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L'esigenza espressa dalla rete
televisiva nostra committente
era quella di intraprendere un
percorso di creatività finalizzato
all'ideazione di nuovi format
Processo di facilitazione
dell'innovazione
per una rete televisiva
2
L'intervento di Episteme
Episteme ha ideato e facilitato
un percorso di innovazione
stimolando e allo stesso tempo
disciplinando le risorse creative
presenti in Azienda, fornendo un
metodo e facendo convergere le
energie del team di lavoro sul
progetto
3
Personaggi & Interpreti
Team dell'Azienda
owner del progetto
Creativi ed esperti che collaborano con
l'Azienda
Facilitatori di Episteme
4
Il percorso creativo: l'imbuto …
 Il percorso è stato strutturato in tre moduli (incubazione, ideazione e sintesi),
riproposto in maniera circolare mano a mano che il processo creativo si avvicinava
all’ideazione del format televisivo vero e proprio passando attraverso alcune fasi
propedeutiche:
1. dalla selezione dell’idea guida, un tema attuale e risonante sul piano
della rilevanza sociologica da cui prendere le mosse
2. all’individuazione del topic in cui declinare il tema guida
3. all’ideazione del concept di prodotto
4. alla messa a punto del prodotto stesso
5
… e il circolo
 Per ognuna di queste fasi di progressiva definizione del format è stato condotto un
“ciclo creativo” articolato nei tre moduli suddetti:
Ideazione
SintesiIncubazione
6
Fase di incubazione 1/2
Cosa: La fase di Incubazione costituisce una sorta di
“riscaldamento” rispetto al compito creativo, ed è mirata
a ottenere un duplice obiettivo:
 in primo luogo, è funzionale a quella che gli esperti di
creatività definiscono “impregnazione”, un calarsi nel
tema in oggetto, un prendere confidenza con le
coordinate del problema che è indispensabile
affinché - padroneggiando tutte le informazioni
rilevanti - possa avviarsi quel processo di
elaborazione inconscia che sfocia nell’illuminazione
della creatività
 in secondo luogo, il costituirsi di una sinergia e
focalizzazione all’interno del gruppo di lavoro,
stimolando e liberando le energie creative delle
persone coinvolte
7
Fase di incubazione 2/2
Come: i partecipanti interagiscono tra loro e con il
facilitatore creativo dell’Istituto attraverso un forum online
dedicato, in modo da creare una vera e propria community
costantemente stimolata e coinvolta rispetto alla “missione”.
Il forum è servito concretamente a diversi scopi:
 scambio di materiali e informazioni tra il facilitatore e i
partecipanti  somministrazione di una sintesi
ragionata e impattante di ricerche di scenario relative ai
trend sociologici emergenti, accompagnata/seguita da
una serie di domande-stimolo e “provocazioni” atte a
innescare una reazione creativa nel gruppo e ad
assicurarsi che i format televisivi creati possano risultare
attuali e risonanti presso i pubblici di riferimento.
 assegnazione di task al gruppo di lavoro, funzionale sia a stimolarne il senso di
coinvolgimento nel progetto sia a favorirne il processo di impregnazione
8
Fase di ideazione 1/2
Cosa: La fase di Ideazione è consistita in una serie
di workshop creativi (9 in tutto) con il gruppo di lavoro,
animato dal facilitatore dell’Istituto. Il ruolo del
facilitatore è stato appunto quello di “facilitare” la
discussione del gruppo, assicurandosi che l’interazione
tra le persone fosse produttiva e che il gruppo si
muovesse effettivamente verso l’obiettivo della
sessione.
 La durata di ciascun workshop è stata di una intera giornata, con una prima fase di pura
divergenza (mattino) e una fase più convergente, di valutazione e sviluppo delle idee
emerse.
 È importante che la sessione inizi al mattino, quando la mente è maggiormente libera da
condizionamenti, più “fresca” e più malleabile.
 I workshop si sono svolti in una location luminosa, accogliente e dotata di una lavagna a
fogli mobili, non associata alla routine lavorativa dei partecipanti, per facilitare
l’abbandono di schemi usuali e favorire modalità di pensiero innovative.
9
Fase di ideazione 2/2
Come: il facilitatore ricorre a tecniche creative
con una funzione “maieutica” della creatività dei
partecipanti. Si tratta cioè di un intervento quanto
più possibile discreto e non intrusivo, finalizzato
soprattutto a stimolare e a canalizzare la creatività
dei partecipanti:
 dando avvio alla discussione con domande-stimolo e ravvivandola qualora l’energia
del gruppo tenda a smorzarsi
 valorizzando il contributo di tutti i partecipanti (evitando dinamiche di
autoesclusione, prevalenza di personalità dominanti, ecc…)
 facendo convergere il gruppo sui punti dove vi è consenso e rilanciando la discussione
su punti ancora in sospeso
 lanciando sfide, provocando con nuovi “framing” secondo il modello del dialogo
socratico in modo da sviscerare in profondità ogni aspetto delle questioni trattate
 disciplinando ove necessario i contributi dei partecipanti garantendone la
focalizzazione sul tema
10
Fase di sintesi
Cosa: Nei giorni immediatamente successivi a
ciascuna sessione creativa, il facilitatore ha provveduto a
preparare un rapporto dettagliato dei risultati
ottenuti nel workshop, sistematizzando le idee
emerse e identificando le "piste" promettenti da
approfondire nei workshop successivi.
Come: Il rapporto della sessione costituisce la nuova
piattaforma da condividere con il gruppo attraverso la
mailing list e da cui il facilitatore ha tratto le domande-
stimolo da sottoporre al team dell'Azienda nella
successiva fase di incubazione
11
Esempio di scaletta e tecniche creative
FASI SCOPO E TECNICHE
Presentazione e
decondizionamento
Sviluppare un clima propizio all’interno del gruppo e a “riscaldare” la mente alla
creatività.
Possibili tecniche: Che animale sei?; Una vera e una falsa su di te; 25 modi in 1 minuto in
cui può essere usato un/una …
[Impregnazione] Definizione
del problema
Diagnostica dello stato dell’arte attraverso una presentazione sintetica dei dati a
disposizione o degli output del precedente brainstorming, associata a delle tecniche
mirate a definire il problema o a ridefinirlo considerando nuovi punti di vista o chiarirlo
nelle sue componenti.
Possibili tecniche: Mind Mapping
[Divergenza] Generazione delle
idee
Fase di brainstorming, mirata alla creazione del maggior numero di idee possibile, con
una sospensione momentanea del giudizio mirata a creare un clima di accettazione in cui
tutti si sentano liberi di esprimere le proprie proposte.
Possibili tecniche: Brainstorming, Connessioni Forzate, Associazioni a immagini
[Convergenza] Selezione e
miglioramento delle idee
Valutazione e selezione delle idee generate e un fine-tuning delle idee su cui il gruppo
converge.
Possibili tecniche: Cappelli di De Bono, Matrice di valutazione
Chiusura della sessione di
creatività
Definizione degli action plan necessari a implementare le idee selezionate e al proseguo
del percorso di innovazione, con una assegnazione di task al gruppo in vista dei successivi
step.
Possibili tecniche: Assisters/Resisters, Step di Azione
12
I numeri dell'output
Schede programma
pronte da produrre
Format da sviluppare ulteriormente
Spunti di programmi da approfondire
13
EPISTEME S.R.L. | viale Andrea Doria 5 | 20124 Milano
www.episteme.co | info@episteme.co
ORGANIZZAZIONE CON SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATO ISO 9001 :
2008

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Processo di facilitazione dell'innovazione per una rete televisiva

  • 1. 1 L'esigenza espressa dalla rete televisiva nostra committente era quella di intraprendere un percorso di creatività finalizzato all'ideazione di nuovi format Processo di facilitazione dell'innovazione per una rete televisiva
  • 2. 2 L'intervento di Episteme Episteme ha ideato e facilitato un percorso di innovazione stimolando e allo stesso tempo disciplinando le risorse creative presenti in Azienda, fornendo un metodo e facendo convergere le energie del team di lavoro sul progetto
  • 3. 3 Personaggi & Interpreti Team dell'Azienda owner del progetto Creativi ed esperti che collaborano con l'Azienda Facilitatori di Episteme
  • 4. 4 Il percorso creativo: l'imbuto …  Il percorso è stato strutturato in tre moduli (incubazione, ideazione e sintesi), riproposto in maniera circolare mano a mano che il processo creativo si avvicinava all’ideazione del format televisivo vero e proprio passando attraverso alcune fasi propedeutiche: 1. dalla selezione dell’idea guida, un tema attuale e risonante sul piano della rilevanza sociologica da cui prendere le mosse 2. all’individuazione del topic in cui declinare il tema guida 3. all’ideazione del concept di prodotto 4. alla messa a punto del prodotto stesso
  • 5. 5 … e il circolo  Per ognuna di queste fasi di progressiva definizione del format è stato condotto un “ciclo creativo” articolato nei tre moduli suddetti: Ideazione SintesiIncubazione
  • 6. 6 Fase di incubazione 1/2 Cosa: La fase di Incubazione costituisce una sorta di “riscaldamento” rispetto al compito creativo, ed è mirata a ottenere un duplice obiettivo:  in primo luogo, è funzionale a quella che gli esperti di creatività definiscono “impregnazione”, un calarsi nel tema in oggetto, un prendere confidenza con le coordinate del problema che è indispensabile affinché - padroneggiando tutte le informazioni rilevanti - possa avviarsi quel processo di elaborazione inconscia che sfocia nell’illuminazione della creatività  in secondo luogo, il costituirsi di una sinergia e focalizzazione all’interno del gruppo di lavoro, stimolando e liberando le energie creative delle persone coinvolte
  • 7. 7 Fase di incubazione 2/2 Come: i partecipanti interagiscono tra loro e con il facilitatore creativo dell’Istituto attraverso un forum online dedicato, in modo da creare una vera e propria community costantemente stimolata e coinvolta rispetto alla “missione”. Il forum è servito concretamente a diversi scopi:  scambio di materiali e informazioni tra il facilitatore e i partecipanti  somministrazione di una sintesi ragionata e impattante di ricerche di scenario relative ai trend sociologici emergenti, accompagnata/seguita da una serie di domande-stimolo e “provocazioni” atte a innescare una reazione creativa nel gruppo e ad assicurarsi che i format televisivi creati possano risultare attuali e risonanti presso i pubblici di riferimento.  assegnazione di task al gruppo di lavoro, funzionale sia a stimolarne il senso di coinvolgimento nel progetto sia a favorirne il processo di impregnazione
  • 8. 8 Fase di ideazione 1/2 Cosa: La fase di Ideazione è consistita in una serie di workshop creativi (9 in tutto) con il gruppo di lavoro, animato dal facilitatore dell’Istituto. Il ruolo del facilitatore è stato appunto quello di “facilitare” la discussione del gruppo, assicurandosi che l’interazione tra le persone fosse produttiva e che il gruppo si muovesse effettivamente verso l’obiettivo della sessione.  La durata di ciascun workshop è stata di una intera giornata, con una prima fase di pura divergenza (mattino) e una fase più convergente, di valutazione e sviluppo delle idee emerse.  È importante che la sessione inizi al mattino, quando la mente è maggiormente libera da condizionamenti, più “fresca” e più malleabile.  I workshop si sono svolti in una location luminosa, accogliente e dotata di una lavagna a fogli mobili, non associata alla routine lavorativa dei partecipanti, per facilitare l’abbandono di schemi usuali e favorire modalità di pensiero innovative.
  • 9. 9 Fase di ideazione 2/2 Come: il facilitatore ricorre a tecniche creative con una funzione “maieutica” della creatività dei partecipanti. Si tratta cioè di un intervento quanto più possibile discreto e non intrusivo, finalizzato soprattutto a stimolare e a canalizzare la creatività dei partecipanti:  dando avvio alla discussione con domande-stimolo e ravvivandola qualora l’energia del gruppo tenda a smorzarsi  valorizzando il contributo di tutti i partecipanti (evitando dinamiche di autoesclusione, prevalenza di personalità dominanti, ecc…)  facendo convergere il gruppo sui punti dove vi è consenso e rilanciando la discussione su punti ancora in sospeso  lanciando sfide, provocando con nuovi “framing” secondo il modello del dialogo socratico in modo da sviscerare in profondità ogni aspetto delle questioni trattate  disciplinando ove necessario i contributi dei partecipanti garantendone la focalizzazione sul tema
  • 10. 10 Fase di sintesi Cosa: Nei giorni immediatamente successivi a ciascuna sessione creativa, il facilitatore ha provveduto a preparare un rapporto dettagliato dei risultati ottenuti nel workshop, sistematizzando le idee emerse e identificando le "piste" promettenti da approfondire nei workshop successivi. Come: Il rapporto della sessione costituisce la nuova piattaforma da condividere con il gruppo attraverso la mailing list e da cui il facilitatore ha tratto le domande- stimolo da sottoporre al team dell'Azienda nella successiva fase di incubazione
  • 11. 11 Esempio di scaletta e tecniche creative FASI SCOPO E TECNICHE Presentazione e decondizionamento Sviluppare un clima propizio all’interno del gruppo e a “riscaldare” la mente alla creatività. Possibili tecniche: Che animale sei?; Una vera e una falsa su di te; 25 modi in 1 minuto in cui può essere usato un/una … [Impregnazione] Definizione del problema Diagnostica dello stato dell’arte attraverso una presentazione sintetica dei dati a disposizione o degli output del precedente brainstorming, associata a delle tecniche mirate a definire il problema o a ridefinirlo considerando nuovi punti di vista o chiarirlo nelle sue componenti. Possibili tecniche: Mind Mapping [Divergenza] Generazione delle idee Fase di brainstorming, mirata alla creazione del maggior numero di idee possibile, con una sospensione momentanea del giudizio mirata a creare un clima di accettazione in cui tutti si sentano liberi di esprimere le proprie proposte. Possibili tecniche: Brainstorming, Connessioni Forzate, Associazioni a immagini [Convergenza] Selezione e miglioramento delle idee Valutazione e selezione delle idee generate e un fine-tuning delle idee su cui il gruppo converge. Possibili tecniche: Cappelli di De Bono, Matrice di valutazione Chiusura della sessione di creatività Definizione degli action plan necessari a implementare le idee selezionate e al proseguo del percorso di innovazione, con una assegnazione di task al gruppo in vista dei successivi step. Possibili tecniche: Assisters/Resisters, Step di Azione
  • 12. 12 I numeri dell'output Schede programma pronte da produrre Format da sviluppare ulteriormente Spunti di programmi da approfondire
  • 13. 13 EPISTEME S.R.L. | viale Andrea Doria 5 | 20124 Milano www.episteme.co | info@episteme.co ORGANIZZAZIONE CON SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATO ISO 9001 : 2008