2. STORIA DEL SAPONESTORIA DEL SAPONE
Le prime prove dell'utilizzo del sapone risalgono alla civilità
babilonese. Cilindri di terracotta che contenevano residui di
sostanze simili al sapone e risalenti al 2800 AC sono stati ritrovati in
mesopotamia.
I Romani conoscevano l’uso del sapone e per
la pulizia del corpo utilizzavano uno strumento
in metallo ricurvo, lo strigilo, col quale
rimuovevano il grasso corporeo strofinandolo
sulla pelle, e facevano largo uso di oli
profumati.
3. Ma il popolo che ha dato il maggiore contributo
alla creazione del sapone moderno è stato il
popolo arabo. Gli arabi producevano
regolarmente sapone partendo dall’olio d’oliva e
di alloro. Furono i primi ad utilizzare la soda
(contenuta nelle ceneri di particolari piante) e
quindi, in pratica, furono gli inventori del
moderno sapone. Lo sviluppo del sapone ebbe
origine nella zona di Aleppo in Siria dove erano
presenti abbondanti coltivazioni di piante di olivo
e di alloro. Da queste materie prime gli arabi
ottennero un sapone molto fine, profumato e
colorato che in breve tempo si diffuse in tutto il
mondo arabo. Gli arabi producevano sia saponi
solidi che liquidi.
4. Ma già agli albori del diciassettesimo secolo
troviamo traccia dei primi tentativi di produzione
del sapone prodotto senza fornire calore
dall’esterno, secondo cioè il processo a freddo.
Ovviamente la mancanza totale di conoscenza di
come calcolare la quantità di soda da utilizzare
nella reazione comportò il fallimento di questi primi
tentativi, che però continuarono con alterne
vicende sino alla seconda metà del diciannovesimo
secolo. E’ proprio in tale periodo che i chimici
cominciarono a calcolare con sufficiente esattezza
la quantità di soda necessaria per saponificare
completamente ogni tipo di oli o grassi, non al fine
di produrre sapone, bensì come sistema per
individuare sofisticazioni alimentari.
Queste conoscenze spianarono la strada al
processo di saponificazione a freddo che ebbe così
modo di svilupparsi.
5. COS’E’ IL SAPONE?COS’E’ IL SAPONE?
Il sapone è generalmente un sale
di sodio o di potassio di un acido
carbossilico alifatico a lunga
catena; viene prodotto e usato
per sciogliere le sostanze grasse
nei processi di pulizia. Si prepara
per mezzo di un processo
denominato saponificazione,
ovvero per idrolisi alcalina, di
grassi di origine animale o
vegetale. Il processo porta alla
formazione del sale carbossilico
(il sapone) e un alcol
(generalmente glicerina).
6. MOLECOLA DEL SAPONEMOLECOLA DEL SAPONE
TESTA IDROFILATESTA IDROFILA
(LIPOFOBA)(LIPOFOBA)
CODA IDROFOBACODA IDROFOBA
(LIPOFILA)(LIPOFILA)
Utilizzato come detergente, il sapone ha funzione di
tensioattivo.La molecola del sapone ha una testa idrofila
ionizzata negativamente e una coda idrofobica.Il potere
pulente della miscela acqua e sapone è attribuito all'azione
delle micelle, piccole sferette rivestite all'esterno di gruppi
polari idrofilici (la testa della molecola) e contenente
all'interno una tasca idrofobica costituita dalle code
idrofobiche che disciolgono le sostanze grasse. E’ una
molecola anfipatica, ossia contiene sia un gruppo idrofilo
sia uno idrofobo. Queste caratteristiche molecolari fanno sì
che molecole anfipatiche, immerse in un liquido acquoso,
tendono a formare spontaneamente un doppio strato, nel
quale le teste idrofile sono rivolte verso l'esterno e le code
idrofobe verso l'interno.
7. REAZIONE DI SAPONIFICAZIONEREAZIONE DI SAPONIFICAZIONE
GLICERIDEGLICERIDE BASEBASE
(IDROSSIDO DI(IDROSSIDO DI
SODIO)SODIO)
GLICERINAGLICERINA SALE SODICOSALE SODICO
La saponificazione è l'idrolisi basica (solitamente si impiega soda
caustica, NaOH) di un trigliceride di un acido grasso, per produrre
il corrispettivo sale sodico (carbossilato, più propriamente).
Assieme al sapone, i tradizionali processi di saponificazione
producono glicerolo. Si definiscono “saponificabili” tutte le
sostanze convertibili in sapone.
La reazione inversa della saponificazione è l’esterificazione.
Con l’idrossido di potassio (KOH) si ottengono saponi liquidi.
8. MATERIALE
DI CONSUMO :DI CONSUMO :
• Grasso (olio di riso)Grasso (olio di riso)
• Idrossido di sodio (NaOH)Idrossido di sodio (NaOH)
•
• Additivi per odore,colore,effettoAdditivi per odore,colore,effetto
scrub(olio essenziale di lavanda, fioriscrub(olio essenziale di lavanda, fiori
essicati di lavanda e semi di papavero)essicati di lavanda e semi di papavero)
• Acqua distillataAcqua distillata
9. DI USO COMUNE:DI USO COMUNE:
• Becher 250 ccBecher 250 cc
• Becher 400 ccBecher 400 cc
• Spatola di legnoSpatola di legno
• Spatola di metalloSpatola di metallo
• Cilindro 50 ccCilindro 50 cc
• Stampi in siliconeStampi in silicone
11. PROCEDIMENTO:PROCEDIMENTO:
• Si pesano 100 g di grasso (in questo caso olio di riso) nel becher da 400 ccSi pesano 100 g di grasso (in questo caso olio di riso) nel becher da 400 cc
• Si riscalda il tutto fino a 37-40 °CSi riscalda il tutto fino a 37-40 °C
12. • Nel becher da 250 cc, pesare l’idrossido di sodio nella quantità calcolataNel becher da 250 cc, pesare l’idrossido di sodio nella quantità calcolata
CALCOLO DELLA SODA:CALCOLO DELLA SODA:
m NaOH= m grasso * n° saponificazione * sconto della sodam NaOH= m grasso * n° saponificazione * sconto della soda
m NaOH= 100g * 0,128 *0,95 = 12,16 gm NaOH= 100g * 0,128 *0,95 = 12,16 g
Il numero di saponificazione è la quantità diIl numero di saponificazione è la quantità di
idrossido di sodio necessaria per saponificareidrossido di sodio necessaria per saponificare
1 g di grasso1 g di grasso
Viene tolto il 5% della soda per diminuireViene tolto il 5% della soda per diminuire
l’alcalinità del saponel’alcalinità del sapone
13. • Sciogliere la soda in 25-30 mL di acqua distillataSciogliere la soda in 25-30 mL di acqua distillata
• Poichè la reazione è fortemente esotermica ePoichè la reazione è fortemente esotermica e
raggiunge gli 80°C, raffreddare la soluzioneraggiunge gli 80°C, raffreddare la soluzione
ottenuta fino a 37-40 °C, immergendo ilottenuta fino a 37-40 °C, immergendo il
becher in acqua freddabecher in acqua fredda
14. • Si versa con cautela la soluzione di idrossido di sodio nelSi versa con cautela la soluzione di idrossido di sodio nel
grasso, e si mescola energicamente per diversi minutigrasso, e si mescola energicamente per diversi minuti
( eventualmente con un frullino a immersione), e si( eventualmente con un frullino a immersione), e si
continua a mescolare con una spatola di legno fino allacontinua a mescolare con una spatola di legno fino alla
formazione del nastro.formazione del nastro.
15. • La saponificazione avrà termine quando unaLa saponificazione avrà termine quando una
porzione del preparato ottenuto,facendolaporzione del preparato ottenuto,facendola
colare in acqua,resterà in superficie percolare in acqua,resterà in superficie per
qualche secondo, prima di affondarequalche secondo, prima di affondare
16. • Quando il nastro è pronto si procede con l’aggiungere gliQuando il nastro è pronto si procede con l’aggiungere gli
additivi scelti ( olio essenziale di lavanda, fiori essiccati diadditivi scelti ( olio essenziale di lavanda, fiori essiccati di
lavanda,semi di papavero)lavanda,semi di papavero)
17. • Successivamente si versa il sapone nello stampo e si lasciaSuccessivamente si versa il sapone nello stampo e si lascia
asciugare all’aria per qualche giorno coprendolo con unasciugare all’aria per qualche giorno coprendolo con un
pannopanno
18. • Infine si sforma il sapone, si pone su della carta da pacchiInfine si sforma il sapone, si pone su della carta da pacchi
in un luogo areato per far decrescere il potenzialein un luogo areato per far decrescere il potenziale
caustico. Il sapone sarà pronto dopo 4-5 settimane.caustico. Il sapone sarà pronto dopo 4-5 settimane.
19. • Le proprietà sedative sono le più note: la lavanda è ottimaLe proprietà sedative sono le più note: la lavanda è ottima
contro lo stress, contro l’ansia, il nervosismo, per placare icontro lo stress, contro l’ansia, il nervosismo, per placare i
nervi, le emicranie e le insonnie. Ci sono svariati rimedi pernervi, le emicranie e le insonnie. Ci sono svariati rimedi per
questo uso dalle tisane, ai fiori nel bagno caldo all’olioquesto uso dalle tisane, ai fiori nel bagno caldo all’olio
essenziale.essenziale.
•
• Proprietà balsamiche e decongestionanti: la lavanda è unProprietà balsamiche e decongestionanti: la lavanda è un
ottimo rimedio naturale contro la tosse, il raffreddore eottimo rimedio naturale contro la tosse, il raffreddore e
l’influenza in generale.l’influenza in generale.
•
• Proprietà antispastiche: la lavanda è buona per calmare iProprietà antispastiche: la lavanda è buona per calmare i
dolori intestinali e rilassare i muscoli.dolori intestinali e rilassare i muscoli.
•
• Proprietà antisettiche ed antibatteriche: i preparati diProprietà antisettiche ed antibatteriche: i preparati di
lavanda per uso esterno possono essere impiegati perlavanda per uso esterno possono essere impiegati per
curare scottature, ferite, punture d’insetti.curare scottature, ferite, punture d’insetti.
PROPRIETA’ DELLA LAVANDAPROPRIETA’ DELLA LAVANDA
20. • Proprietà antinfiammatorie edProprietà antinfiammatorie ed
antireumatiche: l’olio essenziale di lavandaantireumatiche: l’olio essenziale di lavanda
è ideale per calmare i dolori articolari.è ideale per calmare i dolori articolari.
•
• Proprietà analgesiche: la lavanda è ottima perProprietà analgesiche: la lavanda è ottima per
calmare i dolori in generale ma soprattuttocalmare i dolori in generale ma soprattutto
quelli causati dal ciclo mestruale.quelli causati dal ciclo mestruale.
•
• Proprietà digestive: da usare in caso diProprietà digestive: da usare in caso di
digestione difficile, ulcere e doloridigestione difficile, ulcere e dolori
psicosomatici.psicosomatici.
•
• Benefici cardiovascolari: la lavanda aiuta aBenefici cardiovascolari: la lavanda aiuta a
combattere l’ipertensione.combattere l’ipertensione.
•
• La lavanda ha inoltre proprietà rinfrescanti eLa lavanda ha inoltre proprietà rinfrescanti e
purificanti difatti si usa come preparatopurificanti difatti si usa come preparato
cosmetico per curare acne e psoriasi.cosmetico per curare acne e psoriasi.
21. RELAZIONE DI:RELAZIONE DI:
Rosa Di FonzoRosa Di Fonzo
4° A bt4° A bt
A CURA DELLA PROF.SSA :A CURA DELLA PROF.SSA :
Stefania GaleandroStefania Galeandro