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CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA
IT
7543/12
(OR. en)
PRESSE 105
PR CO 15
COMUNICATO STAMPA
3154a
sessione del Consiglio
Affari esteri
COMMERCIO
Bruxelles, 16 marzo 2012
Presidente Sig.ra Pia Olsen Dyhr
Ministro del commercio e degli investimenti della Danimarca
S T A M P A
Rue de la Loi, 175 B – 1048 BRUXELLES Tel.: +32 (0)2 281 6083 / 6319 Fax: +32 (0)2 281 8026
press.office@consilium.europa.eu http://www.consilium.europa.eu/Newsroom
7543/12 1
IT
16.III.2012
Principali risultati del Consiglio
Il Consiglio ha approvato l'approccio indicato dalla presidenza relativo a una revisione generale
del sistema di preferenze tariffarie generalizzate dell'UE (SPG) per i paesi in via di sviluppo.
L'SPG, in vigore dal 1971, sarà adeguato alla nuova situazione globale e reso più efficiente in
modo da rispondere meglio alle esigenze dei paesi beneficiari. Le preferenze si concentreranno sui
paesi che ne hanno maggior bisogno.
Il Consiglio ha raggiunto un accordo su un compromesso che si incentra su cinque elementi chiave
della proposta della Commissione. Su tale base la presidenza predisporrà un mandato per i
negoziati con il Parlamento europeo sul progetto di regolamento che istituisce il nuovo SPG (che
dovrà essere approvato dal Comitato dei Rappresentanti permanenti).
Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico relativo alla firma e all'applicazione provvisoria di
un accordo di libero scambio con la Colombia e il Perù, fatta salva la formalizzazione della
relativa decisione in una prossima sessione del Consiglio.
L'accordo si prefigge di eliminare le tariffe elevate, affrontare gli ostacoli tecnici al commercio,
liberalizzare i mercati dei servizi, proteggere le indicazioni geografiche dell'UE e aprire i mercati
degli appalti pubblici. Comprende impegni in materia di applicazione delle norme ambientali e del
lavoro, oltre a procedure di risoluzione delle controversie rapide ed efficaci.
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16.III.2012
SOMMARIO1
PARTECIPANTI.............................................................Error: Reference source not found
PUNTI DISCUSSI
TRATTATI BILATERALI D'INVESTIMENTO..................Error: Reference source not found
SISTEMA DELLE PREFERENZE GENERALIZZATE......Error: Reference source not found
ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-COLOMBIA / PERÙ....Error: Reference source not
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ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-SINGAPORE......Error: Reference source not found
COMMERCIO, CRESCITA E SVILUPPO..........................Error: Reference source not found
VARIE....................................................................................Error: Reference source not found
– Relazioni commerciali con gli Stati Uniti.................................................Error: Reference source not found
– Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA)...................................Error: Reference source not found
– Esportazione di animali vivi verso la Russia.............................................Error: Reference source not found
ALTRI PUNTI APPROVATI
ECONOMIA E FINANZA
– Siria - Finanziamento della BEI................................................................Error: Reference source not found
– Agenzie di rating del credito.....................................................................Error: Reference source not found
1
 Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto
pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette.
 I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili nel sito Internet del Consiglio
http://www.consilium.europa.eu.
 Gli atti adottati che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono
contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del
Consiglio o possono essere ottenute presso il servizio stampa.
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16.III.2012
PARTECIPANTI
Belgio:
Sig. Didier REYNDERS Vice Primo Ministro e Ministro degli affari esteri, del
commercio con l'estero e degli affari europei
Bulgaria:
Sig. Ivo MARINOV Vice Ministro dell'economia, dell'energia e del turismo
Repubblica ceca:
Sig. Martin TLAPA Vice Ministro dell'industria e del commercio
Danimarca:
Sig.ra Pia OLSEN DYHR Ministro del commercio e degli investimenti
Germania:
Sig.ra Anne Ruth HERKES Sottosegretario di Stato, Ministero federale dell'economia
e della tecnologia
Estonia :
Sig. Matti MAASIKAS Rappresentante permanente
Irlanda:
Sig. Rory MONTGOMERY Rappresentante permanente
Grecia:
Sig. Ioannis DRIMOUSSIS Segretario generale, Ministero dello sviluppo, della
competitività e degli affari marittimi
Sig. Konstantinos PAPADOPOULOS Segretario generale per le relazioni economiche
internazionali e la cooperazione allo sviluppo
Spagna:
Sig. Jaime GARCÍA-LEGAZ PONCE Sottosegretario di Stato al commercio
Francia:
Sig. Pierre LELLOUCHE Sottosegretario di Stato presso il Ministro dell’economia,
delle finanze e dell’industria, incaricato del commercio
estero
Italia:
Sig. Ferdinando NELLI FEROCI Rappresentante permanente
Cipro:
Sig.ra Praxoula ANTONIADOU KYRIACOU Ministro del commercio, dell'industria e del turismo
Lettonia:
Sig. Daniels PAVĻUTS Ministro dell'economia
Lituania:
Sig. Egidijus MEILŪNAS Vice Ministro degli affari esteri
Lussemburgo:
Sig. Christian BRAUN Rappresentante permanente
Ungheria:
Sig. Péter GYÖRKÖS Rappresentante permanente
Malta :
Sig. Tonio FENECH Ministro delle finanze, dell'economia e degli investimenti
Paesi Bassi:
Sig. Henk BLEKER Ministro dell’agricoltura e del commercio estero
Austria:
Sig. Walter GRAHAMMER Rappresentante permanente
Polonia:
Sig. Andrzej DYCHA Sottosegretario di Stato aggiunto presso il Ministero
dell'economia della Repubblica di Polonia
Portogallo:
Sig. Miguel MORAIS LEITÃO Sottosegretario di Stato presso il Ministro degli affari
esteri, responsabile degli affari europei
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IT
16.III.2012
Romania :
Sig. Mihnea MOTOC Rappresentante permanente
Slovenia :
Sig. Rado GENORIO Rappresentante permanente
Slovacchia:
Sig. Peter JAVORČÍK Rappresentante permanente aggiunto
Finlandia:
Sig. Jan STORE Rappresentante permanente
Svezia:
Sig.ra Ewa BJÖRLING Ministro del commercio
Regno Unito:
Sig. Norman LAMB Ministro dei rapporti di lavoro, dei consumatori e delle
questioni postali
Commissione:
Sig. Karel DE GUCHT Membro
Il governo dello Stato aderente era così rappresentato:
Croazia:
Sig. Denis ČAJO Capo dell'Ufficio nazionale per la politica commerciale
7543/12 5
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16.III.2012
PUNTI DISCUSSI
TRATTATI BILATERALI D'INVESTIMENTO
Il Consiglio ha preso atto dei negoziati con il Parlamento europeo su un progetto di regolamento che
stabilisce disposizioni transitorie per gli accordi bilaterali conclusi da Stati membri e paesi terzi in
materia di investimenti.
Ha accolto con favore i progressi sinora realizzati, in particolare la conferma che i servizi della
Commissione stanno definendo un nuovo compromesso informale che potrebbe superare le
differenze che ancora permangono tra il Parlamento e il Consiglio.
Il regolamento proposto è inteso ad assicurare una transizione agevole dall'attuale sistema di trattati
bilaterali di investimento tra Stati membri e paesi terzi a un sistema in cui i trattati di investimento
UE saranno negoziati dalla Commissione in virtù della competenza dell'UE in materia di
investimenti diretti esteri che è stata introdotta dall'articolo 207 del trattato di Lisbona nel quadro
della politica commerciale comune dell'Unione europea.
Nel giugno 2011 il Comitato dei Rappresentanti permanenti aveva approvato un mandato di
negoziato (10908/11). Da allora, hanno avuto luogo cinque triloghi informali con il Parlamento,
l'ultimo dei quali il 28 febbraio. Le parti cercano un rapido accordo in seconda lettura.
Il regolamento cosiddetto "primigenio", presentato dalla Commissione nel luglio 2010, è inteso a
chiarire lo status di oltre 1 000 accordi bilaterali di investimento conclusi tra gli Stati membri
dell'EU e paesi terzi. Esso fisserebbe le condizioni perché gli accordi di investimento attualmente in
vigore continuino ad essere applicati, e le condizioni a cui gli Stati membri possono modificare gli
accordi esistenti, negoziandone e concludendone altri nuovi.
Con questa proposta il Consiglio si prefigge un duplice obiettivo: assicurare per quanto possibile la
certezza del diritto, unitamente alla massima protezione degli investitori dell'UE, e far sì che l'UE
rimanga una destinazione preferita per gli investimenti diretti esteri.
Al di là della portata del progetto di regolamento, in linea con il trattato di Lisbona si svilupperà
gradualmente una politica degli investimenti dell'UE fondata sulla nuova competenza esclusiva
dell'Unione nel settore degli investimenti diretti esteri.
Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione in prima lettura sul regolamento proposto il
10 maggio 2011.
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16.III.2012
SISTEMA DELLE PREFERENZE GENERALIZZATE
Il Consiglio ha approvato l'approccio indicato dalla presidenza relativo a una revisione generale del
sistema di preferenze tariffarie generalizzate dell'UE (SPG) per i paesi in via di sviluppo.
Ha raggiunto un accordo su un compromesso che si incentra su cinque elementi chiave della
proposta della Commissione. Su tale base la presidenza predisporrà un mandato - da sottoporre
all'approvazione del Comitato dei Rappresentanti permanenti - per i negoziati con il Parlamento
europeo sul progetto di regolamento che istituisce il nuovo SPG.
L'SPG dell'UE è in vigore dal 1971. Le preferenze commerciali concesse ai paesi in via di sviluppo
contribuiscono alla loro integrazione nel sistema globale degli scambi commerciali e al loro
sviluppo sostenibile, fornendo nel contempo un sostegno (nel quadro dell'SPG+) volto a incentivare
il miglioramento della governance, della qualità della vita e della tutela dei diritti umani.
La revisione dell'SPG mira ad adattare il sistema alla nuova situazione globale e a renderlo più
efficiente in modo da rispondere meglio alle esigenze specifiche dei paesi beneficiari. Le preferenze
sarebbero concentrate sui paesi che ne hanno maggior bisogno (i paesi meno sviluppati, a reddito
basso e medio-basso), tenendo conto del mutamento delle strutture economiche e commerciali e
riconoscendo che la crisi economica e l'erosione delle preferenze hanno colpito duramente i paesi
più poveri. La selezione dei beneficiari si baserebbe soprattutto sul reddito, escludendo i paesi che
beneficiano già di preferenze in base ad accordi di libero scambio o regimi autonomi.
I cinque settori principali contenuti nella proposta sono:
• copertura per paese;
• margini preferenziali e prodotti;
• graduazione dei prodotti;
• "SPG+" (regime speciale di incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo); e
• clausole di salvaguardia speciali.
7543/12 7
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16.III.2012
L'attuale sistema delle preferenze generalizzate dell'UE si basa sul regolamento n. 732/2008,
completato dalla decisione 2008/938/CE che riporta l'elenco dei beneficiari dell'"SPG+".
L'SPG dell'UE consta di un regime generale e di due incentivi speciali:
• il regime generale prevede riduzioni o sospensioni tariffarie per i beni importati da paesi in via di
sviluppo che non sono classificati dalla Banca mondiale come paesi a reddito alto e le cui
esportazioni non sono sufficientemente diversificate;
• il primo incentivo speciale, "SPG+", prevede ulteriori riduzioni tariffarie per i paesi in via di
sviluppo che firmano, ratificano e danno effettiva attuazione a una serie di convenzioni
essenziali dell'ONU e dell'Organizzazione internazionale del lavoro riguardanti i diritti umani e i
diritti dei lavoratori, la tutela dell'ambiente e il buon governo;
• il secondo incentivo speciale, il regime "Tutto tranne le armi" (EBA), prevede la completa
esenzione da dazi e contingenti per le importazioni di tutti i beni dai paesi meno sviluppati, fatta
eccezione per le armi. In base alla proposta della Commissione, il regime EBA rimarrebbe
invariato.
7543/12 8
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16.III.2012
ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-COLOMBIA / PERÙ
Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico sul progetto di decisione che approva la firma e
l'applicazione provvisoria di un accordo multilaterale di libero scambio con la Colombia e il Perù.
La decisione sarà adottata in una prossima sessione, previa messa a punto del testo dell'accordo, e
sarà richiesta l'approvazione del Parlamento europeo per la conclusione dell'accordo.
L'accordo, parafato nel marzo 2011, si prefigge di eliminare le tariffe elevate, affrontare gli ostacoli
tecnici al commercio, liberalizzare i mercati dei servizi, proteggere le indicazioni geografiche
dell'UE e aprire i mercati degli appalti pubblici. Comprende impegni in materia di applicazione
delle norme ambientali e del lavoro, oltre a procedure di risoluzione delle controversie rapide ed
efficaci. Garantirebbe nella regione condizioni di parità con i concorrenti, come gli Stati Uniti.
In base al principio dell'integrazione regionale, l'accordo resta aperto alla firma di Ecuador e
Bolivia, gli altri due membri della Comunità andina. I negoziati su un accordo di associazione
interregionale comprendente il dialogo politico, la cooperazione e il commercio sono stati sospesi
nel giugno 2008. Nel gennaio 2009 il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare un
accordo commerciale multilaterale con i paesi andini.
7543/12 9
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16.III.2012
ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-SINGAPORE
Il Consiglio è stato informato dalla Commissione sugli sviluppi più recenti nei negoziati con
Singapore su un accordo di libero scambio.
Ha discusso talune questioni chiave in sospeso concernenti, in particolare, i servizi finanziari, le
indicazioni geografiche, le regole di origine (cumulo regionale), gli ostacoli tariffari e non tariffari,
al fine di giungere alla conclusione positiva dei negoziati nel primo semestre di quest'anno.
I negoziati sono in una fase avanzata. L'ultima tornata si è svolta tra il 17 e il 20 gennaio. L'accordo
è inteso a porre in essere nuove opportunità nel mercato di Singapore, aprendo la strada per accordi
di libero scambio con altri paesi dell'ASEAN.
Una riunione tra il commissario Karel De Gucht e il ministro per il commercio di Singapore, Lim
Hng Kiang, è prevista a latere della riunione dei ministri economici UE-ASEAN che si terrà in
Cambogia alla fine del mese.
Gli scambi di merci e servizi tra l'UE e i paesi dell'ASEAN dovrebbero aver superato la soglia dei
200 miliardi di EUR nel 2011 e l'ASEAN resta il terzo maggiore partner commerciale dell'UE al di
fuori dell'Europa. Singapore rappresenta un terzo degli scambi UE con l'ASEAN ed è il principale
partner dell'UE in materia di investimenti all'interno dell'Associazione.
In seguito alla sospensione dei negoziati su un accordo di libero scambio (ALS) interregionale con i
paesi dell'ASEAN, il Consiglio ha deciso, nel dicembre 2009, di proseguire i negoziati in via
bilaterale, in particolare con Singapore, preservando nel contempo l'obiettivo strategico di un ALS
interregionale con l'ASEAN.
7543/12 10
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16.III.2012
COMMERCIO, CRESCITA E SVILUPPO
Il Consiglio ha adottato le conclusioni sull'approccio dell'UE al commercio, alla crescita e allo
sviluppo nel prossimo decennio.
Ha sottolineato che l'apertura al commercio internazionale è fondamentale per sostenere la crescita
inclusiva e la riduzione della povertà nei paesi in via di sviluppo, così come mantenere aperti i suoi
mercati è fondamentale per la crescita economica e il benessere dell'Europa. La crescente diversità
economica dei paesi in via di sviluppo richiede una maggiore differenziazione nel progettare e
attuare le politiche commerciali, d'investimento e di sviluppo dell'UE al fine di concentrarsi
maggiormente sui paesi meno sviluppati e gli altri paesi in via di sviluppo più bisognosi.
Il Consiglio ha evidenziato l'importanza dell'approccio multilaterale per combattere il
protezionismo e risolvere le questioni in sospeso sull'agenda commerciale internazionale. Ha
chiesto alla Commissione di presentargli nel 2015 una relazione sul seguito dato.
Le conclusioni figurano nel documento 7412/12.
7543/12 11
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16.III.2012
VARIE
– Relazioni commerciali con gli Stati Uniti
Il Consiglio ha fatto brevemente il punto sulle relazioni commerciali con gli Stati Uniti.
– Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA)
Il Consiglio ha preso atto della situazione relativa alla firma e alla ratifica dell'accordo commerciale
anticontraffazione (ACTA)1
tra UE e Australia, Canada, Giappone, Repubblica di Corea, Messico,
Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera e Stati Uniti.
L'ACTA crea un quadro internazionale volto a migliorare l’applicazione delle leggi in materia di
diritti di proprietà intellettuale e a stabilire norme internazionali migliori per le azioni contro le
violazioni su vasta scala dei diritti di proprietà intellettuale. I negoziati si sono conclusi nel
novembre 2010 e l'accordo è stato firmato dall'UE e da 22 Stati membri a Tokyo il 26 gennaio
2012.
Il 22 febbraio la Commissione ha deciso di sottoporre l'ACTA alla Corte di giustizia affinché ne
valuti la compatibilità con i trattati dell'UE e, in particolare, con la Carta dei diritti fondamentali.
– Esportazione di animali vivi verso la Russia
A richiesta della delegazione lettone2
, il Consiglio ha discusso la decisione annunciata dalla Russia
di vietare, a decorrere dal 20 marzo, le importazioni di bovini, piccoli ruminanti e suini provenienti
dall'UE.
*
* *
Durante la colazione i ministri hanno discusso possibili approcci alla liberalizzazione degli scambi
di beni e servizi ambientali. Hanno proceduto a uno scambio di opinioni sulla "procedura di
valutazione" in corso volta a esplorare le prospettive per l'avvio di negoziati di libero scambio con il
Giappone e hanno discusso le relazioni commerciali con l'India.
1
12196/11
2
7578/12
7543/12 12
IT
16.III.2012
ALTRI PUNTI APPROVATI
ECONOMIA E FINANZA
Siria - Finanziamento della BEI
Il Consiglio ha confermato l'intenzione di non sollevare obiezioni all'atto delegato della
Commissione che elimina la Siria dall'elenco dei paesi ammissibili al finanziamento della Banca
europea per gli investimenti (BEI) con garanzia UE.
L'8 febbraio la Commissione ha presentato l'atto delegato, facendo seguito all'adozione, nel maggio
2011, delle conclusioni del Consiglio in cui si invita la BEI a non approvare, per il momento, nuove
operazioni di finanziamento in Siria.
Agenzie di rating del credito
Il Consiglio ha confermato l'intenzione di non sollevare obiezioni all'atto delegato della
Commissione che specifica le commissioni che saranno imposte alle agenzie di rating del credito
dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per la vigilanza, la registrazione e la
certificazione.
Il 7 febbraio la Commissione ha presentato l'atto delegato. Conformemente a un regolamento sulle
agenzie di rating del credito, il Consiglio può sollevare obiezioni a un atto delegato entro un termine
di tre mesi a decorrere dalla notifica, a meno che il Consiglio e il Parlamento non accelerino la
procedura informando la Commissione che non intendono sollevare obiezioni.
7543/12 13
IT

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Pres 12-105 it (1)

  • 1. CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA IT 7543/12 (OR. en) PRESSE 105 PR CO 15 COMUNICATO STAMPA 3154a sessione del Consiglio Affari esteri COMMERCIO Bruxelles, 16 marzo 2012 Presidente Sig.ra Pia Olsen Dyhr Ministro del commercio e degli investimenti della Danimarca S T A M P A Rue de la Loi, 175 B – 1048 BRUXELLES Tel.: +32 (0)2 281 6083 / 6319 Fax: +32 (0)2 281 8026 press.office@consilium.europa.eu http://www.consilium.europa.eu/Newsroom 7543/12 1 IT
  • 2. 16.III.2012 Principali risultati del Consiglio Il Consiglio ha approvato l'approccio indicato dalla presidenza relativo a una revisione generale del sistema di preferenze tariffarie generalizzate dell'UE (SPG) per i paesi in via di sviluppo. L'SPG, in vigore dal 1971, sarà adeguato alla nuova situazione globale e reso più efficiente in modo da rispondere meglio alle esigenze dei paesi beneficiari. Le preferenze si concentreranno sui paesi che ne hanno maggior bisogno. Il Consiglio ha raggiunto un accordo su un compromesso che si incentra su cinque elementi chiave della proposta della Commissione. Su tale base la presidenza predisporrà un mandato per i negoziati con il Parlamento europeo sul progetto di regolamento che istituisce il nuovo SPG (che dovrà essere approvato dal Comitato dei Rappresentanti permanenti). Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico relativo alla firma e all'applicazione provvisoria di un accordo di libero scambio con la Colombia e il Perù, fatta salva la formalizzazione della relativa decisione in una prossima sessione del Consiglio. L'accordo si prefigge di eliminare le tariffe elevate, affrontare gli ostacoli tecnici al commercio, liberalizzare i mercati dei servizi, proteggere le indicazioni geografiche dell'UE e aprire i mercati degli appalti pubblici. Comprende impegni in materia di applicazione delle norme ambientali e del lavoro, oltre a procedure di risoluzione delle controversie rapide ed efficaci. 7543/12 2 IT
  • 3. 16.III.2012 SOMMARIO1 PARTECIPANTI.............................................................Error: Reference source not found PUNTI DISCUSSI TRATTATI BILATERALI D'INVESTIMENTO..................Error: Reference source not found SISTEMA DELLE PREFERENZE GENERALIZZATE......Error: Reference source not found ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-COLOMBIA / PERÙ....Error: Reference source not found ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-SINGAPORE......Error: Reference source not found COMMERCIO, CRESCITA E SVILUPPO..........................Error: Reference source not found VARIE....................................................................................Error: Reference source not found – Relazioni commerciali con gli Stati Uniti.................................................Error: Reference source not found – Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA)...................................Error: Reference source not found – Esportazione di animali vivi verso la Russia.............................................Error: Reference source not found ALTRI PUNTI APPROVATI ECONOMIA E FINANZA – Siria - Finanziamento della BEI................................................................Error: Reference source not found – Agenzie di rating del credito.....................................................................Error: Reference source not found 1  Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette.  I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili nel sito Internet del Consiglio http://www.consilium.europa.eu.  Gli atti adottati che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del Consiglio o possono essere ottenute presso il servizio stampa. 7543/12 3 IT
  • 4. 16.III.2012 PARTECIPANTI Belgio: Sig. Didier REYNDERS Vice Primo Ministro e Ministro degli affari esteri, del commercio con l'estero e degli affari europei Bulgaria: Sig. Ivo MARINOV Vice Ministro dell'economia, dell'energia e del turismo Repubblica ceca: Sig. Martin TLAPA Vice Ministro dell'industria e del commercio Danimarca: Sig.ra Pia OLSEN DYHR Ministro del commercio e degli investimenti Germania: Sig.ra Anne Ruth HERKES Sottosegretario di Stato, Ministero federale dell'economia e della tecnologia Estonia : Sig. Matti MAASIKAS Rappresentante permanente Irlanda: Sig. Rory MONTGOMERY Rappresentante permanente Grecia: Sig. Ioannis DRIMOUSSIS Segretario generale, Ministero dello sviluppo, della competitività e degli affari marittimi Sig. Konstantinos PAPADOPOULOS Segretario generale per le relazioni economiche internazionali e la cooperazione allo sviluppo Spagna: Sig. Jaime GARCÍA-LEGAZ PONCE Sottosegretario di Stato al commercio Francia: Sig. Pierre LELLOUCHE Sottosegretario di Stato presso il Ministro dell’economia, delle finanze e dell’industria, incaricato del commercio estero Italia: Sig. Ferdinando NELLI FEROCI Rappresentante permanente Cipro: Sig.ra Praxoula ANTONIADOU KYRIACOU Ministro del commercio, dell'industria e del turismo Lettonia: Sig. Daniels PAVĻUTS Ministro dell'economia Lituania: Sig. Egidijus MEILŪNAS Vice Ministro degli affari esteri Lussemburgo: Sig. Christian BRAUN Rappresentante permanente Ungheria: Sig. Péter GYÖRKÖS Rappresentante permanente Malta : Sig. Tonio FENECH Ministro delle finanze, dell'economia e degli investimenti Paesi Bassi: Sig. Henk BLEKER Ministro dell’agricoltura e del commercio estero Austria: Sig. Walter GRAHAMMER Rappresentante permanente Polonia: Sig. Andrzej DYCHA Sottosegretario di Stato aggiunto presso il Ministero dell'economia della Repubblica di Polonia Portogallo: Sig. Miguel MORAIS LEITÃO Sottosegretario di Stato presso il Ministro degli affari esteri, responsabile degli affari europei 7543/12 4 IT
  • 5. 16.III.2012 Romania : Sig. Mihnea MOTOC Rappresentante permanente Slovenia : Sig. Rado GENORIO Rappresentante permanente Slovacchia: Sig. Peter JAVORČÍK Rappresentante permanente aggiunto Finlandia: Sig. Jan STORE Rappresentante permanente Svezia: Sig.ra Ewa BJÖRLING Ministro del commercio Regno Unito: Sig. Norman LAMB Ministro dei rapporti di lavoro, dei consumatori e delle questioni postali Commissione: Sig. Karel DE GUCHT Membro Il governo dello Stato aderente era così rappresentato: Croazia: Sig. Denis ČAJO Capo dell'Ufficio nazionale per la politica commerciale 7543/12 5 IT
  • 6. 16.III.2012 PUNTI DISCUSSI TRATTATI BILATERALI D'INVESTIMENTO Il Consiglio ha preso atto dei negoziati con il Parlamento europeo su un progetto di regolamento che stabilisce disposizioni transitorie per gli accordi bilaterali conclusi da Stati membri e paesi terzi in materia di investimenti. Ha accolto con favore i progressi sinora realizzati, in particolare la conferma che i servizi della Commissione stanno definendo un nuovo compromesso informale che potrebbe superare le differenze che ancora permangono tra il Parlamento e il Consiglio. Il regolamento proposto è inteso ad assicurare una transizione agevole dall'attuale sistema di trattati bilaterali di investimento tra Stati membri e paesi terzi a un sistema in cui i trattati di investimento UE saranno negoziati dalla Commissione in virtù della competenza dell'UE in materia di investimenti diretti esteri che è stata introdotta dall'articolo 207 del trattato di Lisbona nel quadro della politica commerciale comune dell'Unione europea. Nel giugno 2011 il Comitato dei Rappresentanti permanenti aveva approvato un mandato di negoziato (10908/11). Da allora, hanno avuto luogo cinque triloghi informali con il Parlamento, l'ultimo dei quali il 28 febbraio. Le parti cercano un rapido accordo in seconda lettura. Il regolamento cosiddetto "primigenio", presentato dalla Commissione nel luglio 2010, è inteso a chiarire lo status di oltre 1 000 accordi bilaterali di investimento conclusi tra gli Stati membri dell'EU e paesi terzi. Esso fisserebbe le condizioni perché gli accordi di investimento attualmente in vigore continuino ad essere applicati, e le condizioni a cui gli Stati membri possono modificare gli accordi esistenti, negoziandone e concludendone altri nuovi. Con questa proposta il Consiglio si prefigge un duplice obiettivo: assicurare per quanto possibile la certezza del diritto, unitamente alla massima protezione degli investitori dell'UE, e far sì che l'UE rimanga una destinazione preferita per gli investimenti diretti esteri. Al di là della portata del progetto di regolamento, in linea con il trattato di Lisbona si svilupperà gradualmente una politica degli investimenti dell'UE fondata sulla nuova competenza esclusiva dell'Unione nel settore degli investimenti diretti esteri. Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione in prima lettura sul regolamento proposto il 10 maggio 2011. 7543/12 6 IT
  • 7. 16.III.2012 SISTEMA DELLE PREFERENZE GENERALIZZATE Il Consiglio ha approvato l'approccio indicato dalla presidenza relativo a una revisione generale del sistema di preferenze tariffarie generalizzate dell'UE (SPG) per i paesi in via di sviluppo. Ha raggiunto un accordo su un compromesso che si incentra su cinque elementi chiave della proposta della Commissione. Su tale base la presidenza predisporrà un mandato - da sottoporre all'approvazione del Comitato dei Rappresentanti permanenti - per i negoziati con il Parlamento europeo sul progetto di regolamento che istituisce il nuovo SPG. L'SPG dell'UE è in vigore dal 1971. Le preferenze commerciali concesse ai paesi in via di sviluppo contribuiscono alla loro integrazione nel sistema globale degli scambi commerciali e al loro sviluppo sostenibile, fornendo nel contempo un sostegno (nel quadro dell'SPG+) volto a incentivare il miglioramento della governance, della qualità della vita e della tutela dei diritti umani. La revisione dell'SPG mira ad adattare il sistema alla nuova situazione globale e a renderlo più efficiente in modo da rispondere meglio alle esigenze specifiche dei paesi beneficiari. Le preferenze sarebbero concentrate sui paesi che ne hanno maggior bisogno (i paesi meno sviluppati, a reddito basso e medio-basso), tenendo conto del mutamento delle strutture economiche e commerciali e riconoscendo che la crisi economica e l'erosione delle preferenze hanno colpito duramente i paesi più poveri. La selezione dei beneficiari si baserebbe soprattutto sul reddito, escludendo i paesi che beneficiano già di preferenze in base ad accordi di libero scambio o regimi autonomi. I cinque settori principali contenuti nella proposta sono: • copertura per paese; • margini preferenziali e prodotti; • graduazione dei prodotti; • "SPG+" (regime speciale di incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo); e • clausole di salvaguardia speciali. 7543/12 7 IT
  • 8. 16.III.2012 L'attuale sistema delle preferenze generalizzate dell'UE si basa sul regolamento n. 732/2008, completato dalla decisione 2008/938/CE che riporta l'elenco dei beneficiari dell'"SPG+". L'SPG dell'UE consta di un regime generale e di due incentivi speciali: • il regime generale prevede riduzioni o sospensioni tariffarie per i beni importati da paesi in via di sviluppo che non sono classificati dalla Banca mondiale come paesi a reddito alto e le cui esportazioni non sono sufficientemente diversificate; • il primo incentivo speciale, "SPG+", prevede ulteriori riduzioni tariffarie per i paesi in via di sviluppo che firmano, ratificano e danno effettiva attuazione a una serie di convenzioni essenziali dell'ONU e dell'Organizzazione internazionale del lavoro riguardanti i diritti umani e i diritti dei lavoratori, la tutela dell'ambiente e il buon governo; • il secondo incentivo speciale, il regime "Tutto tranne le armi" (EBA), prevede la completa esenzione da dazi e contingenti per le importazioni di tutti i beni dai paesi meno sviluppati, fatta eccezione per le armi. In base alla proposta della Commissione, il regime EBA rimarrebbe invariato. 7543/12 8 IT
  • 9. 16.III.2012 ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-COLOMBIA / PERÙ Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico sul progetto di decisione che approva la firma e l'applicazione provvisoria di un accordo multilaterale di libero scambio con la Colombia e il Perù. La decisione sarà adottata in una prossima sessione, previa messa a punto del testo dell'accordo, e sarà richiesta l'approvazione del Parlamento europeo per la conclusione dell'accordo. L'accordo, parafato nel marzo 2011, si prefigge di eliminare le tariffe elevate, affrontare gli ostacoli tecnici al commercio, liberalizzare i mercati dei servizi, proteggere le indicazioni geografiche dell'UE e aprire i mercati degli appalti pubblici. Comprende impegni in materia di applicazione delle norme ambientali e del lavoro, oltre a procedure di risoluzione delle controversie rapide ed efficaci. Garantirebbe nella regione condizioni di parità con i concorrenti, come gli Stati Uniti. In base al principio dell'integrazione regionale, l'accordo resta aperto alla firma di Ecuador e Bolivia, gli altri due membri della Comunità andina. I negoziati su un accordo di associazione interregionale comprendente il dialogo politico, la cooperazione e il commercio sono stati sospesi nel giugno 2008. Nel gennaio 2009 il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare un accordo commerciale multilaterale con i paesi andini. 7543/12 9 IT
  • 10. 16.III.2012 ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-SINGAPORE Il Consiglio è stato informato dalla Commissione sugli sviluppi più recenti nei negoziati con Singapore su un accordo di libero scambio. Ha discusso talune questioni chiave in sospeso concernenti, in particolare, i servizi finanziari, le indicazioni geografiche, le regole di origine (cumulo regionale), gli ostacoli tariffari e non tariffari, al fine di giungere alla conclusione positiva dei negoziati nel primo semestre di quest'anno. I negoziati sono in una fase avanzata. L'ultima tornata si è svolta tra il 17 e il 20 gennaio. L'accordo è inteso a porre in essere nuove opportunità nel mercato di Singapore, aprendo la strada per accordi di libero scambio con altri paesi dell'ASEAN. Una riunione tra il commissario Karel De Gucht e il ministro per il commercio di Singapore, Lim Hng Kiang, è prevista a latere della riunione dei ministri economici UE-ASEAN che si terrà in Cambogia alla fine del mese. Gli scambi di merci e servizi tra l'UE e i paesi dell'ASEAN dovrebbero aver superato la soglia dei 200 miliardi di EUR nel 2011 e l'ASEAN resta il terzo maggiore partner commerciale dell'UE al di fuori dell'Europa. Singapore rappresenta un terzo degli scambi UE con l'ASEAN ed è il principale partner dell'UE in materia di investimenti all'interno dell'Associazione. In seguito alla sospensione dei negoziati su un accordo di libero scambio (ALS) interregionale con i paesi dell'ASEAN, il Consiglio ha deciso, nel dicembre 2009, di proseguire i negoziati in via bilaterale, in particolare con Singapore, preservando nel contempo l'obiettivo strategico di un ALS interregionale con l'ASEAN. 7543/12 10 IT
  • 11. 16.III.2012 COMMERCIO, CRESCITA E SVILUPPO Il Consiglio ha adottato le conclusioni sull'approccio dell'UE al commercio, alla crescita e allo sviluppo nel prossimo decennio. Ha sottolineato che l'apertura al commercio internazionale è fondamentale per sostenere la crescita inclusiva e la riduzione della povertà nei paesi in via di sviluppo, così come mantenere aperti i suoi mercati è fondamentale per la crescita economica e il benessere dell'Europa. La crescente diversità economica dei paesi in via di sviluppo richiede una maggiore differenziazione nel progettare e attuare le politiche commerciali, d'investimento e di sviluppo dell'UE al fine di concentrarsi maggiormente sui paesi meno sviluppati e gli altri paesi in via di sviluppo più bisognosi. Il Consiglio ha evidenziato l'importanza dell'approccio multilaterale per combattere il protezionismo e risolvere le questioni in sospeso sull'agenda commerciale internazionale. Ha chiesto alla Commissione di presentargli nel 2015 una relazione sul seguito dato. Le conclusioni figurano nel documento 7412/12. 7543/12 11 IT
  • 12. 16.III.2012 VARIE – Relazioni commerciali con gli Stati Uniti Il Consiglio ha fatto brevemente il punto sulle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. – Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA) Il Consiglio ha preso atto della situazione relativa alla firma e alla ratifica dell'accordo commerciale anticontraffazione (ACTA)1 tra UE e Australia, Canada, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera e Stati Uniti. L'ACTA crea un quadro internazionale volto a migliorare l’applicazione delle leggi in materia di diritti di proprietà intellettuale e a stabilire norme internazionali migliori per le azioni contro le violazioni su vasta scala dei diritti di proprietà intellettuale. I negoziati si sono conclusi nel novembre 2010 e l'accordo è stato firmato dall'UE e da 22 Stati membri a Tokyo il 26 gennaio 2012. Il 22 febbraio la Commissione ha deciso di sottoporre l'ACTA alla Corte di giustizia affinché ne valuti la compatibilità con i trattati dell'UE e, in particolare, con la Carta dei diritti fondamentali. – Esportazione di animali vivi verso la Russia A richiesta della delegazione lettone2 , il Consiglio ha discusso la decisione annunciata dalla Russia di vietare, a decorrere dal 20 marzo, le importazioni di bovini, piccoli ruminanti e suini provenienti dall'UE. * * * Durante la colazione i ministri hanno discusso possibili approcci alla liberalizzazione degli scambi di beni e servizi ambientali. Hanno proceduto a uno scambio di opinioni sulla "procedura di valutazione" in corso volta a esplorare le prospettive per l'avvio di negoziati di libero scambio con il Giappone e hanno discusso le relazioni commerciali con l'India. 1 12196/11 2 7578/12 7543/12 12 IT
  • 13. 16.III.2012 ALTRI PUNTI APPROVATI ECONOMIA E FINANZA Siria - Finanziamento della BEI Il Consiglio ha confermato l'intenzione di non sollevare obiezioni all'atto delegato della Commissione che elimina la Siria dall'elenco dei paesi ammissibili al finanziamento della Banca europea per gli investimenti (BEI) con garanzia UE. L'8 febbraio la Commissione ha presentato l'atto delegato, facendo seguito all'adozione, nel maggio 2011, delle conclusioni del Consiglio in cui si invita la BEI a non approvare, per il momento, nuove operazioni di finanziamento in Siria. Agenzie di rating del credito Il Consiglio ha confermato l'intenzione di non sollevare obiezioni all'atto delegato della Commissione che specifica le commissioni che saranno imposte alle agenzie di rating del credito dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per la vigilanza, la registrazione e la certificazione. Il 7 febbraio la Commissione ha presentato l'atto delegato. Conformemente a un regolamento sulle agenzie di rating del credito, il Consiglio può sollevare obiezioni a un atto delegato entro un termine di tre mesi a decorrere dalla notifica, a meno che il Consiglio e il Parlamento non accelerino la procedura informando la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. 7543/12 13 IT