2. Biografia
Nato a Mosca nel 1866, Wassily Kandinskij
Wasilyevich, è considerato il padre della corrente
artistica nota come: Astrattismo. Dopo essersi
laureato alla facoltà di legge, viene in seguito
catturato da un timore interiore che lo porterà nella
scelta di intraprendere la carriera di artista.
Trasferitosi in Germania, Kandinskij acquista fama
grazie alla corrente del “cavaliere errante” una serie
di quadri, in cui i protagonisti sono ispirati alle
antiche tradizioni e alle favole russe che lui stesso
amava ascoltare da bambino. Facendosi strada tra le
varie correnti artistiche, Kandinskij ritornerà in
Russia dove fonda numerose società e istituisce
numerose gallerie d’arte; ma prima di giungere al
puro astrattismo (1921 in poi) passerà da uno stile
artistico all’altro finché non troverà il suo io
artistico.
3. Estetica di kandisnkiy
Le linee
• linea orizzontale: sensazione di freddezza e piattezza
• linea verticale: una sensazione di calore
• La linea obliqua: è instabile e dinamica
• La linea curva: sensazione di calma e tranquillità
• La linea spezzata: sensazione di nervosismo
Le forme
• Il quadrato: è la forma più stabile
• Il triangolo: è la forma con maggiore tensione e dinamismo
• Il cerchio: è una forma pacata e priva di tensioneI colori
•Giallo: è pieno di energia
•Blu: è profondo e nostalgico
•Rosso: è amore o rabbia o passione
•Bianco: indica silenzio assoluto
•Nero: significa ultimo silenzio senza eccezioni
•Azzurro: dà la sensazione di spiritualità ed evoca l’idea di infinito
4. Uscita scolastica alla mostra di Kandinskij al Mudec
Il 27 Marzo siamo andati in visita al museo del Mudec per assistere alla mostra d’arte su Kandinskij.
La mostra presentava solo alcuni dei numerosi quadri dipinti da Kandinskij. Iniziando con l’epoca del
cavaliere errante o cavaliere azzurro, alla piazza rossa fino alle prime opere legate all’astrattismo. In
ogni quadro, Kandinskij cercava di esprimere le emozioni che provava nel momento stesso in cui la tela
prendeva vita; non cercando di dare uno schema preciso da seguire come la società imponeva sulla vita
dell’uomo ma voleva lasciare le figure libere di fondersi tra loro come meglio volevano. Tra tutte le
tele, il quadro che mi è piaciuto di più è stato:
Composizione
astratta kandinskij
5. Bozzetto
Di ritorno dalla mostra di Kandinskij, ognuno di noi doveva ispirarsi a un quadro per la progettazione
di un piatto, che sia un antipasto, un primo, un secondo o un dolce.
Io decisi di dedicarmi alla realizzazione di un dolce, in particolare a un tortino col cuore fondente al
cioccolato bianco, ricoperto di ganache al cioccolato fondente con varie fragole, mirtilli, more
e lamponi. Il quadro a cui mi sono ispirata per la realizzazione de «Lo spirito nascosto», fu «Nello
spazio e nel buio».
«Nello spazio e nel buio» –
Kandinskij
«Lo spirito nascosto»
–Irene Piscioneri
6. Lavoro di gruppo
Io e la mia brigata composta da Giada, Giulia e Anna abbiamo lavorato molto bene insieme. Ognuno
sosteneva l’altra, seguivamo ciascun punto della ricetta e procedevamo spedite.
Fino a quando non abbiamo riscontrato problemi con la cottura, la quale abbiamo risolto sostituendo
una cottura normale di 175°C per 20 minuti, con una cottura a bagnomaria a 165°C per 30 minuti.
Per il tortino:
45 gr di cioccolato bianco
35 gr di burro
35 gr di zucchero a velo
1 uova
25 gr di farina 00
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
2 quadratini di cioccolato bianco
Per la salsa ai lamponi:
35g di lamponi
10 gr di zucchero
Per la ganache al cioccolato:
100 ml di panna per dolci
75 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato al latte
7. Presentazione ai giudici
Arrivato il turno del dolce, tutte e quattro prendemmo ciascuno un piatto e lo portammo dai rispettivi
quattro giudici che ci attendevano. Gli raccontammo da dove era nata l’idea del tortino, del quadro
da cui trammo ispirazione e i vari procedimenti che hanno portato alla realizzazione di questo dolce.
Gli raccontammo la storia di questo dolce, il suo significato. Infatti kandinskiy associava a ogni
colore un’emozione. Il giallo la tensione, il nero la pace, il rosso l’amore o la rabbia e il blu
l’equilibrio, tutti colori che erano presenti nel nostro dolce.
Lo spirito nascosto piacque molo ai giudici, sia per l’aspetto che per la presentazione.
8. Lo spirito nascosto infatti è un animo molto intimorito, (di colore giallo) e cerca di
proteggersi da tutto ciò che lo circonda rinchiudendosi in un guscio nero (la ganache),
colore della pace. Da esso partono dei rami di cioccolato che si dirigono verso le more
nere anche loro, che simboleggiano la pace che il tortino cerca e di cui ha bisogno; ma
non vi sono solo le more, infatti sul capo del tortino vi è una fragola, rosso accesso
simbolo dell’amore mentre sparse vi sono dei lamponi, rosso scuro simbolo della rabbia.
Per completare il tutto, come una bilancia, i mirtilli azzurri (colore della pace) cercano di
creare un equilibrio tra tutte queste emozioni che vivono in ognuno di noi.
La storia dello Spirito Nascosto