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Documento di approfondimento della soluzione:
Pontassieve 2030
Localizzare lo sviluppo sostenibile
INDICE
1. Descrizione della soluzione
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
4. Descrizione dei destinatari della misura
5. Descrizione della metodologia adottata
6. Indicazione dei valori economici in gioco
7. Tempi di progetto
1-Descrizione della soluzione
Il progetto denominato “Pontassieve 2030” si configura come la risposta che
l’Amministrazione Comunale di Pontassieve ha dato alla necessità di localizzare i 17 obiettivi
di sviluppo sostenibile. Infatti, a quasi quattro anni dall’adozione di questi obiettivi, la
comunità scientifica e la società civile hanno più volte ribadito le molte carenze
nell’implementazione dell’Agenda ONU a livello regionale e locale.
La soluzione consiste nella stesura di un report composto da tre parti.
La prima parte punta alla redazione di un’analisi retrospettiva puntuale di tutte le politiche
pubbliche del territorio degli ultimi 5 anni attraverso la lente dei 17 obiettivi ONU. In
secondo luogo l’indagine si focalizza sulla situazione attuale per valutare lo stato di
implementazione dei suddetti obiettivi nella realtà comunale. Infine,ci si propone, sulla base
dei punti precedenti, di presentare una serie di soluzioni condivise, sia di breve che di lungo
periodo, per la realizzazione dell’Agenda a livello locale.
Più nello specifico per quanto riguarda la prima parte, si sono analizzati i resoconti comunali
inerenti le attività svolte e gli interventi realizzati dall’Amministrazione suddividendoli per
campi tematici e cercando di individuare un raccordo con gli obiettivi ONU. Data la necessità
di entrare più nel dettaglio di alcune iniziative, si è proseguito con dei colloqui sia con gli
amministratori del Comune che con funzionari e personale tecnico al fine di valutare ogni
intervento ed di inquadrare l’insieme delle politiche implementate in una strategia di più
ampio raggio.
Nella seconda parte del progetto, per fotografare il presente, si è scelto di prendere spunto
dalla metodologia adottata nel report “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City
Index 2018”, redatto dalla Fondazione Eni Enrico Mattei che monitora e valuta la situazione
dei capoluoghi di provincia italiani rispetto agli obiettivi per il 2030. Come in suddetto report,
anche nel caso di Pontassieve 2030, ad ogni Goal sono stati associati uno o più indicatori
cercando però di selezionarli o modificarli in base alla reperibilità dei dati e in modo che
potessero essere significativi rispetto ad una realtà periferica medio-piccola come quella di
Pontassieve. Al fine di operare una comparazione sul grado di sviluppo sostenibile della città
di Pontassieve sono stati presentati i medesimi indicatori anche a livello regionale e
nazionale. Tale lavoro permette di comprendere il livello di raggiungimento dei target da
parte del territorio considerato.
La terza parte del progetto mira a dare voce alla comunità locale così da co-partecipare
all’ideazione di future politiche per la realizzazione degli obiettivi 2030 nel Comune di
Pontassieve. A tale scopo è stato organizzato dall’Amministrazione un workshop nelle
giornate del 16 e 17 febbraio 2019 al quale hanno partecipato oltre 30 associazioni locali. Il
workshop è stato guidato da esperti del mondo dello sviluppo sostenibile: il tema dell’Agenda
2030 è stato introdotto da un inviato di Asvis al fine di rendere la platea consapevole del tema
dell’evento; in seguito il professore associato Luca Pardi dell’Università degli Studi di
Firenze ha parlato della necessità di una transizione ad una società e un modello di
produzione sostenibile. Il workshop è, poi, entrato nel vivo con le sessioni interattive del
framework “3 Horizons” che si configura come un approccio per pensare possibili futuri. Il
processo partecipativo è iniziato con la prima sessione interattiva il "terzo orizzonte" di
Sharpe, ossia il futuro che immaginiamo, ed i suoi semi nel presente, facilitato dallo staff di
Pontassieve 2030. Successivamente, il workshop è tornato alla presentazione degli aspetti
teorici del tema con Italian Climate Network (sezione di Firenze) che ha parlato del
cambiamento climatico e del Goal 13. La parte teorica si è conclusa con l’intervento della
Fondazione Eni Enrico Mattei che ha descritto l’esperienza dell’SDG City Index per poi
passare alla parte finale dell’intero workshop con la Sessione interattiva 2- il "primo
orizzonte" di Sharpe ossia il presente che conosciamo e cosa cambiare, sempre facilitato
dallo staff di Pontassieve 2030 e dalla Sessione interattiva 3- il cambiamento necessario-ossia
come fare breccia nella narrazione dominante tramite l'azione.
Come parte del progetto è stato lanciato anche il Brand Pontassieve 2030 assegnato a tutte le
iniziative promosse dalla popolazione civile del territorio indirizzate all’attuazione
dell’Agenda ONU. Per migliorare la buon riuscita dei progetti, i promotori sono affiancati dal
team di Pontassieve 2030. Tra queste iniziative va annoverata “Agenda 2030, Young
Edition” un workshop per studenti delle superiori realizzato con il gruppo giovani della
Croce Azzurra di Pontassieve.
Questo ambizioso progetto denota anche originalità rispetto al modello del City Index poiché
nessuno prima aveva tentato un’analisi di questo tipo in un comune di tali dimensioni ma
sempre si era fermata a realtà più grandi. Inoltre, il fatto di coinvolgere attivamente i cittadini
nell’implementazione dell’Agenda aggiunge valore al progetto.
2-Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il team di lavoro è costituito da cinque professionisti dalle competenze eterogenee; il team è
guidato da due membri del personale dell’amministrazione comunale e arricchito dalla
presenza di tre giovani laureati, assunti specificatamente per il progetto considerato. Qui sotto
una breve presentazione del gruppo di lavoro:
Jacopo Bencini: laureato con lode in Relazioni Internazionali e Studi Europei all’Università
degli Studi di Firenze, si è successivamente qualificato in management della cooperazione
internazionale ed europrogettazione. Nel Comune di Pontassieve è assessore con deleghe per
il bilancio e trasparenza, partecipazione, politiche giovanili, attuazione del programma,
comunicazione, politiche internazionali e diritto d’asilo.
Laura Brogelli: laureata in Scienze Politiche-Relazioni Internazionali all’Università degli
Studi di Firenze. Esperta nella gestione delle relazioni con il pubblico, ricopre all’interno
dell’Amministrazione comunale di Pontassieve il ruolo di Responsabile della Segreteria del
Sindaco.
Niccolò Albasini: ha una laurea triennale in Economia e Commercio e una laurea magistrale
in Scienze dell’Economia all’Università degli Studi di Firenze. Ha una solida preparazione
nel campo dell’economia ambientale e ha ricoperto la carica di membro della commissione
paritetica e del consiglio d’istituto della Scuola di Economia per il biennio 2016-2018.
Silvia Mugnaini: ha una laurea di primo livello in Sviluppo Economico e Cooperazione
Internazionale socio-sanitaria e gestione dei conflitti all’Università degli Studi di Firenze. Ha
completato il suo percorso con una tesi sulla Corporate Social Responsibility (CSR) e ha
pregresse esperienze all’interno degli organi dell’amministrazione pubblica.
Angelo Maria Terranova: ha una laurea di primo livello in Scienze Politiche-Relazioni
Internazionali all’Università degli studi di Firenze. Nel corso dei suoi studi ha avuto modo di
approfondire le tematiche sociali legate al developing world tramite uno stage presso Oxfam
Italia.
La forza del team risiede nella varietà di background e interessi che lo contraddistinguono. Il
coinvolgimento personale e la conoscenza profonda delle tematiche trattate è stato di
fondamentale importanza per lo svolgimento del progetto. Competenze essenziali sono state
anche la conoscenza del territorio e quella dell’amministrazione locale. In particolare, la
scelta di comporre un team con soggetti residenti nel territorio ma anche provenienti da altre
realtà ha permesso di poter condividere diverse prospettive ed evitare di cadere sia nel
rischio di autoreferenzialità sia in quello di realizzare un’analisi esterna e meramente teorica
che prescindesse dalla conoscenza del territorio.
3-Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
La presente pubblicazione vuole andare a soddisfare un ampio ventaglio di necessità facenti
capo a diverse categorie di portatori d’interesse ma tutte ugualmente collegate tra loro.
Un primo bisogno che viene a soddisfare è quello che riguarda i cittadini, le associazioni e la
società nel suo complesso nel momento in cui tale lavoro vuole diffondere una coscienza
sostenibile. Una mentalità, ovvero, per cui ognuno è in grado e deve fare qualcosa di
concreto per arrivare a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Non è infatti necessario, e
forse anche possibile, che “tutti facciano tutto” per poter raggiungere l’idealtipo della piena
sostenibilità ma è invece fondamentale che ognuno si impegni almeno in qualcosa poiché
solo attraverso questa condivisione e azione collettiva tale idea può diventare realtà.
Altra necessità che il lavoro vuole soddisfare è poi quella delle amministrazioni pubbliche di
avere un effettivo piano di azione e di indirizzo. Pur essendo previsto infatti la declinazione
locale dell’Agenda 2030, manca ancora una precisa attuazione di tale passaggio per i comuni
sotto i 50.000 abitanti. Questo documento vuole quindi andare a fornire un primo esempio di
declinazione a livello locale dell’Agenda con la speranza di creare un modello che possa
essere poi utilizzato da altre amministrazioni comunali simili per dare effettiva attuazione agli
obiettivi di sviluppo su tutto il territorio nazionale.
4-Descrizione dei destinatari della misura
Il Comune di Pontassieve è un territorio popolato da circa 21.000 abitanti che si estende per
115 kmq in zona collinare tra Valdisieve e Valdarno ed è formato da numerose frazioni e
località che fanno da corona al capoluogo.
La platea di riferimento del progetto è la società nella sua interezza in quanto, come detto,
tutti sono chiamati a dare il loro contributo per poter raggiungere gli obiettivi posti
dall’Agenda e solo passando attraverso una capillare opera d’informazione verso tutti questi
stakeholders tale obiettivo potrà essere raggiunto.
Nello specifico un primo destinatario sono le amministrazioni territoriali locali che,
attraverso il loro ruolo di governo del territorio, sono le uniche a poter promuovere certi tipi
di azioni. Inoltre, sono essi stessi i diretti responsabili dell’attuazione dell’Agenda a livello
locale e della creazione di un modello replicabile e fondamentale, mancandone, al momento,
uno per le realtà al di sotto dei 50.000 abitanti.
Altro destinatario della pubblicazione sono poi le associazioni del territorio, in quanto
possono svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppare la mentalità sostenibile nella
popolazione, nonché per fare in modo che si facciano promotrici esse stesse di iniziative che
vadano a migliorare la sostenibilità del sistema.
Destinatari ultimi sono poi i cittadini in quanto ancora nel nostro Comune, come anche un
po’ in tutto il Paese, manca una vera e propria cultura della sostenibilità oltre che una
consapevolezza dei cittadini del reale gioco che possono ricoprire nel raggiungimento della
piena sostenibilità della società.
5-Descrizione della metodologia adottata
Il lavoro ha seguito due impostazioni metodologiche conformemente alle diverse parti in cui
si articola. La prima parte, qualitativa e storica, è stata realizzata documentando gli impegni
sostenuti dall’Amministrazione durante il proprio mandato, la seconda, quantitativa e rivolta
al presente ha invece impegnato conoscenze e strumenti statistici.
L’approccio più interessante da sottolineare è quello del “3 Horizons framework” ideato nel
2016 da Bill Sharpe dell’ International Futures Forum e adottato per l’attuazione dei due
workshop del progetto.
Il framework 3 Horizons è immediato da spiegare e comprendere e richiede materiali
economici. Il quadro è utilizzato per discutere processi di trasformazione in contesti
partecipativi. La struttura include una mappa di tre linee o orizzonti. Il diagramma dei tre
orizzonti è intuitivo da visualizzare e discutere. I tre orizzonti rappresentano, rispettivamente:
• Horizon 1: il sistema che vogliamo trasformare
• Horizon 2: i cambiamenti necessari per rompere gli attuali modelli dominanti
• Horizon 3: il sistema che vogliamo raggiungere.
I partecipanti sono i delegati più importanti in quanto sono i portatori di conoscenza e valore
e svolgono il ruolo di esperti per la creazione di contenuto del processo. Vengono costituiti
gruppi di dialogo sulla base del numero di partecipanti.
Il ruolo dei facilitatori è quello di guidare i rispettivi gruppi attraverso le fasi di dialogo e
sostenere un buon clima di discussione in cui i partecipanti sono attivi. I facilitatori sono lì
solo per facilitare il processo, non per dare le loro opinioni.
Tramite il workshop i partecipanti ottengono la possibilità di riflettere su certi temi mentre gli
organizzatori ricevono feedback su come impostare futuri processi decisionali.
6-Indicazione dei valori economici in gioco
La realizzazione del progetto è stata portata avanti nell’ambito della relazione di fine
mandato che, essendo una procedura prevista per legge e quindi obbligatoria, viene svolta
normalmente dall’amministrazione comunale. Rientrando in questa finalità, il progetto si è
sviluppato senza la necessità di mettere in campo spese ingenti. La principale voce di spesa è
stata, infatti, rappresentata dagli €800 netti mensili che sono stati corrisposti singolarmente a
ognuno dei tre membri operativi del team, appositamente assunti per questo incarico; i
coordinatori del progetto sono infatti membri stabili dell’amministrazione comunale e non
hanno percepito compensi ulteriori per la realizzazione di questo progetto.
Altre voci di costo sono state rappresentate dal lavoro ordinario degli uffici e dei servizi
direttamente coinvolti quali Organizzazione e Controllo, Staff del Sindaco, Comunicazione e
Tipografia che sono stati necessari nella fase di reperimento dei dati, durante l’allestimento e
svolgimento dei workshop e durante la pubblicazione cartacea e digitale dei risultati del
progetto.
Allo stato attuale la misura non ha portato né ha significativi risparmi sui costi né a ulteriori
investimenti rispetto a quelli citati. Tuttavia quello che si conta di fare è proprio ripartire dalle
indicazioni e dalle analisi che sono emerse per poter realizzare investimenti che consentano
di ottenere non solo un considerevole risparmio ma anche un miglioramento delle
performance energetiche e ambientali in modo da arrivare a ottenere un Comune che sia
pienamente sostenibile sotto ogni punto di vista.
7-Tempi di progetto
I tempi per il progetto si declinano in 4 mesi, dal 21 gennaio al 21 maggio. Nel dettaglio, il
team si è occupato, nel primo mese, di reperire e rielaborare i dati relativi agli indicatori dei
target degli obiettivi di sviluppo sostenibile. In concomitanza a questa fase, è stato
organizzato- il 16 e 17 febbraio- un workshop di due giorni con le associazioni locali al fine
di individuare le criticità, gli strumenti di implementazione e gli obiettivi per il futuro del
Comune. Successivamente, il gruppo di lavoro ha iniziato la fase di rilettura delle politiche e
degli interventi effettuati nel quinquennio dall’Amministrazione Comunale. Infine, l’ultimo
step riguarderà l’arricchimento della relazione con le prospettive portate dalla comunità di
Pontassieve, tramite il workshop ma anche tramite le iniziative del brand Pontassieve 2030.
La relazione verrà pubblicata al fine di renderla fruibile per la cittadinanza e per il più ampio
obiettivo di offrire un modello di replicabilità per altre amministrazioni.

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Premio pa sostenibile_2019_word comune di pontassieve

  • 1. Documento di approfondimento della soluzione: Pontassieve 2030 Localizzare lo sviluppo sostenibile INDICE 1. Descrizione della soluzione 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare 4. Descrizione dei destinatari della misura 5. Descrizione della metodologia adottata 6. Indicazione dei valori economici in gioco 7. Tempi di progetto 1-Descrizione della soluzione Il progetto denominato “Pontassieve 2030” si configura come la risposta che l’Amministrazione Comunale di Pontassieve ha dato alla necessità di localizzare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Infatti, a quasi quattro anni dall’adozione di questi obiettivi, la comunità scientifica e la società civile hanno più volte ribadito le molte carenze nell’implementazione dell’Agenda ONU a livello regionale e locale. La soluzione consiste nella stesura di un report composto da tre parti. La prima parte punta alla redazione di un’analisi retrospettiva puntuale di tutte le politiche pubbliche del territorio degli ultimi 5 anni attraverso la lente dei 17 obiettivi ONU. In secondo luogo l’indagine si focalizza sulla situazione attuale per valutare lo stato di implementazione dei suddetti obiettivi nella realtà comunale. Infine,ci si propone, sulla base dei punti precedenti, di presentare una serie di soluzioni condivise, sia di breve che di lungo periodo, per la realizzazione dell’Agenda a livello locale. Più nello specifico per quanto riguarda la prima parte, si sono analizzati i resoconti comunali inerenti le attività svolte e gli interventi realizzati dall’Amministrazione suddividendoli per campi tematici e cercando di individuare un raccordo con gli obiettivi ONU. Data la necessità di entrare più nel dettaglio di alcune iniziative, si è proseguito con dei colloqui sia con gli amministratori del Comune che con funzionari e personale tecnico al fine di valutare ogni
  • 2. intervento ed di inquadrare l’insieme delle politiche implementate in una strategia di più ampio raggio. Nella seconda parte del progetto, per fotografare il presente, si è scelto di prendere spunto dalla metodologia adottata nel report “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”, redatto dalla Fondazione Eni Enrico Mattei che monitora e valuta la situazione dei capoluoghi di provincia italiani rispetto agli obiettivi per il 2030. Come in suddetto report, anche nel caso di Pontassieve 2030, ad ogni Goal sono stati associati uno o più indicatori cercando però di selezionarli o modificarli in base alla reperibilità dei dati e in modo che potessero essere significativi rispetto ad una realtà periferica medio-piccola come quella di Pontassieve. Al fine di operare una comparazione sul grado di sviluppo sostenibile della città di Pontassieve sono stati presentati i medesimi indicatori anche a livello regionale e nazionale. Tale lavoro permette di comprendere il livello di raggiungimento dei target da parte del territorio considerato. La terza parte del progetto mira a dare voce alla comunità locale così da co-partecipare all’ideazione di future politiche per la realizzazione degli obiettivi 2030 nel Comune di Pontassieve. A tale scopo è stato organizzato dall’Amministrazione un workshop nelle giornate del 16 e 17 febbraio 2019 al quale hanno partecipato oltre 30 associazioni locali. Il workshop è stato guidato da esperti del mondo dello sviluppo sostenibile: il tema dell’Agenda 2030 è stato introdotto da un inviato di Asvis al fine di rendere la platea consapevole del tema dell’evento; in seguito il professore associato Luca Pardi dell’Università degli Studi di Firenze ha parlato della necessità di una transizione ad una società e un modello di produzione sostenibile. Il workshop è, poi, entrato nel vivo con le sessioni interattive del framework “3 Horizons” che si configura come un approccio per pensare possibili futuri. Il processo partecipativo è iniziato con la prima sessione interattiva il "terzo orizzonte" di Sharpe, ossia il futuro che immaginiamo, ed i suoi semi nel presente, facilitato dallo staff di Pontassieve 2030. Successivamente, il workshop è tornato alla presentazione degli aspetti teorici del tema con Italian Climate Network (sezione di Firenze) che ha parlato del cambiamento climatico e del Goal 13. La parte teorica si è conclusa con l’intervento della Fondazione Eni Enrico Mattei che ha descritto l’esperienza dell’SDG City Index per poi passare alla parte finale dell’intero workshop con la Sessione interattiva 2- il "primo orizzonte" di Sharpe ossia il presente che conosciamo e cosa cambiare, sempre facilitato dallo staff di Pontassieve 2030 e dalla Sessione interattiva 3- il cambiamento necessario-ossia come fare breccia nella narrazione dominante tramite l'azione.
  • 3. Come parte del progetto è stato lanciato anche il Brand Pontassieve 2030 assegnato a tutte le iniziative promosse dalla popolazione civile del territorio indirizzate all’attuazione dell’Agenda ONU. Per migliorare la buon riuscita dei progetti, i promotori sono affiancati dal team di Pontassieve 2030. Tra queste iniziative va annoverata “Agenda 2030, Young Edition” un workshop per studenti delle superiori realizzato con il gruppo giovani della Croce Azzurra di Pontassieve. Questo ambizioso progetto denota anche originalità rispetto al modello del City Index poiché nessuno prima aveva tentato un’analisi di questo tipo in un comune di tali dimensioni ma sempre si era fermata a realtà più grandi. Inoltre, il fatto di coinvolgere attivamente i cittadini nell’implementazione dell’Agenda aggiunge valore al progetto. 2-Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il team di lavoro è costituito da cinque professionisti dalle competenze eterogenee; il team è guidato da due membri del personale dell’amministrazione comunale e arricchito dalla presenza di tre giovani laureati, assunti specificatamente per il progetto considerato. Qui sotto una breve presentazione del gruppo di lavoro: Jacopo Bencini: laureato con lode in Relazioni Internazionali e Studi Europei all’Università degli Studi di Firenze, si è successivamente qualificato in management della cooperazione internazionale ed europrogettazione. Nel Comune di Pontassieve è assessore con deleghe per il bilancio e trasparenza, partecipazione, politiche giovanili, attuazione del programma, comunicazione, politiche internazionali e diritto d’asilo. Laura Brogelli: laureata in Scienze Politiche-Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Firenze. Esperta nella gestione delle relazioni con il pubblico, ricopre all’interno dell’Amministrazione comunale di Pontassieve il ruolo di Responsabile della Segreteria del Sindaco. Niccolò Albasini: ha una laurea triennale in Economia e Commercio e una laurea magistrale in Scienze dell’Economia all’Università degli Studi di Firenze. Ha una solida preparazione
  • 4. nel campo dell’economia ambientale e ha ricoperto la carica di membro della commissione paritetica e del consiglio d’istituto della Scuola di Economia per il biennio 2016-2018. Silvia Mugnaini: ha una laurea di primo livello in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale socio-sanitaria e gestione dei conflitti all’Università degli Studi di Firenze. Ha completato il suo percorso con una tesi sulla Corporate Social Responsibility (CSR) e ha pregresse esperienze all’interno degli organi dell’amministrazione pubblica. Angelo Maria Terranova: ha una laurea di primo livello in Scienze Politiche-Relazioni Internazionali all’Università degli studi di Firenze. Nel corso dei suoi studi ha avuto modo di approfondire le tematiche sociali legate al developing world tramite uno stage presso Oxfam Italia. La forza del team risiede nella varietà di background e interessi che lo contraddistinguono. Il coinvolgimento personale e la conoscenza profonda delle tematiche trattate è stato di fondamentale importanza per lo svolgimento del progetto. Competenze essenziali sono state anche la conoscenza del territorio e quella dell’amministrazione locale. In particolare, la scelta di comporre un team con soggetti residenti nel territorio ma anche provenienti da altre realtà ha permesso di poter condividere diverse prospettive ed evitare di cadere sia nel rischio di autoreferenzialità sia in quello di realizzare un’analisi esterna e meramente teorica che prescindesse dalla conoscenza del territorio. 3-Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare La presente pubblicazione vuole andare a soddisfare un ampio ventaglio di necessità facenti capo a diverse categorie di portatori d’interesse ma tutte ugualmente collegate tra loro. Un primo bisogno che viene a soddisfare è quello che riguarda i cittadini, le associazioni e la società nel suo complesso nel momento in cui tale lavoro vuole diffondere una coscienza sostenibile. Una mentalità, ovvero, per cui ognuno è in grado e deve fare qualcosa di concreto per arrivare a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Non è infatti necessario, e forse anche possibile, che “tutti facciano tutto” per poter raggiungere l’idealtipo della piena sostenibilità ma è invece fondamentale che ognuno si impegni almeno in qualcosa poiché solo attraverso questa condivisione e azione collettiva tale idea può diventare realtà. Altra necessità che il lavoro vuole soddisfare è poi quella delle amministrazioni pubbliche di avere un effettivo piano di azione e di indirizzo. Pur essendo previsto infatti la declinazione locale dell’Agenda 2030, manca ancora una precisa attuazione di tale passaggio per i comuni sotto i 50.000 abitanti. Questo documento vuole quindi andare a fornire un primo esempio di declinazione a livello locale dell’Agenda con la speranza di creare un modello che possa essere poi utilizzato da altre amministrazioni comunali simili per dare effettiva attuazione agli obiettivi di sviluppo su tutto il territorio nazionale.
  • 5. 4-Descrizione dei destinatari della misura Il Comune di Pontassieve è un territorio popolato da circa 21.000 abitanti che si estende per 115 kmq in zona collinare tra Valdisieve e Valdarno ed è formato da numerose frazioni e località che fanno da corona al capoluogo. La platea di riferimento del progetto è la società nella sua interezza in quanto, come detto, tutti sono chiamati a dare il loro contributo per poter raggiungere gli obiettivi posti dall’Agenda e solo passando attraverso una capillare opera d’informazione verso tutti questi stakeholders tale obiettivo potrà essere raggiunto. Nello specifico un primo destinatario sono le amministrazioni territoriali locali che, attraverso il loro ruolo di governo del territorio, sono le uniche a poter promuovere certi tipi di azioni. Inoltre, sono essi stessi i diretti responsabili dell’attuazione dell’Agenda a livello locale e della creazione di un modello replicabile e fondamentale, mancandone, al momento, uno per le realtà al di sotto dei 50.000 abitanti. Altro destinatario della pubblicazione sono poi le associazioni del territorio, in quanto possono svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppare la mentalità sostenibile nella popolazione, nonché per fare in modo che si facciano promotrici esse stesse di iniziative che vadano a migliorare la sostenibilità del sistema. Destinatari ultimi sono poi i cittadini in quanto ancora nel nostro Comune, come anche un po’ in tutto il Paese, manca una vera e propria cultura della sostenibilità oltre che una consapevolezza dei cittadini del reale gioco che possono ricoprire nel raggiungimento della piena sostenibilità della società. 5-Descrizione della metodologia adottata Il lavoro ha seguito due impostazioni metodologiche conformemente alle diverse parti in cui si articola. La prima parte, qualitativa e storica, è stata realizzata documentando gli impegni sostenuti dall’Amministrazione durante il proprio mandato, la seconda, quantitativa e rivolta al presente ha invece impegnato conoscenze e strumenti statistici. L’approccio più interessante da sottolineare è quello del “3 Horizons framework” ideato nel 2016 da Bill Sharpe dell’ International Futures Forum e adottato per l’attuazione dei due workshop del progetto. Il framework 3 Horizons è immediato da spiegare e comprendere e richiede materiali economici. Il quadro è utilizzato per discutere processi di trasformazione in contesti partecipativi. La struttura include una mappa di tre linee o orizzonti. Il diagramma dei tre orizzonti è intuitivo da visualizzare e discutere. I tre orizzonti rappresentano, rispettivamente:
  • 6. • Horizon 1: il sistema che vogliamo trasformare • Horizon 2: i cambiamenti necessari per rompere gli attuali modelli dominanti • Horizon 3: il sistema che vogliamo raggiungere. I partecipanti sono i delegati più importanti in quanto sono i portatori di conoscenza e valore e svolgono il ruolo di esperti per la creazione di contenuto del processo. Vengono costituiti gruppi di dialogo sulla base del numero di partecipanti. Il ruolo dei facilitatori è quello di guidare i rispettivi gruppi attraverso le fasi di dialogo e sostenere un buon clima di discussione in cui i partecipanti sono attivi. I facilitatori sono lì solo per facilitare il processo, non per dare le loro opinioni. Tramite il workshop i partecipanti ottengono la possibilità di riflettere su certi temi mentre gli organizzatori ricevono feedback su come impostare futuri processi decisionali. 6-Indicazione dei valori economici in gioco La realizzazione del progetto è stata portata avanti nell’ambito della relazione di fine mandato che, essendo una procedura prevista per legge e quindi obbligatoria, viene svolta normalmente dall’amministrazione comunale. Rientrando in questa finalità, il progetto si è sviluppato senza la necessità di mettere in campo spese ingenti. La principale voce di spesa è stata, infatti, rappresentata dagli €800 netti mensili che sono stati corrisposti singolarmente a ognuno dei tre membri operativi del team, appositamente assunti per questo incarico; i coordinatori del progetto sono infatti membri stabili dell’amministrazione comunale e non hanno percepito compensi ulteriori per la realizzazione di questo progetto. Altre voci di costo sono state rappresentate dal lavoro ordinario degli uffici e dei servizi direttamente coinvolti quali Organizzazione e Controllo, Staff del Sindaco, Comunicazione e Tipografia che sono stati necessari nella fase di reperimento dei dati, durante l’allestimento e
  • 7. svolgimento dei workshop e durante la pubblicazione cartacea e digitale dei risultati del progetto. Allo stato attuale la misura non ha portato né ha significativi risparmi sui costi né a ulteriori investimenti rispetto a quelli citati. Tuttavia quello che si conta di fare è proprio ripartire dalle indicazioni e dalle analisi che sono emerse per poter realizzare investimenti che consentano di ottenere non solo un considerevole risparmio ma anche un miglioramento delle performance energetiche e ambientali in modo da arrivare a ottenere un Comune che sia pienamente sostenibile sotto ogni punto di vista. 7-Tempi di progetto I tempi per il progetto si declinano in 4 mesi, dal 21 gennaio al 21 maggio. Nel dettaglio, il team si è occupato, nel primo mese, di reperire e rielaborare i dati relativi agli indicatori dei target degli obiettivi di sviluppo sostenibile. In concomitanza a questa fase, è stato organizzato- il 16 e 17 febbraio- un workshop di due giorni con le associazioni locali al fine di individuare le criticità, gli strumenti di implementazione e gli obiettivi per il futuro del Comune. Successivamente, il gruppo di lavoro ha iniziato la fase di rilettura delle politiche e degli interventi effettuati nel quinquennio dall’Amministrazione Comunale. Infine, l’ultimo step riguarderà l’arricchimento della relazione con le prospettive portate dalla comunità di Pontassieve, tramite il workshop ma anche tramite le iniziative del brand Pontassieve 2030. La relazione verrà pubblicata al fine di renderla fruibile per la cittadinanza e per il più ampio obiettivo di offrire un modello di replicabilità per altre amministrazioni.