielo, ma
ognuno li porta entrambi dentro di sé 97
; quindi l’Inferno e il Paradiso non esistono come luoghi
tranne che nella nostra immaginazione, ma esistono come stati d’essere individuali. Quindi l’uomo
vive l’Inferno o il Paradiso durante ogni incarnazione terrestre e negli altri tre piani o mondi del
Cosmo, ma quando dimostrerà di avere imparato le lezioni karmiche e comincerà a vivere
evangelicamente sulla Terra potrà ampliare molto la sua coscienza. La Terra è un pianeta di
grandi possibilità; ma anche di grandi dolori/correzioni, ma la Misericordia Divina è sempre
all’opera per aiutarci a superare le nostre limitazioni (vizi e difetti) o povertà spirituali. La Terra è
anche un pianeta di gioie e di felicità per chi se le merita vivendo evangelicamente, in base
91
Vangelo di Matteo 13, 47-50
92
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del karma), Mediterranee
93
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee
94
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee
95
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 46 (N° 4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee
96
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre,
Amrita
97
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre,
Amrita
13
all’insegnamento semplice ma importante di Gesù: “Fate anche agli altri tutto quello che volete che
essi facciano a voi…98
” ; questo comandamento è tanto semplice quanto efficace; chi lo osserva
migliora se stesso e impercettibilmente migliora anche il mondo.
Le correzioni previste per ogni esistenza dell’uomo sulla Terra dai Signori o Maestri del
Karma 99
sono indispensabili all’uomo stesso per ampliare la sua coscienza per mezzo della nuova
o delle nuove esistenze terrene durante le quali all’uomo stesso sarà fatto ciò che di Bene o di
Male fece agli altri in esistenze terrestri precedenti 100
.
L’uomo non deve aver paura dell’Inferno eterno per le sopra esposte ragioni perché
l’Inferno non esiste come luogo, né deve aver paura della morte perché nemmeno la morte in
realtà esiste in quanto la vita è eterna e perciò l’uomo è immortale 101
; infatti l’uomo vive in
continuazione sulla Terra e poi in ognuno degli altri tre Piani o mondi del dell’Aldilà 102
finché
saremo diventati santi. Tutti saremo salvati perché il Signore Dio e il Signore Gesù ci amano e la
vita sulla Terra altro non è che uno strumento di Redenzione e di Salvezza per merito di Dio e del
Figlio Gesù, Redentore e Salvatore dell’uomo, a qualunque religione o popolo l’uomo appartenga
103
.
Quando gli esseri umani saranno diventati Santi vivranno la vita eterna nel Piano Divino. I
Santi non sono soltanto coloro che sono stati proclamati tali dalle religioni, ma anche moltissimi
altri, in ogni zona della Terra, uomini e donne di ogni religione e ceto sociale, la cui santità è nota
soltanto a Dio e alle tre Persone della Santissima Trinità 104
: il Padre, il Figlio Gesù e la Grande
Madre Spirito Santo 105
; l’unico Dio manifestò i predetti tre Esseri Divini per rendersi visibile e
comprensibile agli uomini 106
, perché Dio non è una persona, ma è il Tutto che Tutto e tutti
comprende 107
.
L’uomo deve avere assoluta fede e fiducia in Dio perché il suo amore è più forte del nostro
egoismo, della nostra malvagità e dei nostri no come risposte alle Sue proposte. La stessa fede e
fiducia l’uomo deve averle nel Signore Gesù perché anche il Cristo è amore 108
.
Non dobbiamo temere per il nostro destino, perché sarà sublime come è stato detto,
perché il Signore Dio con la legge di Evoluzione - che si realizza con la reincarnazione e le
correzioni/insegnamenti della Legge del Karma o di Legge di causa e di effetto, il perdono dei
peccati e la Redenzione del Cruisto - ci corregge instancabilmente vita dopo vita, finché il Suo
98
Vangelo 7, 12
99
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (I Signori del Karma), Mediterranee
100
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee
101
Eileen Caddy, Il SENTIERO interiore, pagine 53-54, Mediterranee ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio,
pagine 188-189 (Morte), Mediterranee
102
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 78-79 (Dopomorte), Mediterranee
103
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità
ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo”), Mediterranee
104
Lucia racconta Fatima, pagina 48, Editrice Queriniana
105
Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 101-105, Macroedizioni
106
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia
107
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto), pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto ;
Tutto è perfetto ; Tutto-Uno – Assoluto), Mediterranee
108
Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR
14
amore, farà sbocciare anche in noi l’amore e in tal modo diventeremo Uno con Dio per mezzo della
Persona di Cristo 109
e perciò, da Santi, si comincerà a vivere la vita eterna in Dio. Alleluia!
109
Vangelo di Giovanni, capitolo 17 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ;
Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno”del Cristo), Mediterranee
15

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030 - L’uomo e la sua vita in Dio; il suo destino non è mai l’Inferno, ma è sempre la Comunione degli esseri in Dio ; cenni sull’Aldilà

  • 1. L’uomo e la sua vita in Dio 1 ; il suo destino non è mai l’Inferno, ma è sempre la Comunione degli esseri in Dio ; cenni sull’Aldilà Il Signore Gesù spiegò le ragioni della vita dell’uomo nel XIX secolo al Suo scrivano austriaco Jakob Lorber. Gli uomini e l’universo furono creati per salvare gli Angeli caduti, cioè i Demoni. Infatti,il Signore Gesù ci dice tramite Jakob Lorber: << ... Gli spiriti caduti che si erano volontariamente allontanati da me avevano intrapreso la via sbagliata, non potevano e non volevano saper niente di progresso, di perfezionamento; tuttavia, per non sbarrare loro completamente la strada, furono posti in condizioni in cui, ferma restando la loro libertà personale, possono tornare indietro quando vogliono. Per questo fu ora creato tutto il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a seconda del grado della loro malvagità gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte, tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita, alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro volontario ritorno: perché ovunque per prima cosa c’è il principio di libertà e il principio di perfezionamento viene come secondo (.). Tutta la terra e gli innumerevoli altri corpi celesti sono formati dalla grande anima di Satana: tutta la creazione visibile consiste solo di particole del grande spirito di Lucifero e del suo seguito bandito e caduto nella materia, Dio, che è eterno amore e compassione, non avrebbe mai potuto annientare Lucifero, perché ciò che Dio ha chiamato una volta alla vita può sì cambiare forma e passare da una meno nobile a una più nobile, o viceversa, ma non può mai essere annientato 2 >>. Quindi l’uomo, la Creazione e la stessa vita del pianeta Terra non sono altro che strumenti dell’amore di Dio per salvare i Demoni dall’Inferno, che non è eterno e esiste soltanto nel piano o mondo mentale creato dal pensiero degli uomini. La vita che tutti gli esseri vivono sulla Terra fà crescere in loro gradualmente la Coscienza e la Mente in base alla Legge dell’Evoluzione 3 che prevede la reincarnazione 4 e la pedagogia della legge del Karma 5 fino a fare diventare l’uomo un Santo perché Dio, che è amore 6 , ci ama. Ma non soltanto: il Signore Dio per poter perdonare dopo ogni incarnazione terrena i peccati dell’uomo ha ideato il pentimento, che poi dona a ciascuno di noi 7 . 1 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto), pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto ; Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee 2 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia 3 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di Evoluzione), Mediterranee 4 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 184-186 (La reincarnazione), Armenia ; Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione); Dizionario Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione) 5 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma), Mediterranee 6 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee 7 Sapienza 12, 19 1
  • 2. Il Signore Dio nella persona di Gesù Cristo per non condannare l’uomo non lo giudicano nell’Aldilà dopo ogni incarnazione terrestre sulla base dei suoi peccati, ma sulla base delle sue buone azioni 8 ! Quando una Individualità - la Goccia o Scintilla Divina, Spirito o Sé 9 - si incarna per la prima volta sulla Terra in un uomo, quest’uomo ha una coscienza piccola piccola, di poco più ampia di quella di un animale molto intelligente, come il cavallo ad esempio. L’uomo quindi, all’inizio delle incarnazioni umane ha un egoismo violento 10 , ma vita dopo vita egli amplia continuamente la sua coscienza per mezzo degli insegnamenti/correzioni del dolore 11 che ad ogni vita gli impartisce la legge del karma. L’uomo, vivendo sulla Terra - sempre aiutato direttamente o indirettamente dal suo Dio - diventa altruista, cioè diventa capace di amare il suo prossimo in forza dell’ottenimento di gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 12 ( per Spirito si intenda la Coscienza o Corpo akasico 13 o l’Anima 14 perché lo Spirito dell’uomo - cioè la Goccia o Scintilla Divina, o Spirito o Sé - è completo e perfetto e perciò (.) non è soggetto ad evoluzione (.)15 ). Le ragioni del destino sublime dell’uomo sono fondate sull’amore, sull’onniscienza e l’onnipotenza di Dio e sulla redenzione del Cristo 16 . Dio ha detto che è amore 17 ; anche il Signore Gesù è amore; ce lo ha detto la Madonna a Medjugorje in Croazia 18 . Si arriva a diventare uomini con una coscienza amplia dopo un lungo cammino che dura molti milioni di anni come esseri inferiori dei regni minerale, vegetale e animale della Natura perché: “(.) l’ essere di ciascuno, di cui l’uomo costituisce una fase della manifestazione, affonda le sue radici nei regni minerale, vegetale e animale. Su queste vite si fonda la manifestazione della coscienza individuale (.) 19 “. L’uomo vive a lungo sulla Terra attraverso a tutto il pianeta ( ci si vive oltre cinquantamila anni 20 ) prima di arrivare alle soglie della santità, perché l’uomo deve scegliere da se stesso di essere altruista fino a donare la sua vita per salvarne un’altra senza sperare in alcuna ricompensa. 8 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 9 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 10 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 228 (Prime incarnazioni umane), Mediterranee 11 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee 12 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 13 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), Mediterranee 14 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee 15 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 16 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo”), Mediterranee 17 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee 18 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR 19 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee 20 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee 2
  • 3. Per ampliare la Coscienza di ogni uomo , il Signore Dio, l’onnipotente e onnisciente Padre- Madre-Dio 21 - è sempre pronto ad aiutarlo, ma il Signore non si impone mai a nessuno 22 , in quanto non vuole automi ( avrebbe potuto crearseli), ma esseri volontariamente sapienti, consapevoli dello scopo amorevole della loro vita nel mondo. Il primo principio della vita “ (.) è il principio di libertà e quello del perfezionamento viene come secondo (.) 23 “ , mentre la prima lezione da imparare nella vita è quella dell’amore 24 . Dio si limita a perseverare nella educazione e formazione spirituale degli uomini perché ci ha dato il libero arbitrio 25 e perciò aspetta pazientemente la nostra conversione. Il libero arbitrio consente all’uomo una libertà relativa 26 cioè limitata alla possibilità che l’uomo ha di scegliere le azioni che compie fra i contrari delle vicende della nostra vita quotidiana. A proposito del perfezionamento il Signore Gesù disse: << (.) nella casa di mio Padre ci sono molte dimore – o per dirla ancora più chiaramente – moltissimi luoghi di insegnamento e correzione, in cui perfino i demoni umani più perduti possono venire istruiti e migliorati (.) 27 >> . Cosa significa essere Uno con Dio? Significa essere quasi come Dio, perché il Signore stesso ci dona la Coscienza assoluta. Dio stesso ce lo dice dicendo di se stesso: << Io sono spirito e materia, e nulla di tutto questo. Sono maschio e femmina e nulla di tutto questo. Non sono neppure un io, perché in me non esiste distinzione, separazione, limitazione: infatti comprendo il Tutto. Comprendere il Tutto significa non conoscere esclusione alcuna, privazione alcuna; non conoscere l’angoscia che nasce dal desiderio di avere o di essere ciò che non si ha o non si é. Essere il Tutto significa Essere e, quindi, avere la pienezza assoluta. Per te io sono tutto quanto ti manca per essere assoluto. Tutto quanto esperimenti ti conduce a me, perché io sono il tuo destino. Apparisco nascosto ai tuoi occhi, eppure sono palese a chi voglia trovarmi. Non attribuirmi qualità che hanno un contrario, perché mi limiti. Dunque io sono illimitato. Ma pure questa è una qualità: dunque io sono indefinibile. Sono il tuo essere e il tuo non essere, in forza del quale sei come sei, imperciocché ogni cosa del mondo relativo esiste perché esiste il suo contrario. Ma io sono la spiegazione dei contrari, perché li trascendo. Sono colui che dalla materia bruta trae la coscienza, in forza della quale tutto esiste. Se infatti ciò che è non sentisse o non fosse sentito, non esisterebbe. Così il prodigio dell’esistenza è il prodigio della coscienza. Esistere è sentire di esistere. Io sono l’esistenza assoluta. Perciò sentire di esistere è sentire me. 21 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104 (Accetta l’evidenza), Mediterranee 22 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita 23 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 24 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Novembre, Amrita 25 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 161 (Libero arbitrio), Mediterranee 26 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 161-162 (Libertà), Mediterranee 27 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia 3
  • 4. Ogni essere mi sente perché sente di esistere, ed in forza della sua stessa esistenza io sono presente in ogni essere. La semplice coscienza di esistere è la mia più velata manifestazione negli esseri, ma io sono anche ciò che alimenta la loro coscienza. Perciò sono la gioia che aneli e il dolore che ti schianta. Sono l’ambizione che ti spinge alla conquista ed il vuoto che alla conquista subentra. Per ampliare la tua coscienza non esito ad edificare una civiltà o a distruggerla. Tutto io faccio in funzione di te, del tuo vero bene. Vedi coloro che ti circondano? Gioiscono, soffrono, si muovono, vivono e ciò che tu vedi di loro avviene per te. Vedi che accade nel mondo? Accade per te. Anche ciò di cui hai avuto solo una scarna notizia, sentito una lontana eco è avvenuto per te, figlio mio. Il sole sorge e tramonta, le stagioni si susseguono, i pianeti percorrono le loro orbite, gli universi nascono e periscono e tutto ciò io lo faccio accadere per te, figlio mio. Dunque io sono la sostanza che ti costituisce e lo spirito che ti anima, poiché tu sei in me ed io sono in te figlio mio. Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed a ciascuno mi dono interamente senza riserve, fino al punto che ogni distinzione, io e te, ogni separazione, sono solo illusorie, e lo sono quel tanto necessario a farti esistere, a donare all’essere la coscienza assoluta. Questo io sono 28 >>. Quindi il Destino sublime dell’uomo non è soltanto quello di diventare santo, ma anche quello – tanto grande da essere impensabile – di avere in dono da Dio la Coscienza assoluta 29 il che significa che l’uomo diventerà quasi come Dio. Ma tale Destino potrà compiersi almeno a queste condizioni: a. che nella sua vita spirituale l’uomo compia il suo lavoro e faccia sempre il primo passo; deve vivere evangelicamente diventando sempre più altruista, cioè capace di amare; nella sua vita spirituale l’uomo riceve sempre l’aiuto di Dio, perché il Signore è sempre pronto ad aiutare le Anime che si aiutano da sole 30 ; b. l’uomo deve imparare a conoscere sé stesso 31 ; c. l’uomo deve cercare le risposte ai suoi problemi esistenziali non fuori di sé, ma dentro di sé, perché dentro ogni uomo c’è Dio, il Tutto-Uno-Assoluto, pronto a rispondere a tutte le domande e a fare da guida ai Suoi figli; perciò l’uomo non ha bisogno di maestri o guru umani 32 . 28 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagine 266-267, Mediterranee 29 Cerchio Firenze 77, Fonte Preziosa, pagina 267 ; Dizionario del Cerchio, pagina 63 (Coscienza Assoluta), Mediterranee 30 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita 31 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee 32 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 21 Luglio e del 30 Agosto, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee 4
  • 5. Il Signore Dio ha ideato, strutturato e realizzato la vita 33 , in modo da aiutarci a superare l’io e l’egoismo per mezzo di molteplici esistenze in corpi fisici “appartenenti alla razza ariana o ad altra razza “ (.) attraverso a tutto il pianeta Terra, dove – ogni volta - …l’uomo…troverà l’ambiente favorevole alla sua evoluzione (.) 34 ” in famiglie sempre differenti l’una dall’altra da Est ad Ovest e da Nord a Sud del mondo. Il Signore Dio ci aiuta continuamente perché sa benissimo anche come siamo stati fatti ad ogni incarnazione terrena dai Signori o Maestri del Karma 35 , cioè quali qualità e pregi abbiamo ricevuto e quali limitazioni o povertà spirituali (vizi e difetti) dovremo superare 36 per mezzo dell’insegnamento karmico per imparare, pian piano, ad amare un poco di più Dio e i nostri simili. Il Signore ha cura di noi continuamente, direttamente o indirettamente come la migliore Madre e il miglior Padre che esistano; infatti è il Padre-Madre-Dio dell’uomo 37 . In tal modo il Signore Dio redime e salva ogni Demonio per mezzo dell’uomo, facendo vivere ad ogni uomo, in successione, molteplici esistenze nei quattro piani o mondi del Cosmo ( Piani: fisico, astrale, mentale e akasico o della coscienza 38 ) sempre esposto a lotte, tentazioni e dolori sulla Terra 39 finché non diventerà santo e quindi avrà una Coscienza molto ampia. Per vivere tali esistenze nei quattro Piani o Mondi del Cosmo il Signore Dio ci dona appositi corpi ( il fisico, l’astrale, il mentale e l’Akasico o della Coscienza 40 ; il Signore ci dona soprattutto una Scintilla Divina del Suo Spirito immortale per animare noi stessi. Tale Goccia o Scintilla Divina è stata definita così dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77: “Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé – Fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad Evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità 41 e la vita dell’individuo o del microcosmo 42 “ ) . Il Signore Dio conosce benissimo anche le difficoltà spirituali che l’uomo deve affrontare sulla Terra specialmente alle prime incarnazioni, esposto com’è a lotte, tentazioni e dolori con una coscienza piccola, scarsa o del tutto insufficiente a vivere altruisticamente e quindi l’uomo ha un egoismo violento 43 . Sapendo come è fatto l’uomo e le difficoltà della sua vita - che il Signore stesso ha ideato, strutturato e realizzato per salvare i Demoni - l’Essere Supremo stesso aiuta l’uomo in molti modi, direttamente o indirettamente ( tramite il Signore Gesù, la Madonna, gli Angeli, i genitori, le religioni, le scuole eccetera ); innanzitutto Dio non fa giudicare l’uomo dal Signore Gesù nell’Aldilà dopo ogni incarnazione terrestre sulla base dei suoi peccati, ma 33 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 308-311 (Vita), Mediterranee 34 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee 35 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del Karma), Mediterranee 36 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 164-165 (Limitazioni), Mediterranee 37 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 38 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo) e pagine 216-221 (Piani o mondi di esistenza), Mediterranee 39 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 40 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi) , Mediterranee 41 Cerchio Firenze, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee 42 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207(Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 43 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, page 228 (Prime incarnazioni umane), Mediterranee 5
  • 6. sulla base delle sue buone azioni 44 e perciò nessuno va all’Inferno, che non è un luogo ma uno stato d’essere come il Paradiso; perché “Nessuno va all’Inferno o in Cielo, ma ognuno li porta entrambi dentro di sé 45 “ ; perciò il destino dell’uomo è la Comunione degli esseri in Dio 46 . Per il principio del Perfezionamento, il secondo principio della vita (il primo è il principio di libertà) 47 , il Signore Dio ha promulgato la legge dell’ Evoluzione 48 per mettere in grado l’uomo, ad ogni incarnazione terrena, di superare i suoi vizi e i suoi difetti o limitazioni, ampliando così ogni volta la sua coscienza . Il Signore Dio fà rinascere tutti gli esseri viventi sulla Terra, incluso l’uomo, con gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito (per Spirito si intenda Coscienza, perché lo Spirito è completo, perfetto e perciò non è soggetto ad evoluzione 49 ), finché l’uomo - superate tutte le sue limitazioni o povertà spirituali rendendosi consapevole di esse 50 – finché non avrà conseguito la Coscienza del Santo. Allora vivrà nella Comunione dei Santi dopo che avrà superato il suo egoismo 51 . L’uomo trapassa da un Piano all’altro del Cosmo: dal mondo fisico, la Terra, all’astrale, dall’astrale al mentale, dal mentale all’akasico e poi si reincarna sulla Terra senza mai cessare di vivere; perciò non dobbiamo aver paura della morte perché la vita è eterna, la morte in realtà non esiste e l’uomo è immortale 52 . Infatti, dopo la fine della sua vita nel pianeta Terra, l’uomo comincerà subito a vivere nell’Aldilà, cominciando dal Piano o mondo astrale; quando l’uomo avrà maturato le sue esperienze terrestri nel Piano o mondo astrale e si sarà purificato lo stesso uomo trapasserà nel Piano o mondo mentale dove maturerà le esperienze vissute sulla Terra dal punto di vista mentale e da lì, poi, trapasserà nel Piano o mondo Akasico dove consoliderà l’ampliamento di coscienza conseguito sulla Terra 53 . Poi si reincarna sulla Terra per ampliare ancora la sua coscienza. Tutto ciò finché l’uomo non sarà diventato Santo, cioè un essere umano con una Coscienza molto ampia e senza limitazioni o povertà spirituali e da Santo vivrà nella Comunione dei Santi; per diventare santo ogni uomo si reincarna nel pianeta Terra per viverci molteplici esistenze per la durata di oltre cinquantamila anni 54 . 44 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 45 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita 46 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione e Comunione dei Santi) e pagine 249-250 (Santo), Mediterranee 47 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia 48 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di Evoluzione), Mediterranee 49 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 50 Cerchio Firenze, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee 51 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 164-165 (Limitazioni); La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Mediterranee 52 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 78-79 (Dopomorte) e pagina 188 (Morte) , Mediterranee 53 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 78-79 (Dopomorte) e pagine 188-189 (Morte); Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (Evoluzione dopo il trapasso), Mediterranee 54 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185. Mediterranee 6
  • 7. Vi domanderete: ma che cosa succede dei nostri peccati ( trasgressioni al Decalogo 55 e ai Comandamenti dell’amore: Levitico 56 e Deuteronomio 57 ) che gli uomini commettono durante le loro molteplici esistenze sulla Terra? Dio nella persona di Gesù Cristo perdona i peccati degli uomini dopo ogni esistenza terrestre e li giudica sulla base delle loro buone azioni 58 . I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano: L’esistenza sul piano divino o evoluzione è costituita dall’insieme delle esperienze acquisite nelle molteplici incarnazioni. Colui che ha assimilato tante lezioni ha meno tendenza a commettere errori, poiché ha una coscienza spirituale che sta svegliandosi. Chi invece ha un patrimonio limitato di esperienze è ignorante rispetto a chi ha un grande tesoro di insegnamenti, quindi cade facilmente. Alla luce di ciò il concetto che abbiamo di peccato va ridefinito e una definizione di peccato potrebbe essere questa: il peccato è ignoranza in quanto, chi pecca, non ha ancora assimilato l’insegnamento che lo porterà a non commettere più quel dato errore. Possiamo anche dire che il peccato è debolezza, quando non si è saputo fare valere la volontà: che è una causa alla quale deve seguire un effetto. Questo effetto è di triplice natura: effetto immediato, in quanto colui che pecca per legge non progredisce poiché significa che non ha acquisito quella esperienza; effetto che si ha dopo il trapasso, dato dal rimorso per non essersi adoperati con ogni forza allo scopo di migliorarci; effetto che ha la sua azione nelle prossime esistenze in quanto chi pecca, per giustizia, rimane vincolato alla legge karmica. La legge karmica non è la manifestazione della malvagità del divino, ma è come dice la stessa parola legge. Per cui, come chi tocca una fiamma si scotta, così chi pecca subisce questo triplice effetto. Ma come diminuire la possibilità di sbagliare? Conoscendo cosa è errore, ed ecco anche un altro aspetto della concezione di peccato; infine peccato è tutto ciò che danneggia noi ed altre creature 59 (.). La sofferenza dell’uomo non dipende dalla collera divina non è una prova, né un collaudo, ma è un ammaestramento; questi insegnamenti delle religioni sono del tutto errati e perciò non dovrebbero essere più impartiti 60 ; la sofferenza è, invece, un effetto karmico e allo stesso tempo un insegnamento/correzione con lo scopo di ampliare la coscienza dell’uomo che mosse la causa (peccato) in forza della legge di causa e di effetto o legge karmica 61 quando l’uomo stesso sarà 55 Deuteronomio 5, 6-22 56 Levitico 19, 17-18: “amerai il prossimo tuo come te stesso” 57 Deuteronomio 6, 4-9:” (.) amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze (.) ” 58 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 ( Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 59 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 164-165, Mediterranee 60 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 107-109 (Gli errori delle religioni: Il mondo non è una valle di lacrime), Mediterranee 61 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica), Mediterranee 7
  • 8. diventato capace di comprendere l’insegnamento/correzione 62 del dolore 63 ; il peccato consiste nella violazione alle leggi divine( Decalogo 64 e Comandamenti dell’amore 65 ). Con il suo amore misericordioso Dio, dopo ogni esistenza terrena, perdona i nostri peccati perché nella persona di Cristo tiene conto o ci giudica non sulla base di tali nostri peccati, ma su quella delle buone azioni che abbiamo fatto sulla Terra 66 come già si e detto e quindi, si può dire che automaticamente la nostra coscienza viene ampliata dopo ogni incarnazione terrestre quale che siano stati i peccati che abbiamo commesso perché non siamo ritenuti colpevoli di tali peccati in quanto non avevamo una coscienza abbastanza amplia a non farceli commettere impedendoci di violare le predette leggi divine ( I Dieci Comandamenti e i Comandamenti dell’amore) . Il perdono dei nostri peccati dopo ogni incarnazione terrestre è però temporaneo per ragioni di giustizia, per l’applicazione della legge di causa e di effetto o legge karmica e per l’ampliamento della nostra coscienza. L’insegnamento/correzione viene sospesa in attesa che ogni uomo diventi capaci di comprendere la lezione del dolore nelle successive incarnazioni terrestri e possa così ampliare la sua coscienza; tali insegnamenti/correzioni (effetti 67 ) vengono impartiti all’uomo sulla base delle valutazioni delle cause (comportamenti che hanno danneggiato gli altri o peccati) che ogni uomo ebbe nel passato - cioè sulla base del male che ogni uomo fece ad altri per fargli provare simili pene e angosce, cioè il male che fece perché ciò che si fa di bene o di male a noi sarà fatto 68 . Tali insegnamenti-correzioni sono valutati dai Signori o Maestri del Karma che coordinano “con il massimo discernimento e grande oculatezza, quali effetti karmici devono ricadere sugli uomini in ogni singola incarnazione terrestre, sulla umanità, sull’individuo in particolare. Tali Maestri sono coadiuvati da Intelligenze Celesti (mia nota: Angeli) che rendono esecutivo il disegno dei Maestri 69 “ . Ne deriva che anche i nostri peccati sono uno strumento dell’Evoluzione: “Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più organizzate che esprimono gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 70 “; per Spirito si intenda Coscienza perché lo Spirito è increato e perfetto e quindi non è soggetto ad evoluzione 71 . Visto che i nostri peccati sono perdonati da Dio e dal Cristo 72 perché li commettiamo per ignoranza cioè violiamo i Comandamenti Divini, quando la nostra coscienza non è ancora abbastanza ampia da impedirci di violare i Dieci Comandamenti (Decalogo) e i Comandamenti dell’amore; il perdono è però temporaneo come si è già detto in attesa che in una nostra futura incarnazione terrestre la nostra coscienza sia ampliata abbastanza per farci capire uno o più 62 Cerchio Firenze 77; Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 46 (n°4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee 63 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-78 (Dolore), Mediterranee 64 Deuteronomio 5, 6-22 65 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40 66 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 67 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica), Mediterranee 68 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee 69 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (I Signori del Karma), Mediterranee 70 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee 71 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 72 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 8
  • 9. insegnamenti-correzioni karmiche in forza della Legge di causa e di effetto o Legge karmica 73 . In qualche arcana memoria forse nella nostra Scintilla Divina 74 sono registrati non soltanto i nostri peccati, cioè il Male che abbiamo fatto ad altri nel passato, ma anche il Bene che abbiamo fatto agli altri in precedenti esistenze terrene, Bene che consiste nelle “buone opere che facemmo 75 . Tali nostre buone opere sono compensate in base alla predetta legge del karma 76 con salute, pace, gioie, abbondanza e simili, mentre il Male che abbiamo fatto agli altri sarà compensato/corretto con un male simile a quello che abbiamo fatto in esistenze terrestri precedenti in base alla predetta Legge del karma; perciò se uccidemmo saremo uccisi, se stuprammo saremo stuprati, se rubammo saremo derubati; se abbiamo fatto altre violenze o malvagità ad altre creature saremo a nostra volta oggetto delle stesse altre violenze o malvagità 77 . Ma quando ci verranno impartiti tali insegnamenti/correzioni karmiche? Per misericordia divina subiremo le conseguenze del Male, cioè dei peccati (cause) che facemmo in precedenti incarnazioni terrestri soltanto quando saremo diventati maturi o in grado di capire tali insegnamenti-correzioni karmiche (effetti) e in tal modo potremo avere quei quid di coscienza che ci mancavano 78 . Il karma, ovvero la legge di causa e di effetto ha lo scopo di compensarci per il Bene che abbiamo fatto e di correggerci per il male che abbiamo fatto insegnandoci a comportarci bene osservando il Decalogo e i Comandamenti dell’amore per mezzo degli ampliamenti della nostra coscienza. Cenni sull’Aldilà: la vita dopo la morte del corpo fisico sulla Terra. Per l’evoluzione umana sono necessarie molteplici incarnazioni terrestri e di altrettante successive incarnazione negli altri tre piani o mondi del Cosmo (astrale, mentale e akasico o della coscienza 79 ) per un periodo di oltre cinquantamila anni a noi necessari per passare dallo stadio di uomo a quello di superuomo o di santo 80 ); questi tre piani o mondi di esistenza con il nostro universo (con la Terra) formano il Cosmo; i mondi astrale, mentale e akasico o della coscienza sono stati così definiti dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77: a. piano o mondo astrale: Il mondo astrale è molto simile a quello fisico, anche perché moltissimi veicoli astrali ricalcano esattamente quelli fisici. Nel piano astrale avviene una purificazione dell’anima dopo la morte del corpo fisico: “ Il veicolo astrale di un individuo è quel corpo che trasforma quanto proviene dal mondo fisico, o dall’astrale stesso, in sensazioni trasmesse alla mente che le raccoglie e le cataloga Ciascuno, secondo la natura dei propri pensieri, 73 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica), Mediterranee 74 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee 75 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 183, Armenia 76 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43 -49 (La dinamica del karma), Mediterranee 77 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee 78 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 46 (n°4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee 79 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 80 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee 9
  • 10. costruisce il proprio corpo astrale, così come certi esercizi fisici sviluppano alcuni muscoli piuttosto che altri (.) 81 . “ Il concetto di evoluzione dopo il trapasso sta per quel ciclo che l’individuo compie dopo che ha abbandonato il veicolo o corpo fisico: Ciclo che non è identico per tutti gli individui naturalmente: per gli individui che avevano una forma animale nel piano o mondo fisico, per l’uomo, per il superuomo. A rigore, dobbiamo dire “diverso per ogni individuo” perché ognuno di noi, dopo una incarnazione, segue un suo ciclo a seconda dell’evoluzione, delle esperienze, dei desideri, dei pensieri che ha avuto nell’incarnazione ultima. Vorrebbe dire, “evoluzione dopo il trapasso”, il tempo che l’individuo impiega a liberarsi dei veicoli inferiori, ossia il corpo astrale e il corpo mentale. Così, se incontriamo nel piano astrale un individuo che non abbia ancora abbandonato il suo veicolo astrale, ciò non significa che quell’individuo sia evolutivamente inferiore ad un altro che possiamo incontrare, quello stesso momento, nel piano mentale: può infatti darsi che chi è in questo momento nel piano mentale sia trapassato prima di colui che in questo momento stesso si trova nel piano astrale. Evoluzione, in questo senso, ha un significato completamente diverso da “evoluzione spirituale 82 ”. b. Piano o mondo mentale: I paradisi del piano mentale “Dopo il trapasso, l’individuo ha una evoluzione che segue un ciclo di rinnovamento, o anche, se questo vi chiarisce meglio, di purificazione. Una volta abbandonato il veicolo astrale, e con ciò assopiti i desideri insoddisfatti, le facoltà mentali dell’individuo sono più pronte e chiare. L’ individuo può così rivedere e riflettere con più chiarezza sulla sua ultima incarnazione. È il momento in cui trova spiegazioni a tante domande, riguardo agli eventi della sua scorsa vita terrena, che si era fatto e durante questa e dopo il trapasso. Questa rinnovata facoltà mentale spinge l’individuo, se il suo temperamento glielo consente, a ricercare la spiegazione di altre cose che desidera o desiderava capire. Gli studiosi hanno nel piano mentale il loro paradiso: qui l’individuo può erudirsi ed appagare la sua sete di sapere più di quanto potesse farlo da incarnato. E di tutto quello che l’individuo impara nel piano mentale che cosa rimane? Rimangono i frutti delle riflessioni circa il significato della sua vita; rimane sotto forma di impulso o facilità di apprendere in una prossima incarnazione, quanto l’individuo ha potuto conoscere e sapere nel piano mentale. Non sarà mai, però, che un individuo possa evolvere spiritualmente ed iniziare qualcosa di nuovo nel piano mentale, o comunque 81 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 141-143 (piano astrale), Mediterranee 82 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-176 ( La purificazione spirituale ), Mediterranee 10
  • 11. dopo il trapasso, perché se ciò fosse la vita sul piano fisico non avrebbe più significato 83 “. c. “(.) Una particolarità che si nota in questo piano è la grande elasticità delle forme che sono immensamente più malleabili di quelle del piano astrale. Il quadro che si presenta a colui che acquista visione cosciente di questo piano è meraviglioso, sublime! Forme e colori straordinari, dalle più tenui sfumature ai contrasti più accesi 84 (.) “. d. (.) Il corpo mentale di un individuo è quel corpo che traduce gli impulsi della coscienza individuale in immagini o bagliori, secondo la natura di questi impulsi e, queste immagini o bagliori, sono definiti pensieri, i quali, ricevuti dal cervello fisico, sono tradotti in parole. Così come possiamo dire che il corpo fisico è quel veicolo capace di comunicare con i simili a mezzo di atti o parole. Ma come il corpo fisico non è l’individuo stesso, altrettanto non è il mentale. L’individuo è il pensatore, colui che pensa, e che non va confuso con il veicolo mentale. Non si può tralasciare di dire, sia pure accennando come è stato fatto per altre cose, di quella regione del piano mentale corrispondente ai cieli descritti dalle religioni. Occorre perciò ricordare che una creatura, la quale fosse in questi cieli, non sarebbe divisa da altre se non da un particolare stato di coscienza. Tutto è attorno a voi. Un uomo che avesse vissuto per meritarsi un premio eterno od avesse dedicato la sua vita ad un ideale, dopo il trapasso, nel piano della mente, per karma, vede ed esperimenta l’ideale sognato. Questo stato corrisponde quindi ad un senso di appagamento, di beatitudine. Molte entità che si presentano in certi incontri provengono appunto da questa regione del mondo mentale. Ecco perché esse descrivono un “aldilà” simile a quello che credevano esistesse durante la vita, perché lo stanno sperimentando e per esse è una cosa reale, non un sogno. Una volta che l’individuo, non abbastanza evoluto, abbia cessato questo suo sogno, si riposa; rivede con chiarezza e con tranquillità tutte le passate esistenze, ma non è conscio di quanto avviene intorno a lui, perché egli è entrato nel piano successivo a quello mentale, ha abbandonato il suo corpo mentale e si trova sulle soglie di un piano (mia nota: il piano akasico), nel quale un giorno vivrà una immensa indescrivibile beatitudine 85 . e. Piano o mondo Akasico o della Coscienza: “ Il piano akasico è quel piano immediatamente successivo a quello mentale ed immediatamente precedente a quello spirituale. Fu emanato dal primo alito di Dio. È cosa ardua parlare di questo piano dove l’individuo che qui vive coscientemente è Iniziato o già 83 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 176-177 (I paradisi del piano mentale), Mediterranee 84 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagina 144, Mediterranee 85 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine145-146, Mediterranee 11
  • 12. Maestro. Qui vi è dualità, ma non separazione; ogni essere qui sente di appartenere al Tutto, e di essere un’unica cosa con tutto il resto dell’emanazione e, nello stesso tempo, di essere se stesso come mai lo ha provato prima. Da questo piano si riversano sugli altri piani di esistenza, un amore sconfinato e una comprensione senza limiti. Questo, quindi, è il piano della <<Fratellanza universale>>, dell’<<Amore>>, il piano dove un giorno tutti vivranno coscientemente, ricordando le amarezze di oggi come piccole cose, piccole in sé, ma grandi per quello che hanno prodotto sull’essere umano. Questo è il solo valore che esse hanno. “Il corpo akasico dell’ individuo (mia nota: la Coscienza) è il corpo formato appunto dalla materia di questo piano, quel corpo che serba in sé tutte le esperienze avute nelle varie incarnazioni; quel corpo che si costituisce man mano che l’individuo evolve. Il corpo mentale è quel corpo che produce l’illusione della separatività, perché è dell’intelletto la prerogativa di distinguere l’<<io>> dal <<non io>> ; ma questa illusione è necessaria per costituire, formare l’autocoscienza, in altre parole il corpo akasico. (.) La suddivisione da noi fatta è più convenzionale che reale. L’Universo è un tutto inscindibile, ogni piano di esistenza sta attorno ad ognuno, dall’astrale al mentale, dall’akasico allo spirituale stesso (.) 86 . Inoltre il Signore Dio ci dona anche il rimorso e il pentimento 87 nel nostro stesso interesse alla crescita evolutiva per ampliare la nostra coscienza. Come abbiamo sopra spiegato il Signore Dio perdona i nostri peccati, appunto perché conosce bene come siamo fatti, le condizioni con le quali abbiamo vissuto sulla Terra e le nostre limitazioni(vizi e difetti) o povertà spirituali. E quanto al Giudizio per i peccati di ogni uomo dopo ogni incarnazione sulla Terra, il Padre-Madre-Dio nella persona del Figlio Gesù ci giudica non colpevoli dei peccati, o trasgressioni o errori che abbiamo commessi perché siamo costituzionalmente esseri egoisti ( a causa della coscienza poco ampia che abbiamo ) incapaci di amare Dio - con tutto il cuore, la mente e l’anima - e i nostri simili come noi stessi mentre siamo a scuola sulla Terra 88 per diventare Santi. Perciò non ci può essere una condanna eterna per nessuno di noi, né l’Inferno eterno, perché non ci sarà mai il Giudizio finale di cui al Vangelo di Matteo ( 25, 31-46 ); ci sarà, invece, un Giudizio individuale per ciascun uomo emesso da Dio nella persona di Gesù dopo ciascuna incarnazione terrestre, ma è fondato sulle buone opere che ogni volta abbiamo fatto sulla Terra 89 . Quindi nell’Aldilà non ci sarà alcun Giudizio finale eterno sugli errori, trasgressioni o peccati dell’uomo e nessuna suddivisione tra capri e pecore (tale Giudizio finale è stato definito “altamente tirannico” dal Signore Gesù 90 ) . Non ci sarà neppure il Giudizio degli Angeli per 86 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 146-147, Mediterranee 87 Sapienza 12, 19 88 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 185 (Ottima scuola), Armenia 89 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia 90 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 182, Armenia 12
  • 13. separare i cattivi dai buoni e quindi nemmeno gli Angeli manderanno i cattivi all’Inferno 91 . Ne deriva che il Giudizio finale di Gesù è un errore , così come è un errore anche il Giudizio degli Angeli predetto. Però nell’Aldilà dopo la purificazione, ma prima di ogni nuova incarnazione terrestre, ci saranno i “Giudizi“ karmici su ognuno di noi da parte dei Signori o Maestri del karma, per (.) gli effetti karmici che devono ricadere sugli uomini, sull’umanità, sull’individuo in particolare (.) ; quindi, i Signori del karma, coadiuvati da Intelligenze Celesti (mia nota: gli Angeli) fanno in modo 92 che ciascun individuo goda degli effetti karmici buoni e riceva l’insegnamento/correzione dagli effetti karmici correttivi che ci donano comprensione. Perciò ogni uomo, ad ogni nuova incarnazione, riceverà gli effetti karmici buoni e quelli correttivi, per metterlo in condizione di beneficiare sia dei crediti karmici (Effetti buoni: pace e tranquillità per il Bene fatto) sia di poter “pagare” i debiti karmici accumulati (effetti cattivi) con pene e angosce per il Male che commettemo 93 . Le pene e le angosce, cioè i dolori, doneranno ad ogni uomo comprensione, cioè coscienza, ma la lezione karmica gli sarà data soltanto quando l’uomo sarà maturo per comprendere la lezione del dolore 94 ; infatti nessuna lezione karmica, cioè nessuna sofferenza, sarà inflitta all’uomo finché l’uomo stesso non sarà in grado di comprenderla 95 ; e anche questo è amore divino. I due errori sui giudizi predetti, di Gesù e degli Angeli, hanno fatto classificare le religioni cristiane tra le religioni della paura dell’Inferno eterno che non esiste come luogo, ma esiste come stato d’essere e così è per il paradiso 96 . È amore divino anche l’inesistenza dell’Inferno eterno: infatti l’uomo porta dentro di sé l’inferno o il paradiso, vita dopo vita, cioè volta per volta ad ogni nuova incarnazione terrestre - a seguito del giudizio karmico dei Signori o Maestri del karma predetto - nei quattro piani o mondi del Cosmo, finché l’uomo non diventerà santo; da santo vivrà in Dio nella plenitudine dell’eternità. Il Signore Gesù ha detto riguardo all’Inferno e al Paradiso: << Nessuno va all’inferno o in cielo, ma ognuno li porta entrambi dentro di sé 97 ; quindi l’Inferno e il Paradiso non esistono come luoghi tranne che nella nostra immaginazione, ma esistono come stati d’essere individuali. Quindi l’uomo vive l’Inferno o il Paradiso durante ogni incarnazione terrestre e negli altri tre piani o mondi del Cosmo, ma quando dimostrerà di avere imparato le lezioni karmiche e comincerà a vivere evangelicamente sulla Terra potrà ampliare molto la sua coscienza. La Terra è un pianeta di grandi possibilità; ma anche di grandi dolori/correzioni, ma la Misericordia Divina è sempre all’opera per aiutarci a superare le nostre limitazioni (vizi e difetti) o povertà spirituali. La Terra è anche un pianeta di gioie e di felicità per chi se le merita vivendo evangelicamente, in base 91 Vangelo di Matteo 13, 47-50 92 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del karma), Mediterranee 93 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee 94 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 75-77 (Dolore), Mediterranee 95 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 46 (N° 4, 5, 6 e 7) e pagina 158, Mediterranee 96 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita 97 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita 13
  • 14. all’insegnamento semplice ma importante di Gesù: “Fate anche agli altri tutto quello che volete che essi facciano a voi…98 ” ; questo comandamento è tanto semplice quanto efficace; chi lo osserva migliora se stesso e impercettibilmente migliora anche il mondo. Le correzioni previste per ogni esistenza dell’uomo sulla Terra dai Signori o Maestri del Karma 99 sono indispensabili all’uomo stesso per ampliare la sua coscienza per mezzo della nuova o delle nuove esistenze terrene durante le quali all’uomo stesso sarà fatto ciò che di Bene o di Male fece agli altri in esistenze terrestri precedenti 100 . L’uomo non deve aver paura dell’Inferno eterno per le sopra esposte ragioni perché l’Inferno non esiste come luogo, né deve aver paura della morte perché nemmeno la morte in realtà esiste in quanto la vita è eterna e perciò l’uomo è immortale 101 ; infatti l’uomo vive in continuazione sulla Terra e poi in ognuno degli altri tre Piani o mondi del dell’Aldilà 102 finché saremo diventati santi. Tutti saremo salvati perché il Signore Dio e il Signore Gesù ci amano e la vita sulla Terra altro non è che uno strumento di Redenzione e di Salvezza per merito di Dio e del Figlio Gesù, Redentore e Salvatore dell’uomo, a qualunque religione o popolo l’uomo appartenga 103 . Quando gli esseri umani saranno diventati Santi vivranno la vita eterna nel Piano Divino. I Santi non sono soltanto coloro che sono stati proclamati tali dalle religioni, ma anche moltissimi altri, in ogni zona della Terra, uomini e donne di ogni religione e ceto sociale, la cui santità è nota soltanto a Dio e alle tre Persone della Santissima Trinità 104 : il Padre, il Figlio Gesù e la Grande Madre Spirito Santo 105 ; l’unico Dio manifestò i predetti tre Esseri Divini per rendersi visibile e comprensibile agli uomini 106 , perché Dio non è una persona, ma è il Tutto che Tutto e tutti comprende 107 . L’uomo deve avere assoluta fede e fiducia in Dio perché il suo amore è più forte del nostro egoismo, della nostra malvagità e dei nostri no come risposte alle Sue proposte. La stessa fede e fiducia l’uomo deve averle nel Signore Gesù perché anche il Cristo è amore 108 . Non dobbiamo temere per il nostro destino, perché sarà sublime come è stato detto, perché il Signore Dio con la legge di Evoluzione - che si realizza con la reincarnazione e le correzioni/insegnamenti della Legge del Karma o di Legge di causa e di effetto, il perdono dei peccati e la Redenzione del Cruisto - ci corregge instancabilmente vita dopo vita, finché il Suo 98 Vangelo 7, 12 99 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (I Signori del Karma), Mediterranee 100 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee 101 Eileen Caddy, Il SENTIERO interiore, pagine 53-54, Mediterranee ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-189 (Morte), Mediterranee 102 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 78-79 (Dopomorte), Mediterranee 103 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno del Cristo”), Mediterranee 104 Lucia racconta Fatima, pagina 48, Editrice Queriniana 105 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 101-105, Macroedizioni 106 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia 107 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto), pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto ; Tutto è perfetto ; Tutto-Uno – Assoluto), Mediterranee 108 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR 14
  • 15. amore, farà sbocciare anche in noi l’amore e in tal modo diventeremo Uno con Dio per mezzo della Persona di Cristo 109 e perciò, da Santi, si comincerà a vivere la vita eterna in Dio. Alleluia! 109 Vangelo di Giovanni, capitolo 17 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno”del Cristo), Mediterranee 15