5. - Prima restaurare e i luoghi e
poi pensare a che cosa farci
dentro.
- Spazi “polivalenti” di fatto
adatti solo a eventi, feste, e
piccola convegnistica.
- Cercare finanziatori privati e
garantire loro un adeguato
ritorno sull'investimento
adattando le normative.
- Arsenale come “spezzatino” di
attività diverse e separate tra
loro.
- Amministrazione centralizzata
“tecnocratica” e ruolo
marginale della cittadinanza.
- Prima decidere il tipo di utilizzo
desiderato e poi favorirne la
sostenibilità economica
- Spazi “monovalenti” utilizzati in
modo coerente con le loro
funzioni storiche originarie.
- Sostenere la fase di start-up
delle nuove attività con
programmi esistenti di
supporto alle imprese.
- Visione unitaria, ricerca di
sinergie tra attività produttive,
culturali e ricerca.
- Partecipazione “strutturale”
della cittadinanza attiva al
governo del complesso.
COSÌ? O COSÌ?
8. Le forge storiche sono state
abbattute per poter adattare
lo spazio agli eventi che
saltuariamente vi si svolgono
Ad esempio nella Tesa alle nappe …
9. In alternativa :
Si può recuperare quello
spazio alla sua funzione
originaria di officina di
Forgiatura per farne un
centro di Officina
Tradizionale unico al
mondo:
- Restauri
- Produzioni artigianali
- Archeologia
- Formazione
- Educazione
- Arte contemporanea
È anche questo un modello
di ‘business sostenibile’, ma
compatibile con il luogo e in
grado di preservare il
patrimonio culturale
intangibile
13. Se intendiamo l'Arsenale in modo unitario con una storia
precisa - a vocazione produttiva legata al mare, che va
rispettata e valorizzata - allora bisogna favorire
l'insediamento di attività che:
• siano coerenti con questa idea
• creino sinergie tra loro
• creino posti di lavoro di buona qualità
• rendano il luogo attrattivo per i residenti vecchi e nuovi
Senza questa idea unitaria l'Arsenale può solo essere concepito come
luogo composto di vuoti da riempire, in qualche modo purché redditizio, e
sarà assorbito dalla logica del turismo di massa provocando ulteriore
esodo dei residenti.
14. 1. Mestieri tradizionali
2. Cantieristica minore
3. Cantieristica: i Bacini
4. Nautica d'epoca
5. Polo della Marineria
6. Museo del mare
7. Produzioni d'arte
8. Sport e qualità della vita
9. Accessibilità
Progetti prioritari
15. Mestieri tradizionali - Metallurgia
Alessandro ed Ermanno Ervas,
nell’Officina fabbrile di Stradal Campagna in Arsenale
• servizi di manutenzione in tutta l'Europa
• restauri e archeologia ricostruttiva, restauro dei
manufatti metallici rinvenuti in mare
• produzioni originali di vario tipo (in particolare:
realizzazione di utensili specifici per i maestri
d’ascia, i carpentieri e gli intagliatori);
• realizzazione di opere per la cantieristica
minore sia storica che contemporanea
• laboratorio di riferimento per il Museo Navale
• produzioni per l’arte contemporanea per o con
artisti, anche attraverso collaborazioni con la
Biennale di Venezia
• attività didattica, studi e ricerche filologiche
• contributo allo sviluppo di un modello di
sostenibilità economica per l'artigianato storico
anche in altri settori (buona pratica)
• Spazi condivisi per il lavoro artigiano
• partecipazione ad eventi, convegni e scambi
con altri paesi
16. Questo progetto evidenzia chiaramente la necessità di una
scelta perché:
Gli unici luoghi adatti per realizzarlo sono: laTesa alle
Nappe e l’Officina fabbrile in Stradal Campagna,
storicamente laboratori di forgiatura.
Ora sono entrambi utilizzati: il primo per feste ed eventi, il secondo come
officina militare.
Non ha alcun senso realizzare il progetto altrove e non è
possibile fare cose diverse nello stesso luogo.
Avere una visone unitaria del luogo comporta la necessità
di fare chiare scelte di tipo politico ed agire in modo
coerente per realizzarle.
Mestieri tradizionali - Metallurgia
17. • Manutenzione, restauro, costruzione di piccole
barche in legno di tipo classico a remi e vela.
• Ricerca, progettazione costruzione di nuovi
modelli basati su tipi storici che ne
rappresentino l'evoluzione e abbiano valore sul
mercato.
• Manutenzione restauro per velieri storici e altre
barche classiche.
• Collaborazione con il Museo Navale, in
particolare per la realizzazione di un Museo
Vivo, cioè con barche in acqua e usabili
• Reperti nautici: ricostruzione di reperti, ad
esempio la galea di Boccalama.
• Spazio per autocostruzione con assistenza
specializzata.
• Luogo di servizio per le società veliche e
remiere attive in laguna (Cittadella delle
Associazioni)
• Attività didattica, studi e ricerche
• Sperimentazioni sulle propulsioni elettriche
Cantieristica minore
Matteo Tamassia, foto veniceboats.com
18. • verifica delle possibilità di riutilizzo dei due
bacini di carenaggio che probabilmente
saranno liberati e dell'area industriale
adiacente.
• esplorare l'interesse di aziende o consorzi
specializzati in refitting per imbarcazioni
compatibili con le dimensioni dei bacini, come
esistono in tutto il mediterraneo
• si possono creare notevoli sinergie con le varie
aziende veneziane, anche piccole
• Possibile offerta di servizi:
• Lavorazioni metalliche
• carpenteria
• lavori elettrici
• elettronica
• armamento
• trattamenti di superficie
• design
• piping e sistemi idraulici
• allestimenti interni
Cantieristica ai bacini
19. • Le barche d'epoca che partecipano ai raduni
e regate in mediterraneo sono 328 (archivio
Penerai 2014) ma non sono censite tutte
• sono più che sufficienti per giustificare
un'offerta di refitting in Arsenale
• per reggere le concorrenza di cantieri
notissimi, come Dal Carlo di Viareggio, è
necessario attirare maestri e tecnici di fama
indiscussa e sviluppare una scuola per le
maestranze
• non si compete sui costi ma sulla qualità
• Venezia è poi un luogo che può fare la
differenza per attirare i proprietari e le società
di gestione
• si creano evidenti sinergie con la cantieristica
minore
• è possibile sostenere la nascita di società di
gestione, sul modello di quelle già esistenti e
funzionanti, per barche con base in Arsenale
Nautica d'epoca
Foto: Guido Cantini / Panerai
20. • Polo della marineria tradizionale, in sinergia
con la cantieristica minore e il Museo del
Mare: punti di ristoro, produzione e vendita di
ferramenta, cime, bozzelli ecc.
• Ormeggi stabili per di imbarcazioni storiche
di particolare interesse
• Ormeggi temporanei in occasione di eventi
specifici
• Partecipazione al circuito delle regate:
Panerai, Rolex Trophy e altri.
• Uscite in laguna e in mare in collaborazione
con le associazioni veliche e le remiere
• Organizzazione di festival, mostre mercato,
attività didattiche, documentazione,
convegnistica
• Supporto al Progetto Bucintoro
• Supporto alle attività del Nuovo Trionfo
• Acquisto, restauro e gestione di altre
imbarcazioni storiche
Polo della Marineria
Alfredo Zambon, Il Nuovo Trionfo
21. • Collaborazioni con il Museo Storico Navale
esistente, per ampliarne e arricchirne le
attività
• Creazione di un Museo Galleggiante, con le
barche in acqua e utilizzabili per
dimostrazioni ed esplorazione dell'ambiente
lagunare
• Partecipazione nella Rete dei Musei del Mare
del Mediterraneo e di tutto il mondo per
stimolare la ricerca e la condivisione delle
buone pratiche di valorizzazione delle culture
del mare
• Sinergie con lo spazio per la cantieristica
minore, per ricostruzioni storiche e restauri
• Nodo veneziano del nascente Ecomuseo
della Laguna
Museo del Mare
Alfredo Zambon, La Belem torna all’Arsenale, Arsenale Aperto alla Città 2014
22. • Spazi condivisi per artisti che stimolino le
produzioni locali, per esempio:
• Sala prove e registrazione per musicisti
• Teatro e danza
• Produzioni video
• Mostre ed eventi durante tutto l'anno
• Laboratorio per artigiani che realizzino le
opere di artisti contemporanei da tutto il
mondo con i materiali più diversi
• Collaborazioni tra Biennale e artisti locali
• Lo scopo è rendere il luogo attrattivo e
stimolante, favorendo ogni tipo di scambio e
contaminazione tra artisti, artigiani e
ricercatori, e stimolando in modo continuativo
le capacità di produzione culturale di tutta la
città
Produzioni d'arte
Ernesto Neto, While Nothing Happens, 2008
23. • Valorizzazione delle attività sportive come
fattore essenziale per qualità della vita in città
• Attività remiere
• Attività veliche
• Calcio e altri sport
• Spazio autogestito per la manutenzione delle
barche sociali e autocostruzione
• Consorzio tra le associazioni veliche e
remiere di tutta la gronda lagunare per attività
comuni
• Spazi a terra e in acqua per le barche
Sport e qualità della vita
Foto: vogainrosa
24. • È una questione centrale per
tutte le iniziative. Senza
accessibilità l’Arsenale è un
luogo destinato a restare vuoto
• Aprire le porte e bucare le mura
rendendo l’Arsenale accessibile
dal tessuto urbano circostante,
non basta
• Senza accessibilità da tutta
Venezia e dalla terraferma
metropolitana l’Arsenale non può
essere sede di attività produttive
e di servizio
Arsenale
Bacini
S.Basilio
Pili
Vega
Mestre Tessera
S.Giobbe
Lido
Accessibilità 1 AEV Dese
25. • Progetto e realizzazione dei percorsi di
accesso all'intero complesso
• Collaborazione con il Museo del Mare per
realizzare un sistema di spazi dimostrativi e
didattici - stanze - distribuiti in tutto l'Arsenale
• Sistema di regolazione degli accessi: liberi
per i residenti e regolamentati per i visitatori in
modo da gestire con moderazione i flussi
turistici
• Autogestione degli spazi verdi: Giardino delle
Vergini e Giardini della Biennale quando non
utilizzati per le attività istituzionali.
• Creazione di posti di lavoro legati alla
gestione dell'accessibilità
• Animazione di quartiere in collaborazione con
le associazioni locali e volontariato
Accessibilità 2
Da Documento Direttore 2014, Ufficio Arsenale, Comune di Venezia
26. Proprietà pubbliche circostanti
Casermette CP
Complesso MM S.Daniele
Cantieri ACTV
Palazzetto dello Sport
Museo Storico Navale
Archivio Storico
Comunale
Laboratori Università
• La pianificazione dell'Arsenale
deve essere integrata con quella
delle altre aree pubbliche
circostanti
• L’Arsenale non è un isola o una
“cittadella murata” ma un pezzo
del tessuto urbano della nostra
città
I Giardini della Biennale