1. C. I. S. I. B.
G.A. Borelli
Università degli Studi di BariUniversità degli Studi di Bari
Università degli Studi di Bari Politecnico di Bari
Cenni di meccanicaCenni di meccanica
11
5. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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5/39
La macchina umana
Le leggi fisiche condizionano l’evoluzione dei sistemi biologici.
Il corpo umano è una macchina: trasforma energia e compie lavoro.
L’analisi delle funzioni e delle condizioni di esercizio sono i presupposti
per lo studio di qualsiasi macchina; pertanto lo studio del corpo umano
visto come insieme di organi resistenti si attua attraverso:
• Determinazione degli sforzi agenti su di esso;
• Valutazione tecnologica dei materiali, biologici ed artificiali;
• Analisi dello stato di sollecitazione dei componenti;
• Verifica
7. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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Scienza dei materiali
Lo studio del rapporto fra struttura del materiale a
livello atomico o molecolare e le sue proprietà
Tecnologia dei materiali
Studio delle possibili applicazioni dei
materiali in rapporto alle loro proprietà
10. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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10
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Macrostruttura
•Il materiale è supposto continuo ed omogeneo
•si considerano le sue proprietà medie valide in tutto il
volume
•il materiale è isotropo ovvero le sue proprietà sono le
medesime in tutte le direzioni
•le proprietà vengono studiate su campioni rappresentativi
dell’insieme del materiale
12. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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12
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Un corpo è un sistema materiale che può essere modellato
come:
Se il suo volume è piccolo rispetto allo spazio in cui si muove e si è
interessati solo a conoscere le leggi del moto
Se si vuole studiare il suo stato di quiete o di moto
Se si vuole determinare il suo stato di sollecitazione
Il “corpo”
punto
corpo rigido
corpo deformabile
Ad un corpo è sempre associata una quantità di materia che
rappresenta la sua massa
13. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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13
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Principio di inerzia di Galileo
prima legge di Newton
Un punto materiale isolato persiste nel suo stato di quiete
o di moto rettilineo uniforme
Quando sul punto vi è l’influenza di altri corpi il suo moto è
perturbato ed il principio di inerzia non è più applicabile
15. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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15
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Obbiettivi
• gli sforzi che agiscono su di una struttura, ossia il sistema di
carico;
• gli effetti che tali sforzi determinano sulla struttura, ovvero il
suo stato di sollecitazione;
• la risposta dei diversi materiali nelle diverse condizioni di
carico.
E
D
A
B
C
E
19. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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19
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II legge di Newton
La forza è una grandezza vettoriale in grado di modificare lo stato di
quiete o di moto di un punto:
F = ma
Il moto di un punto materiale P è tale che il prodotto
della massa m del punto per la sua accellerazione a è
uguale alla forza risultante F di tutte le azioni che
agiscono sul punto
21. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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21
/39
Momento di una Forza
Il momento di una forza è una grandezza vettoriale il cui
modulo, calcolato rispetto ad un punto (polo), è dato dal
prodotto del modulo della forza per la distanza (braccio) fra
la sua retta di azione ed il punto rispetto a cui il momento
viene calcolato.
(Chiave inglese) M = F d
F
P
d momento di F
rispetto a P
23. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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23
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F
Qualsiasi forza F la cui retta d’azione sia posta a distanza d
da P genera su P un effetto eguale a quello che sarebbe
generato congiuntamente dalla stessa forza applicata in P e
da una coppia di momento pari a quello generato da F
rispetto a P
F
≡ C
C = M = F d
P’
P’
d
Momento di trasporto
effetto globale di F in P’
24. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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24
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Centro di gravità
Se:
•Le dimensioni del corpo sono piccole rispetto alla terra.
•Le forze gravitazionali possono essere considerate uniformi
e
parallele
Allora:
Il sistema di forze parallele applicate a ciascun elemento
infinitesimo ammette una risultante il cui
punto di applicazione si chiama centro di gravità o baricentro
Nelle ipotesi fatte baricentro e centro di massa coincidono
A
26. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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26
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Centro di massa di un corpo rigido
Definiamo il centro di massa di un sistema di punti materiali la
seguente grandezza:
∑
∑
=
i
i
i
ii
CM
m
m r
ry
x
O
CMr
irr ≡
imdm ≡
∫
∫=
dm
dm
CM
r
r
Se definiamo la densità come: dVdm ρ= con dV elemento di
volume occupato da dm
leVolumeTota
dV
dV
dV
dV
dV
Volume
Volume
Volume
Volume
Volume
CM
∫
∫
∫
∫
∫
===
rrr
r
ρ
ρ
35. C.I.S.I.B.C.I.S.I.B.
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35
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Corpo rigido
L’ipotesi della rigidità, sia per corpi continui che
discreti, equivale a pensare che le distanze di due
punti qualsiasi rimangano invariate, qualunque sia
l’insieme di forze e momenti applicati.