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Monitor
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Edilizia, le case anti-crisi
sono ecologiche e di legno
DI MIRCO MARCHIODI
Ecologico, economico, di moda. Nel settore più
colpito dalla crisi, l'edilizia, c'è una nicchia che
resiste: è quella del legno, che proprio a
Nordest può vantare numerosi casi aziendali di
successo e una tecnica all'avanguardia che
permette a molte delle imprese di operare
all'estero. L'internazionalizzazione è sempre
più necessaria, anche perché il mercato in Italia
– pur in costante crescita – è ancora relativo: si
stima che nel 2010 le case in legno fossero pari
al 6% del totale e che nel 2015 questa quota
possa raddoppiare arrivando al 12%. Ma in Austria, Svizzera e Germania si fa molto di più. Chi può,
quindi, cerca di muoversi anche al di fuori dai propri confini, gli altri comunque si accontentano
dell'Italia, perché, come è stato rimarcato qualche settimana fa alla fiera “Legno&Edilizia” di Verona,
a fonte di un crollo del mercato delle costruzioni del 30%, quello dell'edilizia in legno ha messo a
segno un incremento del 20% nella domanda.
Rubner, il gruppo altoatesino pioniere dell'edilizia in legno in Italia e tra i leader a livello
europeo, produce oltre la metà dei propri ricavi all'estero: nel 2011, circa 200 degli oltre 370 milioni
di fatturato consolidato del gruppo sono da ascrivere ai mercati extraitaliani. E il trend continua.
Tanto per dire, l'imponente “Pyramidenkogel”, la torre in legno più alta del mondo che sarà ultimata
entro giugno a Keutschach, in Carinzia, è opera proprio della Rubner. E nella città universitaria di
Parigi, il gruppo pusterese sta costruendo un edificio in legno alto sette piani, il primo di questo tipo
in Francia. Sarà pronto entro fine luglio ed ospiterà uno studentato da 72 alloggi. Accanto alla
Rubner, l'Alto Adige può contare su altre aziende specializzate nel settore, dalla Wolf-System alla
Lignoalp: imprese che hanno approfittato anche del boom dell'edilizia eco-sostenibile e delle
certificazioni energetiche, in primis CasaClima, che stanno facendo delle case in legno un prodotto
sempre più apprezzato.
Ma se l'Alto Adige ha CasaClima, il Trentino può contare su una certificazione ad hoc per le case
in legno. Si chiama Arca (acronimo che sta per architettura, comfort e ambiente) ed è stato
sviluppato da aziende ed enti di ricerca (l'università di Trento, ma anche il CNR-Ivalsa e Trentino
Sviluppo) del territorio. Il marchio ormai è affermato e si è fatto conoscere fino in Giappone, dove ha
fatto notizia l'edificio in legno alto sette piani che è riuscito a resistere indenne a una simulazione che
riproduceva il terremoto di Kobe di magnitudo pari a 7,2 della scala Richter. Non solo case, però,
perché il legno si utilizza anche in altre maniere. In questo senso fa scuola la val di Fiemme, dove è
stato lanciato il progetto di ricerca Sofie (Sistema costruttivo Fiemme) che sfrutta proprio il legname
pregiato del territorio – i 60 milioni di abeti rossi – per la realizzazione degli edifici, ma anche per le
loro componenti.
Fiemme 3000 è un'azienda che col legno ci costruisce i pavimenti. Nel 2012 il fatturato è stato
di circa 10 milioni, in linea con quello dell'esercizio precedente dopo anni in cui la crescita era stata
molto marcata. Anche in questo caso è stato importante ampliare i propri confini: i parquet fiemmesi
prima sono prima arrivati nelle regioni italiane vicine come testimoniano i 25mila metri di pavimenti
nella nuova sede della Diesel di Renzo Rosso a Breganze o i 3.500 metri quadrati di parquet posati
nella sede della Tecnogym a Cesena, ma il prossimo obiettivo è il mercato estero, che oggi conta per
circa un 10% dei ricavi. Per il compleanno numero 20 dell'azienda fondata nel 2013 l'amministratore
delegato Marco Felicetti ha deciso di scommettere su Russia e Nordafrica.
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2. BORSA E MERCATI
Il Banco arretra
fiammate di Aedes
e per Carraro Spa
di Carlotta Scozzari
ADACTA RISPONDE
Compensi sul personale
distaccato all'estero
di Cristina Zonin
Più forte della crisi anche la friulana Stratex, che dopo aver chiuso il 2011 con un fatturato in
crescita del 15% a quota 15 milioni è salita a 18 nel 2012. Nata come segheria negli anni Cinquanta,
l'azienda di Sutrio dagli anni Novanta ha deciso di puntare sull'edilizia ecosostenibile. Tradizione e
innovazione, perché proprio la ricerca è uno dei punti forti dell'impresa, che ha permesso alla Stratex
di puntare sulle case anti-sismiche. Così come l'altoatesina Wolf-System, la Stratex in Abruzzo ha
costruito molto, sfruttando al massimo le potenzialità delle case in legno, che permettono una
realizzazione veloce oltre che sicura.
Il settore del legno è poi tra quelli che più di altri stanno sfruttando le collaborazioni e i distretti.
Detto di quello della sedia in Friuli, in Trentino-Alto Adige è stato siglato un contratto di rete tra
dieci aziende che utilizzano il legno “Uso Fiume e Uso Trieste”. In Veneto, invece, lo scorso ottobre è
nato il Consorzio Legno Veneto che raggruppa già una quarantina di aziende della regione. Il Veneto,
assieme a Trentino-Alto Adige e Lombardia, è una delle regioni più avanzate del settore grazie ai
400mila di metri cubi di tronchi di conifera che crescono ogni anno nelle sue foreste, ma anche alle
circa 500 aziende del settore per un totale di duemila occupati nell'intera filiera. L'obiettivo del
consorzio è di sfruttare al massimo la qualità di prodotto e lavorazione creando un marchio apposito.
Tag: Aziende
Mercoledì 22 Maggio 2013
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