Il car sharing (auto in condivisione) è il sistema più semplice, comodo e conveniente per muoversi liberamente con un'auto, senza doverne essere il proprietario: un innovativo servizio di mobilità sostenibile, che coniuga rispetto per l'ambiente e possibilità di risparmio per il suo utilizzatore.
Con il car sharing, infatti, si acquista solo l'uso di un'auto (anziché l'auto stessa), per il tempo che serve - da una sola ora ad uno o più giorni consecutivi - e per andare ovunque, in città e fuori. E' possibile scegliere ogni volta un'auto diversa, tra i tanti modelli disponibili: i veicoli car sharing hanno moltissimi vantaggi, tra cui libero accesso nella Z.T.L. (Zona a Traffico Limitato), possibilità di percorrere corsie e vie riservate ai mezzi pubblici, sosta gratuita nei parcheggi a pagamento.
Tutto compreso: carburante, bollo e assicurazione!
Comunicato Conclusivo IV Forum Car Sharing 7 aprile 2009
1. IV Forum Nazionale ICS
Car Sharing: fotografia di un’Italia
meno autodipendente
Presente in 11 città e 8 province con 16.000 utenti. Risparmi fino a duemila euro
ogni 10.000 Km percorsi. Un’auto in car sharing ne sostituisce 16 private con
abbattimento di smog e CO2. Parma e Torino le città più soddisfatte del servizio
La voglia di auto condivisa cresce in Italia. Sono, infatti, in costante aumento gli italiani meno
“autodipendenti” che aderiscono al car sharing e si allarga la platea delle città in cui è attivo questo
servizio, tassello essenziale per la mobilità sostenibile. La conferma viene dai numeri: circa 16.000
gli utenti stimati del car sharing, 11 le città e 8 le province che lo hanno già attivato e presto sarà
presente in altre tre città; gli abbonamenti sono 12.544 (nel 2007 erano 9.488), le auto a
disposizione 474 (359 nel 2007).
Lo stato dell’arte del car sharing in Italia è stato tracciato nel corso del IV Forum Nazionale del Car
Sharing organizzato da ICS. – Iniziativa Car Sharing - che si è svolto a Roma ed in cui è stata
presentata una ricerca sul gradimento, la percezione e l’immagine del car sharing in Italia. Nel corso
del Forum sono stati illustrati i risultati ottenuti grazie all’accordo tra I.C.S. e Coop, promosso nel
2006 dal Ministero dell’Ambiente, per accedere al servizio di car sharing a costi vantaggiosi e sono
stati premiati 7 soci scelti fra coloro che hanno maggiormente usufruito del servizio.
“La ricerca – ha affermato Marco Mastretta, direttore di ICS. - ha dimostrato che il servizio di car
sharing è molto gradito agli utenti e soddisfa esigenze reali di mobilità in modo professionale.
D’altra parte emerge la necessità di un’informazione più capillare per sfruttare i margini di
espansione ancora ampi che esistono”.
Risparmio, rispetto dell’ambiente, semplicità e flessibilità di utilizzo sono le tre carte vincenti del
car sharing. Secondo le stime, percorrendo in media 10.000 chilometri l’anno, si possono
risparmiare fino a 2.000 euro in minori spese di gestione, rispetto a un’auto di proprietà. Inoltre
ogni auto in car sharing sostituisce circa 16 auto private, cosicché, grazie ad esso, in Italia nel 2008
hanno circolato 7.400 auto in meno e si sono percorsi 29 milioni di chilometri in meno, con indubbi
vantaggi per l’ambiente e per il traffico cittadino. Il car sharing, infine, rende più facile la vita
dell’automobilista, che non deve pensare a manutenzione, tasse, parcheggi, pulizia dell’auto, ma
può scegliere, da una vasta flotta, l’auto adatta ad ogni occasione per il tempo necessario, attraverso
un sistema semplice e automatizzato e, per di più, con l’auto in car sarin, può accedere alle Ztl,
usare le corsie preferenziali, circolare anche nei giorni di blocco del traffico.
Ecco nel dettaglio una fotografia completa del car sharing in Italia.
COS’E’ – Con un abbonamento annuale è possibile prenotare e prelevare da un parcheggio ad hoc
24 ore su 24 e 365 giorni l’anno un veicolo, da un’utilitaria ad un furgone, per tutto il tempo
necessario. Si paga solo l’effettivo utilizzo del mezzo attraverso tariffe orarie e chilometriche.
L’abbonato può utilizzare il servizio in tutte le città appartenenti al circuito ICS.
DOVE E’ ATTIVO – Il servizio del circuito nazionale I.C.S. è attivo in 11 città: Bologna, Firenze,
Genova, Milano, Modena, Palermo, Parma, Rimini, Roma, Torino, Venezia e in 8 province:
Bologna, Firenze, Milano, Torino, Modena, Venezia, Cuneo, Biella. E’ in via di attivazione a
Padova, Savona, Brescia, e sarà esteso nelle Province di Firenze e Torino.
AUTO, PARCHEGGI, UTENTI – Le auto a disposizione nelle città sono 474; le flotte più
consistenti si trovano a Torino (100 veicoli), Genova (75) e Milano (70); i parcheggi sono in totale
316 e Torino è la città più fornita con 70. Gli utenti del servizio sono circa 16.000. Venezia e Torino
sono le città che possono contare sul numero maggiore di utenti.
IDENTIKIT DELL’ UTILIZZATORE- Uomo (58%), adulto (il 60% ha tra i 35 e i 64 anni), istruito
(52% laureati). Non è autodipendente: il 52%, infatti, non possiede l’auto e predilige per gli
2. spostamenti mezzi diversi dall’auto; il 41% ha l’abbonamento per il trasporto pubblico e il 65%
utilizza i mezzi pubblici settimanalmente contro una media italiana del 12,8%; il 32% usa la bici.
Chi è abbonato al car sharing percorre anche meno chilometri: 11.032 l’anno contro i 17.287 della
media italiana. Chi si abbona al car sharing lo fa per mancanza o indisponibilità di un’auto (48%) o
per convenienza (17%). L’auto in car sharing è utilizzata per lo più per il tempo libero (57%) e per
lo shopping o le commissioni (39%). La maggioranza usa l’ auto in car sharing da 1 a 3 volte al
mese e percorre in media 60 chilometri al mese.
PROMOSSI e BOCCIATI – Gli utenti promuovono in blocco il servizio di car sharing con un voto
pari a 7,7. Parma e Torino sono le prime della classe con un 8,1. Sotto la media Firenze e Milano
che ottengono 7,5. Gli utenti danno anche una valutazione dell’utilità del servizio: Venezia e Roma
sono le città in cui l’utilità viene percepita maggiormente; di meno a Modena, Genova e Rimini.
CONOSCENZA e PERCEZIONE – Nei comuni in cui è attivo, il car sharing è conosciuto dalla
metà dei cittadini con punte a Genova (69%) e Modena (65%); meno conosciuto a Roma (35%).
Questa conoscenza aumenta se accanto al nome viene spiegato il servizio (83%). L’80% degli
abbonati ritiene poi che i vantaggi del car sharing superino di gran lunga i costi.
AZIENDE – L’indagine presentata scruta anche nell’universo delle aziende abbonate al car sharing.
Si tratta per il 92% di aziende private, piccole (l’80% ha meno di 15 dipendenti) e che per il 40%
non ha auto di proprietà. Le auto aziendali percorrono in media 11.496 chilometri l’anno e i costi
sostenuti per l’auto sono in media di 1.697,8 euro. L’utilizzo dell’auto in car sharing aziendale
avviene soprattutto per lo spostamento dei dipendenti e per lo più per distanze comprese nei 200
chilometri. Le aziende sono rispetto ai privati, più consapevoli dei vantaggi e dei punti deboli del
servizio.
ACCORDO ICS-COOP – Coop ha sottoscritto dal 2006 un accordo con I.C.S., promosso dal
Ministero dell’Ambiente, per permettere ai soci Coop e alle imprese aderenti a Ancc-Coop di
accedere al servizio di car sharing a costi vantaggiosi. A due anni dall’attivazione dell’accordo, i
risultati ottenuti, in termini di utilizzazione dei soci, sono positivi: sono circa 500 i soci che nelle
città interessate usufruiscono del servizio e sono associati al circuito nazionale ICS. Si tratta del 5%
del totale soci car sharing, una percentuale importante che diventa anche più significativa in alcune
città come Modena (15% con 36 soci Coop su 241 utenti car sharing), Firenze (26,6% con 200 soci
Coop su 750), Genova (11% con 161 soci Coop su 1458). Nel 2008 sono state 124 le cooperative
aderenti.
Roma, 7 aprile 2009