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CONSUMO LIQUIDO

Una donna viene assunta come assistente negli uffici di una grande rivista di moda.
Inizialmente si presenta con vestiti semplici e che tuttavia le donano un ottimo aspetto.
Subito si accorge che questo non basta; anzi, nell’ambitissmo ruolo che ora si trova a rico-
prire, è necessario rappresentare il consumatore più oculato, cioè colui che riesce a far del
vestito più costoso un bene di prima necessità.
Il suo stile di vita cambia a tal punto da farle abbandonare i vecchi amici e il fidanzato,
per tessere nuovi rapporti, che diventeranno il motivo e in alcuni casi la conseguenza del
proprio successo come professionista e quindi nel caso di questa storia come consumatore.
1. Valutazione dell’individuo in base alle sue abilità di consumo.                         ma in un contesto come questo, appare chiaramente che non solo gli stupidi
                                                                                           accettano di vestire i panni del “nuovo consumatore”, così come lo descrive Bau-
Si manifesta fin dalle prime scene questo importante aspetto, poichè viene subito          man, ma diventa una necessità per chiunque non voglia restare “indietro”.
dato un valore alla protagonista in base ai vestiti che indossa, a prescindere dal         Miranda dice ad un certo punto: Certo ho capito, tu pensi che questo non abbia
loro valore estetico: i vestiti riescono, in questo nuovo contesto, oltre che ad assu-     nulla a che vedere con te...? Tu, questa mattina hai indossato quel maglioncino
mere un forte valore commerciale, a diventare una vera e propria virtù umana.              azzurro infeltrito perchè vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per
È inaccettabile che una ragazza vada in giro vestita con gli abiti che potrebbe            curarti di cosa ti metti addosso. Quello che non sai è che quel maglioncinonon
aver ereditato dalla nonna; non importa che questi siano belli, brutti, adatti alla        è semplicemente azzurro, è effettivamente ceruleo, [...] rapidamente comparso
popria personalità, originali o colorati; l’importante è che sottolineino le doti di       nelle collezioni di otto diversi stilisti, dopodichè è arrivato poco a poco nei grandi
buon consumatore, che sa scegliere cosa comprare, ma che comunque deve                     magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual dove eviden-
comprare per essere qualcuno.                                                              temente l’hai pescato nel cesto delle occasioni.
Miranda (la titolare della rivista - centro degli avvenimenti del film) lamenta il fatto   A questo punto è chiaro che non è più importante cosa effettivamente indossi ma
che le ragazze che assumeva fossero sempre belle e alla moda, ma stupide,                  dove la ragazza l’abbia comprato, quanto l’abbia pagato, in quali circostanze.
2. Assenza di responsabilità nei confronti di
chiunque tranne che di sè.

Questo aspetto si può notare, nel momento in cui
avviene una sorta di presa di coscienza, da parte
della protagonista, del fatto che la sua personalità
come consumatore è ora più importante della sua
personailtà di donna e di amica.
Il rapporto tra sè e la merce diventa simile alrap-
porto tra sè e gli altri.
La protagonista del film si trova a dover scegliere
nuovi amici, necessariamente più “importanti” di
quelli che aveva prima.
Allo stesso modo e contemporaneamente, si rifà il
guardaroba.
In poche parole, ricostruisce tutta la sua vita intorno
a nuovi valori che tendono ad annullare il senso di
responsabilità nei confronti degli altri per lasciare
via libera all’affermazione di sè, pensando, in que-
sto modo, di far emergere la propria personalità e
le proprie virtù e quindi di poter vivere meglio.
Diretta conseguenza di questo modo di vivere i
rapporti sociali è la nascita di necessità che prima
non c’erano.
Vestiti nuovi, alla moda e soprattutto firmati, diventano l’emblema di un sistema      a superare il valore delle persone. In questo modo questa cultura “ride” di chi,
sociale che funziona, mentre abiti comodi, confortevoli e tuttavia di buon gusto,      anche inconsapevolmente, osa sfidarla, proponendo, ad esempio la semplicità e
sono il simbolo di una personalità poco curata e incapace di percepire il bello        la spontaneità come valori ancora attuali.
nelle cose e negli altri.                                                              Le persone sono sempre libere di scegliere, ma non al di fuori di un “pensiero
Proprio riguardo a ciò, un’altra cosa che colpisce è il fatto che Miranda non ricor-   mercificatore”, che tende a vedere la felicità in ciò che si può comprare nei mi-
di mai il nome di Andrea (la protagonista) ma ricorda benissimo i nomi di tutti gli    gliori negozi e soprattutto che non devi farti mancare; non per essere qualcuno di
stilisti più quotati.                                                                  fronte agli altri, ma per sentirti qualcuno.
Sì, pare proprio sia questo ciò che veramente conta per una donna che conta!           L’obiettivo è farsi responsabili in una cultura dove sei forte se forte è il tuo potere
Miranda, non si vergogna mai di dimenticarsi il nome della sua assistente,             d’acquisto.
ma tutti ridono di Andrea (anche gli spettatori) quando dice di non sapere se          Dispiace un po’ per quelli che restano indietro, certo, ma vince sempre, nella so-
Dolce&Gabbana è scritto con una o due “b”.                                             cietà odierna il pensiero per cui ognuno debba badare a se stesso, se non vuole
Proprio in questo modo credo che i valori della cultura consumistica riescano          restare schiacciato... Da cosa? Da chi?
3. Sparizione di coercizioni sociali e visione mercificata dei rapporti               Inoltre, potersi permettere un particolare acquisto, significa potersi permettere una
umani.                                                                                vita migliore. Significa “essere” migliori. Ma ciò non basta mai, e accontentarsi di
                                                                                      ciò che si è viene percepito come un atto di rassegnazione.
Quest’ultimo tema potrebbe essere anche una diretta conseguenza di ciò che è          La trama di questo film ne è un valido esempio, poichè ci pone di fronte ad un
stato detto nella pagina precedente: esiste qualcosa che va al di là dei nostri do-   bivio: accontentarci di ciò che siamo e di ciò che abbiamo o migiorarsi?
veri di persone ed è qualcosa che finisce con il conquistarci più di ogni altra cosa. Come migliorarsi?
L’amore può essere passeggero, un’amicizia può finire ma, anche se siamo certi        Aumentando la propria capacità di comprare, scegliendo l’acquisto giusto, per
del contrario, per un attimo, giusto il tempo di comprare un paio di scarpe, siamo riempire gli altri di invidia e lasciarli a bocca aperta, non in virtù della propria
convinti che potrà davvero cambiare la nostra vita.                                   simpatia, preparazione, competenza, intelligenza, ecc. ma grazie al nostro nuovo
Che un vestito di Prada si consumi con il tempo non è un problema; l’importante abito di Chanel.
è che ciò rappresenta una svolta.

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  • 1. CONSUMO LIQUIDO Una donna viene assunta come assistente negli uffici di una grande rivista di moda. Inizialmente si presenta con vestiti semplici e che tuttavia le donano un ottimo aspetto. Subito si accorge che questo non basta; anzi, nell’ambitissmo ruolo che ora si trova a rico- prire, è necessario rappresentare il consumatore più oculato, cioè colui che riesce a far del vestito più costoso un bene di prima necessità. Il suo stile di vita cambia a tal punto da farle abbandonare i vecchi amici e il fidanzato, per tessere nuovi rapporti, che diventeranno il motivo e in alcuni casi la conseguenza del proprio successo come professionista e quindi nel caso di questa storia come consumatore.
  • 2. 1. Valutazione dell’individuo in base alle sue abilità di consumo. ma in un contesto come questo, appare chiaramente che non solo gli stupidi accettano di vestire i panni del “nuovo consumatore”, così come lo descrive Bau- Si manifesta fin dalle prime scene questo importante aspetto, poichè viene subito man, ma diventa una necessità per chiunque non voglia restare “indietro”. dato un valore alla protagonista in base ai vestiti che indossa, a prescindere dal Miranda dice ad un certo punto: Certo ho capito, tu pensi che questo non abbia loro valore estetico: i vestiti riescono, in questo nuovo contesto, oltre che ad assu- nulla a che vedere con te...? Tu, questa mattina hai indossato quel maglioncino mere un forte valore commerciale, a diventare una vera e propria virtù umana. azzurro infeltrito perchè vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per È inaccettabile che una ragazza vada in giro vestita con gli abiti che potrebbe curarti di cosa ti metti addosso. Quello che non sai è che quel maglioncinonon aver ereditato dalla nonna; non importa che questi siano belli, brutti, adatti alla è semplicemente azzurro, è effettivamente ceruleo, [...] rapidamente comparso popria personalità, originali o colorati; l’importante è che sottolineino le doti di nelle collezioni di otto diversi stilisti, dopodichè è arrivato poco a poco nei grandi buon consumatore, che sa scegliere cosa comprare, ma che comunque deve magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual dove eviden- comprare per essere qualcuno. temente l’hai pescato nel cesto delle occasioni. Miranda (la titolare della rivista - centro degli avvenimenti del film) lamenta il fatto A questo punto è chiaro che non è più importante cosa effettivamente indossi ma che le ragazze che assumeva fossero sempre belle e alla moda, ma stupide, dove la ragazza l’abbia comprato, quanto l’abbia pagato, in quali circostanze.
  • 3. 2. Assenza di responsabilità nei confronti di chiunque tranne che di sè. Questo aspetto si può notare, nel momento in cui avviene una sorta di presa di coscienza, da parte della protagonista, del fatto che la sua personalità come consumatore è ora più importante della sua personailtà di donna e di amica. Il rapporto tra sè e la merce diventa simile alrap- porto tra sè e gli altri. La protagonista del film si trova a dover scegliere nuovi amici, necessariamente più “importanti” di quelli che aveva prima. Allo stesso modo e contemporaneamente, si rifà il guardaroba. In poche parole, ricostruisce tutta la sua vita intorno a nuovi valori che tendono ad annullare il senso di responsabilità nei confronti degli altri per lasciare via libera all’affermazione di sè, pensando, in que- sto modo, di far emergere la propria personalità e le proprie virtù e quindi di poter vivere meglio. Diretta conseguenza di questo modo di vivere i rapporti sociali è la nascita di necessità che prima non c’erano. Vestiti nuovi, alla moda e soprattutto firmati, diventano l’emblema di un sistema a superare il valore delle persone. In questo modo questa cultura “ride” di chi, sociale che funziona, mentre abiti comodi, confortevoli e tuttavia di buon gusto, anche inconsapevolmente, osa sfidarla, proponendo, ad esempio la semplicità e sono il simbolo di una personalità poco curata e incapace di percepire il bello la spontaneità come valori ancora attuali. nelle cose e negli altri. Le persone sono sempre libere di scegliere, ma non al di fuori di un “pensiero Proprio riguardo a ciò, un’altra cosa che colpisce è il fatto che Miranda non ricor- mercificatore”, che tende a vedere la felicità in ciò che si può comprare nei mi- di mai il nome di Andrea (la protagonista) ma ricorda benissimo i nomi di tutti gli gliori negozi e soprattutto che non devi farti mancare; non per essere qualcuno di stilisti più quotati. fronte agli altri, ma per sentirti qualcuno. Sì, pare proprio sia questo ciò che veramente conta per una donna che conta! L’obiettivo è farsi responsabili in una cultura dove sei forte se forte è il tuo potere Miranda, non si vergogna mai di dimenticarsi il nome della sua assistente, d’acquisto. ma tutti ridono di Andrea (anche gli spettatori) quando dice di non sapere se Dispiace un po’ per quelli che restano indietro, certo, ma vince sempre, nella so- Dolce&Gabbana è scritto con una o due “b”. cietà odierna il pensiero per cui ognuno debba badare a se stesso, se non vuole Proprio in questo modo credo che i valori della cultura consumistica riescano restare schiacciato... Da cosa? Da chi?
  • 4. 3. Sparizione di coercizioni sociali e visione mercificata dei rapporti Inoltre, potersi permettere un particolare acquisto, significa potersi permettere una umani. vita migliore. Significa “essere” migliori. Ma ciò non basta mai, e accontentarsi di ciò che si è viene percepito come un atto di rassegnazione. Quest’ultimo tema potrebbe essere anche una diretta conseguenza di ciò che è La trama di questo film ne è un valido esempio, poichè ci pone di fronte ad un stato detto nella pagina precedente: esiste qualcosa che va al di là dei nostri do- bivio: accontentarci di ciò che siamo e di ciò che abbiamo o migiorarsi? veri di persone ed è qualcosa che finisce con il conquistarci più di ogni altra cosa. Come migliorarsi? L’amore può essere passeggero, un’amicizia può finire ma, anche se siamo certi Aumentando la propria capacità di comprare, scegliendo l’acquisto giusto, per del contrario, per un attimo, giusto il tempo di comprare un paio di scarpe, siamo riempire gli altri di invidia e lasciarli a bocca aperta, non in virtù della propria convinti che potrà davvero cambiare la nostra vita. simpatia, preparazione, competenza, intelligenza, ecc. ma grazie al nostro nuovo Che un vestito di Prada si consumi con il tempo non è un problema; l’importante abito di Chanel. è che ciò rappresenta una svolta.