1. Business Angels per la crescita
di imprese innovative
Lorenzo Franchini
Workshop sulla finanza alternativa
Università di Modena e Reggio Emilia
17 Dicembre 2009
2. Tipologia di finanziamenti alle imprese
innovative
• Friends & Family: €30/100k;
“Seed Capital”
• Angel Investors: €50/200k per
singolo investimento; “Startup
Capital” e iniziale “Expansion
Capital”
• VC Funds: €1.500/5.000k per
singolo investimento;
“Expansion Capital”
3. Gli Angel Investor
• Persone fisiche, spesso
imprenditori, manager,
consulenti e finanzieri in
attività o in pensione
• Investitori ripetitivi e semi-
professionali guidati dalla
qualità della proposta e non
dalla familiarità con
l’imprenditore
4. motivazione dei Business Angels
• Investire in aziende ad alto potenziale, attratti dai ritorni eccellenti in caso di successo
ma anche:
• Contribuire al successo delle aziende non solo finanziariamente, ma anche fornendo
un contributo in termini di supporto operativo, generazione di contatti di business,
mentoring dell’imprenditore
• Accettare un elevato livello di rischio (tasso di “moria” medio del 40-50% per le
imprese finanziate dai Business Angels) per:
– valorizzare la ricerca ed i migliori talenti del proprio Paese / comunità
– favorire la crescita economica e la creazione di posti di lavoro qualificati e
sostenibili nel lungo termine
– restituire qualcosa alla società (“give-back”), rischiando per dare ad altri le
opportunità di successo e mobilità sociale che si hanno avute
– innescare conseguentemente anche un ciclo virtuoso e un effetto moltiplicatore,
diffondendo fiducia tramite casi di successo
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5. motivazione dei Gruppi di Angels
L’attività di Business Angel effettuata a livello individuale ha molte criticità:
• Possibilità di investire in un numero limitato di deal:
– scarsità nelle risorse finanziarie disponibili
– impossibilità di seguire adeguatamente più aziende
• Insufficiente diversificazione del rischio
• Difficoltà ad investire in settori lontani dalla propria area di competenza
Negli ultimi 10 – 15 anni si sono moltiplicati i Business Angels che
operano in gruppo (Business Angels Networks o BAN):
• Diversificazione: accesso a un significativo “deal flow” in vari settori
• Competenze: ampiezza delle competenze disponibili fra i Soci per le attività di
selezione, due diligence e monitoraggio
• Flessibilità: possibilità per i Soci di investire in molti deal pur con risorse finanziarie
limitate
• Disponibilità: capacità di effettuare investimenti importanti (es. 2° round)
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6. il ruolo crescente dei Gruppi di Angels
• Tendenza dei fondi di Venture Capital a limitare il rischio legato all’intervento nelle
fasi di start-up
• Limitate capacità di investimento di Friends and Family e singoli Angels
• I gruppi di Angels coprono un’area di funding significativa
Seed/
Stage Pre-Seed Early Later
Start-Up
Tipologia Imprenditore
Funding Gap
di Singoli Venture Capital Funds
investitori
Friends and
Angels tra € 200.000
Family
ed €1.500.000
da € 30.000 da € 50.000 da € 1.500.000
Investimento
a € 100.000 a € 200.000 a € 5.000.000
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7. Cosa cercano i BA?
1. Un team manageriale e
imprenditoriale
competente, con passione
e commitment
2. Un’idea innovativa
supportata da un solido
business model
3. Un mercato ad elevato
potenziale e un business
scalabile
4. Ritorni finanziari
considerevoli (attorno al
50% IRR)
8. Cosa non vogliono i BA?
• Imprenditori ed altri investitori di cui non si fidano
• Imprenditori che non finanziano la propria azienda e/o che
non hanno finanziamenti da family and friends
• Assenza di almeno un fondatore full time
• Management che chiede troppo tutto insieme e/o non è
specifico sull’utilizzo dei fondi
• Frasi come:
“noi non abbiamo concorrenti”
“il mercato è talmente grande che c’è spazio per tutti”
9. Il gruppo Italian Angels for Growth
Gli scopi di IAG sono:
a) promuovere l’attività di Angel
Investing come ingrediente
necessario allo sviluppo di nuove
iniziative imprenditoriali e, di
conseguenza, allo sviluppo della
crescita economica
b) agevolare l’individuazione di
opportunità d’investimento per i
propri soci nell’ambito del early
stage financing, in un contesto che
ne massimizzi i potenziali ritorni
economici
c) aiutare imprenditori meritori a
finanziare le loro nuove iniziative
10. IAG, dati principali
• L’associazione parte nel
Dicembre 2007 con 9 soci
fondatori
• Ad oggi, 54 soci
• 3 investimenti fatti nelle aree
IT/Internet, biotech, medtech
• 2 investimenti in closing e 3 in
dd e negoziazione
• Aree di competenza principali
dei soci: IT/ICT/hi-tech,
telecom, retail, internet,
media, pharma, biotech,
medtech, elettronica,
cleantech ecc..
11. IAG – Focus di investimento
• Settori: generalisti, a condizione ci sia almeno un angel esperto nel settore
• Fase di intervento: talvolta seed, anche se è preferibile aver raggiunto la fase
di start-up; facciamo anche development capital in coinvestimento con altri
investitori
• Tipo di azienda: start-up e giovani aziende (indicativamente da 0 a 2 mil € di
fatturato in entrata) che abbiano un elevatissimo potenziale di crescita e
scalabilità, che permettano di arrivare almeno attorno ai 5-10 mil € di fatturato
al terzo-quinto anno
• Elemento innovativo: ci deve essere una forte innovazione proprietaria
tecnologica di prodotto o di processo che permetta di individuare un vantaggio
competitivo sostenibile nel tempo, in settori sia innovativi che tradizionali
• Ammontare dell’investimento: da 200.000 a 1 milione di € circa (anche se in
questa fase di congiuntura economica arriviamo più prudenzialmente a circa
500.000 €)
• Area geografica: tutta l’Italia in zone facilmente raggiungibili da almeno un
socio; possibilità di fare investimenti anche su società estere geograficamente
vicine all’Italia
12. Processo di selezione
• Analisi e pre-selezione tra circa 300 business plan all’anno da
parte del team interno
• Presentazione ai soci di 2/4 progetti ritenuti meritori in ciascuna
delle riunioni apposite che si tengono 4 volte all’anno
• In tali riunioni, l’imprenditore ha 15 minuti per presentare il
proprio progetto e 15 minuti per rispondere a domande da
parte dei soci
• I soci “votano” i progetti che verranno approfonditi, cui verrà
“affidato” almeno un socio esperto nel campo industriale
specifico (il “Champion”)
13. IAG – deal funnel
Received 416
In Screening 113 (27%)
No go in Screening 56 (14%)
Presented to the members 17 (4%)
dd/negotiation not closed 5 (1,2%)
(2 still open)
Investment done 3(0,7%)
Note: Data ref. period 22.02.08 – 30.09.09
14. IAG – deal flow by sector
Automotive
BioTech / Life science Turismo
2% (2%)
3% (3%) 2% (1%)
Alimentare /
Agroalimentare Pharma / Health Care
3% (3%) 3% (2%) Altro
Moda / Tessile 24% (24% )
4% (1%)
Telecom/Mobile
4% (2%)
Medicale / Diagnostica
5% (5%)
Elettronica
5% (4%)
ICT / IT / HiTech
Clean Tech/Energia 16% (19% )
Rinnovabile
7% (8% )
Internet
Media / Entertainment
15% (21%)
7% (5% )
Note: Data ref. period 22.02.08 – 30.09.09 (between brackets last six months)