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24 Compositi
È sempre giorno in GSI
Partita come piccola realtà italiana, Global System International SpA (GSI) si è affermata come Gruppo
internazionale con 11 sedi dislocate tra Europa, Brasile e Cina. In senso reale e traslato, c’è quindi sempre il
sole sulle attività in continua espansione dell’azienda. L’intervista all’Ing. Stefano Maria Profeti, Presidente
e Amministratore Delegato del Gruppo, ci illustra i punti più rappresentativi e strategici di questa crescita.
rosciate, Bergamo, siamo in 130 sen-
za contare l’indotto, e ci occupiamo di
stampaggio e assemblaggio. I principa-
li campi applicativi in Italia sono i setto-
ri Agricolo e Automotive, ai quali è desti-
nato il 90% della produzione, e la parte
elettrica. Dall’anno scorso stiamo por-
tando avanti un importante progetto ita-
liano per Automobili Lamborghini, abbia-
mo una pressa e un’isola automatizzata
di fresatura sviluppate per loro.
Gli altri stabilimenti sono a Hörgerts-
hausen, non lontano da Monaco di Ba-
viera, dove stampiamo e assemblia-
mo per clienti quali Audi e Volkswagen.
Lo stabilimento in Austria, entrato uffi-
cialmente in produzione in questi mesi,
è oggi dedicato al cliente CNHi di San-
kt Valentin: qui verniciamo e assemblia-
mo componenti per macchine agricole.
Abbiamo due stabilimenti in Gran Breta-
gna, uno da poco entrato in funzione, a
Basildon, per stampaggio e assemblag-
gio, l’altro a Gloucester per la vernicia-
tura: i campi di applicazione sono quello
agricolo con il cliente CNHi, ma nutriamo
un grande interesse verso l’Automotive
per il futuro. In Cina c’è lo stabilimento
di Chongqing, la “nuova Detroit” cinese,
dedicato a verniciatura e assemblaggio
per SIH, la joint venture Saic-Iveco Hon-
gyan nel settore Truck, e quello di Shan-
ghai, dedicato a stampaggio e assem-
blaggio. Inoltre abbiamo tre stabilimenti
in Brasile, a Sete Lagoas, Curitiba e Ho-
rizontina, inaugurati l’anno scorso e con
Da una piccola società italiana a grup-
po internazionale: ci può descrivere i
punti salienti di questo sviluppo?
Global System International (GSI) na-
sce nel 2002 già dotata dello specifico
cromosoma di piccola multinazionale. Il
management proveniva dall’azienda in-
ternazionale svizzera Lonza – specia-
lizzata in ambito chimico. L’intento era
quello di creare qualcosa di nuovo, al
di fuori delle attività tradizionali di Lon-
za, perché il mercato era alla ricerca di
sistemisti in grado di offrire non solo il
semplice prodotto stampato. Un esem-
pio concreto, nel settore delle macchine
agricole, è fornire l’intero tetto monta-
to e completo della sua componentisti-
ca e non i singoli pezzi stampati. Ho ini-
ziato questa attività per me inusuale, in
quanto non provengo da una famiglia
di imprenditori. Laureato in Ingegneria
Chimica, sono cresciuto come manager
gestionale. GSI è partita con un capita-
le sociale di 10 mila Euro e un fattura-
to di 400 mila Euro: oggi vanta un con-
solidato che supera gli 80 milioni con
una previsione di superare i 100 milioni
nei prossimi tre anni ed una forza lavo-
ro di oltre 400 persone nelle 11 sedi del
Gruppo in tutto il mondo.
Il nome stesso dato alla società parla
da sé: Global è la nostra vision, System
rappresenta il nostro ruolo di sistemisti,
forniamo ai clienti un servizio comple-
to, prodotti verniciati e assemblati pron-
ti al montaggio, e International è la no-
stra mission di partner che si affianca al
cliente ovunque si trovi nel mondo.
Quali sono i punti di forza di GSI ri-
spetto alle aziende che offrono solo
stampaggio?
GSI lavora in stretta collaborazione con il
cliente per supportarlo nel suo core busi-
ness. Partendo da un’idea, il cliente ottie-
ne il prodotto sequenziato su tutta la linea
di produzione e distribuzione: supporto
tecnico, ricerca e sviluppo, certificazio-
ni, verniciatura, assemblaggio, fino ad ar-
rivare alla gestione logistica del prodotto.
Ci contraddistingue una grande flessibili-
tà nell’adattarci alle esigenze del cliente
ed entrare nel suo ciclo produttivo.
Think global, be local. GSI si propone
come una realtà globale integrata: ci
può descrivere le principali strategie
del Gruppo?
Il nostro concetto di Globalità è molto
semplice. Non andiamo all’estero per
produrre in loco a basso costo e impor-
tare il prodotto in Italia. Ci insediamo in
un paese straniero con uno stabilimento
accanto al cliente, entrando nel tessuto
locale in maniera profonda e scegliendo
manager e tecnici del posto in un’ottica
di integrazione. È una strategia insita nel
DNA aziendale.
L’internazionalizzazione è il punto
focale di GSI. Dove è presente oggi
il Gruppo?
In totale i plant sono undici, composti da
dieci unità produttive e un ufficio com-
merciale. Nello stabilimento di Scanzo-
Ing. Stefano Maria Profeti
Progetto Engine Bay in Carbon SMC
25Compositi
sessione è già pronto per l’applicazione,
senza ulteriori lavorazioni o investimen-
ti. Il materiale utilizzato come base per
lo stampaggio è LWRT, un composito
costituito da polipropilene e fibra di ve-
tro, fornito in lastre. È un materiale mol-
to leggero e che presenta caratteristiche
di fonoassorbenza elevate.
Un altro esempio può essere il nostro
utilizzo della fibra di carbonio. L’80-90%
dei prodotti in questo materiale viene re-
alizzato con stampaggio in autoclave che
prevede un processo semi-manuale per
produzioni di qualche decina di pezzi. Noi
invece lo abbiamo proposto per volumi
di qualche migliaio di pezzi, mantenen-
do le specificità di una lavorazione accu-
rata ma abbattendo i costi per il cliente.
Abbiamo acquistato una pressa che de-
dicheremo allo stampaggio del Carbon
SMC, permettendoci di soddisfare le
richieste del cliente. Il pezzo in fibra di
carbonio presenta il cosiddetto “car-
bon look”, il tipico effetto marmorizza-
to identico a quello che si ottiene in au-
toclave, con la differenza che riusciamo
a produrlo in scala industriale.
GSI ha raggiunto la finale nella com-
petizione European Business Award:
cosa significa per l’azienda?
È molto importante per noi ed è moti-
vo di orgoglio. Per la seconda volta sia-
mo arrivati in finale, in seguito a un’ana-
lisi approfondita da parte della giuria e
dopo essere stati selezionati in una rosa
di 32.000 aziende provenienti da 33 Pae-
si europei. Concorriamo per aggiudicarci
l’award di miglior business dell’anno con
un fatturato tra 26 e 150 milioni di Euro.
Arrivare in finale, fra i primi 100, per noi è
già una vittoria. È un riconoscimento del-
le nostre attività e della credibilità azien-
dale a livello mediatico europeo.
una pressa da 4.000 tonnellate, dedicati
a tre clienti principali: Iveco, CNH e John
Deere. In aggiunta, abbiamo un ufficio di
rappresentanza commerciale negli Stati
Uniti, a Chicago.
A quali mercati GSI guarda con inte-
resse in futuro?
Automotive in senso ampio e parte elet-
trica sono i nostri campi di applicazione
principali ad oggi, dove intendiamo ap-
portare innovazione, fornendo soluzio-
ni che non sono ancora presenti a livel-
lo industriale. Allo stesso tempo stiamo
cercando di aprirci a nuovi business qua-
li potrebbero essere il mercato edile o
del design, dove potremmo impiegare le
nostre tecnologie e studiare progetti ad
hoc. Perché riteniamo che non esista un
materiale sbagliato ma solo un’errata ap-
plicazione del materiale.
Dal punto di vista geografico, un deside-
rio è quello di rafforzare ulteriormente la
nostra presenza negli Stati Uniti. Stiamo
cercando di capire se e come le nostre
tecnologie, avanzate per caratteristiche
e volumi prodotti, ad esempio l’SMC,
possano portare valore aggiunto ad al-
cune realtà locali.
Sono previsti piani di implementa-
zione per GSI Italia e le altre filiali?
Sono in previsione dei piani di potenzia-
mento importanti. In Germania abbiamo
appena acquistato due presse per due
progetti specifici che porteranno ad una
crescita significativa nel settore Auto-
motive. Qui in Italia stiamo pianificando
di acquistare più di una pressa, nel caso
si dovessero concretizzare alcuni pro-
getti in corso di trattativa. Rinforzeremo
il Brasile dove, nonostante l’attuale crisi
economico-politica, consideriamo di in-
serire un’ulteriore pressa. Nella nostra
nuova unità di Basildon è previsto in fu-
turo un rafforzamento nello stampaggio
e nella verniciatura, per focalizzare l’at-
tenzione sul settore agricolo ed aprirci
al settore Automotive.
L’innovazione: che ruolo riveste nei
piani di sviluppo di GSI? Può citare
un caso significativo?
Un caso emblematico nell’ambito dell’in-
novazione è il brevetto E.L.I.S.A. (Extre-
me Light Insulator System Application
ndr) che partirà con la prima produzione
in serie per un prestigioso marchio auto-
mobilistico tedesco. Si tratta di un parti-
colare sistema di assemblaggio di assor-
bitori acustici e termici su un manufatto
per sotto motori realizzato in LWRT (Li-
ght Weight Reinforced Thermoplastics
ndr). Light come materiale leggero ma
anche come progettazione e realizza-
zione flessibili, dato che l’impatto sulle
attrezzature è estremamente ridotto, è
possibile usare lo stesso stampo per più
varianti. Attraverso dei co-stampaggi ab-
biamo creato un prodotto che in un’unica
Stabilimento GSI a Scanzorosciate (BG)

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  • 2. 25Compositi sessione è già pronto per l’applicazione, senza ulteriori lavorazioni o investimen- ti. Il materiale utilizzato come base per lo stampaggio è LWRT, un composito costituito da polipropilene e fibra di ve- tro, fornito in lastre. È un materiale mol- to leggero e che presenta caratteristiche di fonoassorbenza elevate. Un altro esempio può essere il nostro utilizzo della fibra di carbonio. L’80-90% dei prodotti in questo materiale viene re- alizzato con stampaggio in autoclave che prevede un processo semi-manuale per produzioni di qualche decina di pezzi. Noi invece lo abbiamo proposto per volumi di qualche migliaio di pezzi, mantenen- do le specificità di una lavorazione accu- rata ma abbattendo i costi per il cliente. Abbiamo acquistato una pressa che de- dicheremo allo stampaggio del Carbon SMC, permettendoci di soddisfare le richieste del cliente. Il pezzo in fibra di carbonio presenta il cosiddetto “car- bon look”, il tipico effetto marmorizza- to identico a quello che si ottiene in au- toclave, con la differenza che riusciamo a produrlo in scala industriale. GSI ha raggiunto la finale nella com- petizione European Business Award: cosa significa per l’azienda? È molto importante per noi ed è moti- vo di orgoglio. Per la seconda volta sia- mo arrivati in finale, in seguito a un’ana- lisi approfondita da parte della giuria e dopo essere stati selezionati in una rosa di 32.000 aziende provenienti da 33 Pae- si europei. Concorriamo per aggiudicarci l’award di miglior business dell’anno con un fatturato tra 26 e 150 milioni di Euro. Arrivare in finale, fra i primi 100, per noi è già una vittoria. È un riconoscimento del- le nostre attività e della credibilità azien- dale a livello mediatico europeo. una pressa da 4.000 tonnellate, dedicati a tre clienti principali: Iveco, CNH e John Deere. In aggiunta, abbiamo un ufficio di rappresentanza commerciale negli Stati Uniti, a Chicago. A quali mercati GSI guarda con inte- resse in futuro? Automotive in senso ampio e parte elet- trica sono i nostri campi di applicazione principali ad oggi, dove intendiamo ap- portare innovazione, fornendo soluzio- ni che non sono ancora presenti a livel- lo industriale. Allo stesso tempo stiamo cercando di aprirci a nuovi business qua- li potrebbero essere il mercato edile o del design, dove potremmo impiegare le nostre tecnologie e studiare progetti ad hoc. Perché riteniamo che non esista un materiale sbagliato ma solo un’errata ap- plicazione del materiale. Dal punto di vista geografico, un deside- rio è quello di rafforzare ulteriormente la nostra presenza negli Stati Uniti. Stiamo cercando di capire se e come le nostre tecnologie, avanzate per caratteristiche e volumi prodotti, ad esempio l’SMC, possano portare valore aggiunto ad al- cune realtà locali. Sono previsti piani di implementa- zione per GSI Italia e le altre filiali? Sono in previsione dei piani di potenzia- mento importanti. In Germania abbiamo appena acquistato due presse per due progetti specifici che porteranno ad una crescita significativa nel settore Auto- motive. Qui in Italia stiamo pianificando di acquistare più di una pressa, nel caso si dovessero concretizzare alcuni pro- getti in corso di trattativa. Rinforzeremo il Brasile dove, nonostante l’attuale crisi economico-politica, consideriamo di in- serire un’ulteriore pressa. Nella nostra nuova unità di Basildon è previsto in fu- turo un rafforzamento nello stampaggio e nella verniciatura, per focalizzare l’at- tenzione sul settore agricolo ed aprirci al settore Automotive. L’innovazione: che ruolo riveste nei piani di sviluppo di GSI? Può citare un caso significativo? Un caso emblematico nell’ambito dell’in- novazione è il brevetto E.L.I.S.A. (Extre- me Light Insulator System Application ndr) che partirà con la prima produzione in serie per un prestigioso marchio auto- mobilistico tedesco. Si tratta di un parti- colare sistema di assemblaggio di assor- bitori acustici e termici su un manufatto per sotto motori realizzato in LWRT (Li- ght Weight Reinforced Thermoplastics ndr). Light come materiale leggero ma anche come progettazione e realizza- zione flessibili, dato che l’impatto sulle attrezzature è estremamente ridotto, è possibile usare lo stesso stampo per più varianti. Attraverso dei co-stampaggi ab- biamo creato un prodotto che in un’unica Stabilimento GSI a Scanzorosciate (BG)