La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla sostenibilità ai fini dell'immissione in rete - A. Panvini (Comitato Termotecnico Italiano)
L'intervento di Antonio Panvini (Comitato Termotecnico Italiano) in occasione dell'evento "L'economia del biometano - Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto" che si è svolto il 5 luglio 2019 a Cagliari.
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La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla sostenibilità ai fini dell'immissione in rete - A. Panvini (Comitato Termotecnico Italiano)
1. L'economia del biometano
Vincoli e opportunità nel contesto regionale alla luce del recente decreto
“La normativa tecnica sul biometano. Il ruolo della UNI/TS 11567 sulla
sostenibilità ai fini dell'immissione in rete”
Antonio Panvini, CTI
Manifattura Tabacchi di Cagliari
5 luglio 2019
2. Legislazione e normazione tecnica
Regola Tecnica
• Obbligatoria - Cogente
• Basata sul concetto di
rappresentanza
• Strumento di regolazione del
mercato
Norma Tecnica
• Prevalentemente volontaria
• Basata sul concetto di
consenso
• Strumento di trasferimento
tecnologico / Stato dell’arte
In alcuni casi
3. Il sistema normativo nazionale
Ai sensi del
Regolamento UE
1025/2012 e del
Decreto Legislativo
223/2017
UNI è riconosciuto come
organismo nazionale di
normazione italiano.
4. Come lavora il CTI
Le norme tecniche rispondono
all’esigenza del mercato o di uno
specifico stakeholder
Soci CTI
ATTIVITÀ NORMATIVA
Enti di normazione
UNI pubblica le norme
nazionali e internazionali.
Per poter influire sulla
normazione internazionale,
viene portato l’interesse
nazionale nelle norme CEN e
ISO.
ATTIVITÀ CONSULTIVA
Ministeri e PA
Supporto tecnico ed
elaborazione pareri e
proposte su documenti
legislativi in itinere o
pubblicati (decreti legislativi,
direttive, FAQ).
ATTIVITÀ DI RICERCA
Comunità Europea e PA
Progetti in ambito internazionale e nazionale
cofinanziati dalla CE (Horizon 2020, Life, Ricerca di
Sistema, ecc.).
5. Ambiti di competenza del CTI
Condizionamento dell’aria,
ventilazione e refrigerazione
Fonti energetiche e
sostenibilità
Energia solare termica
Biocombustibili Solidi, Biogas e
Bioliquidi
Energia da rifiuti
Sicurezza di processo negli
impianti industriali – Direttiva
Seveso
Involucro edilizio e sue
prestazioni energetiche
Gestione dell’energia e
diagnosi energetiche
Impianti termici a pressione
Turbine a gas, compressori
d’aria e cogeneratori
Riscaldamento
Misura e Contabilizzazione del
calore
Building automation - BACS
6. Il contesto legislativo
• Direttiva 2009/28/CE - Fonti rinnovabili (RED I)
• Decreto legislativo 28/2011 – Recepimento RED I
• Direttiva 2009/30/CE - Specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio nonché
introduzione di un meccanismo inteso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto
serra (FQD)
• Decreto legislativo 55/2011 – Recepimento FQD
• Decreto ministeriale 23 gennaio 2012 - Certificazione nazionale della sostenibilità dei
biocarburanti e dei bioliquidi (di prossima revisione)
• Decreto ministeriale 2 marzo 2018 – Biometano
• Direttiva UE 2018/2001 – RED II (Da recepire)
7. Decreto Ministeriale 2 marzo 2018
“Promozione dell’uso del biometano e di altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti”
Art. 3
“Qualità e sostenibilità del biometano”,
Comma 6
6. Il biometano comunque immesso nei trasporti ai sensi del presente decreto, deve rispettare quanto
previsto dal DM 23/1/2012 e s.m.i., secondo le linee guida definite dal CTI per la qualificazione degli
operatori economici della filiera di produzione del biometano ai fini della tracciabilità e del bilancio di
massa di cui alla UNI/TS 11567 e sue modifiche o integrazioni.
9. La sostenibilità dei biocarburanti
Emissioni di GHG relative
all’intero ciclo di vita inferiori
a quelle dell’alternativa fossile
di una percentuale
differenziata in funzione delle
filiere.
L’assenza di sfruttamento di
terreni ad elevato contenuto
di carbonio (Foreste, torbiere,
ecc.)
2 CRITERI
10. Decreto Ministeriale 23 gennaio 2012 - Sistema
nazionale di certificazione per biocarburanti e bioliquidi
I SOGGETTI COINVOLTI
• MATTM
• MISE
• MIPAF
• GSE
• ACCREDIA e gli altri Organismi Nazionali di ACCREDITAMENTO
• Organismi di Certificazione accreditati
• CIG: specifiche per immissione in rete
• CTI: linee guida per gli operatori
Comitato Tecnico Consultivo Biocarburanti
comitatobiocarburanti@minambiente.it
www.minambiente.it/pagina/comitato-tecnico-consultivo-biocarburanti
Norme e Specifiche
Tecniche
11. Decreto 23 gennaio 2012
La catena di custodia
Un biocarburante/bioliquido si considera “conteggiabile”, sia per la comunicazione relativa alle emissioni
di gas serra (CO2), sia per la comunicazione sul rispetto degli obblighi di immissione in consumo,
esclusivamente se sostenibile, vale a dire se accompagnato da un certificato di sostenibilità rilasciato
dall’ultimo operatore economico della catena di consegna.
Catena di consegna/custodia: metodologia che consente di collegare le informazioni contenute nelle
dichiarazioni di sostenibilità relative alle materie prime o al prodotto intermedio con le asserzioni
contenute nel certificato di sostenibilità associato al prodotto finale
12. Decreto 23 gennaio 2012
Le principali definizioni
LE PRINCIPALI DEFINIZIONI
Operatore economico (OE): ogni singolo operatore che
costituisce la filiera (catena di consegna) e che è oggetto di
certificazione (Cert. Singola o di gruppo);
Certificato di conformità dell’azienda (CCA): documento
rilasciato ad un Operatore economico da un OdC che lo abilita
al rilascio della dichiarazione o del certificato di sostenibilità;
Dichiarazione di sostenibilità/conformità (DS): documento che
accompagna le partite in uscita da un Operatore Economico e
che viene ceduto all’operatore successivo;
Certificato di sostenibilità (CS): documento rilasciato
dall’ultimo operatore che attesta la sostenibilità della partita;
POE
CCA
OE
CCA
UOE
CCA
DS DS CS
13. Decreto 23 gennaio 2012
Il Primo Operatore
Primo Operatore: primo operatore della catena di consegna che deve certificarsi
• Agricoltore (produttore di colture agricole)
• Produttore di residui/sottoprodotti/reflui zootecnici (no emissioni fase produttiva, si emissioni trasporto)
• Impianto di digestione Forsu (no emissioni fase di raccolta e collettamento)
• Gestore impianto di trattamento acque per produzione di fanghi
• Gestore discarica (no emissioni fase di raccolta)
14. RT 31 di ACCREDIA
Prescrizioni per gli organismi di certificazione
DETERMINAZIONE DEL RISCHIO DI GESTIONE
(Esempio per il digestore)
Fattori di rischio Elevato (2) Moderato (1) Trascurabile (0)
Provenienza materie
prime
Extra UE UE diversi da
trascurabile
UE. Produzione
interna al gruppo o
autoprodotta
Tipologia di materie
prime
Codigestione
diversa da
trascurabile
Codigestione con tre
macrocategorie
(Coltivaz. -
Residui/rifiuti/sottop.
– prodotti int.)
Metodologia di
calcolo
Calcolo da
valori reali
Calcolo media
pesata per Co-Dig.
Uso di valori standard
Rischio determinato annualmente come media aritmetica, tranne nel
caso in cui ci sia anche un solo rischio elevato
15. RT 31 di ACCREDIA
Prescrizioni per gli organismi di certificazione
Verifica documentazione dell’operatore
(influenza il costo della certificazione)
Rischio Trascurabile Moderato Elevato
Valori Base 2% 5% 8%
1^ Sorv. + 10% 2,2% = 2% 5,5% = 6% 8,8% = 9%
Fattori di correzione
Per gestione aziendale
ISO 9001 Contenziosi Non Conformità
CCtot = (1+ CCi) - 0,3 + 0,1 + 0,2
Viene campionata la documentazione relativa alla seguente percentuale minima di prodotto valorizzato
La % raddoppia nel caso di biometano che gode di maggiorazioni (avanzato o double-counting).
Esempio: 5% (Rischio Moderato) x 2 (Avanzato) x 0,7 (ISO 9001) = 7%
16. RT 31 di ACCREDIA
Prescrizioni per gli organismi di certificazione
LE VERIFICHE IN AZIENDA
(da parte degli OdC)
Verifica iniziale che comporta rilascio di certificato di conformità dell’azienda valido 5
anni salvo verifiche periodiche;
1^ Verifica di sorveglianza (entro 6 mesi dal certificato aziendale o entro 90 gg dalla
prima dichiarazione/certificato di sostenibilità) su un campione di informazioni
contenute nelle dichiarazioni di conformità/certificato di sostenibilità.
Verifiche di sorveglianza successive (annuali)
Verifica di rinnovo della certificazione (dopo 5 anni)
Verifica di gruppo per più operatori economici aggregati
Verifiche supplementari
17. Decreto 23 gennaio 2012
DICHIARAZIONE DI SOSTENIBILITA’
(tra due operatori)
• Caratteristiche di ogni partita
• Destinatario (Operatore successivo)
• Natura (Colture I e II) – Per la coltivazione
• Quantità di prodotto
• Emissioni GHG (gCO2/t o gCO2/sm3) associate
• Eventuali emissioni disaggregate
• Rispetto criteri di sostenibilità (terreni)
• Descrizione del processo (Digestato c/a, combustione Off-Gas, ecc.)
• Matrici in ingresso (Colture, sottoprodotti, fanghi, effluenti zoot., Forsu)
CERTIFICATO DI SOSTENIBILITA’
(Operatore finale)
• Caratteristiche di ogni partita
• Emissioni cumulative (Standard o Calcolate)
18. Decreto 23 gennaio 2012
La certificazione di gruppo
Semplifica la fase di certificazione
• GRUPPO: Entità giuridica autonoma o basata su contratti con spremitore
• Coordinatore del gruppo: DIGESTORE
• Certificato di conformità del gruppo (non della singola azienda)
• Regole e procedure di gruppo (Ogni componente deve essere conforme
allo schema)
• Obbligo di rilascio della Dichiarazione di sostenibilità tra operatori
• Non può essere parte del gruppo l’impianto di produzione di biometano
• La documentazione da produrre è definita nella UNI/TS 11567
19. PRINCIPALI CONTENUTI
• Descrizione delle filiere e della loro strutturazione generale
• Dettagli relativi alla documentazione da produrre ai fini delle verifiche
• Certificazione di gruppo
• Emissioni tipiche e standard per le filiere RED I e per quelle non previste dalla RED I
• Elementi integrativi per il calcolo delle emissioni
• Rese standard delle matrici per il calcolo pesato delle emissioni da codigestione
21. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
E’ sostenibile il biometano che consente un risparmio di GHG (CO2eq/MJ)
superiore o uguale alle soglie indicate dalla RED
Art. 29 – Criteri di sostenibilità
Comma 10.
[…] Riduzione di emissioni rispetto al FFC
a) 50 % - Impianti in funzione al 5 ottobre 2015 o prima di tale data;
b) 60 % - Impianti in funzione dal 6 ottobre 2015 al 31 dicembre 2020;
c) 65 % - Impianti in funzione dal 10 gennaio 2021;
d) 70 % - Per l'energia elettrica, il riscaldamento e il raffrescamento da combustibili da biomassa usati negli
impianti in funzione dal 10 gennaio 2021 al 31 dicembre 2025 e all'80 % per gli impianti in funzione dal 10
gennaio 2026.
Un impianto è considerato in funzione quando sono state avviate la produzione fisica dei biocarburanti, dei
biogas consumati nel settore del trasporto e dei bioliquidi e la produzione fisica del riscaldamento e del
raffrescamento e dell'energia elettrica da combustibili da biomassa.
22. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
Fossil Fuel Comparator
RED I (Attuale)
Allegato V punto 19:
”Per quanto riguarda i biocarburanti, ai fini del calcolo di cui al punto 4, il valore del carburante fossile di
riferimento, EF, è pari all’ultimo valore disponibile per le emissioni medie reali della parte fossile della
benzina e del gasolio consumati nella Comunità, e indicate nella relazione pubblicata ai sensi della
direttiva 98/70/CE. Se tali dati non sono disponibili, il valore utilizzato è 83,8 gCO2eq/MJ” [Fonte UNI/TS
11567 rev]
RED II*
Allegato V
Le riduzioni delle emissioni di gas ad effetto serra relative al biometano si riferiscono solo al biometano
compresso rispetto al carburante fossile per trasporti di riferimento pari a 94 gCO2eq/MJ
*La RED II influirà sullo schema di
certificazione solo a valle dell’entrata
in vigore dei decreti attuativi
conseguenti al recepimento della
stessa RED II
23. UNI TS 11567
Il calcolo delle emissioni – Da RED I e EC JRC 2017
- EBIO è il totale delle emissioni derivanti dall'uso dei biocarburanti e bioliquidi come
combustibile;
- Eec sono le emissioni provenienti dalla produzione di materia prima coltivata;
- El sono le emissioni annualizzate risultanti da modifiche degli stock di carbonio a seguito del
cambiamento della destinazione dei terreni;
- Ep sono le emissioni derivanti dalla lavorazione, che può comprendere una fase o più fasi di
lavorazione;
- Etd sono le emissioni derivanti dal trasporto lungo tutta la filiera fino alla distribuzione,
- Eu sono le emissioni derivanti dal biocarburanti e bioliquidi al momento dell'uso come
combustibile;
- Esca sono le riduzioni delle emissioni grazie all'accumulo di carbonio nel suolo mediante una
migliore gestione agricola;
- Eccs sono le riduzioni delle emissioni grazie alla cattura e allo stoccaggio geologico del
carbonio;
- Eccr sono le riduzioni delle emissioni grazie alla cattura e alla sostituzione del carbonio;
- Eee sono le riduzioni di emissioni grazie all'elettricità eccedentaria prodotta dalla
cogenerazione.
24. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
RED I (ATTUALE)
RED II
25. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
RED II
UNI/TS 11567
26. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
Residui a basso contenuto di umidità ( U <= 30%)
Residui a medio contenuto di umidità ( 30% < U <= 80%)
Residui ad alto contenuto di umidità ( U > 80%)
Gli OdC devono verificare anche la sussistenza dei
requisiti dei Sottoprodotti secondo il DLgs 152/06
Art. 184 bis
27. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
RED I (ATTUALE)
RED II
28. UNI TS 11567
Il biometano è sostenibile?
Filiera da depurazione acque reflue urbane
(Trasporto fanghi 20 km)
Valori standard Emissione Risparmio
ec ep etd Totale standard
Colt. Lav. Upgrad. Trasp. Compr. standard (%)
Fanghi
(U = 97%)
Dig.A
Senza combustione off-gas 0 12,3 27,3 0 3,3 42,9 49%
Upgrading a basse perdite (<1% perdite
metano) senza combustione off-gas
0 12,0 12,3 0 3,3 27,6 67%
Upgrading avanzato (<0.2% perdite metano)
senza combustione off-gas
0 11,9 7,7 0 3,3 22,9 73%
Con combustione off-gas 0 12,3 6,3 0 3,3 21,9 74%
Dig.C
Senza combustione off-gas 0 5,8 27,3 0 3,3 36,4 57%
Upgrading a basse perdite (<1% perdite
metano) senza combustione off-gas
0 5,6 12,3 0 3,3 21,3 75%
Upgrading avanzato (<0.2% perdite metano)
senza combustione off-gas
0 5,6 7,7 0 3,3 16,6 80%
Con combustione off-gas 0 5,8 6,3 0 3,3 15,4 82%