2. • Uno sguardo al passato: analisi degli invii
• I dati rilevanti: quali sono e come possiamo utilizzarli per ottimizzare i
risultati
• L’importanza di un database «pulito»
• Responsive o non-responsive: da dove gli utenti leggono le mail?
Agenda
3. Benchmark di riferimento
Industry OR CTR
Soft
Bounce
Hard
Bounce
Abuse Unsub
Education and Training
22,49% 3,42% 1,04% 1,01% 0,03% 0,21%
Entertainment and Events
20,93% 2,51% 0,88% 0,85% 0,04% 0,27%
MEDIA > Benchmark
21,71% 2,97% 0,96% 0,93% 0,04% 0,24%
Abbiamo individuato il benchmark di riferimento utilizzando una media riferita a:
•Le Industry che trattano contenuti legati all’Entertainment and Events
•Le Industry che trattano contenuti legati all’Education and Training
I valori di Open Rate (OR) e Click To Open Rate (CTR) sono quelli registrati per l’anno 2014.
Fonte: MAILCHIMP, February 9, 2015 - http://mailchimp.com/resources/research/email-marketing-benchmarks
4. Uno sguardo al passato: luglio-novembre 2014
Riflessioni:
•Le DR appaiono non costanti. Il
dato ottimale dovrebbe
assestarsi al 95%
•Buoni i dati di Settembre, per
quanto riguarda i parametri di
OR e CR
Fonte: ContactLab, dati campagne Luglio 2014 – Novembre 2014
5. Obiettivi*
• Delivery Rate: 93-95%
• Open Rate: 21-22%
• Click Rate: 2,5-3,5%
* Benchmark: MAILCHIMP, February 9, 2015
Gennaio 2015 - Summary
8. Tipo di bounce Causa Errori Bounce Rate Distribuzione
Hard Bounce Indirizzo email inesistente 6469 7,7% 61,6%
Soft User Bounce Casella piena 1709 2,0% 16,3%
Soft Technical Bounce Problema del server ricevente 872 1,0% 8,3%
Altro Soft Bounce Errore generico 781 0,9% 7,4%
Soft Block Bounce Accesso negato 193 0,2% 1,8%
Soft Block Bounce Mittente non accettato 149 0,2% 1,4%
Soft User Bounce Casella abbandonata 116 0,1% 1,1%
Soft User Bounce Rifiutato dall'utente 114 0,1% 1,1%
Soft Block Bounce Contenuto non accettato 65 0,1% 0,6%
Soft Technical Bounce Problema di rete 27 0,0% 0,3%
Totale 10495 12,5% 100,0%
L’ottimizzazione della delivery rate permette di
avere un dato più preciso circa il comportamento
della propria utenza.
In questa ottica, abbiamo dapprima eliminato gli
indirizzi doppi e quelli da voi segnalati in blacklist,
inserendo quest’ultimi nel sistema per impedirne la
spedizione anche in futuro.
Inserito il DB nella piattaforma, abbiamo poi
effettuato un’attenta pulizia del DB eliminando:
•Indirizzi errati o inesistenti
•Indirizzi «usa e getta»
•Indirizzi obsoleti
•Indirizzi «pericolosi»
Queste operazioni permettono, nel tempo, di
avere un DB pulito e dati più precisi e utili, per le
operazioni di sviluppo
Sebbene il DB fosse stato epurato della blacklist
inviataci, risultano comunque numerose le
segnalazioni di hard bounce
Hard e soft Bouce
9. Dettaglio Client di posta Tipo Hanno aperto Hanno cliccato
Click-To-Open
Rate
iPhone Mail iPhone Mail Software 2674 193 7,2%
Libero Mail (Critical Path Webmail) Libero Webmail 1086 241 22,2%
Mobile Safari 4.0 Mobile Safari based Software 514 67 13,0%
Dettaglio Sistema operativo Tipo Hanno aperto Hanno cliccato
Click-To-Open
Rate
Windows 7 Windows Desktop 2229 355 15,9%
iPhone OS (Apple iPhone) iPhone OS Mobile 1323 100 7,6%
iPhone OS (Apple iPad) iPhone OS Mobile 704 37 5,3%
Client di posta
Sistemi operativi
Top 3
Top 3
Il desktop vince al momento il confronto con il Mobile per
quanto riguarda il numero di click.
La tendenza tuttavia è solidamente orientata al
capovolgimento, rendendo fondamentale essere
presenti con un prodotto responsive e facilmente fruibile
dagli utenti mobile
Benchmark:
Responsive o non-responsive: da dove gli utenti leggono le mail?
10. • Delievery rateDelievery rate
– Monitorare i bounce ed individuare i recapiti pericolosi e quelli così detti «usa e getta» procedendo alla disiscrizione e pulendo man mano il DB.
– Individuare quelli errati od obsoleti, che potranno essere sospesi. I contratti sospesi saranno estratti in file excel e inviati al cliente che potrà ricontrollarli e
correggerli prima di procedere con la disiscrizione
– Alcuni provider aziendali hanno il blocco in ricezione. Anche in questo caso, il cliente potrà controllare ed eventualmente avvertire il customer.
– In caso di provider in oggettiva «difficoltà» (es: email.it), provare l’invio con una mail diversa
• Click to open rateClick to open rate
– Grafiche fresche, possibilità di procedere con A/B test di contenuto
– Highlight su eventuali offerte e promozioni in real-time, con eventuale countdown scadenze
– Call to action ad imbuto, senza «distrazioni»
– Test sul bottone, far percepire l’azione non impegnativa e che non preveda necessariamente il contatto della salesforce.
• Open RateOpen Rate
– Lavorare sull’oggetto della mail anche attraverso A/B test che possano svelare come l’utenza target ne percepisca il contenuto. Seguire
eventuali trend, viral claims, bisogni crescenti. Accenno sull’esclusività / scadenza dell’offerta
– A/B test giorno di invio, monitorando il comportamento di apertura mail anche a seconda del device utilizzato
– Monitorare orari di picchi apertura ed eventualmente ottimizzare per ogni invio
– Eventuale check e valutazione del nome mittente
Azioni di miglioramento