2. Come è fatta l’Italia
• 20 regioni di dimensioni ridotte
• 8.100 comuni, 1 su 5 sotto i 1000 abitanti, 6.000 su 8.100 sotto i
5.000
• 23% della popolazione vive nelle due aree di maggiore marginalità
• 65% del territorio montagnoso o collinare
• Ritardata unificazione nazionale
• Modello amministrativo centralistico napoleonico
• Estremo ritardo nello sviluppo di una borghesia moderna
• Perenne crisi politica e trasformismo
3. La sfida della modernità
• La «terza ondata»: centralità della tecnologia, evoluzione del
paradigma organizzativo centrale (dall’orologio alla rete)
• Crisi del modello welfarista keynesiano
• Malthusianesimo amministrativo
• Tra globale e locale
• Dal NPM alla MPG
• Dalla competition alla coopetition
• La social innovation
• Riemersione dei modelli concettuali a razionalità assoluta (il Mercato)
4. Dove siamo noi?
• Assenza di democrazia competitiva
• Debolezza della società civile e dipendenza dal «pubblico»
• Né pubblico né privato
• Fallimento del «centro»
• Non autosufficienza dei «luoghi»
• Tra «campanile» e mondo
• Crisi fiscale dello Stato
• Né Keynes né Hayek
5. Dopo la legge 56
• Aree metropolitane
• Unioni di comuni
• Province di secondo livello
• Federalismo per abbandono
• Federalismo per inedia
• Patto di stabilità
• Il centro «ci mette la faccia»? (comma 149)
6. • «la legge Delrio è già attuata»
• «le province devono fare solo scuole e strade»
• «le province devono sparire»
• «l’amministrazione non può essere un vestito di Arlecchino»
• «dobbiamo avere non più di 2.000 Comuni»
• «i Comuni piccoli vanni chiusi»
• «con le unioni si risparmia»
• «la legge dice che l’area metropolitana coincide con la provincia»
• «le unioni di comuni devono avere una consistenza di 5.000 abitanti»
• «i piani strategici sono una roba per le aree metropolitane»
• «la spesa dei fondi europei va ricondotta ai ministeri»
Alcune sciocchezze
7. Che succede nel mondo
• Riduzione dei bacini amministrativi
• Le aree metropolitane «vere»
• L’orientamento strategico dei luoghi (place based)
• La geometria variabile
• La MPG
• Le politiche locali come politiche nazionali
• Il mainstreaming delle politiche di territorio
• La crescita è in città
• La tecnologia come fattore abilitante non come driver
8. E allora?
• L’amministrazione locale «In rete»
• L’individuazione degli hub di sviluppo
• Meno regioni, più Comuni
• If majors rule the world
• Sfidare il centro
• Attori nella mpg
• Verso il clld
• La sfida della social innovation
• Il tema dei commons
9. No free lunch
• Rispettare il suolo
• Tecnologia senza alternative
• Lavorare sulle entrate
• Dal campanile all’hub di sviluppo
• La concorrenza per i fondi europei
• Rispettare le burocrazie professionali
• Rinunciare al collateralismo vizioso
• Riprendere la testa del dibattito pubblico
10. Come si può fare?
• Ricostruire i partiti
• Riappropriarsi delle sedi istituzionali
• Tornare a Sella
• Arrendersi alle evidenze empiriche
• Farsi classe dirigente
• Dialogare con gli attori sociali
• Distanziarsi dagli interessi
12. … grazie ….
Giovanni Vetritto
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento Affari Regionali
Tel 06.6779.6374
Cell. 328.0416175
Email g.vetritto@governo.it