1. Contenuti
Il parassitismo è una particolare forma di simbiosi tra due organismi sia animali sia vegetali
di specie diversa, di cui uno (individuo parassita) trae vantaggio a danno dell'altro (ospite).
Più specificatamente, l'ospite fornisce sostanze elaborate ed essenziali per il fabbisogno
alimentare del parassita, sostanze che quest'ultimo non è capace di produrre autonoma-
mente.
Le proprietà che identificano in generale un rapporto di parassitismo sono le seguenti:
* Il parassita non è in grado di vivere autono-
mamente e dipende dall’ospite a cui è strettamente
legato anatomicamente e fisiologicamente (vivendo
all'interno o all'esterno del corpo dell'ospite)
* Il parassita ha una struttura anatomica e mor-
fologica semplificata rispetto all’ospite.
* Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello
dell’ospite e si conclude prima della morte dell’ospi-
te.
* Il parassita ha rapporti con un solo ospite. A
sua volta questi può avere rapporti con più parassi-
ti.
Sebbene di regola il parassitismo procuri qualche
danno all'ospite, si ritiene probabile che i parassiti
evolvano verso forme sempre meno dannose per i
loro ospiti; infatti dal benessere degli ospiti dipendono anche il benessere dei parassiti, la
loro possibilità di vivere a lungo e di riprodursi ripetutamente.
Questo vale particolarmente per i rapporti tra parassiti e ospiti definitivi. Tuttavia, seppure
è prevedibile in linea teorica che il parassitismo possa evolvere verso la simbiosi non pa-
rassitaria è anche prevedibile che i rapporti di simbiosi non parassitaria possano trasfor-
marsi in rapporti di parassitismo. Non mancano tuttavia i casi in cui il danneggiamento di
alcune o molte facoltà dell'ospite sia vantaggiosa per il parassita.
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2. esempi di parassitismo
Parassita facoltativo
È in grado di vivere autonomamente ricorrendo all’occorrenza a forme di regime dietetico
non riconducibili al parassitismo.
Parassita obbligato
Può vivere solo nell’ambito di un rapporto trofico riconducibile al parassitismo. Spesso ha
semplificazioni morfologiche, anatomiche e funzionali o specializzazioni anatomiche e fi-
siologiche che lo obbligano alla dipendenza dall’ospite impedendone la vita autonoma.
Endoparassita
Detto anche parassita endofago, vive all’interno del corpo del-
l’organismo ospite in genere mostra un notevole grado di specia-
lizzazione anatomica e fisiologica finalizzata al particolare am-
biente che lo deve ospitare. (es. Tenia)
Ectoparassita
Detto anche parassita ectofago, vive all’esterno del corpo dell’organismo
ospite, al quale è comunque [zecca] strettamente legato. La specializza-
zione anatomica e fisiologica è in genere limitata all’apparato boccale e
ad organi che gli permettono di restare legato all’ospite. (es. Zecca)
Parassitoide
Pur presentando nel complesso le stesse prerogative del parassita, il parassitoide raggiun-
ge il completo sviluppo prima dell’ospite e ne provoca la morte impedendone la riprodu-
zione.
Multiparassitismo
È un rapporto di competizione fra parassiti di specie diversa che attaccano contempora-
neamente lo stesso individuo.
Superparassitismo
È un rapporto di competizione fra parassiti della stessa specie
che si sviluppano a spese di uno stesso individuo, talvolta in nu-
mero elevato. (es. ditteto)
Iperparassita
È un organismo che si sviluppa a spese di un altro parassita. Una
catena alimentare che segue la via del parassitismo ha sempre ini-
zio con un parassita primario. I parassiti di ordine superiore (secondari, terziari) sono
iperparassiti.
Autoparassita
È un organismo che si sviluppa a spese di un ospite della stessa specie. Forme di autopa-
rassitismo si riscontrano ad esempio in alcuni animali vivipari dove lo sviluppo postembrio-
nale si attua in parte all’interno del corpo della madre.
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