1. UNA RIFORMA CHE CAMBIA
L’ITALIA
UN’ITALIA CHE CAMBIA
L’EUROPA
2. Riforma ed Europa: che cosa
cambia
• La riforma della Costituzione affronta le
funzioni del nuovo Senato in riferimento
all’adesione dell’Italia alla Ue in due articoli:
artt. 80 e 55 quinto comma, Cost.
3. Nuovo Art. 80
La Camera dei deputati autorizza con legge la ratifica dei
trattati internazionali che sono di natura politica, o
prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano
variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni
di leggi.
Le leggi che autorizzano la ratifica dei trattati relativi
all’appartenenza dell’Italia all’Unione europea sono
approvate da entrambe le Camere.
4. Nuovo art. 80
• La novità sta nel fatto che mentre la sola
Camera sarà competente a ratificare i trattati
internazionali, i trattati relativi all’Unione Europea
sono di competenza legislativa bicamerale
Questo perché al Senato
viene attribuita una funzione di
raccordo con le istituzioni
dell’Unione Europea
5. Nuovo Art. 55
• L’art. 55 rivisto regola le funzioni del nuovo
Senato al quinto comma:
• “Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed
esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della
Repubblica. Concorre all’esercizio della funzione legislativa nei casi
e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché
all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti
costitutivi della Repubblica e l’Unione europea. Partecipa alle
decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti
normativi e delle politiche dell’Unione europea. Valuta le
politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni e
verifica l’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori.
Concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del
Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle
leggi dello Stato.
6. Funzioni nuovo Senato
Le funzioni che il Senato è chiamato ad esercitare in
rapporto all’adesione italiana alla UE, a parte quella già
indicata dell’art. 80, sono tre:
a) concorso all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo
Stato, gli enti costitutivi della Repubblica e l’Unione
europea;
b) partecipazione alle decisioni dirette alla formazione e
all’attuazione degli atti normativi e delle politiche
dell’Unione europea;
c) verifica dell’impatto delle politiche dell’Unione europea
sui territori.
7. a) concorso all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo
Stato, gli enti costitutivi della Repubblica e l’Ue
Per comprendere appieno il ruolo del nuovo Senato
è necessario rileggere la legge ordinaria sulla
partecipazione delle due Camere ai processi di
decisione dell’Unione: la l.n. 234 del 2012.
Il nuovo Senato infatti andrebbe a svolgere
un fondamentale e innovativo ruolo di
raccordo fra Stato, enti autonomi e Unione
europea quale naturale luogo di dibattito e
valutazione politica delle scelte dell’Unione,
così come da art. 9 della legge 234 del 2012
8. b) Partecipazione alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione
degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea
Ciò coincide con il nuovo art. 70: “La funzione
legislativa è esercitata collettivamente dalle due
Camere (…) per la legge che stabilisce le norme
generali, le forme e i termini della partecipazione
dell’Italia alla formazione e all’attuazione della
normativa e delle politiche dell’Unione europea”
9. c) verifica dell’impatto delle politiche dell’Unione europea
sui territori
Da leggersi in combinazione con le funzioni di “valutare
le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche
amministrazioni”, e di “verificare l’attuazione delle leggi
dello Stato”, (art. 55, quarto comma).
La verifica dell’impatto delle politiche della UE sui
territori conferirà al Senato una funzione fondamentale,
che implicherà un nuovo modo di fare politica. Anche in
questo caso, è imprescindibile non risalire alla legge 234
del 2012 (istituzione del Ctv).
10. … e allora: perché Sì
• Perché vogliamo che gli Enti Locali
abbiano più peso in Parlamento e anche in
Europa
• Perché l’Europa di oggi è sentita come
troppo distante dai cittadini, e nessuno
meglio di un sindaco o di un consigliere
regionale conosce esigenze e bisogni
della propria comunità
11. … e allora: perché Sì
• Perché il nuovo Senato avrà un ruolo
fondamentale: parteciperà alla formazione
e all’attuazione degli atti normativi e delle
politiche dell’Unione europea
• E avrà anche la funzione fondamentale di
verificarne l’impatto sui territori.
12. Perché Sì?
• Perché vogliamo un sistema più efficiente
ma al tempo stesso più vicino ai territori e
ai cittadini
• Perché nell’Europa dell’integrazione
monetaria, la nostra instabilità e
complessità istituzionale ci sfavorisce
Questa riforma aiuta l’Italia!
13. Credibilità
• In Europa abbiamo bisogno di essere più credibili, se
vogliamo essere dei negoziatori più esigenti
• Non perché “ce lo chiede l’Europa”, ma perché “ce lo
chiedete voi”, cioè la prossima generazione di Europei
20. Un’Europa diversa…
• Fino a un paio di anni fa, in Europa si
parlava solo la lingua dell’austerità, dei
bilanci, e dei vertici notturni degli sherpa
• Dal Semestre di Presidenza italiano,
abbiamo lavorato per cambiare tutto. A
partire dal lessico: flessibilità, investimenti,
crescita
21. … con ancora tanti problemi…
• Non tutto va alla velocità che vorremmo:
sulla questione dei migranti, ad esempio,
l’Europa è ancora troppo lenta.
22. Time is running out!
• Ma dopo la Brexit, non possiamo
permetterci di perdere altro tempo. O
l’Unione Europea sceglierà con decisione
la strada delle riforme, oppure è destinata
a disintegrarsi
23. Le nostre idee
• Il governo italiano non vuole stare a
guardare: le nostre proposte sono
fortemente europeiste
• Migration compact
• Paper sulla difesa
• Riforma della governance
• Digital Single Market
24. Il momento del coraggio
• Ma c’è bisogno di più coraggio: se i padri
fondatori, che hanno conosciuto la guerra,
non avessero messo da parte gli egoismi
nazionali, non avremmo mai avuto
l’Unione Europea. E non avremmo mai
avuto 70 anni di pace.
25. E’ grazie alla grande intuizione, e al grande
lavoro, dei padri fondatori…
Altiero
Spinelli
Jean
Monnet Konrad Adenauer
Robert Schuman
26. … e alla convinzione di un’altra
generazione di leader europei…
François Mitterrand
Jacques
Delors
Helmut
Kohl
27. … che l'Unione Europea è diventata quello che è: una
grande opportunità di libertà, pace e sviluppo