Usabilità e content management

ACCADEMIA BELLE ARTI ROMA a.a. 2013/14
06/#
USABILITÀ/CONTENT MANAGEMENT
martedì 19 agosto 14

usabilità
01/
usabilità: un derivato dell’ergonomia
Dopo l’ergonomia degli artefatti ﬁsici sul luogo di lavoro, si
arriva negli anni ’80 all’ergonomia cognitiva: l’avvento dei
personal computer pone il problema di garantire un accesso
alle interfacce informatiche da parte di un pubblico non
specializzato.

usabilità
02/
usabilità
SecondoladefinizioneISO
“L’usabilità è deﬁnita in relazione al grado di e!cacia, di e!cienza e di
soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati
obiettivi in determinati contesti” (ISO 9241-11)

10/
un buon modello concettuale
il progettista fornisce all’utente un valido modello concettuale, senza
contraddizioni nella presentazione di manovre e risultati e con
un’immagine di sistema coerente.
interfaccia/norman

usabilità
03/
le euristiche di nielsen
(1) visibilità del sistema
(2) corrispondenza tra sistema e mondo reale
(3) controllo e libertà per gli utenti
(4) consistenza e standard
(5) prevenzione dell’errore
(6) riconoscimento anziché ricordo
(7) ﬂessibilità d’uso
(8) graﬁca minimale
(9) aiuto all’utente
(10) documentazione

usabilità / “don’t make me think”
04/
steve krug
“don’t make me think”
Un buon sito web è quello che non mi fa pensare ai
meccanismi di navigazione.
In caso contrario, sono costretto a pormi degli interrogativi che
mi distongono dai miei obiettivi.

05/
come usiamo veramente il web
Non leggiamo veramente la pagina, ma facciamo una
scansione.
Non vogliamo capire come è articolato il meccanismo di
funzionamento di un’interfaccia, ma la vogliamo utilizzare con
facilità.

06/
navigabilità
Il web ha una sua ﬁsicità - come testimoniano le metafore del
navigare e surfare - ma con dei limiti: nessun senso di scala,
nessun senso di direzione.
OLTRE IL SENSO FISICO DELLO SPAZIO, è IMPORTANTE
RESTITUIRE UNA MAPPA CONCETTUALE DELLA
GERARCHIA.
obiettivi: ﬁndability, posizionamento nell’albero dei
contenuti.

07/
creare una gerarchia visiva chiara
Proprio perché non leggiamo bensì operiamo tramite
scansione, sarà importante garantire che l’interfaccia comunichi
visivamente una gerarchia delle informazioni chiara e
immediatamente percepibile.
Ha senso attenersi alle convenzioni, perché spesso sono
basate su elementi di navigazione consolidati che si sono già
dimostrati utili e con cui, soprattutto, l’utente ha familiarità.
Fare capire cosa è cliccabile!

08/
quanti click?
Non è strettamente determinante il numero di click che devo
fare per vedere un’azione, quanto lo sforzo che ognuno di essi
mi richiede.

09/
copywrite
Il testo deve essere conciso: dobbiamo limare le parole che
non sono strettamente necessarie.
obiettivi: ridurre il rumore di pagina, evidenziare solo ciò che è
strettamente importante, rendere più corte le pagine.

10/
search
Ogni pagina dovrebbe avere un search o un link al search box.
I test di usabilità rivelano infatti che una percentuale
incredibilmente alta di persone consulta i siti in prima istanza
attraverso i search.

11/
indicatori di usabilità
Di quale sito si tratta? (identiﬁcazione)
Quale pagina sto visitando? (nome della pagina)
Quali sono le sezioni più importanti di questo sito? (sezioni)
Quali sono le mie opzioni a questo livello? (navigazione
locale)
Come posso usare il search?

12/
testing
Oltre il meccanismo obsoleto del focus group, il testing
permette di valutare quali sono gli scogli alla navigazione
ricorrenti e di correggere in corso d’opera gli errori progettuali
dell’interfaccia.

13/
content management
“Content strategy plans for the creation, publication and
governance of useful, usable content.”
Kristina Halvorsorn
content management / “don’t make me think”

14/
“content is king”
Centralità dei contenuti - sia testuali, che di immagini o video -
nel processo di a!ermazione di un sito: un design e"cace ed
allettante, ma privo di contenuti di interesse, non sarebbe
su"ciente a ﬁdelizzare il visitatore occasionale.

15/
contenuto come strategia
Il contenuto ingloba gli orizzonti di business, nella misura in cui
deve rapportare l’orizzonte delle aspettative con le risorse disponibili.
Mentre architettura delle informazioni e graﬁca una volta approvati
rimangono invariati, il contenuto risponde in maniera molto più
ﬂessibile ai cambiamenti organizzativi.
content

16/
“good content is user centered”
L’appropriatezza di un contenuto si rivela nella capacità di
rispondere al vocabolario e ai modelli mentali dell’utente, piuttosto
che a quelli del cliente/committente.
La consistenza di un contenuto si rivela nella capacità di non
sovraccaricare il carico cognitivo dell’utente, o!rendo una
presentazione del contenuto omogenea tra le varie pagine.
La chiarezza di un contenuto è essenzialmente la sua capacità di
sintesi.
content

17/
“good content is user centered”
“Online, you don’t have a captive audience. You have a multi-tasking,
distracted, ready-to-leave-your-site-at-any-time audience who has a
very speciﬁc goal in mind.”
Kristina Halvorson
content

18/
architettura dell’informazione
Design della struttura delle informazioni di un artefatto digitale,
completo di modello di navigazione e tassonomia dei contenuti.
L’IA è un lavoro sistematizzante: dal caos della molteplicità di spunti e
formati, all’ordine delle tassonomie.
L’IA si struttura attraverso i seguenti supporti: alberi di navigazione
(site maps), wireframes, user ﬂows.
content

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[vedi layout chi siamo, uguale anche per associati e collabora]
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embed video eventuale +
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[non sarà un e-commerce
perchè è stato sconsigliato
ai fini fiscali
ma una pagina con i pacchetti di servizi
da acquistare presentati da descrizioni txt + img
(si paga con iban, non c’è carrello,
solo img pacchetto servizi e testo)]
la bottega
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google +
menu con possibilità accesso
a tutte le sezioni del sito
[solo testo +
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logo aziende convenzionate]
[link a pagina con tutto
l’archivio referenze +
box lascia una referenza]

19/
scrittura per il web
✦ la piramide invertita;
✦ 5w e 1h;
✦ “show, don’t tell”;
✦ business writing: logos, pathos e ethos.
✦ regole editoriali e manuali di stile.
content

20/
scrittura per il web, dove
✦ siti Internet;
✦ newsletter;
✦ blog;
✦ canali social;
✦ magazine online;
✦ webcast, podcast;
✦ applicazioni mobile;
✦ documenti scaricabili (report, ebook, etc.)
✦ infograﬁche
content

21/
scrittura per il web, gli elementi del processo
✦ linee guida di accessibilità;
✦ benchmarks;
✦ strategie di canale e transmediali;
✦ piani editoriali;
✦ community policies di moderazione;
✦ pianiﬁcazione delle fonti di informazione;
✦ applicazioni mobile;
✦ revisioni quantitative e qualitative dei contenuti:
✦ revisioni dei risultati SEO,
✦ etc...
content

22/
aggiornamento
Un’informazione fattuale dovrebbe essere aggiornata
progressivamente.
Una news (o comunque un contenuto sensibile al fattore
tempo) dovrebbe smettere di essere tale dopo un intervallo di
tempo dato.
Un piano editoriale dovrebbe sempre includere un piano di
manutenzione dei contenuti già pubblicati.
content

23/
user generated content
Si può sopperire ai contenuti di qualità a pagamento con dei
contenuti realizzati dagli utenti?
content

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