Il Libro di Kells, conosciuto anche come Grande Evangeliario di san Columba, è un manoscritto miniato, realizzato da monaci irlandesi intorno all'800.
Per la grande qualità tecnica della sua realizzazione e per la sua bellezza, è considerato una delle più importanti opere d'arte dell'epoca.
Contiene il testo dei quattro Vangeli in latino, accompagnato da note introduttive ed esplicative, il tutto arricchito da molte illustrazioni e miniature.
Il libro prende il nome dalla località di Kells, dove nell'omonima abbazia fu conservato per buona parte del medioevo. L'abbazia risale all' IX secolo, periodo delle invasioni vichinghe, fondata da monaci che provenivano dall'abbazia di Iona, nelle isole Ebridi, e che insieme al fondatore San Columba (Colum Cille in gaelico) scappavano dai vichinghi.
Il libro è oggi esposto nella biblioteca del Trinity College di Dublino.
1. Il libro di Kells
Alcune immagini, graficamente ritagliate e manipolate,
per mettere in evidenza dei dettagli su:
Giovanni (aquila)Matteo (uomo) Marco (leone) Luca (vitello)
Elaborazioni: Lucio Andreetto
3. I quattro evangelisti:
- Matteo (uomo alato),
- Marco (leone),
- Luca (vitello),
- Giovanni (aquila).
2r
Un flabello, ventaglio cerimoniale
4. 2v
Gesù afferra le lingue dei due leoni.
Il Vecchio e il Nuovo Testamento?
La lingua del leone allungata e intrecciata
è intesa come strumento della Scrittura.
Davide «Lo spirito del signore ha parlato in me, le
sue parole hanno preso forma nella mia lingua»
5. Vitello (Luca) con criniera
e zampe di leone
Leone (Marco) con
zoccoli di vitello
3v
Uomo alato (Matteo)
10. 8rInizio della Breves causae di Matteo
Dichiarazione solenne e a tutta pagina della nascita di Cristo.
Sommario degli eventi narrati, elenco dei contenuti dei capitoli.
11. 8r
N
XPI IN BETHLEM IU
DEAE MAGI
MUNERA OFFERUNT ET
INFANTES INTER
FICIUNTUR REGRESSIO
- La nascita di Cristo in Betlemme di Giudea.
- I saggi offrono doni e i bambini vengono uccisi.
- Ritorno [di Gesù dall’Egitto a Nazaret].
Nativitas XPI in Bethlem Judeae Magi munera
offerunt et infantes interficiuntur Regressio
ativitas
12. 8r
Due pavoni si fronteggiano a testa in giù.
Uno si regge sulla testa di un serpente, qui simbolo del
demonio, come dice il Salmo 91,13 «Camminerai su aspidi».
14. Mdaies sicutprimus poni
Atheus EXIU
Matheus ex iudaies sicut primus ponitur in ordine
12r
tur in ordine
Matteo descritto come un giudeo e – sbagliando –
come il primo autore di un vangelo.
16. ERATIO
HANNIS BAPTIZANS IHM ET VE
ET ERAT IOHANNIS BAPTIZANS IHM ET VE_
nit super eum...
E mentre Giovanni lo battezzava scese su di lui lo spirito di Dio
ET
13r
17. 15v
Prefazione del vangelo e dell’evangelista.
Marco descritto come figlio di Pietro nel battesimo
e suo discepolo nella parola di Dio.
Argumentum del vangelo di Marco
21. 18rArgumentum del vangelo di Giovanni
Prefazione del vangelo e dell’evangelista.
Giovanni è descritto come un giovane vergine, chiamato da Dio
a rinunciare al matrimonio anche se era desideroso di sposarsi.
Prima di essere crocifisso Gesù affidò sua madre a Giovanni, in
modo che la Vergine potesse essere custodita da un vergine.
22. 18r
hic est iohannis evan(gelista)
Aquila
Aquila
Aquila
Giovanni è simboleggiato dall’aquila.
23. 19v
Sommario degli eventi narrati, elenco dei contenuti dei capitoli.
Breves causae di Luca
«Un angelo appare al sacerdote Zaccaria»
24. exponitur ut sciendi desiderio collocat ET
quaerentibus fructus laboris et deo magiste
rii doctrina servetur
ZACHA
ria sacerdotii appa
ruit angelus et adnuntiavit ei filium iohan
nen ET idem mariae adnuntiavit angelus
filium ihesum C toribus ---------:. ET acci
Nativitatem ihesu adnuntiat angelus pas
pit simeon puerum ihesum ET benedixit
deum et de anna profetissa C bat
Annorum duodecim ihesus in templo doce
Seniores C tismum poeniten
Ubi iohannis baptizat populum bap
19v
25. Il simbolo C, conosciuto come «deviazione
di percorso» o «testa sotto l’ala» in Irlanda,
indica che le parole seguenti vanno lette
dopo la fine della prossima riga.
19v
ZACHA
ria sacerdotii appa
ruit angelus et adnuntiavit ei filium iohan
nen ET idem mariae adnuntiavit angelus
filium ihesum C toribus -------:. ET acci
Nativitatem ihesu adnuntiat angelus pas
pit simeon puerum ihesum ET benedixit
deum et de anna profetissa C bat
Annorum duodecim ihesus in templo doce
Seniores C tismum poeniten
Ubi iohannis baptizat populum bap
26. Zacha
ria sacerdotii appa
ruit angelus et adnuntiavit ei filium iohan(en)
Leoni
Un pavone morde la mascella
inferiore di un leone
19v
28. Marco
(leone)
Giovanni
(aquila)
27v
Profezia di Ezechiele
... ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una
grande nube e un turbinio di fuoco... Al centro appare la
figura di quattro esseri animati... avevano ciascuno quattro
facce e quattro ali... Ognuno dei quattro aveva
fattezza d’uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di
toro a sinistra e, ognuno dei quattro fattezze d’aquila.
Matteo
(uomo alato)
Luca
(vitello)
39. Convinti che la dura carne di pavone non imputridisse, il
pavone era simbolo dell’incorruttibilità di Cristo.
Il pavone era anche associato al cielo e al paradiso.
Ostia eucaristica
Vite Ulivi Cristo venne unto
(christus) con l’olio.32v
40. 33rLa croce a due bracci con otto cerchi
Otto come i giorni della passione di Cristo.
Pagina “tappeto”
53. 44r
Io vi dico: amate i vostri nemici
Ego autem dico vobis dilegite inimicos
vestros
54. 44r
L’Asta della «g» in «Ego»
trafigge la nuca ed esce dalla
bocca dell’uomo in «E»
Gambe a croce e genitali esposti
Ego autem dico vobis dilegite inimicos
vestros
55. 44r
Auertaris = voltare (le spalle)
In questo caso il simbolo C ha la forma di un omino
che volta le spalle alla parola avertaris (non voltare le
spalle a chi ti chiede un prestito).
Il simbolo C, conosciuto come «deviazione di percorso»,
indica che le parole seguenti vanno lette dopo la fine
della prossima riga.
59. Tradat autem frater fratrem
in mortem et pater filium
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio.
Nell’asta della «T» in Tradat, un animale con testa
di leone, corpo di serpente e coda di pesce.
57v
60. Non est discipulus ...
Si patrem familias ...
57v
«Non» è formata
da un leone e un
pavone capovolti
e in contatto col
leone sottostante
nella parola «Si».
Gli animali
sottolineano
Matteo 10,24
dove Gesù dice:
un discepolo non
è da più del
maestro, né un
servo da più del
padrone.
62. Nelle lettere «EX» di Exeuntes, due leoni, uno col torso e l’altro
con una zampa posteriore, formano la «X» (chi), prima lettera
del monogramma greco del nome di Cristo.
62v
64. Et dimissa turba ascendit in m/ontem
solus orare
Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare.
La lucertola fa da «deviatore di
percorso» per m/ontem (con
«m» finale in verticale) e forse
si riferisce anche a Gesù che
prega sulla montagna.
72r
66. Tunc respondens Iesus ait ei
O mulier magna est fides tua fiat tibi
sicut vis et sanata est filia illius ex illa hora
«Virgolette»
hora
28 - Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede!
Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Nella «T» di Tunc un leone guarda in basso, nell’ultima riga un altro
leone guarda verso il primo, e insieme racchiudono la frase importante.
Punto di fine frase.
75r
68. 83v
Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse
Tunc accedens petrus ad eum dixit ...
Un leone nell’asta della «T» con lunga lingua rossa attorno alla
testa fino all’orecchio, indica che, mentre Pietro parla, Gesù,
simboleggiato dal leone, ascolta.
70. IHS autem dixit illis
87r
IHS, abbreviazione del nome di Gesù, è composta da
un leone, un pavone e un pesce (terra, cielo e mare).
E Gesù disse loro ...
72. Gesù su un asino che punta il piede verso la pagina precedente
alle righe che dicono:
Et ascendens Iesus Hyerusoliman
(mentre Gesù saliva a Gerusalemme).
74. Gesù riprese a parlar loro
in parabole e disse
Et respondens Iesus dixit iterum
in parabolis eis dicens
Nella «ET»
un pavone,
una vite
e un biondo Gesù.
95r
76. VAE autem praegnantibus Et
nutriantibus in illis diebus.
ORAte autem ut non fiat fuga
vestra hime vel sabbato.
ERit enim tunc tribulatio magna
qualis non fuit ab initio mundi
usque modo neque fiet.
ET Nisi braeviati fuissent dies
illi non fieret salve: omnis
caro sed propter elector
braeviabuntur dies illi.
TUNc si quis vobis dixerit ecce
hic Christus aut illic noliti credere
SURgent enim saeudo Christi Et
saeudo profetae et dabunt
signa magna et prodigia ita in errorem
movantur si fieri potest etiam104r
84. Sitivi Ho avuto sete
Hospes Ero forestiero
Nudo Nudo
Infirmus Malato
In carcere Carcerato
Incolonnamento delle parole chiave nel discorso di Gesù ai
beati nel giorno del giudizio (Matteo 25,35-36)
110r
89. TUNC DI
Tunc dicit illis Iesus
omnes vos scandalum ...
CIT ILLIS IHS OM
NES VOS SCAN (dalum)
114v
Allora Gesù disse loro: Voi tutti questa
notte sarete scandalizzati
90. Tunc di(cit)...
114v
Testa di leone ruggente, simbolo della prossima
resurrezione, così come i serpenti nella cornice.
92. 116v
Adhuc eo
loquente
ecce judas
Mentre parlava ancora ecco
arrivare Giuda
Nella «A» di Adhuc due
leoni: Gesù e Giuda che gli
morde il collo (allusione al
bacio di Giuda).
94. Tunc crucifixerant XPI cum eo
duos latrones
TUNC CRU
CIFIXERANT
124r
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni.
95. 124r
Il leone rappresentava la casa di Giuda,
dalla quale discese Gesù.
Due serpenti
attorcigliati con
testa di gatto e
di volpe: i
ladroni
crocifissi a
fianco di Gesù.
Il respiro vivificante del leone (a sinistra)
101. Initium evangelii Ihu Xpi
XPI
TI
UM
EVAN GE
LII IHU
INI
130r
ihu xpi = Jesu Christi
102. 130r
Quattro serpenti si incontrano e formano una croce,
suggerimento all’unità dei quattro evangelisti.
Il serpente è anche simbolo di resurrezione.
103. Initium evangelii Ihu Xpi
Uomo che con una mano si tira la barba intrecciata e con
l’altra tiene la lingua di un leone che gli morde il torace
130r
105. 146r
Et... Et... Et... Et... Gesù manda gli apostoli a predicare.
Dalle lingue in fondo alle «T» escono frutti, quelli delle missioni degli apostoli.
Proverbi 15,4: Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola
è una ferita al cuore.
Da questa «Et» esce un calice
con frutti: l’eucarestia.
107. Giunsero intanto a Cafarnao
Nella ET ci sono: un pesce,
simbolo di Cristo, e un serpente (con testa
simile ad anatra) simbolo di resurrezione.
158v
ET venerunt
(cafarnaum)
108. 158v
At illi tacebant
Ed essi tacevano
ET quicunque (me susciperit)
Chi accoglie me
Un sinuoso serpente nell’asta della T
fluisce nella forma della croce.
Pavoni nella prima lettera.
110. in regnum
Le lettere «um» di «regnum»,
prima dimenticate e poi messe
in verticale sotto una zampa
posteriore del leone aggiunto.
Il leone indica la
pagina di fronte
(160r) dove,
inspiegabilmente,
«in regnum» è
ripetuto.
160r
114. 179v
summus sacerdos interrogabat eum
et dicit ei tu es Christus
il sommo sacerdote lo interrogò
dicendogli: Sei tu il Cristo (XPS alla greca)
Iesus autem
dixit ei ego sum
Gesù rispose: io lo sono (IHS alla latina)
Un Gesù biondo al centro della «H», ai lati
un leone e un pesce suoi simboli.
115. Summus autem sacerdus
scindens vestimenta sua ait
Quid adhuc desideramus testes
audistis blasphemiam eius quid...
Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse:
«Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete
udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti
sentenziarono che era reo di morte.
Otto croci blu: la collina del Golgota, otto
giorni di passione prima della resurrezione.
179v
117. 180r
Et exiit foras ante atrium
et gallus cantavit
[Pietro] Usci fuori nell’atrio e il gallo cantò
Nella «Et» c’è una lepre, animale timido, messa come
commento negativo a Pietro che aveva rinnegato Cristo.
119. 181v
Pilatus autem iterum respon-
dens ait illis quid ergo vutis
ut faciam regi iudeorum
Pilato replicò: «Che farò dunque di quello
che voi chiamate il re dei Giudei?»
121. 182r
Un Pilato con le gambe divaricate, come diviso in due,
si afferra disperatamente i capelli e il corpo.
E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò
loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo
consegnò perché fosse crocifisso.
Pilatus autem volens pro populo satisfacere dimissit illis
barban et tradidit ihm flagellis cessum ut crucifigeretu
124. Quoniam (multi conati sunt
ordinare narrationem...)
Poiché molti hanno iniziato
a stendere un racconto
Qui le bocche dei leoni sono
le aperture dell’inferno
188r
128. 200r
Qui fuit =
Che era di =
Figlio di ...
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
QUI fuit . . .
Leoni intrecciati che
azzannano serpenti
130. La figura mezzo uomo e mezzo pesce tiene l’asta della «t» in
«Qui fuit iona», figlio di Iona, ma dove Iona in ebraico significa
colomba, e quindi forse un rimando a Colum Cille (la Colomba
della Chiesa) pellegrino che si stabilì nell’isoletta di Iona nel 563.201r
131. 201v
(Vitello alato: Luca)
L’uomo con calice
sta sulle ultime
lettere di
Abracham
(Abramo)
l’antenato di Gesù
che era pronto a
sacrificare il figlio
Isacco. Il calice
rappresenta il
sacrificio che Cristo
fa col suo sangue,
bevuto durante
l’eucaristia.
132. 201v
Nelle «Q» di «QUI»
figure che si tirano i
capelli in posizioni da
contorsionista.
201v
136. 205vLuca 4,31:33
31 Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.
32 Rimanevano stupiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.
33 Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte.
Et discendit
Et stupebant
Et in sinagoga
137. In Luca 4, 31-32-33, tre versi legati fra
loro iniziano con «Et».
205v
In ogni «Et» una croce a otto petali
indica il legame dei versi.
Et discen/dit
Et stupe/bant
Et in sina/goga
141. Dico enim vobis maior inter natos
mulierum propheta Iohanne Baptista
Io vi dico, tra i nati di donna non c'è
nessuno più grande di Giovanni Battista.
Bionda testa di
Giovanni Battista
nella «D» di Dico
che guarda indietro
verso il racconto di
ciò che ha fatto.
217v
143. 250v
ITA dico vobis
AIT autem
[adulescen]
tior
Grande intreccio
di leoni, pavoni e
un pesce (terra,
aria e mare), più
un serpente
(lettera I in AIT).
145. 253v
Nemo servus potest duobus
dominis servire
Nessuno servo può servire a due padroni
Nella «N» di Nemo due uomini si tirano
reciprocamente la barba.
Nella «A» più sotto il servo dei due
padroni e un conflitto.
147. La parola «AT» formata da tre
leoni intrecciati: il dilemma degli
apostoli per cui chiedono a Gesù
di aumentare la loro fede.
La calma figura
di Gesù in
groppa ad un
asino diretto a
Gerusalemme.
255v
148. Adtendite
State attenti a voi stessi! Se un tuo
fratello pecca, rimproveralo...
Un uomo (bianco) afferra la gola del
leone (verde) che gli morde il torace.
255v
159. 283r
Inludebant
Nella «IN» ci sono tre leoni, un primo leone (Giuda)
morde un secondo leone (Gesù) come in 116v.
Inludebant autem ei et milites
Anche i soldati lo schernivano
160. 283r
Rex iudeorum isolato al centro della riga
per poi richiamare i ladroni ai lati
Unus autem de his qui
pendebant latronibus
Due leoni, i ladroni
Uno dei ladroni incita Gesù a
dimostrare d’essere il Cristo e salvarsi
Uva eucaristica nella «x»
162. 285r
AUTEMSAB
UNA
BATIVALDEDELU [CULO]
Una autem sabbati valde diluculo
venerunt ad monumentum portantes
quae paraverant aromata
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino,
si recarono alla tomba, portando con sé gli
aromi che avevano preparato
163. Una autem sabbati
Il primo giorno dopo il sabato
285r
Le donne si dirigono al
sepolcro e due pavoni
prefigurano la
resurrezione.
164. 285r
Leone con lingua intrecciata
e respiro vivificante
Da un calice blu escono viti che
vengono mangiate dai leoni
166. 291v
Giovanni con i capelli come probabilmente si usava in Irlanda..
Libro decorato con una
losanga che contiene
altre quattro losanghe,
simboli di Cristo.
174. 309r
Il pavone era associato al cielo e al paradiso, qui è appollaiato
sulla frase di Gesù «perché sono disceso dal cielo»
[non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha
mandato].
Quia descendi de caelo
176. Non quia patrem vidit quisquam nisi is qui est
Non che alcuno abbia visto il Padre ma solo colui che è [da Dio]
Leone dal respiro vivificante, indicato
dalla fuoriuscita di uva eucaristica.
Il leone qui fa anche da
«deviatore di percorso».
309v
177. 310r
I due animali nella lettere «Li»,
con in bocca dell’uva eucaristica,
sono i giudei che discutono
chiedendosi «come può costui
[Gesù] darci la sua carne da
mangiare?»
Litagabant
Da un «deviatore di percorso» a forma di contenitore
esce dell’uva dalle due estremità.
cibus et sanguis meus
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
181. Ex illa ergo turba cum audissent hos sermones eius
dicebant hic est vere propheta
All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano:
Questi è davvero il profeta!
Una colomba con ramo d’ulivo nella coda di «Ex»
appollaiata sulla parola «propheta».
314r
182. La «Q» iniziale con croci greche intorno ad una croce di
sant’Andrea, a difesa visiva contro chi vuole catturare Gesù.
314r
Quidam autem ex ipsis volebant
[adprehendere eum sed nemo
misit super illum manu]
Alcuni di loro lo volevano
pigliare, ma nessuno gli mise
le mani addosso
xps, abbreviazione di Christus.
183. Ritagli e manipolazione immagini:
• Lucio Andreetto per il sito www.inognidove.it
Fonti:
• Immagini: sito del Trinity College di Dublino
• Bernard Meehan – Il libro di Kells – 2012
• Derek Hull - Celtic and Anglo-Saxon Art: Geometric Perspectives - 2003
• Carl Nordenfalk – Celtic and Anglo-Saxon Painting - 1977
• Sir Edward Sullivan - The Book of Kells – 1920
• Margaret Stokes - Early Christian Art in Ireland – 1887
• Il web e la Wikipedia