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Perchè non dare 500 euro al mese ad Homer Simpson - Contro il reddito di base
- 1. Perché non dare 500 euro al mese ad Homer Simpson AgainstBasic Income di Francesco Armillei, Lorenzo Borga, Andrea Silvagni
- 2. Come analizzare il Basic Income? Un approccio mezzi-obiettivi • Povertà e disuguaglianze • Minimal State • Sostegno alla domanda • Disoccupazione tecnologica • Mercato del lavoro flessibile Possibili obiettivi di policy
- 3. Contrastare la povertà 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Redditomensilemedionetto Decili per reddito Distribuzione dei redditi per decili di popolazione Senza nulla Effetto BI Sostegno al reddito decrescente A rischio di povertà: Redditi 2014, Italia, Fonte: Banca d’Italia. Simulazioni nostre * *a parità di risorse spese
- 4. 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 Quotecumulatediredditonettomensilesultotale Cumulate di popolazione Senza nulla Effetto BI Effetto sussidio decrescente Contrastare la disuguaglianza Gini 0,34 Gini 0,29 Gini 0,20 Redditi 2014, Italia, Fonte: Banca d’Italia. Simulazioni nostre * *a parità di risorse spese
- 5. Semplificare e ridurre il peso dello Stato (Minimal State) “Possiamo sostituire il mix di specifici programmi di welfare odierni con un singolo programma comprensivo di un sussidio in denaro: una tassa negativa sul reddito. Garantirebbe un reddito minimo garantito a tutte le persone in necessità, a prescindere dalle ragioni del loro bisogno. Un’imposta negativa sul reddito porterebbe a una riforma che riuscirebbe a rendere molto più efficiente ciò che oggi il nostro sistema di welfare fa in modo così inefficiente e disumanizzante”. Stato Minimo di Friedman, con imposta negativa sul reddito, centra l’obiettivo: garantisce un sussidio con effetto di reddito rilevante e copertura finanziaria coerente con obiettivo di policy. Quanto bisogna tagliare (simulazione su Italia)? • Sperimentazione in Finlandia: 560 euro al mese – costo per lo Stato di 336 miliardi di euro • Estremo superiore della proposta iniziale finlandese: 1500 euro al mese – costo per lo Stato di 900 miliardi di euro
- 6. Sostenere la domanda ed i consumi Un Basic Income per sostenere la domanda aggregata ed i consumi non sarebbe efficiente: darebbe infatti a tutti gli individui lo stesso ammontare, a prescindere dalla propensione marginale al consumo. Difficoltà di finanziamento, senza i tagli dello Stato Minimo: • Aumento delle tasse – rischio di provvedimenti recessivi compensativi; • Immissione di liquidità – rischi inflazionistici; • Reddito di base di scarso importo – effetto di reddito non rilevante.
- 7. Risolvere la disoccupazione tecnologica 52.5 57.2 72.53 69.35 56.6 65.5 50 55 60 65 70 75 80 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Tasso di occupazione 1995-2016 Italia USA Euro19 Siamo davvero sicuri che il fenomeno sia così preoccupante?
- 8. Risolvere la disoccupazione tecnologica «Forse la cosa peggiore è che un reddito universale di base, nella condizione attuale dell'umanità, tenderebbe ad aggravare l'ineguaglianza che cerca di rimediare, dividendo le persone in classi produttive e classi inattive» Articolo pubblicato dalla MIT Technology Review, July/August 2016, a cura di Jason Pontin
- 9. Flessibilizzare il mercato del lavoro e aumentare la forza contrattuale dei lavoratori Basic Income come soluzione alla flessibilizzazione del mercato del lavoro? Alternativa investire in politiche attive del lavoro: • Investimenti in capitale umano (bene di merito) • Incrocio domanda e offerta di lavoro • Protezione del lavoratore e non del posto di lavoro • Aumento forza contrattuale del lavoratore Dubbia efficacia e scarsa efficienza: possibile aumento domanda di tempo libero e diminuzione offerta di lavoro, scarsa formazione del lavoratore, condizione dello «schiavo felice»
- 10. Conclusioni In genere, il Basic Income si propone di raggiungere obiettivi interessanti e ragguardevoli dal punto di vista economico e sociale. Tuttavia - alla luce dei dati oggi in nostro possesso - non appare lo strumento più efficiente, né talvolta più efficace, per riuscirci. Per di più visti gli enormi costi in termini di coperture finanziarie e di incertezza riguardo agli effetti sull’offerta di lavoro e sulla coesione sociale.
Editor's Notes
- Abbiamo pensato ad una presentazione contro il reddito di base a partire dai possibili obiettivi di policy che gli vengono attribuiti. Pensiamo infatti che il RB possa essere efficace per migliorare i mezzi del welfare state (no invasione della privacy, no costi amministrativi, no falsi positivi e negativi, no trappola della povertà, ecc), benefici che tuttavia non giustificano l’esborso di 200-400 miliardi di euro (costo opportunità enorme).
- Simulazione a partire dai decili della distribuzione dei redditi in Italia, aggiungendo un reddito di base di 500€ al mese o un reddito means-tested di pari costo per lo Stato distribuito in modo decrescente. La soglia di povertà è quella indicata dall’Unione Europea.
- Distribuzione dei redditi della slide 2; indice di Gini mostra come vi sia una minore diseguaglianze nei redditi applicando un sussidio decrescente.
- Lo Stato Minimo di Friedman – con la sua imposta negativa sul reddito – è l’unico modello compatibile con un reddito di base che possa garantire un effetto di reddito rilevante, senza contraddizioni micro e macroeconomiche; un effetto di reddito modesto – e quindi un importo mensile del trasferimento non relativamente rilevante – difficilmente potrebbe infatti garantire i vantaggi comparati del basic income. La sburocratizzazione ed il taglio delle prestazioni sociali e delle attività pubbliche dello Stato fino alla semplice soluzione dei fallimenti del mercato è l’unico obiettivo di policy che crediamo possa riuscire al reddito di base. L’adozione dello Stato Minimo è inoltre l’unica via coerente di finanziamento del reddito di base, tramite una aliquota proporzionale modello flat rate tax. Altrimenti, senza taglio alla spesa, l’imponente aumento di tassazione minerebbe la valenza stessa del sussidio. Minimal State ad ogni modo non garantisce equità nei trasferimenti pubblici, poiché trasferimenti in moneta sono più efficienti ma meno efficaci rispetto alla distribuzione di servizi, nell’ottica dell’equità e della redistribuzione delle opportunità. Cosa significa Stato Minimo? Se assumiamo 50 milioni di percettori del reddito di base in Italia (i residenti maggiorenni) significherebbe: Se RB di 525 euro al mese (soglia di povertà relativa in Italia) - necessari 315 miliardi di euro, cioè taglio 80% della spesa sociale (esempio: taglio 216 miliardi di pensioni + 94% spesa sanitaria); Se RB 780 euro al mese (soglia di rischio di povertà per Eurostat) – necessari 468 miliardi di euro, cioè taglio 50% della spesa pubblica totale (esempio: 100% spesa sociale + 100% spesa in istruzione).
- Un reddito di base volto a sostenere la domanda ed i consumi tramite politiche keynesiane non sarebbe efficiente: distribuirebbe infatti lo stesso ammontare a tutti gli individui, senza considerare la propensione marginale al consumo. Per essere ugualmente efficiente rispetto ad altri provvedimenti economici espansivi quindi è necessario un finanziamento aggiuntivo rispetto a forme diverse di stimolo alla domanda (taglio delle imposte mirato, sgravi su classe media, ecc). Senza adottare il modello dello Stato Minimo, per finanziare una misura simile sono necessari maggiori imposte e/o taglio alla spesa. Il rischio di provvedimenti recessivi compensativi è alto, senza peraltro avere la garanzia di NON ottenere effetti negativi sull’offerta di lavoro e di ottenere gli effetti benefici, a causa del basso importo del sussidio universale. Se invece si scegliesse la strada dell’immissione di liquidità nel sistema tramite la stampa di nuova moneta i rischi dell’aumento dell’inflazione sarebbero importanti.
- RB come soluzione per un mondo robotizzato? 1) Occupazione in 20 anni non è diminuita, semmai sono rimasti al palo i salari (ma allora serve reddito minimo e risorse per inclusione sociale, non RB); 2) Critica al modello anche in un mondo astratto e futuro senza lavoro e pieno di robot.
- RB come soluzione per un mondo robotizzato? 1) Occupazione in 20 anni non è diminuita, semmai sono rimasti al palo i salari (ma allora serve reddito minimo e risorse per inclusione sociale, non RB); 2) Critica al modello anche in un mondo astratto e futuro senza lavoro e pieno di robot.
- RB può servire a rendere più flessibile mercato del lavoro e dare più potere contrattuale al lavoratore: vero, ma è inefficiente perché stessi risultati possono essere raggiunti con politiche attive del lavoro.