Il modello di gestione del Polo - Annalisa Giachi (Promo PA)
1. MODELLO DI GESTIONE
Annalisa Giachi - Promo PA
Fondazione
24 Maggio 2018
Il Cisternino di Città
L’UTILIZZO DEI FINANZIAMENTI PER IL NUOVO POLO: TAVOLAL’UTILIZZO DEI FINANZIAMENTI PER IL NUOVO POLO: TAVOLA
ROTONDAROTONDA
2. L’idea di fondo: da soggetto
gestore a soggetto
“animatore”
La gestione di un processo del
genere necessita di esperienza,
networking, professionalità e
conoscenza di strumenti
complessi che non possono
ridursi alla mera gestione di
spazi fisici
L’esperienza internazionale ci dice
che non è il prevalere degli assets
fisici a rendere efficace l’azione di
sviluppo locale quanto piuttosto il
modello di business e l’emersione di
strategie che promuovano la
collaborazione fra imprese di
differenti dimensioni e settori.
3. Cosa deve fare il soggetto “animatore”
1 2
Svolgere il ruolo di
«cabina di regia» di tutti
gli interventi previsti dal
cronoprogramma di
progetto interfacciandosi
con l’amministrazione e
con tutti i soggetti
coinvolti
Erogare servizi di
animazione, networking e
attrazione di imprese in
logica imprenditoriale e di
mercato,
3
Operare in logica di
mercato con un supporto
il primo anno volto a
coprire i costi operativi e
senza alcun sostegno
economico finanziario
aggiuntivo negli anni
successivi
7. Prima ipotesi:
Dialogo competitivo + appalto pubblico
Selezione qualitativa
iniziale
Discussione e
confronto su tutti gli
aspetti dell’appalto
Aggiudicazione
9. Seconda ipotesi: estensione modello Piuss
Un’ulteriore possibile modalità di gestione del Polo può essere mutuata
dall’attuale sistema di gestione del Progetto Piuss di Dogana d’acqua e Scoglio
della Regina.
I soggetti che sono coinvolti nel progetto attuale gestiscono in maniera
“informale” senza una struttura rigida le attività di animazione a beneficio di
soggetti terzi delle strutture messe a loro disposizione da parte
dell’Amministrazione mediante apposita convenzione.
Si potrebbe optare per allargare ad altri soggetti in maniera volontaria tale
Protocollo d’intesa mediante una ampliamento dei soggetti firmatari del
protocollo stesso su invito pubblico dell’Amministrazione.
In questo caso andrebbe valutato se sostenere con risorse specifiche tali attività
(come indicato per l’ipotesi 1) con delle risorse provenienti dal Protocollo d’intesa
con la Regione Toscana.
10. Terza ipotesi: Modello di gestione basato sui “Centri
di competenza ad alta specializzazione”
I centri di competenza sono poli di innovazione costituiti nella forma di
partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da
una o più imprese. I centri di competenza fanno parte delle iniziative
del MISE per l’attuazione delle politiche di Industria 4.0
Il polo di
Livorno
potrebbe:
fare propria la vision strategica e il modello operativo
dei Centri di competenza ipotizzando un sistema di
gestione/governance basato sulla creazione di un forte
partenariato pubblico-privato nel quale coinvolgere
imprese, centri di ricerca. Associazioni, ecc.
partecipare alle call del MISE (se saranno
confermate) in modo da tentare di accedere a
risorse aggiuntive in grado di consentire al Centro
di competenza di avviare le prime attività.