More Related Content
Similar to La supplementazione con omega 3 migliora la sindrome ADHD nei bambini
Similar to La supplementazione con omega 3 migliora la sindrome ADHD nei bambini (20)
More from MerqurioEditore_redazione
More from MerqurioEditore_redazione (20)
La supplementazione con omega 3 migliora la sindrome ADHD nei bambini
- 1. © Copyright 2005-2008 Enervit, All Rights Reserved
http://www.zoneacademy.com/_vti_g1_artSc.aspx?idA=18&rpstry=4_
LA SUPPLEMENTAZIONE CON OMEGA 3 MIGLIORA LA
SINDROME ADHD NEI BAMBINI
La Sindrome da Iperattività con Deficit di Attenzione (ADHD) è un disturbo che colpisce molti bambini. I vari
lavori scientifici parlano di una prevalenza di almeno il 3%. Non si tratta semplicemente di bambini vivaci,
ma di una vera e propria patologia con diversi gradi di gravità su base neurobiologica che altera fin dai
primi anni di vita i rapporti interpersonali, con la famiglia e con i coetanei, di bambini che nella maggior
parte dei casi hanno un’intelligenza normale. L’unica terapia efficace finora conosciuta è quella
farmacologia (pertanto per definizione non scevra da possibili effetti collaterali) con psicofarmaci da
somministrare per tutta la vita. Alcuni ricercatori hanno rilevato nella maggior parte di questi soggetti una
carenza di acidi grassi Omega 3. Partendo da questo razionale, la ricerca che è stata avviata ha utilizzato
l’olio Enerzona Omega 3 RX liquido, un estere etilico altamente purificato (quindi di grado farmacologico),
contenente sia EPA che DHA (risultati entrambi carenti in questi bambini) e di gusto gradevole. I risultati
sono stati veramente incoraggianti. Questi bimbi hanno sopportato dosi elevate di Omega 3 con
ridottissima incidenza di effetti collaterali, probabilmente perché li hanno “assorbiti” nei tessuti che ne erano
estremamente carenti. Il rapporto AA/EPA, prima elevatissimo, si è portato a valori normali e quasi tutti
hanno avuto un miglioramento clinico duraturo (quantificabile attorno al 25%) in termini di riduzione
dell’iperattività e aumento dell’attenzione. Questo non significa aver risolto il problema dell’ADHD ma
sicuramente di aver dato uno strumento in più per la gestione di questo disturbo. Trattandosi di un
integratore alimentare somministrato a persone carenti di tali sostanze, sappiamo di proporre un
trattamento più naturale e virtualmente meno pericoloso di quello farmacologico.
ARTICOLO
Germano M, Meleleo D, Montorfano G, Adorni L, Negroni M, Berra B, Rizzo AM.Plasma, red blood cells
phospholipids and clinical evaluation after long chain omega-3 supplementation in children with
attention deficit hyperactivity disorder (ADHD).Nutr Neurosci. 2007 Feb-Apr;10(1-2):1-9
BIBLIOGRAFIA CORRELATA
Richardson AJ.Long-chain polyunsaturated fatty acids in childhood developmental and psychiatric
disorders.Lipids. 2004 Dec;39(12):1215-22 Richardson AJ.Omega-3 fatty acids in ADHD and related
neurodevelopmental disorders.Int Rev Psychiatry. 2006 Apr;18(2):155-72 Colter AL, Cutler C, Meckling
KA.Fatty acid status and behavioural symptoms of attention deficit hyperactivity disorder in
adolescents: a case-control study.Nutr J. 2008 Feb 14;7:8
ABSTRACT
Omega-3 and omega-6 long-chain polyunsaturated fatty acids (LCPUFAs), are crucial to brain
development and function. Increasing evidence indicates that deficiencies or metabolic imbalances of these
- 2. © Copyright 2005-2008 Enervit, All Rights Reserved
http://www.zoneacademy.com/_vti_g1_artSc.aspx?idA=18&rpstry=4_
fatty acids might be associated with childhood developmental and psychiatric disorders including attention-
deficit/hyperactivity disorder (ADHD). Omega-3 are often lacking on modern diets. Moreover preliminary
evidences suggest that supplementation with omega-3 LCPUFAs, might help in the management of the
ADHD linked behavioural and learning difficulties. However, few studies published to date have involved
different populations, study designs, treatments and outcome results. Thus, further researches are required
to assess the durability of the treatment effects, to determine optimal composition and dosages of the
supplement and to develop reliable ways to identify patients that might have some benefits from this kind of
treatment, also because the study of LCPUFAs and their metabolism might offer new approaches to the
early identification and management of ADHD. In this paper, we provide new insight on the lipid pattern in
plasma and red blood cells (RBC) phospholipids, together with evaluation of the arachidonic acid
(AA)/eicosapentaenoic acid (EPA) ratio which seems to correlate with the improvement of the patients both
from a biochemical and clinical point of view.
Key words : ADHD, omega 3, EPA, DHA, AA/EPA ratio