1. Caso studio sul tema Turismo Genealogico | Formazione
Turismo
http://www.formaz ioneturismo.com/in- evidenz a/caso- studio- sul- tema- turismo- genealogico March 11, 2013
Oggi Landexplorer vi presenta un caso studio sul tema: Turismo Genealogico. L’argomento
che trattiamo è stato molto ben introdotto in precedenza da FormazioneTurismo nel post
“dall’albero genealogico al turismo genealogico”, a cui rimando per un approfondimento mirato
soprattutto alle agenzie di viaggio e tour operator che si occupano di questa particolare nicchia
di turismo.
Landexplorer, dal canto suo, vuole invece portare alla conoscenza degli amici di
FormazioneTurismo come le ricerche storiche e genealogiche portate avanti da storici locali e
volontari, nel caso specifico riuniti in una semplice associazione di volontariato, possa portare a
risultati inaspettati anche in piccoli e sconosciuti paesi, o addirittura frazioni!
Questo esempio, non vede grandi lavori di “marketing e pubblicità” e addirittura quando si
svolsero gli avvenimenti, ormai ben più di quattro anni fa, Landexplorer non era ancora nata!
Da Brolo alla Spagna: il ritorno dei Ridocci
Prima di addentrarci nella presentazione del caso studio è bene sottolineare come da tempo sul
lago d’Ort a siano in atto diversi st udi sul f enomeno dell’emigrazione secolare delle
comunit à del lago in cerca di fortuna nelle zone della Germania, soprattutto le famiglie della
Valle Strona, oppure in Spagna, meta molto ambita dalle comunità residenti in zone limitrofe al
perimetro del lago, come è il caso di Brolo, frazione del comune di Nonio, sponda occidentale
del lago d’Orta, VCO, Piemonte.
Qualche anno fa, grazie anche ad un caso fortuito, lo st orico locale Dorino Tuniz decide di
stabilirsi nel bel “Paese dei gatti” (così è soprannominata Brolo dal nome dell’animale simbolo
del borgo) nei mesi estivi e… così inizia la ricerca delle origini della comunità!
Dopo una intensa attività di ricerca, che Tuniz coordina davvero in modo semplice ed efficace,
si arriva alla pubblicazione di un piccolo libro che ripercorre la storia e la leggenda di fondazione
di Brol. Da ciò, nascerà l’Associazione “I gatti di Brolo”, associazione di volontariato fondata
prefiggendosi come scopo la divulgazione della cultura, la tutela e la valorizzazione del
patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale della comunità e del territorio brolese
e cusiano in genere.
Per conoscere meglio l’associazione rinviamo al sito internet di riferimento: www.brolodinonio.it
Nella continua ricerca ed approfondimento della storia di Brolo, ad un certo punto
l’associazione riesce a ricost ruire la part e mancant e dell’albero genealogico della f amiglia
Ridocci: originari di Brolo, durante i secoli XVI e XVII videro aumentare le proprie disponibilità
economiche e nel corso del Settecento, sull’esempio di altre famiglie del territorio come i
Gozzano e i Tarsis, emigrarono in Spagna, stabilendosi a Valencia ed affermandosi per le loro
capacità.
A questo punto, a “I gatti di Brolo” viene un’idea, dopo un primo e breve contatto con i
discendenti del ramo della famiglia presenti a Valencia: riport are i Ridocci a Brolo!
Sabato 7 agosto 2010 venne organizzato dall’associazione una giornata-convegno per
conoscere e valorizzare meglio questa famiglia, ormai completamente sconosciuta alla giovani
generazioni di Brolo, e creare un piccolo “scambio cult urale” tra alcuni componenti della
famiglia Ridocci e la comunità ospitante.
2. Dopo una breve accoglienza presso il “Circolo Oberdan” i Ridocci furono salutati dalle autorità
presenti e dagli storici locali intervenuti per la tavola rotonda sull’emigrazione organizzata nella
calda mattinata di quel sabato. Tra gli interventi, sicuramente da sottolineare, fu quello di
Dorino Tuniz, fautore dell’incontro che descrisse tutta la storia della famiglia cercando di
“intuire” anche le motivazioni più profonde, svelate in seguito dall’intervento in perfetto
spagnolo di Emilio Ridocci, sull’emigrazione di questa famiglia benestante.
A concludere la giornata ci furono una passeggiata per le vie del borgo e l’evento “Musica in
corte” a Villa Tarsis organizzata sempre dall’associazione con la fondamentale collaborazione
dell’ultimo discendente della famiglia aristocratica brolese.
Questa è la narrazione dei fatti avvenuti più di due anni fa. Ora vogliamo, però, “t radurre” i vari
avveniment i in una piccola “f ormula” per meglio comprendere come questo esempio di
“turismo genealogico” in miniatura abbia tre fondamentali punti di forza:
1. Una comunit à alla ricerca delle proprie origini
2. Un gruppo di volont ari affiatato, ben guidato, in grado di capire l’importanza di non
guardare al “proprio orticello”, ma di aprirsi all’esterno e tentare di raggiungere alcuni “pezzi” di
comunità anche molto lontani
3. Nello scorso post ho parlato di turismo come incontro fra comunità; in questo articolo si può
parlare addirittura di “t urismo” nella st essa comunit à: sempre più abbiamo bisogno di narrare
un t errit orio passando da rit i t radizionali e st orie di persone comuni che divent ano la
“bocca del t errit orio”. Ecco che l’associazione ha dato voce ai vecchi registri canonici al fine
di creare delle possibilità di incontro e di conoscenza della propria terra. Non credet e sia un bel
modo di present are un t errit orio?
Sperando di non avervi annoiato raccontandovi un piccolo aneddoto seguito di persona
qualche anno fa, getto ancora una volta il sasso nello stagno, convinto che nel prossimo
f ut uro il t urismo divent erà sempre più un incont ro t ra comunit à, dove la narrazione e la
ricerca storico-antropologica avranno sempre più peso.
Come sempre vi invito a commentare e condividere questo post. Alla prossima!
Samuel Piana – Landexplorer è una agenzia di web marketing territoriale turistico,
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