2. Chi insegnava ai bambini Romani
Nell'antichità la scuola non esisteva. Erano i genitori ad
istruire i propri figli. La madre si preoccupava che il figlio
crescesse con buoni sentimenti ed educandolo con
dolcezza ma allo stesso tempo con severità. Il padre
invece, si preoccupava dello sviluppo fisico e del futuro
del figlio. Gli insegnava a nuotare ,a cavalcare ,a scrivere
,a leggere e gli faceva conoscere le leggi che gli
sarebbero servite da adulto.
Col tempo le famiglie si arricchirono e non avevano più
tempo per i figli.
3. L’inizio della scuola
A 6 anni i bambini cominciavano a frequentare la scuola
del ludi magister, simile all’attuale scuola
elementare.
I maestri dell’Antica Roma però insegnavano non in
grandi edifici, ma in qualche semplice stanzetta che
comprendeva solo sgabelli e di una cathedra, una
seggiola con braccioli su cui sedeva l’insegnante. Si
svolgevano sei ore di lezione al giorno con una piccola
interruzione a mezzogiorno. Si faceva vacanza ogni nove
giorni e nei giorni festivi.
A 12 anni i maschi iniziavano il secondo livello di
istruzione con il “grammatico”un insegnante
che insegnava storia,geografia,latino greco
e fisica atronomia.
5. Strumenti per la scuola
Si scriveva su tavolette con la cera,con uno stelo che da
un lato aveva la punta,e dall’altra era piatto in modo
che se si sbagliava si girava lo stelo per cancellare.
Ci si sedeva in piccoli
sgabelli per i bambini
Invece il maestro si
sedeva nella chatedra.
6. Le ragazze Romane
Le ragazze Romane smettevano gli studi quando
avevano imparato a leggere,a scrivere e a far di conto.
A 12 o 15 anni cominciavano i preparativi per sposarsi.
Le madri insegnavano il lavoro di casalinghe alle figlie:a
cucinare,a lavare …