SlideShare a Scribd company logo
1 of 10
Ebolavirus 
Il genere Ebolavirus, secondo la definizione dell'International Committee on Taxonomy of Viruses, è un 
raggruppamento di organismi che fanno parte della famiglia Filoviridae, a loro volta parte dell'ordine dei 
Mononegavirales. 
Si conoscono cinque specie appartenenti a questo genere e quattro di queste sono responsabili della 
malattia da virus Ebola (in inglese "ebola virus disease "o EVD") che colpisce gli umani con una febbre 
emorragica con un tasso di letalità molto alto. Le cinque specie di virus riconosciute dall'International 
Committee on Taxonomy of Viruses prendono il nome dalle regioni dove sono stati individuate per la prima 
volta. 
Le specie sono: Bundibugyo ebolavirus, Reston ebolavirus, Sudan ebolavirus, Taï Forest ebolavirus 
(originariamente Côte d'Ivoire ebolavirus) e Zaire ebolavirus. Lo Zaire ebolavirus è la specie di riferimento 
per il genere Ebolavirus ed è costituita da un solo ceppo noto, semplicemente chiamato "Ebola virus", il 
quale è caratterizzato dal più alto tasso di letalità degli Ebolavirus ed è anche responsabile per il maggior 
numero di epidemie di Ebola attribuibili al genere, comprese l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in 
Zaire del 1976 e l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in Africa Occidentale del 2014, che è quella che ha 
causato finora il maggior numero di vittime. 
Gli Ebolavirus sono stati descritti per la prima volta dopo l'epidemia di febbre emorragica scoppiata nel 
sud del Sudan nel giugno 1976 e nello Zaire nell'agosto 1976. 
Il nome Ebolavirus deriva dal fiume Ebola nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), un 
tributario del fiume Congo dove avvenne l'epidemia del 1976, mentre il suffisso tassonomico -virus indica 
trattarsi di un genere virale. Il genere è stato introdotto nel 1998 come "genere dei virus che somigliano 
all'Ebola virus". Nel 2002 il nome del genere venne cambiato in Ebolavirus e nel 2010, il genere venne 
emendato di alcuni appartenenti. Gli Ebolavirus sono strettamente collegati con i marburgvirus.
Note tassonomiche 
 In base alle norme per la nomenclatura dei taxon definite 
dall'International Committee on Taxonomy of Viruses 
(ICTV), il nome del genere Ebolavirus va scritto sempre 
con iniziale maiuscola e in corsivo. Non va mai abbreviato 
e deve essere preceduto dalla parola "genere". Nella 
terminologia inglese internazionale, quando si richiamano 
collettivamente i membri del genere, non si usa il 
maiuscolo, il corsivo e l'articolo (ebolaviruses)
Criteri di inclusione nel genere 
 Un virus della famiglia Filoviridae è un membro del genere 
Ebolavirus se 
 il suo genoma ha svariate sovrapposizioni di geni 
 il suo quarto gene (GP) codifica quattro proteine (sGP, ssGP, 
Δ-peptide e GP1,2) utilizzando un taglio co-trascrizionale per 
ottenere ssGP e GP1,2 e clivaggio proteolitico per ottenere 
sGP e Δ-peptide 
 il picco di infettività dei suoi virioni è associato con particelle di 
≈805 nm di lunghezza 
 il suo genoma differisce da quello del Marburg virus per una 
quantità ≥50% e da quello dell'Ebola virus di una quantità <50% 
a livello nucleotide 
 i suoi virioni non mostrano quasi resistenza incrociata 
antigenica con i virioni marburg
Caratteristiche principali 
 I virus di questo genere si trasmettono attraverso il contatto con i fluidi 
biologici di un infettato, anche durante il suo periodo di gestazione (30 
giorni prima dei sintomi); sarebbe quindi teoricamente possibile 
contrarre uno di questi virus toccando il sudore, anche depositato, di 
una persona malata, anche se è una probabilità piuttosto piccola. 
 Potenzialmente questi virus potrebbero essere utilizzati come arma 
biologica: come agenti di bioterrorismo, questi virus sono classificati di 
categoria A.[7] L'efficacia come agente di guerra biologica dei virus di 
questo genere è tuttavia compromessa proprio dall'elevata mortalità e 
dal livello di contagio: un'epidemia tipica potrebbe diffondersi attraverso 
un piccolo villaggio o ospedale, contagiando l'intera comunità senza 
poter trovare altri ospiti potenziali, morendo quindi prima di raggiungere 
una comunità più ampia. 
 Una sola delle specie note di ebolavirus possiede una trasmissibilità di 
tipo aereo: la specie Reston ebolavirus (dalla città di Reston, Virginia, 
dove fu identificata in un tipo di scimmia).
Virologia 
 Morfologia 
L'indagine al microscopio elettronico delle specie appartenenti al genere 
Ebolavirus mostra la caratteristica struttura filamentosa dei filovirus.[8] 
La specie Ebola virus EBOV VP30 è costituita da una catena di 288 
amminoacidi.[8] I virioni generalmente hanno una struttura tubolare 
variabile: possono assumere la forma di bastone pastorale, di occhiello, 
di U o di 6, arrotolata, circolare o ramificata. Tuttavia le tecniche di 
laboratorio di purificazione come la centrifugazione potrebbero 
influenzarne l'aspetto morfologico.[8] I virioni misurano generalmente 80 
nm di diametro.[8] Hanno misure variabili, tipicamente attorno ai 1000 
nm, ma possono raggiungere i 1400 nm di lunghezza. Nel centro del 
virione è presente una struttura chiamata nucleocapside, costituita dal 
RNA genomico virale e un complesso proteico NP, VP35, VP30 e L. Il 
virione ha un diametro di 40-50 nm e un canale centrale di 20–30 nm di 
diametro. Una glicoproteina (GP) virale è presente sulla membrana 
virale, derivata dalla membrana cellulare ospite. Tra membrana e 
nucleocapside, nella cosiddetta matrice, sono allocate le proteine virali 
VP40 e VP24.
 Genoma 
Ciascun virione contiene una molecola lineare anti-senso di RNA, 
di circa 18.959 nucleotidi di lunghezza fino anche a 18.961. 
L'estremità 3′ non è poliadenilata, e 5′ è priva di cappuccio. È 
stato accertato che 472 nucleotidi a partire dal 3' UTR, e 731 
nucleotidi dal 5' UTR sono sufficienti per la replicazione. È in 
grado di codificare sette proteine strutturali ed una non 
strutturale. La regione codificante è 3′ - leader - NP - VP35 - VP40 
- GP/sGP - VP30 - VP24 - L - trailer - 5′; leader e trailer essendo 
regioni non trascritte trasportano segnali importanti per il 
controllo della trascrizione, replicazione e assemblaggio del 
genoma virale nel nuovo virione. Il materiale genomico in sé non 
è infettivo a causa delle proteine virali, ma all'RNA polimerasi 
RNA dipendente, sono necessarie per la trascrizione del genoma 
virale nel mRNA, così come per la replicazione del genoma virale.
 Ciclo vitale 
 I virus attaccano i recettori dell'ospite mediante il peplomero 
glicoproteico veicolandosi in vescicole per endocitosi nella cellula 
ospite. 
 Fusione della membrana virale con la membrana vescicolare; il 
nucleocapside è rilasciato nel citoplasma. 
 L'ssRNA anti-senso incapsidato è usato come stampo per la sintesi (3' - 
5') di mRNA poliadenilato, monocistronico. 
 Traduzione dell'mRNA nelle proteine virali utilizzando le strutture della 
cellula ospite. 
 Elaborazione post-traduttiva delle proteine virali. Dal clivaggio di GP0 
(precursore glicoproteico) derivano GP1 e GP2, che vengono 
abbondantemente glicosilate. L'assemblaggio di queste due molecole, 
prima in eterodimeri, e poi in trimeri costituisce la superficie del 
peplomero. Un precursore glicoproteico di secrezione subisce un 
clivaggio in SGP e delta peptide, entrambi i quali rilasciati dalla cellula. 
 Con l'aumento del livello proteico virale, dalla traduzione si passa alla 
replicazione. Usando l'RNA anti-senso come stampo, è sintetizzato un 
+ssRNA complementare, usato come stampo ulteriore per la sintesi del 
nuovo (-) ssRNA genomico, rapidamente incapsidato. 
 Il nucleocapside neoformato e le proteine envelope si associano alla 
membrana plasmatica della cellula ospite; il rilascio dei virioni avviene 
per gemmazione.
Bioterrorismo 
 L'alta mortalità e la mancanza di vaccini e terapie adeguate, 
classificano gli appartenenti al genere Ebolavirus come un 
agente di rischio biologico di livello 4, così come agente 
bioterroristico di categoria A. 
 Come arma terroristica, gli ebolavirus sono stati presi in 
considerazione dai membri della setta giapponese Aum 
Shinrikyo, il cui leader, Shoko Asahara, inviò circa 40 
membri in Zaire nel 1992 i quali si finsero di supporto 
medico alle vittime dell'ebola, presumibilmente nel 
tentativo di acquisire un campione virale.
Specie comprese nel genere 
Zaire ebolavirus (ZEBOV) 
Sudan ebolavirus (SEBOV) 
Reston ebolavirus 
Tai ebolavirus o Costa d'Avorio 
Bundibugyo ebolavirus
Numero di casi noti e decessi durante 
l'epidemia di Ebola in Sudan tra il 1976 
e il 2003 
1976 1979 2000-2001 
500 
450 
400 
350 
300 
250 
200 
150 
100 
50 
0 
Numero di casi 
Numero di morti

More Related Content

What's hot

Virus batteri
Virus batteriVirus batteri
Virus batteri
sara1668
 

What's hot (20)

Virus
VirusVirus
Virus
 
Intro virus
Intro virusIntro virus
Intro virus
 
14 virus intro
14 virus intro 14 virus intro
14 virus intro
 
Virus batteri
Virus batteriVirus batteri
Virus batteri
 
GE_: beschreibt in erde
GE_: beschreibt in erdeGE_: beschreibt in erde
GE_: beschreibt in erde
 
4.1 La risposta immunitaria e i vaccini
4.1 La risposta immunitaria e i vaccini4.1 La risposta immunitaria e i vaccini
4.1 La risposta immunitaria e i vaccini
 
1.4 Le interazioni dei microrganismi nel corpo umano
1.4 Le interazioni dei microrganismi nel corpo umano1.4 Le interazioni dei microrganismi nel corpo umano
1.4 Le interazioni dei microrganismi nel corpo umano
 
3. La prevenzione del contagio
3. La prevenzione del contagio3. La prevenzione del contagio
3. La prevenzione del contagio
 
4.1.1 la scienza ha avviato la risoluzione della pandemia
4.1.1 la scienza ha avviato la risoluzione della pandemia4.1.1 la scienza ha avviato la risoluzione della pandemia
4.1.1 la scienza ha avviato la risoluzione della pandemia
 
Microrganismi
MicrorganismiMicrorganismi
Microrganismi
 
Batteri
BatteriBatteri
Batteri
 
Varianti virali di Sars-Cov-2: attraverso gli occhi del virus
Varianti virali di Sars-Cov-2: attraverso gli occhi del virusVarianti virali di Sars-Cov-2: attraverso gli occhi del virus
Varianti virali di Sars-Cov-2: attraverso gli occhi del virus
 
Il piano vaccini della Regione Veneto
Il piano vaccini della Regione VenetoIl piano vaccini della Regione Veneto
Il piano vaccini della Regione Veneto
 
Vaccini anti covid19 - Salvatore Gemmellaro
Vaccini anti covid19 - Salvatore GemmellaroVaccini anti covid19 - Salvatore Gemmellaro
Vaccini anti covid19 - Salvatore Gemmellaro
 
Monere
MonereMonere
Monere
 
Vaccini e test per il covid 19
Vaccini e test per il covid 19Vaccini e test per il covid 19
Vaccini e test per il covid 19
 
2.crescita batteri stud
2.crescita batteri stud2.crescita batteri stud
2.crescita batteri stud
 
I batteri
I batteriI batteri
I batteri
 
Coronavirus
CoronavirusCoronavirus
Coronavirus
 
Corso varroa izs marzo 2013
Corso varroa izs marzo 2013Corso varroa izs marzo 2013
Corso varroa izs marzo 2013
 

Similar to Ebola Virus Elpida papadopoulou

R. Villano - I virus influenzali
R. Villano - I virus influenzaliR. Villano - I virus influenzali
R. Villano - I virus influenzali
Raimondo Villano
 
Genetica batterica e virale.docx
Genetica batterica e virale.docxGenetica batterica e virale.docx
Genetica batterica e virale.docx
ManuelIezzi
 
Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02
pellesandro
 
Legionella
Legionella Legionella
Legionella
Dario
 
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptxGli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
Daniel180186
 
Infezione da hiv lezione
Infezione da hiv lezioneInfezione da hiv lezione
Infezione da hiv lezione
Dario
 
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
Hiv Forum
 

Similar to Ebola Virus Elpida papadopoulou (20)

1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomo
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomo1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomo
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomo
 
R. Villano - I virus influenzali
R. Villano - I virus influenzaliR. Villano - I virus influenzali
R. Villano - I virus influenzali
 
Genetica batterica e virale.docx
Genetica batterica e virale.docxGenetica batterica e virale.docx
Genetica batterica e virale.docx
 
Resident evil
Resident evil   Resident evil
Resident evil
 
Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02
 
virus.pdf
virus.pdfvirus.pdf
virus.pdf
 
Infezioni vecchie e nuove
Infezioni vecchie e nuoveInfezioni vecchie e nuove
Infezioni vecchie e nuove
 
Legionella
Legionella Legionella
Legionella
 
Funghi pat
Funghi patFunghi pat
Funghi pat
 
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptxGli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
Gli idrocarburi inquinamento ed effetti sulla salute.pptx
 
HIV scienze.pdf
HIV scienze.pdfHIV scienze.pdf
HIV scienze.pdf
 
Aids
AidsAids
Aids
 
VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTE
VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTEVIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTE
VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTE
 
Parassiti
ParassitiParassiti
Parassiti
 
Infezione da hiv lezione
Infezione da hiv lezioneInfezione da hiv lezione
Infezione da hiv lezione
 
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
L’analisi della viremia e del pro virus dell’HIV-1 rivelano una nuova fonte d...
 
Presentazione su virus e batteri
Presentazione su virus e batteriPresentazione su virus e batteri
Presentazione su virus e batteri
 
Profilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione Veneto
Profilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione VenetoProfilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione Veneto
Profilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione Veneto
 
Hpv vaccine
Hpv vaccineHpv vaccine
Hpv vaccine
 
Presentazione Virus e batteri ai tempi del corona virus
Presentazione Virus e batteri ai tempi del corona virus Presentazione Virus e batteri ai tempi del corona virus
Presentazione Virus e batteri ai tempi del corona virus
 

Ebola Virus Elpida papadopoulou

  • 1. Ebolavirus Il genere Ebolavirus, secondo la definizione dell'International Committee on Taxonomy of Viruses, è un raggruppamento di organismi che fanno parte della famiglia Filoviridae, a loro volta parte dell'ordine dei Mononegavirales. Si conoscono cinque specie appartenenti a questo genere e quattro di queste sono responsabili della malattia da virus Ebola (in inglese "ebola virus disease "o EVD") che colpisce gli umani con una febbre emorragica con un tasso di letalità molto alto. Le cinque specie di virus riconosciute dall'International Committee on Taxonomy of Viruses prendono il nome dalle regioni dove sono stati individuate per la prima volta. Le specie sono: Bundibugyo ebolavirus, Reston ebolavirus, Sudan ebolavirus, Taï Forest ebolavirus (originariamente Côte d'Ivoire ebolavirus) e Zaire ebolavirus. Lo Zaire ebolavirus è la specie di riferimento per il genere Ebolavirus ed è costituita da un solo ceppo noto, semplicemente chiamato "Ebola virus", il quale è caratterizzato dal più alto tasso di letalità degli Ebolavirus ed è anche responsabile per il maggior numero di epidemie di Ebola attribuibili al genere, comprese l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in Zaire del 1976 e l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in Africa Occidentale del 2014, che è quella che ha causato finora il maggior numero di vittime. Gli Ebolavirus sono stati descritti per la prima volta dopo l'epidemia di febbre emorragica scoppiata nel sud del Sudan nel giugno 1976 e nello Zaire nell'agosto 1976. Il nome Ebolavirus deriva dal fiume Ebola nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), un tributario del fiume Congo dove avvenne l'epidemia del 1976, mentre il suffisso tassonomico -virus indica trattarsi di un genere virale. Il genere è stato introdotto nel 1998 come "genere dei virus che somigliano all'Ebola virus". Nel 2002 il nome del genere venne cambiato in Ebolavirus e nel 2010, il genere venne emendato di alcuni appartenenti. Gli Ebolavirus sono strettamente collegati con i marburgvirus.
  • 2. Note tassonomiche  In base alle norme per la nomenclatura dei taxon definite dall'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), il nome del genere Ebolavirus va scritto sempre con iniziale maiuscola e in corsivo. Non va mai abbreviato e deve essere preceduto dalla parola "genere". Nella terminologia inglese internazionale, quando si richiamano collettivamente i membri del genere, non si usa il maiuscolo, il corsivo e l'articolo (ebolaviruses)
  • 3. Criteri di inclusione nel genere  Un virus della famiglia Filoviridae è un membro del genere Ebolavirus se  il suo genoma ha svariate sovrapposizioni di geni  il suo quarto gene (GP) codifica quattro proteine (sGP, ssGP, Δ-peptide e GP1,2) utilizzando un taglio co-trascrizionale per ottenere ssGP e GP1,2 e clivaggio proteolitico per ottenere sGP e Δ-peptide  il picco di infettività dei suoi virioni è associato con particelle di ≈805 nm di lunghezza  il suo genoma differisce da quello del Marburg virus per una quantità ≥50% e da quello dell'Ebola virus di una quantità <50% a livello nucleotide  i suoi virioni non mostrano quasi resistenza incrociata antigenica con i virioni marburg
  • 4. Caratteristiche principali  I virus di questo genere si trasmettono attraverso il contatto con i fluidi biologici di un infettato, anche durante il suo periodo di gestazione (30 giorni prima dei sintomi); sarebbe quindi teoricamente possibile contrarre uno di questi virus toccando il sudore, anche depositato, di una persona malata, anche se è una probabilità piuttosto piccola.  Potenzialmente questi virus potrebbero essere utilizzati come arma biologica: come agenti di bioterrorismo, questi virus sono classificati di categoria A.[7] L'efficacia come agente di guerra biologica dei virus di questo genere è tuttavia compromessa proprio dall'elevata mortalità e dal livello di contagio: un'epidemia tipica potrebbe diffondersi attraverso un piccolo villaggio o ospedale, contagiando l'intera comunità senza poter trovare altri ospiti potenziali, morendo quindi prima di raggiungere una comunità più ampia.  Una sola delle specie note di ebolavirus possiede una trasmissibilità di tipo aereo: la specie Reston ebolavirus (dalla città di Reston, Virginia, dove fu identificata in un tipo di scimmia).
  • 5. Virologia  Morfologia L'indagine al microscopio elettronico delle specie appartenenti al genere Ebolavirus mostra la caratteristica struttura filamentosa dei filovirus.[8] La specie Ebola virus EBOV VP30 è costituita da una catena di 288 amminoacidi.[8] I virioni generalmente hanno una struttura tubolare variabile: possono assumere la forma di bastone pastorale, di occhiello, di U o di 6, arrotolata, circolare o ramificata. Tuttavia le tecniche di laboratorio di purificazione come la centrifugazione potrebbero influenzarne l'aspetto morfologico.[8] I virioni misurano generalmente 80 nm di diametro.[8] Hanno misure variabili, tipicamente attorno ai 1000 nm, ma possono raggiungere i 1400 nm di lunghezza. Nel centro del virione è presente una struttura chiamata nucleocapside, costituita dal RNA genomico virale e un complesso proteico NP, VP35, VP30 e L. Il virione ha un diametro di 40-50 nm e un canale centrale di 20–30 nm di diametro. Una glicoproteina (GP) virale è presente sulla membrana virale, derivata dalla membrana cellulare ospite. Tra membrana e nucleocapside, nella cosiddetta matrice, sono allocate le proteine virali VP40 e VP24.
  • 6.  Genoma Ciascun virione contiene una molecola lineare anti-senso di RNA, di circa 18.959 nucleotidi di lunghezza fino anche a 18.961. L'estremità 3′ non è poliadenilata, e 5′ è priva di cappuccio. È stato accertato che 472 nucleotidi a partire dal 3' UTR, e 731 nucleotidi dal 5' UTR sono sufficienti per la replicazione. È in grado di codificare sette proteine strutturali ed una non strutturale. La regione codificante è 3′ - leader - NP - VP35 - VP40 - GP/sGP - VP30 - VP24 - L - trailer - 5′; leader e trailer essendo regioni non trascritte trasportano segnali importanti per il controllo della trascrizione, replicazione e assemblaggio del genoma virale nel nuovo virione. Il materiale genomico in sé non è infettivo a causa delle proteine virali, ma all'RNA polimerasi RNA dipendente, sono necessarie per la trascrizione del genoma virale nel mRNA, così come per la replicazione del genoma virale.
  • 7.  Ciclo vitale  I virus attaccano i recettori dell'ospite mediante il peplomero glicoproteico veicolandosi in vescicole per endocitosi nella cellula ospite.  Fusione della membrana virale con la membrana vescicolare; il nucleocapside è rilasciato nel citoplasma.  L'ssRNA anti-senso incapsidato è usato come stampo per la sintesi (3' - 5') di mRNA poliadenilato, monocistronico.  Traduzione dell'mRNA nelle proteine virali utilizzando le strutture della cellula ospite.  Elaborazione post-traduttiva delle proteine virali. Dal clivaggio di GP0 (precursore glicoproteico) derivano GP1 e GP2, che vengono abbondantemente glicosilate. L'assemblaggio di queste due molecole, prima in eterodimeri, e poi in trimeri costituisce la superficie del peplomero. Un precursore glicoproteico di secrezione subisce un clivaggio in SGP e delta peptide, entrambi i quali rilasciati dalla cellula.  Con l'aumento del livello proteico virale, dalla traduzione si passa alla replicazione. Usando l'RNA anti-senso come stampo, è sintetizzato un +ssRNA complementare, usato come stampo ulteriore per la sintesi del nuovo (-) ssRNA genomico, rapidamente incapsidato.  Il nucleocapside neoformato e le proteine envelope si associano alla membrana plasmatica della cellula ospite; il rilascio dei virioni avviene per gemmazione.
  • 8. Bioterrorismo  L'alta mortalità e la mancanza di vaccini e terapie adeguate, classificano gli appartenenti al genere Ebolavirus come un agente di rischio biologico di livello 4, così come agente bioterroristico di categoria A.  Come arma terroristica, gli ebolavirus sono stati presi in considerazione dai membri della setta giapponese Aum Shinrikyo, il cui leader, Shoko Asahara, inviò circa 40 membri in Zaire nel 1992 i quali si finsero di supporto medico alle vittime dell'ebola, presumibilmente nel tentativo di acquisire un campione virale.
  • 9. Specie comprese nel genere Zaire ebolavirus (ZEBOV) Sudan ebolavirus (SEBOV) Reston ebolavirus Tai ebolavirus o Costa d'Avorio Bundibugyo ebolavirus
  • 10. Numero di casi noti e decessi durante l'epidemia di Ebola in Sudan tra il 1976 e il 2003 1976 1979 2000-2001 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 Numero di casi Numero di morti