1. I Monti Ernici fanno parte del Subappennino laziale, una catena montuosa che corre parallela
all’Appennino. Sorgono al confine tra il Lazio e l’Abruzzo e comprendono montagne alte intorno ai
2000 metri. Alle pendici degli Ernici si trovano paesi ricchi di storia e cultura come Fiuggi, Guarcino,
Trivigliano, Anagni, Alatri, Fumone, Veroli.
Nel territorio dei Monti Ernici ci sono luoghi di grande interesse naturalistico come il lago di Canterno,
l’altipiano di Arcinazzo, il pozzo D’Antullo e molti altri che andremo a scoprire.
Per chi ama passeggiare nei sentieri di montagna e scoprire la bellezza di una natura incontaminata il
territorio degli Ernici è un vero paradiso, offre infatti l’opportunità di percorrere itinerari fantastici.
2.
3. I MONTI ERNICI SONO …
Luoghi incantevoli con una
natura incontaminata
boschi secolari, sorgenti e
corsi d’acqua purissimi,
prati lussureggianti…
6. Il LAGO DI CANTERNO è un lago di origine carsica che sorge a circa 5 km da Fiuggi, nel versante
meridionale dei monti Ernici. Il lago si trova a 538 metri di altezza dal livello del mare ed è il
più grande dei laghi carsici del Lazio, ha un perimetro di circa 5 km e si estende in un territorio
che ricade nei comuni di Fiuggi, Ferentino, Trivigliano, Torre Cajetani e Fumone. Ha una
profondità che va dai 3 ai 20 metri circa.
Lungo le sue rive fangose la vegetazione è scarsa, abbonda invece nelle zone circostanti, poco
distanti dal lago ci sono infatti ampie zone boschive con querce, aceri e ornielli, una
vegetazione caratteristica di questo lago è rappresentata dalle siepi costituite essenzialmente
da ginestre e specie appartenenti alla famiglia delle rosacee come i biancospini. Tali siepi, che
si trovano anche negli isolotti sparsi nel lago, offrono riparo ad animali selvatici e vengono
utilizzate da moli uccelli per la deposizione delle uova. Dal 1997 l’area in cui sorge il lago di
Canterno è considerata riserva naturale della regione Lazio.
15. VALLE DEI SANTI è il nome con cui si indica un lussureggiante parco posto nel territorio dei monti
Ernici e, precisamente, nel comune di Collepardo. Per raggiungerla bisogna attraversare il paese
di Collepardo e procedere in direzione di Trisulti, una volta giunti a Trisulti bisogna proseguire
ancora per alcuni chilometri fin quando si giunge in prossimità di estesi prati verdi attraversati dal
torrente “Cosa”. Gli amanti delle escursioni possono cimentarsi in un’entusiasmante avventura:
quella di risalire il torrente fino alla sua sorgente. Il percorso di risalita è abbastanza impegnativo
ma non eccessivamente pericoloso e può essere effettuato anche dai bambini purché
accompagnati da un adulto, si tratta di seguire un tragitto molto bello, tra cascatelle naturali e
ponti di legno. In alcuni punti il percorso si fa un po’ complicato, ad esempio quando è necessario
guadare il fiume passando sui sassi o immergendo direttamente i piedi nell’acqua. Dopo circa
un’ora e trenta minuti di cammino si arriva in un’ampia e bellissima radura dove si trovano le
sorgenti da cui sgorga un’acqua fresca e squisita.
26. FIUGGI è la nostra ridente cittadina, adagiata alle pendici degli Ernici in un rigoglioso
angolo di terra. La ricca vegetazione rappresenta un’importante caratteristica del
luogo infatti, ovunque ci troviamo, a Fiuggi un tocco di verde non manca mai: boschi,
sentieri, prati e poi le verdeggianti Fonti e lo straordinario campo da golf.
Fiuggi e i suoi dintorni, grazie alla lussureggiante vegetazione, in ogni periodo
dell’anno offrono ai loro visitatori un ammaliante affresco di colori, particolarmente
suggestivo in autunno quando tutti gli alberi si tingono di rosso, di arancio e dell’intera
gamma dei marroni.
Il castagno è il re indiscusso degli abbondanti boschi del territorio, altra protagonista è
la felce, pianta assai diffusa e da cui deriva il nome più antico della città: “Felcia”, così
che si chiamava Fiuggi nei tempi lontanissimi delle sue origini.
35. ARCINAZZO è una località montana che sorge su un altipiano a un’altezza di 850 metri
circa, dista 9 km da Fiuggi e 8 km da Trevi nel Lazio, conta appena 300 residenti ma la
popolazione aumenta notevolmente durante i periodi festivi e soprattutto in estate
quando diventa meta di molti turisti, perlopiù Romani, che amano trascorrere le vacanze
in questo posto totalmente estraneo alla frenetica vita di città. Ad Arcinazzo si può infatti
ritrovare una dimensione a misura d’uomo e un’atmosfera di totale relax. Il centro abitato
è completamente immerso nel verde, le macchine che circolano sono poche, nell’ unica
via principale che attraversa il paese si incontrano spesso greggi di pecore e mandrie di
mucche. Il paesaggio somiglia molto a quello alpino, per questo Arcinazzo viene definito
“la piccola Svizzera”. Le ampie estensioni pianeggianti sono perlopiù occupate da prati che
in primavera e in estate offrono una grande varietà di colori e di profumi grazie alla
presenza di numerosi fiori come: l'orchidea appenninica, l'anemone giallo, il giglio rosso e
il cardo. Vi si trovano inoltre molti abeti ma anche querce, lecci e faggi.
42. CAMPOCATINO è una località montana turistica che territorialmente appartiene al comune di
Guarcino. Grazie alle abbondanti nevicate, è meta, nel periodo invernale, di molti sciatori
provenienti dalla capitale e dalle città limitrofe. Raggiunge un’altitudine di 1800 metri e oltre a
offrire molte piste da sci è anche sede di un osservatorio astronomico e rappresenta un
importante punto di partenza per effettuare escursioni che conducono alle più alte vette degli
Ernici come il monte Agnello (1912 metri), il monte Vermicano (1948 metri), il monte
Crepacuore (1997 metri), il monte Fanfilli (1952 metri), il monte La Monna (1952 metri), ecc.
A Campocatino, così come sulle altre vette degli Ernici, la vegetazione è quella tipica di
montagna, è cioè costituita da piante basse che resistono al vento e al freddo: stelle alpine,
pino mugo, rododendro, mirtillo. Invece a quote più basse, ad esempio lungo la strada che
conduce alla cima, troviamo ampie distese di alberi aghifogli come l’abete, il pino, il larice.
51. TRISULTI fa parte del comune di Collepardo, dista 6 km dal paese a cui è collegato da
un’antica strada romana molto panoramica che si inerpica costeggiano boschi, prati e
vallate. Trisulti si trova a 850 metri di altitudine, alle falde del monte Rotonaria ed è una
località famosa perché ospita un’antica e maestosa Certosa: un monastero che fu
edificato nel 1204. Il paesaggio che caratterizza questo luogo è senza dubbio uno dei
più suggestivi dei monti Ernici, soprattutto per la presenza degli imponenti boschi
secolari della così detta “Selva d’Ecio”: un’area boschiva di notevole pregio ambientale
che è stata una delle prime aree tutelate in Italia.
A Trisulti siamo nel paradiso naturale degli erboristi, vi si trovano infatti più di 2.500
specie di erbe che qui crescono spontanee e di cui fecero uso i monaci certosini fin dal
medioevo per preparare medicamenti preziosi.
59. PRATO DI CAMPOLI è un ampio pianoro erboso situato nel comune di Veroli lungo la
strada che conduce da Veroli a Trisulti. Si trova a un’altitudine di 1100 metri circa e
oltre a rappresentare il luogo ideale per trascorrere una giornata in pieno relax
godendo di una natura incontaminata, è anche un importante punto di partenza per
escursioni su diverse cime dei monti Ernici. A ovest del pianoro si possono ammirare
alcune tra le più alte montagne tra cui il Monte Passeggio che è la vetta più alta degli
Ernici e a nord Pizzo Deta che è la seconda cima, a est c’è invece un’estesa faggeta.
A partire dal mese di maggio questa zona offre numerose e variopinte fioriture di
orchidee, viole, anemoni, narcisi che la rendono davvero spettacolare.
73. L’OASI DEGLI ERNICI si trova nel comune di Vico nel Lazio, a quattro Km dal centro
storico del paese, in un territorio posto a confine con il comune di Collepardo. È
un’area protetta immersa in un querceto nel cuore dei monti Ernici a un’altitudine di
mille metri. Se ci si incammina per un sentiero che attraversando il bosco si inerpica
verso la montagna, si raggiunge la “Grotta della Mano” che conserva una nitida
impronta di dinosauro. L’Oasi ospita molti animali come cavalli, capre, pecore, mucche
e anche tre daini, se poi ci si inoltra nelle zone boschive meno frequentate è possibile
avvistare caprioli e altri animali selvatici. Questa Oasi naturale dal 2013 è gestita da
una cooperativa che l’ha trasformata in un’interessante fattoria didattica, meta di
molte scolaresche che qui possono vivere una bella esperienza di contatto diretto con
la natura.