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La sorveglianza sanitaria ed il
rischio TBC nella ASL




Dott. Donato Sivo
Medico del Lavoro, Medico Competente ASL BAT
Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale
e Radioprotezione Medica
I rischi sorvegliati dal Servizio di
              Sorveglianza Sanitaria Aziendale e
                    Radioprotezione Medica
  • Titolo VI – movimentazione manuale di     • Titolo IX – sostanze pericolose
      carichi                                 Agenti chimici
  movimentazione carichi                      Agenti cancerogeni e mutageni
                                              Amianto
  movimentazione pazienti
                                              • Titolo X – agenti biologici
  • Titolo VII – attrezzature munite di VDT   Ag.biologici a trasmissione
  • Titolo VIII – agenti fisici               aerea
  Rumore                                      Ag.biologici a trasmissione
  Vibrazioni                                  parenterale
                                              • Lavoro notturno
  Campi elettromagnetici                      • Assunzione di alcolici e sostanze
  Radiazioni ottiche artificiali              psicotrope
  Stress lavoro correlato                          Medico
                                               Competente per
Radiazioni Ionizzanti                               cat. B
                                              Medico Autorizzato
                                                  Per cat. A
la non sussistenza di
pericolosità per terzi
 Non di competenza del Medico Competente
 commissioni ASL istituite ai sensi dell’art. 5 della
  L.300/70 per i dipendenti privati e alle
  commissioni ASL o commissioni mediche di
  verifica per i dipendenti pubblici (DPR 461/2001)
 medico competente (aspetti correlati
  all’assunzione di alcol e sostanze psicotrope e
  stupefacenti e per un ambito ristretto di
  lavorazioni tabellate)
Agenti biologici: Batteri, virus,
funghi, protozoi,….
 Classificati in 4 categorie in base al rischio per
  l’operatore e la comunità
 Distinzione tra uso deliberato e potenziale




 In caso di “utilizzo deliberato agenti 3 e 4
  (allegato XLVI D lgs 81/o8)” va istituito IL
  REGISTRO DEGLI ESPOSTI
Eventi accidentali…
 Procedura Aziendale per infortuni a rischio
    biologico che prevede:
   Prelievo a tempo 0
   Follow up a cura del Medico Competente
   Counselling ed eventuale PPE
   Eventuale denuncia di malattia professionale
   Report statistico         PREVENZIONE
   Per la TB procedura aziendale specifica
Gli infortuni a rischio
biologico
 La letteratura Nazionale ed Internazionale associa da tempo la
  professione di Operatore Sanitario (OS) a più elevati tassi di
  prevalenza ed incidenza di patologie infettive verosimilmente
  per una maggiore esposizione appunto di tipo professionale.
 La prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente
  del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).
 Secondo il Ministero della salute (stime OMS) in Italia il 12%
  della popolazione è portatore di ITL. Il dato è superiore in
  letteratura per gli operatori sanitari.
 N.B. Il rischio biologico inteso come
  probabilità di contrarre una malattia da parte
  di un OS è inoltre correlato al dato
  epidemiologico di popolazione
La trasmissione del Mt in
ambiente sanitario
 In ambiente sanitario la trasmissione del Mt
  contenuto in aerosol è stato correlato
  positivamente con il contatto stretto con
  pazienti affetti da TB durante alcune procedure
  quali broncoscopia e intubazione endotracheale,
  irrigazione di ascessi tubercolari, autopsie,
  induzioni espettorato e le manovre atte ad
  indurre tosse, come quelle di ventilazione
  meccanica e fisiochinesiterapia respiratoria
  (Jensen et al, 2005).
Mortalità per Epatocarcinoma e cirrosi in
Puglia*

                                                              1.6%


                                                                   6.1%

                                                                          8%
                                                            6.1%




                                                          Prevalenza HCV nella
                                                          Popolazione generale
                                                                 italiana

• Dati recentemente confermati dal Registro Tumori di Popolazione della ASL BT per
  quanto riguarda l’incidenza
La valutazione del Rischio

 Secondo le Linee Guida Ministeriali La
  classificazione per livello di rischio si deve
  basare su tre parametri:

 a) caratteristiche epidemiologiche della
  tubercolosi nel bacino di utenza del presidio;
 b) numero di casi di tubercolosi contagiosa
  assistiti nell'anno;
 c) risultati dell'analisi delle conversioni
  tubercoliniche tra gli operatori sanitari.
Valutazione del rischio ASL BT

 Secondo dati forniti dalla U.O. di Malattie
  Infettive al coordinamento dei Medici
  Competenti il numero di casi “bacilliferi” di
  TBC giunti all’osservazione della stessa UO
  per accessi sia diretti che provenienti dalle
  UO della ASL sono stati: 59 negli anni
  compresi tra il 2006 ed il 2011 .
Criteri per la valutazione dei rischi
            Numero di casi di TB bacillifera ricoverati presso la UO di
                               Malattie Infettive

       14
       12
       10
        8
        6
        4
        2
        0
              2006      2007      2008      2009      2010      2011
   I Medici Competenti non riportano casi di avenuta conversione tubercolinica
    tra gli operatori sanitari negli ultimi tre anni*.
   * Nel 2011 con l’avvento delle nuove procedure 3 casi di cutiversione
Screening 1

 Lo screening per la TB è effettuato mediante
  accertamento tubercolinico.
 Le modalità dell’esecuzione dell’accertamento
  tubercolinico sono dettagliatamente descritte
  nel decreto legislativo (DPR 465/2001, art 2) e
  vengono sinteticamente di seguito riportate:
 1. deve essere effettuato mediante
  intradermoreazione secondo Mantoux con 5UI di
  PPD-S oppure 1-2 UI di PPD-RT23;
 2. la lettura della risposta deve essere eseguita a
  distanza di 48-72 ore.
Screening 2
 Le linee-guida italiane (Provvedimento 17/12/98) propongono
  uno screening tubercolinico al momento dell’assunzione per
  tutti gli OS (indipendentemente dalla collocazione
  lavorativa), includendo i soggetti già precedentemente
  vaccinati con BCG ed escludendo coloro che hanno una
  cutipositività documentata da un test effettuato da non oltre
  30 giorni o una storia documentata di malattia tubercolare
  adeguatamente trattata con farmaci antitubercolari.
 Gli OS che risultano cutipositivi devono essere sottoposti a
  radiografia del torace, per ricercare l’eventuale presenza di
  esiti fibrotici polmonari di TB; o se la radiografia risulta
  negativa, il lavoratore non deve essere sottoposto a screening
  periodico e non è più indicato ripetere la radiografia del
  torace, a meno che non riferisca sintomatologia compatibile
  con TB attiva; o se la radiografia mostra esiti fibrotici
  polmonari compatibili con TB, il lavoratore deve essere
  sottoposto a visita di consulenza pneumologica o
  infettivologica, al fine di stabilire una eventuale indicazione
  alla chemioprofilassi.
Screening 3
 Al lavoratore cutinegativo deve essere proposta la vaccinazione se
    rientra nelle condizioni indicate nella legge (si veda capitolo
    vaccinazioni); in caso non rientri nelle indicazioni della legge per la
    vaccinazione oppure rifiuti il vaccino od esistano controindicazioni
    alla effettuazione della vaccinazione, il lavoratore cutinegativo deve
    essere sottoposto a sorveglianza periodica, sulla base della
    valutazione dei rischi.
 Per la sorveglianza periodica degli OS risultati cutinegativi al
    momento dell'assunzione, è proposto un controllo con intervalli di
    frequenza diversi a seconda della VdR dell’ambiente di
    lavoro, espressa in 3 livelli (tabella 1 ai sensi delle Linee Guida
    Ministeriali).
 La periodicità della sorveglianza tubercolinica nella ASL BT:
-   annuale se il rischio è alto
-   biennale se è medio.
-   quadriennale basso rischio
-   ogni sei anni per basso rischio in ambiente extraospedaliero
Sorveglianza Sanitaria dei contatti
professionali con esposizione non protetta a
tubercolosi contagiosa
E’ fatto obbligo a tutti i Responsabili di U.O. ed a tutti i medici che ne
vengano a conoscenza di notificare nel più breve tempo
possibile, tutti i casi di TB e Micobatteriosi non Tubercolare osservati
in reparto od in ambulatorio, alla Direzione Sanitaria del Presidio
Ospedaliero tramite opportuna scheda informativa (ed all’Ufficio
Igiene). Nel caso di esposizioni in ambito extraterritoriale la notifica
dovrà essere inviata direttamente e tempestivamente al Medico
Competente.

La Direzione Sanitaria di PO dovrà trasmettere nel più breve
tempo possibile al Servizio di Sorveglianza Sanitaria l’inchiesta
epidemiologica

Il Laboratorio di analisi comunica comunque al Servizio di
Sorveglianza Sanitaria ed alle Direzioni sanitarie di PO la
eventuale diagnosi di TB colturale da paziente al fine di ulteriore
elemento conoscitivo
La sorveglianza per la TBC si
effettua quindi:

 In via ordinaria durante le visite preventive
  e periodiche
 In via straordinaria in caso di contatto
  «stretto» (per le definizioni si rimanda alle
  linee guida aziendali).
Diagramma di flusso per screening TB per operatori sanitari ASL BT

                            Visita Medica con
                            Screeing secondo
                                 Mantoux

      Negativa                                                Cutiversione
                                        Positivo in
                                                             in periodica o
                                        preventiva
                                                             Straordinaria


        Stop                                         Visita
                                                  Pneumologica
                                                  Eventuale RX
                                                     Torace e
                        Negativa
                                                  Quantiferon
                                                        ed
                                                   espettorato
  Idoneo/a               ITL*
                                         Malattia                   Non idoneità
*Idoneità subordinata a esame                                       (Collegio ML)
Clinico periodico Pneumologico
                                        Tubercolare
Valutazione del rischio ASL BT

     PRESIDIO           RISCHIO             RISCHIO                 RISCHIO
   OSPEDALIERO          ELEVATO           INTERMEDIO                BASSO



                                          Anatomia
                                         Patologica,
                                      Chirurgia Toracica,
                        Malattie                              Restanti reparti e
                                       Microbiologia ,
        TUTTI           Infettive                             servizi della ASL
                                      Pneumotisiologia,
                                      Terapie Intensive,
                                      Dipendenti carcere,


N.B. i risultati della sorveglianza sanitaria modificano li dove necessario la valutazione
Fatta sulla base di considerazioni «a priori»
Rischio biologico: le
procedure
 Procedura standardizzata sull’intero territorio
  AUSL BT di rilevazione infortuni a rischio
  biologico      ed   eventuale      consulenza
  infettivologica in caso di paziente fonte
  “positivo”
 Linee guida aziendali per la sorveglianza
  sanitaria della malattia tubercolare
 Analisi condivisa del dato da parte del
  coordinamento dei MC
Infortuni dal primo gennaio 2008 al 31 dicembre
     2011 nei PP.OO. di Bisceglie, Trani e Barletta

60
                                 51
50                   45
        40                                            39
40                                                          Barletta

30                                                          Trani
                                                      22
         18
20                                                          Bisceglie
         12           15
                                  11                  10
10                    6           9

 0
      2008         2009        2010               2011
                                       Ad oggi nessun caso di
                                       sieroconversione tra gli oltre
                                       200 soggetti coinvolti in
                                       infortuni a rischio biologico
Prevalenza HCV, HBV ed HIV negli OS ASL
BAT (Bisceglie, Trani e Barletta)

Dati relativi alla Sorveglianza Sanitaria di 1822 soggetti per i
  quali è stata valutata la esposizione e rischio biologico
   HCV positivi : 28 (1,5%)
   HBsAg positivi : 22 (1,2%)
   HIV positivi : nessun caso
   La prevalenza in Italia di HBV, HCV ed HIV
    tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e
    1% (fonte: linee guida SIMLII).
Tubercolosi: Risultati della sorveglianza
Sanitaria secondo le nuove linee guida aziendali
(aggiornati al 21/3/2012)        Barletta
                                                             Quantiferon Positivi
250     7 (3,6%**)                                           Quantiferon Negativi
                                                   7
                                            10
200

                                                                Quantiferon Positivi
150                    8 (6,2%)*       4 (3%)


100                                                             numero soggetti
                                                                sottoposti a screening
                                                                con nuova procedura
                                                         0
 50                                                                       0


  0
         Barletta      Bisceglie        Trani          Andria             Canosa
*6 casi c/o U.O. malattie Infettive (12% del totale dei dipendenti)
** 33 Mantoux e consulenze non ancora pervenute
Distribuzione dei casi di Infezione Tubercolare
Latente (ITL) per U.O.(al 22/3/2012)

                      numero casi di ITL


            1 1
        1         1          6             Malattie infettive
   1                                       Lab. Analisi
                                           Reparto Operatorio
                                           Anat. Pat.

    1                            2         Medicina
                  4                        Ortopedia
                                           Pediatria
        1                                  Psichaitria
                                           Rianimazione
                                           Altro
Rischio Biologico:
Conclusioni
 Bassa prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS
  della ASL BAT
 La mortalità elevata per epatopatie non si riflette
  in una maggiore prevalenza tra gli OS
 Il dato della ASL BAT sembra discostarsi da
  quello nazionale SIROH per quanto attiene agli
  esposti con una maggiore esposizione nei
  Dirigenti Medici rispetto ad altri OS.
 Può trattarsi di un dato assoluto o legato alla
  sottonotifica delle altre figure per la quale il SPP
  aziendale farà ulteriori approfondimenti
Rischio Biologico:
Conclusioni
 In alcuni reparti a seguito della emersione di
  «cluster» di cutiversione sono stati attivati audit
  interni e percorsi formativi specifici
 Scarsa attenzione sull’utilizzo delle «precauzioni
  standard» e inadeguatezze strutturali
 Dai dati, ad ora incompleti, emerge la necessità
  di rivedere la valutazione dei rischi per quanto
  attiene alla classificazione dei reparti operatori
  (da confermare al termine del ciclo di
  sorveglianza)
 Coinvolgimento dei MC nel CLIO aziendale
 Ruolo della formazione e della cultura aziendale

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  • 1. La sorveglianza sanitaria ed il rischio TBC nella ASL Dott. Donato Sivo Medico del Lavoro, Medico Competente ASL BAT Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica
  • 2. I rischi sorvegliati dal Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica • Titolo VI – movimentazione manuale di • Titolo IX – sostanze pericolose carichi Agenti chimici movimentazione carichi Agenti cancerogeni e mutageni Amianto movimentazione pazienti • Titolo X – agenti biologici • Titolo VII – attrezzature munite di VDT Ag.biologici a trasmissione • Titolo VIII – agenti fisici aerea Rumore Ag.biologici a trasmissione Vibrazioni parenterale • Lavoro notturno Campi elettromagnetici • Assunzione di alcolici e sostanze Radiazioni ottiche artificiali psicotrope Stress lavoro correlato Medico Competente per Radiazioni Ionizzanti cat. B Medico Autorizzato Per cat. A
  • 3. la non sussistenza di pericolosità per terzi  Non di competenza del Medico Competente  commissioni ASL istituite ai sensi dell’art. 5 della L.300/70 per i dipendenti privati e alle commissioni ASL o commissioni mediche di verifica per i dipendenti pubblici (DPR 461/2001)  medico competente (aspetti correlati all’assunzione di alcol e sostanze psicotrope e stupefacenti e per un ambito ristretto di lavorazioni tabellate)
  • 4. Agenti biologici: Batteri, virus, funghi, protozoi,….  Classificati in 4 categorie in base al rischio per l’operatore e la comunità  Distinzione tra uso deliberato e potenziale  In caso di “utilizzo deliberato agenti 3 e 4 (allegato XLVI D lgs 81/o8)” va istituito IL REGISTRO DEGLI ESPOSTI
  • 5. Eventi accidentali…  Procedura Aziendale per infortuni a rischio biologico che prevede:  Prelievo a tempo 0  Follow up a cura del Medico Competente  Counselling ed eventuale PPE  Eventuale denuncia di malattia professionale  Report statistico PREVENZIONE  Per la TB procedura aziendale specifica
  • 6. Gli infortuni a rischio biologico  La letteratura Nazionale ed Internazionale associa da tempo la professione di Operatore Sanitario (OS) a più elevati tassi di prevalenza ed incidenza di patologie infettive verosimilmente per una maggiore esposizione appunto di tipo professionale.  La prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).  Secondo il Ministero della salute (stime OMS) in Italia il 12% della popolazione è portatore di ITL. Il dato è superiore in letteratura per gli operatori sanitari.  N.B. Il rischio biologico inteso come probabilità di contrarre una malattia da parte di un OS è inoltre correlato al dato epidemiologico di popolazione
  • 7. La trasmissione del Mt in ambiente sanitario  In ambiente sanitario la trasmissione del Mt contenuto in aerosol è stato correlato positivamente con il contatto stretto con pazienti affetti da TB durante alcune procedure quali broncoscopia e intubazione endotracheale, irrigazione di ascessi tubercolari, autopsie, induzioni espettorato e le manovre atte ad indurre tosse, come quelle di ventilazione meccanica e fisiochinesiterapia respiratoria (Jensen et al, 2005).
  • 8. Mortalità per Epatocarcinoma e cirrosi in Puglia* 1.6% 6.1% 8% 6.1% Prevalenza HCV nella Popolazione generale italiana • Dati recentemente confermati dal Registro Tumori di Popolazione della ASL BT per quanto riguarda l’incidenza
  • 9.
  • 10. La valutazione del Rischio  Secondo le Linee Guida Ministeriali La classificazione per livello di rischio si deve basare su tre parametri:  a) caratteristiche epidemiologiche della tubercolosi nel bacino di utenza del presidio;  b) numero di casi di tubercolosi contagiosa assistiti nell'anno;  c) risultati dell'analisi delle conversioni tubercoliniche tra gli operatori sanitari.
  • 11. Valutazione del rischio ASL BT  Secondo dati forniti dalla U.O. di Malattie Infettive al coordinamento dei Medici Competenti il numero di casi “bacilliferi” di TBC giunti all’osservazione della stessa UO per accessi sia diretti che provenienti dalle UO della ASL sono stati: 59 negli anni compresi tra il 2006 ed il 2011 .
  • 12. Criteri per la valutazione dei rischi Numero di casi di TB bacillifera ricoverati presso la UO di Malattie Infettive 14 12 10 8 6 4 2 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011  I Medici Competenti non riportano casi di avenuta conversione tubercolinica tra gli operatori sanitari negli ultimi tre anni*.  * Nel 2011 con l’avvento delle nuove procedure 3 casi di cutiversione
  • 13. Screening 1  Lo screening per la TB è effettuato mediante accertamento tubercolinico.  Le modalità dell’esecuzione dell’accertamento tubercolinico sono dettagliatamente descritte nel decreto legislativo (DPR 465/2001, art 2) e vengono sinteticamente di seguito riportate:  1. deve essere effettuato mediante intradermoreazione secondo Mantoux con 5UI di PPD-S oppure 1-2 UI di PPD-RT23;  2. la lettura della risposta deve essere eseguita a distanza di 48-72 ore.
  • 14. Screening 2  Le linee-guida italiane (Provvedimento 17/12/98) propongono uno screening tubercolinico al momento dell’assunzione per tutti gli OS (indipendentemente dalla collocazione lavorativa), includendo i soggetti già precedentemente vaccinati con BCG ed escludendo coloro che hanno una cutipositività documentata da un test effettuato da non oltre 30 giorni o una storia documentata di malattia tubercolare adeguatamente trattata con farmaci antitubercolari.  Gli OS che risultano cutipositivi devono essere sottoposti a radiografia del torace, per ricercare l’eventuale presenza di esiti fibrotici polmonari di TB; o se la radiografia risulta negativa, il lavoratore non deve essere sottoposto a screening periodico e non è più indicato ripetere la radiografia del torace, a meno che non riferisca sintomatologia compatibile con TB attiva; o se la radiografia mostra esiti fibrotici polmonari compatibili con TB, il lavoratore deve essere sottoposto a visita di consulenza pneumologica o infettivologica, al fine di stabilire una eventuale indicazione alla chemioprofilassi.
  • 15. Screening 3  Al lavoratore cutinegativo deve essere proposta la vaccinazione se rientra nelle condizioni indicate nella legge (si veda capitolo vaccinazioni); in caso non rientri nelle indicazioni della legge per la vaccinazione oppure rifiuti il vaccino od esistano controindicazioni alla effettuazione della vaccinazione, il lavoratore cutinegativo deve essere sottoposto a sorveglianza periodica, sulla base della valutazione dei rischi.  Per la sorveglianza periodica degli OS risultati cutinegativi al momento dell'assunzione, è proposto un controllo con intervalli di frequenza diversi a seconda della VdR dell’ambiente di lavoro, espressa in 3 livelli (tabella 1 ai sensi delle Linee Guida Ministeriali).  La periodicità della sorveglianza tubercolinica nella ASL BT: - annuale se il rischio è alto - biennale se è medio. - quadriennale basso rischio - ogni sei anni per basso rischio in ambiente extraospedaliero
  • 16. Sorveglianza Sanitaria dei contatti professionali con esposizione non protetta a tubercolosi contagiosa E’ fatto obbligo a tutti i Responsabili di U.O. ed a tutti i medici che ne vengano a conoscenza di notificare nel più breve tempo possibile, tutti i casi di TB e Micobatteriosi non Tubercolare osservati in reparto od in ambulatorio, alla Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero tramite opportuna scheda informativa (ed all’Ufficio Igiene). Nel caso di esposizioni in ambito extraterritoriale la notifica dovrà essere inviata direttamente e tempestivamente al Medico Competente. La Direzione Sanitaria di PO dovrà trasmettere nel più breve tempo possibile al Servizio di Sorveglianza Sanitaria l’inchiesta epidemiologica Il Laboratorio di analisi comunica comunque al Servizio di Sorveglianza Sanitaria ed alle Direzioni sanitarie di PO la eventuale diagnosi di TB colturale da paziente al fine di ulteriore elemento conoscitivo
  • 17. La sorveglianza per la TBC si effettua quindi:  In via ordinaria durante le visite preventive e periodiche  In via straordinaria in caso di contatto «stretto» (per le definizioni si rimanda alle linee guida aziendali).
  • 18. Diagramma di flusso per screening TB per operatori sanitari ASL BT Visita Medica con Screeing secondo Mantoux Negativa Cutiversione Positivo in in periodica o preventiva Straordinaria Stop Visita Pneumologica Eventuale RX Torace e Negativa Quantiferon ed espettorato Idoneo/a ITL* Malattia Non idoneità *Idoneità subordinata a esame (Collegio ML) Clinico periodico Pneumologico Tubercolare
  • 19. Valutazione del rischio ASL BT PRESIDIO RISCHIO RISCHIO RISCHIO OSPEDALIERO ELEVATO INTERMEDIO BASSO Anatomia Patologica, Chirurgia Toracica, Malattie Restanti reparti e Microbiologia , TUTTI Infettive servizi della ASL Pneumotisiologia, Terapie Intensive, Dipendenti carcere, N.B. i risultati della sorveglianza sanitaria modificano li dove necessario la valutazione Fatta sulla base di considerazioni «a priori»
  • 20. Rischio biologico: le procedure  Procedura standardizzata sull’intero territorio AUSL BT di rilevazione infortuni a rischio biologico ed eventuale consulenza infettivologica in caso di paziente fonte “positivo”  Linee guida aziendali per la sorveglianza sanitaria della malattia tubercolare  Analisi condivisa del dato da parte del coordinamento dei MC
  • 21. Infortuni dal primo gennaio 2008 al 31 dicembre 2011 nei PP.OO. di Bisceglie, Trani e Barletta 60 51 50 45 40 39 40 Barletta 30 Trani 22 18 20 Bisceglie 12 15 11 10 10 6 9 0 2008 2009 2010 2011 Ad oggi nessun caso di sieroconversione tra gli oltre 200 soggetti coinvolti in infortuni a rischio biologico
  • 22. Prevalenza HCV, HBV ed HIV negli OS ASL BAT (Bisceglie, Trani e Barletta) Dati relativi alla Sorveglianza Sanitaria di 1822 soggetti per i quali è stata valutata la esposizione e rischio biologico  HCV positivi : 28 (1,5%)  HBsAg positivi : 22 (1,2%)  HIV positivi : nessun caso  La prevalenza in Italia di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).
  • 23. Tubercolosi: Risultati della sorveglianza Sanitaria secondo le nuove linee guida aziendali (aggiornati al 21/3/2012) Barletta Quantiferon Positivi 250 7 (3,6%**) Quantiferon Negativi 7 10 200 Quantiferon Positivi 150 8 (6,2%)* 4 (3%) 100 numero soggetti sottoposti a screening con nuova procedura 0 50 0 0 Barletta Bisceglie Trani Andria Canosa *6 casi c/o U.O. malattie Infettive (12% del totale dei dipendenti) ** 33 Mantoux e consulenze non ancora pervenute
  • 24. Distribuzione dei casi di Infezione Tubercolare Latente (ITL) per U.O.(al 22/3/2012) numero casi di ITL 1 1 1 1 6 Malattie infettive 1 Lab. Analisi Reparto Operatorio Anat. Pat. 1 2 Medicina 4 Ortopedia Pediatria 1 Psichaitria Rianimazione Altro
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28. Rischio Biologico: Conclusioni  Bassa prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS della ASL BAT  La mortalità elevata per epatopatie non si riflette in una maggiore prevalenza tra gli OS  Il dato della ASL BAT sembra discostarsi da quello nazionale SIROH per quanto attiene agli esposti con una maggiore esposizione nei Dirigenti Medici rispetto ad altri OS.  Può trattarsi di un dato assoluto o legato alla sottonotifica delle altre figure per la quale il SPP aziendale farà ulteriori approfondimenti
  • 29. Rischio Biologico: Conclusioni  In alcuni reparti a seguito della emersione di «cluster» di cutiversione sono stati attivati audit interni e percorsi formativi specifici  Scarsa attenzione sull’utilizzo delle «precauzioni standard» e inadeguatezze strutturali  Dai dati, ad ora incompleti, emerge la necessità di rivedere la valutazione dei rischi per quanto attiene alla classificazione dei reparti operatori (da confermare al termine del ciclo di sorveglianza)  Coinvolgimento dei MC nel CLIO aziendale  Ruolo della formazione e della cultura aziendale