3. Descrizione
Il progetto geodetica si prefigge di istituire e mettere in piedi una struttura operativa,
ispirata ai concetti del CCM, organizzata secondo le più moderne metodologie e
tecnologie capace di coinvolgere in maniera organica ed organizzata, il paziente e tutti
gli attori della filiera assistenziale, in modo che ciascuno possa contribuire con le sue
competenze e responsabilità ad una gestione più precisa e mirata del paziente.
Fulcro del sistema è il paziente
cronico che, per forza di cose, con il
tempo diventa esperto della
gestione della propria malattia. Un
opportuno imprinting del paziente
favorisce ed agevola il lavoro di
gestione clinica della terapia.
4. Obiettivi e destinatari del lavoro
Sviluppare uno strumento capace di coinvolgere in prima persona il paziente insieme al suo
nucleo famigliare. Captare tutte le informazioni per poi processarle e scambiarle con gli
operatori medici. Studiare e sviluppare una piattaforma tecnologica al fine di prevenire
l’evento acuto e riconoscere il momento opportuno per elevare l’intensità delle cure
eventualmente tramite ospedalizzazione del paziente.
Soggetti con età ≥18 anni, afferenti all’ASL Brindisi,
affetti da
• Diagnosi di Scompenso Cardiaco Cronico classe
funzionale NYHA II e III, come da Linee Guida in
vigore;
• Possesso e capacità di utilizzare un dispositivo
smartphone “android” con connessione ad Internet o
possibilità di essere supportato quotidianamente da
parte di un familiare oppure di un/a care-giver;
5. Risultati
Le interazione fra pazienti, medici, tecnologi, ricercatori, etc. e l’uso della tecnologia
appropriata, relativi al Progetto GEODETICA sono risultati più che positivi, pur in presenza
delle note difficoltà, in primis legate alla pandemia da Covid-19 che ha imposto, per misure di
ordine sanitario, di sospendere e ri-organizzare costantemente (day-by-day) la pianificazione
delle visite cardiologiche ed il monitoraggio dei pazienti con Scompenso Cardiaco.
Grazie alla visione del progetto GEODETICA – teso ad
ottimizzare l’uso delle soluzioni “smart”, cioè delle metodologie
che vanno sotto il nome di “Telemedicina” – i pazienti del gruppo
di intervento sono stati presi in carico, controllati nei loro parametri
cruciali (peso, aderenza alla terapia, etc.) e monitorati per evitare
eventi emergenziali, senza abbandonarli al caso e valorizzando il
servizio sanitario a distanza per garantire le cure
domiciliari adeguate.