Facoltà di Scelta - Presentazione del testo di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese all'Università Politecnica delle Marche
1. Università Politecnica delle Marche
29 Aprile 2013 ore 16
Intervengono:
Il Rettore Marco Pacetti
Introduzione Stefano Staffolani
Presentazione Andrea Ichino
Discussione Francesca Coin
Francesca Coin
_______________
PAGATA
2. La proposta di Ichino-Terlizzese: in breve
Ichino e Terlizzese propongono di triplicare le tasse universitarie, e di indebitare gli
studenti per quarant’anni.
Propone di sostituire il diritto allo studio con prestiti d’onore, o borse non restituibili, in un
processo che ignora e elude l’Articolo 34 della Costituzione.
Il testo si regge su una relazione causale discutibile secondo cui la crescita
dell’indebitamento studentesco consentirebbe di aumentare, a un tempo, i redditi
degli studenti migliori, l’eccellenza universitaria e le immatricolazioni, tutte cose
smentite dai fatti.
Al fine di dimostrare che l’indebitamento consentirebbe di aumentare, a un tempo,
eccellenza, immatricolazioni e redditi, la proposta presenta l’intero modello come un
processo a somma positiva, in cui, dunque, guadagnano tutti, perchè gli effetti
negativi semplicemente non vengono discussi.
A fronte di un guadagno diretto e indiretto di atenei e stato, non vi è cenno agli effetti che
tutto questo avrebbe sugli studenti e i risparmi delle famiglie.
3. ● Gli autori ammettono che qualora l’insolvenza studentesca superasse del 50% le simulazioni,
sarebbero necessarie “correzioni di rotta” come ad esempio l’introduzione della regola bonus-
malus. Ma trascurano di dire che gli effetti del bonus malus coinciderebbero necessariamente
con una più stringente selezione degli studenti che possono accedere al prestito (e dunque alle
immatricolazioni e all’istruzione terziaria), o con una crescita incontrollata del debito.
● Il testo mistifica il concetto di equità, suggerendo che l’università pubblica grava
eccessivamente sulle famiglie meno abbienti, dimenticando non solo come (1) la letteratura
sottolinei da tempo che l'unico strumento in grado di aumentare l'accesso delle classi meno
abbienti all'università sono i sussidi, mentre i prestiti, e il cosiddetto “cost sharing” ha un effetto
negativo sugli student svantaggiati; ma (2) che tutti i cittadini contribuiscono al finanziamento
dell’università tramite la fiscalità generale, le aliquote fiscali crescono con il reddito, il che
significa che sono già differenziate per il reddito.
● Dimentica che l’equità non si raggiunge triplicando le tasse, ma consentendo a tutti coloro che
contribuiscono al finanziamento all’Università pubblica di accedervi, finanziando il diritto allo
studio, garantendo una borsa di studio agli aventi diritto, e reintegrando tutte le risorse
che negli ultimi anni sono state tagliate in modo scellerato.
● Mistifica il concetto di efficienza, la qual cosa pone un problema complesso, in quanto i benefici
ovvero le esternalità dell’istruzione non si misurano sulla base del reddito futuro dei singoli
studenti nè sui “fattori produttivi” o gli “effetti sulla tecnologia”. Piegare le finalità dell’educazione
ai soli fattori produttivi significa attenersi a un concetto di istruzione arido, riflesso di una visione
limitata della società che ignora l’importanza di tutto ciò che la abita. Tutte cose oramai
condivise anche agli autori non passano per la mente.
4. Un accordo impossibile, perché:
I&T Io
I fondamenti Scuola di Chicago, Economics of
Education, Teoria del Capitale
umano
Illuminismo radicale
Maestri di pensiero Kenneth J. Arrow Jean-Antoine Caritat de Condorcet
Istruzione come Investimento vincolato a
considerazioni di opportunità
Diritto universale e inalienabile
Costituzione come Retropensiero della scuola di
Chicago
La Repubblica rende effettivo il
diritto di tutti “i capaci e meritevoli
anche se privi di mezzi” di
raggiungere i gradi più alti dello
studio “con borse di studio, assegni
alle famiglie e altre provvidenze”
Esternalità sociali dell'istruzione Nonesistono Priceless
Finanziamenti L'università riceve un sussidio
troppo elevato da parte dello stato
L'Italia è 32ma su 37 paesi, la spesa
pubblica in istruzione è troppo bassa
Finanziamenti (2) I poveri pagano l'università ai ricchi I poveri pagano l'università tramite
la fiscalità generale e riescono a
fruirne meno dei ricchi
Finanziamenti (3) Aumentare le rette a 7.500 euro per
consentire ai meno abbienti che
pagavano l'università tramite la
fiscalità generale di guadagnarci una
scommessa sul futuro
Aumentare le borse di studio, i
sussidi e le provvidenze ai meno
abbienti in modo tale da consentire a
tutti coloro che pagano l'università
tramite la fiscalità generale di
accedervi
5. La proposta nello specifico:
I&T Io
Gioco a somma positiva + Tasse = + eccellenza = + redditi =
migliori posti di lavoro
+ tasse = - immatricolazioni = -
mobilità sociale = + diseguaglianza
sociale
Quadruplicare le tasse è una
proposta
conveniente perchè i redditi
continueranno a crescere
E' un disincentivo allo studio, poi
che i redditi continueranno a
crescere è tutto da vedere (teoria del
valore)
L'università è D'elite, per saperi e capitale umano
utili al mercato del lavoro (i
problemi sono overeducation e
mismatch)
Per tutti, le sue finalità non possono
essere costrette entro i limiti e le
contraddizioni del mercato del
lavoro, semmai devono intervenire
sulle diseguaglianze prodotte dal
mercato del lavoro estendendo
l'istruzione per attenuare la
diseguaglianza nella distribuzione
della ricchezza (Condorcet)
La finalità della conoscenza è Il mercato La finalità del mercato consentire
all'umanità di accedere alla
conoscenza
8. L'Istruzione è un diritto
“In questi quattro gradi d'istruzione, l'insegnamento sarà totalmente gratuito. La
costituzione lo sancisce per il primo grado. Il secondo, che può anch'esso essere
considerato generale, se non fosse gratuito creerebbe un'ineguaglianza
favorevole alla classe più ricca, la quale paga i contributi in proporzione dei suoi
mezzi, e non pagherebbe invece l'insegnamento che in relazione al numero dei
fanciulli da essa avviati alle scuole secondarie. Quanto agli altri gradi, giova alla
pubblica prosperità dare ai fanciulli delle classi povere, che sono i più numerosi,
la possibilità di sviluppare le proprie doti; questo è un mezzo non solo per
assicurare alla Patria un maggior numero
Sull'istruzione pubblicaJean-Antoine Condorcet
10. Kenneth J. Arrow
“Sto trascurando la possibilità che l'istruzione universitaria
generi esternalità, cioè che un laureato in più aumenti la
produttività di altre persone- o ne aumenti il valore di
consumo-. Non sono convinto che le esternalità in questo
caso siano molto importanti, al contrario di quello che accade
con l'istruzione primaria e secondaria dove le esternalità sono
indubbiamente molto rilevanti. Trovo in effetti difficile
immaginare in che cosa consisterebbero, queste esternalità”
I&T p. 152.
11. I&T
“di fatto, pur essendo molte le analisi empiriche che cercano
di misurare direttamente gli effetti esterni della sola istruzione
universitaria, non stupisce che nell'opinione prevalente essa
abbia un rendimento sociale modesto”
I&T p. 40
12. I&T
“Il beneficio sociale della laurea è sotanzialmente
uguale al beneficio privato, senza alcun vantaggio
ulteriore per la collettività e quindi non giustifica un
sussidio così rilevante da parte dello stato”
I&T p. 60
21. “... invece di finanziare la spesa con
un contributo irrilevante di tutti i
contribuenti, propongono di
chiedere un contributo molto
ingente, che implica
l’indebitamento per qualche
decennio, a chi si iscrive
all’università e non ha le risorse per
pagare tasse di circa 10,000 euro.
Dunque il sig.Rossi, quello “povero”
che prima pagava 100 euro, in
maniera indiretta tramite la fiscalità
generale, secondo IT avrà la
convenienza di pagare 10,000
euro guadagnandoci una bella
“scommessa” per l’investimento
sulla propria formazione: quello che
si dice un affarone!”
Coin & Sylos Labini, 19 gennaio 2013
26. Livingstone:
“Blaming the educational system for the breakdown of
the learning-earning connection is unjustified”
Ovvero, risolvere il problema dell'occupazione
aumentando la contribuzione studentesca significa
trasformare l'istruzione nel capro espiatorio delle
contraddizioni della teoria del capitale umano
27. Postulato 6
“... a noi sembra difficile pensare che si sia ormai
interrotta la secolare tendenza alla crescita del
reddito osservabile (figura 1.2) […] e alla luce dei
dati che abbiamo presentato non appare così
peregrina l'idea che laurearsi sia un investimento
redditizio”
I&T p. 30
35. Postulato 7
I&T: comunque vada, non è un prestito d'onore,
non è un mutuo: è una borsa restituibile.
● Risposta: anche negli anni Sessanta dicevano così
37. M. Friedman, Capitalism and Freedom, 1955.
As early as 1955 he suggested a system of government
loans, under which the individual in return would agree to pay
to the government in each future year a specified percentage
of his earnings in excess of a specified sum for each $1,000
that he received from the government. This payment could
easily be combined with the payment of income tax and so
involve a minimum of additional administrative expense.
(quoted in Friedman M. and Friedman R. 1980, 184)
38. M. Friedman, Capitalism and Freedom, 1955.
The counterpart for education would be to "buy" a share in an individual's earning
prospects: to advance him the funds needed to finance his training on condition that he
agree to pay the lender a specified fraction of his future earnings. In this way, a lender
would get back more than his initial investment from relatively successful individuals,
which would compensate for the failure to recoup his original investment from the
unsuccessful. There seems no legal obstacle to private contracts of
this kind, even though they are economically equivalent to the
purchase of a share in an individual's earning capacity and thus to
partial slavery. One reason why such contracts have not become common, despite
their potential profitability to both lenders and borrowers, is presumably the high costs of
administering them, given the freedom of individuals to move from one place to another,
the need for getting accurate income statements, and the long period over which the
contracts would run.[...] The potential gains, particularly to early entrants, are so great
that it would be worth incurring extremely heavy administrative costs.11
39. Jean-Antoine Condorcet: istruzione produce
indipendenza, eguaglianza e sovranità
Milton Friedman: prestiti condizionati al
reddito nell'istruzione producono dipendenza
e parziale schiavitù
48. Errore di Comunicazione?
È stato umiliato il lavoro dell’artigiano [...]
in questa trappola ideologica ci sono caduti per primi i genitori più sprovveduti,
[...]
I genitori, cioè, che sognavano per i propri figli una vita migliore della loro,
proprio grazie al «pezzo di carta».
Va cambiata una mentalità; […] I genitori devono essere aiutati a capire,
attraverso iniziative politiche e sindacali nel mondo della scuola e del lavoro,
che il «pezzo di carta» è oggi, sempre più spesso, un qualunque pezzo di carta.
59. In conclusione:
“Se si digita in google 'investire sui giovani' si
trovano in un quarto di secondo circa
1.980.000 voci”.
p. 137.
Ora sono 1.980.001 e ci auguriamo che non
farà la differenza.