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Leo Izzo
Happy Grossato Company – Original Jazz Band
    Bruno Maderna al violino (1930-31)
Copertina della partitura di Jonny spielt auf di Erns Krenek (Universal, 1927)
Locandina della mostra Entartete Musik, Dusseldorf, 1938.
Da: «L’arena del lunedì» (Verona)
                             febbraio 1938

«I primi anni della sua vita furono
   una odissea. Morta la madre
   egli si trovò a far parte di un
   minuscolo gruppo di suonatori
   ambulanti con i quali
   strimpellava per guadagnarsi il
   pane qua e là in esercizi
   pubblici. Aveva cinque anni
   quando a Sottomarina
   suonava il jazz; ma pur così
   fanciullo quasi odiava tale
   strumento, mentre era per lui
   una gioia quando poteva
   mettere le mani su una tastiera
   di pianoforte».
Lettera di Padre Giovanni [John] Mussio a Bruno
          Maderna - senza data (1940?)

“[…] Ma a casa qui la vita e non come usuale. Non sento
   adesso la suona dei suoi calcagni in corridoio. E i miei
   pareti si mancano la sua voce cantando il JAZZ. Anche
   le sigarette si piangono perche non hanno attenzione.
   Lei ha lasciato qui un gran buco.
[…] Né la musica né il radio è [ancora] arrivato ma
   ciascuno giorno aspetto con speranza. Manderò la
   musica subito. E accanto il radio noi avremo molti buoni
   tempi ascoltando al jass mediante il radio. [...]”
La presenza del jazz nella musica di Maderna: una panoramica

1949   Il mio cuore è nel Sud: Ballata in prosa e musica di Giuseppe Patroni Griffi e Bruno Maderna


1950   I misteri di Venezia: film di Ignazio Ferronetti
1951   Le due verità: film di Antonio Leonviola
1953   Opinione pubblica: film di Maurizio Corgnati
1957   Dark Rapture Crawl (in Divertimento, di Berio-Maderna): composizione per orchestra; prima esec. Radio
       Rai, 2 dicembre 1957 (Edizioni Suvini Zerboni)
1959   Il cavallo di Troia: Commedia musicale in due tempi di Gastone da Venezia e Ugo Liberatore
       dall’omonimo romanzo di Christopher Morley.
1959   Aspetto Matilde: radiocommedia di Ezio Maurri.
1960   Arrangiamenti di brani preesistenti per il programma radiofonico Stefano Sibaldi presenta:
       ‘Arcidiapason’, spettacolo musicale di Bruno Maderna.

1961   G-man: sigla della serie televisiva Giallo Club.


1961   Don Perlimplin ossia «II trionfo dell'amore e dell’ immaginazione»: ballata amorosa di Federico Garcia
       Lorca. Adattamento radiofonico e musica di Bruno Maderna.

1964   Kurt Weill 1930-193. Cantato da Laura Betti con la partecipazione straordinaria di Vittorio De Sica
       Kurt Weill, 1933-1950. Cantato da Laura Betti
       Arrangiamenti di Bruno Maderna. Dischi Ricordi SMRL 6031 (LP)
1967   La morte ha fatto l’uovo: film di Giulio Questi.
Musica per il cinema
• I misteri di Venezia (1950)
   – Regia: Ignazio Ferronetti
   – Personaggi principali: Valerio (Renato Valente), Gennarino (Tito
     Schipa), Gloria (Virginia Belmont)

• Le due verità (1951)
   – Regia: Antonio Leonviola
   – Personaggi principali: Marialuce (Anna Maria Ferrero), Lut Loris
     (Michel Auclair), Avvocato difensore (Michel Simon), Giudice
     (Mario Pisu)

• Opinione pubblica (1953)
   – Regia: Maurizio Corgnati
   – Interpreti principali: il giornalista Paolo Jaier (Daniel Gélin),
     Egisto Bianchi (Gianrico Tedeschi), Lauretta, la nipote di Bianchi
     (Delia Scala), Leone, il regista (Paul Muller).
Musica per la radio
Il mio cuore è nel Sud (1949)
Ballata in prosa e musica di Giuseppe Patroni Griffi e Bruno Maderna
Regia: Anton Giulio Majano
Orchestra sinfonica di Roma della RAI diretta da Bruno Maderna
Trasmissione: 11 marzo 1950, rete Rossa - «Festival di opere
radiofoniche in prima esecuzione»

Ritratto di città (1957)
Studio per una rappresentazione radiofonica
Testo di Roberto Leydi
Musica di Luciano Berio e Bruno Maderna
Realizzazione dello Studio di Fonologia Musicale della RAI
Registrazione: [novembre-dicembre] 1954
Trasmissione: 20 maggio 1957, RAI, Terzo Programma (sequenza
finale)
Giuseppe Patroni Griffi
  Note di presentazione in occasione della prima
  esecuzione dal vivo Milano, 25 novembre 1997
«Era il tempo dei radiodrammi, storie cieche affidate alla
  parola e alla musica, giuste per il mezzo radiofonico,
  storie che non si sarebbero mai potute rappresentare
  visivamente, e il loro pregio, il loro punto di partenza
  dovevano essere questi. […] Il paesaggio metropolitano
  buio e bagnato, dai colori notturni, era di moda (si faceva
  sentire l’influenza dei film americani di quegli anni), e
  quindi scrivere qualcosa di Napoli senza il folklore
  partenopeo, evitando la professione di napoletanità di
  cui, ancora oggi, tanto si abusa, fu un progetto che
  subito entusiasmò entrambi» [citato in Romito, 2000, p.
  235]
Il mio cuore è nel Sud
Lettera di Alessandro Piovesan a Bruno Maderna
15 febbraio 1949
«[…] creazione di un genere radiofonico, chiamalo se vuoi
“radio-dramma”, a cui abbia viva partecipazione la musica.

[…] una musica d'un clima assai particolare in quanto
presuppone l'uso di un complesso jazzistico e,
probabilmente, di espressioni jazzistiche in un clima
d’arte, necessariamente discosto da quello comune ad una
musica di jazz.

[…] potresti farlo con la perizia che ti è particolare in quanto
tu sei musicista di ricerca e non hai né limiti né esclusioni.»
Il soggetto di Patroni Griffi:

«La storia del radiodramma si svolge in una qualsiasi città
del sud, che può essere Napoli, come Marsiglia, come New
Orleans, ed è una storia banale, solita, di ambiente di
miseria, che si svolge tra ladri e donne innocenti e allo stesso
tempo perdute. Una storia semplice e lineare ma incisiva
come un canto negro d’amore che finisce con l’immancabile
linciaggio.
L’atmosfera di tutto questo deve essere aldilà del folklore e
del colore, per cui, la musica deve essere una continua
punteggiatura sonora dei sentimenti disperati che si agitano.
Per questo ho pensato a una piccola orchestra di strumenti
jazzistici, la cui voce disperata dovrebbe sostituire alle volte
le battute del radiodramma.»
Il mio cuore è nel Sud
• 15 febbraio 1949 prima proposta di realizzazione da parte di
  Alessandro Piovesan.
• Giugno del 1949: partecipa alla selezione delle opere per il
  Premio Italia.
• 11 marzo 1950: trasmesso dalla Radio Rai
  Orchestra Sinfonica della RAI di Roma diretta da Maderna
• 7 e 10 maggio 1957: il Südwestrundfunk trasmette una
  versione in lingua tedesca (Stadt im Süden).



• 25 novembre 1997: prima esecuzione pubblica, Milano
  (Novecentomusica),orchestra OSER diretta da Giorgio
  Bernasconi.
Il mio cuore è nel Sud

Musica: Blues (Il tema della città)
Narratore -Eterne città del Sud pigre sotto il sole che rallenta il
tempo
Città che stretti vicoli dalle colline conducono al mare
Città che l’alba lentamente scopre
Che caldi ronzii di mosconi d’oro lentamente addormentano nei
pomeriggi eterni della grande stagione
Città impazzite e sgargianti al primo fresco della sera
Città livide al chiaro di luna
Squallide sotto la pioggia




  Il mio cuore è nel Sud
  Ascolto integrale della trasmissione della RSI Svizzera, 6 agosto 2011
Nucleo generativo
Nucleo armonico generativo
   (motivo del “richiamo”)


Totale cromatico
                        Mim            Lab


                        Fa#m           Sib



       Materiale preparatorio per il Blues iniziale
Assegnazione delle durate e selezione altezze
I “resti” distribuiti melodicamente al contrabbasso
Episodio Blues, battute 1-10; trascrizione degli abbozzi di partitura A1r, A2r, A3
interpretazione degli accordi nell’episodio
Blues secondo la siglatura in uso nel jazz (battute 1-10)
Serie n. 3, ricavata dal piano seriale di foglio MP2




  stesura della melodia a partire dalla serie n. 3 (corrispondente alle battute 111-
  113 della partitura)

Ad ogni altezza è assegnato il valore di un ottavo
12 note di una serie  una battuta e mezzo
Somma complessiva delle quattro varianti (O, R, I, RI = 48 note in tutto)
 6 misure
schema della disposizione dei righi musicali nel foglio A18
trascrizione dell’episodio boogie-woogie dal foglio A19
Episodio Boogie-woogie, riproduzione della partitura Suvini Zerboni, bb. 106-109
LE DUE VERITÀ (1951)
Produzione: Stefano Caretta per Caretta Film (Torino),
  Franco Villani per Sirius (Torino)

Regia: Antonio Leonviola
Personaggi principali: Marialuce (Anna Maria Ferrero), Lut
  Loris (Michel Auclair),
Avvocato difensore (Michel Simon), Giudice (Mario Pisu)
Soggetto e sceneggiatura: Antonio Leonviola, Maurizio
  Corgnati, Daniele D’Anza
Fotografia: Enzo Serafin
Musiche: Bruno Maderna
Le due verità (1951)
   Regia: Antonio Leonviola

  Personaggi principali:
  Marialuce (Anna Maria Ferrero),
  Lut Loris (Michel Auclair),
  Avvocato difensore (Michel Simon)
  Giudice (Mario Pisu)



        musica effettivamente utilizzata (rifacimento)


       commento musicale originale (rifiutato dal
       regista)
• Quali precedenti possono aver influito
  nella scelta del jazz come elemento
  caratterizzante della musica?
• Come integrare jazz e dodecafonia?
L’influenza della “scena” americana
1947: A Streetcar named Desire, piece teatrale di Tennesee Williams
Ambientata a New Orleans. Presenza di musica jazz in scena.

         1949: Prima rappresentazione italiana.
         Regia di Luchino Visconti
         Tra gli interpreti: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni.
         Scene: Franco Zeffirelli [Patroni Griffi aiuto regista?]

1951: A Streetcar named Desire, film di Elia Kazan. Con Marlon Brando,
Karl Malden, Kim Hunter e Vivian Leigh. Musica di Alex North

 Nasce la “colonna sonora” interamente orientata in senso jazzistico
Jazz e cinema
                          Due date cruciali
  • 1927: The jazz singer                   Il primo film parlato (e cantato)

    Regia: Alan Crosland
    Musica: Al Jolson




Prevale l’estetica del “realismo”
 Crescente utilizzo della musica eseguita sullo schermo, a discapito dello
score cinematografico del film muto
Presenza del jazz nel cinema americano tra il 1927 e
    il 1951:
    - musica intradiegetica (interna all’azione)
    - usato per brevi cues (funzione di segmentazione)
    - funzione identificativa / di commento per rappresentare:


•    un ambiente
      (la metropoli, ma anche l’area rurale del Sud degli Stati Uniti)
•    un determinato periodo storico
      (il jazz hot per il proibizionismo o lo swing per il New Deal)
•    un fenomeno sociale
      (il gangsterismo o la delinquenza giovanile)
•    una tipologia di personaggio
      (la seduttrice, il deviante, ma anche il giovane intellettuale)
•    uno stato mentale
      (di confusione, eccitazione o solitudine).
Analogie con il cinema americano

The Naked City (USA, 1948)
Regia: Jules Dassin
Musica: Miklós Rózsa,
      Frank Skinner

Elementi di raccordo con ImCnS
   – Voce narrante
   – Simultaneità delle azioni
     in più luoghi
   – Città come luogo notturno
     e di devianza
Il jazz riletto attraverso la dodecafonia

Una possibile linea di discendenza ?

                                      Berg
                                      Lulu
                                  (1929 -1935)



                               Dallapiccola
                           Volo di notte (1938)
                       da Antoine de Saint-Exupéry




                                   Maderna


         Il mio cuore è nel Sud                  Le due verità
                  1949                               1951
Orchestra:        tempo di 4/4
                  una semiminima = 40 di metronomo
La Jazz-band:     tempo di 2/4
                 una croma = 120 di metronomo.
Ragtime nella scena del guardaroba in Lulu (terza scena del primo atto)
Alban Berg, Lulu, riduzione per pianoforte [Berg, 1964, p. 123], battute 991-992




  Berg, Lulu, parte di tromba (Jazztrompeten), battute 994-998
  Tonalità implicita di La maggiore
Imitazione tra le parti




Berg, Lulu, parte di sassofono contralto, clarinetto e tromba, battute 1005-1008
Luigi Dallapiccola, Volo
               di notte (riduzione per
               voce e pianoforte)
               (a) battute 71-72
               (b) battute 77-79




 Figura 6(a)




Figura 6(b)

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Bruno Maderna e il jazz

  • 2. Happy Grossato Company – Original Jazz Band Bruno Maderna al violino (1930-31)
  • 3.
  • 4. Copertina della partitura di Jonny spielt auf di Erns Krenek (Universal, 1927) Locandina della mostra Entartete Musik, Dusseldorf, 1938.
  • 5. Da: «L’arena del lunedì» (Verona) febbraio 1938 «I primi anni della sua vita furono una odissea. Morta la madre egli si trovò a far parte di un minuscolo gruppo di suonatori ambulanti con i quali strimpellava per guadagnarsi il pane qua e là in esercizi pubblici. Aveva cinque anni quando a Sottomarina suonava il jazz; ma pur così fanciullo quasi odiava tale strumento, mentre era per lui una gioia quando poteva mettere le mani su una tastiera di pianoforte».
  • 6. Lettera di Padre Giovanni [John] Mussio a Bruno Maderna - senza data (1940?) “[…] Ma a casa qui la vita e non come usuale. Non sento adesso la suona dei suoi calcagni in corridoio. E i miei pareti si mancano la sua voce cantando il JAZZ. Anche le sigarette si piangono perche non hanno attenzione. Lei ha lasciato qui un gran buco. […] Né la musica né il radio è [ancora] arrivato ma ciascuno giorno aspetto con speranza. Manderò la musica subito. E accanto il radio noi avremo molti buoni tempi ascoltando al jass mediante il radio. [...]”
  • 7. La presenza del jazz nella musica di Maderna: una panoramica 1949 Il mio cuore è nel Sud: Ballata in prosa e musica di Giuseppe Patroni Griffi e Bruno Maderna 1950 I misteri di Venezia: film di Ignazio Ferronetti 1951 Le due verità: film di Antonio Leonviola 1953 Opinione pubblica: film di Maurizio Corgnati 1957 Dark Rapture Crawl (in Divertimento, di Berio-Maderna): composizione per orchestra; prima esec. Radio Rai, 2 dicembre 1957 (Edizioni Suvini Zerboni) 1959 Il cavallo di Troia: Commedia musicale in due tempi di Gastone da Venezia e Ugo Liberatore dall’omonimo romanzo di Christopher Morley. 1959 Aspetto Matilde: radiocommedia di Ezio Maurri. 1960 Arrangiamenti di brani preesistenti per il programma radiofonico Stefano Sibaldi presenta: ‘Arcidiapason’, spettacolo musicale di Bruno Maderna. 1961 G-man: sigla della serie televisiva Giallo Club. 1961 Don Perlimplin ossia «II trionfo dell'amore e dell’ immaginazione»: ballata amorosa di Federico Garcia Lorca. Adattamento radiofonico e musica di Bruno Maderna. 1964 Kurt Weill 1930-193. Cantato da Laura Betti con la partecipazione straordinaria di Vittorio De Sica Kurt Weill, 1933-1950. Cantato da Laura Betti Arrangiamenti di Bruno Maderna. Dischi Ricordi SMRL 6031 (LP) 1967 La morte ha fatto l’uovo: film di Giulio Questi.
  • 8. Musica per il cinema • I misteri di Venezia (1950) – Regia: Ignazio Ferronetti – Personaggi principali: Valerio (Renato Valente), Gennarino (Tito Schipa), Gloria (Virginia Belmont) • Le due verità (1951) – Regia: Antonio Leonviola – Personaggi principali: Marialuce (Anna Maria Ferrero), Lut Loris (Michel Auclair), Avvocato difensore (Michel Simon), Giudice (Mario Pisu) • Opinione pubblica (1953) – Regia: Maurizio Corgnati – Interpreti principali: il giornalista Paolo Jaier (Daniel Gélin), Egisto Bianchi (Gianrico Tedeschi), Lauretta, la nipote di Bianchi (Delia Scala), Leone, il regista (Paul Muller).
  • 9. Musica per la radio Il mio cuore è nel Sud (1949) Ballata in prosa e musica di Giuseppe Patroni Griffi e Bruno Maderna Regia: Anton Giulio Majano Orchestra sinfonica di Roma della RAI diretta da Bruno Maderna Trasmissione: 11 marzo 1950, rete Rossa - «Festival di opere radiofoniche in prima esecuzione» Ritratto di città (1957) Studio per una rappresentazione radiofonica Testo di Roberto Leydi Musica di Luciano Berio e Bruno Maderna Realizzazione dello Studio di Fonologia Musicale della RAI Registrazione: [novembre-dicembre] 1954 Trasmissione: 20 maggio 1957, RAI, Terzo Programma (sequenza finale)
  • 10. Giuseppe Patroni Griffi Note di presentazione in occasione della prima esecuzione dal vivo Milano, 25 novembre 1997 «Era il tempo dei radiodrammi, storie cieche affidate alla parola e alla musica, giuste per il mezzo radiofonico, storie che non si sarebbero mai potute rappresentare visivamente, e il loro pregio, il loro punto di partenza dovevano essere questi. […] Il paesaggio metropolitano buio e bagnato, dai colori notturni, era di moda (si faceva sentire l’influenza dei film americani di quegli anni), e quindi scrivere qualcosa di Napoli senza il folklore partenopeo, evitando la professione di napoletanità di cui, ancora oggi, tanto si abusa, fu un progetto che subito entusiasmò entrambi» [citato in Romito, 2000, p. 235]
  • 11. Il mio cuore è nel Sud Lettera di Alessandro Piovesan a Bruno Maderna 15 febbraio 1949 «[…] creazione di un genere radiofonico, chiamalo se vuoi “radio-dramma”, a cui abbia viva partecipazione la musica. […] una musica d'un clima assai particolare in quanto presuppone l'uso di un complesso jazzistico e, probabilmente, di espressioni jazzistiche in un clima d’arte, necessariamente discosto da quello comune ad una musica di jazz. […] potresti farlo con la perizia che ti è particolare in quanto tu sei musicista di ricerca e non hai né limiti né esclusioni.»
  • 12. Il soggetto di Patroni Griffi: «La storia del radiodramma si svolge in una qualsiasi città del sud, che può essere Napoli, come Marsiglia, come New Orleans, ed è una storia banale, solita, di ambiente di miseria, che si svolge tra ladri e donne innocenti e allo stesso tempo perdute. Una storia semplice e lineare ma incisiva come un canto negro d’amore che finisce con l’immancabile linciaggio. L’atmosfera di tutto questo deve essere aldilà del folklore e del colore, per cui, la musica deve essere una continua punteggiatura sonora dei sentimenti disperati che si agitano. Per questo ho pensato a una piccola orchestra di strumenti jazzistici, la cui voce disperata dovrebbe sostituire alle volte le battute del radiodramma.»
  • 13. Il mio cuore è nel Sud • 15 febbraio 1949 prima proposta di realizzazione da parte di Alessandro Piovesan. • Giugno del 1949: partecipa alla selezione delle opere per il Premio Italia. • 11 marzo 1950: trasmesso dalla Radio Rai Orchestra Sinfonica della RAI di Roma diretta da Maderna • 7 e 10 maggio 1957: il Südwestrundfunk trasmette una versione in lingua tedesca (Stadt im Süden). • 25 novembre 1997: prima esecuzione pubblica, Milano (Novecentomusica),orchestra OSER diretta da Giorgio Bernasconi.
  • 14. Il mio cuore è nel Sud Musica: Blues (Il tema della città) Narratore -Eterne città del Sud pigre sotto il sole che rallenta il tempo Città che stretti vicoli dalle colline conducono al mare Città che l’alba lentamente scopre Che caldi ronzii di mosconi d’oro lentamente addormentano nei pomeriggi eterni della grande stagione Città impazzite e sgargianti al primo fresco della sera Città livide al chiaro di luna Squallide sotto la pioggia Il mio cuore è nel Sud Ascolto integrale della trasmissione della RSI Svizzera, 6 agosto 2011
  • 16. Nucleo armonico generativo (motivo del “richiamo”) Totale cromatico Mim Lab Fa#m Sib Materiale preparatorio per il Blues iniziale
  • 17.
  • 18. Assegnazione delle durate e selezione altezze I “resti” distribuiti melodicamente al contrabbasso
  • 19. Episodio Blues, battute 1-10; trascrizione degli abbozzi di partitura A1r, A2r, A3
  • 20. interpretazione degli accordi nell’episodio Blues secondo la siglatura in uso nel jazz (battute 1-10)
  • 21. Serie n. 3, ricavata dal piano seriale di foglio MP2 stesura della melodia a partire dalla serie n. 3 (corrispondente alle battute 111- 113 della partitura) Ad ogni altezza è assegnato il valore di un ottavo 12 note di una serie  una battuta e mezzo Somma complessiva delle quattro varianti (O, R, I, RI = 48 note in tutto)  6 misure
  • 22. schema della disposizione dei righi musicali nel foglio A18
  • 24. Episodio Boogie-woogie, riproduzione della partitura Suvini Zerboni, bb. 106-109
  • 25. LE DUE VERITÀ (1951) Produzione: Stefano Caretta per Caretta Film (Torino), Franco Villani per Sirius (Torino) Regia: Antonio Leonviola Personaggi principali: Marialuce (Anna Maria Ferrero), Lut Loris (Michel Auclair), Avvocato difensore (Michel Simon), Giudice (Mario Pisu) Soggetto e sceneggiatura: Antonio Leonviola, Maurizio Corgnati, Daniele D’Anza Fotografia: Enzo Serafin Musiche: Bruno Maderna
  • 26. Le due verità (1951) Regia: Antonio Leonviola Personaggi principali: Marialuce (Anna Maria Ferrero), Lut Loris (Michel Auclair), Avvocato difensore (Michel Simon) Giudice (Mario Pisu) musica effettivamente utilizzata (rifacimento) commento musicale originale (rifiutato dal regista)
  • 27. • Quali precedenti possono aver influito nella scelta del jazz come elemento caratterizzante della musica? • Come integrare jazz e dodecafonia?
  • 28. L’influenza della “scena” americana 1947: A Streetcar named Desire, piece teatrale di Tennesee Williams Ambientata a New Orleans. Presenza di musica jazz in scena. 1949: Prima rappresentazione italiana. Regia di Luchino Visconti Tra gli interpreti: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni. Scene: Franco Zeffirelli [Patroni Griffi aiuto regista?] 1951: A Streetcar named Desire, film di Elia Kazan. Con Marlon Brando, Karl Malden, Kim Hunter e Vivian Leigh. Musica di Alex North  Nasce la “colonna sonora” interamente orientata in senso jazzistico
  • 29. Jazz e cinema Due date cruciali • 1927: The jazz singer  Il primo film parlato (e cantato) Regia: Alan Crosland Musica: Al Jolson Prevale l’estetica del “realismo”  Crescente utilizzo della musica eseguita sullo schermo, a discapito dello score cinematografico del film muto
  • 30. Presenza del jazz nel cinema americano tra il 1927 e il 1951: - musica intradiegetica (interna all’azione) - usato per brevi cues (funzione di segmentazione) - funzione identificativa / di commento per rappresentare: • un ambiente (la metropoli, ma anche l’area rurale del Sud degli Stati Uniti) • un determinato periodo storico (il jazz hot per il proibizionismo o lo swing per il New Deal) • un fenomeno sociale (il gangsterismo o la delinquenza giovanile) • una tipologia di personaggio (la seduttrice, il deviante, ma anche il giovane intellettuale) • uno stato mentale (di confusione, eccitazione o solitudine).
  • 31. Analogie con il cinema americano The Naked City (USA, 1948) Regia: Jules Dassin Musica: Miklós Rózsa, Frank Skinner Elementi di raccordo con ImCnS – Voce narrante – Simultaneità delle azioni in più luoghi – Città come luogo notturno e di devianza
  • 32. Il jazz riletto attraverso la dodecafonia Una possibile linea di discendenza ? Berg Lulu (1929 -1935) Dallapiccola Volo di notte (1938) da Antoine de Saint-Exupéry Maderna Il mio cuore è nel Sud Le due verità 1949 1951
  • 33. Orchestra: tempo di 4/4 una semiminima = 40 di metronomo La Jazz-band: tempo di 2/4 una croma = 120 di metronomo. Ragtime nella scena del guardaroba in Lulu (terza scena del primo atto)
  • 34. Alban Berg, Lulu, riduzione per pianoforte [Berg, 1964, p. 123], battute 991-992 Berg, Lulu, parte di tromba (Jazztrompeten), battute 994-998 Tonalità implicita di La maggiore
  • 35. Imitazione tra le parti Berg, Lulu, parte di sassofono contralto, clarinetto e tromba, battute 1005-1008
  • 36. Luigi Dallapiccola, Volo di notte (riduzione per voce e pianoforte) (a) battute 71-72 (b) battute 77-79 Figura 6(a) Figura 6(b)