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Veniero Ceccarini
Grandi Visioni e Teofanie
( 1988 – 1997 )
Prefazione: Questo libro corrisponde alla parte più significativa del mio Diario dal 1988 a fine 1997; nel
libro è descritta l’avventura spirituale di quegli anni; essa corrisponde all’unione che si può instaurare tra il
Cielo e la Terra .
Da parte mia questa è una testimonianza di fede e di speranza nella redenzione cristica e da Parte Divina è
una testimonianza della cura che Dio come Padre, o Figlio o Madre Spirito Santo hanno per gli uomini
specialmente quando si incamminano decisamente sul loro peculiare sentiero spirituale aiutati dalla
Madonna, la Corredentrice.
Mentre sono stato preciso e puntuale nella mia vita pratica esercitando la professione del ragioniere fino al
1996, nella vita spirituale sono sempre stato in ritardo come nel caso di questo mio primo libro che avrei
dovuto già pubblicare da diversi anni.
Le cronache notturne che riferisco Vi stupiranno come hanno stupito me. E sono tutt’ora in corso per grazia
di Dio.
Tra le Grandi Visioni e Teofanie ho incluso anche episodi meno grandi, ma che mi sono sembrati utili per
illustrare il rapporto che il Cielo si degnato di intrattenere con me, uomo qualunque.
Il Signore Dio Padre, il Signore Gesù, la Madre Spirito Santo, la Madonna, il mio Angelo Custode
Beniamino e l’Angelo di Casa Ceccarini mi hanno fatto fare un cammino inimmaginabile, che è possibile
anche per Voi poiché Dio, il Tutto, ci ama tutti allo stesso modo.
Dedico questo libro a tutti coloro che cercano di scoprire il senso e lo scopo della loro vita terrena e le
ragioni delle ingiustizie e del dolore.
A tutti ricordo che il Signore Gesù è il Redentore e Salvatore dell’uomo, a qualunque popolo appartenga; ma
è importante tener presente anche il ruolo degli Angeli nella vita della Terra e degli uomini che la abitano;
ricordo in proposito che come ogni essere umano ha il suo Angelo Custode, anche ogni focolare ha il suo
Angelo, l’Angelo della Casa, che ci protegge e ci aiuta anche nel rapporto intimo con il nostro Dio; il mio
caso è solo un esempio.
A tutti consiglio di studiare il Catechismo dell’Ordine Gesù Redentore ( www.ordinegesuredentore.it ), che è
stato definito una via sicura, per il proprio tirocinio spirituale. Le meraviglie della mia avventura testimoniano la
presenza amorevole di Dio nella nostra vita e possono avverarsi per ciascuno di voi, basta un impegno serio nell’ascesi
e nel rapporto con la Divinità interiore e con tutti gli altri esseri viventi.
1
2 Marzo 1988 Sogni a colori
Questo è il mio primo diario sul quale scriverò soltanto eventi particolari, ho deciso di iniziarlo dopo che ho
sognato (o visto) Gesù.
Comincio dall’ Aprile/Maggio del 1987. L’avvocato Tullio Barsotti mi portò un suo libro sulle registrazioni
dall’Aldilà (“L’Aldilà al registratore”, Edizioni Calosci, Cortona).
Non lo ringrazierò mai abbastanza, né lui né chi lo ha mandato.
Lo lessi a Luglio e la lettura m’interessò.
Da allora cercai e lessi altri libri di parapsicologia.
Nel Settembre/Ottobre dello stesso anno 1987 mi accadde un fatto straordinario: per due volte nel giro di un
paio di settimane sognai a colori poco prima di svegliarmi. Non mi era mai capitato prima.
Poi trovai in una libreria, due libri di Paola Giovetti che cercavo da tempo.
In uno di questi racconta di chi ebbe - come dimostrazione delle facoltà divine - la possibilità di vedere delle
luci o di vedere colori, o luci meravigliose che esistono nell’Aldilà.
Così, cominciai a pensare che le Immagini delle luci colorate che avevo visto non erano un sogno.
La prima volta che ho visto Gesù.
Visione: Un paio di settimane fa ho sognato (o visto) Gesù che stando alla mia sinistra - un po’ dietro di me -
teneva un bimbo che somigliava a Nicola in collo e lo carezzava sorridente. Anche questo “sogno” l’ho fatto poco prima
di svegliarmi.
Nel passato non mi sono mai accaduti episodi simili, salvo quello che scrissi in una poesia: mi sognai di esser
morto e di vedere il mio corpo steso su un lettino di una sala operatoria con le mie tre donne - mia moglie e le mie figlie
- intorno. Io vedevo tranquillamente la scena mentre salivo verso il cielo, osservato dal volto di un vecchio scolpito in
una nube.
Per il resto ho sempre avuto molte sensazioni, specialmente durante particolari periodi coincidenti con fasi
negative.
Ad esempio, mi svegliavo con la sensazione che qualcosa di negativo mi accadesse durante la giornata; molto
spesso l’evento si verificava. Ma mi è accaduto anche per eventi positivi.
Tuttavia non ho mai approfondito certi aspetti spirituali della vita ai quali, d’ora in avanti, dedicherò almeno un
po’ del mio tempo libero.
Dal Luglio del 1987 ho cominciato a leggere libri di parapsicologia, il Vangelo e libri di altre religioni.
Per me fu particolarmente importante cominciare a leggere i libri dei Maestri Invisibili del Cerchio Firenze 77
(Ed. Mediterranee); che spiegano la Vita in modo nuovo, logico e appagante.
Insomma, sento il piacere e l’interesse vivissimo a scoprire i lati misteriosi della vita sui quali ho riflettuto a
lungo nella mia giovinezza.
I libri di parapsicologia che sto leggendo sono interessantissimi; tra di essi cito quelli sui Figli di Luce, che
confermano gli insegnamenti nuovi dei citati Maestri del Cerchio.
E per il momento non ho altro da scrivere salvo una preghiera:
che Iddio aiuti i miei cari e me, e tutti coloro che soffrono.
E così sia!
Grazie a Gesù.
Il dito della Terra
1 Agosto 1989
Stanotte mi sono perso
nei tuoi colori più belli:
quello cosparso di luci tremanti
e l’altro pieno di bianche spume;
finche mi sono sentito immerso
nel tuo cielo e la terra
mi parve lontana.
Non vedevo più alberi e prati,
né sentivo il cupo rimbombo delle onde
sulla scogliera.
E fu allora che mi accorsi
del dito della Terra sulle mie spalle
2
che mi teneva sospeso nell’aria.
5/1/1991
Sogni o Visioni? (La danza e l’inferno)
Mi sono trovato a guardare il panorama insieme ad un gruppo di persone, tutti affacciati ad un muretto che
circondava un burrone. Vicino al mio gruppo, in un altro punto del muretto, quasi di fronte al mio c’erano diverse
persone insieme. Ad un tratto una di queste persone cominciò a cadere scivolando dal muretto. Le altre rischiarono la
loro vita per tirarlo su e quando sembrò che tutto fosse tornato normale, un’altra persona cominciò a scivolare e tutte le
altre insieme, ciascuna rischiando la propria vita andarono ad aiutare gli altri. Sembrava che danzassero, sia quelli
spenzolanti fuori dal muretto che quelli dentro il muretto. Insieme salvarono anche la seconda persona che stava per
cadere. Quando tutti sembravano salvi, un’ altra persona cominciò a scivolare verso il burrone e di nuovo il gruppo
s’impegnò per salvarlo. Sembrava una danza di corpi, braccia e gambe in bilico su quel muretto sul vuoto sotto di loro,
più che una lotta per la vita.
A quel punto mi resi conto che dovevo aiutarli, ma la paura di cadere mi trattenne. Intanto quell’incredibile
“gioco” di squadra tra cadute e recuperi all’ultimo momento continuava. Allora decisi di andare ad aiutarli e mi
precipitai verso di loro per un sentiero ripido...
Fu a quel punto che le Immagini si interruppero; è stato un sogno od una Visione?
Il significato delle Immagini ora mi è chiaro:
Non limitarti mai a guardare. Non pensare solo a te stesso, quale che sia il pericolo. Gli altri, non fanno mai
parte di un altro gruppo, bensì del tuo, cioè di te stesso perché tutto è Uno. La vita del gruppo è la vita dell’Umanità che
è sempre più importante di quella del singolo; tuttavia tutto il gruppo deve saper rischiare la propria vita per ogni suo
componente. Tutti per uno ed uno per tutti, insomma. Impara dai topi, dalle formiche e dagli altri animali, a vivere in
comunione.
Il tuo intervento serve sempre, anche se è tutt’altro che indispensabile.
Ma ero sveglio o dormivo? Ho sognato oppure ho avuto una Visione. Mentre mi chiedevo se fosse un sogno o
una Visione ho visto altre Immagini più complesse e più penose:
Stavo viaggiando su un camion verso le montagne, ma alternavo momenti coscienti a momenti in cui non mi
sembrava di essere io. Ricordo che chiedevo informazioni in un paese di montagna; ho visto bene il bar e la piazza
prospiciente una chiesa. Ma le persone erano reticenti. Finalmente una specie di tassista mi accompagnò con uno strano
veicolo.
Ricordo solo una grande stanza, tetra e lurida con una quarantina di bambini dentro; nella stanza c’erano
grandi vasche di legno, mezze piene di un’acqua sporca e nauseante. Una persona ambigua li lavava in qualche modo.
Intanto guardavo i bambini; erano in condizioni miserevoli e assurde. Alcuni nudi, altri vestiti nell’acqua; una bambina
aveva un bellissimo vestito bianco di vecchia fattura; sembrava una bambola messa così per traverso in mezzo ai
bambini.
Io ero presente a me stesso in quel momento, ma ero privo di emozioni - che non fossero lo stupore e il
ribrezzo per quello squallore. Quel tizio infernale che lavava i bambini senza sapone in quell’acqua sporca mi faceva
capire che mi avrebbe venduto i bambini, tutti insieme, tutti e quaranta. Ma io non avevo soldi con me, allora tornai
indietro al paese di montagna al bar dov’ero stato prima per chiedere informazioni.
Trovai tante persone riunite, come se mi aspettassero: giovani, vecchi e bambini. Cominciai a parlare e narrai
del posto infernale dove avevo visto una quarantina di bambini sofferenti e impauriti che aspettavano di essere liberati.
Facevano finta di non sapere. Gli occhi degli adulti erano bianchi, senza iride e pupille. Erano occhi senza alcuna
espressione, il loro atteggiamento disinteressato più che annoiato.
L’ho collegato con il mio stare a guardare la danza sul vuoto delle Immagini precedenti.
Solo i bambini - i quali avevano occhi normali - stavano attenti al mio racconto. Infine, qualcuno di quegli
uomini riacquistò occhi normali e cominciò ad interessarsi a quello che dicevo e proponevo. Ma erano troppo pochi!
Allora ricominciai a convincere quei pochi a partecipare alla liberazione di quei bambini, ma quando capii che ben
difficilmente mi avrebbero aiutato, dissi loro - piangendo - che li avrei riscattati comunque, anche da solo.
Anche questo è stato un sogno o una Visione?
Mi sembrano Immagini molto significative. Nelle prime ho fatto ciò che dovevo fare solo dopo molte
titubanze; nelle seconde ho sollecitato gli altri a fare il proprio dovere. Le seconde Immagini o il secondo sogno - molto
articolato e preciso per essere un sogno - possono corrispondere al comportamento che terrò in futuro.
10-2-1991
Il Bosco diventa una sola pianta
Quando sono immerso nella natura è come se ritornassi a casa, ma è in montagna che io mi sento più a mio
agio.
3
Immensi agglomerati di materia, quei mille ruscelli e quelle piante innumerevoli mi donano serenità e pace. E
non mi stanco mai di guardare ogni cosa vivente e le stesse rocce o quelle bellezze arboree coperte di muschio.
Ieri stavo guardando, dal basso, con l’ultima luce del giorno i grandi abeti che stavano sopra di me; li
ammiravo ad uno ad uno e poi tutti insieme. Ad un tratto non li ho visti più: da quel momento ho percepito una sola
pianta verde, con piccoli rami tutti uniti tra loro con una tenue luce tra ramo e ramo. E per un po’ ho visto questo
mirabile bosco. Poi mi sono accorto della stranezza e ho rivisto le singole piante.
Ma mi è venuta la curiosità di scoprire se era semplice immaginazione o quella strana visione non fosse un
sogno ad occhi aperti o un errore del mio sistema visivo. Allora ho riguardato tutte le piante del bosco, non ad una ad
una, ma tutte insieme. Di nuovo, ad un tratto - ma questa volta ho percepito l’attimo della mutazione visiva - ho rivisto
la bellissima unica pianta, o meglio il bosco tutto insieme nella luce verde e pallida e ho conservato per un po’ la
stupenda, anomala, visione.
Il giorno dopo ci ho riprovato da più lontano ed ho visto un’unica, immensa pianta dalla base fino all’ultimo
ramo. E ho capito che in certe condizioni l’occhio e la mente umana possono sublimare ciò che vedono.
Ma ho compreso una cosa ancora più bella: le piante di un bosco si debbono vedere anche come un insieme di
creature vegetali che formano un soggetto ideale e reale allo stesso tempo: il bosco appunto, che trae la sua vita dal
mondo minerale: dalla terra, dall’aria e dall’acqua. Ho così riscoperto la sacralità della Natura.
23/5/91
S. Teresa del Gesù Bambino
Ho visto Immagini ultraterrene, o almeno così mi pare: mi sono trovato in una grandissima piazza pavimentata
con grandi pietre squadrate (simboleggiava il mio cuore); poi l’attenzione si è concentrata su un punto ed ho visto il
ritratto di S. Teresa del Gesù Bambino per terra sulla sinistra.
Una delle grandi pietre aveva un bordo stondato mentre il commento con l’altra pietra era perfetto. Il
pavimento della piazza copriva il sottosuolo in modo che niente dal sotto potesse passare attraverso il pavimento,
nemmeno dai commenti di quelle enormi mattonelle di pietra pesante; dopodiché sempre vedendo questa stessa scena
ho capito che quella grande piazza - con tale pavimentazione - rappresentava la mia anima o il mio cuore e che solo
facendo saltare qualche pietra avrei potuto liberare il mio più profondo sentire, il vero sentire della mia coscienza.
Ecco dunque il mio attuale problema: rompere quel pesante pavimento, ovvero sublimare i miei difetti ed i
miei egoismi. Il bordo stondato di una della grandi pietre sta a significare che riuscirò ad alzare quella pietra.
7/9/1991 La fotografia dell’uomo della Sindone
Ho visto dentro di me, in fondo al mio cuore, la fotografia dell’uomo della Sindone, così come vidi quella di S.
Teresa del Gesù Bambino.
Il significato per me è: Gesù è tutt’ora morto dentro di te, sepolto dalle grandi e pesanti pietre che pavimentano
il tuo cuore.
12/11/1991
Gesù Giovane
Ho fatto un brevissimo sogno a colori; dell’ambiente non ricordo nulla salvo la vivacità dei colori, ma alla mia
destra, mi è rimasto impresso il volto di uomo giovane con la barba corta di un biondo rossastro; era un volto sorridente,
diverso dall’espressione dei Fotogrammi o Immagini del 12 o 13 Ottobre che ho dimenticato di scrivere sul diario;
allora i colori dei capelli e della barba erano più scuri, quasi neri ed era più magro. Appena l’ho visto ho avuto
l’impressione che fosse il volto di Gesù, ma forse, questa volta è solo un’impressione perché l’Immagine è scomparsa
dopo una frazione di secondo, e comunque non so se quello fosse stato il volto del Figlio dell’Uomo come negli altri
casi (penso che siano Immagini di un altro piano di esistenza; forse l’astrale). Forse era proprio il volto di Gesù giovane
che mi hanno fatto vedere in risposta alle mie ricerche sui Suoi anni giovanili.
Stupore e incredulità per quello che mi succede in meditazione; questa è la mia reazione, unita alla gratitudine.
L’incredulità deriva da questa conclusione: io sono un uomo del tutto normale, con i pregi ed i difetti di un normale
cristiano. Ma è proprio possibile che io possa veramente vedere queste meraviglie?
E perché ?
Per grazia di Dio.
L’occhio di Dio
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Dentro me ho visto un occhio molto grande; l’iride era marrone. Si potrebbe pensare che fosse l’occhio di Dio,
ma io non so più cosa pensare.
DISEGNO
22/1/1992 - 10/2/1992
L’Ultima Cena?
Ho visto tante volte un quadro o una scena con Gesù che parlava agli Apostoli. Forse l’ultima cena di un
pittore o una serie di ultime cene di vari pittori più o meno uguali.
Il colore dell’abito di Gesù seduto a tavola è sempre rosso sangue, ma mi pare più un dipinto che una scena;
ma è una scena? Quando i veli man mano cadono vedo questa Immagine ma mi sembra sempre più o meno la stessa, ma
non ne sono sicuro. E’ l’atteggiamento di Gesù che parla o ascolta che mi fa pensare che sia la stessa Immagine o lo
stesso quadro. Ma la vedo troppo da lontano, non vedo i dettagli: è come se fossi all’entrata di una grandissima stanza,
con il soffitto molto basso e scuro, non paragonabile con tutti i quadri che ho visto sull’Ultima Cena.
P.S.
Nei mesi scorsi ho consultato i libri d’arte dei pittori italiani di ogni epoca: nessun quadro assomiglia a ciò che
vedo quando mi concentro sulla meditazione.
20/2/1992
Meraviglioso spettacolo a colori
Ho visto uno spettacolo pirotecnico a colori; meraviglioso è dir poco, ma man mano che mi avvicinavo i fuochi
d’artificio assumevano le sembianze di musi bellissimi di animali a colori: stava accadendo che i fuochi partivano dal
basso come normali fuochi, per poi diventare un muso di cane o di orso quando arrivavano in alto dov’ero io; per ultimo
ho visto un fuoco che è diventato come una grande moneta che saliva in alto girando vorticosamente su sé stessa, bianca
con macchie nere. Quando essa è esplosa lentamente davanti a me, come al rallentatore affinché la vedessi bene, si è
gonfiata rivelando il muso di un gatto nero con chiazze bianche, bellissimi occhi azzurri e baffi neri neri ed una bocca
rosa come quella di un bambino: la bocca, pian piano, ha cominciato a sorridere a me, non come quella di un gatto, ma
con un sorriso umano, e mentre attorno c’erano altri fuochi, io solo il gatto guardavo.
Poi la scena è finita.
DISEGNO
6/4/1992
L’Ultima Cena
Visione: La scena che vedo è sempre la stessa, o almeno così mi pare. Una tavola apparecchiata, molte
persone, un soffitto molto basso e buio e la luce arriva solo fino a poco sopra la testa dei commensali.
E’ l’Ultima Cena, e vedo sempre Gesù, voltato sulla destra che parla ad uno degli Apostoli. Ma lo vedo da
lontano. Ma com’è che vedo quella scena? Forse riemerge dalla mia mente?
Ma perché lo vedo solo quando sono concentrato e con l’occhio sinistro (che uso per leggere) e non con
l’occhio destro (che uso per guardare lontano?).
E’ un quadro? Può darsi, ma non l’ho ancora trovato nei libri d’arte che ho, né nell’enciclopedia della
religione. In verità, vedendo da lontano (fondo stanza, per intendersi) non riesco a vedere neppure bene se parla o
ascolta. A me sembra che parli.
E’ la scena di un film che mi è rimasta impressa? Oppure è un fotogramma di quell’Ultima Cena di duemila
anni fa? Quest’ultima dovrebbe essere l’ipotesi giusta.
Ma non è questo il problema. Il problema è: che significato ha? Perché la posso vedere a piacer mio? Forse
perché le mie meditazioni, i miei scritti sono tutti incentrati sul Padre Celeste e Lui mi vuol far capire che io debbo
volgere la mia attenzione anche su Gesù, perché è Lui la Via? Oppure perché sono affascinato dalla vita di Gesù?
Non lo so, spero prima o poi di capirlo. Oppure mi si vuol dire che quello è il modello a cui devo uniformarmi
se voglio passare per la porta stretta.
Grazie a Gesù.
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Ed ancora: questa Immagine vuol dire che devo fare più spesso la comunione? Oppure che devo andare più
spesso in mezzo alla gente per parlare ed ascoltare? Forse vuol dire tutte e due le cose. Per la seconda mi domando: ma
son pronto?
Supponendo che fossi pronto l’ipotesi giusta dovrebbe essere più semplicemente: seguimi!
Settembre 1992
Il gigante interiore
Ho visto - per una frazione di secondo - una specie di gigante che si stiracchiava dentro di me.
Si stava svegliando?
Chi era? Forse la parte migliore di me stesso di origine divina, ovvero il mio Io divino o Sé Superiore, che si
sta ridestando dentro di me? Mi pare un’ipotesi possibile, anche se immodesta.
18/10/1992
Gesù e S. Teresa di Lisieaux
Visione: Mentre ero in meditazione ho visto due figure molto rapidamente in successione:
- la prima mi è sembrata S. Teresa del Gesù Bambino;
- la seconda, sfolgorante di Luce, con un abito dai colori vivaci mi è sembrato Gesù.
Tra i colori prevaleva il rosso e la foggia di epoca passata.
Le figure erano piccole e con il corpo molto più piccolo rispetto al viso, ma le ho viste abbastanza
distintamente, anche se troppo brevemente per essere certo. In verità erano loro, ma è la mia incredulità che mi fa
mettere in forse ciò che vedo ed il mio continuare ad essere una persona concreta che continua a chiedersi: ma come è
possibile che tu possa vedere Gesù?
Soltanto per Grazia Divina.
DISEGNO
3/11/1992
Il mondo invisibile e il Maestro Interiore
Tutto ciò che mi è accaduto finora durante le meditazioni mi sembra che sia accaduto per darmi le prove che
sono sulla via giusta; una sorta di incoraggiamento per chi non ha né guru, né altri maestri viventi su questo piano
d’esistenza, ma è solo e semplice col suo Maestro Interiore.
Questi, di tanto in tanto, per amore o bontà fa in modo che io abbia fugaci accessi al mondo invisibile e così
sono incoraggiato e stimolato a continuare, sempre più meravigliato.
Ed io non so che dire: ammiro, ringrazio e prego.
12/12/1992
Il Bambino di Luce e la Madonna
Visione: ho visto un bambino fatto di Luce come sospeso nell’aria che muoveva braccia e gambe. Vicino a
Lui, una donna molto luminosa, ma non tanto quanto il Bambino, vestito all’antica.
E’ una scena del mondo astrale di 2000 anni fa?
Sarebbe la prima volta che vedo la Madonna.
Questa scena è durata poco, non so quantificare quanti secondi.
La Luce proveniva da punti luminosi che erano nel corpo del bambino; la Luce era continua, chiarissima, più
chiara di quella che emanava dalla figura di donna che ho guardato meglio in un secondo tempo perché il mio sguardo
si è fissato sul Bambino. Solo dopo un po’ ho guardato bene la donna, alta e magra rispetto al Bambino, che emanava
una luminosità più tenue di quella del Bambino.
Tanto è lo stupore che non so che dire.
DISEGNO
6
14/12/1992
La Madonna
Stanotte ho avuto una nuova dimostrazione della straordinaria attenzione che Dio ha per noi.
Che ieri l’altro si trattasse di Gesù Bambino non avevo alcun dubbio, ma quella figura di donna, in piedi vicino
a lui che lo guardava era proprio la Madonna?
Non ne ero sicuro, anche se era molto probabile, ma ora la silenziosa conferma è arrivata a quel (San)
Tommaso che sono io: ho visto una serie di fotogrammi che scorrevano, come capita talvolta alla televisione quando
non si capta bene il segnale; erano tutti color marrone cioccolata, finché ad un certo punto l’Immagine si è fermata e ho
cominciato a vedere meglio i fotogrammi, ma sempre indistintamente (percepivo un quadro) finché la visione è stata
chiarissima e ferma:
ho visto il volto della Madonna, una specie di quadro a mezzo busto, come fosse sopra ad un altare; cercherò di
rivedere quel volto; quello che è sicuro è che non è il volto della Madonna raffigurata a Montenero.
Grazie eterne alla Madre di Dio e nostra.
DISEGNO
Roma, 7/8 Gennaio 1993
Ho visto la mente di Dio?
Visione: incredibile ma vero, io ho visto Dio, o meglio un Suo aspetto o la Sua mente.
Ho visto una luce a forma di cuscino, lunga circa un metro ed alta circa 30 cm, posata su di un piedistallo alto
circa 70 cm.
La Luce, bianca e luminosa e senza alone non offendeva la mia vista interiore; potevo guardarla.
Tra me e la Luce, spostato sulla destra il corpo di un uomo vestito all’antica con una specie di tunica rossa che
mi dava le spalle.
Immagino che sia stato Gesù, ma non ne sono sicuro perché lo vedevo di spalle tra la Luce e me.
La Sua figura era d’altezza normale, quella di un uomo magro, abbastanza alto ma non troppo; per intenderci,
circa un metro e settanta (ma era senza aureola).
I suoi avambracci non penzolavano sui fianchi, perciò immagino che avesse le mani giunte, in preghiera, sul
suo petto.
La Sua testa era leggermente piegata in avanti in segno di rispetto e la Luce Gli arrivava fin quasi alle spalle.
Non ho udito alcun suono.
La Luce è un aspetto di Dio; la Luce era parzialmente coperta dal corpo di Gesù; arrivava, in altezza fino al
petto della figura umana che ho già descritto.
Questa Luce, più o meno, era come un grande cuscino, posto su di un piedistallo largo, in apparenza fatto di
pietra.
Questa Luce che giaceva sul piedistallo era molto alta rispetto alla lunghezza.
Grazie eterne a Dio.
DISEGNO
Posso farvi un’altra descrizione: ricordo di aver visto in un film una Luce simile, ma quella era posta su di un
trono; mi pare di averla vista in un vecchio film sulla vita di Mosè, quella famosa del roseto che bruciava senza bruciare
descritta dalla Bibbia sul monte Oreb (Esodo, 3).
Ebbene, Mosè la vide senza nulla davanti; questa mi pare la differenza della scena; ma Lui era un grande della
storia, mentre io sono un lillipuziano.
16/1/1993, Roma
Papa Giovanni Paolo II°
Visione: ho visto Papa Giovanni Paolo II° in piedi all’altare mentre beveva dal calice il Vino-Sangue di Gesù.
20/1/1993
Santi in meditazione
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Visione: ho visto molte creature silenziose, tutte con l’aureola dei Santi: tutte con corpi molto più piccoli dei
nostri, ma in tutto simili. In quale piano d’esistenza erano? Forse nel piano mentale.
Erano Santi in meditazione.
La stessa - o simile - visione l’ha avuta il grande Yogananda (li classificò come Yogi dell’Himalaya).
DISEGNO
Senza data
San Francesco ed io
In quei giorni del 1992 potevo vedere la scena dell’Ultima Cena a piacer mio.
Bastava che concentrassi la vista del mio occhio sinistro, non dell’occhio spirituale ( ma forse sono collegati).
Fatto sta che potevo rivederla in ogni momento, ma sforzavo l’occhio, finché un giorno mi si annebbiò la vista.
Andai dall’oculista senza dir nulla dei miei sforzi visivi; lui disse che l’annebbiamento dipendeva dalla rottura
di un capillare da quale era uscito sangue.
Dopo mi ricordai della cecità di S. Francesco e compresi una delle tante cose che ci differenziano. Lui scelse di
vedere Gesù e divenne cieco, ma Santo. Io scelsi il mio occhio; così son rimasto un comune mortale, nonostante le
visioni perché non sono certamente merito mio.
Da quei giorni non son più riuscito a vedere l’ultima Cena, nemmeno provando e riprovando.
E’ la solita libertà di scelta che il Padre ci dà…, ma poi siamo responsabili del nostro comportamento
Ecco il significato di quella scena dell’Ultima Cena e di tutte quelle successive.
Senza data
Vieni, lascia tutto e seguimi.
Incredibile, ma vero. E’ come se il Signore Gesù mi avesse invitato moltissime volte a cena per dirmi questo:
diventa un apostolo, uno come noi.
Nel 1992 non potevo ancora pensare una cosa del genere.
Anche oggi mi sembra incredibile, per uno come me. Eppure tutte le visioni non possono che avere questo
senso.
Maria è la madre del Cristo, un’anima celestiale che incarna il Principio femminile; questo lo so bene; d’ora in
avanti voglio iniziare un discorso anche con Lei; ho bisogno dell’aiuto di tutti perché voglio unirmi a Gesù pur restando
nella mia famiglia; penso che sia possibile perché dopo duemila anni il Cristianesimo si è diffuso e Lui da noi desidera
una partecipazione diversa da quella che chiese agli Apostoli a quel tempo (o almeno così mi pare). E se non fosse così
il Padre me lo dirà chiaro e tondo.
Tutto è possibile se avrò sufficiente Fede e fiducia in Dio.
Proverò giorno dopo giorno con perseveranza per diventare degno, anche se sono consapevole delle mie
povertà.
Grazie eterne a Gesù e alla Madonna!
Trieste, 17/5/1993
Esseri scultorei con l’aureola
Visione: non so a che ora mi sono svegliato, ma mi sono subito raccolto in meditazione.
Non ho visto la caduta di veli o di nebbie, ma materia solida che impediva la vista; qualcosa simile a quel che
accade in tv od un imballaggio che fosse modellato su oggetti ( come ho visto altre volte ).
Poi ho visto figure umane più grandi delle solite con l’aureola, le ho viste stagliate nel cielo in assenza di
gravità; poi ho visto il solito schermo a puntini ben ordinati, tutti alla stessa distanza l’uno dall’altro in linee ordinate
una sopra all’altra, anch’esse alla stessa distanza l’una dall’altra.
La perfezione della Vita!
Dopodiché ho rivisto altre figure di una bellezza scultorea, come le altre, contro un bel cielo celeste con nuvole
bianche, come se vivessero in cielo.
Nemmeno questa volta ho riconosciuto alcuno, anche perché la visione di ciascuno era molto veloce.
La grande croce
Pochi giorni fa, in meditazione, ho visto d’improvviso una croce alta, con un uomo inchiodato, ma non è stata
una visione chiara; il legno era molto scuro, ed era come incombente su di me, io ero sotto e la vedevo dal basso, ma
l’Immagine è sparita senza che potessi metterla a fuoco.
8
DISEGNO
E’ possibile che sia sparita perché nella meditazione si è inserito, senza la mia volontà, un pensiero di lavoro.
La visione chiarissima di stanotte riguarda, forse, un altro piano, la cosiddetta zona dei cieli delle religioni?
Ma non ricordo dov’è, se nel piano astrale o in quello mentale.
Che dire, cara Chica, tuo marito è un uomo benedetto dal Signore; se non altro per tutte queste visioni che,
grazie a Dio continuano da molto tempo, ormai.
Talvolta ho l’impressione che si perfezionino, dentro di me, i sensi di corpi diversi da quello fisico, in special
modo la vista.
16/9/1993, Trieste
Gesù, ci trascina all’unione con Dio
Visione: sono tornato in camera dopo mezzanotte, stanco e assonnato; in pratica era già iniziato il nuovo
giorno e non avevo neppure letto una riga, né pensavo di poter meditare, tanto avevo voglia di dormire.
Ma appena mi stavo per coricare ho pensato che potevo provare; ho scelto di meditare sull’unione di tutti gli
esseri in uno solo; ho sentito subito il sangue pulsare nelle orecchie e dietro la testa, come nei momenti migliori ( penso
che si tratti del battito potente che occorre per irrorare di sangue l’occhio spirituale o chissà che altra cosa dentro di
me ).
Ho quasi subito avuto o visto una Visione meravigliosa:
Ho visto Gesù ( ed era un po’ che non lo vedevo ) splendente di Luce d’oro a grandezza naturale.
Era come sospeso nell’aria e sopra di lui, poco sopra, c’era una Luce d’oro, ben formata come un Sole
splendente, ma che non offendeva la mia vista.
Poi, lo sguardo si è posato di nuovo sulla figura di Gesù in vesti dorate e luminose; ho visto che le Sue braccia
erano stese lungo il corpo; la sua mano sinistra e la sua mano destra stringevano la sinistra e la destra di altre due
creature di Luce ai suoi lati, vestite esattamente come Lui e splendenti della stessa Luce d’oro.
La testa di queste Creature di Luce era più o meno all’altezza dei fianchi di Gesù. Queste Creature lucenti
avevano un braccio esterno – destro l’una, sinistro l’altra – disteso lungo il corpo all’altezza del loro fianco per tenere, a
loro volta, la mano di un’altra Creatura di luce, sottordinata a loro stessi; il braccio interno, sinistro l’una, destro l’altra
delle due prime creature, tenevano le mani di Gesù che stringeva con forza le loro. La mia attenzione si è fissata
particolarmente sulla mano destra del Salvatore che teneva con forza quella della Creatura a Lui sottordinata (affinché
ne potessi constatare la forte tensione muscolare, simbolizzante lo sforzo che faceva).
Insieme, questi corpi lucenti, riproducevano la parte finale del triangolo isoscele delle Coscienze al cui vertice
c’è il Cristo (la Coscienza Cosmica o Cristica, come la chiamano gli orientali).
Ho riconosciuto soltanto Gesù, anche perché è l’unica figura su cui si è soffermato il mio sguardo.
Questo triangolo di Esseri di Luce era come sospeso nell’aria con sopra il Sole d’oro.
D’un tratto ho visto un movimento che mi è parso reciproco: il Sole d’oro si è come abbassato e gli Esseri del
triangolo si sono come alzati e si sono fusi nel Sole d’oro, senza che questo aumentasse di volume.
I muscoli della mano di Gesù mostravano con quanta forza Egli trascinava con Sé l’Umanità verso Dio. La
parte terminale del triangolo delle coscienze poi divenne quasi un filo d’oro, forse per effetto della velocità o della
distanza. Tutte quelle Creature di Luce, e prima fra tutte Gesù, si fusero con Dio ed in Dio. Eppure un attimo prima
erano splendide nella loro individualità, ma siccome tutto è UNO non c’è vera separazione nel Piano Divino; la
separazione è soltanto virtuale, quel tanto che è necessario ad esaltare la nostra qualità individuale per poi trovare
completamento nella Coscienza Assoluta, con tutti gli altri esseri.
Dopodiché questo Sole si è ancora abbassato come se venisse verso di me.
Poi, la Visione è sparita; ho avuto il privilegio di vedere la Gloria della fusione in Dio degli Esseri e al
contempo la Gloria del Cristo che Salva. Nella chiesa dei frati di Borgo Cappuccini c’è un dipinto con una simile scena
(statica naturalmente).
Non so quanto durino queste Visioni, perché perdo cognizione del tempo, ma penso che durino poco, un certo
numero di secondi.
La forma del triangolo isoscele degli esseri era simile a quella che ho visto alcuni giorni fa di sole Luci bianche
ed era anch’essa assai stretta o aguzza, a significare – come dicono i Maestri del Cerchio Firenze 77 (Edizioni
Mediterranee) – che le coscienze evolute sono pochissime rispetto a quelle che debbono ancora ampliarsi.
Il Sole d’oro è un diverso aspetto di Dio che la prima volta ho visto sotto forma di un grande Cuscino di Luce
sul piedistallo con la figura umana del Cristo (così penso) di spalle.
Erano pressappoco così: dal vertice del triangolo molto aguzzo, era rappresentata solo la parte superiore, quella
degli Esseri di Luce o Santi. Non è stata rappresentata la parte media inferiore del triangolo con le coscienze delle
persone normali e dei cattivi soggetti, le coscienze degli animali, delle piante e dei minerali.
Questa Visione rappresenta:
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1) Che Dio è Assoluto e che nessun essere si distacca effettivamente da Lui. In realtà neppure un
granello di sabbia, che vive di vita macrocosmica, si distacca da Lui (come oggi può spiegare la
scienza moderna).
2) Che è Immutabile, anche quando gli esseri sembrano separati da Lui, perché la separazione – per un
miracolo divino che non so spiegarmi – è solo virtuale, quantomeno quella del Suo Spirito.
3) Che la separazione è virtuale. La virtualità è dimostrata dal fatto che le dimensioni del Sole d’oro
sono rimaste inalterate sia quando gli Esseri apparivano separati, sia quando si sono immersi nel Sole
che li ha assorbiti.
Non so che dire: sono senza parole, come al solito; ringrazio Dio per queste Visioni, che mi dimostrano la
Realtà dell’esistenza degli Esseri oltre la vita su questo pianeta, anche se non ho affatto bisogno di prove, perché
l’insegnamento dei Maestri Invisibili del Cerchio Firenze 77 (dei quali ho letto i libri) è logico e convincente. Ma non
soltanto, dopo cinque anni di meditazione e di studi qualunque dubbio in proposito, se ne avessi avuto, era stato fugato
da tre o quattro anni.
Gloria a Dio e a Gesù
DISEGNO
8/10/1993
La croce fiammeggiante, la colomba e la stellina
Alla mia sinistra ho visto una piccola croce fiammeggiante non molto grande; poi, sempre in meditazione ho
visto una colomba posarsi sulla sporgenza di un muro davanti a me, ma un po’sulla destra. Cos’era?
Annunciava qualcosa? Meglio tacere, perché ho timore dello Spirito Santo, in quanto non mi sento degno.
La stellina che vedo in meditazione, che rapporto ha con la Scintilla Divina nel mio cuore? E’ possibile che siano la
stessa Scintilla?
Nel mondo divino non c’è né spazio né tempo e perciò la distanza che c’è nel mio corpo (piano fisico) tra
cuore e occhio potrebbe essere inesistente nel piano di vita delle stelline. Ne deduco che si tratta della stessa stellina,
ovvero della mia Anima o Scintilla Divina.
27/10/1993
I cuori formano un “Insieme”?
Ho visto un cuore con una linea rossa.
La linea può significare che tutti i cuori sono collegati.
E’ la comunione dei Santi dove tutti siamo uniti dall’Amore
30/10/1993
Il Sole bianco che diventa scuro e poi d’oro
In meditazione ho visto il sole nascosto dalle nubi ed era bianco; si vedeva appena un circolo più chiaro. Poi ho
interrotto la meditazione; quando l’ho ripresa mi è rimasto nella retina o nel nervo ottico o chissà dove il circoletto
bianco, ma mentre continuavo a guardarlo è diventato d’oro ed invece di scomparire è rimasto a lungo; poi è scomparso.
Ho cercato di rivederlo finché l’ho visto sorgere dalla sinistra, dapprima un circolo scuro scuro, poi piano ma non
troppo, è diventato d’oro.
E’ il sole che rappresenta il Padre, ho pensato, ma anni dopo, correggendo le bozze, ho compreso che avevo
sbagliato. Penso che il sole che ho visto sia quello simboleggiante Gesù: questa Visione rappresenta la Sua calata nel
tempo in Palestina circa duemila anni fa; il calendario attuale è sbagliato di circa sette anni, quindi oggi potrebbe essere
il 30 Ottobre del 1999.
Torniamo al Sole e a Gesù: Gesù entrò nel tempo come “un Sole di Giustizia” di biblica memoria; si sporcò le
mani come uno qualsiasi di noi, salvo il peccato, ma noi Lo sporcammo con accuse le più diverse, Lo processammo e
Lo crocefiggemmo. Gesù morì sporco di sangue, ma la Sua purezza interiore rimase inalterata, sicché poté risorgere
come Divinità in tutto il Suo splendore dalla morte, così come simboleggiano le Immagini di stanotte.
Il significato del colore bianco dovrebbe essere la Purezza; quello del giallo-oro la Divinità e quello scuro
potrebbe significare un tuffo nella Materia.
In tal caso si tratterebbe non di un aspetto di Dio, ma di un aspetto del Cristo.
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risorgere come Divinità in tutto il Suo splendore dalla morte, così come simboleggiano le Immagini di
stanotte.
Il significato del colore bianco dovrebbe essere la Purezza; quello del giallo-oro la Divinità e quello scuro
potrebbe significare un tuffo nella Materia.
In tal caso si tratterebbe non di un aspetto di Dio, ma di un aspetto del Cristo.
Trieste, 10/11/1993
Il Gesù dormiente
Visione: stamani mi sono svegliato verso le 6 poco riposato; ho cercato di dormire senza riuscirci; allora ho
riletto la meditazione di Eileen di ieri e ho fatto attenzione a due frasi:
1) la prima: impara a vedermi in ognuno ed in ogni cosa che accade e renditi conto che non c’è luogo
dove io non sia.
2) la seconda: quando tu comprendi che contieni tutto entro di te, allora porrai fine alla tua eterna ricerca.
Circa la prima frase ho concluso che il Signore dava di Sé due Immagini:
a) una personale: riconoscimi in ogni persona;
b) un’altra dinamica che attiene ad ogni vicenda della Vita, anche la più piccola: riconoscimi in ogni
cosa, o evento o situazione che accade perché io sono dappertutto od ogni azione che osservi.
La seconda frase non abbisogna di commento, ma nella sua semplicità illumina il sentiero spirituale di ognuno
e conferma che tutto ciò che esiste è Dio, il Dio – Tutto – Uno - Assoluto di cui parlano i cari, invisibili Maestri del
Cerchio Firenze 77 (preciso che io non ho avuto il privilegio di assistere alle sedute del Cerchio, ma ho studiato i nove
libri dei Maestri ai quali mi sento affezionato e riconoscente ).
Dopodiché mi sono addormentato ed erano le sette passate.
Mi ha svegliato una luce interiore (la camera era perfettamente al buio); ho guardato in quella luce bianca
finché ho visto una superficie marrone; ho continuato a guardare finché dalla materia della superficie marrone (1
) è
emerso il volto del Cristo dormiente, abbastanza grande; aveva i capelli lunghi, ondulati fino alle spalle di un bel colore
marrone; aveva baffi e barba e lo vedevo come se fosse sdraiato su un letto e io gli fossi in piedi accanto.
Aveva gli occhi chiusi.
Dopo un po’ la luce è sparita e con essa la visione.
Questa visione penso voglia dire che la Coscienza Cristica dentro di me è ancora allo stato del sonno, mentre
circa due/tre anni fa vidi la Sindone; ciò potrebbe significare che ho fatto progressi, ma che mi debbo svegliare e debbo
darmi da fare subito affinché il Cristo si svegli o risorga dentro di me, affinché possa vivere la seconda fase della
meditazione sopra citata: tutto è dentro di te attraverso il Cristo, apriti a Lui, affinché possa risorgere dentro di te; solo
“allora porrai fine alla tua eterna ricerca”.
P.S.
Incredibile coincidenza, se esistesse la fortuna o il caso, dopo che ho scritto quanto sopra ho letto la
meditazione di Eileen del 10 Novembre.
La prima frase è:
“Giorno per giorno tu diventi (o sei) consapevole di nuovi sviluppi dentro e fuori di te.”
Magnifico Signore sono senza parole e sempre di più comprendo quanto è nel giusto il Maestro Kempis
quando conclude:
“Solo il silenzio è giusta voce”
Ed ancora: la meditazione di Eileen di oggi 11/11/1993:
1
Avete presente il telegiornale del Canale 4 ? Da una superficie blu sorge una sfera: è la terra; è una bellissima
Immagine.
A me stamane è accaduta la stessa cosa: da una superficie marrone è emerso, molto ben scolpito, il Volto Santo di Gesù,
ma non era neppure molto magro, come di solito viene rappresentato: non l'avevo mai visto così bene in carne; forse
perché, di regola, l'ho visto da lontano, mai così vicino, che mi ricordi, salvo la Sindone che ho visto dentro di me (ma
non ricordo quando e, forse, non l’ho mai scritto).
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“Tutto ciò di cui hai bisogno lo hai dentro di te, che aspetta di essere riconosciuto, sviluppato e tirato fuori”.
E ancora:
“Tu hai dentro di te un grande potere, fai come il seme della quercia...altrimenti esso vive dormiente dentro di
te...ora è il momento di tirarlo fuori...sappi che potrai fare tutto perché io sono lì per rafforzare e guidare ogni tuo
movimento e decisione...finché strapperai i tuoi legami, ti libererai per crescere come la possente quercia”.
Così sia, in ciò confido senza riserve.
25/11/93
Il Sole d’Oro
Ho intravisto di nuovo il Sole d’oro, ma non sono riuscito a penetrare i veli.
Ma era Dio o Gesù? Se non Li rivedrò insieme non sarò più in grado di stabilirlo.
5/12/1993
Il Sole d’Oro con i raggi puntiformi
Stamani ho visto “lo schermo” a puntini appena mi sono svegliato.
Poi ho visto un Sole d’oro con i raggi puntiformi, un aspetto di Dio, in alto in un bellissimo cielo; poi ho visto
i raggi del Sole; erano innumerevoli e tutti come suddivisi in puntini: un Raggio d’oro composto di innumerevoli
puntini separati, un raggio puntiforme insomma.
Ho visto perciò il virtuale frazionamento dello Spirito Divino in tante Scintille o Gocce o Stelline o Corpi di
Luce o Anime.
Tutte le frazioni virtuali dei raggi che non abbandonano mai il Sole, che è il simbolo od un aspetto del Dio
Tutto-Uno-Assoluto; purtuttavia ciascuna Scintilla Divina può dare all’uomo la possibilità di vivere nei quattro piani del
Cosmo una esistenza apparentemente indipendente dal Raggio ( e anche dal Sole), senza peraltro mai lasciare
effettivamente il corpo Santo di Dio. Ciascuna virtuale frazione è libera di vivere quella vita che contribuisce a
scegliere, per Grazia del Divino Amore; ma il vero Sé di ogni uomo in Dio rimane in eterno. Infatti si dice che è
Immutabile. Quindi ogni essere o punto fa parte del Suo Raggio indissolubilmente. Ogni essere è contemporaneamente
collegato a Dio e ad ogni altro essere (ogni punto) che faccia parte dello stesso Raggio. Se ne può dedurre che ogni
essere – attraverso gli esseri del suo Raggio che lo precedono e naturalmente Dio – è collegato con tutti gli esseri
esistenti (i punti) appartenenti ad altri Raggi del Sole (ecco perché si è fratelli e come fratelli ci riconosceremo nella
Comunione dei Santi e saremo “uno per tutti e tutti per uno”).
Io penso che ogni Raggio corrisponda ad una Virtù, Qualità o Potere o Potenza (ad esempio quella di guarire)
Divina. Penso che Gesù abbia incarnato il principio maschile mentre quello femminile è stato incarnato dalla Beata
Vergine Maria.
Oggi è un bellissimo giorno per me, un giorno benedetto; ed è Domenica 5 Dicembre 1993.
Mi stavo dimenticando che uno di questi raggi sui quali sono poste le nostre scintille Divine come punti è il
cosiddetto Raggio di Maria; chi è collocato su questo Raggio ha alcune delle qualità e Virtù della Madre del Cristo,
anche se sulla Terra non le possiede.
Gloria a Dio ed al Suo Santo Spirito.
11/12/1993
Il Sole d’Oro
Al risveglio, ho visto subito i puntini del mio piccolo schermo interiore, ben allineati e poi, quasi subito ho
visto il Sole d’oro vicino vicino, in fronte a me, appena più in alto.
E potevo guardarlo fisso.
Era senza raggi puntiformi.
La visione è durata poco, ma è un grosso progresso perché c’è voluto un po’ di prove nei giorni precedenti per
vederlo così da vicino in questo modo.
Anche oggi è un gran giorno e rendo grazie.
La mia vista interiore fa progressi incredibili nei piani più alti fino a quello più sottile e più alto di tutti, ma non
per merito mio.
Ti sono grato, Padre Santissimo.
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E come al solito non so che altro dire o fare che non sia esserti grato.
Era un aspetto dell’Assoluto e rappresentava il virtuale frazionamento di Dio negli Esseri.
Muggia, 19/1/1994
Gesù e Sua Madre
Visione: ho visto di nuovo Gesù, al naturale bene in carne: sprizzava salute.
L’ho visto poco dopo aver veduto il solito “schermo” di puntini bene allineati in linee orizzontali, tutti alla
stessa distanza.
Era molto vicino, completamente vestito, sulla mia sinistra; alla Sua destra una figura di donna, indietro
rispetto a lui; anch’essa sprizzava benessere e tranquillità. Penso che fosse la Madonna; il mio sguardo si soffermava
ora su di Lui ora su di Lei. Intorno, ma sempre sulla destra, altre persone, non molte però, sempre a grandezza naturale;
non era una visione simile a quella sfolgorante di luce d’oro, che fu inglobata dalla Luce di Dio (il grande Sole, un
aspetto del Padre Celeste).
Questa volta erano tutti in penombra, soprattutto al di sotto del petto, con tonalità marrone.
La luce era come se fosse dietro alla loro testa, ma in queste grandi figure non era evidente.
Poi lo sguardo si è spostato in secondo piano, rispetto alle figure che ho appena descritto, ed ho visto numerose
altre persone, più piccole; anche nel loro caso la luce era dietro la loro testa, ma non vedevo distintamente la parte
inferiore del corpo dal ginocchio in giù, per intendersi. In queste figure lontane la luce, più piccola, era più nitida e
proveniva da dietro la loro testa.
Penso che sia la Scintilla Divina che ha ognuno di noi (l’aura è un’altra cosa): io penso di vedere la mia -
quando mi concentro sull’occhio spirituale - alla sinistra del campo visivo dell’occhio sinistro.
Di questa parlerò ancora, ma posso anticipare che la vedo spesso, così come vedo case, o paesaggi ignoti più o
meno nitidamente.
A volte ho l’impressione che siano visioni di prova.
Ritornando alle Immagini, lo sguardo è ritornato su Gesù e la Madonna e li ho rivisti per un attimo, come
prima, insieme alle poche altre figure vicino a loro, poi più niente, la Visione è finita.
Tutti erano come sospesi nell’aria, senza peso, in levitazione.
Anche nella penombra il Cristo e la Madonna sono sempre presenti per confortare, stimolare ed aiutare con la
loro presenza, quella parte dell’umanità che medita sul bene e sul male e sugli errori che ha commesso nelle ultime
esistenze terrene.
Tutto ciò conferma una mia convinzione: il Cristo e la Madonna sono sempre presenti fra di noi, al di là del
bene e del male che ognuno di noi fa in tutto il Cosmo, compreso il Regno delle Tenebre.
Il Cristo, poi, quale Essere Divino che riassume tutti gli esseri del Cosmo in cui viviamo, riassume e trascende
i sentire di tutta l’umanità e degli esseri e le cose dei tre regni inferiori (animale, vegetale e minerale), essendo la
Coscienza Cosmica.
Nonostante che Lui e Sua Madre vivano nella Luce, sono presenti per assisterci, nella penombra in una zona-
non zona che noi chiamiamo Purgatorio, dove gli Ego riposano; questa è una dimostrazione della Verità che dice: i
Massimi servono i Minimi.
Anche in questo si può vedere l’amore misericordioso del Dio Vivente che interviene per il tramite del Cristo.
Gesù non mi ha parlato neppure questa volta, ma è solo questione di tempo, presto lo farà, appena sarò pronto
o quasi pronto, perché Lui è generoso come il Padre: Essi ci danno di più, molto di più, di quanto si meriti e ci si aspetti.
Il mio caso, poi, mi pare così eccezionale per una persona normale. Forse si vuole che io renda testimonianza di cosa
può fare il Cielo per un tranquillo (ma non troppo) e comune padre di famiglia. Ecco perché quando ci penso concludo:
tutto ciò accade ad un uomo comune, nonostante le sue inadeguatezze. Perché mai se non per testimoniarlo?
Anche ieri, mi sono proposto un determinato comportamento, ma non sono riuscito a tenerlo tutto il giorno, o
per essere più chiaro a lasciar fare la Vita (gli Inglesi dicono molto appropriatamente: Let go, Let God; consenti a Dio di
fare). Ogni tanto il mio “Io imbecille”, quello umano per intendersi, balzava fuori, e nonostante che avessi potuto farlo
non mi sono trattenuto dall’esprimermi secondo il mio personale interesse o punto di vista quando parlavo con
qualcuno.
Ciononostante, stanotte un’altra visione di Gesù, di una Donna (della Madonna forse) e di altri Santi.
Che dire? Io non so proprio cosa dire se non grazie, sempre grazie! Alleluia!
22/1/1994
Lo schema di Luce
Ho visto il primo schema di luce del regno vegetale; era quello di un fiore: la margherita.
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Lo schema di luce era bellissimo: una stupenda margherita, piuttosto grande con il gambo verde ed i petali
bianchi bordati di luce. Il colore della corolla era incredibilmente bello, così come il bianco dei petali
La margherita era più grande del normale.
Non è un caso che abbia visto per primo l’umile, stupendo fiore di campo che cresce ovunque: infatti, io non
calpesto mai le margherite e chiedo a quelli che sono con me di non farlo.
Il Deva (o Angelo) delle margherite se l’è ricordato.
Ritornando allo schema: il bianco era stupendo, carico di colore, luminoso e così il giallo della corolla ed il
verde dello stelo.
Grazie, Angelo della Margherita.
2/2/1994
I due Soli scuri e la Bosnia
Stavo meditando sulla Bosnia ed ho pensato: basta con la guerra, Ti prego; questo ho pensato, perché ho intuito
che era il momento di un’intensa preghiera e sentivo la sollecitazione a farlo. Lo so che chi leggerà queste parole
penserà che sono un po’ strano, ma così è andata, esattamente così, forse perché ci stavo pensando più intensamente da
un po’ di tempo, o forse perché era il momento giusto secondo la perfetta tempistica del Piano Divino.
Ho visto un Piccolo ed un Grande Sole vicini, aspetti di Dio e del Cristo; il Piccolo stava alla destra del
Grande...ma non erano splendenti di luce, al contrario il loro colore era scuro.
Lo sguardo si è concentrato sui bordi del piccolo Sole; questo colore era talmente scuro, specialmente sui
bordi, che non so bene decifrare; forse era il colore del sangue raggrumato.
Penso che l’attenzione si sia concentrata sui bordi per farmi capire che Dio ed il Cristo stavano soffrendo per la
Bosnia da tempo e che tutto il dolore ed il sangue erano caduti su di Loro (anche se poi trascendono tutto, ma è pur
sempre un aspetto del sentire della Coscienza Cosmica e di quella Assoluta).
5/2/1994
La Pietà
Stamane ho visto una chiesa, limitatamente alla zona vicino all’altare.
La chiesa era deserta.
Lo sguardo si è diretto sull’altare verso il tabernacolo:
sullo sportello ho visto la Pietà del Michelangelo, delle dimensioni di quella che abbiamo in casa.
Io spero che significhi pietà per chi soffre, pietà per la Bosnia, la Somalia e via e via.
Ma forse vorrà dire pietà anche per gli errori che commetto e che non mi consentono ancora di guardare il
fiume immaginario che divide il mondo della materia da quello dello Spirito.
11/2/1994
La Scintilla Divina
Amico, hai mai visto una piccolissima stella lucente?
Quando si guarda il cielo nelle notti fredde d’inverno, si vedono piccole e grandi stelle lucenti; se ne vedono
tante, innumerevoli.
Se vuoi, potrai vedere anche una sola stella, piccola piccola, come se fosse ai limiti dell’universo; quest’unica
stella è vicinissima a te e puoi vederla con la vista spirituale dentro di te oltre la materia del piano fisico, in quello
astrale.
Penso che quella minuscola stella sia il tuo Spirito o Anima o Corpo di Luce o Goccia o Scintilla Divina; è
tua, dono di Vita del Padre Celeste. Essa è solo virtualmente divisa dalla grande Luce; penso che sia la fonte personale
della tua energia, anzi delle numerose energie che sono necessarie a tenere assieme i tuoi corpi di essere umano e ad
alimentare i ritmi del tuo cuore.
Un giorno che può essere vicino, se ti impegnerai, quella stellina potrà essere un tramite per la diffusione di
virtù divine in te stesso e intorno a te. Cercala, senza sforzarti si farà vedere: aspetti questo evento da tanto tempo anche
se non lo sai.
23/3/1994
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La Stellina bianca
Ho visto una stellina bianca, proprio davanti a me, che emanava una luce bianchissima.
Ho pensato, lì per lì, che fosse la mia Scintilla Divina o il mio Sé Superiore che si fosse avvicinato ad essa
cambiando posto, ma come ho formulato il pensiero, lo sguardo si è posato dove sta: la mia stellina era al solito posto,
in alto a sinistra.
Lo sguardo si è rispostato davanti a me, l’altra stellina mi è parsa anche più vicina, risplendente di luce
bianchissima ed ho avuto l’impressione che lanciasse verso di me un raggio cilindrico di luce bianca - verso di me, non
verso la mia Scintilla Divina, bensì verso il mio corpo.
E’ la Scintilla più brillante che abbia mai visto, a parte naturalmente i due soli (il Grande e il Piccolo che ho
visto anche il 2 Febbraio scorso).
Mesi fa, invece, vidi la mia Scintilla Divina mandare un raggio di luce rossa (ancora cilindrico - più o meno -
verso un’altra stellina situata in basso alla mia destra) che brillava, più o meno, come la mia; molto meno, quindi, di
come brillava la stellina che mi ha mandato la luce bianchissima stanotte.
Il significato della luce bianca può essere:
un’energia spirituale;
Il significato della luce rossa può essere:
Amore
di cui ciascuno di noi può essere un tramite.
24/3/1994
Il Raggio di Luce
Stamane ho rivisto la stellina, ancora più vicina a me, assai più grande di ieri e più grande assai della mia, che
stamani ho rivisto.
Ma ho visto soprattutto il raggio di luce bianchissima e brillante che veniva diretto dalla stellina, proprio verso
di me.
Ieri, mentre ammiravo la stellina, non ero sicuro del raggio di luce. Oggi lo sono; forse anche per questo la
stellina ha ripetuto il raggio.
Io ne ho così avuto conferma ed un nuovo beneficio perché la luce diretta a me è una conoscenza Divina che
mi fa bene, molto bene, anche se non ne sono consapevole; ma forse si tratta solo di energia.
Penso immodestamente che sia Purezza, un modo di ripulire la mia Anima, piccola riproduzione dello Spirito
Divino.
25/3/1994
Gesù crocefisso
Visione: sarà più di un mese che non vedo Gesù; stamani ho pensato che la Pasqua stava arrivando e mi
sarebbe piaciuto rivederlo; subito dopo l’ho visto inchiodato sulla croce: ho visto un volto con una corona di spine
piuttosto alta (dieci - quindici centimetri), sfinito dal patire sulla croce.
Lo vedevo dal basso, proprio sotto di Lui; il mio sguardo era concentrato solo sul volto, lungo, magro; era
sempre vivo con la testa un po’ reclinata verso la spalla destra; i capelli madidi di sudore.
Poi, dopo un po’, l’ho visto mentre lo deponevano a terra, questa volta morto, il corpo bianco, la testa reclinata
all’indietro, leggermente, con la bocca un po’ aperta.
Io lo guardavo da sopra, dalla parte dei piedi, come se fossi ai suoi piedi. La mia consapevolezza era ai Suoi
piedi mentre lo stavano sdraiando, dalla vita alla testa.
Mi domando: non sarò stato uno dei soldati romani, o peggio uno dei Suoi persecutori ? Spero che queste due
ipotesi siano del tutto infondate, ma non sono impossibili, purtroppo.
Due cose ho osservato attentamente, anzi tre.
mentre lo deponevano a terra aveva la testa reclinata all’indietro, con la bocca un po’ aperta;
aveva il volto così disteso che pareva assai più grasso rispetto a quando, poco prima, era ancora sulla croce.
Il corpo di Gesù mentre lo stavano sdraiando era proprio un corpo senza vita e la pelle era proprio bianca, anzi
marmorea.
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27/4/1994
L’Angelo del Paesaggio o della collina-montagna
Visione: Ho visto un volto di pietra, un volto vivente; il volto di un uomo grande come una collina senza
vegetazione, di sola roccia di color marrone chiaro; il volto era come se fosse stato scolpito nella roccia, ma quella era
una roccia vivente.
L’espressione era seria e i lineamenti poco marcati e gli occhi piccoli in proporzione.
Era tanto grande che la visione si è spostata, per vederlo tutto, dall’alto verso il basso, come se io fossi sospeso
nell’aria; ero io che mi spostavo dall’alto verso il basso, o almeno questa era una mia impressione.
Un volto simile l’ho visto in un libro; forse è lo stesso volto; bisogna che lo cerchi in un libro di Findhorn che
ho a casa.
Mi pare il primo Deva che vedo. Forse è l’Angelo del Paesaggio, il cui volto vivente era scolpito nella roccia
di questa collina-montagna, assolutamente priva di vegetazione; oppure era l’Angelo di quella collina-montagna.
7/5/1994
“IL MIO REGNO NON E’ DI QUESTA TERRA”
(vedi Visione 31/7/1994 - 1/8/1994)
Visione: stamane ho visto Gesù che camminava su un camminamento di un vecchio, enorme castello; l’ho
visto dalla cintola in su, vestito di bianco, una specie di tunica; camminava agilmente.
Il castello era grandissimo, ma non l’ho visto bene perché il mio sguardo si è focalizzato su Lui mentre
percorreva quel camminamento finché è arrivato quasi in fondo, prima della scala.
Cosa può significare?
Ipotesi: uno o due giorni fa ho pensato che ogni tanto avrei bisogno di stare solo almeno un paio di giorni.
La Visione è una conferma che questi periodi di silenzio e solitudine senza lavorare sono necessari per il nostro
spirito, perché lo stesso Gesù Cristo sente il bisogno di star solo; infatti, almeno apparentemente Egli era solo
nell’immenso castello, almeno all’aperto.
Il significato delle Immagini può essere proprio questo.
In ogni caso questo rapporto in meditazione mi fa sentire seguito come un bambino.
In quest’anno sono stato sottoposto a molte prove riguardanti il mio modo di pensare e la Fede. Alcune cose le
ho capite ed assimilate, ma altre come la ricerca costante del meglio in ogni cosa ed in ogni persona mi sono più
difficili; perciò gli esami non sono andati ancora bene.
Ora però so come superarli ed è già molto mi pare.
Occorrerà lavorarci bene e profondamente. Non è facile cambiare mentalità: uno come me è professionalmente
portato a valutare il pro e il contro di ogni situazione, e conoscendo gli uomini, anche se decide di dar loro fiducia li
guarda con attenzione e non crede se non vede. Questa mentalità si riverbera su tutto, anche sulla Fede, perché se fosse
assoluta non mi soffermerei a pensare che il comportamento e la natura di questa o quella persona porterà
ineluttabilmente ad una sua decisione conforme a quel comportamento ed a quella natura. Se la mia Fede fosse assoluta
concluderei che nonostante ogni apparenza tutto andrà positivamente. Io stesso contribuirei col pensiero positivo ad
aiutare quelle persone a comportarsi diversamente dal solito.
Questo mio modo di pensare è errato, specialmente sapendo come dovrei pensare per gli insegnamenti che ho
ricevuto.
Cercherò di far meglio.
DISEGNO
Seconda Scena: un prete
Mentre la prima era da lontano, anche se non è stata preannunciata dallo schermo (che mi mette in grado di
vedere in un diverso piano d’esistenza), questa era molto ravvicinata - come a volte accade - addirittura dentro di me,
tanto era vicina.
Ho visto un prete di circa cinquant’anni, con gli occhiali vecchio stile e con l’abito talare nero, ma non sono
stato capace di veder bene i lineamenti del viso perché la vista si è spostata subito sul particolare dell’abito talare: la fila
dei bottoni neri.
Dovevo soprattutto vedere che era un abito da prete della religione Cattolica.
Che significa? Che in una vita precedente sono stato un prete cattolico, oppure che lo diventerò nella prossima.
DISEGNO
16
17/5/1994
(vedi 15/16 /agosto 1994)
Le tre croci di Luce
Da alcuni giorni pensavo che mi sarebbe piaciuto molto vedere Gesù insieme a Maria e a Giuseppe in una
scena familiare all’interno della loro casa (ad esempio Gesù da piccolo a 7 o 8 anni e poi anche - Deo Gratias - verso i
20 o 18 anni).
A me la figura di Giuseppe appare sminuita dalla storia, perché i Vangeli, per esaltare Maria (che non ne ha
affatto bisogno), mette da parte la figura di Giuseppe, il quale nella formazione di Gesù, fino a vent’anni almeno, deve
avere avuto un’influenza importante. Giuseppe deve avere avuto una bellissima anima o coscienza; per me era uno
Spirito eletto, già Santo prima di incarnarsi, altrimenti non avrebbe potuto essere il padre putativo di Gesù, perché Dio
non corre rischi di questo genere in quanto Gesù doveva nascere e crescere in una famiglia Santa, visto che avrebbe
dovuto vivere in un territorio dove i Santi erano pochi, come del resto in tutti i tempi che conosco, e in tutti i luoghi.
Stanotte è venuta la risposta, ma non è quella che mi aspettavo, anche se è stata bellissima, nella sua brevità:
1) ho visto in cima ad un colle tre croci di sfolgorante bellezza; tre croci di luci splendenti di una luce
tipo laser; erano una accanto all’altra, leggermente sfalsate affinché potessi vederle bene; ma l’ultima era di un colore
tenue, forse celeste chiaro, che non ho potuto veder bene (perché era imbiancato dal riverbero della Luce bianca della
seconda croce. Le tre croci erano a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra; la seconda era bianca e la terza, cioè la
prima verso di me, era viola. Su quel colore viola si è appuntata la mia attenzione.
Era un colore stupendo, di uno splendore inesistente su questa terra, come il bianco della croce nel mezzo.
Penso che il tutto sia durato pochi secondi.
E’ probabile che la croce viola corrisponda a Giuseppe, quella bianca a Gesù, e la terza, celeste chiaro a Maria.
DISEGNO
Non ho visto la scena familiare, ma quella della loro avventura spirituale: Gesù, Maria e Giuseppe hanno
ciascuno portato una croce, ma hanno saputo sublimarla superando con Fede, forza e determinazione tutti gli ostacoli
che la Vita poneva Loro. Per questa ragione le croci da Loro portate sono diventate splendenti virtù di straordinaria
purezza e bellezza di colori che hanno un loro preciso significato: il viola “rappresenta la pacificazione, il controllo
delle passioni, l’obbedienza e la sottomissione”.
Mi pare che il colore ben rappresenti la vita condotta da S. Giuseppe.
Il celeste rappresenta “aspirazioni spirituali (castità, sentimenti oblativi e misticismo”.
Anche questa descrizione esplica benissimo l’intima natura della B.V. Maria.
Il bianco rappresenta la Purezza che Gesù personifica 2
.
2) poi, ho visto il volto di un uomo con capelli, baffi e barba folti e marroni di un bel colore vivo; il volto
di quest’uomo non era magro - come il volto di Gesù adulto.
Era il volto con capelli, baffi e barba di un uomo giovane di 25-30, massimo 40 anni, senza un filo d’argento
tra i capelli. Anche la piccola parte di volto scoperto era senza alcuna ruga.
Io penso che fosse il volto di Giuseppe.
La forma del volto era molto ovale o lunga. La fronte era alta, il naso normale, ma diverso da quello di Gesù.
In quel volto i capelli non erano lunghi, ma abbastanza corti e la stessa capigliatura si sposava con la barba e i baffi.
DISEGNO
L’espressione del volto era seria ma non triste.
Muggia, 27/5/1994
La Sacra Famiglia e il cuore simbolizzato
E’ venerdì e come quasi sempre mi sono svegliato verso le tre.
Ho visto, ma senza i pallini dello “schermo” una grande casa colonica in mezzo alla campagna (sembrava una
casa reale di questo mondo). Mi sono avvicinato, poi mi sono ritrovato nella stanza più interna della casa: il cuore
dell’abitazione; era una stanza quadrata non grande, alta quanto due piani.
Ho visto che questa stanza era piena di rattoppi, ma tutti ben fatti. Alla base, sulle due pareti di fondo erano
state rifatte, addirittura, le fondamenta della stanza in cemento armato; poi, l’attenzione è stata attirata sulla parete di
2
Si veda Serena Foglia, I simboli del Sogno, tascabili economici Newton
17
fronte dove, di recente, era stata ricostruita una grossa parte della parete stessa con mattoni rossi bene ordinati, di un
colore vivo (non smorto, come lo hanno di solito i mattoni).
Insomma la struttura della stanza era ridiventata molto solida. Nella stanza non c’erano finestre, ciononostante
io vedevo bene ogni cosa, anche se non c’era una luce intensa. Poi, il mio sguardo si è spostato verso l’alto - sempre
sulla parete di fronte - ed ho visto una croce vicino al soffitto (a circa un metro dal soffitto). La croce non era riportata
sul muro con un materiale qualsiasi, ma era ricavata nel muro; il muratore ha creato un vuoto a forma di croce nella
parete; la croce era alta 25-30 cm e larga 2-3 centimetri; così:
DISEGNO
Ho compreso che quella stanza rappresentava il mio cuore – che era stato ristrutturato completamente e bene –
ma non era ancora rifinito; infatti, almeno la parete di destra e quella di fronte erano prive di intonaco, quantomeno
sulle parti rifatte.
Lo sguardo della mia consapevolezza punta direttamente su ciò che si vuole che osservi bene, perché son
questi dettagli che, spesso, mi fanno comprendere il significato della Visione.
Quindi i lavori che sto facendo al mio cuore non sono ancora finiti: manca l’intonacatura oppure il ripristino
della parete con mattoni rossi (il colore non è un caso), ma - soprattutto - la luce è ancora insufficiente e, mancando le
finestre, ci deve proprio essere portata: dal di dentro, naturalmente, da me stesso perché Dio si limita, e fa bene come al
solito perché è perfetto, a darci la Luce. Insomma, ci mette tutto a disposizione, ma il nostro lavoro dobbiamo farlo noi
stessi; nessun altro può farlo per noi.
Poi ho visto, come altre volte, anche se non lo scrivo, Gesù bambino (mi si vuol dire: Gesù è l’esempio da
seguire, ma per seguirlo bene devi tornare bambino, lo capisci testone!).
L’ho visto così: età 4-5-6 anni, vestito di bianco (una specie di camicia da notte) con una grande aureola d’oro,
massiccia, cesellata, dietro la testa.
Il fisico era minuto.
Poi ho visto, sempre con un fisico più piccolo di quello terreno, la figura di una donna, Maria, la Madre penso
e quella di Giuseppe (l’uomo).
Anche la terza figura è piccola. Anche i genitori avevano l’aureola, ma molto più piccola: un cerchio come si
vede ai santi nei quadri.
Nei giorni scorsi continuavo a pensare che mi sarebbe piaciuto vedere la Sacra Famiglia in una scena familiare,
che so, mentre mangiano, o parlano o lavorano.
Invece mi si fanno vedere solo cose che sottolineano l’aspetto spirituale della Sacra Famiglia; come per dire:
osserva Gesù era già grande (l’aureola) anche quando era un bambinello; le scene che vorreste vedere non hanno
importanza.
Ieri, in viaggio, pensavo che quella piccola croce in alto, ricavata da un vuoto nel muro, potesse anche
significare che da lì doveva passare la mia anima, quindi da un punto ancora più stretto della nota porta stretta.
Notate la differenza tra l’intuizione interiore (che è sempre esatta) che ho avuto dentro la stanza, che
quell’ambiente rappresentava il mio cuore dove era presente anche il Cristo (la croce) e la successiva ipotesi della
mente che fa supposizioni (che la croce potrebbe essere “la porta stretta”), supposizioni che si possono rivelare
sbagliate.
Livorno, 28/5/1994
Lo sforzo disperato di Gesù Crocefisso e il deserto
Visione: stamane mi sono svegliato alle sei circa (comprendo l’ora dai rumori esterni o dal silenzio e poi,
sovente, la controllo quando la mia contemplazione-meditazione finisce; perciò l’ora non è sempre precisa).
Ho visto, anche stavolta senza schermo, a grandezza naturale una scena agghiacciante:
Gesù sulla croce, che si sforzava disperatamente di liberare le mani e i piedi dai chiodi, insomma, di buttarsi
giù dalla croce per l’insopportabile dolore che provava.
L’ho visto di profilo, così:
DISEGNO
Gesù era tutto inarcato in avanti, così:
DISEGNO
Così era il corpo di Gesù.
Tutte le sue energie concentrate in quello sforzo per liberarsi di quell’insopportabile martirio, perché i suoi
corpi fisico e psichico non sopportavano più la tortura della crocifissione.
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Gesù aveva concentrato tutte le sue residue forze in quello spasmodico, disperato tentativo di liberare il corpo
martoriato dalla chiodatura alle mani ed ai piedi.
Io non ho mai riflettuto abbastanza sul dolore che ha provato.
Quando l’ho visto recentemente era morente, sfinito dalle sofferenze; poi l’ho visto morto, mentre lo
deponevano per terra.
Solo stanotte ho cominciato a comprendere l’inumano dolore della crocifissione che è diventato insopportabile
anche per Lui; ha fatto un simile sforzo, lacerando ulteriormente le sue carni doloranti senza ottenere il risultato:
liberarsi da quel supplizio, così lungo, così atroce, così disumano.
Che dolore deve aver provato!
Poi, lo sguardo si è diretto verso il volto, Lui aveva sempre il corpo inarcato ed io continuavo a vederlo dalla
Sua sinistra. Era un volto terrificante, perché i suoi lineamenti erano addirittura stravolti, tanto da sembrare un’altra
persona.
Mi ha ricordato un quadro che c’è in una banca di Livorno, mi pare la locale Cassa di Risparmi; il quadro
rappresenta un uomo che tira un navicello mediante funi che ha legate al corpo: uno sforzo tremendo, ma quello di Gesù
era acuito dalla sofferenza che era insopportabile: in quel momento era del tutto fuori di senno.
Aveva perso il lume della ragione ed aveva un solo pensiero: liberarsi a qualunque costo, a qualunque prezzo
da quel supplizio.
Lo sforzo di Gesù più che spasmodico era disperato; gli occhi, anzi l’occhio sinistro, quasi gli usciva
dall’orbita, le braccia e gambe tese in un immane sforzo di liberarsi dai chiodi, con i muscoli gonfi...
Il naso, in genere così dritto, sembrava che avesse una piccola affossatura alla radice.
Mentre guardavo, impressionato dalla atrocità della scena, ho pensato a tante cose, ivi inclusa quello che nel
mio futuro, in questa o in un’altra vita, ci potesse essere una tragedia simile - ma strano a dirsi - non mi sono
spaventato.
Subito, dopo una frazione di secondo, è venuta la tranquillizzante risposta del Padre Celeste:
Ho visto un deserto, attraversato da una strada con pini giovani verdissimi e folti che non lasciavano filtrare i
raggi del sole. Ho visto la strada dall’alto e sullo sfondo, sull’orizzonte cioè, ho visto il color rosa del sole tramontato da
poco; forse c’era una montagna, ma non l’ho vista bene.
Allora ho intuito che mi resta l’ultimo tratto del sentiero Spirituale, tutto in pianura e all’ombra dei pini (ma è
bene che ricordi la montagna che ho intravisto all’orizzonte). Il sentiero era solitario com’è solitario quello di tutti, dove
ci siamo solo noi e Dio. Però credo di poter dire che anche Gesù è sempre presente e, forse, anche l’Angelo Custode.
Ecco, miei cari, questo è il rapporto che il Signore Dio intrattiene, per Grazia, con me.
Un tempo pensavo che avreste letto queste cose dopo la mia morte sul piano fisico. Ora sento, invece, che le
leggerete prima, ma non so quando, né come, né in quali circostanze.
Ma non ha importanza per me, perché è Lui che deve essere glorificato per queste Visioni che mi dà, non io
che sono un uomo qualunque, per quanto - come ogni altro - destinato ad un futuro divino.
Non si ringrazia e non si è grati mai abbastanza a Dio (ma anche al Cristo, alla Madonna ed all’Angelo
Custode). Ricordiamocene: ciascuno di noi, in potenza, è un gigante, perché siamo fatti a Immagine e somiglianza di
Dio, ma bisogna cercare, studiare, ingegnarsi, sapere, far domande, vivere secondo le Sue leggi per crescere
spiritualmente. Tuttavia, il solo nostro impegno non sarebbe sufficiente senza il provvido intervento dello Spirito Divino
Io non ci sono ancora riuscito, perché non m’impegno per niente, forse perché ciò che mi accade è già tanto
grande per me che non oso chiedere altro. Però sono convinto che il Suo amore, la Sua intelligenza, la Sua potenza sono
lì, dentro di me (così come dentro ognuno di voi) e perciò al momento opportuno, potrò semplicemente desiderarli per
averli.
Dentro noi stessi ci sono le Energie divine che attendono solo di essere liberate ed utilizzate in Suo nome e per
la Sua gloria.
Da queste Energie sono ancora separato: forse le troverò al termine di quel sentiero nel deserto dove
camminerò all’ombra amica degli amati pini, oppure le troverò al di là della montagna.
I pini erano così:
DISEGNO
Ho collegato questa Visione con quella della parete a picco, ma piena di appigli. Ne deduco che la scalata era
alla mia portata, per quanto difficile.
Ora la Visione dice: questo tratto, prima della montagna, non sarà difficile perché la difficoltà del deserto sarà
in gran parte temperata dall’ombra dei pini; il deserto rappresenta le difficoltà che dovrò affrontare, i pini rappresentano
l’ombra, cioè il suo aiuto; io dovrò fare soltanto la mia parte, il piccolo sforzo di andare avanti.
Che altro si può chiedere a Dio?
19
7/6/1994
Il Pentacolo ed il quadro vivente: l’Italia bambina
Verso le cinque del mattino ho visto una stella d’oro con una specie di base a cinque punte, fatta più o meno
così (l’ho vista per un secondo o due e perciò non l’ho vista bene) :
DISEGNO
Mi sono riaddormentato e poi, al risveglio, ho visto uno strano quadro vivente a colori: verde, bianco e rosso;
una giovane madre (bruna) accudiva ad un bambino molto piccolo.
La scena era fatta come una bandiera rettangolare: si piegava al vento come fosse di stoffa; si muoveva come
fosse agitata da un vento né forte, né piano, mentre la madre accudiva al bambino piccolo: la testa e le braccia della
madre erano curvate sul bambino.
Mi domando se ciò che ho visto ha a che fare con l’Italia nuova che sta nascendo sotto l’aspetto spirituale.
Penso proprio che sia così. Però, siccome il bambino non era di luce le Immagini dovrebbero riguardare proprio la
Nazione italiana che sta nascendo sulle ceneri della vecchia Repubblica.
7/6/1994, dopo mezzanotte
Un’altra parete verticale
Ho rivisto la parete della montagna assolutamente verticale a 90 gradi.
Incisi nella roccia i volti di innumerevoli persone, di ogni età, l’uno accanto all’altro, anche di fanciulli.
L’ultimo tratto di questo sentiero, si presenta anche a dei bambini di 6-7-8 anni. Non avevo mai pensato a questa
possibilità; ritenevo che fosse soltanto riservata agli adulti.
11/6/1994
Gesù giovane
Visione: stamani ho visto di nuovo Gesù, ma per un attimo o due o tre.
Era proprio un bel giovane.
Aveva i capelli lunghi color marrone scuro; questa volta il mio sguardo si è diretto verso la bocca: aveva labbra
abbastanza evidenti di color quasi rosso.
Avrà avuto 15/16/17 anni, l’età in cui gli uomini sviluppano e sembra che la loro carne voglia uscire dalla
pelle. Il volto era sempre ovale, anzi lungo, ma bene in carne.
Signore, lo so che son testardo e che non è importante, ma a me piacerebbe vedere Gesù bambino o anche un
po’ grandicello con Maria e Giuseppe nella loro casa, mentre mangiano o parlano o passeggiano. La scelta la lascio a Te
mio Dio, Padre buono di tutti.
Ancora Gesù (forse nel piano mentale della meditazione)
Poi ho rivisto un piano che non so identificare, forse è il piano della coscienza, ma non mi pare perché tra gli
esseri (molto piccoli), per quanto vicini c’era spazio, mentre i Maestri del Cerchio Firenze 77 insegnano che il piano
akasico è tutta coscienza. Quindi, potrebbe essere il piano mentale della meditazione, oppure un altro piano anche
superiore (sempre del mondo mentale).
Come primo Essere vedo Gesù, con un fisico rimpicciolito come quello degli altri, ma con una aureola più
grande e più spessa dietro la testa. Per quanto ogni volta mi sforzi, non riesco a riconoscere nessun altro.
DISEGNO
Sono tutti volti sconosciuti; soltanto una volta riconobbi Santa Teresa del Gesù Bambino, ma era un’altra scena
perché Gesù era davanti, Lei dietro; stavano procedendo senza camminare verso un punto di quel piano o mondo in cui
si trovavano.
Le dimensioni dei corpi erano uguali a quelli che ho visto stanotte.
Forse si tratta di quel piano che congiunge tutti i cosmi, ovvero il Piano Divino.
Di quest’ultima visione stavo dimenticando un fatto importante. Lo schermo a puntini, per la prima volta non
l’ho visto prima della visione, ma dopo.
20
23/6/1994
Il puma e San Francesco
Ho visto, ma solo per pochi secondi un bellissimo puma (leone di montagna) col caratteristico muso tondo e gli
occhi tondi; l’animale era senza criniera e aveva il mantello color nocciola.
Era in uno spiazzo d’erba bassa con intorno la savana.
Si leccava le labbra, forse dopo un buon pranzetto.
Era un bell’animale, forte e fiero.
Ora mi domando: per quale ragione l’ho visto? Che significato allegorico può avere? Non ho visto
recentemente né documentari, né films con questo felino.
Quando guardo il quadretto di San Francesco, ho l’impressione che mi sorrida compiaciuto. E’ evidentemente
contento di come mi comporto; forse ho proprio iniziato l’ultimo tratto di strada, di un’altra tappa spirituale: una parete
a 90 gradi!
In altri casi sullo stesso quadretto vedo il volto severo del Santo che mi rimprovera. Potenza della mente e
della disposizione dell’animo: noi proiettiamo fuori, sugli altri, quello che siamo dentro.
2 - 3 /7/1994
“ Unisciti a noi “
Teofania: stavo meditando sul raggio di Maria, infine Le ho chiesto, visto che Lei era stata capace di
comprendere tante Verità, inclusa la natura e le potenzialità di Gesù:
Madre, ho visto così tante volte l’Ultima Cena che mi piacerebbe esser sicuro di averne capito bene il
significato; puoi dirmelo?
Un attimo dopo, ho compreso, senza averla udita, la seguente frase:
“Unisciti a noi.”
Dopo, ma non ricordo più bene come, ho pensato che io faccio parte dello stesso raggio di San Giuseppe, che
ha, come Maria, una peculiare virtù; penso che ciascuno di noi faccia parte di un raggio; Maria dovrebbe essere al
primo punto del raggio dell’Amore materno. Gli altri esseri umani che hanno quella qualità sono posti dopo di Lei. Di
lei Dio direbbe come per Gesù: questa è la mia Figlia prediletta, in Lei mi sono compiaciuto!
Poi, riprendendo la meditazione, ho visto due segni, due lampi fatti così:
DISEGNO
Ritengo significhino che le deduzioni che avevo fatto erano corrette sia per Maria che per me: appartengo al
raggio di S. Giuseppe. E qual’è la qualità di San Giuseppe? Forse l’amore paterno: in tal caso San Giuseppe sarebbe al
primo posto di questo raggio.
Poi ho meditato sulle energie pensiero e sulla mente senza aver risposte.
Al mattino, appena mi sono svegliato mi è venuto in mente quanto segue:
Le energie-pensiero simili si attraggono; è perciò probabile che la nostra mente e i nostri pensieri siano
collocati nel sottopiano del mondo mentale dove è concentrata questo tipo di energia pensiero.
In tale sottopiano, come negli altri, si stabiliscono tutti i pensieri simili.
Ad esempio, chi è ottimista ha la sua mente ed i suoi pensieri in uno dei piani più elevati del mondo mentale e
chi è pessimista in uno dei piani più bassi. Quindi, ne deduco che ognuno di noi con i suoi pensieri, o meglio con
l’energia pensiero, influenza l’energia di quel piano e si alimenta in quel piano.
Ne deriva che non solo si vive su quattro piani, ma in ciascun piano ci sono delle zone. Nel mondo o piano
mentale, il nostro corpo mentale risiede nel piano più consono al nostro tipo di pensieri. Ciò dimostra quanto è
importante diventare ottimisti, superpositivi e dediti al bene perché così facendo ci innalziamo ad un piano superiore
con la nostra mente e facilitiamo anche l’evoluzione della nostra coscienza e di quella degli altri.
Amen
6/7/1994
Un Sole in tutti i mondi ?
Il Sole, un aspetto significativo di Dio, su questo stamani meditavo. Poi ho visto in successione tre o quattro
piani di esistenza. In ognuno - tranne l’ultimo - c’era un sole.
21
Non è stata una visione a colori, ma in bianco e nero su tutti i piani.
Ho visto il solito quadrante a puntini, così ben allineati e distanziati come al solito; tuttavia il quadrante era
diverso, come se fosse quello attraverso il quale si può vedere ogni piano del cosmo (il fisico, l’astrale, il mentale e
quello della coscienza o akasico).
Nell’ultimo piano al posto del sole c’era un foro tondo della stessa grandezza del sole che vedo in vari modi
nei vari piani.
Non potrei giurare che si tratta di diversi piani, proprio come ho detto, ma il fatto è che quando vedo, non solo
vedo ma so anche quel che succede. Perciò dico che erano piani diversi perché sapevo che erano diversi mentre li
vedevo uno dopo l’altro.
Chi si domanda per quale ragione c’è un sole in ogni piano, la risposta dovrebbe ottenerla da uno scienziato e
non da me, ma siccome lo so per intima conoscenza lo dico: tutto promana ed è pervaso da Dio ed il sole è, in natura,
una fonte d’energie. E’ l’aspetto che Dio prende soltanto al fine di trasmettere energia. La prima energia è l’Energia
Amore dalla quale tutto deriva e dipende.
E’ noto che le energie del piano Terra, anche il petrolio, ad esempio, sono frutto dell’attività energetica del
sole.
Siccome tutto è analogo, in ogni piano del cosmo (fisico, mentale, astrale ed akasico) un sole emana e dona le
energie necessarie alla vita di ogni piano e soddisfa anche il bisogno energetico e spirituale di ciascun mondo.
Nel piano astrale non si mangia né si beve e gli esseri che lì vivono traggono dalla luce del sole le energie che
servono loro per vivere.
Senza il sole la vita morirebbe in ogni piano del cosmo. Il sole è un aspetto di Dio in ogni piano.
Gli adoratori del Sole lo avevano compreso millenni fa, anche se il popolo adorava un astro, invece dell’Essere
che lo aveva creato e lo manteneva in attività. Tuttavia, i sacerdoti o meglio il sacerdote che iniziò il culto del Sole forse
sapeva la Verità che sto esponendo, ma non ritenne opportuno renderne partecipe il popolo, semmai pochi iniziati.
Perciò noi occidentali sarebbe meglio che non criticassimo o prendessimo in giro questi nostri fratelli e le loro
religioni.
Riflettiamo su questo punto: Dio non è un Io, ma un Essere che ha un’energia di incommensurabile potenza.
Egli è l’Essere per eccellenza, ed è dotato di enormi poteri che Lui stesso limita nel Sole di ogni piano cosmico, a
cominciare da quello del pianeta Terra.
In proposito ricordo la visione del Cristo glorioso con vesti d’oro che trascina gli Esseri di Luce, d’oro come
Lui, ma a Lui subordinati, nel Sole Divino. Tutto ciò per me è chiaro per due ragioni:
a) Spiega il Dio Tutto-Uno-Assoluto dei Maestri del Cerchio Firenze 77 nei loro libri;
b) Le Immagini del Cristo che ho citato che si fonde con quel Sole con gli Esseri di Luce che trae seco
sono di per se chiarissime. Ricordo che le dimensioni del Sole d’oro non aumentarono dopo aver
inglobato gli Esseri. Il che dimostra un’altra qualità Divina: l’immutabilità.
Qual è la ragione del foro del sole nell’ultimo piano che ho visto?
Ritengo che nel piano akasico o della coscienza non ci sia bisogno di un sole, perché coloro che si sono
identificati in Dio dispongono tutti di ogni energia ed hanno accesso al Piano Divino. Questi esseri vivono
consapevolmente in tal piano; essi sono i Massimi che servono i Minimi e perciò attingono liberamente all’energia del
Padre senza bisogno di un Sole. Il foro è per loro, la sorgente delle loro energie.
Gli altri esseri, noi uomini comuni che costituiamo la stragrande maggioranza dell’umanità, nel piano della
coscienza dovremmo essere in una specie di letargo.
Quindi, nel piano della coscienza, soltanto gli esseri che si sono a Dio riuniti, previa purificazione, potrebbero
entrare nel piano divino attraverso il foro del sole che non c’è.
Loro e loro soltanto. Gli altri potranno avere l’accesso al Piano Divino solo dopo aver completato l’evoluzione
delle loro coscienze e la relativa purificazione.
A me manca ancora tanta pappa da mangiare prima di arrivare, ma ora conosco la strada e gli ostacoli che
incontrerò nell’ascesi. Non escludo che ne trovi altri, ma non è importante al momento; ora debbo pensare solo a quelli
che ho scoperto che possono rappresentare residui di : dubbi, egoismo, mancanza di vero ottimismo e di superpositività
ovvero di Speranza; ed ancora: inesperienza, incompleto dominio della mia mente, insufficiente amore ed altruismo,
insufficiente capacità di aspettarmi il meglio da ogni cosa, e vedere, cercare e trovare questo meglio in ogni cosa ed in
ogni persona.
Il tutto può essere rappresentato da alcune gravi carenze; quelle che ho elencato sopra e le seguenti:
a) la mia Fede e fiducia non sono assolute o incrollabili, né ho sempre presente che tutto, anche la
minima cosa, è nelle mani di Dio e che sul sentiero spirituale si può procedere molto più per Grazia
Divina che per le nostre capacità; la Fede ci fa superare ogni ostacolo, ma quello sull’Amore è
l’esame più importante.
b) l’Amore sarà oggetto di un esame, l’ultimo esame, il più importante; così, più o meno, disse S.
Giovanni della Croce (saremo giudicati sull’Amore).
22
P.S.
Ho dimenticato di dire che prima di questa visione ho visto un’enorme fulmine che attraversava tutto il cielo
che vede il mio occhio interiore.
Cos’è, la conferma che le mie considerazioni sul Sole sono esatte?
DISEGNO
7/7/1994
Il Messaggero ed il Sole d’Oro
Teofania: stamane, anzi stanotte, mi sono svegliato ed ho cominciato a meditare.
Ho chiesto come devo comportarmi in questo momento; poi ho fatto silenzio; non so quanto è durato.
Ho visto, ma non con lo schermo a puntini, ma proprio dentro di me che un giovane è disceso dall’alto a
braccia aperte verso di me, come se invocasse qualcosa da me e mi ha detto, senza che udissi alcuna parola o suono:
“Prendi la teleferica, prendi la teleferica subito e vieni a casa mia altrimenti sono guai!”
il tono era della persona un po’ spaventata.
Lui è sparito ed io ho riflettuto; la sua casa è il regno di Dio.
Ho associato questa scena alla visione della parete a 90 gradi davanti a me, in fondo al mio sentiero ed alla
risposta di Maria. Ne ho tratto queste deduzioni:
1) Il giovane dovrebbe essere il mio Io superiore, oppure un “messaggero”; il mio sguardo si è come
paralizzato sulla sua figura, sulle sue braccia aperte e protese sopra di me per implorarmi o per
rafforzare le parole che ho capito senza averle udite. Appariva seriamente preoccupato, ma era
l’atteggiamento e soprattutto il tono che colpiva, il tono di una voce che non c’era. Ma non mi sono né
preoccupato, né spaventato. Quando medito entro in un particolare stato che non coinvolge mai la mia
emotività; guardo e ascolto come se si trattasse di un’altra persona. Anche per questo devo ringraziare
Dio.
2) Non devo sostare sotto la parete o salire lentamente, ma devo sbrigarmi, addirittura prendere la
teleferica (dov’è, che non l’ho vista sulla parete? Evidentemente è un simbolo: la teleferica è
l’Amore!!!). E’ nell’Amore Universale che debbo crescere, ma come farlo aumentare?
Non lo so!
11/7/1994
Il Sole d’Oro con i raggi puntiformi
Stanotte è stata una notte un po’ speciale: ho rivisto, quando mi sono svegliato verso le otto, il Sole d’Oro, alto
nel cielo sopra di me, nel buio e nel silenzio della camera.
L’ho visto a lungo, grande, bellissimo senza che offendesse la mia vista, come sempre, d’oro splendente con
tutti quei raggi puntiformi.
DISEGNO
Il Padre voleva dirmi: guarda quei raggi, guarda quei punti. Ogni punto è uno di voi, i miei figli tutti uguali per
me, tutti fratelli fin da prima del principio e tutti fanno parte della mia Unica Vita. Chi si sente separato dal tutto
commette un errore gravissimo.
Sappi che ogni raggio ha una qualità fondamentale, e di quella fondamentale qualità tu ne hai una piccola parte
puntiforme.
Tuttavia, se ti unirai a me attraverso il Cristo il tuo piccolo punto si fonderà prima con il piccolo Sole Cristico e
poi insieme a Lui ti fonderai con me, il Grande Sole.
Se sceglierai liberamente di unirti a Me, per vivere la tua vita come vorrei che tu la vivessi, per parlare ai tuoi
fratelli, come Io gli parlerei, per agire come Io agirei, per pensare come Io penserei, per amare come Io amerei; tu non
sarai più soltanto un uomo perché sarai pervaso dal Cristo.
Se sarai capace di far tutto questo ed avrai completa, incrollabile, assoluta Fede e fiducia in Me, lo scopo della
tua vita sarà solo di servire gli altri senza riserve, senza scopi egoistici soltanto per fare del bene.
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Allora saprai cos’è l’Amore, anzi, sarai tu stesso l’Amore, allora avrai a tua disposizione anche Energia/Amore
che tutto può fare.
E’ tuo, figliolo, questo tutto, se avrai Fede e fiducia assolute in Me, ma fai presto e scegli la variante del
servizio totale della Fede e dell’amore incondizionato.
Allora tornerai rapidamente in casa del Giovane che è disceso dall’alto dentro te stesso attraverso la teleferica
dell’Amore.
Però, questo ho capito, anche se so che è difficile cambiare se stessi; in verità non l’avrei mai pensato; quando
leggevo “del combattimento” non mi rendevo assolutamente conto di ciò che significava e pensavo che esagerassero.
Stamane ho compreso due cose.
A) Sull’Amore
La vita è tutto un dare ed un ricevere in diversi piani (affettivi, materiali, amicali e via e via).
Dio ci da Amore in continuazione e la stragrande maggioranza degli uomini non pensa neppure un secondo, a
volte per tutta la loro vita, a restituire Amore a chi tanto gliene da.
Tuttavia, siccome tutto è perfetto, Lui lo riceve lo stesso indirettamente anche attraverso gli altri esseri umani o
animali, vegetali o quando si ama la Natura (un paesaggio, il mare, una montagna e via e via). In particolare io penso
che Dio senta particolarmente l’amore degli animali per i loro cuccioli. Molti di noi si commuovono alla vista dei
cuccioli, figuriamoci come può sentirsi Dio.
Perciò, qualunque manifestazione d’Amore è un ritorno dell’Amore a Dio, perché Lui è in ogni essere vivente
così come in ogni cosa. Anche la adorazione di idoli per quanto riprovevole sia porterebbe allo stesso risultato perché
tutto il Bene – proprio tutto – rifluisce su di lui, seppure irregolarmente.
Una similitudine significativa che completa questo discorso la si trova in un versetto della Bhagavad Gita (il
Vangelo Indù), il Divino Krishna dice più o meno: Qualunque Dio tu adorerai, sempre Me adorerai.
B) Tutto è perfetto nella Vita, in natura e negli universi del cosmo perché Dio è la Perfezione
che si proietta su tutti gli esseri e su tutte le cose.
C) L’Energia Amore ha dato alla Volontà Universale la potenza per realizzare il modello nella
materia e poi tutti i mondi e le creature.
Così fu, più o meno.
31/7 - 1/8 1994
Il Re e l’Approdo in un altro mondo
(Vedi Immagini del 7/5/1994 e del 15-16 Agosto 1994)
Questa è stata una notte molto importante perché ho visto tante cose e persone:
In ordine;
Meditando ancora sui rapporti tra le Chiese Cristiane (al fine di contribuire a migliorarli) ho visto sorgere da
una massa oscura una statua del Cristo con una corona a cinque punte in testa; era seduto su un trono.
Ho cercato di vedere meglio e capire meglio e per tutte e due le ragioni ho peggiorato il tutto; ho fatto appena
in tempo a comprendere bene un nome: Maurizio; il cognome era straniero, qualcosa tipo
Latimer, Lassimer
Maurizio * Lastimer ?
o qualcosa che suona così
La corona era molto pronunciata,
DISEGNO
Il colore era quello delle statue di lega metallica che si possono vedere nelle chiese.
Chi è Maurizio Latimer o Lastimer (o simile cognome)?
Deduco che è una persona con la quale potrò collaborare; forse è una personalità di una Chiesa Cristiana, forse
un teologo o forse un giornalista, chissà?
Lo cercherò.
Il significato del sorgere della statua regale del Cristo può essere quello che il tempo del Regno di Dio e di
Cristo è già iniziato perché la Coscienza Cosmica o Cristica sta sorgendo in molti uomini.
Poi ho ripreso la meditazione facendo silenzio; ho cominciato a vedere luci, colori, cieli stellati e, infine, una
specie di fuochi d’artificio fatti di luci colorate e di fini segmenti colorati, luminosissimi di varia lunghezza, tranne
pochissimi bianchi che si stagliavano nel cielo blu.
24
29/8/1994
Un tramite di energia
Stanotte pensavo al Ruanda ed alla Bosnia ed ho ritenuto di inviare laggiù con la mente (o pensiero) pace e
bene e poi anche amore, perché se ci fosse quello non ci sarebbe alcuna guerra o minimo litigio e neppure controversia.
Così come mi riusciva, ho trasmesso col pensiero.
Sono stato molto concentrato, così come ho fatto altre numerose volte. In questo caso, però, non ho interrotto
la concentrazione bruscamente quando mi sono sentito stanco, ma ho mantenuto l’attenzione concentrata sull’occhio
spirituale in mezzo alle sopracciglia o un poco più sopra.
Così ho visto, ma oscurato da un velo, il Sole che ho visto in tante meditazioni, un aspetto di Dio o del Cristo
(3
)
Sono rimasto molto sorpreso, ma stamane il significato mi è apparso chiaro:
Quel po’ di pace e bene ed amore che ho non può bastare che per me. E lo stesso dicasi per l’energia Luce.
Non posso trasmetterli ad altre creature e tantomeno ad intere popolazioni o a tutta la terra ed a tutta l’umanità,
come cerco di fare in altre occasioni.
In questi casi occorre il sostegno della Fonte di ogni bene ed energia o del Cristo.
E la Fonte (o il Cristo) l’ho potuta vedere, più vicino che mai, più grande che mai (o almeno così mi è parso) in
un attimo fuggente, tanto è stato lo stupore di vederLo.
Questo è un gran giorno per me perché significa che sono un suo tramite o canale.
Che dire? Non so, come al solito mi commuovo e rimango senza parole; non mi resta che dire grazie Signore,
non avrei mai potuto immaginare tutto quello che mi succede.
31/8 - 1/9/1994
La croce di Luce nel mio giardino
Stanotte è accaduto un altro fatto straordinario.
Sono andato a letto verso le 11.30.
Dopo una brevissima preghiera ho cominciato ad indirizzare pace, bene e poi anche amore verso l’Africa in
generale, il Ruanda/Zaire e poi la Bosnia e Sarajevo attraverso l’occhio spirituale.
Poi ho cercato di trasmettere amore soltanto verso l’Africa per aiutarli a risolvere i loro tanti problemi.
Per la verità non so se così facendo trasmetto Amore.
Forse trasmetto soltanto Luce, perché l’Amore si dovrebbe trasmettere dal cuore.
Comunque sia, qualcosa trasmetto, perché qualcosa parte da me, tanta è la forza del battito nelle orecchie o
dietro la nuca o addirittura nella zona degli occhi/fronte.
In ogni caso ci provo, e questo mio tentativo si unirà a quello di altri più bravi di me.
Non so quando mi sono assopito oppure quando ho perso consapevolezza di quello che stavo facendo, ma
avevo già avvertito stanchezza mentale, anche prima di trasmettere Amore all’Africa.
A me questo tipo di attività richiede molte energie, forse perché la dirigo attraverso l’occhio spirituale (in
mezzo, più o meno, alla fronte nella mezza parte più bassa, sopra il centro delle sopracciglia); perciò non è solo uno
sforzo mentale, ma anche di altri organi.
Ad esempio, sento subito una potente pulsazione nelle orecchie ed in altri punti della testa.
Ritornando alla consapevolezza di dov’ero e che cosa stavo facendo l’ho perduta.
Non credo però di essermi addormentato nel vero senso della parola, perché quando l’ho riacquistata, la mia
consapevolezza era fuori dal letto, fuori di camera e di casa.
L’ho riacquistata in giardino; ero vicino al cancello e guardavo verso la terrazza.
In alto, tra me e la terrazza, più o meno sopra l’intelaiatura della tenda, davanti (più o meno) alla finestra della
camera, c’era una croce bianca che indirizzava una luce bianca verso il letto della camera dove giaceva il mio corpo
fisico (evidentemente era energia-Amore oppure Luce).
Forse era proprio l’energia Luce che alimentava la infinitesima mia energia.
Più o meno posso riprodurre così la scena che ho visto:
DISEGNO
La visione è durata poco, il tempo di vederla bene e rendermene conto.
Dopodiché la mia consapevolezza è ritornata nel mio corpo fisico steso sul letto.
Ho guardato l’ora: erano le una; avevo cominciato alle 11.30!
Mi sentivo addirittura spossato di mente e di corpo; mai sentito così.
3
Alcuni mesi dopo ho compreso che la nube diminuisce la potenza dell'emissione di energia.
25
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093 - I° Libro, Grandi e piccole Visioni 1988-1997 bis

  • 1. Veniero Ceccarini Grandi Visioni e Teofanie ( 1988 – 1997 ) Prefazione: Questo libro corrisponde alla parte più significativa del mio Diario dal 1988 a fine 1997; nel libro è descritta l’avventura spirituale di quegli anni; essa corrisponde all’unione che si può instaurare tra il Cielo e la Terra . Da parte mia questa è una testimonianza di fede e di speranza nella redenzione cristica e da Parte Divina è una testimonianza della cura che Dio come Padre, o Figlio o Madre Spirito Santo hanno per gli uomini specialmente quando si incamminano decisamente sul loro peculiare sentiero spirituale aiutati dalla Madonna, la Corredentrice. Mentre sono stato preciso e puntuale nella mia vita pratica esercitando la professione del ragioniere fino al 1996, nella vita spirituale sono sempre stato in ritardo come nel caso di questo mio primo libro che avrei dovuto già pubblicare da diversi anni. Le cronache notturne che riferisco Vi stupiranno come hanno stupito me. E sono tutt’ora in corso per grazia di Dio. Tra le Grandi Visioni e Teofanie ho incluso anche episodi meno grandi, ma che mi sono sembrati utili per illustrare il rapporto che il Cielo si degnato di intrattenere con me, uomo qualunque. Il Signore Dio Padre, il Signore Gesù, la Madre Spirito Santo, la Madonna, il mio Angelo Custode Beniamino e l’Angelo di Casa Ceccarini mi hanno fatto fare un cammino inimmaginabile, che è possibile anche per Voi poiché Dio, il Tutto, ci ama tutti allo stesso modo. Dedico questo libro a tutti coloro che cercano di scoprire il senso e lo scopo della loro vita terrena e le ragioni delle ingiustizie e del dolore. A tutti ricordo che il Signore Gesù è il Redentore e Salvatore dell’uomo, a qualunque popolo appartenga; ma è importante tener presente anche il ruolo degli Angeli nella vita della Terra e degli uomini che la abitano; ricordo in proposito che come ogni essere umano ha il suo Angelo Custode, anche ogni focolare ha il suo Angelo, l’Angelo della Casa, che ci protegge e ci aiuta anche nel rapporto intimo con il nostro Dio; il mio caso è solo un esempio. A tutti consiglio di studiare il Catechismo dell’Ordine Gesù Redentore ( www.ordinegesuredentore.it ), che è stato definito una via sicura, per il proprio tirocinio spirituale. Le meraviglie della mia avventura testimoniano la presenza amorevole di Dio nella nostra vita e possono avverarsi per ciascuno di voi, basta un impegno serio nell’ascesi e nel rapporto con la Divinità interiore e con tutti gli altri esseri viventi. 1
  • 2. 2 Marzo 1988 Sogni a colori Questo è il mio primo diario sul quale scriverò soltanto eventi particolari, ho deciso di iniziarlo dopo che ho sognato (o visto) Gesù. Comincio dall’ Aprile/Maggio del 1987. L’avvocato Tullio Barsotti mi portò un suo libro sulle registrazioni dall’Aldilà (“L’Aldilà al registratore”, Edizioni Calosci, Cortona). Non lo ringrazierò mai abbastanza, né lui né chi lo ha mandato. Lo lessi a Luglio e la lettura m’interessò. Da allora cercai e lessi altri libri di parapsicologia. Nel Settembre/Ottobre dello stesso anno 1987 mi accadde un fatto straordinario: per due volte nel giro di un paio di settimane sognai a colori poco prima di svegliarmi. Non mi era mai capitato prima. Poi trovai in una libreria, due libri di Paola Giovetti che cercavo da tempo. In uno di questi racconta di chi ebbe - come dimostrazione delle facoltà divine - la possibilità di vedere delle luci o di vedere colori, o luci meravigliose che esistono nell’Aldilà. Così, cominciai a pensare che le Immagini delle luci colorate che avevo visto non erano un sogno. La prima volta che ho visto Gesù. Visione: Un paio di settimane fa ho sognato (o visto) Gesù che stando alla mia sinistra - un po’ dietro di me - teneva un bimbo che somigliava a Nicola in collo e lo carezzava sorridente. Anche questo “sogno” l’ho fatto poco prima di svegliarmi. Nel passato non mi sono mai accaduti episodi simili, salvo quello che scrissi in una poesia: mi sognai di esser morto e di vedere il mio corpo steso su un lettino di una sala operatoria con le mie tre donne - mia moglie e le mie figlie - intorno. Io vedevo tranquillamente la scena mentre salivo verso il cielo, osservato dal volto di un vecchio scolpito in una nube. Per il resto ho sempre avuto molte sensazioni, specialmente durante particolari periodi coincidenti con fasi negative. Ad esempio, mi svegliavo con la sensazione che qualcosa di negativo mi accadesse durante la giornata; molto spesso l’evento si verificava. Ma mi è accaduto anche per eventi positivi. Tuttavia non ho mai approfondito certi aspetti spirituali della vita ai quali, d’ora in avanti, dedicherò almeno un po’ del mio tempo libero. Dal Luglio del 1987 ho cominciato a leggere libri di parapsicologia, il Vangelo e libri di altre religioni. Per me fu particolarmente importante cominciare a leggere i libri dei Maestri Invisibili del Cerchio Firenze 77 (Ed. Mediterranee); che spiegano la Vita in modo nuovo, logico e appagante. Insomma, sento il piacere e l’interesse vivissimo a scoprire i lati misteriosi della vita sui quali ho riflettuto a lungo nella mia giovinezza. I libri di parapsicologia che sto leggendo sono interessantissimi; tra di essi cito quelli sui Figli di Luce, che confermano gli insegnamenti nuovi dei citati Maestri del Cerchio. E per il momento non ho altro da scrivere salvo una preghiera: che Iddio aiuti i miei cari e me, e tutti coloro che soffrono. E così sia! Grazie a Gesù. Il dito della Terra 1 Agosto 1989 Stanotte mi sono perso nei tuoi colori più belli: quello cosparso di luci tremanti e l’altro pieno di bianche spume; finche mi sono sentito immerso nel tuo cielo e la terra mi parve lontana. Non vedevo più alberi e prati, né sentivo il cupo rimbombo delle onde sulla scogliera. E fu allora che mi accorsi del dito della Terra sulle mie spalle 2
  • 3. che mi teneva sospeso nell’aria. 5/1/1991 Sogni o Visioni? (La danza e l’inferno) Mi sono trovato a guardare il panorama insieme ad un gruppo di persone, tutti affacciati ad un muretto che circondava un burrone. Vicino al mio gruppo, in un altro punto del muretto, quasi di fronte al mio c’erano diverse persone insieme. Ad un tratto una di queste persone cominciò a cadere scivolando dal muretto. Le altre rischiarono la loro vita per tirarlo su e quando sembrò che tutto fosse tornato normale, un’altra persona cominciò a scivolare e tutte le altre insieme, ciascuna rischiando la propria vita andarono ad aiutare gli altri. Sembrava che danzassero, sia quelli spenzolanti fuori dal muretto che quelli dentro il muretto. Insieme salvarono anche la seconda persona che stava per cadere. Quando tutti sembravano salvi, un’ altra persona cominciò a scivolare verso il burrone e di nuovo il gruppo s’impegnò per salvarlo. Sembrava una danza di corpi, braccia e gambe in bilico su quel muretto sul vuoto sotto di loro, più che una lotta per la vita. A quel punto mi resi conto che dovevo aiutarli, ma la paura di cadere mi trattenne. Intanto quell’incredibile “gioco” di squadra tra cadute e recuperi all’ultimo momento continuava. Allora decisi di andare ad aiutarli e mi precipitai verso di loro per un sentiero ripido... Fu a quel punto che le Immagini si interruppero; è stato un sogno od una Visione? Il significato delle Immagini ora mi è chiaro: Non limitarti mai a guardare. Non pensare solo a te stesso, quale che sia il pericolo. Gli altri, non fanno mai parte di un altro gruppo, bensì del tuo, cioè di te stesso perché tutto è Uno. La vita del gruppo è la vita dell’Umanità che è sempre più importante di quella del singolo; tuttavia tutto il gruppo deve saper rischiare la propria vita per ogni suo componente. Tutti per uno ed uno per tutti, insomma. Impara dai topi, dalle formiche e dagli altri animali, a vivere in comunione. Il tuo intervento serve sempre, anche se è tutt’altro che indispensabile. Ma ero sveglio o dormivo? Ho sognato oppure ho avuto una Visione. Mentre mi chiedevo se fosse un sogno o una Visione ho visto altre Immagini più complesse e più penose: Stavo viaggiando su un camion verso le montagne, ma alternavo momenti coscienti a momenti in cui non mi sembrava di essere io. Ricordo che chiedevo informazioni in un paese di montagna; ho visto bene il bar e la piazza prospiciente una chiesa. Ma le persone erano reticenti. Finalmente una specie di tassista mi accompagnò con uno strano veicolo. Ricordo solo una grande stanza, tetra e lurida con una quarantina di bambini dentro; nella stanza c’erano grandi vasche di legno, mezze piene di un’acqua sporca e nauseante. Una persona ambigua li lavava in qualche modo. Intanto guardavo i bambini; erano in condizioni miserevoli e assurde. Alcuni nudi, altri vestiti nell’acqua; una bambina aveva un bellissimo vestito bianco di vecchia fattura; sembrava una bambola messa così per traverso in mezzo ai bambini. Io ero presente a me stesso in quel momento, ma ero privo di emozioni - che non fossero lo stupore e il ribrezzo per quello squallore. Quel tizio infernale che lavava i bambini senza sapone in quell’acqua sporca mi faceva capire che mi avrebbe venduto i bambini, tutti insieme, tutti e quaranta. Ma io non avevo soldi con me, allora tornai indietro al paese di montagna al bar dov’ero stato prima per chiedere informazioni. Trovai tante persone riunite, come se mi aspettassero: giovani, vecchi e bambini. Cominciai a parlare e narrai del posto infernale dove avevo visto una quarantina di bambini sofferenti e impauriti che aspettavano di essere liberati. Facevano finta di non sapere. Gli occhi degli adulti erano bianchi, senza iride e pupille. Erano occhi senza alcuna espressione, il loro atteggiamento disinteressato più che annoiato. L’ho collegato con il mio stare a guardare la danza sul vuoto delle Immagini precedenti. Solo i bambini - i quali avevano occhi normali - stavano attenti al mio racconto. Infine, qualcuno di quegli uomini riacquistò occhi normali e cominciò ad interessarsi a quello che dicevo e proponevo. Ma erano troppo pochi! Allora ricominciai a convincere quei pochi a partecipare alla liberazione di quei bambini, ma quando capii che ben difficilmente mi avrebbero aiutato, dissi loro - piangendo - che li avrei riscattati comunque, anche da solo. Anche questo è stato un sogno o una Visione? Mi sembrano Immagini molto significative. Nelle prime ho fatto ciò che dovevo fare solo dopo molte titubanze; nelle seconde ho sollecitato gli altri a fare il proprio dovere. Le seconde Immagini o il secondo sogno - molto articolato e preciso per essere un sogno - possono corrispondere al comportamento che terrò in futuro. 10-2-1991 Il Bosco diventa una sola pianta Quando sono immerso nella natura è come se ritornassi a casa, ma è in montagna che io mi sento più a mio agio. 3
  • 4. Immensi agglomerati di materia, quei mille ruscelli e quelle piante innumerevoli mi donano serenità e pace. E non mi stanco mai di guardare ogni cosa vivente e le stesse rocce o quelle bellezze arboree coperte di muschio. Ieri stavo guardando, dal basso, con l’ultima luce del giorno i grandi abeti che stavano sopra di me; li ammiravo ad uno ad uno e poi tutti insieme. Ad un tratto non li ho visti più: da quel momento ho percepito una sola pianta verde, con piccoli rami tutti uniti tra loro con una tenue luce tra ramo e ramo. E per un po’ ho visto questo mirabile bosco. Poi mi sono accorto della stranezza e ho rivisto le singole piante. Ma mi è venuta la curiosità di scoprire se era semplice immaginazione o quella strana visione non fosse un sogno ad occhi aperti o un errore del mio sistema visivo. Allora ho riguardato tutte le piante del bosco, non ad una ad una, ma tutte insieme. Di nuovo, ad un tratto - ma questa volta ho percepito l’attimo della mutazione visiva - ho rivisto la bellissima unica pianta, o meglio il bosco tutto insieme nella luce verde e pallida e ho conservato per un po’ la stupenda, anomala, visione. Il giorno dopo ci ho riprovato da più lontano ed ho visto un’unica, immensa pianta dalla base fino all’ultimo ramo. E ho capito che in certe condizioni l’occhio e la mente umana possono sublimare ciò che vedono. Ma ho compreso una cosa ancora più bella: le piante di un bosco si debbono vedere anche come un insieme di creature vegetali che formano un soggetto ideale e reale allo stesso tempo: il bosco appunto, che trae la sua vita dal mondo minerale: dalla terra, dall’aria e dall’acqua. Ho così riscoperto la sacralità della Natura. 23/5/91 S. Teresa del Gesù Bambino Ho visto Immagini ultraterrene, o almeno così mi pare: mi sono trovato in una grandissima piazza pavimentata con grandi pietre squadrate (simboleggiava il mio cuore); poi l’attenzione si è concentrata su un punto ed ho visto il ritratto di S. Teresa del Gesù Bambino per terra sulla sinistra. Una delle grandi pietre aveva un bordo stondato mentre il commento con l’altra pietra era perfetto. Il pavimento della piazza copriva il sottosuolo in modo che niente dal sotto potesse passare attraverso il pavimento, nemmeno dai commenti di quelle enormi mattonelle di pietra pesante; dopodiché sempre vedendo questa stessa scena ho capito che quella grande piazza - con tale pavimentazione - rappresentava la mia anima o il mio cuore e che solo facendo saltare qualche pietra avrei potuto liberare il mio più profondo sentire, il vero sentire della mia coscienza. Ecco dunque il mio attuale problema: rompere quel pesante pavimento, ovvero sublimare i miei difetti ed i miei egoismi. Il bordo stondato di una della grandi pietre sta a significare che riuscirò ad alzare quella pietra. 7/9/1991 La fotografia dell’uomo della Sindone Ho visto dentro di me, in fondo al mio cuore, la fotografia dell’uomo della Sindone, così come vidi quella di S. Teresa del Gesù Bambino. Il significato per me è: Gesù è tutt’ora morto dentro di te, sepolto dalle grandi e pesanti pietre che pavimentano il tuo cuore. 12/11/1991 Gesù Giovane Ho fatto un brevissimo sogno a colori; dell’ambiente non ricordo nulla salvo la vivacità dei colori, ma alla mia destra, mi è rimasto impresso il volto di uomo giovane con la barba corta di un biondo rossastro; era un volto sorridente, diverso dall’espressione dei Fotogrammi o Immagini del 12 o 13 Ottobre che ho dimenticato di scrivere sul diario; allora i colori dei capelli e della barba erano più scuri, quasi neri ed era più magro. Appena l’ho visto ho avuto l’impressione che fosse il volto di Gesù, ma forse, questa volta è solo un’impressione perché l’Immagine è scomparsa dopo una frazione di secondo, e comunque non so se quello fosse stato il volto del Figlio dell’Uomo come negli altri casi (penso che siano Immagini di un altro piano di esistenza; forse l’astrale). Forse era proprio il volto di Gesù giovane che mi hanno fatto vedere in risposta alle mie ricerche sui Suoi anni giovanili. Stupore e incredulità per quello che mi succede in meditazione; questa è la mia reazione, unita alla gratitudine. L’incredulità deriva da questa conclusione: io sono un uomo del tutto normale, con i pregi ed i difetti di un normale cristiano. Ma è proprio possibile che io possa veramente vedere queste meraviglie? E perché ? Per grazia di Dio. L’occhio di Dio 4
  • 5. Dentro me ho visto un occhio molto grande; l’iride era marrone. Si potrebbe pensare che fosse l’occhio di Dio, ma io non so più cosa pensare. DISEGNO 22/1/1992 - 10/2/1992 L’Ultima Cena? Ho visto tante volte un quadro o una scena con Gesù che parlava agli Apostoli. Forse l’ultima cena di un pittore o una serie di ultime cene di vari pittori più o meno uguali. Il colore dell’abito di Gesù seduto a tavola è sempre rosso sangue, ma mi pare più un dipinto che una scena; ma è una scena? Quando i veli man mano cadono vedo questa Immagine ma mi sembra sempre più o meno la stessa, ma non ne sono sicuro. E’ l’atteggiamento di Gesù che parla o ascolta che mi fa pensare che sia la stessa Immagine o lo stesso quadro. Ma la vedo troppo da lontano, non vedo i dettagli: è come se fossi all’entrata di una grandissima stanza, con il soffitto molto basso e scuro, non paragonabile con tutti i quadri che ho visto sull’Ultima Cena. P.S. Nei mesi scorsi ho consultato i libri d’arte dei pittori italiani di ogni epoca: nessun quadro assomiglia a ciò che vedo quando mi concentro sulla meditazione. 20/2/1992 Meraviglioso spettacolo a colori Ho visto uno spettacolo pirotecnico a colori; meraviglioso è dir poco, ma man mano che mi avvicinavo i fuochi d’artificio assumevano le sembianze di musi bellissimi di animali a colori: stava accadendo che i fuochi partivano dal basso come normali fuochi, per poi diventare un muso di cane o di orso quando arrivavano in alto dov’ero io; per ultimo ho visto un fuoco che è diventato come una grande moneta che saliva in alto girando vorticosamente su sé stessa, bianca con macchie nere. Quando essa è esplosa lentamente davanti a me, come al rallentatore affinché la vedessi bene, si è gonfiata rivelando il muso di un gatto nero con chiazze bianche, bellissimi occhi azzurri e baffi neri neri ed una bocca rosa come quella di un bambino: la bocca, pian piano, ha cominciato a sorridere a me, non come quella di un gatto, ma con un sorriso umano, e mentre attorno c’erano altri fuochi, io solo il gatto guardavo. Poi la scena è finita. DISEGNO 6/4/1992 L’Ultima Cena Visione: La scena che vedo è sempre la stessa, o almeno così mi pare. Una tavola apparecchiata, molte persone, un soffitto molto basso e buio e la luce arriva solo fino a poco sopra la testa dei commensali. E’ l’Ultima Cena, e vedo sempre Gesù, voltato sulla destra che parla ad uno degli Apostoli. Ma lo vedo da lontano. Ma com’è che vedo quella scena? Forse riemerge dalla mia mente? Ma perché lo vedo solo quando sono concentrato e con l’occhio sinistro (che uso per leggere) e non con l’occhio destro (che uso per guardare lontano?). E’ un quadro? Può darsi, ma non l’ho ancora trovato nei libri d’arte che ho, né nell’enciclopedia della religione. In verità, vedendo da lontano (fondo stanza, per intendersi) non riesco a vedere neppure bene se parla o ascolta. A me sembra che parli. E’ la scena di un film che mi è rimasta impressa? Oppure è un fotogramma di quell’Ultima Cena di duemila anni fa? Quest’ultima dovrebbe essere l’ipotesi giusta. Ma non è questo il problema. Il problema è: che significato ha? Perché la posso vedere a piacer mio? Forse perché le mie meditazioni, i miei scritti sono tutti incentrati sul Padre Celeste e Lui mi vuol far capire che io debbo volgere la mia attenzione anche su Gesù, perché è Lui la Via? Oppure perché sono affascinato dalla vita di Gesù? Non lo so, spero prima o poi di capirlo. Oppure mi si vuol dire che quello è il modello a cui devo uniformarmi se voglio passare per la porta stretta. Grazie a Gesù. 5
  • 6. Ed ancora: questa Immagine vuol dire che devo fare più spesso la comunione? Oppure che devo andare più spesso in mezzo alla gente per parlare ed ascoltare? Forse vuol dire tutte e due le cose. Per la seconda mi domando: ma son pronto? Supponendo che fossi pronto l’ipotesi giusta dovrebbe essere più semplicemente: seguimi! Settembre 1992 Il gigante interiore Ho visto - per una frazione di secondo - una specie di gigante che si stiracchiava dentro di me. Si stava svegliando? Chi era? Forse la parte migliore di me stesso di origine divina, ovvero il mio Io divino o Sé Superiore, che si sta ridestando dentro di me? Mi pare un’ipotesi possibile, anche se immodesta. 18/10/1992 Gesù e S. Teresa di Lisieaux Visione: Mentre ero in meditazione ho visto due figure molto rapidamente in successione: - la prima mi è sembrata S. Teresa del Gesù Bambino; - la seconda, sfolgorante di Luce, con un abito dai colori vivaci mi è sembrato Gesù. Tra i colori prevaleva il rosso e la foggia di epoca passata. Le figure erano piccole e con il corpo molto più piccolo rispetto al viso, ma le ho viste abbastanza distintamente, anche se troppo brevemente per essere certo. In verità erano loro, ma è la mia incredulità che mi fa mettere in forse ciò che vedo ed il mio continuare ad essere una persona concreta che continua a chiedersi: ma come è possibile che tu possa vedere Gesù? Soltanto per Grazia Divina. DISEGNO 3/11/1992 Il mondo invisibile e il Maestro Interiore Tutto ciò che mi è accaduto finora durante le meditazioni mi sembra che sia accaduto per darmi le prove che sono sulla via giusta; una sorta di incoraggiamento per chi non ha né guru, né altri maestri viventi su questo piano d’esistenza, ma è solo e semplice col suo Maestro Interiore. Questi, di tanto in tanto, per amore o bontà fa in modo che io abbia fugaci accessi al mondo invisibile e così sono incoraggiato e stimolato a continuare, sempre più meravigliato. Ed io non so che dire: ammiro, ringrazio e prego. 12/12/1992 Il Bambino di Luce e la Madonna Visione: ho visto un bambino fatto di Luce come sospeso nell’aria che muoveva braccia e gambe. Vicino a Lui, una donna molto luminosa, ma non tanto quanto il Bambino, vestito all’antica. E’ una scena del mondo astrale di 2000 anni fa? Sarebbe la prima volta che vedo la Madonna. Questa scena è durata poco, non so quantificare quanti secondi. La Luce proveniva da punti luminosi che erano nel corpo del bambino; la Luce era continua, chiarissima, più chiara di quella che emanava dalla figura di donna che ho guardato meglio in un secondo tempo perché il mio sguardo si è fissato sul Bambino. Solo dopo un po’ ho guardato bene la donna, alta e magra rispetto al Bambino, che emanava una luminosità più tenue di quella del Bambino. Tanto è lo stupore che non so che dire. DISEGNO 6
  • 7. 14/12/1992 La Madonna Stanotte ho avuto una nuova dimostrazione della straordinaria attenzione che Dio ha per noi. Che ieri l’altro si trattasse di Gesù Bambino non avevo alcun dubbio, ma quella figura di donna, in piedi vicino a lui che lo guardava era proprio la Madonna? Non ne ero sicuro, anche se era molto probabile, ma ora la silenziosa conferma è arrivata a quel (San) Tommaso che sono io: ho visto una serie di fotogrammi che scorrevano, come capita talvolta alla televisione quando non si capta bene il segnale; erano tutti color marrone cioccolata, finché ad un certo punto l’Immagine si è fermata e ho cominciato a vedere meglio i fotogrammi, ma sempre indistintamente (percepivo un quadro) finché la visione è stata chiarissima e ferma: ho visto il volto della Madonna, una specie di quadro a mezzo busto, come fosse sopra ad un altare; cercherò di rivedere quel volto; quello che è sicuro è che non è il volto della Madonna raffigurata a Montenero. Grazie eterne alla Madre di Dio e nostra. DISEGNO Roma, 7/8 Gennaio 1993 Ho visto la mente di Dio? Visione: incredibile ma vero, io ho visto Dio, o meglio un Suo aspetto o la Sua mente. Ho visto una luce a forma di cuscino, lunga circa un metro ed alta circa 30 cm, posata su di un piedistallo alto circa 70 cm. La Luce, bianca e luminosa e senza alone non offendeva la mia vista interiore; potevo guardarla. Tra me e la Luce, spostato sulla destra il corpo di un uomo vestito all’antica con una specie di tunica rossa che mi dava le spalle. Immagino che sia stato Gesù, ma non ne sono sicuro perché lo vedevo di spalle tra la Luce e me. La Sua figura era d’altezza normale, quella di un uomo magro, abbastanza alto ma non troppo; per intenderci, circa un metro e settanta (ma era senza aureola). I suoi avambracci non penzolavano sui fianchi, perciò immagino che avesse le mani giunte, in preghiera, sul suo petto. La Sua testa era leggermente piegata in avanti in segno di rispetto e la Luce Gli arrivava fin quasi alle spalle. Non ho udito alcun suono. La Luce è un aspetto di Dio; la Luce era parzialmente coperta dal corpo di Gesù; arrivava, in altezza fino al petto della figura umana che ho già descritto. Questa Luce, più o meno, era come un grande cuscino, posto su di un piedistallo largo, in apparenza fatto di pietra. Questa Luce che giaceva sul piedistallo era molto alta rispetto alla lunghezza. Grazie eterne a Dio. DISEGNO Posso farvi un’altra descrizione: ricordo di aver visto in un film una Luce simile, ma quella era posta su di un trono; mi pare di averla vista in un vecchio film sulla vita di Mosè, quella famosa del roseto che bruciava senza bruciare descritta dalla Bibbia sul monte Oreb (Esodo, 3). Ebbene, Mosè la vide senza nulla davanti; questa mi pare la differenza della scena; ma Lui era un grande della storia, mentre io sono un lillipuziano. 16/1/1993, Roma Papa Giovanni Paolo II° Visione: ho visto Papa Giovanni Paolo II° in piedi all’altare mentre beveva dal calice il Vino-Sangue di Gesù. 20/1/1993 Santi in meditazione 7
  • 8. Visione: ho visto molte creature silenziose, tutte con l’aureola dei Santi: tutte con corpi molto più piccoli dei nostri, ma in tutto simili. In quale piano d’esistenza erano? Forse nel piano mentale. Erano Santi in meditazione. La stessa - o simile - visione l’ha avuta il grande Yogananda (li classificò come Yogi dell’Himalaya). DISEGNO Senza data San Francesco ed io In quei giorni del 1992 potevo vedere la scena dell’Ultima Cena a piacer mio. Bastava che concentrassi la vista del mio occhio sinistro, non dell’occhio spirituale ( ma forse sono collegati). Fatto sta che potevo rivederla in ogni momento, ma sforzavo l’occhio, finché un giorno mi si annebbiò la vista. Andai dall’oculista senza dir nulla dei miei sforzi visivi; lui disse che l’annebbiamento dipendeva dalla rottura di un capillare da quale era uscito sangue. Dopo mi ricordai della cecità di S. Francesco e compresi una delle tante cose che ci differenziano. Lui scelse di vedere Gesù e divenne cieco, ma Santo. Io scelsi il mio occhio; così son rimasto un comune mortale, nonostante le visioni perché non sono certamente merito mio. Da quei giorni non son più riuscito a vedere l’ultima Cena, nemmeno provando e riprovando. E’ la solita libertà di scelta che il Padre ci dà…, ma poi siamo responsabili del nostro comportamento Ecco il significato di quella scena dell’Ultima Cena e di tutte quelle successive. Senza data Vieni, lascia tutto e seguimi. Incredibile, ma vero. E’ come se il Signore Gesù mi avesse invitato moltissime volte a cena per dirmi questo: diventa un apostolo, uno come noi. Nel 1992 non potevo ancora pensare una cosa del genere. Anche oggi mi sembra incredibile, per uno come me. Eppure tutte le visioni non possono che avere questo senso. Maria è la madre del Cristo, un’anima celestiale che incarna il Principio femminile; questo lo so bene; d’ora in avanti voglio iniziare un discorso anche con Lei; ho bisogno dell’aiuto di tutti perché voglio unirmi a Gesù pur restando nella mia famiglia; penso che sia possibile perché dopo duemila anni il Cristianesimo si è diffuso e Lui da noi desidera una partecipazione diversa da quella che chiese agli Apostoli a quel tempo (o almeno così mi pare). E se non fosse così il Padre me lo dirà chiaro e tondo. Tutto è possibile se avrò sufficiente Fede e fiducia in Dio. Proverò giorno dopo giorno con perseveranza per diventare degno, anche se sono consapevole delle mie povertà. Grazie eterne a Gesù e alla Madonna! Trieste, 17/5/1993 Esseri scultorei con l’aureola Visione: non so a che ora mi sono svegliato, ma mi sono subito raccolto in meditazione. Non ho visto la caduta di veli o di nebbie, ma materia solida che impediva la vista; qualcosa simile a quel che accade in tv od un imballaggio che fosse modellato su oggetti ( come ho visto altre volte ). Poi ho visto figure umane più grandi delle solite con l’aureola, le ho viste stagliate nel cielo in assenza di gravità; poi ho visto il solito schermo a puntini ben ordinati, tutti alla stessa distanza l’uno dall’altro in linee ordinate una sopra all’altra, anch’esse alla stessa distanza l’una dall’altra. La perfezione della Vita! Dopodiché ho rivisto altre figure di una bellezza scultorea, come le altre, contro un bel cielo celeste con nuvole bianche, come se vivessero in cielo. Nemmeno questa volta ho riconosciuto alcuno, anche perché la visione di ciascuno era molto veloce. La grande croce Pochi giorni fa, in meditazione, ho visto d’improvviso una croce alta, con un uomo inchiodato, ma non è stata una visione chiara; il legno era molto scuro, ed era come incombente su di me, io ero sotto e la vedevo dal basso, ma l’Immagine è sparita senza che potessi metterla a fuoco. 8
  • 9. DISEGNO E’ possibile che sia sparita perché nella meditazione si è inserito, senza la mia volontà, un pensiero di lavoro. La visione chiarissima di stanotte riguarda, forse, un altro piano, la cosiddetta zona dei cieli delle religioni? Ma non ricordo dov’è, se nel piano astrale o in quello mentale. Che dire, cara Chica, tuo marito è un uomo benedetto dal Signore; se non altro per tutte queste visioni che, grazie a Dio continuano da molto tempo, ormai. Talvolta ho l’impressione che si perfezionino, dentro di me, i sensi di corpi diversi da quello fisico, in special modo la vista. 16/9/1993, Trieste Gesù, ci trascina all’unione con Dio Visione: sono tornato in camera dopo mezzanotte, stanco e assonnato; in pratica era già iniziato il nuovo giorno e non avevo neppure letto una riga, né pensavo di poter meditare, tanto avevo voglia di dormire. Ma appena mi stavo per coricare ho pensato che potevo provare; ho scelto di meditare sull’unione di tutti gli esseri in uno solo; ho sentito subito il sangue pulsare nelle orecchie e dietro la testa, come nei momenti migliori ( penso che si tratti del battito potente che occorre per irrorare di sangue l’occhio spirituale o chissà che altra cosa dentro di me ). Ho quasi subito avuto o visto una Visione meravigliosa: Ho visto Gesù ( ed era un po’ che non lo vedevo ) splendente di Luce d’oro a grandezza naturale. Era come sospeso nell’aria e sopra di lui, poco sopra, c’era una Luce d’oro, ben formata come un Sole splendente, ma che non offendeva la mia vista. Poi, lo sguardo si è posato di nuovo sulla figura di Gesù in vesti dorate e luminose; ho visto che le Sue braccia erano stese lungo il corpo; la sua mano sinistra e la sua mano destra stringevano la sinistra e la destra di altre due creature di Luce ai suoi lati, vestite esattamente come Lui e splendenti della stessa Luce d’oro. La testa di queste Creature di Luce era più o meno all’altezza dei fianchi di Gesù. Queste Creature lucenti avevano un braccio esterno – destro l’una, sinistro l’altra – disteso lungo il corpo all’altezza del loro fianco per tenere, a loro volta, la mano di un’altra Creatura di luce, sottordinata a loro stessi; il braccio interno, sinistro l’una, destro l’altra delle due prime creature, tenevano le mani di Gesù che stringeva con forza le loro. La mia attenzione si è fissata particolarmente sulla mano destra del Salvatore che teneva con forza quella della Creatura a Lui sottordinata (affinché ne potessi constatare la forte tensione muscolare, simbolizzante lo sforzo che faceva). Insieme, questi corpi lucenti, riproducevano la parte finale del triangolo isoscele delle Coscienze al cui vertice c’è il Cristo (la Coscienza Cosmica o Cristica, come la chiamano gli orientali). Ho riconosciuto soltanto Gesù, anche perché è l’unica figura su cui si è soffermato il mio sguardo. Questo triangolo di Esseri di Luce era come sospeso nell’aria con sopra il Sole d’oro. D’un tratto ho visto un movimento che mi è parso reciproco: il Sole d’oro si è come abbassato e gli Esseri del triangolo si sono come alzati e si sono fusi nel Sole d’oro, senza che questo aumentasse di volume. I muscoli della mano di Gesù mostravano con quanta forza Egli trascinava con Sé l’Umanità verso Dio. La parte terminale del triangolo delle coscienze poi divenne quasi un filo d’oro, forse per effetto della velocità o della distanza. Tutte quelle Creature di Luce, e prima fra tutte Gesù, si fusero con Dio ed in Dio. Eppure un attimo prima erano splendide nella loro individualità, ma siccome tutto è UNO non c’è vera separazione nel Piano Divino; la separazione è soltanto virtuale, quel tanto che è necessario ad esaltare la nostra qualità individuale per poi trovare completamento nella Coscienza Assoluta, con tutti gli altri esseri. Dopodiché questo Sole si è ancora abbassato come se venisse verso di me. Poi, la Visione è sparita; ho avuto il privilegio di vedere la Gloria della fusione in Dio degli Esseri e al contempo la Gloria del Cristo che Salva. Nella chiesa dei frati di Borgo Cappuccini c’è un dipinto con una simile scena (statica naturalmente). Non so quanto durino queste Visioni, perché perdo cognizione del tempo, ma penso che durino poco, un certo numero di secondi. La forma del triangolo isoscele degli esseri era simile a quella che ho visto alcuni giorni fa di sole Luci bianche ed era anch’essa assai stretta o aguzza, a significare – come dicono i Maestri del Cerchio Firenze 77 (Edizioni Mediterranee) – che le coscienze evolute sono pochissime rispetto a quelle che debbono ancora ampliarsi. Il Sole d’oro è un diverso aspetto di Dio che la prima volta ho visto sotto forma di un grande Cuscino di Luce sul piedistallo con la figura umana del Cristo (così penso) di spalle. Erano pressappoco così: dal vertice del triangolo molto aguzzo, era rappresentata solo la parte superiore, quella degli Esseri di Luce o Santi. Non è stata rappresentata la parte media inferiore del triangolo con le coscienze delle persone normali e dei cattivi soggetti, le coscienze degli animali, delle piante e dei minerali. Questa Visione rappresenta: 9
  • 10. 1) Che Dio è Assoluto e che nessun essere si distacca effettivamente da Lui. In realtà neppure un granello di sabbia, che vive di vita macrocosmica, si distacca da Lui (come oggi può spiegare la scienza moderna). 2) Che è Immutabile, anche quando gli esseri sembrano separati da Lui, perché la separazione – per un miracolo divino che non so spiegarmi – è solo virtuale, quantomeno quella del Suo Spirito. 3) Che la separazione è virtuale. La virtualità è dimostrata dal fatto che le dimensioni del Sole d’oro sono rimaste inalterate sia quando gli Esseri apparivano separati, sia quando si sono immersi nel Sole che li ha assorbiti. Non so che dire: sono senza parole, come al solito; ringrazio Dio per queste Visioni, che mi dimostrano la Realtà dell’esistenza degli Esseri oltre la vita su questo pianeta, anche se non ho affatto bisogno di prove, perché l’insegnamento dei Maestri Invisibili del Cerchio Firenze 77 (dei quali ho letto i libri) è logico e convincente. Ma non soltanto, dopo cinque anni di meditazione e di studi qualunque dubbio in proposito, se ne avessi avuto, era stato fugato da tre o quattro anni. Gloria a Dio e a Gesù DISEGNO 8/10/1993 La croce fiammeggiante, la colomba e la stellina Alla mia sinistra ho visto una piccola croce fiammeggiante non molto grande; poi, sempre in meditazione ho visto una colomba posarsi sulla sporgenza di un muro davanti a me, ma un po’sulla destra. Cos’era? Annunciava qualcosa? Meglio tacere, perché ho timore dello Spirito Santo, in quanto non mi sento degno. La stellina che vedo in meditazione, che rapporto ha con la Scintilla Divina nel mio cuore? E’ possibile che siano la stessa Scintilla? Nel mondo divino non c’è né spazio né tempo e perciò la distanza che c’è nel mio corpo (piano fisico) tra cuore e occhio potrebbe essere inesistente nel piano di vita delle stelline. Ne deduco che si tratta della stessa stellina, ovvero della mia Anima o Scintilla Divina. 27/10/1993 I cuori formano un “Insieme”? Ho visto un cuore con una linea rossa. La linea può significare che tutti i cuori sono collegati. E’ la comunione dei Santi dove tutti siamo uniti dall’Amore 30/10/1993 Il Sole bianco che diventa scuro e poi d’oro In meditazione ho visto il sole nascosto dalle nubi ed era bianco; si vedeva appena un circolo più chiaro. Poi ho interrotto la meditazione; quando l’ho ripresa mi è rimasto nella retina o nel nervo ottico o chissà dove il circoletto bianco, ma mentre continuavo a guardarlo è diventato d’oro ed invece di scomparire è rimasto a lungo; poi è scomparso. Ho cercato di rivederlo finché l’ho visto sorgere dalla sinistra, dapprima un circolo scuro scuro, poi piano ma non troppo, è diventato d’oro. E’ il sole che rappresenta il Padre, ho pensato, ma anni dopo, correggendo le bozze, ho compreso che avevo sbagliato. Penso che il sole che ho visto sia quello simboleggiante Gesù: questa Visione rappresenta la Sua calata nel tempo in Palestina circa duemila anni fa; il calendario attuale è sbagliato di circa sette anni, quindi oggi potrebbe essere il 30 Ottobre del 1999. Torniamo al Sole e a Gesù: Gesù entrò nel tempo come “un Sole di Giustizia” di biblica memoria; si sporcò le mani come uno qualsiasi di noi, salvo il peccato, ma noi Lo sporcammo con accuse le più diverse, Lo processammo e Lo crocefiggemmo. Gesù morì sporco di sangue, ma la Sua purezza interiore rimase inalterata, sicché poté risorgere come Divinità in tutto il Suo splendore dalla morte, così come simboleggiano le Immagini di stanotte. Il significato del colore bianco dovrebbe essere la Purezza; quello del giallo-oro la Divinità e quello scuro potrebbe significare un tuffo nella Materia. In tal caso si tratterebbe non di un aspetto di Dio, ma di un aspetto del Cristo. 10
  • 11. risorgere come Divinità in tutto il Suo splendore dalla morte, così come simboleggiano le Immagini di stanotte. Il significato del colore bianco dovrebbe essere la Purezza; quello del giallo-oro la Divinità e quello scuro potrebbe significare un tuffo nella Materia. In tal caso si tratterebbe non di un aspetto di Dio, ma di un aspetto del Cristo. Trieste, 10/11/1993 Il Gesù dormiente Visione: stamani mi sono svegliato verso le 6 poco riposato; ho cercato di dormire senza riuscirci; allora ho riletto la meditazione di Eileen di ieri e ho fatto attenzione a due frasi: 1) la prima: impara a vedermi in ognuno ed in ogni cosa che accade e renditi conto che non c’è luogo dove io non sia. 2) la seconda: quando tu comprendi che contieni tutto entro di te, allora porrai fine alla tua eterna ricerca. Circa la prima frase ho concluso che il Signore dava di Sé due Immagini: a) una personale: riconoscimi in ogni persona; b) un’altra dinamica che attiene ad ogni vicenda della Vita, anche la più piccola: riconoscimi in ogni cosa, o evento o situazione che accade perché io sono dappertutto od ogni azione che osservi. La seconda frase non abbisogna di commento, ma nella sua semplicità illumina il sentiero spirituale di ognuno e conferma che tutto ciò che esiste è Dio, il Dio – Tutto – Uno - Assoluto di cui parlano i cari, invisibili Maestri del Cerchio Firenze 77 (preciso che io non ho avuto il privilegio di assistere alle sedute del Cerchio, ma ho studiato i nove libri dei Maestri ai quali mi sento affezionato e riconoscente ). Dopodiché mi sono addormentato ed erano le sette passate. Mi ha svegliato una luce interiore (la camera era perfettamente al buio); ho guardato in quella luce bianca finché ho visto una superficie marrone; ho continuato a guardare finché dalla materia della superficie marrone (1 ) è emerso il volto del Cristo dormiente, abbastanza grande; aveva i capelli lunghi, ondulati fino alle spalle di un bel colore marrone; aveva baffi e barba e lo vedevo come se fosse sdraiato su un letto e io gli fossi in piedi accanto. Aveva gli occhi chiusi. Dopo un po’ la luce è sparita e con essa la visione. Questa visione penso voglia dire che la Coscienza Cristica dentro di me è ancora allo stato del sonno, mentre circa due/tre anni fa vidi la Sindone; ciò potrebbe significare che ho fatto progressi, ma che mi debbo svegliare e debbo darmi da fare subito affinché il Cristo si svegli o risorga dentro di me, affinché possa vivere la seconda fase della meditazione sopra citata: tutto è dentro di te attraverso il Cristo, apriti a Lui, affinché possa risorgere dentro di te; solo “allora porrai fine alla tua eterna ricerca”. P.S. Incredibile coincidenza, se esistesse la fortuna o il caso, dopo che ho scritto quanto sopra ho letto la meditazione di Eileen del 10 Novembre. La prima frase è: “Giorno per giorno tu diventi (o sei) consapevole di nuovi sviluppi dentro e fuori di te.” Magnifico Signore sono senza parole e sempre di più comprendo quanto è nel giusto il Maestro Kempis quando conclude: “Solo il silenzio è giusta voce” Ed ancora: la meditazione di Eileen di oggi 11/11/1993: 1 Avete presente il telegiornale del Canale 4 ? Da una superficie blu sorge una sfera: è la terra; è una bellissima Immagine. A me stamane è accaduta la stessa cosa: da una superficie marrone è emerso, molto ben scolpito, il Volto Santo di Gesù, ma non era neppure molto magro, come di solito viene rappresentato: non l'avevo mai visto così bene in carne; forse perché, di regola, l'ho visto da lontano, mai così vicino, che mi ricordi, salvo la Sindone che ho visto dentro di me (ma non ricordo quando e, forse, non l’ho mai scritto). 11
  • 12. “Tutto ciò di cui hai bisogno lo hai dentro di te, che aspetta di essere riconosciuto, sviluppato e tirato fuori”. E ancora: “Tu hai dentro di te un grande potere, fai come il seme della quercia...altrimenti esso vive dormiente dentro di te...ora è il momento di tirarlo fuori...sappi che potrai fare tutto perché io sono lì per rafforzare e guidare ogni tuo movimento e decisione...finché strapperai i tuoi legami, ti libererai per crescere come la possente quercia”. Così sia, in ciò confido senza riserve. 25/11/93 Il Sole d’Oro Ho intravisto di nuovo il Sole d’oro, ma non sono riuscito a penetrare i veli. Ma era Dio o Gesù? Se non Li rivedrò insieme non sarò più in grado di stabilirlo. 5/12/1993 Il Sole d’Oro con i raggi puntiformi Stamani ho visto “lo schermo” a puntini appena mi sono svegliato. Poi ho visto un Sole d’oro con i raggi puntiformi, un aspetto di Dio, in alto in un bellissimo cielo; poi ho visto i raggi del Sole; erano innumerevoli e tutti come suddivisi in puntini: un Raggio d’oro composto di innumerevoli puntini separati, un raggio puntiforme insomma. Ho visto perciò il virtuale frazionamento dello Spirito Divino in tante Scintille o Gocce o Stelline o Corpi di Luce o Anime. Tutte le frazioni virtuali dei raggi che non abbandonano mai il Sole, che è il simbolo od un aspetto del Dio Tutto-Uno-Assoluto; purtuttavia ciascuna Scintilla Divina può dare all’uomo la possibilità di vivere nei quattro piani del Cosmo una esistenza apparentemente indipendente dal Raggio ( e anche dal Sole), senza peraltro mai lasciare effettivamente il corpo Santo di Dio. Ciascuna virtuale frazione è libera di vivere quella vita che contribuisce a scegliere, per Grazia del Divino Amore; ma il vero Sé di ogni uomo in Dio rimane in eterno. Infatti si dice che è Immutabile. Quindi ogni essere o punto fa parte del Suo Raggio indissolubilmente. Ogni essere è contemporaneamente collegato a Dio e ad ogni altro essere (ogni punto) che faccia parte dello stesso Raggio. Se ne può dedurre che ogni essere – attraverso gli esseri del suo Raggio che lo precedono e naturalmente Dio – è collegato con tutti gli esseri esistenti (i punti) appartenenti ad altri Raggi del Sole (ecco perché si è fratelli e come fratelli ci riconosceremo nella Comunione dei Santi e saremo “uno per tutti e tutti per uno”). Io penso che ogni Raggio corrisponda ad una Virtù, Qualità o Potere o Potenza (ad esempio quella di guarire) Divina. Penso che Gesù abbia incarnato il principio maschile mentre quello femminile è stato incarnato dalla Beata Vergine Maria. Oggi è un bellissimo giorno per me, un giorno benedetto; ed è Domenica 5 Dicembre 1993. Mi stavo dimenticando che uno di questi raggi sui quali sono poste le nostre scintille Divine come punti è il cosiddetto Raggio di Maria; chi è collocato su questo Raggio ha alcune delle qualità e Virtù della Madre del Cristo, anche se sulla Terra non le possiede. Gloria a Dio ed al Suo Santo Spirito. 11/12/1993 Il Sole d’Oro Al risveglio, ho visto subito i puntini del mio piccolo schermo interiore, ben allineati e poi, quasi subito ho visto il Sole d’oro vicino vicino, in fronte a me, appena più in alto. E potevo guardarlo fisso. Era senza raggi puntiformi. La visione è durata poco, ma è un grosso progresso perché c’è voluto un po’ di prove nei giorni precedenti per vederlo così da vicino in questo modo. Anche oggi è un gran giorno e rendo grazie. La mia vista interiore fa progressi incredibili nei piani più alti fino a quello più sottile e più alto di tutti, ma non per merito mio. Ti sono grato, Padre Santissimo. 12
  • 13. E come al solito non so che altro dire o fare che non sia esserti grato. Era un aspetto dell’Assoluto e rappresentava il virtuale frazionamento di Dio negli Esseri. Muggia, 19/1/1994 Gesù e Sua Madre Visione: ho visto di nuovo Gesù, al naturale bene in carne: sprizzava salute. L’ho visto poco dopo aver veduto il solito “schermo” di puntini bene allineati in linee orizzontali, tutti alla stessa distanza. Era molto vicino, completamente vestito, sulla mia sinistra; alla Sua destra una figura di donna, indietro rispetto a lui; anch’essa sprizzava benessere e tranquillità. Penso che fosse la Madonna; il mio sguardo si soffermava ora su di Lui ora su di Lei. Intorno, ma sempre sulla destra, altre persone, non molte però, sempre a grandezza naturale; non era una visione simile a quella sfolgorante di luce d’oro, che fu inglobata dalla Luce di Dio (il grande Sole, un aspetto del Padre Celeste). Questa volta erano tutti in penombra, soprattutto al di sotto del petto, con tonalità marrone. La luce era come se fosse dietro alla loro testa, ma in queste grandi figure non era evidente. Poi lo sguardo si è spostato in secondo piano, rispetto alle figure che ho appena descritto, ed ho visto numerose altre persone, più piccole; anche nel loro caso la luce era dietro la loro testa, ma non vedevo distintamente la parte inferiore del corpo dal ginocchio in giù, per intendersi. In queste figure lontane la luce, più piccola, era più nitida e proveniva da dietro la loro testa. Penso che sia la Scintilla Divina che ha ognuno di noi (l’aura è un’altra cosa): io penso di vedere la mia - quando mi concentro sull’occhio spirituale - alla sinistra del campo visivo dell’occhio sinistro. Di questa parlerò ancora, ma posso anticipare che la vedo spesso, così come vedo case, o paesaggi ignoti più o meno nitidamente. A volte ho l’impressione che siano visioni di prova. Ritornando alle Immagini, lo sguardo è ritornato su Gesù e la Madonna e li ho rivisti per un attimo, come prima, insieme alle poche altre figure vicino a loro, poi più niente, la Visione è finita. Tutti erano come sospesi nell’aria, senza peso, in levitazione. Anche nella penombra il Cristo e la Madonna sono sempre presenti per confortare, stimolare ed aiutare con la loro presenza, quella parte dell’umanità che medita sul bene e sul male e sugli errori che ha commesso nelle ultime esistenze terrene. Tutto ciò conferma una mia convinzione: il Cristo e la Madonna sono sempre presenti fra di noi, al di là del bene e del male che ognuno di noi fa in tutto il Cosmo, compreso il Regno delle Tenebre. Il Cristo, poi, quale Essere Divino che riassume tutti gli esseri del Cosmo in cui viviamo, riassume e trascende i sentire di tutta l’umanità e degli esseri e le cose dei tre regni inferiori (animale, vegetale e minerale), essendo la Coscienza Cosmica. Nonostante che Lui e Sua Madre vivano nella Luce, sono presenti per assisterci, nella penombra in una zona- non zona che noi chiamiamo Purgatorio, dove gli Ego riposano; questa è una dimostrazione della Verità che dice: i Massimi servono i Minimi. Anche in questo si può vedere l’amore misericordioso del Dio Vivente che interviene per il tramite del Cristo. Gesù non mi ha parlato neppure questa volta, ma è solo questione di tempo, presto lo farà, appena sarò pronto o quasi pronto, perché Lui è generoso come il Padre: Essi ci danno di più, molto di più, di quanto si meriti e ci si aspetti. Il mio caso, poi, mi pare così eccezionale per una persona normale. Forse si vuole che io renda testimonianza di cosa può fare il Cielo per un tranquillo (ma non troppo) e comune padre di famiglia. Ecco perché quando ci penso concludo: tutto ciò accade ad un uomo comune, nonostante le sue inadeguatezze. Perché mai se non per testimoniarlo? Anche ieri, mi sono proposto un determinato comportamento, ma non sono riuscito a tenerlo tutto il giorno, o per essere più chiaro a lasciar fare la Vita (gli Inglesi dicono molto appropriatamente: Let go, Let God; consenti a Dio di fare). Ogni tanto il mio “Io imbecille”, quello umano per intendersi, balzava fuori, e nonostante che avessi potuto farlo non mi sono trattenuto dall’esprimermi secondo il mio personale interesse o punto di vista quando parlavo con qualcuno. Ciononostante, stanotte un’altra visione di Gesù, di una Donna (della Madonna forse) e di altri Santi. Che dire? Io non so proprio cosa dire se non grazie, sempre grazie! Alleluia! 22/1/1994 Lo schema di Luce Ho visto il primo schema di luce del regno vegetale; era quello di un fiore: la margherita. 13
  • 14. Lo schema di luce era bellissimo: una stupenda margherita, piuttosto grande con il gambo verde ed i petali bianchi bordati di luce. Il colore della corolla era incredibilmente bello, così come il bianco dei petali La margherita era più grande del normale. Non è un caso che abbia visto per primo l’umile, stupendo fiore di campo che cresce ovunque: infatti, io non calpesto mai le margherite e chiedo a quelli che sono con me di non farlo. Il Deva (o Angelo) delle margherite se l’è ricordato. Ritornando allo schema: il bianco era stupendo, carico di colore, luminoso e così il giallo della corolla ed il verde dello stelo. Grazie, Angelo della Margherita. 2/2/1994 I due Soli scuri e la Bosnia Stavo meditando sulla Bosnia ed ho pensato: basta con la guerra, Ti prego; questo ho pensato, perché ho intuito che era il momento di un’intensa preghiera e sentivo la sollecitazione a farlo. Lo so che chi leggerà queste parole penserà che sono un po’ strano, ma così è andata, esattamente così, forse perché ci stavo pensando più intensamente da un po’ di tempo, o forse perché era il momento giusto secondo la perfetta tempistica del Piano Divino. Ho visto un Piccolo ed un Grande Sole vicini, aspetti di Dio e del Cristo; il Piccolo stava alla destra del Grande...ma non erano splendenti di luce, al contrario il loro colore era scuro. Lo sguardo si è concentrato sui bordi del piccolo Sole; questo colore era talmente scuro, specialmente sui bordi, che non so bene decifrare; forse era il colore del sangue raggrumato. Penso che l’attenzione si sia concentrata sui bordi per farmi capire che Dio ed il Cristo stavano soffrendo per la Bosnia da tempo e che tutto il dolore ed il sangue erano caduti su di Loro (anche se poi trascendono tutto, ma è pur sempre un aspetto del sentire della Coscienza Cosmica e di quella Assoluta). 5/2/1994 La Pietà Stamane ho visto una chiesa, limitatamente alla zona vicino all’altare. La chiesa era deserta. Lo sguardo si è diretto sull’altare verso il tabernacolo: sullo sportello ho visto la Pietà del Michelangelo, delle dimensioni di quella che abbiamo in casa. Io spero che significhi pietà per chi soffre, pietà per la Bosnia, la Somalia e via e via. Ma forse vorrà dire pietà anche per gli errori che commetto e che non mi consentono ancora di guardare il fiume immaginario che divide il mondo della materia da quello dello Spirito. 11/2/1994 La Scintilla Divina Amico, hai mai visto una piccolissima stella lucente? Quando si guarda il cielo nelle notti fredde d’inverno, si vedono piccole e grandi stelle lucenti; se ne vedono tante, innumerevoli. Se vuoi, potrai vedere anche una sola stella, piccola piccola, come se fosse ai limiti dell’universo; quest’unica stella è vicinissima a te e puoi vederla con la vista spirituale dentro di te oltre la materia del piano fisico, in quello astrale. Penso che quella minuscola stella sia il tuo Spirito o Anima o Corpo di Luce o Goccia o Scintilla Divina; è tua, dono di Vita del Padre Celeste. Essa è solo virtualmente divisa dalla grande Luce; penso che sia la fonte personale della tua energia, anzi delle numerose energie che sono necessarie a tenere assieme i tuoi corpi di essere umano e ad alimentare i ritmi del tuo cuore. Un giorno che può essere vicino, se ti impegnerai, quella stellina potrà essere un tramite per la diffusione di virtù divine in te stesso e intorno a te. Cercala, senza sforzarti si farà vedere: aspetti questo evento da tanto tempo anche se non lo sai. 23/3/1994 14
  • 15. La Stellina bianca Ho visto una stellina bianca, proprio davanti a me, che emanava una luce bianchissima. Ho pensato, lì per lì, che fosse la mia Scintilla Divina o il mio Sé Superiore che si fosse avvicinato ad essa cambiando posto, ma come ho formulato il pensiero, lo sguardo si è posato dove sta: la mia stellina era al solito posto, in alto a sinistra. Lo sguardo si è rispostato davanti a me, l’altra stellina mi è parsa anche più vicina, risplendente di luce bianchissima ed ho avuto l’impressione che lanciasse verso di me un raggio cilindrico di luce bianca - verso di me, non verso la mia Scintilla Divina, bensì verso il mio corpo. E’ la Scintilla più brillante che abbia mai visto, a parte naturalmente i due soli (il Grande e il Piccolo che ho visto anche il 2 Febbraio scorso). Mesi fa, invece, vidi la mia Scintilla Divina mandare un raggio di luce rossa (ancora cilindrico - più o meno - verso un’altra stellina situata in basso alla mia destra) che brillava, più o meno, come la mia; molto meno, quindi, di come brillava la stellina che mi ha mandato la luce bianchissima stanotte. Il significato della luce bianca può essere: un’energia spirituale; Il significato della luce rossa può essere: Amore di cui ciascuno di noi può essere un tramite. 24/3/1994 Il Raggio di Luce Stamane ho rivisto la stellina, ancora più vicina a me, assai più grande di ieri e più grande assai della mia, che stamani ho rivisto. Ma ho visto soprattutto il raggio di luce bianchissima e brillante che veniva diretto dalla stellina, proprio verso di me. Ieri, mentre ammiravo la stellina, non ero sicuro del raggio di luce. Oggi lo sono; forse anche per questo la stellina ha ripetuto il raggio. Io ne ho così avuto conferma ed un nuovo beneficio perché la luce diretta a me è una conoscenza Divina che mi fa bene, molto bene, anche se non ne sono consapevole; ma forse si tratta solo di energia. Penso immodestamente che sia Purezza, un modo di ripulire la mia Anima, piccola riproduzione dello Spirito Divino. 25/3/1994 Gesù crocefisso Visione: sarà più di un mese che non vedo Gesù; stamani ho pensato che la Pasqua stava arrivando e mi sarebbe piaciuto rivederlo; subito dopo l’ho visto inchiodato sulla croce: ho visto un volto con una corona di spine piuttosto alta (dieci - quindici centimetri), sfinito dal patire sulla croce. Lo vedevo dal basso, proprio sotto di Lui; il mio sguardo era concentrato solo sul volto, lungo, magro; era sempre vivo con la testa un po’ reclinata verso la spalla destra; i capelli madidi di sudore. Poi, dopo un po’, l’ho visto mentre lo deponevano a terra, questa volta morto, il corpo bianco, la testa reclinata all’indietro, leggermente, con la bocca un po’ aperta. Io lo guardavo da sopra, dalla parte dei piedi, come se fossi ai suoi piedi. La mia consapevolezza era ai Suoi piedi mentre lo stavano sdraiando, dalla vita alla testa. Mi domando: non sarò stato uno dei soldati romani, o peggio uno dei Suoi persecutori ? Spero che queste due ipotesi siano del tutto infondate, ma non sono impossibili, purtroppo. Due cose ho osservato attentamente, anzi tre. mentre lo deponevano a terra aveva la testa reclinata all’indietro, con la bocca un po’ aperta; aveva il volto così disteso che pareva assai più grasso rispetto a quando, poco prima, era ancora sulla croce. Il corpo di Gesù mentre lo stavano sdraiando era proprio un corpo senza vita e la pelle era proprio bianca, anzi marmorea. 15
  • 16. 27/4/1994 L’Angelo del Paesaggio o della collina-montagna Visione: Ho visto un volto di pietra, un volto vivente; il volto di un uomo grande come una collina senza vegetazione, di sola roccia di color marrone chiaro; il volto era come se fosse stato scolpito nella roccia, ma quella era una roccia vivente. L’espressione era seria e i lineamenti poco marcati e gli occhi piccoli in proporzione. Era tanto grande che la visione si è spostata, per vederlo tutto, dall’alto verso il basso, come se io fossi sospeso nell’aria; ero io che mi spostavo dall’alto verso il basso, o almeno questa era una mia impressione. Un volto simile l’ho visto in un libro; forse è lo stesso volto; bisogna che lo cerchi in un libro di Findhorn che ho a casa. Mi pare il primo Deva che vedo. Forse è l’Angelo del Paesaggio, il cui volto vivente era scolpito nella roccia di questa collina-montagna, assolutamente priva di vegetazione; oppure era l’Angelo di quella collina-montagna. 7/5/1994 “IL MIO REGNO NON E’ DI QUESTA TERRA” (vedi Visione 31/7/1994 - 1/8/1994) Visione: stamane ho visto Gesù che camminava su un camminamento di un vecchio, enorme castello; l’ho visto dalla cintola in su, vestito di bianco, una specie di tunica; camminava agilmente. Il castello era grandissimo, ma non l’ho visto bene perché il mio sguardo si è focalizzato su Lui mentre percorreva quel camminamento finché è arrivato quasi in fondo, prima della scala. Cosa può significare? Ipotesi: uno o due giorni fa ho pensato che ogni tanto avrei bisogno di stare solo almeno un paio di giorni. La Visione è una conferma che questi periodi di silenzio e solitudine senza lavorare sono necessari per il nostro spirito, perché lo stesso Gesù Cristo sente il bisogno di star solo; infatti, almeno apparentemente Egli era solo nell’immenso castello, almeno all’aperto. Il significato delle Immagini può essere proprio questo. In ogni caso questo rapporto in meditazione mi fa sentire seguito come un bambino. In quest’anno sono stato sottoposto a molte prove riguardanti il mio modo di pensare e la Fede. Alcune cose le ho capite ed assimilate, ma altre come la ricerca costante del meglio in ogni cosa ed in ogni persona mi sono più difficili; perciò gli esami non sono andati ancora bene. Ora però so come superarli ed è già molto mi pare. Occorrerà lavorarci bene e profondamente. Non è facile cambiare mentalità: uno come me è professionalmente portato a valutare il pro e il contro di ogni situazione, e conoscendo gli uomini, anche se decide di dar loro fiducia li guarda con attenzione e non crede se non vede. Questa mentalità si riverbera su tutto, anche sulla Fede, perché se fosse assoluta non mi soffermerei a pensare che il comportamento e la natura di questa o quella persona porterà ineluttabilmente ad una sua decisione conforme a quel comportamento ed a quella natura. Se la mia Fede fosse assoluta concluderei che nonostante ogni apparenza tutto andrà positivamente. Io stesso contribuirei col pensiero positivo ad aiutare quelle persone a comportarsi diversamente dal solito. Questo mio modo di pensare è errato, specialmente sapendo come dovrei pensare per gli insegnamenti che ho ricevuto. Cercherò di far meglio. DISEGNO Seconda Scena: un prete Mentre la prima era da lontano, anche se non è stata preannunciata dallo schermo (che mi mette in grado di vedere in un diverso piano d’esistenza), questa era molto ravvicinata - come a volte accade - addirittura dentro di me, tanto era vicina. Ho visto un prete di circa cinquant’anni, con gli occhiali vecchio stile e con l’abito talare nero, ma non sono stato capace di veder bene i lineamenti del viso perché la vista si è spostata subito sul particolare dell’abito talare: la fila dei bottoni neri. Dovevo soprattutto vedere che era un abito da prete della religione Cattolica. Che significa? Che in una vita precedente sono stato un prete cattolico, oppure che lo diventerò nella prossima. DISEGNO 16
  • 17. 17/5/1994 (vedi 15/16 /agosto 1994) Le tre croci di Luce Da alcuni giorni pensavo che mi sarebbe piaciuto molto vedere Gesù insieme a Maria e a Giuseppe in una scena familiare all’interno della loro casa (ad esempio Gesù da piccolo a 7 o 8 anni e poi anche - Deo Gratias - verso i 20 o 18 anni). A me la figura di Giuseppe appare sminuita dalla storia, perché i Vangeli, per esaltare Maria (che non ne ha affatto bisogno), mette da parte la figura di Giuseppe, il quale nella formazione di Gesù, fino a vent’anni almeno, deve avere avuto un’influenza importante. Giuseppe deve avere avuto una bellissima anima o coscienza; per me era uno Spirito eletto, già Santo prima di incarnarsi, altrimenti non avrebbe potuto essere il padre putativo di Gesù, perché Dio non corre rischi di questo genere in quanto Gesù doveva nascere e crescere in una famiglia Santa, visto che avrebbe dovuto vivere in un territorio dove i Santi erano pochi, come del resto in tutti i tempi che conosco, e in tutti i luoghi. Stanotte è venuta la risposta, ma non è quella che mi aspettavo, anche se è stata bellissima, nella sua brevità: 1) ho visto in cima ad un colle tre croci di sfolgorante bellezza; tre croci di luci splendenti di una luce tipo laser; erano una accanto all’altra, leggermente sfalsate affinché potessi vederle bene; ma l’ultima era di un colore tenue, forse celeste chiaro, che non ho potuto veder bene (perché era imbiancato dal riverbero della Luce bianca della seconda croce. Le tre croci erano a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra; la seconda era bianca e la terza, cioè la prima verso di me, era viola. Su quel colore viola si è appuntata la mia attenzione. Era un colore stupendo, di uno splendore inesistente su questa terra, come il bianco della croce nel mezzo. Penso che il tutto sia durato pochi secondi. E’ probabile che la croce viola corrisponda a Giuseppe, quella bianca a Gesù, e la terza, celeste chiaro a Maria. DISEGNO Non ho visto la scena familiare, ma quella della loro avventura spirituale: Gesù, Maria e Giuseppe hanno ciascuno portato una croce, ma hanno saputo sublimarla superando con Fede, forza e determinazione tutti gli ostacoli che la Vita poneva Loro. Per questa ragione le croci da Loro portate sono diventate splendenti virtù di straordinaria purezza e bellezza di colori che hanno un loro preciso significato: il viola “rappresenta la pacificazione, il controllo delle passioni, l’obbedienza e la sottomissione”. Mi pare che il colore ben rappresenti la vita condotta da S. Giuseppe. Il celeste rappresenta “aspirazioni spirituali (castità, sentimenti oblativi e misticismo”. Anche questa descrizione esplica benissimo l’intima natura della B.V. Maria. Il bianco rappresenta la Purezza che Gesù personifica 2 . 2) poi, ho visto il volto di un uomo con capelli, baffi e barba folti e marroni di un bel colore vivo; il volto di quest’uomo non era magro - come il volto di Gesù adulto. Era il volto con capelli, baffi e barba di un uomo giovane di 25-30, massimo 40 anni, senza un filo d’argento tra i capelli. Anche la piccola parte di volto scoperto era senza alcuna ruga. Io penso che fosse il volto di Giuseppe. La forma del volto era molto ovale o lunga. La fronte era alta, il naso normale, ma diverso da quello di Gesù. In quel volto i capelli non erano lunghi, ma abbastanza corti e la stessa capigliatura si sposava con la barba e i baffi. DISEGNO L’espressione del volto era seria ma non triste. Muggia, 27/5/1994 La Sacra Famiglia e il cuore simbolizzato E’ venerdì e come quasi sempre mi sono svegliato verso le tre. Ho visto, ma senza i pallini dello “schermo” una grande casa colonica in mezzo alla campagna (sembrava una casa reale di questo mondo). Mi sono avvicinato, poi mi sono ritrovato nella stanza più interna della casa: il cuore dell’abitazione; era una stanza quadrata non grande, alta quanto due piani. Ho visto che questa stanza era piena di rattoppi, ma tutti ben fatti. Alla base, sulle due pareti di fondo erano state rifatte, addirittura, le fondamenta della stanza in cemento armato; poi, l’attenzione è stata attirata sulla parete di 2 Si veda Serena Foglia, I simboli del Sogno, tascabili economici Newton 17
  • 18. fronte dove, di recente, era stata ricostruita una grossa parte della parete stessa con mattoni rossi bene ordinati, di un colore vivo (non smorto, come lo hanno di solito i mattoni). Insomma la struttura della stanza era ridiventata molto solida. Nella stanza non c’erano finestre, ciononostante io vedevo bene ogni cosa, anche se non c’era una luce intensa. Poi, il mio sguardo si è spostato verso l’alto - sempre sulla parete di fronte - ed ho visto una croce vicino al soffitto (a circa un metro dal soffitto). La croce non era riportata sul muro con un materiale qualsiasi, ma era ricavata nel muro; il muratore ha creato un vuoto a forma di croce nella parete; la croce era alta 25-30 cm e larga 2-3 centimetri; così: DISEGNO Ho compreso che quella stanza rappresentava il mio cuore – che era stato ristrutturato completamente e bene – ma non era ancora rifinito; infatti, almeno la parete di destra e quella di fronte erano prive di intonaco, quantomeno sulle parti rifatte. Lo sguardo della mia consapevolezza punta direttamente su ciò che si vuole che osservi bene, perché son questi dettagli che, spesso, mi fanno comprendere il significato della Visione. Quindi i lavori che sto facendo al mio cuore non sono ancora finiti: manca l’intonacatura oppure il ripristino della parete con mattoni rossi (il colore non è un caso), ma - soprattutto - la luce è ancora insufficiente e, mancando le finestre, ci deve proprio essere portata: dal di dentro, naturalmente, da me stesso perché Dio si limita, e fa bene come al solito perché è perfetto, a darci la Luce. Insomma, ci mette tutto a disposizione, ma il nostro lavoro dobbiamo farlo noi stessi; nessun altro può farlo per noi. Poi ho visto, come altre volte, anche se non lo scrivo, Gesù bambino (mi si vuol dire: Gesù è l’esempio da seguire, ma per seguirlo bene devi tornare bambino, lo capisci testone!). L’ho visto così: età 4-5-6 anni, vestito di bianco (una specie di camicia da notte) con una grande aureola d’oro, massiccia, cesellata, dietro la testa. Il fisico era minuto. Poi ho visto, sempre con un fisico più piccolo di quello terreno, la figura di una donna, Maria, la Madre penso e quella di Giuseppe (l’uomo). Anche la terza figura è piccola. Anche i genitori avevano l’aureola, ma molto più piccola: un cerchio come si vede ai santi nei quadri. Nei giorni scorsi continuavo a pensare che mi sarebbe piaciuto vedere la Sacra Famiglia in una scena familiare, che so, mentre mangiano, o parlano o lavorano. Invece mi si fanno vedere solo cose che sottolineano l’aspetto spirituale della Sacra Famiglia; come per dire: osserva Gesù era già grande (l’aureola) anche quando era un bambinello; le scene che vorreste vedere non hanno importanza. Ieri, in viaggio, pensavo che quella piccola croce in alto, ricavata da un vuoto nel muro, potesse anche significare che da lì doveva passare la mia anima, quindi da un punto ancora più stretto della nota porta stretta. Notate la differenza tra l’intuizione interiore (che è sempre esatta) che ho avuto dentro la stanza, che quell’ambiente rappresentava il mio cuore dove era presente anche il Cristo (la croce) e la successiva ipotesi della mente che fa supposizioni (che la croce potrebbe essere “la porta stretta”), supposizioni che si possono rivelare sbagliate. Livorno, 28/5/1994 Lo sforzo disperato di Gesù Crocefisso e il deserto Visione: stamane mi sono svegliato alle sei circa (comprendo l’ora dai rumori esterni o dal silenzio e poi, sovente, la controllo quando la mia contemplazione-meditazione finisce; perciò l’ora non è sempre precisa). Ho visto, anche stavolta senza schermo, a grandezza naturale una scena agghiacciante: Gesù sulla croce, che si sforzava disperatamente di liberare le mani e i piedi dai chiodi, insomma, di buttarsi giù dalla croce per l’insopportabile dolore che provava. L’ho visto di profilo, così: DISEGNO Gesù era tutto inarcato in avanti, così: DISEGNO Così era il corpo di Gesù. Tutte le sue energie concentrate in quello sforzo per liberarsi di quell’insopportabile martirio, perché i suoi corpi fisico e psichico non sopportavano più la tortura della crocifissione. 18
  • 19. Gesù aveva concentrato tutte le sue residue forze in quello spasmodico, disperato tentativo di liberare il corpo martoriato dalla chiodatura alle mani ed ai piedi. Io non ho mai riflettuto abbastanza sul dolore che ha provato. Quando l’ho visto recentemente era morente, sfinito dalle sofferenze; poi l’ho visto morto, mentre lo deponevano per terra. Solo stanotte ho cominciato a comprendere l’inumano dolore della crocifissione che è diventato insopportabile anche per Lui; ha fatto un simile sforzo, lacerando ulteriormente le sue carni doloranti senza ottenere il risultato: liberarsi da quel supplizio, così lungo, così atroce, così disumano. Che dolore deve aver provato! Poi, lo sguardo si è diretto verso il volto, Lui aveva sempre il corpo inarcato ed io continuavo a vederlo dalla Sua sinistra. Era un volto terrificante, perché i suoi lineamenti erano addirittura stravolti, tanto da sembrare un’altra persona. Mi ha ricordato un quadro che c’è in una banca di Livorno, mi pare la locale Cassa di Risparmi; il quadro rappresenta un uomo che tira un navicello mediante funi che ha legate al corpo: uno sforzo tremendo, ma quello di Gesù era acuito dalla sofferenza che era insopportabile: in quel momento era del tutto fuori di senno. Aveva perso il lume della ragione ed aveva un solo pensiero: liberarsi a qualunque costo, a qualunque prezzo da quel supplizio. Lo sforzo di Gesù più che spasmodico era disperato; gli occhi, anzi l’occhio sinistro, quasi gli usciva dall’orbita, le braccia e gambe tese in un immane sforzo di liberarsi dai chiodi, con i muscoli gonfi... Il naso, in genere così dritto, sembrava che avesse una piccola affossatura alla radice. Mentre guardavo, impressionato dalla atrocità della scena, ho pensato a tante cose, ivi inclusa quello che nel mio futuro, in questa o in un’altra vita, ci potesse essere una tragedia simile - ma strano a dirsi - non mi sono spaventato. Subito, dopo una frazione di secondo, è venuta la tranquillizzante risposta del Padre Celeste: Ho visto un deserto, attraversato da una strada con pini giovani verdissimi e folti che non lasciavano filtrare i raggi del sole. Ho visto la strada dall’alto e sullo sfondo, sull’orizzonte cioè, ho visto il color rosa del sole tramontato da poco; forse c’era una montagna, ma non l’ho vista bene. Allora ho intuito che mi resta l’ultimo tratto del sentiero Spirituale, tutto in pianura e all’ombra dei pini (ma è bene che ricordi la montagna che ho intravisto all’orizzonte). Il sentiero era solitario com’è solitario quello di tutti, dove ci siamo solo noi e Dio. Però credo di poter dire che anche Gesù è sempre presente e, forse, anche l’Angelo Custode. Ecco, miei cari, questo è il rapporto che il Signore Dio intrattiene, per Grazia, con me. Un tempo pensavo che avreste letto queste cose dopo la mia morte sul piano fisico. Ora sento, invece, che le leggerete prima, ma non so quando, né come, né in quali circostanze. Ma non ha importanza per me, perché è Lui che deve essere glorificato per queste Visioni che mi dà, non io che sono un uomo qualunque, per quanto - come ogni altro - destinato ad un futuro divino. Non si ringrazia e non si è grati mai abbastanza a Dio (ma anche al Cristo, alla Madonna ed all’Angelo Custode). Ricordiamocene: ciascuno di noi, in potenza, è un gigante, perché siamo fatti a Immagine e somiglianza di Dio, ma bisogna cercare, studiare, ingegnarsi, sapere, far domande, vivere secondo le Sue leggi per crescere spiritualmente. Tuttavia, il solo nostro impegno non sarebbe sufficiente senza il provvido intervento dello Spirito Divino Io non ci sono ancora riuscito, perché non m’impegno per niente, forse perché ciò che mi accade è già tanto grande per me che non oso chiedere altro. Però sono convinto che il Suo amore, la Sua intelligenza, la Sua potenza sono lì, dentro di me (così come dentro ognuno di voi) e perciò al momento opportuno, potrò semplicemente desiderarli per averli. Dentro noi stessi ci sono le Energie divine che attendono solo di essere liberate ed utilizzate in Suo nome e per la Sua gloria. Da queste Energie sono ancora separato: forse le troverò al termine di quel sentiero nel deserto dove camminerò all’ombra amica degli amati pini, oppure le troverò al di là della montagna. I pini erano così: DISEGNO Ho collegato questa Visione con quella della parete a picco, ma piena di appigli. Ne deduco che la scalata era alla mia portata, per quanto difficile. Ora la Visione dice: questo tratto, prima della montagna, non sarà difficile perché la difficoltà del deserto sarà in gran parte temperata dall’ombra dei pini; il deserto rappresenta le difficoltà che dovrò affrontare, i pini rappresentano l’ombra, cioè il suo aiuto; io dovrò fare soltanto la mia parte, il piccolo sforzo di andare avanti. Che altro si può chiedere a Dio? 19
  • 20. 7/6/1994 Il Pentacolo ed il quadro vivente: l’Italia bambina Verso le cinque del mattino ho visto una stella d’oro con una specie di base a cinque punte, fatta più o meno così (l’ho vista per un secondo o due e perciò non l’ho vista bene) : DISEGNO Mi sono riaddormentato e poi, al risveglio, ho visto uno strano quadro vivente a colori: verde, bianco e rosso; una giovane madre (bruna) accudiva ad un bambino molto piccolo. La scena era fatta come una bandiera rettangolare: si piegava al vento come fosse di stoffa; si muoveva come fosse agitata da un vento né forte, né piano, mentre la madre accudiva al bambino piccolo: la testa e le braccia della madre erano curvate sul bambino. Mi domando se ciò che ho visto ha a che fare con l’Italia nuova che sta nascendo sotto l’aspetto spirituale. Penso proprio che sia così. Però, siccome il bambino non era di luce le Immagini dovrebbero riguardare proprio la Nazione italiana che sta nascendo sulle ceneri della vecchia Repubblica. 7/6/1994, dopo mezzanotte Un’altra parete verticale Ho rivisto la parete della montagna assolutamente verticale a 90 gradi. Incisi nella roccia i volti di innumerevoli persone, di ogni età, l’uno accanto all’altro, anche di fanciulli. L’ultimo tratto di questo sentiero, si presenta anche a dei bambini di 6-7-8 anni. Non avevo mai pensato a questa possibilità; ritenevo che fosse soltanto riservata agli adulti. 11/6/1994 Gesù giovane Visione: stamani ho visto di nuovo Gesù, ma per un attimo o due o tre. Era proprio un bel giovane. Aveva i capelli lunghi color marrone scuro; questa volta il mio sguardo si è diretto verso la bocca: aveva labbra abbastanza evidenti di color quasi rosso. Avrà avuto 15/16/17 anni, l’età in cui gli uomini sviluppano e sembra che la loro carne voglia uscire dalla pelle. Il volto era sempre ovale, anzi lungo, ma bene in carne. Signore, lo so che son testardo e che non è importante, ma a me piacerebbe vedere Gesù bambino o anche un po’ grandicello con Maria e Giuseppe nella loro casa, mentre mangiano o parlano o passeggiano. La scelta la lascio a Te mio Dio, Padre buono di tutti. Ancora Gesù (forse nel piano mentale della meditazione) Poi ho rivisto un piano che non so identificare, forse è il piano della coscienza, ma non mi pare perché tra gli esseri (molto piccoli), per quanto vicini c’era spazio, mentre i Maestri del Cerchio Firenze 77 insegnano che il piano akasico è tutta coscienza. Quindi, potrebbe essere il piano mentale della meditazione, oppure un altro piano anche superiore (sempre del mondo mentale). Come primo Essere vedo Gesù, con un fisico rimpicciolito come quello degli altri, ma con una aureola più grande e più spessa dietro la testa. Per quanto ogni volta mi sforzi, non riesco a riconoscere nessun altro. DISEGNO Sono tutti volti sconosciuti; soltanto una volta riconobbi Santa Teresa del Gesù Bambino, ma era un’altra scena perché Gesù era davanti, Lei dietro; stavano procedendo senza camminare verso un punto di quel piano o mondo in cui si trovavano. Le dimensioni dei corpi erano uguali a quelli che ho visto stanotte. Forse si tratta di quel piano che congiunge tutti i cosmi, ovvero il Piano Divino. Di quest’ultima visione stavo dimenticando un fatto importante. Lo schermo a puntini, per la prima volta non l’ho visto prima della visione, ma dopo. 20
  • 21. 23/6/1994 Il puma e San Francesco Ho visto, ma solo per pochi secondi un bellissimo puma (leone di montagna) col caratteristico muso tondo e gli occhi tondi; l’animale era senza criniera e aveva il mantello color nocciola. Era in uno spiazzo d’erba bassa con intorno la savana. Si leccava le labbra, forse dopo un buon pranzetto. Era un bell’animale, forte e fiero. Ora mi domando: per quale ragione l’ho visto? Che significato allegorico può avere? Non ho visto recentemente né documentari, né films con questo felino. Quando guardo il quadretto di San Francesco, ho l’impressione che mi sorrida compiaciuto. E’ evidentemente contento di come mi comporto; forse ho proprio iniziato l’ultimo tratto di strada, di un’altra tappa spirituale: una parete a 90 gradi! In altri casi sullo stesso quadretto vedo il volto severo del Santo che mi rimprovera. Potenza della mente e della disposizione dell’animo: noi proiettiamo fuori, sugli altri, quello che siamo dentro. 2 - 3 /7/1994 “ Unisciti a noi “ Teofania: stavo meditando sul raggio di Maria, infine Le ho chiesto, visto che Lei era stata capace di comprendere tante Verità, inclusa la natura e le potenzialità di Gesù: Madre, ho visto così tante volte l’Ultima Cena che mi piacerebbe esser sicuro di averne capito bene il significato; puoi dirmelo? Un attimo dopo, ho compreso, senza averla udita, la seguente frase: “Unisciti a noi.” Dopo, ma non ricordo più bene come, ho pensato che io faccio parte dello stesso raggio di San Giuseppe, che ha, come Maria, una peculiare virtù; penso che ciascuno di noi faccia parte di un raggio; Maria dovrebbe essere al primo punto del raggio dell’Amore materno. Gli altri esseri umani che hanno quella qualità sono posti dopo di Lei. Di lei Dio direbbe come per Gesù: questa è la mia Figlia prediletta, in Lei mi sono compiaciuto! Poi, riprendendo la meditazione, ho visto due segni, due lampi fatti così: DISEGNO Ritengo significhino che le deduzioni che avevo fatto erano corrette sia per Maria che per me: appartengo al raggio di S. Giuseppe. E qual’è la qualità di San Giuseppe? Forse l’amore paterno: in tal caso San Giuseppe sarebbe al primo posto di questo raggio. Poi ho meditato sulle energie pensiero e sulla mente senza aver risposte. Al mattino, appena mi sono svegliato mi è venuto in mente quanto segue: Le energie-pensiero simili si attraggono; è perciò probabile che la nostra mente e i nostri pensieri siano collocati nel sottopiano del mondo mentale dove è concentrata questo tipo di energia pensiero. In tale sottopiano, come negli altri, si stabiliscono tutti i pensieri simili. Ad esempio, chi è ottimista ha la sua mente ed i suoi pensieri in uno dei piani più elevati del mondo mentale e chi è pessimista in uno dei piani più bassi. Quindi, ne deduco che ognuno di noi con i suoi pensieri, o meglio con l’energia pensiero, influenza l’energia di quel piano e si alimenta in quel piano. Ne deriva che non solo si vive su quattro piani, ma in ciascun piano ci sono delle zone. Nel mondo o piano mentale, il nostro corpo mentale risiede nel piano più consono al nostro tipo di pensieri. Ciò dimostra quanto è importante diventare ottimisti, superpositivi e dediti al bene perché così facendo ci innalziamo ad un piano superiore con la nostra mente e facilitiamo anche l’evoluzione della nostra coscienza e di quella degli altri. Amen 6/7/1994 Un Sole in tutti i mondi ? Il Sole, un aspetto significativo di Dio, su questo stamani meditavo. Poi ho visto in successione tre o quattro piani di esistenza. In ognuno - tranne l’ultimo - c’era un sole. 21
  • 22. Non è stata una visione a colori, ma in bianco e nero su tutti i piani. Ho visto il solito quadrante a puntini, così ben allineati e distanziati come al solito; tuttavia il quadrante era diverso, come se fosse quello attraverso il quale si può vedere ogni piano del cosmo (il fisico, l’astrale, il mentale e quello della coscienza o akasico). Nell’ultimo piano al posto del sole c’era un foro tondo della stessa grandezza del sole che vedo in vari modi nei vari piani. Non potrei giurare che si tratta di diversi piani, proprio come ho detto, ma il fatto è che quando vedo, non solo vedo ma so anche quel che succede. Perciò dico che erano piani diversi perché sapevo che erano diversi mentre li vedevo uno dopo l’altro. Chi si domanda per quale ragione c’è un sole in ogni piano, la risposta dovrebbe ottenerla da uno scienziato e non da me, ma siccome lo so per intima conoscenza lo dico: tutto promana ed è pervaso da Dio ed il sole è, in natura, una fonte d’energie. E’ l’aspetto che Dio prende soltanto al fine di trasmettere energia. La prima energia è l’Energia Amore dalla quale tutto deriva e dipende. E’ noto che le energie del piano Terra, anche il petrolio, ad esempio, sono frutto dell’attività energetica del sole. Siccome tutto è analogo, in ogni piano del cosmo (fisico, mentale, astrale ed akasico) un sole emana e dona le energie necessarie alla vita di ogni piano e soddisfa anche il bisogno energetico e spirituale di ciascun mondo. Nel piano astrale non si mangia né si beve e gli esseri che lì vivono traggono dalla luce del sole le energie che servono loro per vivere. Senza il sole la vita morirebbe in ogni piano del cosmo. Il sole è un aspetto di Dio in ogni piano. Gli adoratori del Sole lo avevano compreso millenni fa, anche se il popolo adorava un astro, invece dell’Essere che lo aveva creato e lo manteneva in attività. Tuttavia, i sacerdoti o meglio il sacerdote che iniziò il culto del Sole forse sapeva la Verità che sto esponendo, ma non ritenne opportuno renderne partecipe il popolo, semmai pochi iniziati. Perciò noi occidentali sarebbe meglio che non criticassimo o prendessimo in giro questi nostri fratelli e le loro religioni. Riflettiamo su questo punto: Dio non è un Io, ma un Essere che ha un’energia di incommensurabile potenza. Egli è l’Essere per eccellenza, ed è dotato di enormi poteri che Lui stesso limita nel Sole di ogni piano cosmico, a cominciare da quello del pianeta Terra. In proposito ricordo la visione del Cristo glorioso con vesti d’oro che trascina gli Esseri di Luce, d’oro come Lui, ma a Lui subordinati, nel Sole Divino. Tutto ciò per me è chiaro per due ragioni: a) Spiega il Dio Tutto-Uno-Assoluto dei Maestri del Cerchio Firenze 77 nei loro libri; b) Le Immagini del Cristo che ho citato che si fonde con quel Sole con gli Esseri di Luce che trae seco sono di per se chiarissime. Ricordo che le dimensioni del Sole d’oro non aumentarono dopo aver inglobato gli Esseri. Il che dimostra un’altra qualità Divina: l’immutabilità. Qual è la ragione del foro del sole nell’ultimo piano che ho visto? Ritengo che nel piano akasico o della coscienza non ci sia bisogno di un sole, perché coloro che si sono identificati in Dio dispongono tutti di ogni energia ed hanno accesso al Piano Divino. Questi esseri vivono consapevolmente in tal piano; essi sono i Massimi che servono i Minimi e perciò attingono liberamente all’energia del Padre senza bisogno di un Sole. Il foro è per loro, la sorgente delle loro energie. Gli altri esseri, noi uomini comuni che costituiamo la stragrande maggioranza dell’umanità, nel piano della coscienza dovremmo essere in una specie di letargo. Quindi, nel piano della coscienza, soltanto gli esseri che si sono a Dio riuniti, previa purificazione, potrebbero entrare nel piano divino attraverso il foro del sole che non c’è. Loro e loro soltanto. Gli altri potranno avere l’accesso al Piano Divino solo dopo aver completato l’evoluzione delle loro coscienze e la relativa purificazione. A me manca ancora tanta pappa da mangiare prima di arrivare, ma ora conosco la strada e gli ostacoli che incontrerò nell’ascesi. Non escludo che ne trovi altri, ma non è importante al momento; ora debbo pensare solo a quelli che ho scoperto che possono rappresentare residui di : dubbi, egoismo, mancanza di vero ottimismo e di superpositività ovvero di Speranza; ed ancora: inesperienza, incompleto dominio della mia mente, insufficiente amore ed altruismo, insufficiente capacità di aspettarmi il meglio da ogni cosa, e vedere, cercare e trovare questo meglio in ogni cosa ed in ogni persona. Il tutto può essere rappresentato da alcune gravi carenze; quelle che ho elencato sopra e le seguenti: a) la mia Fede e fiducia non sono assolute o incrollabili, né ho sempre presente che tutto, anche la minima cosa, è nelle mani di Dio e che sul sentiero spirituale si può procedere molto più per Grazia Divina che per le nostre capacità; la Fede ci fa superare ogni ostacolo, ma quello sull’Amore è l’esame più importante. b) l’Amore sarà oggetto di un esame, l’ultimo esame, il più importante; così, più o meno, disse S. Giovanni della Croce (saremo giudicati sull’Amore). 22
  • 23. P.S. Ho dimenticato di dire che prima di questa visione ho visto un’enorme fulmine che attraversava tutto il cielo che vede il mio occhio interiore. Cos’è, la conferma che le mie considerazioni sul Sole sono esatte? DISEGNO 7/7/1994 Il Messaggero ed il Sole d’Oro Teofania: stamane, anzi stanotte, mi sono svegliato ed ho cominciato a meditare. Ho chiesto come devo comportarmi in questo momento; poi ho fatto silenzio; non so quanto è durato. Ho visto, ma non con lo schermo a puntini, ma proprio dentro di me che un giovane è disceso dall’alto a braccia aperte verso di me, come se invocasse qualcosa da me e mi ha detto, senza che udissi alcuna parola o suono: “Prendi la teleferica, prendi la teleferica subito e vieni a casa mia altrimenti sono guai!” il tono era della persona un po’ spaventata. Lui è sparito ed io ho riflettuto; la sua casa è il regno di Dio. Ho associato questa scena alla visione della parete a 90 gradi davanti a me, in fondo al mio sentiero ed alla risposta di Maria. Ne ho tratto queste deduzioni: 1) Il giovane dovrebbe essere il mio Io superiore, oppure un “messaggero”; il mio sguardo si è come paralizzato sulla sua figura, sulle sue braccia aperte e protese sopra di me per implorarmi o per rafforzare le parole che ho capito senza averle udite. Appariva seriamente preoccupato, ma era l’atteggiamento e soprattutto il tono che colpiva, il tono di una voce che non c’era. Ma non mi sono né preoccupato, né spaventato. Quando medito entro in un particolare stato che non coinvolge mai la mia emotività; guardo e ascolto come se si trattasse di un’altra persona. Anche per questo devo ringraziare Dio. 2) Non devo sostare sotto la parete o salire lentamente, ma devo sbrigarmi, addirittura prendere la teleferica (dov’è, che non l’ho vista sulla parete? Evidentemente è un simbolo: la teleferica è l’Amore!!!). E’ nell’Amore Universale che debbo crescere, ma come farlo aumentare? Non lo so! 11/7/1994 Il Sole d’Oro con i raggi puntiformi Stanotte è stata una notte un po’ speciale: ho rivisto, quando mi sono svegliato verso le otto, il Sole d’Oro, alto nel cielo sopra di me, nel buio e nel silenzio della camera. L’ho visto a lungo, grande, bellissimo senza che offendesse la mia vista, come sempre, d’oro splendente con tutti quei raggi puntiformi. DISEGNO Il Padre voleva dirmi: guarda quei raggi, guarda quei punti. Ogni punto è uno di voi, i miei figli tutti uguali per me, tutti fratelli fin da prima del principio e tutti fanno parte della mia Unica Vita. Chi si sente separato dal tutto commette un errore gravissimo. Sappi che ogni raggio ha una qualità fondamentale, e di quella fondamentale qualità tu ne hai una piccola parte puntiforme. Tuttavia, se ti unirai a me attraverso il Cristo il tuo piccolo punto si fonderà prima con il piccolo Sole Cristico e poi insieme a Lui ti fonderai con me, il Grande Sole. Se sceglierai liberamente di unirti a Me, per vivere la tua vita come vorrei che tu la vivessi, per parlare ai tuoi fratelli, come Io gli parlerei, per agire come Io agirei, per pensare come Io penserei, per amare come Io amerei; tu non sarai più soltanto un uomo perché sarai pervaso dal Cristo. Se sarai capace di far tutto questo ed avrai completa, incrollabile, assoluta Fede e fiducia in Me, lo scopo della tua vita sarà solo di servire gli altri senza riserve, senza scopi egoistici soltanto per fare del bene. 23
  • 24. Allora saprai cos’è l’Amore, anzi, sarai tu stesso l’Amore, allora avrai a tua disposizione anche Energia/Amore che tutto può fare. E’ tuo, figliolo, questo tutto, se avrai Fede e fiducia assolute in Me, ma fai presto e scegli la variante del servizio totale della Fede e dell’amore incondizionato. Allora tornerai rapidamente in casa del Giovane che è disceso dall’alto dentro te stesso attraverso la teleferica dell’Amore. Però, questo ho capito, anche se so che è difficile cambiare se stessi; in verità non l’avrei mai pensato; quando leggevo “del combattimento” non mi rendevo assolutamente conto di ciò che significava e pensavo che esagerassero. Stamane ho compreso due cose. A) Sull’Amore La vita è tutto un dare ed un ricevere in diversi piani (affettivi, materiali, amicali e via e via). Dio ci da Amore in continuazione e la stragrande maggioranza degli uomini non pensa neppure un secondo, a volte per tutta la loro vita, a restituire Amore a chi tanto gliene da. Tuttavia, siccome tutto è perfetto, Lui lo riceve lo stesso indirettamente anche attraverso gli altri esseri umani o animali, vegetali o quando si ama la Natura (un paesaggio, il mare, una montagna e via e via). In particolare io penso che Dio senta particolarmente l’amore degli animali per i loro cuccioli. Molti di noi si commuovono alla vista dei cuccioli, figuriamoci come può sentirsi Dio. Perciò, qualunque manifestazione d’Amore è un ritorno dell’Amore a Dio, perché Lui è in ogni essere vivente così come in ogni cosa. Anche la adorazione di idoli per quanto riprovevole sia porterebbe allo stesso risultato perché tutto il Bene – proprio tutto – rifluisce su di lui, seppure irregolarmente. Una similitudine significativa che completa questo discorso la si trova in un versetto della Bhagavad Gita (il Vangelo Indù), il Divino Krishna dice più o meno: Qualunque Dio tu adorerai, sempre Me adorerai. B) Tutto è perfetto nella Vita, in natura e negli universi del cosmo perché Dio è la Perfezione che si proietta su tutti gli esseri e su tutte le cose. C) L’Energia Amore ha dato alla Volontà Universale la potenza per realizzare il modello nella materia e poi tutti i mondi e le creature. Così fu, più o meno. 31/7 - 1/8 1994 Il Re e l’Approdo in un altro mondo (Vedi Immagini del 7/5/1994 e del 15-16 Agosto 1994) Questa è stata una notte molto importante perché ho visto tante cose e persone: In ordine; Meditando ancora sui rapporti tra le Chiese Cristiane (al fine di contribuire a migliorarli) ho visto sorgere da una massa oscura una statua del Cristo con una corona a cinque punte in testa; era seduto su un trono. Ho cercato di vedere meglio e capire meglio e per tutte e due le ragioni ho peggiorato il tutto; ho fatto appena in tempo a comprendere bene un nome: Maurizio; il cognome era straniero, qualcosa tipo Latimer, Lassimer Maurizio * Lastimer ? o qualcosa che suona così La corona era molto pronunciata, DISEGNO Il colore era quello delle statue di lega metallica che si possono vedere nelle chiese. Chi è Maurizio Latimer o Lastimer (o simile cognome)? Deduco che è una persona con la quale potrò collaborare; forse è una personalità di una Chiesa Cristiana, forse un teologo o forse un giornalista, chissà? Lo cercherò. Il significato del sorgere della statua regale del Cristo può essere quello che il tempo del Regno di Dio e di Cristo è già iniziato perché la Coscienza Cosmica o Cristica sta sorgendo in molti uomini. Poi ho ripreso la meditazione facendo silenzio; ho cominciato a vedere luci, colori, cieli stellati e, infine, una specie di fuochi d’artificio fatti di luci colorate e di fini segmenti colorati, luminosissimi di varia lunghezza, tranne pochissimi bianchi che si stagliavano nel cielo blu. 24
  • 25. 29/8/1994 Un tramite di energia Stanotte pensavo al Ruanda ed alla Bosnia ed ho ritenuto di inviare laggiù con la mente (o pensiero) pace e bene e poi anche amore, perché se ci fosse quello non ci sarebbe alcuna guerra o minimo litigio e neppure controversia. Così come mi riusciva, ho trasmesso col pensiero. Sono stato molto concentrato, così come ho fatto altre numerose volte. In questo caso, però, non ho interrotto la concentrazione bruscamente quando mi sono sentito stanco, ma ho mantenuto l’attenzione concentrata sull’occhio spirituale in mezzo alle sopracciglia o un poco più sopra. Così ho visto, ma oscurato da un velo, il Sole che ho visto in tante meditazioni, un aspetto di Dio o del Cristo (3 ) Sono rimasto molto sorpreso, ma stamane il significato mi è apparso chiaro: Quel po’ di pace e bene ed amore che ho non può bastare che per me. E lo stesso dicasi per l’energia Luce. Non posso trasmetterli ad altre creature e tantomeno ad intere popolazioni o a tutta la terra ed a tutta l’umanità, come cerco di fare in altre occasioni. In questi casi occorre il sostegno della Fonte di ogni bene ed energia o del Cristo. E la Fonte (o il Cristo) l’ho potuta vedere, più vicino che mai, più grande che mai (o almeno così mi è parso) in un attimo fuggente, tanto è stato lo stupore di vederLo. Questo è un gran giorno per me perché significa che sono un suo tramite o canale. Che dire? Non so, come al solito mi commuovo e rimango senza parole; non mi resta che dire grazie Signore, non avrei mai potuto immaginare tutto quello che mi succede. 31/8 - 1/9/1994 La croce di Luce nel mio giardino Stanotte è accaduto un altro fatto straordinario. Sono andato a letto verso le 11.30. Dopo una brevissima preghiera ho cominciato ad indirizzare pace, bene e poi anche amore verso l’Africa in generale, il Ruanda/Zaire e poi la Bosnia e Sarajevo attraverso l’occhio spirituale. Poi ho cercato di trasmettere amore soltanto verso l’Africa per aiutarli a risolvere i loro tanti problemi. Per la verità non so se così facendo trasmetto Amore. Forse trasmetto soltanto Luce, perché l’Amore si dovrebbe trasmettere dal cuore. Comunque sia, qualcosa trasmetto, perché qualcosa parte da me, tanta è la forza del battito nelle orecchie o dietro la nuca o addirittura nella zona degli occhi/fronte. In ogni caso ci provo, e questo mio tentativo si unirà a quello di altri più bravi di me. Non so quando mi sono assopito oppure quando ho perso consapevolezza di quello che stavo facendo, ma avevo già avvertito stanchezza mentale, anche prima di trasmettere Amore all’Africa. A me questo tipo di attività richiede molte energie, forse perché la dirigo attraverso l’occhio spirituale (in mezzo, più o meno, alla fronte nella mezza parte più bassa, sopra il centro delle sopracciglia); perciò non è solo uno sforzo mentale, ma anche di altri organi. Ad esempio, sento subito una potente pulsazione nelle orecchie ed in altri punti della testa. Ritornando alla consapevolezza di dov’ero e che cosa stavo facendo l’ho perduta. Non credo però di essermi addormentato nel vero senso della parola, perché quando l’ho riacquistata, la mia consapevolezza era fuori dal letto, fuori di camera e di casa. L’ho riacquistata in giardino; ero vicino al cancello e guardavo verso la terrazza. In alto, tra me e la terrazza, più o meno sopra l’intelaiatura della tenda, davanti (più o meno) alla finestra della camera, c’era una croce bianca che indirizzava una luce bianca verso il letto della camera dove giaceva il mio corpo fisico (evidentemente era energia-Amore oppure Luce). Forse era proprio l’energia Luce che alimentava la infinitesima mia energia. Più o meno posso riprodurre così la scena che ho visto: DISEGNO La visione è durata poco, il tempo di vederla bene e rendermene conto. Dopodiché la mia consapevolezza è ritornata nel mio corpo fisico steso sul letto. Ho guardato l’ora: erano le una; avevo cominciato alle 11.30! Mi sentivo addirittura spossato di mente e di corpo; mai sentito così. 3 Alcuni mesi dopo ho compreso che la nube diminuisce la potenza dell'emissione di energia. 25