"Prospettive di Sviluppo nel Mezzogiorno - Ruolo dell’Artigianato»
14 e 15 Novembre 2016, Centro Congressi Hotel la Principessa, Campora S. G. - Amantea (CS)
I Seminari del Progetto Lab.Art. - Laboratorio Artigiano
CGIL - Fondazione Giuseppe Di Vittorio - FondArtigianato
IL RUOLO DELLE BANCHE PICCOLE NEI MERCATI LOCALI: TEORIA ED EVIDENZA EMPIRICA
Dinamiche del settore manifatturiero Italiano e prospettive di sviluppo nel Mezzogiorno
1. Dinamiche del settore manifatturiero Italiano e
prospettive di sviluppo nel Mezzogiorno
Francesco Aiello
Professore Ordinario di Politica Economica
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza - Università della Calabria www.desf.unical.it
Fondatore di www.OpenCalabria.com
francesco.aiello@unical.it
"Prospettive di Sviluppo nel Mezzogiorno - Ruolo dell’Artigianato»
14 e 15 Novembre 2016, Centro Congressi Hotel la Principessa, Campora S. G. - Amantea (CS)
I Seminari del Progetto Lab.Art. - Laboratorio Artigiano
CGIL - Fondazione Giuseppe Di Vittorio - FondArtigianato
2. Struttura della presentazione
- Dinamiche macroeconomiche
- Il Mezzogiorno
- Pillole sull’artigianato calabrese
- Una via d’uscita: ridurre il gap innovativo
3. Fonti
•Banca d’Italia (Novembre 2016)
•Ufficio Studi ConfArtigianato
•ICE Rapporto ICE 2016
•SVIMEZ Rapporto sul Mezzogiorno 2016
•OECD (Previsioni 2017)
•Proprie Elaborazioni di dati EBNA (Ente Bilaterale Nazionale Artigianato) e di Movimprese
•Saggi Brevi di www.OpenCalabria.com
18. 2015: l’anno buono?
Riflettere se è l’effetto di fattori
contingenti, piuttosto che l’impatto di
variazioni intervenute nelle condizioni di
offerta
Per esempio,
• A) Annata Agraria favorevole
• B) Tensioni Politiche nell’area del
Mediterraneo che hanno favorito il
turismo
• C) Accelerazione della spesa
comunitaria legata alla chiusura del
ciclo di programmazione 2007-2013
Fonte: Svimez 2016
20. Andamento ciclico su un trend di persistenza dei divari
La SVIMEZ dice che nel 2015
il divario si è ridotto. Infatti
rispetto al 2014 quella quota
è passata dal 56,1 al 56,5
Ma, rispetto al 2013 il divario
è aumentato….
Ciò che conta è la persistenza
delle variazioni positive, perché
è evidente che il PIL per ab. del
SuD fluttua da anni attorno al
57% dell’equivalente valore
osservato nel CN.
21. Alcune dinamiche nazionali negli
anni della crisi
Dati diversi paese per paese che accentuano le criticità
del modello di sviluppo dell’economia Italiana
60. Esportatori Italiani per regione nel 2015
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
PIE
VAL
LOM
LIG
TRE
VEN
FVG
EMI
TOS
UMB
MAR
LAZ
ABR
MOL
CAM
PUG
BAS
CAL
SIC
SAR
1456
Valore Assoluto
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
0.35
PIE
VAL
LOM
LIG
TRE
VEN
FVG
EMI
TOS
UMB
MAR
LAZ
ABR
MOL
CAM
PUG
BAS
CAL
SIC
SAR
Distribuzione %
61. Valore Medio Esportatore per Operatore nel 2015
(000 Euro)
257
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
PIE VAL LOM LIG TRE VEN FVG EMI TOS UMB MAR LAZ ABR MOL CAM PUG BAS CAL SIC SAR
69. 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2
BAS
CAM
CAL
MAR
PUG
PIE
SIC
SAR
TRE
VEN
VAL
EMI
FVG
LAZ
LIG
MOL
ABR
UMB
TOS
LOM
BOZ
ITA
Struttura occupazionale nel settore dell'Artigianato nel 2015
(Dipendenti Part time/Dipendenti Full Time)
70. 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
BAS
CAM
CAL
MAR
PUG
PIE
SIC
SAR
TRE
VEN
VAL
EMI
FVG
LAZ
LIG
MOL
ABR
UMB
TOS
LOM
BOZ
ITA
Struttura occupazionale nel settore dell'Artigianato nel 2015
(Dipendenti Part time/Dipendenti Full Time). Imprese fino a 5 Addetti
BAS
CAM
CAL
MAR
PUG
PIE
SIC
SAR
TRE
VEN
VAL
EMI
FVG
LAZ
LIG
MOL
ABR
UMB
TOS
LOM
BOZ
72. 50
100
150
200
Dinamiche settoriali: Numero di Aziende e Addetti dell'Artigianato
dal 2011 al 2015 (Gennaio 2011=100)
Aziende CAL
Addetti CAL
Aziende ITA
Addetti ITA
Aziende MZ-
Addetti MZ-
74. Esiste qualche specializzazione?
0
500
1000
1500
2000
C 10 C 25 C 16 C 32 C 23 C 14 C 18 C 33 C 31 C 13 C 28 C 26 C 27 C 22 C 20 C 11 C 15 C 30 C 24 C 17 C 29 C 19 C 12 C 21
Artigianato calabrese. Imprese attive nel settore manifatturiero nel 2015.
Ripartizione per settore merceologico
79. L’Artigianato in Calabria: specializzazione settoriale per provincia
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4
1.6
1.8
C 10 C 25 C 16 C 32 C 23 C 14 C 18 C 33 A 02 C 31 C 13 C 28 A 01 C 26 C 27 C 22 C 20 C 11 C 15 C 30 C 24 C 17 B 08 C 29
L'ordinamento è in base al numero
totale/regionale delle aziende per settore
81. Domanda di lavoro stabile in Calabria e….. altrove
• Dal 2010 in poi, ad una riduzione dell’occupazione in
Calabria si contrappone un incremento delle forze di
lavoro. Da un lato ciò appare un paradosso perché
l’uscita dal mercato del lavoro determina una
trasformazione dello status occupazionale (da occupato
a disoccupato) lasciando inalterato il livello delle forze di
lavoro. Dall’altro lato l’incremento delle persone in cerca
di occupazione è maggiore di quanti lasciano un lavoro
e la differenza è rappresentata da chi entra nei circuiti
lavorativi, trasformandosi da inattivo a disoccupato, ma
attivo. E’ una cosa buona, perché evidenzia con un
minimo di regolarità (gli ultimi 3-4 anni) che chi è ai
margini delle relazioni lavorative intende ritornare ad
avere un ruolo nel mercato del lavoro. Ci prova. Un
timido segnale di vivacità che deve essere colto ed
interpretato in modo corretto, accompagnandolo con
politiche attive sul mercato del lavoro, per consolidarne
la tendenza e frenare la disaffezione e lo
scoraggiamento di chi è privo di lavoro. Un versante
ruvido da affrontare perché, qualsiasi sia la politica
attiva, il recupero di “attivismo” dei lavoratori si scontra
con un mercato del lavoro che distrugge occupazione,
piuttosto che crearla.
• Che cosa abbiamo appreso …?
• L’attenzione ….. ai problemi del mercato del lavoro non
avrà esiti entusiasmanti …. se non avremo incrementi
duraturi e auto-sostenuti della domanda di lavoro da
parte delle imprese.
• Una strada da percorrere, molto trascurata finora sia dai
privati sia dalle attività di policy making, è di avviare
una trasformazione in chiave tecnologica dei processi
di produzione.
• Questa trasformazione consentirebbe al sistema
regionale di competere su mercati a domanda
anelastica rispetto al prezzo, ma sensibili alla qualità e
alla differenziazione dei prodotti.
• … intercettare il dinamismo di questi mercati mondiali è
certamente la strategia più seria per affrontare e
risolvere il problema della crescita con occupazione. In
assenza di ciò, la Calabria sarà inesorabilmente destinata
a posizionarsi su un equilibrio di permanente
sottosviluppo perché soffrirà sempre di vincoli di
domanda di lavoro.
82. Flussi migratori e crescita
.. qualche preoccupante avvisaglia della tendenza del processo di povertà verso cui la regione
convergerà nell’immediato futuro (proviene)… dall’andamento della popolazione in età lavorativa:
dal 1995 al 2014 si è avuta una regolare riduzione del bacino di offerta di potenziali occupati. … per
…..la bassa natalità, i pensionamenti.. e il terzo all’emigrazione. … guardiamo solo ai flussi
migratori. Essi pongono questioni di sostenibilità dello sviluppo nella misura in cui l’emigrazione è
di massa e interessa le forze più “attive” e magari più scolarizzate del mercato del lavoro. I dati
ISTAT indicano che dal 1995 al 2013 la differenza tra cancellazioni e nuove iscrizioni è pari a 154354
persone: in media abbiamo perso più di 8000 residenti all’anno. Se fosse un fenomeno concentrato
ce ne accorgeremmo perché vedremmo scomparire un paese ogni 12 mesi. Non lo percepiamo nella
sua gravità perché è spazialmente disperso su tutto il territorio regionale.
83. Flussi migratori e crescita
• Il rischio di fallimento delle politiche di sviluppo gestite dalla Regione Calabria è elevatissimo, poiché, a parere di chi
scrivere, non siamo stati ancora in grado di definire potenziali equilibri che segnalino agli individui la presenza, nel
medio periodo, di serie prospettive occupazionali in settori a domanda dinamica e ad elevato valore aggiunto.
• Definire e perseguire un’ipotesi di sviluppo basata su questi settori consentirebbe (sia agli individui sia all’intera
collettività) di guardare al futuro con maggiore fiducia perché renderebbe potenzialmente realizzabile l’idea di avviare
un processo di crescita con occupazione duratura. Si passerebbe dall’attuale scenario in cui molte energie fresche e
vivaci scelgono altre residenze, e chi rimane vivacchia, ad uno scenario in cui i luoghi offrono effettive opportunità di
lavoro. Gli sforzi di avere un buon programma di politiche locali per i prossimi anni non vanno purtroppo in questa
direzione: per esempio, nel POR 2014-2020 non si indica con sobrietà di linguaggio e senza perdersi nei meandri del
tecno-burocratese qual è l’idea di Calabria che vogliamo costruire con il contributo delle risorse comunitarie. …..,
argomentare, spiegare e sostenere che avremo (un Mezzogiorno) una Calabria più intelligente, più sostenibile e più
inclusiva non solo non è sufficiente, ma è anche una pia illusione mediatica.
Tratto da:
• Francesco Aiello, 2015, «Crescita con occupazione. La sfida dell’innovazione nei processi produttivi» 26 Novembre 2015
www.OpenCalabria.com
84. Cosa accadrà in Calabria?
E’ certo che in assenza di break strutturali, l’economia calabrese arriverà in netto ritardo all’appuntamento della ripresa.
In tal caso, l’equilibrio che è banale immaginare sarà molto simile all’attuale, ma con toni più accentuati: il
sottosviluppo sarà più diffuso, ci sarà più marginalizzazione sociale, l’emigrazione esploderà, aumenterà la dipendenza
dall’esterno. Saremo di meno e più poveri. Tutto questo anche perché la Calabria è ferma da molti anni, è priva di una
chiara strategia di sviluppo, condivisa da tutti, con obiettivi chiari, certi, valutabili. …… Questo è il punto di partenza
con cui deve confrontarsi l’attuale governo regionale che ha appena ottenuto l’approvazione del POR 2014-2020.
Questa è la prospettiva di cui deve tener conto nelle sue azioni: se condividerà l’inaccettabile prassi di guardare al
breve periodo, se non sarà lungimirante intravedendo un punto di arrivo e un percorso, forzandone le tappe,
concorrerà al processo di avvicinamento verso ciò che è banale prefigurare essere un equilibrio di sottosviluppo. E
questo processo sarà velocissimo, molto di più rispetto a quello che possiamo immaginare perché le altre economie
attuano politiche strutturali efficaci, mentre noi non sfruttiamo alcuna opportunità.
…….Senza una vera rottura con il passato, tra pochi anni la distanza tra la Calabria e il resto del paese e dell’UE
sarà abissale, diventerà incolmabile. E’ per queste ragioni che gli anni di questa legislatura saranno anni decisivi. Più
degli anni di Chiaravalloti, di Loiero, di Scopelliti, perché rispetto a prima, i segnali di ripresa amplificheranno i
disagi e i ritardi del sistema “Calabria”. Saremo impreparati su tutto e, in particolare, sull’elemento cu cui poggia la
ripresa: l’innovazione.
Tratto da:
Francesco Aiello, 2015, «La Calabria è condannata ad innovare», 26 Ottobre 2015, www.OpenCalabria.com
85. La 3S …….
…….. D’altra parte, dal lato istituzionale, qualcosa dovrà necessariamente cambiare perché la nuova programmazione
si basa Smart Specialiation Strategy – che stravolge il modo con cui le politiche debbano essere attuate. Poiché la
3S si basa su un’idea di sviluppo che non è lineare, ma circolare (i vincoli allo sviluppo non sono ben identificabili
in pochi elementi, ma sono l’esito di complesse relazioni tra fattori interconnessi), allora l’attuazione delle
politiche dovrà sfruttare le complementarietà tra i vari Obiettivi Tematici (OT) e dovrà seguire un processo ben
coordinato tra i vari soggetti attuatori dei diversi OT. In altre parole, è ormai cosa ben nota anche nei Dipartimenti
regionali che per funzionare bene così come si sta dicendo in questi giorni, la 3S dovrà necessariamente far leva su
una burocrazia regionale che dovrà essere flessibile, veloce e coordinata in ogni fase del processo di attuazione
delle singole azioni. Questa è la premessa per rendere la strategia 3S efficace e, quindi, per creare le pre-condizioni di
un buon uso delle risorse del nuovo POR Calabria.
Ma, il settore in Calabria è privo di una Governance certa, strutturata e ben definita. Ergo ……
Tratto da:
Francesco Aiello, 2015, «Sottosviluppo e programmazione comunitaria: il ruolo della tecno-burocrazia, 3 Dicembre
2015, www.OpenCalabria.com