1. LA PIATTAFORMA DI PENELOPE
Per fortuna la prima parte di questa Odissea e' terminata. Le votazioni al referendum di
approvazione alla piattaforma si sono concluse con 896 voti favorevoli e 29 contrari, i votanti
erano 930. I lavoratori hanno sostenuto quindi a pieno (e speriamo continuino in futuro) la LORO
PIATTAFORMA. Non insisteremo mai abbastanza nell' usare il termine "LORO" perche' per noi
della FIOM e' sempre stato cosi' fin dall'inizio.
A questo punto e' d'obbligo raccontare in breve la storia di questo tour de force che abbiamo
dovuto sostenere assieme a voi per tutti questi mesi.....
Direi che dobbiamo tornare alla fine del 2001 per iniziare a raccontare. Le delegate e i delegati
della FIOM G.D assieme al segretario della FIOM territoriale, si sono trovati per iniziare a parlare
della nuova piattaforma G.D aspettando gli incontri con le altre confederazioni per aprire
assieme, quindi unitariamente, la fase delle discussioni che avrebbero poi dovuto portarci, UNITI,
alla creazione della nuova vertenza G.D, consapevoli del fatto che la situazione a livello
nazionale andava deteriorandosi sempre piu', dopo la firma separata del 16 giugno 2001 sul
CCNL. A febbraio sono iniziati i veri e propri problemi all'interno dell'RSU G.D, le divisioni esterne
hanno influenzato, inevitabilmente, i rapporti fra le confederazioni.
Sono iniziati poi gli scioperi e le accuse contro la CGIL e la FIOM: il 19 marzo l'omicidio Biagi, il
giorno dopo, lo sciopero nazionale per questo ignobile gesto e contro la strumentalizzazione da
parte del Governo Berlusconi, impegnato a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica sul
perche’ avesse lasciato solo un fedele servitore dello Stato, permettendone cosi’ l’uccisione' a
sangue freddo. Il 23 marzo sciopero a Roma: 3 milioni di persone. Numeri che fanno pensare,
che fanno capire che la gente e' stanca e ha voglia di far sentire la propria voce. Cosi', un
contratto nazionale separato, l’essere ritenuti brigatisti dal governo e addirittura assassini, non ci
ha fermato.
Da qui le cose sono precipitate sempre piu' all'interno dell'RSU. L'inghippo, il fermo durato mesi,
che ha fatto si che non ci si potesse presentare in una soluzione compatta e unica davanti
all'azienda, e' stato il primo punto della preparazione alla piattaforma, il "PERCORSO
DEMOCRATICO" . Un punto di fondamentale importanza, la base di tutto! Fin dal primo incontro
con FIM e UILM, la posizione della FIOM e' sempre stata la stessa, "e' il lavoratore che decide,
tramite votazione, in caso vi siano impostazioni difformi tra le diverse organizzazioni, sui punti
presenti nella vertenza". Questo e' risultato improponibile da parte delle altre organizzazioni, che
si sono avvalse del fatto che in passato cio’ non era mai avvenuto e che e' la RSU a
maggioranza che decide (questo non si e' mai capito come mai lo sostenessero cosi'
fortemente dal momento che volendo, la FIOM, ha la maggioranza in RSU e che quindi
avremmo potuto fare cio' che volevamo...). Cosi' per dei mesi, ci hanno inchiodato parlando di
niente, iniziando lotte a colpi di volantini, a volte al limite dell'inverosimile e a volte falsi,
confondendo con menzogne i lavoratori che non sapevano piu' cosa pensare, non sapevano
di chi fosse la ragione e che quindi, si sentivano presi in giro e usati per faide interne all'RSU. Noi
abbiamo scelto di non fomentare questi insensati e infantili giochi di parole e a volte, di fatti (e
ci e' costato tanto, non poter rispondere sapendo di essere nel giusto e non potersi ribellare
all'ingiustizia.....e' fatica!). Abbiamo scelto di continuare a portare avanti come RSU, quella che
ci sembrava la giusta risposta alle richieste e alle esigenze dei lavoratori. Abbiamo sempre agito
pensando ad una risoluzione unitaria che portasse la firma RSU . Piu' passavano i mesi piu'
questa cosa non era possibile, fino al giorno dell'assemblea (ormai storica) del 16 luglio 2002. In
questa assemblea finalmente siamo riusciti a mostrare alle persone l’intendimento delle altre
organizzazioni. E' stata un'assemblea che ha segnato l'inizio, tanto atteso, della presentazione
della piattaforma. E' stato votato all'unanimita' l'emendamento che la FIOM ha presentato
davanti ai lavoratori, AGGIUNTIVO e non SOSTITUTIVO, del percorso democratico, nel quale si
ribadiva il concetto che SONO I LAVORATORI CHE DECIDONO. Le altre due confederazioni, non
accettando questo e non ritenendo valido il voto dei lavoratori che NOI TUTTI RAPPRESENTIAMO
E PER I QUALI LAVORIAMO, si sono cosi' escluse da cio' che l'RSU ha portato e sta portando
2. avanti nella figura della FIOM (sia come delegati G.D che come FIOM territoriale). Abbiamo
quindi continuato ad indire RSU, alle quali non hanno mai partecipato FIM e UILM, (anche se dai
loro volantini, affiorava sempre l'inverso....). Cosi' sono iniziate assemblee nelle quali venivano
presentati i punti della vertenza, cercando dalle persone proposte di integrazioni o
modificazioni. La fine e' che, ad oggi, la piattaforma, modificata con i consigli dei lavoratori e
votata in un referendum, e' pronta per essere presentata all'azienda. Siamo pronti alla seconda
parte.
Questa e' la lunga storia di un "parto" difficile, che noi assieme a voi porteremo avanti, arrivando
davanti all'azienda. Siamo in una nuova fase della storia del sindacato. Sia a livello nazionale
che interno, e' necessario avere la grinta, la sicurezza e andare sempre avanti, portando fino in
fondo cio' che e' stato democraticamente deciso e votato.
La FIOM G.D sta dimostrando una grande compattezza e unione, a differenza di FIM e UILM che
dentro alla G.D, hanno delegati che faticano a sostenere idee e tesi della propria
organizzazione. Questo ci pone dunque davanti ad un'ulteriore riflessione.
Se la CGIL ha molti iscritti, se e' cosi' sostenuta dalla gente, non e' per una qualche alchimia; e'
perche' stiamo dimostrando coerenza, sia all'esterno che all'interno, nel rispetto di chi ci ha
delegati.
Agiremo di pari passo con i lavoratori cercando di fare del nostro meglio nel nome della
DEMOCRAZIA.
In un periodo nel quale le guerre sono la minaccia di ogni giorno, nel quale i diritti e la liberta' di
pensiero vengono minacciati, nel quale si vuol far tacere la voce del popolo nelle piazze e nelle
realta' che vivono tutti i giorni, si deve lasciare alle persone la possibilita' di decidere il percorso
da seguire nella ricerca di un futuro migliore!
Prendiamo la strada della democrazia e non spaventiamoci per i "lavori in corso", insieme li
finiremo.....Non si deve mai smettere di migliorare.....
Valeria Frascari
Delegata RSU FIOM G.D