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PD
San Donato Milanese
                                             “7 Dì”         Rassegna stampa


3 marzo 2013

Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.

                                             Il PD di San Donato Milanese

                      27 febbraio 2013 / 3 marzo 2013
In primo piano
In primo piano lo scempio dell’oasi Levadina che molte persone incivili
continuano a prendere per una discarica (giovedì – il cittadino- art. 2 e
venerdì - 7Giorni.info) – Speriamo che, come ha promesso, l’assessore
all’ambiente Andrea Batocchio riesca ad attuare “un sistema di prevenzione
per arginare lo scempio” (venerdì – il Cittadino – art . 1).
Segnalazioni
Stadio Inter, Moratti dà l’ok - Il presidente vota a favore, ma rimane in campo
anche l’ipotesi Rho-Pero – (giovedì – il Cittadino –art.1).
Lavoro
Terremoto Unipol, ora si teme il peggio -In 2mila rischiano il posto, oggi
atteso l’annuncio della società (venerdi – Il Cittadino – art ).

Cultura
Scrivere versi nell’era del web: San Donato celebra la poesia - Un incontro il
6 marzo con Anelli, Oldani e Sandro Boccardi – (giovedì – il cittadino- art. 3).




                                                                               1
25 febbraio
    Fonte: 7Giorni.info

     La biblioteca Centrale di San Donato: non solo luogo di studio, ma centro di
       aggregazione giovanile
La biblioteca Centrale di San Donato ha, da sempre, svolto una doppia funzione: canonica, relativa
al prestito bibliotecario e innovativa venendo a configurarsi come punto di aggregazione per i
giovani del territorio.
Abbiamo cercato di enucleare i motivi sottesi a questo successo ascoltando sia gli utenti che
Luciana Roncaglione Tet, responsabile della sede centrale, in via M. Di Cefalonia e delle due
decentrate di Poasco e Certosa. Molti dei ragazzi intervistati abitano a San Donato e tra i motivi di
preferenza hanno indicato proprio la vicinanza a casa come Federico Sacco che ci ha raccontato
di essere stato anche il promotore di una raccolta firme che ha portato alla gratuità del Wifi per gli
utenti della biblioteca, e il terzo gazebo, collocato nel giardino antistante e ampiamente utilizzato
dagli studenti per una pausa pranzo veloce. Luca Orlandi, un altro sandonatese, frequenta il polo
anche perchè funge da centro di attrazione per i ragazzi; d'altronde la biblioteca è stata testimone
di numerosi amori sbocciati tra una pausa sigaretta e l'altra come ci racconta una ragazza di
Peschiera che ha cominciato a frequentare, non per motivi di studio, ma per conoscere quello che
è diventato il suo attuale ragazzo. Tra gli assidui anche due consiglieri di maggioranza: Francesco
De Simoni e Eleonora Martinelli. Il primo ci ha riferito che nel programma amministrativo vi è la
volontà di rivedere gli orari della sala studio cercando di valorizzare l'aspetto aggregativo del
luogo. Martinelli, invece, propone una biblioteca ideale con punti ristoro, sale dibattiti e un caffè
letterario.
Le critiche avanzate concernono, in particolare, la penuria dei posti; Elisabetta Vitari, racconta, ad
esempio, l'impossibilità di trovare posto durante le sessioni d'esame. Tra le doglianze anche la
mancaza di macchinette per il caffé. La biblioteca Centrale rimane un forte punto di riferimento per
il territorio e i dati forniti dalla Roncaglione confermano questa tesi visto che, rispetto all'anno
precedente, le tre biblioteche hanno assistito ad un aumento dell'utenza pari al 10,9%. Le attività
promosse sono, inoltre, molteplici e approntate a una strategia anti crisi. Tra le proposte spicca il
mercatino dei libri usati che si tiene ogni prima settimana del mese nelle tre biblioteche, dove è
possibile acquistare libri per adulti ad 1€ e libri per bambini a 0,50€; il ricavato sarà destinato
all'acquisto di altri libri a beneficio degli utenti.
I bibliotecari, inoltre, hanno creato l'associazione Galup, per poter garantire, una volta al mese,
una lettura animata gratuita ai più piccoli. Per quanto concerne le critiche avanzate dagli utenti la
responsabile sottolinea che la capienza della sala studio è preordinata a studi tecnici strutturali
riferiti ai carichi supportati e che non è, quindi, possibile un aumento dei posti; una valida
alternativa è rappresentata dallo spazio di via Parri che offre una cinquantina di posti. A causa di
notevoli furti e degli alti costi derivanti dalla messa in sicurezza della struttura sono state, inoltre,
eliminate le macchinette del caffé. Episodi di inciviltà, d'altronde, accadono ogni giorno visto che,
nonostante i cestini, numerose cartacce vengono, con noncuranza, buttate a terra e anche dopo le
23, orario di chiusura, i ragazzi scavalcano i cancelli per bivaccare nel giardino. Ilaria Piermatteo -
25 febbraio
Mercoledì 27 febbraio
    Fonte: IL CITTADINO
  L’Eni rimette all’asta i suoi “gioielli”
Negozi, garage e altri beni sono al centro del nuovo tentativo di cessione - L’azienda
vende il patrimonio immobiliare per fare cassa
Eni con una nuova asta mette in vendita l’ultimo ventaglio di beni che sono rimasti invenduti
dall’originale piano di dismissione del patrimonio immobiliare sandonatese iniziato alcuni anni fa.
Un occhio va a questo punto ai “gioielli” in vetrina.
In via Alfonsine, dove in più round il colosso petrolifero ha ceduto i negozi, buona parte dei quali
affittati ad attività storiche, resta attualmente in attesa di un investitore il locale dove è insediata la
banca.
L’immobile, che attende offerenti disposti a rilanciare sul prezzo di partenza di 714mila euro,
rientra nel “pacchetto” di spazi commerciali attualmente in vendita, per un valore complessivo che
si aggira intorno ad un milione e mezzo di euro, collocati soprattutto a Bolgiano. Negozi, garage e
                                                                                                         2
altri beni sono infatti al centro di un nuovo tentativo di passaggio di mano che lascia tempo fino al
15 aprile agli interessati per farsi avanti con un’offerta.
In via Alfonsine, in questa fase peraltro non propriamente facile nemmeno per il mercato
immobiliare, è stato messo all’asta anche un magazzino di un centinaio di metri quadrati al prezzo
di circa 45mila euro che forse potrebbe interessare a qualche attività della zona. Al tempo stesso
nel paniere tornano alcuni negozi di Bolgiano, tra cui uno con spazio di 140 metri quadrati al
prezzo di circa 247mila euro, nonché un altro locale sempre ad uso commerciale di circa 56 metri
quadrati. Certo, in quest’ultimo comparto l’avventura di cedere i negozi sembra sia risultata più
ardua rispetto che in altre zone della città dal passaggio più intenso. Probabilmente a causa della
recessione economica, che negli ultimi tempi ha indubbiamente frenato anche l’apertura di nuove
attività, se sul piano degli affitti nel tempo sono arrivati riscontri, la vendita infatti si è rivelata più
difficile.
Tornando a lanciare una rapida occhiata alla mappa delle proprietà sandonatesi che Eni intende
cedere, forse con l’intento di sgravarsi delle incombenze legate alla gestione, nel novero di questa
nuova tornata rientrano anche due garage, sempre a Bolgiano. Non solo. Nella panoramica in cui
si scorgono i tasselli di patrimonio Eni, raggruppati in alcuni comparti in qualche modo legati alla
storia della società maturata sul territorio, non passa inosservato il tentativo di cessione di un
terreno di quasi 9mila metri quadrati collocato nella centralissima via Martiri di Cefalonia al costo di
177mila400 euro.
Occorrerà a questo punto attendere che si concluda il nuovo conto alla rovescia per vedere se,
nonostante il mercato stia dando segni di ingessatura, c’è chi comunque, forse allettato da prezzi
che tengono conto del momento storico, sarà disposto a scommettere sul territorio. Intanto, gli
abitanti di Bolgiano attendono il risveglio dei negozi di vicinato sotto casa, con molti residenti della
zona che da anni auspicano un incremento delle offerte, attraverso un rilancio del complesso
corredato da insegne, che restano in attesa di investitori. Giulia Cerboni

Giovedì 28 febbraio
     Fonte: IL CITTADINO
    1. Stadio Inter, Moratti dà l’ok
Il presidente vota a favore, ma rimane in campo anche l’ipotesi Rho-Pero
Per il futuro stadio dell’Inter resta in auge l’ipotesi di San Donato, anche se le valutazioni dei tecnici
della squadra di Moratti sono concentrate pure sulla zona di Rho-Pero che dovrebbe ospitare
l’Expo. Alternativa quest’ultima che rispetto all’ipotesi del San Francesco significherebbe un
dilatarsi della tempistica per fare andare importo il cospicuo investimento su cui rimangono tutt’ora
una serie di punti interrogativi aperti. Un cosa è certa: il vertice della società nei giorni scorsi ha
dichiarato che lo «stadio si farà», con o senza partner cinesi. Certo, a distanza di mesi rispetto
all’annuncio, che risale all’estate scorsa, in cui sembrava ormai definita la scelta di San Donato
quale collocazione per il futuro impianto nerazzurro, qualche frenata c’è stata. A cominciare dai
rapporti con il colosso di costruzioni China Railway Construction Corporation, che come è noto si
sono oggettivamente raffreddati. Sebbene rimanga aperto comunque un margine di confronto con i
potenziale investitori, Moratti ha già in ogni caso fatto sapere che non mancano ulteriori
interessamenti da parte di altri gruppi, soprattutto provenenti dall’Oriente.
Insomma, Inter continua a guardare a San Donato, ma non ha ancora scartato nemmeno
quella che sembra l’unica altra ipotesi rimasta sul tappeto rispetto al ventaglio di alternative che si
sono aggiunte nei mesi scorsi in una fase ancora tutta assorbita dalle riflessioni.
Intanto sul fronte sandonatese dopo l’incontro che si è tenuto in dicembre tra il sindaco Andrea
Checchi e i tecnici della squadra, il primo cittadino nei giorni scorsi ha spiegato di non aver
avuto più contatti con i nerazzurri.
Risale al mese scorso il primo confronto tra i partiti di maggioranza circa un progetto che, come
hanno più volte sottolineato sindaco e assessori, per il momento Inter non ha ancora presentato.
Ci sono delle bozze su cui è stata aperta una parentesi che, almeno per quanto concerne il fronte
locale, deve ancora riempirsi di contenuti. Giulia Cerboni

    2. L’ingresso dell’oasi protetta Levadina è diventata una discarica a cielo aperto
I meno civili sono tornati a trasformare la zona di via XXV Aprile in prossimità dell’ingresso all’oasi
protetta Levadina in una discarica abusiva. Attraversando quel tratto lungo la Paullese si scorgono
televisori, calcinacci, pneumatici, vecchi mobili, elettrodomestici e altri materiali accatastati che
nell’insieme danno un’immagine di ben scarso decoro. Questa volta spetterà al nuovo operatore
                                                                                                          3
Amsa l’intervento di smaltimento dei rifiuti e la bonifica della parte di territorio che negli ultimi tempi
è diventata ricettacolo di scarti. Nei mesi scorsi venivano scaricati frigoriferi usati, che sono stati
man mano rimossi con una serie di interventi, ma la pratica in uso tra i furbetti dei rifiuti non si
ferma. Probabilmente approfittano dell’asse di grande passaggio, muovendosi nelle ore più buie,
per smaltire materiali che dovrebbero essere portati alla piattaforma ecologica. Potrebbe trattarsi di
piccole imprese che tentano di risparmiare i costi di smaltimento, senza troppo preoccuparsi
nemmeno del rischio di essere ripresi da qualche telecamera. Tutto in base ad un copione noto,
che anche nel comune di San Giuliano continua a dare filo da torcere con angoli di territorio che
diventano ricettacoli di spazzatura.

   3. Scrivere versi nell’era del web: San Donato celebra la poesia
Un incontro il 6 marzo con Anelli, Oldani e Sandro Boccardi
Nell’epoca di twitter c’è ancora spazio per la poesia? In un momento di forte contrazione della
vendita di libri e nel quale la poesia si conferma come la Cenerentola dei generi acquistati dai
(pochi) lettori italiani, qualcosa si muove. Sono infatti in molti a ritenere che proprio l’uso quotidiano
e massiccio dei social network, in particolare dei “cinguettii” di 140 caratteri, abbia riportato in
auge, persino in Italia, la scrittura e il dono della sintesi. Il tema è complesso e affascinante. Ne
parleranno, in una serata moderata da Marco Ostoni, responsabile delle pagine culturali de «Il
Cittadino», tre poeti d’eccezione, tre voci note, non solo sul nostro territorio: il codognese Amedeo
Anelli, il melegnanese Guido Oldani e il milanese Sandro Boccardi. “Scrivere versi nell’era del
web” (6 marzo, ore 21), questo il tema del dibattito, è solo il primo dei tanti eventi che San Donato
ha messo in agenda per il “Mese della poesia”. L’iniziativa è stata lanciata dal Forum delle
associazioni culturali cittadine insieme all’assessorato alla Cultura: dal ‘99 è stata istituita il 21
marzo la ricorrenza della Giornata internazionale della poesia e San Donato ha deciso di non
limitare le celebrazioni a una sola giornata ma di offrire diversi appuntamenti poetici. Si apre con il
dibattito tra Anelli, Oldani e Boccardi - poeti abili nel verso ma anche ottimi affabulatori - per capire
il ruolo della poesia oggi: in un’epoca affamata di comunicazione rapida e facilmente
comprensibile, a chi parla la poesia? David Maria Turoldo, indimenticabile sacerdote e poeta, ha
dimostrato con la sua opera che i versi possono parlare a tutti e di tutti i temi, dalla fede alle
difficoltà della vita, persino della politica: alla sua figura e alla sua opera il circolo culturale “Lazzati”
dedica una serata. Don Angelo Casati, sacerdote della Diocesi di Milano e saggista, parlerà di
“Poesia e profezia” in David Maria Turoldo (il 12 marzo, ore 21). Il cuore della manifestazione è il
21 marzo: parte alle 18 una vera e propria “maratona poetica” curata dall’associazione Simona
Orlandi e dal Circolo Letterario 6x4 durante la quale i sandonatesi che hanno partecipato al
concorso poetico locale “Poesia del cuore” si alterneranno in una lettura collettiva, leggendo propri
componimenti o versi di autori noti. Il reading in versi sarà accompagnato dalla proiezione di scatti
poetici selezionati dal circolo fotografico “Francesco Ventura” e dall’accompagnamento musicale
della Flight Jazz Band, con la partecipazione degli allievi del Civico Istituto Musicale. Ultimo
appuntamento il 25 marzo con una doppia lezione, tra letteratura e musica, su Torquato Tasso e le
arti: Antonia Broglia e Anna Torterolo ne parleranno in una serata organizzata dal circolo
«Leopardi». Tutte le iniziative si svolgeranno a Cascina Roma e sono a ingresso libero (info:
02.52772409).Francesca Amè
Venerdi 1 marzo
   Fonte: 7Giorni.info
   L’oasi Levadina di San Donato torna ad essere una discarica, ma
l’Amministrazione annuncia provvedimenti
Dopo gli episodi degli ultimi mesi, l’oasi protetta Levadina di via XXV Aprile a San Donato è tornata
a trasformarsi in una discarica abusiva a cielo aperto.
Nei giorni scorsi, infatti, una variegata tipologia di nuovi rifiuti ingombranti, comprendente
elettrodomestici, pneumatici e materiali di scarto vari, è tornata a fare bella mostra di sé
all’ingresso dell’area protetta. L’oasi, che gode della tutela del Wwf, è stata utilizzata a più riprese
come piattaforma ecologica abusiva, complice anche la sua vicinanza alla provinciale Paullese e la
distanza dagli insediamenti abitativi. Ad ogni modo, dopo aver predisposto la rimozione degli
ingombranti, l’Amministrazione sta pensando a un intervento teso a prevenire questi fenomeni di
inciviltà. L’idea è infatti quella di rendere l’area una zona video sorvegliata, installando un sistema
di videocamere che disincentivi l’abbandono dei rifiuti e possa eventualmente aiutare a rintracciare
i colpevoli. Redazione Web

                                                                                                            4
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Un sistema di prevenzione per arginare lo scempio davanti all’oasi della
      Levadina
«Stiamo valutando un sistema di prevenzione per tutelare l’area di via XXV Aprile dallo scarico
abusivo di rifiuti». Nella giornata di ieri l’assessore all’ambiente Andrea Battocchio ha così
annunciato nuove misure per porre fine allo scempio per mano di incivili che da una decina di
giorni è sotto gli occhi di tutti coloro che attraversano il tratto di Paullese in prossimità dell’ingresso
dell’oasi Levadina. «Faremo rimuovere gli ingombranti - spiega -, ma soprattutto dobbiamo trovare
un’efficace sistema per fermare una pratica che ha anche un costo per il Comune, altrimenti la
pulizia della zona rappresenta una nuova occasione per scaricare altro materiale, come
dimostrano del resto le bonifiche effettuate nei mesi scorsi». Viene così mostrata l’intenzione di
istallare una telecamera accompagnata da un cartello con la scritta “zona videocontrollata”, al fine
di disincentivare i furbetti della spazzatura e al tempo stesso di agevolare le indagini. Dopo il
recente fenomeno in cui ad impattare il tratto lungo l’asse di scorrimento erano in particolare i
vecchi frigoriferi, questa volta si scorge materiale di ogni tipo. Dai pneumatici, ai televisori, fino ai
vecchi mobili lungo una sequenza che fa pensare ad imprese le quali per evitare i costi di
smaltimento si liberano troppo facilmente di quel che non serve più. Un fenomeno che sta dando
filo da torcere ai comuni e che a San Donato è da sempre concentrato nella zona di via XXV
Aprile.

   2. Metanopoli, apertura continuata per il “cancello delle polemiche”
Il cancello di accesso al centro sportivo Metanopoli che si affaccia su via Triulziana rimarrà aperto
al pubblico con orario continuato dalle 8 del mattino fino a mezz’ora prima la chiusura degli
impianti. Verrà dunque ripristinata una consuetudine che era stata interrotta nei mesi scorsi, per un
periodo transitorio, a seguito di alcuni problemi di sicurezza. In particolare, i malintenzionati si
intrufolavano dall’accesso principale di via Caviaga per poi svignarsela dopo qualche furto nella
direzione opposta, dove la mancanza di presidio offriva una via di fuga. Visti gli episodi, che si
erano concretizzati in furti di biciclette, ma anche in ruberie negli armadietti e in altre malefatte note
ai frequentatori del centro, era stata assunta dall’ente locale una misura tesa a tutelare il
complesso e i suoi utenti, alcuni dei quali hanno dovuto pagare lo scotto del fenomeno legato ai
furti. Al tempo stesso i sandonatesi avevano però chiesto a gran voce che l’ingresso secondario
rimanesse aperto durante il giorno, in quanto ritenuto particolarmente comodo, soprattutto per chi
si deve dirigere verso la piscina. Su questo capitolo era nata anche una mobilitazione corredata da
una raccolta firme. «Grazie agli interventi per risolvere i problemi di sicurezza all’interno del parco -
ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Andrea Checchi in una nota diramata dal municipio-
abbiamo ricreato le condizioni per ripristinare l’orario continuato di apertura del cancello su via
Triulziana. Tale scelta rappresenta una risposta positiva all’esigenza di quanti quotidianamente
utilizzano il varco, che si affaccia sull’area Triulzio-Kennedy-Moro, sia come accesso alle strutture
sportive, sia come via “protetta” dalle auto e dal traffico verso il terminal della metropolitana».Giulia
Cerboni

   3. Terremoto Unipol, ora si teme il peggio
Clima di incertezza e preoccupazione per i lavoratori: dalle comunicazioni odierne la
possibilità di un nuovo sciopero - In 2mila rischiano il posto, oggi atteso l’annuncio
della società
Terremoto Unipol, aria di attesa inquieta sotto i palazzi del quartiere Affari di San Donato. Fra i
1200 lavoratori del gigante delle assicurazioni è ancora incertezza sulla prospettiva di duemila
licenziamenti e prepensionamenti che aleggia da Bologna a Firenze, da Torino fino alla via Emilia.
Potrebbe essere una delle riduzioni di personale più pesante degli ultimi anni su scala nazionale,
che pure è stata segnata da una recessione senza fine. Ma 2240 esuberi rappresentano una
gigantesca “potatura” nel settore dei servizi, e potrebbe cadere anche sul Sudmilano. «Oggi
(venerdi 1 marzo, ndr) i dipendenti Unipol attendono la comunicazione della proprietà sui lavoratori
messi in mobilità, trasferiti o in fondo accompagnamento pensione - annota Andrea Hummel,
sindacalista Cgil Fisac residente a Vizzolo Predabissi -: guarderemo il numero delle buste e la loro
sostanza, poi decideremo se e quando proclamare una nuova astensione dal lavoro». Settimana
scorsa, sotto la neve, sono scesi in 500 - 700 sotto i portici di via dell’Unione europea. I numeri del
riassetto del quarto gruppo assicurativo italiano, con sede a Bologna e paternità della Lega
                                                                                                         5
cooperative, sono una sberla. Unipol, che ha circa 12mila addetti sul territorio nazionale, ne
cederebbe almeno mille “in affitto” ad altre società assicurative, che acquisirebbero di
conseguenza alcuni spezzoni del gruppo; 900 per sessanta mesi nel fondo di accompagnamento
pensione; i restanti verrebbero o trasferiti su distanze superiori ai 100 chilometri oppure dichiarati
in esubero. C’è al momento la previsione di mille agenzie locali chiuse nei prossimi anni da parte
dei vertici societari. Un collasso, secondo il sindacato assicurativo, che deriva da «una politica
aziendale che ha fatto l’ultimo passo sbagliato, il passo definitivamente più lungo della gamba, con
il salvataggio della FonSai di Salvatore Ligresti», annota il portavoce sindacale. L’ “affare” è
dell’anno scorso: il gruppo nato dalla convergenza Fondiaria-Sai porta alle casse Unipol un
passivo stimato in 1,5 miliardi di euro. «FonSai era ormai un giocattolo delle più strane società e
intraprese, persino le funivie, senza margine operativo, coi debiti e capitalizzazioni improbabili»,
così Hummel. Forse non c’è solo l’operazione Fondiaria nell’onda d’urto che rischia di abbattersi
su San Donato, ma il portavoce Fisac Cgil annota come «scorporati i debiti FonSai, l’esercizio
economico di Unipol non è entusiasmante ma nemmeno in passivo». E adesso tre cose fanno
davvero paura ai dipendenti del colosso assicurativo: «I trasferimenti, improponibili per moltissimi
addetti, visto che si parla di andare da San Donato a Torino o da Bologna a Firenze; la chiusura
degli sportelli decentrati; l’assoluta improbabilità che novecento lavoratori vadano in
prepensionamento e che mille di questi siano acquisiti da eventuali altre agenzie assicurative;
anche perchè queste ultime dovrebbero comunque assumerli in numero eccessivo rispetto al
portafoglio di contratti».Emanuele Dolcini
Sabato 2 marzo
  Fonte: IL CITTADINO
  Il Comune sale la classifica nel bando Miur Smart City
Il territorio di San Donato diventerà banco di sperimentazione di un progetto pilota, che vedrà le
nuove tecnologie a servizio dei cittadini. Il Comune si è infatti aggiudicato una posizione di
tutto rispetto tra gli enti in lizza che hanno aderito al bando Smart City promosso da Miur
(Ministero dell’Istruzione dell’Università di ricerca). In particolare, l’ente locale ha aderito con un
progetto dedicato alla mobilità, sia quindi in termini di traffico, che di trasporto pubblico, entrando in
una rete composta da più soggetti, tra cui anche il Politecnico di Milano. La sfida, come previsto
nella gara, verrà condotta a fianco di aziende, e nel caso specifico la parte operativa sarà in mano
ad Eni e Atm. «In pratica - spiega l’assessore con delega alle imprese, Chiara Bacchiega -, le
aziende dovranno progettare dei prodotti in risposta alle esigenze dei comuni che, dopo la fase
sperimentale, rimarranno al territorio, pertanto a San Donato verranno testate iniziative, che
resteranno poi a disposizione dei cittadini». Entrando nel merito, in una fase a cui dovranno
seguire nuove tappe prima di diventare operativa, tra le novità sono ad esempio previsti dei
tabelloni multifunzioni, dove scorreranno indicazioni riguardo il traffico, eventuali code, lavori in
corso, piuttosto che notizie in merito ai mezzi pubblici, che potrebbero essere dotate anche di
sistemi per contattare bus a chiamata. E si parla persino di un eventuale ulteriore corredo che
guarda alle scommesse del futuro con colonnine di ricarica delle auto elettriche. Ma è solo uno
degli spunti tratti da un articolato panorama di idee che spetterà alle aziende far decollare grazie ai
contributi che creeranno sinergie tese a procedere nell’innovazione con scommesse a portata di
cittadini. Oltre ai totem si parla anche di servizi pubblici eco-compatibili, nonché di progetti che
guardano alla mobilità, in particolare quella ciclabile, che faranno leva sulla collaborazione tra
Comune e imprese del territorio. Un’avventura che è solo agli inizi, dal momento che a questo
punto dovrà essere presentato un progetto esecutivo, per proseguire in una staffetta ricca di
passaggi, che si dovrebbe concludere con alcune novità assolute. Prove di modernità che
dovrebbero tradursi in vantaggi, con dispositivi di ultima generazione, in cui attraverso la
tecnologia verranno fornite una serie di risposte alla cittadinanza. Occorre a questo punto
attendere che si completi l’iter per vedere le prime novità che sapranno richiamare l’attenzione.
Giulia Cerboni




                                                                                                        6

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7 dì 3 marzo 2013

  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 3 marzo 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 27 febbraio 2013 / 3 marzo 2013 In primo piano In primo piano lo scempio dell’oasi Levadina che molte persone incivili continuano a prendere per una discarica (giovedì – il cittadino- art. 2 e venerdì - 7Giorni.info) – Speriamo che, come ha promesso, l’assessore all’ambiente Andrea Batocchio riesca ad attuare “un sistema di prevenzione per arginare lo scempio” (venerdì – il Cittadino – art . 1). Segnalazioni Stadio Inter, Moratti dà l’ok - Il presidente vota a favore, ma rimane in campo anche l’ipotesi Rho-Pero – (giovedì – il Cittadino –art.1). Lavoro Terremoto Unipol, ora si teme il peggio -In 2mila rischiano il posto, oggi atteso l’annuncio della società (venerdi – Il Cittadino – art ). Cultura Scrivere versi nell’era del web: San Donato celebra la poesia - Un incontro il 6 marzo con Anelli, Oldani e Sandro Boccardi – (giovedì – il cittadino- art. 3). 1
  • 2. 25 febbraio  Fonte: 7Giorni.info  La biblioteca Centrale di San Donato: non solo luogo di studio, ma centro di aggregazione giovanile La biblioteca Centrale di San Donato ha, da sempre, svolto una doppia funzione: canonica, relativa al prestito bibliotecario e innovativa venendo a configurarsi come punto di aggregazione per i giovani del territorio. Abbiamo cercato di enucleare i motivi sottesi a questo successo ascoltando sia gli utenti che Luciana Roncaglione Tet, responsabile della sede centrale, in via M. Di Cefalonia e delle due decentrate di Poasco e Certosa. Molti dei ragazzi intervistati abitano a San Donato e tra i motivi di preferenza hanno indicato proprio la vicinanza a casa come Federico Sacco che ci ha raccontato di essere stato anche il promotore di una raccolta firme che ha portato alla gratuità del Wifi per gli utenti della biblioteca, e il terzo gazebo, collocato nel giardino antistante e ampiamente utilizzato dagli studenti per una pausa pranzo veloce. Luca Orlandi, un altro sandonatese, frequenta il polo anche perchè funge da centro di attrazione per i ragazzi; d'altronde la biblioteca è stata testimone di numerosi amori sbocciati tra una pausa sigaretta e l'altra come ci racconta una ragazza di Peschiera che ha cominciato a frequentare, non per motivi di studio, ma per conoscere quello che è diventato il suo attuale ragazzo. Tra gli assidui anche due consiglieri di maggioranza: Francesco De Simoni e Eleonora Martinelli. Il primo ci ha riferito che nel programma amministrativo vi è la volontà di rivedere gli orari della sala studio cercando di valorizzare l'aspetto aggregativo del luogo. Martinelli, invece, propone una biblioteca ideale con punti ristoro, sale dibattiti e un caffè letterario. Le critiche avanzate concernono, in particolare, la penuria dei posti; Elisabetta Vitari, racconta, ad esempio, l'impossibilità di trovare posto durante le sessioni d'esame. Tra le doglianze anche la mancaza di macchinette per il caffé. La biblioteca Centrale rimane un forte punto di riferimento per il territorio e i dati forniti dalla Roncaglione confermano questa tesi visto che, rispetto all'anno precedente, le tre biblioteche hanno assistito ad un aumento dell'utenza pari al 10,9%. Le attività promosse sono, inoltre, molteplici e approntate a una strategia anti crisi. Tra le proposte spicca il mercatino dei libri usati che si tiene ogni prima settimana del mese nelle tre biblioteche, dove è possibile acquistare libri per adulti ad 1€ e libri per bambini a 0,50€; il ricavato sarà destinato all'acquisto di altri libri a beneficio degli utenti. I bibliotecari, inoltre, hanno creato l'associazione Galup, per poter garantire, una volta al mese, una lettura animata gratuita ai più piccoli. Per quanto concerne le critiche avanzate dagli utenti la responsabile sottolinea che la capienza della sala studio è preordinata a studi tecnici strutturali riferiti ai carichi supportati e che non è, quindi, possibile un aumento dei posti; una valida alternativa è rappresentata dallo spazio di via Parri che offre una cinquantina di posti. A causa di notevoli furti e degli alti costi derivanti dalla messa in sicurezza della struttura sono state, inoltre, eliminate le macchinette del caffé. Episodi di inciviltà, d'altronde, accadono ogni giorno visto che, nonostante i cestini, numerose cartacce vengono, con noncuranza, buttate a terra e anche dopo le 23, orario di chiusura, i ragazzi scavalcano i cancelli per bivaccare nel giardino. Ilaria Piermatteo - 25 febbraio Mercoledì 27 febbraio  Fonte: IL CITTADINO  L’Eni rimette all’asta i suoi “gioielli” Negozi, garage e altri beni sono al centro del nuovo tentativo di cessione - L’azienda vende il patrimonio immobiliare per fare cassa Eni con una nuova asta mette in vendita l’ultimo ventaglio di beni che sono rimasti invenduti dall’originale piano di dismissione del patrimonio immobiliare sandonatese iniziato alcuni anni fa. Un occhio va a questo punto ai “gioielli” in vetrina. In via Alfonsine, dove in più round il colosso petrolifero ha ceduto i negozi, buona parte dei quali affittati ad attività storiche, resta attualmente in attesa di un investitore il locale dove è insediata la banca. L’immobile, che attende offerenti disposti a rilanciare sul prezzo di partenza di 714mila euro, rientra nel “pacchetto” di spazi commerciali attualmente in vendita, per un valore complessivo che si aggira intorno ad un milione e mezzo di euro, collocati soprattutto a Bolgiano. Negozi, garage e 2
  • 3. altri beni sono infatti al centro di un nuovo tentativo di passaggio di mano che lascia tempo fino al 15 aprile agli interessati per farsi avanti con un’offerta. In via Alfonsine, in questa fase peraltro non propriamente facile nemmeno per il mercato immobiliare, è stato messo all’asta anche un magazzino di un centinaio di metri quadrati al prezzo di circa 45mila euro che forse potrebbe interessare a qualche attività della zona. Al tempo stesso nel paniere tornano alcuni negozi di Bolgiano, tra cui uno con spazio di 140 metri quadrati al prezzo di circa 247mila euro, nonché un altro locale sempre ad uso commerciale di circa 56 metri quadrati. Certo, in quest’ultimo comparto l’avventura di cedere i negozi sembra sia risultata più ardua rispetto che in altre zone della città dal passaggio più intenso. Probabilmente a causa della recessione economica, che negli ultimi tempi ha indubbiamente frenato anche l’apertura di nuove attività, se sul piano degli affitti nel tempo sono arrivati riscontri, la vendita infatti si è rivelata più difficile. Tornando a lanciare una rapida occhiata alla mappa delle proprietà sandonatesi che Eni intende cedere, forse con l’intento di sgravarsi delle incombenze legate alla gestione, nel novero di questa nuova tornata rientrano anche due garage, sempre a Bolgiano. Non solo. Nella panoramica in cui si scorgono i tasselli di patrimonio Eni, raggruppati in alcuni comparti in qualche modo legati alla storia della società maturata sul territorio, non passa inosservato il tentativo di cessione di un terreno di quasi 9mila metri quadrati collocato nella centralissima via Martiri di Cefalonia al costo di 177mila400 euro. Occorrerà a questo punto attendere che si concluda il nuovo conto alla rovescia per vedere se, nonostante il mercato stia dando segni di ingessatura, c’è chi comunque, forse allettato da prezzi che tengono conto del momento storico, sarà disposto a scommettere sul territorio. Intanto, gli abitanti di Bolgiano attendono il risveglio dei negozi di vicinato sotto casa, con molti residenti della zona che da anni auspicano un incremento delle offerte, attraverso un rilancio del complesso corredato da insegne, che restano in attesa di investitori. Giulia Cerboni Giovedì 28 febbraio  Fonte: IL CITTADINO 1. Stadio Inter, Moratti dà l’ok Il presidente vota a favore, ma rimane in campo anche l’ipotesi Rho-Pero Per il futuro stadio dell’Inter resta in auge l’ipotesi di San Donato, anche se le valutazioni dei tecnici della squadra di Moratti sono concentrate pure sulla zona di Rho-Pero che dovrebbe ospitare l’Expo. Alternativa quest’ultima che rispetto all’ipotesi del San Francesco significherebbe un dilatarsi della tempistica per fare andare importo il cospicuo investimento su cui rimangono tutt’ora una serie di punti interrogativi aperti. Un cosa è certa: il vertice della società nei giorni scorsi ha dichiarato che lo «stadio si farà», con o senza partner cinesi. Certo, a distanza di mesi rispetto all’annuncio, che risale all’estate scorsa, in cui sembrava ormai definita la scelta di San Donato quale collocazione per il futuro impianto nerazzurro, qualche frenata c’è stata. A cominciare dai rapporti con il colosso di costruzioni China Railway Construction Corporation, che come è noto si sono oggettivamente raffreddati. Sebbene rimanga aperto comunque un margine di confronto con i potenziale investitori, Moratti ha già in ogni caso fatto sapere che non mancano ulteriori interessamenti da parte di altri gruppi, soprattutto provenenti dall’Oriente. Insomma, Inter continua a guardare a San Donato, ma non ha ancora scartato nemmeno quella che sembra l’unica altra ipotesi rimasta sul tappeto rispetto al ventaglio di alternative che si sono aggiunte nei mesi scorsi in una fase ancora tutta assorbita dalle riflessioni. Intanto sul fronte sandonatese dopo l’incontro che si è tenuto in dicembre tra il sindaco Andrea Checchi e i tecnici della squadra, il primo cittadino nei giorni scorsi ha spiegato di non aver avuto più contatti con i nerazzurri. Risale al mese scorso il primo confronto tra i partiti di maggioranza circa un progetto che, come hanno più volte sottolineato sindaco e assessori, per il momento Inter non ha ancora presentato. Ci sono delle bozze su cui è stata aperta una parentesi che, almeno per quanto concerne il fronte locale, deve ancora riempirsi di contenuti. Giulia Cerboni 2. L’ingresso dell’oasi protetta Levadina è diventata una discarica a cielo aperto I meno civili sono tornati a trasformare la zona di via XXV Aprile in prossimità dell’ingresso all’oasi protetta Levadina in una discarica abusiva. Attraversando quel tratto lungo la Paullese si scorgono televisori, calcinacci, pneumatici, vecchi mobili, elettrodomestici e altri materiali accatastati che nell’insieme danno un’immagine di ben scarso decoro. Questa volta spetterà al nuovo operatore 3
  • 4. Amsa l’intervento di smaltimento dei rifiuti e la bonifica della parte di territorio che negli ultimi tempi è diventata ricettacolo di scarti. Nei mesi scorsi venivano scaricati frigoriferi usati, che sono stati man mano rimossi con una serie di interventi, ma la pratica in uso tra i furbetti dei rifiuti non si ferma. Probabilmente approfittano dell’asse di grande passaggio, muovendosi nelle ore più buie, per smaltire materiali che dovrebbero essere portati alla piattaforma ecologica. Potrebbe trattarsi di piccole imprese che tentano di risparmiare i costi di smaltimento, senza troppo preoccuparsi nemmeno del rischio di essere ripresi da qualche telecamera. Tutto in base ad un copione noto, che anche nel comune di San Giuliano continua a dare filo da torcere con angoli di territorio che diventano ricettacoli di spazzatura. 3. Scrivere versi nell’era del web: San Donato celebra la poesia Un incontro il 6 marzo con Anelli, Oldani e Sandro Boccardi Nell’epoca di twitter c’è ancora spazio per la poesia? In un momento di forte contrazione della vendita di libri e nel quale la poesia si conferma come la Cenerentola dei generi acquistati dai (pochi) lettori italiani, qualcosa si muove. Sono infatti in molti a ritenere che proprio l’uso quotidiano e massiccio dei social network, in particolare dei “cinguettii” di 140 caratteri, abbia riportato in auge, persino in Italia, la scrittura e il dono della sintesi. Il tema è complesso e affascinante. Ne parleranno, in una serata moderata da Marco Ostoni, responsabile delle pagine culturali de «Il Cittadino», tre poeti d’eccezione, tre voci note, non solo sul nostro territorio: il codognese Amedeo Anelli, il melegnanese Guido Oldani e il milanese Sandro Boccardi. “Scrivere versi nell’era del web” (6 marzo, ore 21), questo il tema del dibattito, è solo il primo dei tanti eventi che San Donato ha messo in agenda per il “Mese della poesia”. L’iniziativa è stata lanciata dal Forum delle associazioni culturali cittadine insieme all’assessorato alla Cultura: dal ‘99 è stata istituita il 21 marzo la ricorrenza della Giornata internazionale della poesia e San Donato ha deciso di non limitare le celebrazioni a una sola giornata ma di offrire diversi appuntamenti poetici. Si apre con il dibattito tra Anelli, Oldani e Boccardi - poeti abili nel verso ma anche ottimi affabulatori - per capire il ruolo della poesia oggi: in un’epoca affamata di comunicazione rapida e facilmente comprensibile, a chi parla la poesia? David Maria Turoldo, indimenticabile sacerdote e poeta, ha dimostrato con la sua opera che i versi possono parlare a tutti e di tutti i temi, dalla fede alle difficoltà della vita, persino della politica: alla sua figura e alla sua opera il circolo culturale “Lazzati” dedica una serata. Don Angelo Casati, sacerdote della Diocesi di Milano e saggista, parlerà di “Poesia e profezia” in David Maria Turoldo (il 12 marzo, ore 21). Il cuore della manifestazione è il 21 marzo: parte alle 18 una vera e propria “maratona poetica” curata dall’associazione Simona Orlandi e dal Circolo Letterario 6x4 durante la quale i sandonatesi che hanno partecipato al concorso poetico locale “Poesia del cuore” si alterneranno in una lettura collettiva, leggendo propri componimenti o versi di autori noti. Il reading in versi sarà accompagnato dalla proiezione di scatti poetici selezionati dal circolo fotografico “Francesco Ventura” e dall’accompagnamento musicale della Flight Jazz Band, con la partecipazione degli allievi del Civico Istituto Musicale. Ultimo appuntamento il 25 marzo con una doppia lezione, tra letteratura e musica, su Torquato Tasso e le arti: Antonia Broglia e Anna Torterolo ne parleranno in una serata organizzata dal circolo «Leopardi». Tutte le iniziative si svolgeranno a Cascina Roma e sono a ingresso libero (info: 02.52772409).Francesca Amè Venerdi 1 marzo  Fonte: 7Giorni.info  L’oasi Levadina di San Donato torna ad essere una discarica, ma l’Amministrazione annuncia provvedimenti Dopo gli episodi degli ultimi mesi, l’oasi protetta Levadina di via XXV Aprile a San Donato è tornata a trasformarsi in una discarica abusiva a cielo aperto. Nei giorni scorsi, infatti, una variegata tipologia di nuovi rifiuti ingombranti, comprendente elettrodomestici, pneumatici e materiali di scarto vari, è tornata a fare bella mostra di sé all’ingresso dell’area protetta. L’oasi, che gode della tutela del Wwf, è stata utilizzata a più riprese come piattaforma ecologica abusiva, complice anche la sua vicinanza alla provinciale Paullese e la distanza dagli insediamenti abitativi. Ad ogni modo, dopo aver predisposto la rimozione degli ingombranti, l’Amministrazione sta pensando a un intervento teso a prevenire questi fenomeni di inciviltà. L’idea è infatti quella di rendere l’area una zona video sorvegliata, installando un sistema di videocamere che disincentivi l’abbandono dei rifiuti e possa eventualmente aiutare a rintracciare i colpevoli. Redazione Web 4
  • 5.  Fonte: IL CITTADINO 1. Un sistema di prevenzione per arginare lo scempio davanti all’oasi della Levadina «Stiamo valutando un sistema di prevenzione per tutelare l’area di via XXV Aprile dallo scarico abusivo di rifiuti». Nella giornata di ieri l’assessore all’ambiente Andrea Battocchio ha così annunciato nuove misure per porre fine allo scempio per mano di incivili che da una decina di giorni è sotto gli occhi di tutti coloro che attraversano il tratto di Paullese in prossimità dell’ingresso dell’oasi Levadina. «Faremo rimuovere gli ingombranti - spiega -, ma soprattutto dobbiamo trovare un’efficace sistema per fermare una pratica che ha anche un costo per il Comune, altrimenti la pulizia della zona rappresenta una nuova occasione per scaricare altro materiale, come dimostrano del resto le bonifiche effettuate nei mesi scorsi». Viene così mostrata l’intenzione di istallare una telecamera accompagnata da un cartello con la scritta “zona videocontrollata”, al fine di disincentivare i furbetti della spazzatura e al tempo stesso di agevolare le indagini. Dopo il recente fenomeno in cui ad impattare il tratto lungo l’asse di scorrimento erano in particolare i vecchi frigoriferi, questa volta si scorge materiale di ogni tipo. Dai pneumatici, ai televisori, fino ai vecchi mobili lungo una sequenza che fa pensare ad imprese le quali per evitare i costi di smaltimento si liberano troppo facilmente di quel che non serve più. Un fenomeno che sta dando filo da torcere ai comuni e che a San Donato è da sempre concentrato nella zona di via XXV Aprile. 2. Metanopoli, apertura continuata per il “cancello delle polemiche” Il cancello di accesso al centro sportivo Metanopoli che si affaccia su via Triulziana rimarrà aperto al pubblico con orario continuato dalle 8 del mattino fino a mezz’ora prima la chiusura degli impianti. Verrà dunque ripristinata una consuetudine che era stata interrotta nei mesi scorsi, per un periodo transitorio, a seguito di alcuni problemi di sicurezza. In particolare, i malintenzionati si intrufolavano dall’accesso principale di via Caviaga per poi svignarsela dopo qualche furto nella direzione opposta, dove la mancanza di presidio offriva una via di fuga. Visti gli episodi, che si erano concretizzati in furti di biciclette, ma anche in ruberie negli armadietti e in altre malefatte note ai frequentatori del centro, era stata assunta dall’ente locale una misura tesa a tutelare il complesso e i suoi utenti, alcuni dei quali hanno dovuto pagare lo scotto del fenomeno legato ai furti. Al tempo stesso i sandonatesi avevano però chiesto a gran voce che l’ingresso secondario rimanesse aperto durante il giorno, in quanto ritenuto particolarmente comodo, soprattutto per chi si deve dirigere verso la piscina. Su questo capitolo era nata anche una mobilitazione corredata da una raccolta firme. «Grazie agli interventi per risolvere i problemi di sicurezza all’interno del parco - ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Andrea Checchi in una nota diramata dal municipio- abbiamo ricreato le condizioni per ripristinare l’orario continuato di apertura del cancello su via Triulziana. Tale scelta rappresenta una risposta positiva all’esigenza di quanti quotidianamente utilizzano il varco, che si affaccia sull’area Triulzio-Kennedy-Moro, sia come accesso alle strutture sportive, sia come via “protetta” dalle auto e dal traffico verso il terminal della metropolitana».Giulia Cerboni 3. Terremoto Unipol, ora si teme il peggio Clima di incertezza e preoccupazione per i lavoratori: dalle comunicazioni odierne la possibilità di un nuovo sciopero - In 2mila rischiano il posto, oggi atteso l’annuncio della società Terremoto Unipol, aria di attesa inquieta sotto i palazzi del quartiere Affari di San Donato. Fra i 1200 lavoratori del gigante delle assicurazioni è ancora incertezza sulla prospettiva di duemila licenziamenti e prepensionamenti che aleggia da Bologna a Firenze, da Torino fino alla via Emilia. Potrebbe essere una delle riduzioni di personale più pesante degli ultimi anni su scala nazionale, che pure è stata segnata da una recessione senza fine. Ma 2240 esuberi rappresentano una gigantesca “potatura” nel settore dei servizi, e potrebbe cadere anche sul Sudmilano. «Oggi (venerdi 1 marzo, ndr) i dipendenti Unipol attendono la comunicazione della proprietà sui lavoratori messi in mobilità, trasferiti o in fondo accompagnamento pensione - annota Andrea Hummel, sindacalista Cgil Fisac residente a Vizzolo Predabissi -: guarderemo il numero delle buste e la loro sostanza, poi decideremo se e quando proclamare una nuova astensione dal lavoro». Settimana scorsa, sotto la neve, sono scesi in 500 - 700 sotto i portici di via dell’Unione europea. I numeri del riassetto del quarto gruppo assicurativo italiano, con sede a Bologna e paternità della Lega 5
  • 6. cooperative, sono una sberla. Unipol, che ha circa 12mila addetti sul territorio nazionale, ne cederebbe almeno mille “in affitto” ad altre società assicurative, che acquisirebbero di conseguenza alcuni spezzoni del gruppo; 900 per sessanta mesi nel fondo di accompagnamento pensione; i restanti verrebbero o trasferiti su distanze superiori ai 100 chilometri oppure dichiarati in esubero. C’è al momento la previsione di mille agenzie locali chiuse nei prossimi anni da parte dei vertici societari. Un collasso, secondo il sindacato assicurativo, che deriva da «una politica aziendale che ha fatto l’ultimo passo sbagliato, il passo definitivamente più lungo della gamba, con il salvataggio della FonSai di Salvatore Ligresti», annota il portavoce sindacale. L’ “affare” è dell’anno scorso: il gruppo nato dalla convergenza Fondiaria-Sai porta alle casse Unipol un passivo stimato in 1,5 miliardi di euro. «FonSai era ormai un giocattolo delle più strane società e intraprese, persino le funivie, senza margine operativo, coi debiti e capitalizzazioni improbabili», così Hummel. Forse non c’è solo l’operazione Fondiaria nell’onda d’urto che rischia di abbattersi su San Donato, ma il portavoce Fisac Cgil annota come «scorporati i debiti FonSai, l’esercizio economico di Unipol non è entusiasmante ma nemmeno in passivo». E adesso tre cose fanno davvero paura ai dipendenti del colosso assicurativo: «I trasferimenti, improponibili per moltissimi addetti, visto che si parla di andare da San Donato a Torino o da Bologna a Firenze; la chiusura degli sportelli decentrati; l’assoluta improbabilità che novecento lavoratori vadano in prepensionamento e che mille di questi siano acquisiti da eventuali altre agenzie assicurative; anche perchè queste ultime dovrebbero comunque assumerli in numero eccessivo rispetto al portafoglio di contratti».Emanuele Dolcini Sabato 2 marzo  Fonte: IL CITTADINO  Il Comune sale la classifica nel bando Miur Smart City Il territorio di San Donato diventerà banco di sperimentazione di un progetto pilota, che vedrà le nuove tecnologie a servizio dei cittadini. Il Comune si è infatti aggiudicato una posizione di tutto rispetto tra gli enti in lizza che hanno aderito al bando Smart City promosso da Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università di ricerca). In particolare, l’ente locale ha aderito con un progetto dedicato alla mobilità, sia quindi in termini di traffico, che di trasporto pubblico, entrando in una rete composta da più soggetti, tra cui anche il Politecnico di Milano. La sfida, come previsto nella gara, verrà condotta a fianco di aziende, e nel caso specifico la parte operativa sarà in mano ad Eni e Atm. «In pratica - spiega l’assessore con delega alle imprese, Chiara Bacchiega -, le aziende dovranno progettare dei prodotti in risposta alle esigenze dei comuni che, dopo la fase sperimentale, rimarranno al territorio, pertanto a San Donato verranno testate iniziative, che resteranno poi a disposizione dei cittadini». Entrando nel merito, in una fase a cui dovranno seguire nuove tappe prima di diventare operativa, tra le novità sono ad esempio previsti dei tabelloni multifunzioni, dove scorreranno indicazioni riguardo il traffico, eventuali code, lavori in corso, piuttosto che notizie in merito ai mezzi pubblici, che potrebbero essere dotate anche di sistemi per contattare bus a chiamata. E si parla persino di un eventuale ulteriore corredo che guarda alle scommesse del futuro con colonnine di ricarica delle auto elettriche. Ma è solo uno degli spunti tratti da un articolato panorama di idee che spetterà alle aziende far decollare grazie ai contributi che creeranno sinergie tese a procedere nell’innovazione con scommesse a portata di cittadini. Oltre ai totem si parla anche di servizi pubblici eco-compatibili, nonché di progetti che guardano alla mobilità, in particolare quella ciclabile, che faranno leva sulla collaborazione tra Comune e imprese del territorio. Un’avventura che è solo agli inizi, dal momento che a questo punto dovrà essere presentato un progetto esecutivo, per proseguire in una staffetta ricca di passaggi, che si dovrebbe concludere con alcune novità assolute. Prove di modernità che dovrebbero tradursi in vantaggi, con dispositivi di ultima generazione, in cui attraverso la tecnologia verranno fornite una serie di risposte alla cittadinanza. Occorre a questo punto attendere che si completi l’iter per vedere le prime novità che sapranno richiamare l’attenzione. Giulia Cerboni 6