Martedì 13 ottobre 2021

1. N. 37 anno 33 Martedì 12 ottobre 2021
QUATTRO ANNI RICCHI DI PROPOSTE SPORTIVE
Questo speciale nasce dalla necessità di documentare, all’inizio di questo nuovo
quadriennio, il lavoro che è stato svolto dagli operatori del Comitato Pavese negli
ultimi quattro anni di mandato del Presidente Contrini.
Un lavoro intenso che ha visto e che vedrà l’impegno del CSI di Pavia non solo
nelle attività sportive consolidate ma anche nella promozione di nuovi sport
emergenti. In questi anni, dove la tecnologia galoppa e sta trasformando
radicalmente il nostro modo di vivere è fondamentale saper raccogliere e
valorizzare le nuove richieste dal mondo sportivo.
Nel quadriennio 2016-2020 il CSI Pavese ha festeggiato il suo 75 esimo anno di
vita; un compleanno speciale che sottolinea una lunga tradizione a favore dello
sport per tutti.
Questo speciale vuole anche ricordare ed in modo particolare ringraziare tutti
coloro che hanno regalato un po’ del loro tempo per la promozione dell’attività
sportiva di base nella nostra Provincia.
CSI Pavia

2. 2
Speciale quadriennio 2016 – 2020

3. 3
Grazie per la vostra presenza a questa Assemblea Territoriale figlia del tempo nel
quale viviamo.
La tecnologia, che è entrata anche nel nostro operare CSI, ci aiuta e ci collega nel
momento in cui, per ragioni di salute, ognuno è bene che rimanga a casa sua.
Eccoci dunque alla chiusura di un quadriennio e all’apertura di un nuovo tempo
che si preannuncia carico di freschezza negli intendimenti e nei volti.
Un nuovo Presidente, un Consiglio rinnovato; ingredienti necessari per alzare lo
sguardo e riempirsi di fiducia, la stessa che muove il CSI dal 1945, anno di nascita
a Pavia; dal 1944, anno di fondazione a Roma; dal 1906, anno di costituzione della
FASCI (Federazione Associazioni Sportive Cattoliche Italiane), che a Pavia
annoverava la società di ginnastica Alacres.
Questo primo rapido sguardo alle radici ci ha suggerito la redazione di una
relazione quadriennale snella, che richiamasse all’attenzione di tutti i molteplici
impegni affrontati e sviluppati nel quadriennio. Quanto presentiamo è quindi
ispirato al raggiungimento di un obiettivo: condividere con voi ed insieme a voi
l’orgoglio per quanto fatto, con una strada costellata di difficoltà che certamente
non aiutano il movimento sportivo, che tuttavia resta ancorato al solido entusiasmo
di voi società sportive, che ogni giorno siete protagonisti nel campo della salute,
della cultura, dell’aggregazione e del rispetto delle regole del gioco.
Contrini Sergio

4. 4
Assemblea Elettiva 2016 – Pavia Salone “Terzo Millennio”
66 società hanno espresso il nuovo Consiglio di Comitato che guiderà
l’Associazione sino a gennaio 2021
Presidente Provinciale: Sergio Contrini
Vicepresidenti: Diego Scappini (Vicario) e Fortunato Moschino
Consulenti Ecclesiastici: Don Michele Sozzani e Don Riccardo Campari (Diocesi
Vigevano)
Consiglieri Provinciali: Crotti, Vallone, Campari M., Fasani, Ariberti, Grossi,
Biscaldi, Vicentini, Canazza, Ghiringhelli, De Rubeis, Grassi C., Grassi P.,
Battaggia, De Marziani
Lo staff tecnico, associativo, formativo
Il quadriennio è stato gestito dal Consiglio di Comitato eletto nel marzo 2016 con
questa suddivisione di responsabilità:
Badminton: Marco De Rubeis
Karate: Maurizio Ghiringhelli
Tennistavolo: Giuseppe Canazza
Pallavolo e Minivolley: Giancarlo Crotti e Barbara Vicentini
Atletica: Paolo Ariberti
Calcio Giovanile: Diego Scappini
Calcio Open: Maurizio Grossi
Giustizia Sportiva: Claudio Grassi, Piero Grassi, Cesare Beretta
Referente Delegazione di Vigevano: Fortunato Moschino

5. 5
Equipe di Presidenza: Massimo Campari, Giancarlo Crotti, Isabella Vallone,
Maurizio Biscaldi, Pietro Gatti
Sacerdoti: don Michele Sozzani, don Riccardo Campari, don Gabriele Maini
Presidente: Sergio Contrini
Collaboratori a Vigevano: Massimo De Marziani, Marco Piccolini, Giuseppe
Sacchi
Segreteria: Daniele Peroncini
L’attività di pallavolo è stata resa possibile dai seguenti arbitri: Casella,
Malinverni, Rampini, Zollino, Loia, Marconi, Camurri, Cavallaro, Cremaschi,
Podini.
L’attività di calcio ha visto l’impegno di: Baldi, Belliero, Bocca, Brandolini,
Calcagno, Cardacino, Carrozzo, Cesarino, Clerici, Demaria, De Marziani
Massimo, De Marziani Marco, Di Berardino, Esposito, Faè, Gardella, Giacalone,
Guida, Maffei, Magnani, Mazza, Merlano, Monceur, Moschino, Piccolini,
Pirovano, Potito, Rovati, Sartoris, Speranza, Veneri, Vito, Zaccaria.
Designatori: Roberto Speranza, Aldo Laria, Chiara Casella

6. 6
Un quadriennio ricco di belle novità
È sempre una gioia quando una nuova società inizia a chiedere informazioni e si
affilia. Non è mai un’occasione ma una scelta che si compie nel ricco mercato
sportivo. Affiliarsi al CSI presuppone la condivisione di un impegno sportivo che
non esclude e che vive lo sport come momento di gioia ma anche di
consapevolezza nel dover rispondere in forma reale ad adempimenti di legge che
certo non mancano e che appesantiscono sempre più l’associazionismo, compreso
quello sportivo.
L’accesso al CSI e la condivisione dei suoi progetti, a partire dallo sport che
accoglie e vive senza lo spasmodico rincorrere del risultato, è stato scelto da 98
società, con una media di 22 squadre nuove per anno sportivo.
Ciò è la bella e serena novità del quadriennio 2016/2020.
Il CSI presente ed al fianco delle società
Il CSI ogni anno, terminata la consultazione con le società, definisce nel
«Documento di programmazione» i suoi intenti di lavoro nei tre ambiti:
associativo, formativo e sportivo.
È questo il documento di riferimento più importante per l’anno a venire.
A questo impegno si affianca quello di una presenza sui campi sportivi a fianco
delle società che chiedono il supporto del CSI per l’utilizzo delle risorse tecniche,
associative e legali, di cui l’Associazione dispone.

7. 7
Nei quattro anni siamo stati presenti al «Voluntary Trophy», al Torneo «Claudio
Pescatori», al Torneo della «Garbana», al Torneo «Creare valori», al Torneo
Arnaboldi, al 10° Torneo Amatori Vigevano, al Torneo «Don Enzo Boschetti», ai
Memorial «Claudio Banzato», «Fulvio Marzatico», «Paolo Piccoli» e «Bova», alla
«Corsa dei tre campanili» ed alla manifestazione «Special Olympics».
Dal 2018 siamo presenti al Torneo Intercollegiale di calcio maschile.
Cultura, fede e sport
Il quadriennio ci ha dato la ricchezza di vivere diversi specifici momenti che, per il
loro significato e valore, desideriamo qui sottolineare:
«Alle radici dello sport»: convegno CSI all’Opera Bianchi di Pavia, con la
presentazione del francobollo commemorativo per i 110 anni della FASCI
(Associazione che darà vita al CSI) con inquadramento storico del Professor Xenio
Toscani;
«Giubileo dello Sportivo»: organizzato dalla Diocesi di Pavia; Santa Messa in
Duomo con il Vescovo Sanguineti, concelebrante l’Assistente Ecclesiastico
Nazionale, don Alessio Albertini. Una bella schiera di sportivi, con bandiere e
striscioni, partecipano alla testimonianza in Strada Nuova e Corso Cavour;
«Udienza a Roma con Papa Francesco»: in occasione del 75° anniversario di
fondazione del CSI;
«Trofeo San Riccardo Pampuri»: nell’ambito del Giubileo per i 30 anni dalla sua
canonizzazione. Il CSI di Pavia organizza un momento per conoscere il Santo e
vivere l’esperienza sportiva. Vi partecipano, per il calcio, queste formazioni:
Oratorio San Riccardo Pampuri, Parasacco, Oratorio San Francesco, Trovo,

8. 8
Sanmaurense Sprar, Centro Giovanile Trivolzio e Real Morimondo, formazione
vincitrice.
La pallavolo invece ha disputato il Trofeo a Morimondo (luogo ove San Riccardo
Pampuri esercitò la professione medica). Il triangolare ha visto incontrarsi tra loro
le formazioni dell’Apos Volley Stradella, della Trivolley Trivolzio e dell’Oratorio
San Luigi Landriano, con quest’ultima vincitrice.
Prima di ogni incontro, il Parroco di Trivolzio, don Paolo Serralessandri, ha ben
illustrato la figura di San Riccardo.
Della presenza del CSI nel Giubileo resta una pergamena nel Museo Parrocchiale
di Trivolzio.
«75° di fondazione del CSI di Pavia»: con la presenza del Presidente Nazionale e
di quello Regionale;
«Adozione del nuovo Statuto territoriale», in linea con quello nazionale.
2 giugno, la Festa della Repubblica e dello Sport
Il CSI presente, su invito della Prefettura, alla Festa della Repubblica e dello Sport
per tutti i quattro anni.
Sport Exhibition
La vetrina dello sport pavese, ideata e sostenuta dal CONI.
Il CSI sempre presente per la divulgazione dello sport educativo

9. 9
Natale CSI
A Pavia, Trivolzio, Vigevano, Parona e Lungavilla.
Da sempre il Presepe è stato pensato e realizzato da Giuseppe Canazza, che ora è
in Cielo. In occasione del Natale, per tutti i quattro anni, si sono raccolti generi
alimentari per famiglie in stato di necessità
L’attenzione del Vescovo Sanguineti
Attenzione costante e sostegno all’attività del CSI da parte del Vescovo di Pavia,
Monsignor Corrado Sanguineti. Nelle immagini, con il Consiglio di Comitato, ove
dice: «Il CSI ha il merito di favorire una attività sportiva sana, indirizzata prima di
tutto all’educazione dei giovani. È un servizio prezioso che va sostenuto ed
incoraggiato. Lo sport, praticato volentieri da tanti ragazzi, può essere un momento
importante nella crescita dei giovani: l’importante è che non prevalga mai un
eccessivo spirito di competizione, che rischia di far trascurare il rispetto delle
regole e degli avversari».
La formazione
Il quadriennio ha visto un progressivo e costante aumento delle iniziative formative
rivolte alla formazione e qualificazione di dirigenti, arbitri di società, segnapunti,
allenatori ed istruttori per le discipline di calcio, pallavolo e karate.
Il quadriennio ha totalizzato circa 2.667 presenze in 71 iniziative formative di cui
si è data puntuale relazione al termine di ognuna.

10. 10
Registro CONI
L’affiliazione al Centro Sportivo Italiano, quando correttamente conclusa, consente
l’automatica iscrizione all’Albo CONI.
Il CSI Territoriale conta, nelle varie stagioni:
- 2015/2016: 116 società, pari al 81%
- 2016/2017: 101 società, pari al 82%
- 2017/2018: 98 società, pari al 84%
- 2018/2019: 100 società, pari al 87%
- 2019/2020: 107 società, pari al 92%
- 2020/2021: 62 società, pari al 89%
Registro CONI 2.0
Dall’anno associativo 2019/2020 è stata sottolineata la necessità che ogni società
inserisca le rispettive attività didattiche e sportive all’interno della propria area
riservata. Questi i numeri:
- 82 società non hanno inserito alcuna attività didattica, pari al 70%
- 33 società non hanno inserito alcuna attività sportiva, pari al 28,5%
La statistica ci consiglia di segnalare che il mancato inserimento di attività
promosse ed organizzate dalla società sportiva per i propri tesserati CSI, come ad
esempio gli allenamenti (che dovranno definirsi per il settore giovanile:
«avviamento alla disciplina del calcio o della pallavolo» e per l’attività Open:
«perfezionamento alla disciplina del calcio a 7 o 11»), possono consentire la
revoca dell’iscrizione al Registro.

11. 11
Defibrillatore
Dal 1 luglio 2017 è fatto obbligo alla società sportiva di disporre di un
defibrillatore e di persona formata al suo utilizzo.
Questi i nostri dati:
- 2015/2016: 3 tesserati
- 2016/2017: 43 tesserati
- 2018/2019: 157 tesserati
- 2019/2020: 183 tesserati
- 2020/2021: 105 tesserati
Allenatori CSI
L’allenatore ricopre un primario ruolo educativo e tecnico. Per questo motivo,
l’ordinamento legislativo e quello sportivo rimarcano sempre più la necessità che
ogni società disponga di personale adeguatamente preparato. Questi i numeri
dell’impegno CSI che ha promosso ed organizzato 11 corsi di formazione:
- 2015/2016: 100 tesserati per 95 squadre
- 2016/2017: 81 tesserati per 80 squadre
- 2017/2018: 137 tesserati per 85 squadre
- 2018/2019: 111 tesserati per 95 squadre
- 2019/2020: 115 tesserati per 80 squadre
- 2020/2021: 79 tesserati per 60 squadre

12. 12
Primi passi nello sport
Dopo il gioco libero e spontaneo, con il progredire dell’età ecco i primi impegni
all’interno di una squadra con la prima conoscenza di regole e tattiche. Per questo,
il CSI ha annualmente programmato e realizzato l’attività di minicalcio e
minivolley. Esperienze significative dapprima realizzate all’interno delle società di
appartenenza e poi con un confronto con altre squadre.
Nei quattro anni, 77 appuntamenti animati da queste società: Arnaboldi, Oratorio
Varzi, Centro Giovanile Trivolzio, Junior K2, Ottobiano, Zavattarello, Sportsland,
Lardirago Sport, Copiano, Oratorio Casorate, Oratorio Marcignago, Mezzanino,
Giovanile Carbonara, Don Bosco, Trovo, Moncucchese, San Mauro Calcio,
Oratorio San Luigi Landriano, Siziano, Polisportiva Miradolese, Sporting
Torrevecchia, Pallavolo Pavia, Dream Volley Corteolona, Volley Copiano, Volley
Tre Fiumi.
Pallavolo Open
Questa categoria è stata la novità positiva del quadriennio.
Il CSI è riuscito ad attirare interesse e stabilità da parte delle società sportive.
Pensiamo alle 12 squadre nelle stagioni 2015/2016 e 2016/2017, alle 14 dell’anno
sportivo 2017/2018 ed alle 15 di quello 2018/2019 e 2019/2020.
Per tutte le formazioni, citiamo le vincenti del campionato: Manzo Team G.S. San
Martino, FunCool Pallavolo Pavia, Oratorio San Luigi Landriano, FunCool
Arnaboldi.

13. 13
L’attività giovanile
Benché sempre programmata e condivisa, l’attività giovanile di calcio e pallavolo
ha segnato una flessione in ordine alla partecipazione. Le società - sulla possibile
spinta dei genitori - hanno cercato occasioni maggiormente competitive. Su questo
aspetto, una riflessione è d’obbligo quando ci saranno interlocutori capaci di
progettare su tempi medio-lunghi.
Tuttavia, l’impegno CSI non è mai mancato ed è stato reso possibile dalle seguenti
società: Centro Giovanile Trivolzio, Lardirago Sport, Giovanile Carbonara,
Ottobiano, Don Bosco, Copiano, Virtus Bascapè, Arnaboldi, Trovo, Junior K2,
New Volley Carpiano, Oratorio San Luigi Landriano, Volley Tre Fiumi, Siziano.
Il calcio Open
La fatica iniziale di riunirsi, il compito non semplice di rispettare tutte le
indicazioni burocratiche, il dover mettere mano al proprio portafoglio per
divertirsi, il trovare un campo disponibile. Alla fine è fatta, ci si iscrive e
finalmente si gioca.
Queste le formule proposte e condivise, per rendere sempre più interessante
l’attività di calcio Open CSI: il Campionato Provinciale, la Coppa CSI, la Coppa
«Terra Pavese», il Torneo «Luci in Oratorio», la Champions League, l’Europa
League, la Winter Cup e la Coppa Lomellina.
Ecco una rapida successione di formazioni distintesi in classifica e in disciplina:
Parasacco, Football Casanova, I Legionari, Atletico Miradolo, CSI Casorate,
Sporting Rozzano, Real Olona, Palestro Calcio, Lomello, Athletic Pavia, Oratorio
San Francesco, Filighera, Cup Calcio, Chicco Civita, Sbocco Rosso, New Team
Gerenzago, Scaldasole, Parona.

14. 14
Arbitri CSI
La forza organizzativa del Centro Sportivo Italiano sta anche nell’aver saputo
organizzare e sostenere la presenza di propri tecnici alla direzione delle varie gare.
Il CSI di Pavia conta da sempre di un gruppo arbitrale nelle discipline del calcio e
della pallavolo.
Negli ultimi anni si è moltiplicato l’impegno per il rafforzamento della loro
preparazione, anche con la presenza di arbitri con elevata esperienza.
Positiva anche l’iniziativa del designatore arbitrale di Pavia, Roberto Speranza, che
negli ultimi tre anni si è reso disponibile anche all’illustrazione degli
aggiornamenti tecnici del gioco del calcio alle singole società o alle stesse riunite
in assemblea.
L’albo arbitri del CSI di Pavia è così composto:
- 2015/2016: 63 arbitri
- 2016/2017: 65 arbitri
- 2017/2018: 47 arbitri
- 2018/2019: 43 arbitri
- 2019/2020: 35 arbitri
- 2020/2021: 30 arbitri

15. 15
Sport d’orizzonte
L’impegno costante ed appassionato profuso nei quattro anni sta dando i suoi primi
frutti, che devono ancora radicarsi compiutamente sul terreno. Non è uno sport da
tv, per questo stenta a farsi largo, tuttavia è opportuno continuare la semina.
Parliamo del badminton.
Nel 2015/2016 è stato presente a «CSI Day» e «Bambinfestival», l’anno
successivo sono stati realizzati cinque eventi promozionali, nel 2017/2018 è stato
promosso il Campionato Interprovinciale con i Comitati di Lodi e Crema, mentre
nel 2018/2019 e 2019/2020 è stato realizzato il Campionato Interregionale con i
Comitati di Bergamo, Crema, Lodi, Savona.
Anche il tennistavolo ha raccolto attenzione.
Nel 2016 sono stati organizzati 9 giorni di promozione della disciplina a Voghera,
grazie alla disponibilità dei Signori: Canazza, Calvi e Bernuzzi.
Nella stagione 2017, la Polisportiva Miradolese ha partecipato al Campionato
Regionale ed alla successiva fase nazionale, aggiudicandosi la medaglia d’oro nella
categoria Allievi con Matteo Bracchi.
Badminton
Una disciplina bella e semplice, che si sta promuovendo per la sua maggior
divulgazione. Nel corso del quadriennio, l’attività ha abbracciato il livello
provinciale ed interregionale, coinvolgendo società dei seguenti Comitati:
Bergamo, Crema, Lodi, Pavia e Savona.

16. 16
Karate: gioia e rispetto
Le arti marziali costituiscono uno sport emergente per il Comitato di Pavia.
Ogni anno, vengono proposti e realizzati significativi momenti formativi per
l’abilitazione alle cinture di diverso colore, mentre la parte agonistica è assicurata
dallo svolgimento di un ricco calendario di manifestazioni locali, regionali e
nazionali.
Il medagliere del CSI di Pavia vede i seguenti Campioni Nazionali:
- Oliva Ilaria (Gorin Karate - Do Pavia), categoria Juniores/Seniores, cintura
bianca
- Zella Simone (Karate Tigers), categoria Cadetti, cintura gialla-arancio
- Galvi Riccardo (Gorin Karate - Do Pavia), categoria Cadetti, cintura bianca-
nera
- Tronconi Linda, (Gorin Karate - Do Pavia), Senior femminile
- Zanello Cinzia, (Gorin Karate - Do Pavia), Master femminile
- Bellini Pietro, (Gorin Karate - Do Pavia), cinture blu Ragazzi
- Gaviraghi Martina, (Gorin Karate - Do Pavia), cintura nera femminile,
specialità Kumite
Organizzare e partecipare
Il sistema sportivo CSI, per specifica disciplina, attiva il livello territoriale, anima e
base dell’Associazione, quello regionale e quindi quello nazionale.

17. 17
I campionati nazionali chiudono la stagione sportiva e vi accede superando i livelli
intermedi.
Queste le formazioni pavesi che hanno preso parte alla fase regionale e nazionale:
Polisportiva Miradolese, Gorin Karate Do Pavia 2012, Gorin Karate Do - Pavia,
Karate Tigers, Arnaboldi, Oratorio San Luigi Landriano, Pallavolo Pavia, GS San
Martino, Iene Volley Corteolona, Sanmaurense Sprar, Vernate, Libero Sport,
Parasacco, Audax Travacò, Filighera, Real Casei.
Tra le altre occasioni sportive realizzate, segnaliamo:
la «Coppa Danone», a cui ha preso parte il Centro Giovanile Trivolzio;
la tappa pavese di «Expo Champions Tour», organizzata nel cortile del Castello di
Vigevano, a cui hanno partecipato quattro formazioni della Casa del Giovane;
la fase interregionale di calcio a cinque, affidata dalla Direzione Tecnica Nazionale
al CSI di Pavia e svoltasi sul campo dell’oratorio Don Bosco di Pavia;
«Olimpia Grest», le Olimpiadi degli animatori dei Grest, con la presenza tecnica
del CSI per pallavolo, pallacanestro, atletica e badminton;
«Il calcio per incontrarci», appassionato pomeriggio di calcio giovanile CSI allo
stadio comunale di Pavia;
«Momenti di festa» per minicalcio e minivolley, svoltisi a Pavia e Landriano
nell’ambito di «Bambinfestival».

18. 18
Festa dello sportivo
Il Centro Polifunzionale di San Genesio è stato la sede ideale per la premiazione
CSI. 500/600 persone presenti con gioia per una festosa chiusura dell’anno
sportivo. Un incontro gioioso per chiudere le stagioni 2016/2017/2018.
La gioia, frutto dell’impegno e della costanza, premiati con soddisfazione.
Il più alto medagliere
Il Comitato CSI di Pavia annovera numerose medaglie d’oro nelle diverse
conclusioni dei Campionati Nazionali di tennistavolo e karate.
L’Associazione, a livello nazionale, ha istituito nel 1994 il «Discobolo», massima
onorificenza associativa attribuita ai tesserati segnalati dai Comitati Territoriali,
rispondenti a precise caratteristiche.
Nei quattro anni, il «Discobolo» è stato assegnato per il territorio provinciale, dopo
attenta valutazione e giudizio nazionale, a: Silvano Bocca, Adriano Battaggia (alla
memoria), Polisportiva Miradolese, Palestro Calcio, Candia, Ticinum, Cup Calcio,
Giuseppe Canazza (alla memoria), Dante Zamboni e Piermario Galli.
I Circoli
Tra le molteplici possibilità che il Centro Sportivo Italiano offre al territorio, vi è
pure quella che consente l’attivazione dei Circoli; luoghi di aggregazione, ritrovo,
animazione culturale e sportiva. Sul territorio della nostra provincia sono attivi e
ben funzionanti i seguenti Circoli: U.S. Casanova, Cascine Calderari, Blu Pavia,

19. 19
C.S.K.S Voghera Centro Studi Karate Shotokan, Shotokan Karate Rivanazzano
Terme, Arte Sport Cultura Karate Team, Centro Sport Vigevano, Karate Club
Mede, Fit Club Integra, JKS Gym, Circolo Parrocchiale Polisportiva Albonese,
Circolo Oratorio San Giovanni Bosco Varzi, Circolo Parrocchia di Montebello
della Battaglia, Circolo Parrocchiale San Giovanni Bosco, Oratorio San Riccardo
Pampuri, Circolo Sportivo Amici dell’Oratorio di Torre d’Isola, Circolo San
Lorenzo, Circolo Parrocchiale Don Giuseppe Remotti, Circolo Parrocchiale
Piergiuseppe Baj.
I rapporti sul territorio
Intensi ed operosi i rapporti del CSI Territoriale con le Istituzioni presenti:
- la Prefettura, con la presenza alla Festa della Repubblica;
- l’Università, con convenzioni e tirocini;
- il Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud, che abbraccia i territori di
Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, ove il CSI è socio;
- la Consulta del Volontariato di Pavia, con presenza del CSI;
- la Diocesi di Pavia, con la presenza attiva con l’Ufficio Sport e il link sul
proprio sito internet;
- la Diocesi di Vigevano, con il link sul proprio sito internet;
- le Fondazioni bancarie presenti, che mai hanno fatto mancare la loro
attenzione;
- la Casa del Giovane, l’Oratorio San Mauro di Pavia, l’Oratorio Don Bosco di
Garlasco, per la Messa e le diverse iniziative sportive e formative;

20. 20
- la Provincia di Pavia, attenta da sempre all’impegno promozionale del CSI di
Pavia.
La presenza sul territorio
I dati statistici rilevati dal Tacsi, il sistema informatico CSI che permette le
operazioni di affiliazione e tesseramento, ci consentono di comprendere al meglio
la presenza dell’Associazione sull’intero territorio della provincia di Pavia. Nei
quattro anni che prendiamo in considerazione, 2016/2017/2018/2019/2020
(prendendo metà 2016 e qualche mese del 2020):
le società affiliate sono state complessivamente 617, mentre 98 quelle di prima
affiliazione
- i tesserati: 33.310, di cui 9.531 donne e 23.779 uomini
- gli atleti (dato totale ricompreso nei tesserati): 21.253
- gli atleti donna: 9.035
- I tesserati non atleti: 2.526 uomini e 496 donne
L’anno associativo con il miglior risultato nel tesseramento è stato il 2018/2019
con 6.580 tesserati.
I tesserati «unici» sono stati 16.159, mentre le società «uniche» 233.
I Comuni che hanno visto la presenza di società CSI sono stati 109 nel
quadriennio.
In 37 Comuni, le società locali hanno praticato attività formativa e sportiva per
tutti i quattro anni.

21. 21
Esse sono: Albonese, Arenese, Redavallese, Circolo San Lorenzo, Candia, Real
Casei, Cassolnovo, Cascine Calderari, Oratorio San Riccardo Pampuri, Zanardi
Team, Ghiaie Calcio, Oratorio Cardinal Maffi, Gorin Karate - Do Pavia, Filighera,
Circolo Parrocchiale San Giovanni Bosco, Oratorio San Luigi Landriano, Upol
Lungavilla, Real Mezzanese, Polisportiva Miradolese, Circolo Parrocchia di
Montebello della Battaglia, Tennis Club, Cup Calcio, Anspi Santa Maria di
Caravaggio, Special Team ’87 Pavia, Sci Club Città di Pavia, San Pietro Calcio,
Cus Pavia, Indipendiente, Sanmaurense, Don Bosco, Oratorio Sant’Agostino,
Romagnese, Rosasco, Sbocco Rosso, GS San Martino, Casanova, Siziano,
Oratorio San Francesco, Oratorio Stradella, Junior K2, Circolo Sportivo Amici
dell’Oratorio di Torre d’Isola, Olimpic Torre 91, Centro Giovanile Trivolzio,
Trovo, Circolo Oratorio San Giovanni Bosco Varzi, Chicco Civita, I Legionari,
Ducali Addolorata, Negruzzo, Parasacco, Sporting Rozzano.
Tra le società affiliate, una è di espressione della scuola, la Polisportiva Scolastica
Galilei di Voghera ed una del mondo del lavoro, l’Eni Club Sannazzaro.
CSI Pavia Notizie
L’8 febbraio 1985, l’allora Comitato Provinciale abbandona il tradizionale
«notiziario» e avvia una propria testata, registrata presso il Tribunale di Pavia,
come nuovo strumento di informazione culturale, associativa e sportiva. La testata
viene inviata dapprima via posta e poi resa di dominio generale con la
pubblicazione online il martedì. Il settimanale vede la sua redazione grazie a otto
operatori, per un totale di 15 ore di impegno per pubblicazione.
4.275 le pagine stampate, con questa uscita:
- 2016 - 28 numeri

22. 22
- 2017 - 29 numeri
- 2018 - 30 numeri
- 2019 - 44 numeri
- 2020 - 40 numeri
Pool Informativo
Dal 1945, l’attività del CSI è ripresa e divulgata anche dagli organi di stampa
locali.
Come dato storico, il quotidiano «La Provincia Pavese» ed il settimanale «Il
Ticino», con propri servizi, ufficializzarono nell’agosto del 1945 la nascita del
CSI. Questo rapporto e questo impegno si sono ampliati e radicati e, ogni anno, le
maggiori testate del territorio riconoscono l’attività del CSI attraverso uno spazio
adeguato, con servizi, fotografie, tabellini, risultati ed anche con propri «speciali».
E’ questo un servizio di cui il CSI è grato alle testate ed alle società sportive che,
nell’arco del tempo, hanno collaborato per la positiva riuscita del lavoro
redazionale.
Comunicare CSI
La molteplicità dell’attività viene diramata anche utilizzando questi strumenti: il
sito www.csipavia.it, la pagina Facebook e la newsletter di Comitato.
L’obiettivo è quello di raggiungere con speditezza il mondo associativo per
comunicare al meglio.

23. 23
In occasione del nostro «75° di fondazione», abbiamo fatto una ricognizione delle
modalità comunicative. Ci hanno risposto 22 società, che comunicano attraverso
Facebook, Instagram e siti web.
Dal 1906, la testata «Stadium» è la voce del Centro Sportivo Italiano sul territorio
nazionale. Negli ultimi anni, la testata è ospitata all’interno del quotidiano
«Avvenire», nell’edizione del giovedì.
Radici nel tempo
Il tempo, gli anni, gli avvenimenti. Mantenere la conoscenza e la documentazione
significa impreziosire il tempo che, pur stando alle spalle, è storia nostra che ci
consente quotidianamente di operare. Per questo motivo è indispensabile avere
cura e custodire la memoria di uomini, atti e documenti. L’archivio storico del CSI
Nazionale, ove sono raccolti preziosi documenti e, tra questi, l’atto di nascita del
CSI di Pavia, è a Roma presso la Fondazione Paolo VI; altra documentazione è
custodita nella sede nazionale.
Anche a Pavia abbiamo un archivio storico.
Partiamo dal 1906 con la FASCI e la società Alacres dell’Oratorio San Luigi, per
riprendere l’attività sportiva CSI dal 1945 ad oggi, grazie a due distinte fonti: la
rassegna stampa del quotidiano «La Provincia Pavese», dal 1966 le raccolte dei
«Notiziari» e dal 1985 il settimanale «CSI Pavia Notizie».
La fototeca è stata da poco riordinata da Ambrogio Gatti Comini (ora in Cielo) e
potenziata da Stefano Mauri con i suoi servizi fotografici.

24. 24
L’archivio conserva anche la corrispondenza del Comitato, gli atti del CSI
Regionale e Nazionale.
Le notizie e la documentazione sono sempre in fase di implementazione.
Negli ultimi mesi si sono acquisite notizie certe su sedi e Consulenti Ecclesiastici,
oltre alla ricostruzione precisa di quanti, dal 1945, hanno offerto tempo,
intelligenze ed energie per il CSI sul territorio pavese.
In questo tempo ove l’informatica la fa da padrone, occorrerà tenere in vivissima
presenza l’archivio, procedendo all’implementazione ed alla rilegatura della
documentazione, conferendo pure le memorie all’archivio storico della Diocesi,
perché diventino patrimonio culturale degli studiosi.
I documenti in appendice di questa relazione riportano la cronistoria delle sedi,
delle date, degli uomini, donne e sacerdoti CSI.
Abbiamo cercato di contenere ma di evidenziare.
Un ringraziamento ai lettori: Maurizio, Paolo, Isabella, Barbara, Marco, Giancarlo.
A Daniele per la parte redazionale.
A Diego per la parte informatica.
I testi sono di Sergio.
Ora a voi gentilissimi il commento, il suggerimento, ma soprattutto ancora GRAZIE per
la condivisione.
Eccoci dunque alla conclusione della relazione.

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“Esprimo a voi partecipanti all’Assemblea Elettiva il mio saluto e il mio
incoraggiamento. Speriamo e chiediamo al Signore che il prossimo anno
migliori la situazione socio-sanitaria e possano riprendere le attività dei
gruppi sportivi”.
Mons. Corrado Sanguineti,
Vescovo di Pavia
Assemblea Territoriale Elettiva
Pavia – 8 gennaio 2021
Saluti dalle Autorità

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Carissimo Presidente, spero di essere ancora a tempo a inviare il mio
saluto cordiale a tutti i rappresentanti e i membri dell'Assemblea Elettiva
del CSI di Pavia.
Soprattutto in quest'anno che ha visto notevolmente ridursi le iniziative
del CSI a causa della pandemia, voglio incoraggiare tutti a essere vicini
soprattutto ai ragazzi e alle loro famiglie. So che il CSI ha particolare
attenzione alle situazioni sociali più deboli e ha come scopo quello di
educare attraverso lo sport alla lealtà, all'impegno e alla solidarietà, valori
quanto mai preziosi in questa condizione sociale di vita di tutti noi.
La collaborazione con le parrocchie diventi uno stile che vi premia e vi
caratterizza, anche quando può essere difficile.
Auguro ai nuovi eletti di essere contenti della responsabilità che verrà
loro affidata e assicuro a tutti vicinanza, stima e collaborazione.
Di cuore.
+ Maurizio Gervasoni

27. 27

28. 28
Rinnovo Comitato Territoriale Pavia
Il Comitato territoriale di Pavia che tanto bene ha fatto nel corso degli
anni per il CSI e per la realizzazione degli ideali dell’Associazione, si
prepara al rinnovo delle cariche del Presidente e del Consiglio.
A questo appuntamento il Comitato pavese è arrivato con la giusta
preparazione, raccogliendo la disponibilità delle persone che
maggiormente hanno a cuore le sorti dello sport inteso come momento
di crescita, di aggregazione, di educazione dei giovani.
Faccio mio il pensiero dell’Assessore allo Sport del Comune di Pavia,
Pietro Trivi, in particolare là dove dice che “nessuna emergenza sanitaria
potrà mai intaccare l’entusiasmo e la determinazione di dirigenti, tecnici e
atleti che, pur in un periodo drammatico non si sono persi d’animo”
continuando ad offrire una visione dello sport che è fondata sull’amore
per il prossimo, sull’attenzione dei più deboli e sull’impegno a non lasciar
fuori nessuno dalla “casa dello sport”.
Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per l’Associazione, non solo
nell’ultimo mandato, dedicando il proprio tempo a volte anche a costo di
sacrifici personali e famigliari. Allo stesso modo ringrazio chi si mette in
gioco in una situazione tanto complicata come quella creata dalla
pandemia e lo fa con coraggio e fiducia nella Provvidenza, pronto a fare
tutto il possibile affinché anche il nostro mondo ricominci a vivere.

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Nonostante i tempi difficilissimi vedo con chiarezza che il CSI ha un posto
importante nella società di oggi, tanto che affermo con rinnovata
convinzione che del CSI ci sarà tanto bisogno anche in futuro, perché la
nostra Associazione è il luogo di incontro e di condivisione di chi ha idee
chiare su quello che serve in questo momento. Siamo ancora oggi, dopo
75 anni di impegno e di lavoro, i promotori di una proposta di attività
sportiva che conserva la freschezza delle origini. Il CSI non è mai
diventato un tesserificio, non pensa ai numeri ma alle persone che
accoglie.
Tutto ciò mi induce a ringraziare gli amici che si apprestano ad assumere
incarichi di responsabilità. Gente di buona volontà, capace di donarsi e
allo stesso modo capace di leggere quanto sta oltre la siepe che in questo
momento oscura il nostro orizzonte. Indubbiamente ci vuole anche
coraggio, ma resta fondamentale l’amore per i valori del CSI. Se
giochiamo la partita tutti insieme, dando valore alle nostre radici che
sono le parrocchie, gli oratori, le piazze dove c’è gente da coinvolgere, il
nostro futuro sarà sicuramente ricco di soddisfazioni e di buoni risultati.
Vittorio Bosio
Presidente Nazionale
Centro Sportivo Italiano

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Innanzitutto Buon Anno al Comitato Territoriale del Centro Sportivo
Italiano di Pavia, al Presidente e ai Dirigenti Territoriali, ai Componenti
delle Commissioni Tecniche e ai Presidenti e ai Dirigenti delle Associazioni
Sportive Dilettantistiche, dei Circoli e dei Gruppi Sportivi affiliati.
Che stiamo vivendo un momento particolare lo dimostra, se ancora ce ne
fosse bisogno, la modalità con cui viene svolto questo momento di
rinnovo degli organismi associativi: per la prima volta dalla sua
costituzione, l’08 Agosto 1945, l’Assemblea Elettiva Territoriale non viene
svolta al cospetto, ma in videoconferenza da remoto, metodo
sicuramente innovativo e che consente ampia partecipazione standosene
comodamente adagiati sul divano di casa, ma che per contro non
consente quello scambio di calore umano, di socialità, di comune
ragionamento e di confronto che la presenza tangibile, la modulazione
della voce e il gesticolare della comunicazione non verbale, rende
sicuramente più attrattivo ed efficace.
Ancora oggi siamo fisicamente confinati all’interno delle nostre abitazioni
o del proprio comune di residenza, potendoci spostare solo per lavoro
e/o urgenze motivate e dovendo sottostare ad un’altra limitazione, il
cosiddetto coprifuoco dalle ore 22,00 di sera alle ore 5,00 del mattino
successivo, termine questo che, solo gli attuali ultraottantenni, ricordano
di aver vissuto durante la seconda guerra mondiale.
Se ci fermiamo ad analizzare la situazione che stiamo vivendo non
possiamo nasconderci la similitudine, pur nella diversità delle situazioni
storiche, tra i primi anni del dopoguerra, l’anno che abbiamo vissuto e i
prossimi 3/4 anni. Il periodo post bellico era caratterizzato da ingenti
distruzioni materiali, mancanza di lavoro, povertà ed indigenza diffusa, e
da un tessuto sociale distrutto, segnato dalla guerra civile e dai lutti
personali e famigliari. La differenza con la Pandemia da Covid-19, che a
livello mondiale ha generalmente coinvolto molte più nazioni, anzi
nessuno è restato immune, rispetto al periodo bellico, è limitata solo
all’assenza dei danni materiali alle infrastrutture e agli scontri fratricidi,
ma tutti gli altri elementi sono presenti. Probabilmente ci vorranno anni
per recuperare, ma sicuramente nulla sarà più come prima. Anche il

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mondo dello sport è stato pesantemente colpito. Ormai l’attività sportiva
ufficiale, se escludiamo gli alti livelli nazionali e la preparazione olimpica, e
qualche sprazzo di preparazione tecnico atletica di fine estate e del primo
autunno, è ferma dal 22 Febbraio 2020. Non solo: la paura, non tanto del
Covid-19 quale infezione sanitaria, ma delle quarantene legate al
mantenimento del proprio posto di lavoro e la crisi economica
generalizzata, hanno influito e graveranno su tutta l’organizzazione
sportiva e in particolare sulle Associazioni Sportive, soprattutto quelle
dilettantistiche e di base, anche nel prossimo futuro.
Ancora: oltre alla Pandemia globale, e a tutte le difficoltà elencate, con un
atteggiamento tipico del nostro paese Italia, siamo nel pieno, e
sottolineo, nella totale confusione ed incertezza, della riforma legislativa
dello sport, al punto che potremo addirittura essere sanzionati dal
Comitato Olimpico Internazionale. Enti di Promozione Sportiva (quali il
Centro Sportivo Italiano) e Federazioni Sportive Nazionali non sanno più
da chi dipendono economicamente, con chi devono interfacciarsi (con il
CONI ??, con l’Agenzia Governativa Sport e Salute spa ?? con l’istituendo
Dipartimento Ministeriale per lo Sport ??) all’interno di un impianto
normativo incompleto, frammentario, in continua, anche contradditoria,
evoluzione e che vedrà coinvolto anche l’associazionismo dilettantistico e
di base. Non parliamo poi della riforma del terzo settore che sta
giungendo lentamente a conclusione e che ci vedrà tutti coinvolti da
vicino nei prossimi anni.
In un quadro di così tinte fosche e problematiche, viene quindi da
chiedersi, prima di tutto, se ci sia la speranza di un futuro sportivo inteso
come impegno fisico serio e preparato, competitivo o meno, espressione
di ludicità e divertimento, ma soprattutto di socialità, di sviluppo di
relazioni interpersonali e, per i più giovani, ricordando che ormai si è
giovani fino quasi ai 30 anni, di crescita e maturazione personale. Viene da
chiedersi se all’interno delle relazioni interpersonali, attualmente solo
telematiche e di social media, vi sarà ancora spazio per la cosiddetta vita
vissuta sui campi di gioco, negli spogliatoi, nella pizza insieme di fine
partita o di fine allenamento. Viene da chiedersi se, nella nuova socialità,

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vi sarà posto per associazioni quali gli Enti di Promozione Sportiva in
generale e il Centro Sportivo Italiano in particolare. Ritengo che la a
risposta a queste domande sia un convinto SI!!!!.
Il CSI a Pavia è nato nel 1945, 4 mesi dopo la conclusione della guerra e, a
partire dalla difficile situazione di allora, per 75 anni ha organizzato
attività sportive proprie e patrocinando, sia nei comuni di maggiore
consistenza demografica che nei piccoli paesi rurali della Provincia,
quell’azione di promozione sportiva che ha consentito la nascita di
associazioni e gruppi negli Oratori, nei Circoli, nei Bar, nelle Aziende, negli
Uffici, fra i Gruppi di Amici, che per decenni hanno consentito a diverse
generazioni di crescere, maturare e divertirsi con lo sport. Anche il CSI di
Pavia, così come le associazioni sportive dilettantistiche e di base, dovrà
adeguarsi all’evolversi della società civile post pandemia, alle nuove
forme giuridico organizzative previste dall’ordinamento, alle diverse e
nuove modalità di relazione e comunicazione, fino ai nuovi campi e
settori in cui dovrà cercare di entrare ed accreditarsi, mantenendo però
fermi i suoi principi ispiratori e fondatori che, ancora citati nello Statuto,
sono stati alla base della sua costituzione. In particolare le Associazioni
Sportive dovranno cercare di essere sempre più integrate con il territorio
in cui operano cercando di svolgere, in sinergia con tutte le altre realtà
istituzionali ed educative, quella funzione di aggregazione sociale
attraverso lo sport che consenta loro di inserirsi in un circuito virtuoso da
cui recuperare disponibilità umane e risorse economiche.
Questa sera l’Assemblea Elettiva procederà, con votazione democratica,
a nominare il nuovo Consiglio del Comitato Territoriale per il prossimo
quadriennio associativo. Un ringraziamento a nome del Comitato
Regionale Lombardo del CSI, va a tutte le persone che hanno prestato
volontariamente la propria opera in tutti questi anni dai componenti del
Consiglio stesso, agli Operatori di Comitato e delle Commissioni Tecniche,
agli Arbitri e, in particolare al Presidente uscente Sergio Contrini per il
lungo, continuo ed appassionato impegno a favore dell’Associazione a
livello Territoriale, Regionale e Nazionale.

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La ripartenza sarà difficile e complicata e ognuno di noi, nella nostra
Associazione, dovrà fare la sua parte a tutti i livelli, Nazionale, Regionale,
Territoriale, ma anche, e soprattutto, nelle Società Sportive sul territorio;
con l’attenzione, l’impegno e la collaborazione di tutti riusciremo a dare,
a tutti i tesserati del CSI, come nel 1945, prima speranza di un futuro
migliore e poi certezza di ritrovata socialità a carattere ludico sportiva
nelle nostre comunità e nei nostri Paesi della Provincia di Pavia.
Grazie a tutti per l’attenzione e buona sera.
Paolo Fasani
Presidente Regionale
CSI Lombardia

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Sono i primi giorni del gennaio 1944.
È il tempo della guerra, e di una guerra civile che lacera il Paese, in cui
ogni giorno trascorre penosamente con il suo carico di privazioni e
macerie, di lutti e di spari.
Sembra incredibile, ma è anche il tempo di una rinascita, in cui gli uomini
migliori di ogni parte politica cominciano ad immaginare e a ricostruire il
Paese che verrà, e che dovrà essere unito da un nuovo patto di
cittadinanza democratica e solidale.
Nel portare il mio augurio di buon lavoro a tutti voi, qui riuniti, a distanza,
per il rinnovo delle cariche elettive tengo a sottolineare proprio il
“luogo”, e il “tempo” fondativo del Centro Sportivo Italiano, la più antica
associazione polisportiva d’Italia.
Dopo il tempo buio della dittatura, dopo il forzato scioglimento imposto
dalle leggi di pubblica sicurezza del fascismo che si fa Stato, e che, anno
1926, serra con il proprio sigillo anche l’attività di ogni libera associazione,
il CSI “rinasce” – è il caso di dirlo – nel gennaio del ’44, per impulso, come
ricorderete tutti, della Azione Cattolica. Ne è subito chiaro il profilo, e
limpida la finalità: muovere dal campanile, dalla singola realtà di chiesa
per guardare alla realtà nella sua grande complessità; porre al centro
l’uomo come essere portatore di una dignità e di una bellezza che gli
viene dal Padre; assumere come orizzonte le periferie materiali e
immateriali della vita, le fragilità dell’essere e del vivere; individuare nella
pratica sportiva un mezzo straordinario e potente per creare occasioni di
coesione e spazi di fratellanza.
Come ben descritto nel patto associativo, che sarà sottoscritto da tutti
coloro che intendono porre la propria candidatura, il CSI interseca le
strade della promozione evangelica e quelle della promozione umana,
sottolineando il primato della persona rispetto a “interessi di qualsiasi
natura” (cito testualmente). Coglie ed esalta, nello sport, la gioiosità e la
vita, la libertà e la creatività di ogni vivente, in cerca di equilibrio e
armonia con sé stesso e con l’universo, anche, e specialmente, quando
l’universo è inscritto di un polveroso campo di pallone di un quartiere

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marginalizzato, dove maggiormente e pericolosamente i demoni
dell’esclusione mostrano sé stessi.
Certo: non siamo in guerra e ogni paragone storico con il 1944 sarebbe
improprio.
Ma da quegli anni, mai, il nostro Paese, ha vissuto un momento difficile
come l’attuale.
La fase che viviamo, brutalmente, ci costringe a riflettere sulla nostra
mortalità. Ma ci costringe anche a ragionare sulla qualità della nostra vita,
e su quali debbano essere le sue priorità autentiche.
E’, dunque, adesso, in questo tempo presente, che dobbiamo decidere
quali persone vogliamo essere.
Se vogliamo lasciarci andare alla paura, alla grettezza o all’indifferenza. O
se vogliamo assumere, per noi stessi, la pratica della attenzione e della
solidarietà verso chi è più fragile e solo. Ognuno di noi, poi, deciderà la
“forma” del proprio essere solidale.
Il CSV ha già scelto la propria modalità: io sono certo che essa ci è di
stimolo e di esempio. Come sono convinto che questo esempio,
generosamente praticato dai volontari dell’associazione, può aiutarci a
cogliere una scintilla di luce in questi giorni che ci avvicinano ad un Natale
difficile, con la consapevolezza che la vera solitudine è quella interiore, e
che ogni lontananza, per quanto dolente, ha, nell’amore e nella
fratellanza, comunque essa si esprima, un grande strumento di contrasto.
Auguri di buon lavoro, e, a tutti, auguri di salute e di buon natale.
Vittorio Poma,
Presidente
Provincia di Pavia

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Caro e stimato Presidente,
rivolgo a te, al Consiglio uscente ed ai delegati il mio personale augurio di
buon lavoro consapevole degli sforzi e dei sacrifici affrontati in questo
anno appena conclusosi e caratterizzato negativamente da un numero di
lutti e drammi che hanno toccato anche il mondo dello sport.
Le Assemblee Elettive rappresentano un momento molto importante
nella vita di ogni associazione perché sono il momento in cui viene
valutato il lavoro fatto nel corso di un mandato.
Del CSI non posso che testimoniare la passione e la dedizione che ho
incontrato in ognuna delle persone che ne fanno parte e che ho avuto la
fortuna e l'onore di conoscere.
Per voi parlano i traguardi raggiunti, il numero di società affiliate, il
numero di tecnici e atleti che, grazie all'impegno di tutti, hanno possibilità
di fare sport arricchendosi dal punto di vista umano prima ancora che
sportivo.
Sono sicuro che l'Assemblea saprà confermare una tradizione
di dirigenti motivati che guideranno il Centro al raggiungimento
di risultati ambiziosi degni del vostro glorioso passato.
Buon lavoro
Pietro Trivi, Assessore
allo Sport - Comune di
Pavia

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LINEE PROGRAMMATICHE QUADRIENNIO 2021 – 2024
Buona sera a tutti…….
Mi sono candidato a Presidente del Comitato Territoriale di Pavia del
Centro Sportivo Italiano consapevole del momento critico che stiamo
vivendo. La pandemia in corso ha messo in crisi molte attività, tra queste
anche lo sport. In particolare lo sport cosi detto “di base” è quello che sta
avendo maggiori difficoltà, sia economiche che di sconforto tra gli
operatori e i praticanti, ma non di rassegnazione.
Proprio lo sport ci insegna che dopo una sconfitta ci si deve impegnare
maggiormente per fare di più e meglio.
Dobbiamo continuare a portare avanti quei bei lavori che sono stati fatti
in questi anni, gli ultimi li abbiamo visti nella relazione del quadriennio
2016 - 2020, e cercare di potenziarli.
Per questo credo che l’attività dovrà seguire due vie che, come due
binari, dovranno viaggiare parallelamente.
Una via quella pratica fatta di Campionati, tornei, feste sportive ecc.
L’altra dedicata alla formazione di dirigenti e tecnici per essere sempre
più competenti in quello che facciamo.

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L’attività sportiva giocata sui campi dovrà mantenere ed incrementare gli
sport tradizionali, calcio open a 7 e a 11, pallavolo open mista, il karate.
Continuare a sostenere sport, meno praticati, come il badminton,
atletica, il tennis tavolo e il biliardino.
Proporre nuove attività sportive, penso ad esempio al Nordic Walking, al
Padel, ai giochi elettronici che le giovani generazioni usano.
Un particolare impegno dovremo dedicarlo al settore giovanile,
promuovendo attività, non solo classiche come calcio e pallavolo, ma
anche giornate e feste a tema ludico – sportivo – formativo,
coinvolgendo e collaborando con le parrocchie e gli oratori, per
recuperare quella fascia di età preminente per il CSI.
L’attività di formazione, fondamento del CSI, è quella che deve dare un
senso a tutto quello che facciamo.
Si proseguiranno i corsi e clinic tecnici per qualificare gli allenatori, figura
ormai obbligatoria; per arbitri, direttori di gara, segnapunti, per ogni
disciplina perché “un arbitro salva la partita”.
Proporremo corsi per dirigenti di società affinché possano svolgere con
competenza il loro ruolo con l’aiuto del Comitato, come sempre ha fatto,
per districarsi nelle varie normative.
Oramai non è più possibile affidarci alla sola buona volontà, abbiamo
bisogno di dirigenti motivati che oltre all’aspetto tecnico e

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amministrativo credano nei valori dello sport e nell’azione educativa del
CSI. Per fare quanto detto, il Presidente, il Consiglio di Comitato e le
Commissioni Tecniche dovranno sentirsi responsabili per portare avanti
tali azioni. Ma non solo, dovremo cercare di coinvolgere le società
sportive, fulcro dell’associazione, per farle sentire appartenenti ad una
grande Associazione quale è il Centro Sportivo Italiano.
Permettetemi al termine una nota personale. Sono entrato nel CSI a 10
anni, in una squadretta di calcio a 7 dell’oratorio. Ho avuto la fortuna di
incontrare fin dall’inizio Presidenti e dirigenti che mi hanno fatto capire
l’importanza dello sport come mezzo di crescita e di educazione per la
formazione di uomini e donne; per ultimo Sergio Contrini che ringrazio
per tutti gli anni dedicati al CSI, della cui esperienza non potremo farne a
meno.
Sono convinto che solo credendo in questi fini potremo dare il meglio
nella nostra attività sportiva.
Chiedo quindi a tutti voi di sostenere me ed il Nuovo Consiglio di
Comitato che si appresta a lavorare per i prossimi 4 anni.
Grazie.

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