3. SE A SCUOLA VUOI VENIRE
E GRANDE DIVENTARE
LE REGOLE DEVI IMPARARE.
NON E’ DIFFICILE SAI:
SE ASCOLTARE SAPRAI
GRANDE DIVENTERAI.
LA PRIMA REGOLA DICE CHE:
NON SI LITIGA COI COMPAGNI
CHE CRESCERANNO INSIEME A TE.
LA SECONDA E’ QUELLA CHE:
ASCOLTARE LA PROFESSORESSA TU DOVRAI
PER NON SBAGLIARE MAI.
LE ALTRE VERRANNO PIAN PIANO
PERCHE’ LA SCUOLA TI PORTERA’ PER MANO.
NEL TEMPO CAPIRLE TU DOVRAI
PERCHE’ UN DOMANI ADULTO DIVERRAI.
4. “NON E’ VERO CHE NON
MI PIACE VINCERE : MI
PIACE VINCERE
RISPETTANDO LE
REGOLE
(Zdenek Zeman)
IMPARA LE REGOLE
COME UN
PROFESSIONISTA,IN
MODO DA POTERLE
ROMPERE COME
UN’ARTISTA
(Pablo Picasso)
LA VITA E’ L’UNICO
GIOCO IN CUI LO SCOPO
DEL GIOCO E’ DI
IMPARARNE LE REGOLE
(Ashleigh Brilliant)
SI FANNO LE REGOLE PER
GLI ALTRI , E DELLE
ECCEZIONI PER SE’
STESSI
(Charles Lemesle)
14. NON TUTTE LE REGOLE SONO PER FORZA
SCOLASTICHE MA ESSE POSSONO ESSERE
MESSE IN RISALTO ANCHE NEL FAIR-PLAY E
NELLA PALLAVOLO
15.
16. Il fair-play(‘’gioco corretto’’ in inglese) è un concetto riferito ad un’etica
comportamentale,applicabile ad una pluralità di contesti.Il termine assume particolare rilevanza
in ambito sportivo,indicando un’attitudine tesa a comportamentali leali e rispettosi tra gli
avversari,anche da parte dei tifosi.Nel fair-play ricadono anche atti violenti e discriminazione
razziali con la creazione di slogan da parte di federazioni sportive come ‘’Say no to racism’’(no al
razzismo).Possiamo dire inoltre che il fair-play è la regola fondamentale in ogni sport.
17. Tra le regole degli sport ricordiamo le regole della pallavolo
• Il gioco è composto da 2 squadre.
• Lo scopo fondamentale del gioco è
quello di far cadere la palla nel
campo avversario il più delle volte
fino al 25° punto.
• La partita è formata da un minimo
di tre set a un massimo di cinque,
ogni set è formato da 25 punti.
• Il campo per essere regolare deve
avere una lunghezza di 18 metri e
una larghezza di 6; deve essere
diviso a metà da una rete la cui
altezza varia a seconda della
categoria della squadra.
Le categorie sono a seconda degli anni di
età:
-gioco volley: per i bambini dai 3 ai 6 anni
- minivolley: e superminivolley per i
bambini dai 6 ai 9 anni
-under 12: per i bambini sotto gli 11 anni
-under 14: per i ragazzi sotto ai 14 anni
-under 16: per i ragazzi sotto i 16 anni
-under 18: per i ragazzi fino ai 18 anni
-3°divisione, seconda divisione e prima
divisione a seconda della bravura
dell’atleta
-nazionale
18. • Ogni squadra può decidere di schierare
in campo un giocatore, detto libero, con
l'unico scopo di difendere il campo dagli
attacchi della squadra avversaria; questo
atleta viene riconosciuto perché indossa
una maglia di colore diverso dal resto
della squadra;un'altro ruolo particolare è
quello del palleggiatore, che ha lo scopo di
alzare la palla a uno dei tre attaccanti che
si trovano in prima fila. Poi ci sono gli
attaccanti che hanno lo scopo di attaccare
e i difensori di difendere tutti i palloni. E
infine ci sono i centrali, il loro unico scopo
e di attaccare dal centro del campo.
• Ogni squadra deve essere formata da sei o
quattro atleti a seconda della categoria
della squadra
• In ogni azione gli atleti possono toccare il
pallone una sola volta con un massimo di tre
tocchi.
• Per difendere il campo dalle schiacciate
avversarie, le giocatrici in prima fila possono
creare con le mani una barriera, detta muro.
• I giocatori non possono invadere; né con
mani né con piedi, il campo avversario.
• L'arbitro assegna i punti e fischia gli errori
alle due squadre.
19. LE REGOLE NON LE TROVIAMO SOLAMENTE
NELLO SPORT MA ANCHE NEL CAMPO
INFORMATICO
20.
21. La netiquette è un termine che nasce dall’unione di
due parole,una francese e l’altra inglese.Quindi da
étiquette che significa buona educazione e network
che significa rete.
Quindi in italiano possiamo dire
che questa affermazione significa
buona educazione della rete.
Questo termine non è una norma statale che
deve essere eseguita per forza,ma è una
specie di galateo che ci permette di
prevenire su punizioni che potrebbero
comportare i nostri comportamenti.
22. Questi atti comportamentali servono
principalmente(come le regole statali)un
ambiente sereno e civile ma in questo caso
invece che essere un luogo reale è internet.
Alla mia sinistra vediamo
che la netiquette
principalmente la troviamo
su
Instagram,Twitter,Snapcha
t,Whatsapp,Skype,YouTube
e Messenger
23. Non utilizzare per ogni parola sempre e
solo il maiuscolo,anche se vuoi mettere
in risalto una parola le altre persone
potrebbero immaginare che ti stia
alterando
Stai attento sia a come scrivi e sia quale
linguaggio usi e soprattutto leggi come nei
compiti in classe almeno tre volte.Perchè il
tuo commento o il tuo post andrà su internet
pubblicamente .
Scrivi correttamente
Non scrivere in MAIUSCOLO
24. Quando vuoi dire una tua riflessione
aggiungi un emoji così la persona
dall’altro schermo saprà che non sei in
cerca di battibecchi ma semplicemente
la pensi diversamente.
Prima di commentare un post su un
social è meglio leggere attentamente
cosa dice quel post per non lasciare
un commento che potrebbe non
c’entrare nulla con il post.
Leggi bene prima di intervenire
Stai attento al tono
25. Prima di chiedere un informazione
ricerca nelle FAQ ossia le domande
fatte di frequenza per non fare la
stessa domanda.
E’ buona educazione non mettere dati
personali di una persona in un post
senza la sua approvazione.Questa
regola se infranta può avere anche
una denuncia .Inoltre non controllare
il PC del tuo amico .
Rispetta la privacy altrui
Chiedi solo se necessario:
26. Non introdursi nei PC degli
altri,questo può causare una
sanzione .
E’ buona educazione evitare di scaricare
file molto grandi o file oppure fare queste
attività durante le ore lavorative di altre
associazioni ,questo perchè potrebbe
interrompere il lavoro di altre
associazioni
Non appesantire il traffico sulla
rete
Non violare la sicurezza
27. Specifica sempre l’oggetto ossia
perchè chatti questa persona.
Non spammare messaggi
ripetutamente ,ossia non mandare
continuamente messaggi, immagina
se lo facessero a te.
Non fare spamming
Specifica l’oggetto
28. Quando una persona ti fa un
piacere ,rispondi sempre .
Scrivi poco e chiaro. Ricorda
che scrivere direttamente è
meglio .
Sii chiaro e sintetico
Rispondi sempre
29. Ricorda di lasciare sempre il
tuo nome alla fine dell'email.
Firma con il tuo nome
RICORDA CHE QUANDO RICEVI UNA FRASE FORTE DI NON
CONTROBATTERE MA DI PASSARCI SOPRA E NON
PENSARE A QUELLA PERSONA.LUI NON TI CONOSCE SEI
TU A CONOSCERE TE STESSO.
32. I Precetti morali sono per questa religione
una porta fondamentale per una retta
condotta di vita e per una proficua pratica
introspettiva e meditativa che possa alla fine
condurre alla liberazione dalla sofferenza.
Proposti dal Buddha Shakyamuni 2500 anni
fa, hanno origine dalla consapevolezza che
ogni cosa è interconnessa con tutte le altre,
per cui qualunque comportamento umano
ha effetti sulla vita di tutti gli esseri senzienti
che ne condividono l'esistenza in questo
mondo.
33. 1)astenersi
dall'uccidere o dal
nuocere agli esseri
viventi
2)Astenersi dal rubare
3)Astenersi dall’
erronea condotta
sessuale
4)Astenersi dall’uso di
un eloquio volgare o
offensivo e da mentire
5)Astenersi dall’alcool
o dalle sostanze che
alterano la lucidità
mentale
34. L’Ebraismo non ha mai pensato che
esista una sola via per raggiungere
Dio. Al contrario, i rabbini
insegnano: “il giusto in tutte le
nazioni ha un posto in Paradiso”.
Per questa ragione, la tradizione
ebraica non ha mai insegnato che,
alla salvezza, è necessario
l’osservanza di tutte le 613
comandamenti della Torah.
L’Ebraismo insegna, però, che ci sono sette
leggi fondamentali, conosciute come le
“sette leggi dei figli di Noé”, che stanno
alla base dei principi della moralità
universale. Queste leggi proibiscono
l’omicidio, il furto, le azioni crudeli con gli
animali, l’immoralità sessuale, la
bestemmia, e impegnano a riconoscere
una valore alla Legge. Secondo la
tradizione ebraica, un non-ebreo che
osserva queste leggi di base, è ritenuto un
giusto e merita un posto in Paradiso.
35. 1)È proibito mangiare
un membro o qualsiasi
pezzo di carne che sia
stato prelevato da un
animale vivo
2) È proibito
bestemmiare
3)È proibito rubare e
rapinare
4)È obbligatorio nominare
dei giudici e formare delle
corti di giustizia
5)È proibito adorare degli
idoli
6)È proibito commettere
adulterio
7)È proibito uccidere un
essere umano
Ma la regola
fondamentale
del cristianesimo
a differenza delle
altre religioni è
la regola d’oro:
«Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo
popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso»
4)È obbligatorio nominare
dei giudici e formare delle
corti di giustizia
5)È proibito adorare degli
idoli
6)È proibito commettere
adulterio
7)È proibito uccidere un
essere umano
Ma la regola
fondamentale
del cristianesimo
a differenza
delle altre
religioni è la
regola d’oro:
36. Già in passato molte
civiltà prima della
nascita di cristo
avevano proprie
regole/norme che i
cittadini dovevano
rispettare per non
avere punizioni come
una vera e propria
dittatura ma con un
re come sovrano.
Tra queste civiltà
possiamo ricordare
la civiltà egiziana,
famosa in tutto il
mondo per la sua
storia e la sua
ricchezza di
monumenti e
avvenimenti storici.
per i suoi monumenti
ricordiamo le
piramidi di Chefren
e Micerino e la
sfinge.
Come avvenimenti storici abbiamo le dieci piaghe
d'Egitto,la mummificazione o imbalsamazione.
Tra queste civiltà
possiamo ricordare
la civiltà egiziana,
famosa in tutto il
mondo per la sua
storia e la sua
ricchezza di
monumenti e
avvenimenti storici.
per i suoi monumenti
ricordiamo le
piramidi di Chefren e
Micerino e la sfinge.
Come avvenimenti storici abbiamo le dieci piaghe
d'Egitto,la mummificazione o imbalsamazione.
37. Dell’Egitto ci ricorderemo sicuramente della loro società la quale era a
struttura piramidale .Questa società bisognava essere accettata e quindi
questi ruoli erano vere e proprie regole imposte
38.
39. La parola del faraone era legge, infatti, poteva decidere della vita e della morte di ogni suddito.I compiti del
faraone erano molti: organizzava i lavori dei campi, la costruzione di argini e canali; stabiliva le scorte da
immagazzinare; organizzava gli scambi commerciali, infine era anche capo dell’esercito.I poteri e l’importanza
del faraone erano tali che per questo arrivarono a costruirsi delle tombe monumentali come le piramidi, proprio
per esaltare il loro potere e per essere ricordati anche da morti quasi come delle divinità. Il faraone era chiamato
Horus il signore del cielo, il suo simbolo era il falco, aveva un potere autocratico ossia assoluto, aveva anche un
potere dinastico ossia che veniva tramandato in generazione.
40. I sacerdoti ricoprivano la seconda posizione nella piramide sociale nel regno egizio ed essi erano i conoscitori
delle pratiche magiche, dei riti religiosi e del sapere scientifico, che trasmettevano attraverso l'insegnamento
nelle scuole che sorgevano nelle vicinanze dei templi. I sacerdoti inoltre, pur essendo sottomessi al faraone,
esercitavano una forte influenza politica ed economica, anche perché ai templi affluivano (da parte di ricchi
possidenti o quale privilegio concesso dal faraone) terre , bestiame, schiavi e prodotti agricoli. Di conseguenza
come Mesopotamia anche in Egitto i templi divennero veri e propri centri di potere.
I sacerdoti
41. I funzionari
A lui si doveva la trasmissione degli
ordini del faraone agli scribi del
palazzo, l'imposizione di tasse e
corvées, la raccolta di informazioni
provenienti dalle diverse zone del
Paese e la gestione delle trattative
diplomatiche con i capi stranieri. Dal
visir dipendeva inoltre il
funzionamento di schiere di funzionari
organizzati gerarchicamente
(dicasteri). Infine, le qualità attribuite
ai funzionari erano l'obbedienza, la
rapidità nell'eseguire degli ordini dei
superiori, la fedeltà e il rispetto,
l'accortezza e i modi educativi nel
gestire i rapporti con gli altri, la
capacità di tacere sempre sulla
missione da compiere e sugli ordini
ricevuti, la bontà e la
saggezza.
In Egitto tutti coloro che avevano
intrapreso la carriera burocratica partendo
dalla posizione di scriba avevano la
possibilità di accedere ai più alti livelli
dell'amministrazione pubblica e quindi alle
più alte caste sebbene, la trasmissione
delle cariche fosse per la maggior parte
delle volte ereditaria. Il suo ruolo era quello
del visir: il braccio destro del faraone.
Esperto architetto o comunque tale da
sapersi garantire la collaborazione degli
esperti in materia, il visir era detto anche
"sovrintendente a tutti i lavori del sovrano"
in quanto direttore del cantiere finalizzato
a dargli onorevole sepoltura. Era giudice
supremo e periodicamente riceveva schiere
di postulanti che venivano a esporgli le
proprie lagnanze e a chiedere giustizia per i
torti patiti.
42. Gli scriba
Gli scriba erano i conoscitori della scrittura egiziana ,si ipotizzava che potessero parlare con
gli dei attraverso la scrittura ,imparavano a scrivere nei templi per quattro anni dai maestri
dei templi ,a volte ricevendo anche punizioni fisiche .Scrivevano su pezzi di stoffa,papiro e
legna.
43. I soldati
È approvata l'esistenza dello
scudo, di solito in pelle tesa su
un'intelaiatura di legno e a
partire dal Regno Nuovo, anche i
primi elmi in bronzo realizzati su
influenza di modelli asiatici.
Dagli Ittiti, gli Egizi
apprendevano l'uso del carro da
guerra, arma che, alla fine del
secondo periodo intermedio, li
rendeva imbattibili. L'uso del
carro con le ruote raggiate e
trainato da due cavalli rendeva
la guerra più crudele e accelera
la soluzione dei conflitti armati.
La vita del soldato era dura. In
uniforme, egli era costretto a
lunghi turni di addestramento,
all'uso delle armi e all'obbedienza
della rigida disciplina imposta dai
superiori. L'esercizio fisico era
continuo, il rispetto delle regole
della convivenza con i commilitoni
assoluto. Vi erano equamente
distribuiti arcieri, lancieri e, a
partire dal Regno Nuovo, cavalieri.
Le armi utilizzate erano le lance e
le frecce per i combattimenti a
distanza, il pugnale, la spada, la
clava, il bastone per i corpo a
corpo.
44. La popolazione egiziana era divisa in caste.Una casta era una classe sociale, cioè un
gruppo di persone che svolgeva la stessa attività e che occupava lo stesso posto nella
società.Le caste erano chiuse: da una casta non si poteva né entrare, né uscire. Chi
nasceva in una di esse doveva restarvi fino alla morte. Inoltre il popolo era anche i
contadini e i commercianti, da ricordare che i contadini che per otto mesi coltivavano e i
mesi restanti lavoravano nella costruzione delle piramidi e dei templi quando sfocia il
Nilo.
La popolazione
45. In fondo alla piramide sociale c'erano gli schiavi. Erano per lo più stranieri fatti
prigionieri durante le guerre. Vivevano in condizioni molto misere e venivano trattati con
estrema durezza. A volte venivano privati della lingua perché non si lamentassero o
accecati per obbedire senza poter reagire agli ordini.Erano sottoposti a lavori massacranti
come il trasporto di grossi blocchi di granito per la costruzione dei templi e delle piramidi.
Gli schiavi
46. OGGI GIORNO IN EGITTO NON TUTTE LE
PERSONE VIVONO IN CASE APPARTATE
MA CIRCA IL 20% DELLA POPOLAZIONE
VIVE IN BARACCHE DELLE SLUM
48. Uno slums o baraccopoli è solitamente un'area residenziale urbana altamente popolata costituita per lo
più da unità abitative fitte e decrepite in una situazione di infrastrutture deteriorate o incomplete, abitate
principalmente da persone povere.
A causa della crescente urbanizzazione della popolazione generale, gli slum divennero comuni tra il XVIII e la fine del
XX secolo negli Stati Uniti e in Europa. bassifondi si trovano ancora prevalentemente nelle regioni urbane dei paesi
in via di sviluppo , ma si trovano anche nelle economie sviluppate.Secondo UN-Habitat , circa il 33% della
popolazione urbana nei paesi in via di sviluppo nel 2012, ovvero circa 863 milioni di persone, viveva negli slum.
50. Per rendere possibile una migliore vita per le persone negli slums ricordiamo la goal 11
dell’Agenda 2030
Città e comunità sostenibili
Il Goal 11 dell’Agenda 2030 punta a
creare condizioni di vita sostenibili nelle
città e nelle comunità. Si stima che nel
2030 cinque miliardi di persone vivranno
in contesti urbani: rendere le città vivibili
per tutti, inclusive, sostenibili e sicure è
un passo importante per gli obiettivi
dell’Agenda 2030.
Sebbene ponga in particolare evidenza
la situazione delle città, questo Goal ha
un orizzonte più ampio ed è trasversale
ad altri obiettivi. Mira infatti a estendere
a tutti l’accesso ai servizi essenziali, a
una casa sostenibile e resiliente in un
ambiente green, a salvaguardare il
patrimonio culturale, a proteggere dalle
calamità
51. COME ABBIAMO VISTO IL GOAL 11 FA
PARTE DELL’AGENDA 2030 ,VEDIAMO
IN MODO APPROFONDITO DI COSA
STIAMO PARLANDO
52.
53. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS (in inglese: Sustainable Development Goals, SDG) sono una serie di 17
obiettivi interconnessi, definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia "per ottenere un futuro
migliore e più sostenibile per tutti". Sono conosciuti anche come Agenda 2030, dal nome del documento che porta
per titolo Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che riconosce lo stretto legame
tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile mirano ad affrontare un'ampia gamma di questioni relative allo sviluppo
economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all'istruzione, l'accesso all'acqua e
all'energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela
dell'ambiente, l'urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l'uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e
la pace.Gli obiettivi, enumerati nella Risoluzione delle Nazioni Unite approvata dall'Assemblea generale dell'ONU
il 25 settembre 2015, sono complessivamente 169, da raggiungere entro il 2030. Sono stati intitolati "Il futuro che
vogliamo’’ questi si rivolgono ai paesi sviluppati e in via di sviluppo, gli obiettivi hanno carattere universale e
sono fondati sull'integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica),
quale presupposto per eradicare sradicare la povertà in tutte le sue forme.
54. Nel 1972, i governi si incontrarono a Stoccolma, in Svezia, per la Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente umano, per
considerare i diritti della famiglia in un ambiente sano e produttivo. Nel 1983, le Nazioni Unite hanno creato la Commissione
mondiale per l'ambiente e lo sviluppo,che definiva lo sviluppo sostenibile come "soddisfare i bisogni del presente senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni". Nel 1992, a Rio de Janeiro, si tenne il primo
Summit della Terra in cui fu sviluppato e adottato il primo programma per l'ambiente e lo sviluppo, noto anche come
Programma 21. Nel 2012 la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (UNCSD), nota anche come Rio + 20.La
Colombia ha proposto l'idea degli SDG in occasione di un evento di preparazione per il Rio + 20 che si tenne in Indonesia nel
luglio 2011. Nel settembre 2011, questa idea è stata ripresa a Bonn, in Germania.
55. Il documento finale ha proposto diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile e obiettivi associati. Tra i temi chiave
concordati c'erano lo sradicamento della povertà, l'energia, l'acqua e l'igiene, la salute e l'insediamento umano.Le
negoziazioni sull'Agenda di Sviluppo Post 2015 hanno avuto inizio nel gennaio del 2015 e si sono concluse
nell’agosto del 2015. È stato adottato un documento finale nel Summit delle Nazioni Unite sullo Sviluppo
Sostenibile del settembre 2015 che ha avuto luogo a New York, negli USA.Il 25 settembre 2015, i 193 stati
dell’Assemblea Generale dell’ONU hanno adottato l’Agenda 2030 intitolata “Trasformare il nostro mondo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. L’agenda è costituita da 92 paragrafi. Il paragrafo 52 delinea i 17
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile affiliati ai 169 target.
56.
57. 1-SCONFIGGERE LA POVERTÀ
La povertà estrema è stata dimezzata già a partire dagli anni ’90.
Tuttavia, più di una persona su cinque vive con meno del valore indicativo
di $1,25 dollari al giorno. Ciò nonostante, tale valore potrebbe non essere
adeguato alla sussistenza umana. Sarebbe indispensabile aumentare la
soglia della povertà fino a $5 dollari al giorno. La povertà non corrisponde
solo alla mancanza di reddito o risorse. Si può dire che la gente vive nella
miseria quando mancano i servizi basilari quali assistenza sanitaria,
sicurezza ed istruzione. Le persone soffrono anche per la fame, la
discriminazione sociale e l’esclusione dai processi decisionali.
15-VITA SULLA TERRA
Quest’obiettivo articola le finalità per preservare la
biodiversità degli ecosistemi forestali, deserti e montani,
come percentuale della massa di terra totale. La realizzazione
di “un mondo neutrale al degrado del suolo” può essere
raggiunta recuperando foreste degradate e terre perdute a
causa della siccità e delle inondazioni.
58. COME ABBIAMO VISTO L’AGENDA 2030
NON HA OBIETTIVI SOLO SOCIALI MA
ANCHE AMBIENTALI COME
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
59.
60. CHE COS’È L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO?
Per inquinamento atmosferico o inquinamento da smog si intende l’immissione
nell’aria di sostanze chimiche e gassose che modificano la struttura e la
composizione naturale dell’atmosfera terrestre e anche l'insieme di tutti gli agenti
fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell'atmosfera
terrestre.
61. COSA COMPORTA L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO?
Gli effetti sulla salute umana
della scarsa qualità dell'aria
sono di vasta portata, ma
influiscono principalmente sul
sistema respiratorio del corpo e
sul sistema cardiovascolare. Le
reazioni individuali agli
inquinamenti atmosferici
dipendono dal tipo di
inquinante a cui una persona è
esposta, dal grado di
esposizione, dallo stato di
salute dell'individuo e dalla
genetica.
L'inquinamento dell'aria
esterna causa da solo da
2,1 a 4,21 milioni di morti
ogni anno.
Complessivamente,
l'inquinamento
atmosferico provoca la
morte di circa 7 milioni di
persone in tutto il mondo
ogni anno ed è il più
grande rischio singolo per
la salute ambientale del
mondo.
62. Si stima che le perdite di
produttività e la degradata
qualità della vita causate
dall'inquinamento
atmosferico costano
all'economia mondiale € 5
trilioni di euro all'anno. Sono
disponibili varie tecnologie e
strategie di controllo
dell'inquinamento per
ridurre l'inquinamento
atmosferico.
63. DISTINGUIAMO GLI INQUINANTI
:
Primario: per inquinanti primari si intendono
quegli inquinanti che vengono emessi
direttamente in atmosfera tali e quali, cioè non
subiscono altre modifiche una volta emessi, la
loro immissione nell'ambiente deriva dal
rilascio di sostanze o particelle prodotte dal
comparto; il monossido di carbonio è un
esempio di inquinante primario, perché è un
sottoprodotto della combustione, ma lo sono
anche le polveri che si sviluppano da eventi
naturali.
Secondario: per inquinanti secondari
invece si intendono tutti gli
inquinanti che si formano in
atmosfera tramite delle reazioni
chimiche tra varie sostanze presenti
(queste sostanze possono essere
inquinanti primari oppure no); la
formazione di ozono nello smog è un
esempio di inquinante secondario.
64. LE CAUSE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO SONO DISTINTE IN FONTI
NATURALI ANTROPICHE
Vulcani (SO2),
incendi (PM10),
ghiaioni (amianto),
processi biologici
(allergeni).
Traffico veicolare,
riscaldamento domestico,
industrie e attività artigianali,
veicoli off road (treni, trattori,
veicoli da cava ecc.),
agricoltura e altre attività.
65. APPROFONDIMENTI SULLE FONTI ANTROPICHE
Traffico
veicolare
Industria e
artigianato
Riscaldament
o domestico
Le emissioni di gas di scarico dei
mezzi di trasporto,il gas dipende
dal mezzo.
Combustibili
fossili→anidride
carbonica(CO₂)
Gasolio→PM10 e
idrocarburi(HC),ossidi di
azoto(NOx) e biossido di
zolfo(SO₂)
Le emissioni degli inquinanti dei
riscaldamenti sempre basati sul
combustibile,il riscaldamento o la
sua manutenzione
Combustibili come:
Carbone Legname
Per le industrie e totalmente diverso
,infatti le industrie emettono nebbie
,polveri etc.che vengono smaltite
attraverso filtri e cicloni (particolari
mezzi di smaltimento)
Come combustibili principali
abbiamo:
Carbone Petrolio
Combustibili come:
Carbone
66. Questo inquinamento
comporta il fenomeno
del buco dell'ozono
Ma cos’è il buco
dell’ozono?
Il buco dell’ozono è un
fenomeno scientifico
basato sulla diminuzione
dello strato dell’ozonosfera
ossia il principale strato
dell’atmosfera che
permette ai raggi
UV(ultravioletti),i raggi
Y(gamma) e i raggi x.
Ma perchè questo fenomeno
è così tanto catastrofico per
l’essere umano?
Il buco dell'ozono bensì sia un
fenomeno scientifico,non è un
fenomeno positivo come ad
esempio l’aurora boreale che non
comporta niente di negativo al
massimo solo una visione
fantastica .Questo fenomeno
comporta l’entrata dei raggi UV,X
e Y che fanno malissimo all’uomo
generando anche la totale
distruzione della Terra.
67.
68. IL MONDO È ADDOLORATO
DALL’INQUINAMENTO ECCO PERCHÉ
DOBBIAMO TUTELARE NON SOLO IL
TERRITORIO DI NAPOLI MA ANCHE DEL
MONDO
69. È inutile per l’uomo conquistare
la Luna,
se arriva a perdere la Terra
( François Mauriac )
70. Sicuramente almeno una volta siamo passati per
le strade di Napoli, e quindi toccando con i
propri piedi le strade cittadine avremo notato
spazzatura sparsa vicino i marciapiedi, quindi
giungendo alla conclusione che Napoli, come
resto del mondo, è soggetta all’inquinamento
sia del suolo, sia dell’aria.
Osserviamo buste rotte con tutti i rifiuti che
escono fuori sporcando la ''nostra'' strada,
il '' nostro'' spazio per giocare, per fare
passeggiate ma ciò che ci stupisce sempre di
più sono i bisogni dei cani lasciati dai padroni
.
71. Trovando scuse del tipo:''Non l’ha mollata il
mio cane,quindi non è compito mio.''
Oppure: ''Vabbè ma tanto poi passerà
sicuramente il netturbino a pulire è il loro
lavoro.'' ...Ma davvero viviamo così?
Ancora oggi solo perchè ci sono persone
addette a questo, l'uomo, sporca il proprio
luogo di nascita, di crescita , di vecchiaia, il
luogo dove un giorno nasceranno i nostri
figli? Che dovranno stare nella sporcizia?!
72. Pensiamo bene a quello che facciamo perché i nostri
figli (Napoli,Italia e del Mondo) un giorno
nasceranno e vivranno al nostro posto. Ogni volta si
sente su questo argomento affermazioni del tipo:
''Vabbè ma tanto ho vissuto bene ,il problema sarà il
loro.'' Che poi questa affermazione ''ma tanto'' non
dovrebbe neanche essere detta, ciò che vuole dire
una persona così, è che è ignorante.
La colpa non è solamente dell'uomo , perché ci
sono grandi uomini e grandi donne che hanno
lottato per il no all'inquinamento,come ad
esempio Greta Thunberg e Leonardo Di Caprio
che si sono battuti contro l'inquinamento ,ad
esempio Di Caprio per la marcia per il clima
contro Trump (Ex presidente degli USA).
73. Riguardante Napoli abbiamo Rocco Hunt che ha
versato le lacrime da quando era un ragazzo di
venti anni trasmettendo le proprie riflessioni,i
suoi pensieri e tutti i suoi sentimenti verso
Napoli che era in quel momento addolorata e
sepolta dall'inquinamento.
Troviamo tutto il suo dolore nella canzone ‘’Nu
juorno buono dove vediamo nominare un giorno
migliore ma anche cose bruttissime come
cancri,leucemie,malattie,inquinamenti e inoltre
dice una cosa molto significativa ossia le
seguenti parole:''Siamo la terra del Sole,no la
terra dei fuochi''.
74. In questa affermazione il ventenne Rocco
vuole indicare che Napoli non è la terra del
massacro ambientale e neanche la terra della
mafia e della camorra ,ma la terra del Sole,
del mare, delle grida dei bambini che giocano
con il famoso Super santos
Inoltre Rocco parla della mafia per un motivo solo e
che ormai sappiamo tutti già,ossia che è stata
proprio la mafia creatore della terra dei fuochi
rendendo il suolo una discarica di radiazioni che
hanno provocato l’ammalamento di tumori a
moltissimi bambini che come tutti i bambini del
mondo volevano solo una cosa...ESSERE FELICI IN
UN MONDO PULITO!
75. Ecco perchè l'uomo deve finire di inquinare,di
bruciare materiali inquinanti, perché la loro
combustione distrugge l’ossigeno,ma anche la forte
deforestazione, la formazione di incendi che
rovinano all'anno milioni di milioni di ettari, fino
alla forte urbanizzazione,che non permette la
crescita di nuove piante e causa l'estinzione di
migliaia di specie di animali.
Ricordiamo molti fenomeni, molto toccanti che
hanno causato molte lacrime al genere
umano,mi rivolgo a ciò che avvenne in Australia
dal Giugno 2019 all'8 Marzo 2020 ,un gigantesco
incendio che fece girare immagini di di un
piccolo di koala che stringeva forte il petto della
mamma, sapendo che ormai la sua vita stava per
finire.
76. Ora l'uomo distrugge la flora e la fauna ma un
giorno sarà la natura a distruggere l'uomo
perché la natura può vivere senza l'uomo ma
l'uomo non potrà mai sopravvivere senza la
natura perché se milioni di anni fa la natura non
avrebbe dato i suoi figli e il suo terreno l'uomo
non sarebbe mai nato.
Se vogliamo un mondo pulito dobbiamo iniziare
a seguire per bene la raccolta
differenziata,portare i litri di olio per friggere
esausto nelle apposite strutture (questo olio
deve essere smaltito perché può inquinare
miliardi di miliardi di litri d'acqua)
77. Cercare di usare il meno possibile mezzi a
combustibile fossile ( benzina e gas ) e cercare di
far capire allo Stato che è meglio avere nelle
case dispositivi elettrici per le cucine per non
sprecare sia molti soldi per l'acquisto dei gas
naturali (Dalla Russia) e riducendo i costumi di
gas naturale.
78. PER TUTELARE IL TERRITORIO NON DOBBIAMO
SOLAMENTE FARE UN BUON RICICLAGGIO E
UNA RIDUZIONE DI CARBURANTI FOSSILI MA
ANCHE UN'EDILIZIA MIGLIORE DEGLI EDIFICI
79. In un certo senso, gli edifici e le singole unità abitative
sono paragonabili agli organismi viventi. Come nelle
cellule viventi, infatti, una casa è composta di una
parete esterna che la separa dal resto del mondo, da
punti di scambio con l’esterno, impianti ed “organi”
interni che funziona di continuo.
La casa non fa eccezione e, oltre all’esborso
economico necessario ad acquistare energia,
come scarto produce CO2, l’anidride carbonica,
uno dei gas serra più importanti e di cui l’uomo
sfortunatamente, a causa del massivo utilizzo
della combustione, è grande produttore.
Mettono in atto tutta
una serie di meccanismi
per consentire
all’organismo di restare
vivo, compreso il
mantenimento di una
certa temperatura.Tutti
questi processi
consumano energia e,
come succede per gli
organismi, il consumo di
energie richiede
l’acquisizione di energia
e produce degli scarti.
80. Gli obiettivi dell’edilizia sostenibile sono di ridurre
l’impatto del settore sull’ambiente. I metodi di
costruzione sostenibili includono:
Utilizzo di materiali e
risorse rinnovabili e
riciclabili
Ridurre il consumo di
energia e gli sprechi
Creare un ambiente
sano e rispettoso
dell’ambiente
Proteggere
l’ambiente naturale.
Utilizzare
materiali a basso
impatto
ambientale
Usare materiali della
bioedilizia che sono
naturali e non
creano un impatto
ambientale
Usare impianti
fotovoltaici per
l’energia elettrica e
impianti a luce
solare per il
riscaldamento
Utilizzare materiali
che non comportano
la salute dell’uomo e
della natura
Non usare energia
elettrica se n0n c’è
bisogno essendo che
la luce solare può
illuminare anche lei
Non sprecare acqua
ma creare dispositivi
per raccogliere
l’acqua piovana e
irrigare campi
81. PER LA TUTELA ZIONE DEL TERRITORIO INOLTRE
ABBIAMO ANCHE IL DIRITTO AMBIENTALE.
INOLTRE VEDREMO ANCHE I VARI OBIETTIVI
PER LA TUTELA ZIONE DEL TERRITORIO
ITALIANO SECONDO DRAGHI E CONTE
82.
83. Il Diritto Ambientale (o Diritto dell’Ambiente) è una branca del
Diritto che si occupa della tutela e salvaguardia dell’ambiente. Si
manifesta su tre livelli: a livello sovranazionale, a livello
nazionale e a livello regionale.
84. Il diritto ambientale italiano nella sua forma
attuale si può ritenere abbia sostanzialmente
origine negli anni ’80 e, pertanto, è da ritenersi
una branca del diritto piuttosto recente.solo
dopo la metà degli anni ’80 è iniziata
un'operazione più organica di disciplina per
l’intera materia sulla spinta di un’esigenza
collettiva tesa a migliorare la qualità della vita
dopo la deregulation post bellica (boom
economico) anche sulla spinta di alcune
emergenze ambientali.Viene persino concepita
la prima opera di codificazione nazionale
dell’intera materia attraverso il Codice
dell’Ambiente, a distanza di trent’anni anche il
diritto ambientale è cresciuto e si è fatto
grande,in questa materia.
85. Peraltro, si devono fare i conti con particolari
problematiche, che rendono questa opera di
normazione particolarmente difficile.Alcune
problematiche ad esempio sono:
– fortissime
resistenze socio-
politico-culturali al
tema “ambiente”
visto il più delle volte
come vincolo anziché
come risorsa allo
“sviluppo”
economico liberista;
– il fatto che si debba spesso
tener conto della situazione
ambientale e della normativa
internazionale, sia con
riferimento agli obblighi (in
particolare all’appartenenza
alla Ce) che ai doveri. D’altronde
l’attenzione alla crisi ecologica
non può non essere vista che su
scala mondiale.
86. Il tema della qualità della vita e della protezione della salute e dell’ambiente ha
iniziato ad incidere in una coscienza collettiva più generalizzata anche sulla
spinta di fenomeni particolarmente gravi: Harrisburg, Seveso, Chernobyl, la
crisi del petrolio, ecc.Gli organismi internazionali, in particolar modo la CEE,
hanno dunque cominciato a produrre direttive che impegnano gli Stati membri
a tradurle in legge.
L’Italia realizzò un decreto legislativo di recepimento nel quale il
più delle volte si dimenticava di inserire le sanzioni.
Per cui si realizza il più scolastico esempio di legge inefficace: “tu
non puoi fare questa cosa, ma se la fai non ti succede niente”.
Altro caso era quello di un bel recepimento in piena regola con
tanto di sanzioni.
87. Però utilizzando il meccanismo del decreto legge ogni due mesi il governo di
turno emanava un decreto legge di deroga nei confronti di quanto stabilito
nella legge di recepimento, vanificando così tutte le finalità e l’efficacia. Vi sono
stati casi di 10, 15, 18 decreti legge consecutivi in materia di acque, di rifiuti, di
rischi di incidenti rilevanti.La tendenza è ora quella di affidarsi il più possibile
ai cosiddetti Testi unici, ovvero a raccolte normative dedicate ad ogni singola
macro-materia, sullo spirito degli “act” dei paesi anglosassoni.
Tali raccolte dovrebbero servire a rendere più organica e meno
caotica la normativa, ora dispersa in centinaia di leggi, decreti e
regolamenti.Tra gli strumenti maggiormente utilizzati in questo
settore non posso non segnalare ” Codice dell’ambiente, primo
strumento di catalogazione organica di tutta la normativa
ambientale italiana, pubblicato per la prima volta nel 1989 a
cura del compianto Maurizio Santoloci e Stefano Maglia , e
giunto ora alla 30° edizione.
88. Fino alla Legge 13 luglio 1966, n. 615, in tema di inquinamento
atmosferico, la produzione normativa speciale italiana in materia è
rimasta pressoché nulla ed anche successivamente, e fino a metà degli
anni ’80, assolutamente scarsa ed inefficace.Oltretutto, si pensi bene, in
pieno boom economico non c’era certo nessuno che si poneva il pensiero
della salvaguardia della natura e dell’ambiente, temi che sembravano
costituire addirittura un ostacolo allo sviluppo produttivo (ma questo, del
resto, è un atteggiamento purtroppo ancora oggi in gran parte condiviso).
Ma se questo era vero, era altrettanto vero che i primi più o meno
gravi fenomeni di inquinamento iniziavano a verificarsi, e così pure
le relative controversie.I giudici cominciarono dunque ad occuparsi
di temi nuovi e gravi senza avere le armi appropriate per
affrontarli. Accadde così che si cominciarono ad utilizzare
estensivamente alcune norme del codice penale e del codice civile
che potevano in qualche modo aiutare a sanzionare particolari
fattispecie illecite.
89. Così, un articolo del codice civile che era nato per limitare le immissioni di
fumo o di calore tra fondi divenne il baluardo nella difesa contro
l’inquinamento acustico e atmosferico, e due norme del codice penale del
1930 – nate, rispettivamente, per difendersi da chi lanciava mozziconi di
sigaretta dalla finestra o per atti di non particolare rilievo ambientale – sono
state l’unica, fragile, barriera contro l’inquinamento idrico, acustico ed
elettromagnetico, lo scempio urbanistico ed il degrado del suolo fino,
sostanzialmente, alla c.d. “Legge Merli”, cioè alla Legge 10 maggio 1976, n.
319, sulla tutela delle acque dall’inquinamento.
90. Si definisce economia verde
o green economy o
economia ecologica, un
modello teorico di sviluppo
economico che prende
origine da un'analisi
bioeconomica del sistema
economico dove oltre ai
benefici (aumento del
Prodotto Interno Lordo) di
un certo regime di
produzione si prende in
considerazione anche
l'impatto ambientale cioè i
potenziali danni
ambientali provocati dall
eliminazione o
smaltimento delle materie .
Tali danni spesso si
ripercuotono, in un
meccanismo tipico di
retroazione negativa, sul
PIL stesso diminuendolo a
causa della riduzione di
resa di attività economiche
che traggono vantaggio da
una buona qualità
dell'ambiente come
agricoltura, pesca,
turismo, salute pubblica,
soccorsi e ricostruzione in
disastri naturali.
91. L’economia Green ormai ha influenzato molti paesi del Mondo tra cui l’Italia...vediamo insieme
gli obiettivi per una tutela del territorio secondo il nostro ex presidente del Consiglio, Giuseppe
Conte e il nostro attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi.
OBIETTIVI SECONDO
GIUSEPPE CONTE
OBIETTIVI SECONDO
MARIO DRAGHI
Tagliare i finanziamenti alle
fonti fossili
Uscire dal carbone senza
passare dal gas
Eliminare gli ostacoli alle
rinnovabili
Mettere al bando i pesticidi e
gli erbicidi pericolosi
Dichiarare l’emergenza
climatica
Produzione di energia da fonti
non rinnovabili
Rilancio di una rete
ferroviaria veloce
Digitalizzazione
Energia per veicoli a
propulsione elettrica
Lotta contro l’inquinamento
dell’aria e dell’acqua
Produzione e distribuzione di
idrogeno
Rete 5g e banda larga