4. L'eredità di Chernobyl La ricaduta radioattiva del disastro di Cernobil ha sterminato gli ultimi Làpponi norvegesi. Quando il reattore n.4 della centrale nucleare di Cernobil esplose il 26 aprile 1986, il mondo è caduto nel panico. Nell'emisfero nord del pianeta, intere mandrie di animali vennero sistematicamente macellate, mentre in Inghilterra i bambini venivano avvisati di non bere il latte a colazione. I media hanno infierito sul terribile macello. Ancora oggi Cernobil è sinonimo di "disastro".
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6. il numero di aborti spontanei è aumentato del 23% dopo l’indicente e quello delle malformazioni congenite dell’80%. Assai più drammatico è l’aumento del cancro alla tiroide. L’incidenza è salita da 0,25 per 10000 a 2 per 10000 in Ucraina (oltre otto volte di più). In Bielorussia si è arrivati a 6-8 per 10000, ovvero 26 volte di più.
7. Chernobyl Oggi Quel che resta del territorio attorno a Chernobyl oggi è una foresta grigia, abitata dai fantasmi delle persone che morirono per quelle radiazioni (sul numero è sempre stata polemica aperta) o vennero evacuate. Per le vie della città sono ricomparsi i gatti. Per diversi anni dopo il disastro le femmine non riuscirono più a partorire cuccioli maschi e piano piano i felini scomparvero dalle strade. Ora in giro se ne vedono moltissimi. La selva è invece popolata da cinghiali selvatici, alci, cervi, volpi. A brucare le sterpaglie contaminate è tornato persino il bisonte europeo, quasi estinto agli inizi del '900. Oggi qui ritrova l'ambiente adatto per riprodursi, soprattutto grazie a un particolare non trascurabile: l'uomo non è più la specie dominante.