2. Perché si fa un modello
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
In Azienda per sapere….
Qual è il prezzo del prodotto x? Conviene investire in tecnologia?
In Economia per capire…
Come attrarre capitali dall’estero? Quali le determinanti del risparmio privato?
In Politica per sapere…
Quale messaggio lanciare per massimizzare il consenso elettorale? Come conquistare e tenere il potere?
In Sociologia per sapere….
Come rappresentarci una società con molti meno posti di lavoro dell’attuale?
Il ruolo della scuola pubblica oggi?
In Storia per sapere….
Come si è prodotto lo sfascio della giustizia da noi? Cosa sarebbe successo, se Napoleone avesse perso la
battaglia di Marengo (ci è stato a un pelo)?
In Biologia per avere…
un quadro completo sulle conseguenze dell’impiego, in agricoltura, degli OGM (Organismi
Geneticamente Modificati)
In Meccanica per..
Progettare un’automobile elettrica. Quale la sua fattibilità oggi? Quali i costi/benefici sul piano delle
prestazioni?
3. DEXT, un modello manageriale
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
Un modello è uno strumento di conoscenza
Nella vita del signor Palomar c’era stata un’epoca in cui la sua regola era questa: primo,
costruire nella sua mente un modello, il piu’ perfetto, logico, geometrico possibile;
secondo, verificare, se il modello s’adatta ai casi pratici osservabili nell’esperienza;terzo,
apportare le correzioni necessarie perche’ modello e realta’ coincidano _talo Calvino
Models can be a basis for experimental investigation at lower cost and in less timethan
trying changes in actual systems_JayForrester
Finche’ siamo sulla meccanica, sulla biologia e simili, l’indirizzo di Forrester
è accettabile.
Si fanno esperimenti in laboratorio, si fanno modelli fisici, si fanno anche
quelli simbolici, prima che un progetto tecnologico diventi un prodotto.
In azienda, in economia, in politica, in storia, riteniamo che a un modello si
debba chiedere di più: traghettare sul piano scientifico le ipotesi delle
discipline, che vi stanno alla base.
4. Mode(l)ling
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
Dare forma, modellare appunto ad una massainformeFa riferimento
originariamente all’arte del
vasaio o dello scultore
Trasmigra nel mestiere
dell’ingegnere
Costruire prototipi (modelli) di un oggetto, capaci di fornire le
stesse prestazioni dell’originale, ma più comodi, menocostosi,
meno pericolosi, così da ricavarne regole dicostruzione
Dal concreto all’astratto L’ingegneria si rende presto conto che può ottenere le stesse
informazioni di un modello fisico, ricostruendolo in unambiente
astratto
Le scienze sociali sono quelle che hanno maggiori difficoltà a
riconoscere e provare regole nel mondo reale di competenza.Il
modello è la soluzione.
Utile in economia, ma, invero, a
tutte le discipline che trattano
dell’uomo e della società, fino
alla storia e alla filosofia
Facciamo riferimento al verbo inglese che ha più di un significato traducibile in italiano e
diverse sfumature. Modeling dunque:
5. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva’
E i limiti applicativi
Una passeggiata nel dipartimento di fisica di qualsiasi
università ci farà udire ossessivamente la parola
semplificazione attribuita a un loro qualsiasi modello,a
partire dalla definizione
6. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva’
E i limiti applicativi
«che cos’e’ un modello?» un fisico risponde subito: «la
rappresentazione semplificata di un sistema, dotata di
capacità predittive, con limitiapplicativi».
7. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva’
E i limiti applicativi
La parola «semplificazione» connessa con «sistema».
Perché quest’ultimo è un insieme di entità (fisiche e
non) interconnesse, tali da creare una condizionedi
«complessità’», che definiamo come «non risolubilità,a
mezzo di un sistema diequazioni».
8. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva’
E i limiti applicativi
La necessità di rappresentare sistemi economiciè
l’origine della tecnica nota come «dinamica deisistemi»
9. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva
E i limiti applicativi
Un modello economico, senza capacità di indicare
come il sistema andrà in futuro, semplicemente non
serve
10. La semplificazione nei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
La parola piùricorrente
Da guardarsene, se ci si
occupa di economia, nelsenso
lato anzidetto
Cosa stride
Sistemi ecomplessità
Accettiamo la prestazione
predittiva’
E i limiti applicativi Coincidono con modelli che non funzionano, e cene
sono molti in giro, anche se non ci stanno troppo,
perchè si scopronopresto.
11. Il linguaggio dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
Testuale
Matematico
Grafico
Computazionale
12. Il linguaggio dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
Testuale
Un pendolo semplice è un piccolo pesetto vincolato ad un sostegno per mezzo di un
filo flessibile, inestensibile e di massa trascurabile. La posizione d’equilibrio del
pendolo è quella nella quale il centro di sospensione, il filo teso, e il centro del pesetto
sono allineati lungo la verticale. Se si allontana il pesetto dalla posizione di equilibrio
lasciandolo libero, esso inizia ad oscillare attorno a questa posizione. Il periodo del
pendolo T è il tempo che esso impiega a compiere una oscillazione completa, cioè a
tornare nella posizione da cui è partito e nelle stesse condizioni di movimento.
Con buona pace degli amici fisici, una descrizione testuale, anche in forma
multimediale, non è un modello, semmai un modo di descriverlo, insomma
la sua anticamera
13. Il linguaggio dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models for Economic and Politics
Matematico
Sono le equazioni del moto di un pendolo; oggi diremmo: il suo modello
14. Il linguaggio dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Grafico
Le equazioni del moto di un pendolo, rappresentate su assi cartesiani. Ma
anche una carta geografica può essere intesa come il modello di un
territorio. Insomma, due prestazioni: se la grafica e’ un modo di trasmettere
la matematica, siamo nella modellizzazione, altrimenti (carta geografica)
c’e’ un’indubbia utile trasmissione di informazioni, ma non un modello,
perché non raggiungiamo l’obiettivo predittivo.
15. Il linguaggio dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Computazionale
Il programma del moto delpendolo
Anche se oggi circolano molti modelli economici, che si dichiarano frutto di
computer science, che cos’e’ questo linguaggio, se non un modo di
accelerare testo, matematica e grafica?
16. Il concetto di simulazione
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Simulazione e modellistica
Sistemicità
Un ripiego
Oggi questo concetto è semplicemente una modalitàdi
impiego dei modelli. Anzi, nella fisica, nella chimica e
nell’ingegneria si è pacificamente ormai accettato che
si costruiscano modelli per simulare le prestazioni
dell’oggetto reale, rappresentato dal modello, in
condizioni normali, ma piu’ spesso particalari, rare, ma
non improbabili, es. di stress
Un esempio
17. Il concetto di simulazione
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Simulazione e modellistica
Sistemicità
Un ripiego
L’istanza di simulazione oggi significa: osservare le
prestazioni di un modello, secondo una pluralita’ di
condizioni, ordinate in modosistematico
Un esempio
18. Il concetto di simulazione
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Simulazione e modellistica
Sistemicità
Un ripiego Diciamocela tutta: si simula per trovare la soluzione
matematica, in senso proprio, del problema (come
succede in chimica) o perche’ trovarla e’impossibile.
Ed è questa la condizione dei sistemieconomici.
Dolorosa e frustrante per tutti. Ma non per gli
economisti ne’ i managers. Che vedrebbero altrimentila
matematica governare il mondo
Un esempio
19. Il concetto di simulazione, un esempio
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Simulazione e modellistica
Sistemicità
Un ripiego
Pricing in un nuovo prodotto, se ne devono stabilire glieffetti:
sulla redditività del prodotto (al crescere del pricing, aumenta in
modo proporzionale e viceversa)
sulla domanda del prodotto (stavolta e’ inversa e non rettilinea;
all’aumento, diminuisce e viceversa). Le condizioni si possono
riassumere nella reazione della concorrenza (il mercato è saturo)
Risponderà nella stessa direzione (aumento, se si sceglie un
prezzo più alto dei loro, per il nostro prodotto o riduzione, nel caso
inverso)?
O nella direzione opposta (è plausibile, anche se i mercati
tendono a comportamenti imitativi)?
Con quale intensità, nei due casi?
Con altri fattori del marketing mix (es. pubblicità o promotion (un
regalo, attaccato alla confezione del prodotto)?
Ecco La sistematicita’ sta nel fatto che si comincia variabile per
variabile, osservandone gli effetti isolatamente, in condizioni
tipiche (es. prezzo piu’ alto, uguale e piu’ basso della
concorrenza). Se ne modifica, ancora singolarmente, l’intensita’,
fino a raggiungere condizioni soglia. Nel caso, un es. e’ il prezzo
tanto basso, che la redditivita’ di prodotto diventa nulla. Quindi si
combinano due fattori diversi e poi, uno per volta, tutti insieme
Un esempio
20. Economic Mathematical Modeling
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Economico
Ci sono modelli che agiscono in campo strettamente economico, cioè
rappresentano una realtà di grandezze, espresse (o esprimibili) in denaro. Ma, per
noi, rientrano nella stessa categoria, anche quelli che mettono in gioco fattori politici
(scontro o convergenza di poteri), sociologici (relazioni e processi di gruppi sociali),
storici (combinazioni di tutti i fattori significativi dell’evoluzione di un paese, un
territorio, una società e una cultura), fino ad arrivare, si spera presto, a quelli
filosofici (leggere e comprovare il significato ultimo delle cose dellavita).
Matematico
Un modello, se non contiene equazioni, non è strettamente un modello, anche se si
aiuta con grafica e testo (spesso multimediale), quasi sempre indispensabili, per
comunicare con gli utilizzatori.
Nonsocioeconomico
Un aggettivo che respingiamo, per 3 motivi: 1 - decisivo: tagliamo fuori filoni
metodologici antichi e illustri, come l’econometria, quando un obiettivo di questo
corso e’ la riconciliazione di approcci diversi; 2 - una parola, che hapraticamente
titolo solo da noi, in Italia, abusata, insulsa e generica; 3 - ci farebbe includere
orrendi pasticci sociologici, detti modelli qualitativi, inventati da asini, digiuni di
matematica, che pateticamente cercano di farne ameno
21. Gli obiettivi dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Spiegare Attenzione: non descrivere, ma far emergere e misurare il
meccanismo con cui variabili, eventi, situazioni e processi
agiscono, reagiscono einteragiscono.
Il che significa misurarsi con l’aristotelico
causa/effetto, dandone l’adeguata espressione
matematica
Rispondere ad un bisogno Raramente un modello si costruisce per rispondere a curiosità
intellettuali, che vi hanno certamente titolo, ma dopo che ci
siamo messi in grado di rispondere a quesiti pratici, originati
dalla necessità di intervenire sul sistema, per farlo andare
meglio, almeno dal punto di vista di chi ci mette i soldi per
costruirlo. Insomma, un modello deve essere in grado di
sperimentare l’effetto di policies, cioè decisioni, dandone le
conseguenze nel tempo e nello spazio e misurandole in
termini di costi/benefici
22. Gli obiettivi dei modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Prevedere Un modello deve fornire previsioni sufficientemente
approssimate per il futuro, sia che sul sistema non si
intervenga (si parla di effetti futuri dei soli fattori fuori
controllo), sia che vi si agisca (con le policies, cioe’ i fattori
sotto controllo) . Due domande: quanto lo scostamento
(approssimazione) tra dati generati dal modello (detti teorici)e
dati reali? Rispondiamo che la misura dell’approssimazione
anzitutto è un vincolo, che presiede alla suacostruzione.
Insomma, dipende dagli obiettivi pratici e rientra in unalogica
costi/benefici. Aggiungiamo che un elevato grado di
scostamento, quando si escludano errori materiali o colpevoli
omissioni, è un’informazione di grande importanza, perché
significa che ci sono fattori ignoti, non riscostruibili dalla
scienza, dall’esperienza o dalla ricerca sul campo. L’altra
domanda: quanto ci si deve spingere lontano nel tempo? La
risposta è esattamente la stessa.
23. Esistono differenti modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
DescrizioneFocus
Modelli
Pubblici
Il problema è il modello. Ne distinguiamo 3 classi:
1) specifici, che trattano di una situazione o unprocesso,
definito storicamente;
2) generali, che si propongono di validare una teoria ouna
regola; nel caso li possiamo spesso considerare meta-
modelli;
3) intrinseci, possono appartenere alle 2 categorieanzidette,
caratterizzati però dal coincidere con la tecnica di
costruzione.
Un paese, un gruppo di paesi, un continente. Sono la passione
delle banche centrali. Nessun paese avanzato ne è sprovvisto,
ma, spesso, sovrintendono ai destini di paesi in via di sviluppo.
Sono la gioia degli economisti e dei think tank. Ma nessuno ha
mai trovato un politico, che li abbia usati. Si sospetta, anzi, che
che in certi posti non siano neanche conosciuti da loro. Fate un
nome, a caso.
Problemi
Economici
Focus
Intere
Economie
Descrizione
Dal punto di vistadell’utilizzatore
24. Esistono differenti modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Dal punto di vistadell’utilizzatore
DescrizioneFocus
Modelli
Privati
Settori merceologici, indagati in una prospettiva mondiale,
continentale, nazionale. Hanno una cattiva fama, perchésovente
qualitativi, cioè sono descrizioni, cui si assegna, il più delle volte,
a capocchia, una probabilità di accadimento. I più seri, quelli
quantitativi, sono in un momento di eclissi, perché la
pianificazione aziendale a lungo termine si pratica molto meno,
che in passato
La categoria più diffusa e tuttora in crescita. Distinguiamo due
classi: solutivi e simulativi
Scenari
Focus
Aziendali
Descrizione
25. Esistono differenti modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
EconometriciSe lavorate su intere
economie e avete a che fare
con economisti, non potete
ignorare
Dal punto di vista del costruttore
Input Output
Una classe isolata,con
grandi meriti Catene Markoviane
Un metodo, un linguaggio, un’ispirazione,
una serie di criteri, non a caso è laclasse
più viva e più applicata in ambito
aziendale
System Dynamics
26. Esistono differenti modelli
19/07/2016 DEXT – Designing Models foe Economic and Politics
Dal punto di vista del costruttore
Una concezione del mondo,come
i precedenti. E’ l’ultimo nato, in
vivo sviluppo
Agent Based
Datato, ma tuttoravivo Metodo di Monte Carlo
Per noi è una miscellanea. Prende teorie e
approcci dai precedenti. Salvo l’ultimo,che
potremmo definire come un’opportunità in
cerca di modelli.
Computer Science
Big Data
27. DEXT – Designing Model for Economics and Politics
www.dextproject.com