1. Ancona 03/07/2012
Al Segretario Generale della CGIL - Susanna Camusso
Per conoscenza:
alla Segreteria Nazionale della CGIL
al Segretario Generale della FIOM - Maurizio Landini
alla Segreteria Nazionale della FIOM
al Segretario Generale CGIL Marche - Roberto Ghiselli
alla Segreteria Regionale CGIL Marche
al Segretario Generale CGIL Ancona - Marco Manzotti
alla Segreteria Generale CGIL Ancona
al Segretario Generale della FIOM Marche e FIOM Ancona Giuseppe Ciarrocchi
alla Segreteria Regionale FIOM Marche
alla Segreteria Provinciale FIOM Ancona
Oggetto : lettera di un delegato al Segretario Generale della CGIL
Cara Susanna,
chi ti scrive è un delegato della Confederazione della quale hai la carica di Segretario Generale, il
più grande sindacato italiano, che da sempre si batte per provare a tutelare i diritti di tutti e per
costruire condizioni di lavoro e sociali dignitose anche per i più deboli.
Negli ultimi tempi però qualcosa sembra cambiato, e quell'organizzazione che nasce e vive per la
difesa della Democrazia, sembra entrata a far parte di un sistema burocratizzato, di
autoreferenzialità, di centralismo democratico che esclude, a colpi di maggioranza, ogni forma di
discussione e di dissenso.
A parte queste personalissime considerazioni, vengo subito al punto: ormai da mesi stiamo
assistendo al massacro totale del diritto del lavoro e della condizione, lavorativa e sociale, delle
persone, quella gente che tu dovresti rappresentare, senza che si sia messa in campo la benchè
minima opposizione sociale degna della nostra storia, almeno a mio parere.
Rimane il fatto che a prescindere dalle opinioni personali, la tua strategia si è dimostrata del tutto
inefficace, e comunque mai condivisa con la base e sempre imposta dall'alto.
Nell'ultimo anno, cara Susanna, hai accettato o abbiamo subito le deroghe al CCNL, la Marcegaglia
come nostro portavoce, la cancellazione di fatto del sistema pensionistico e la controriforma del
mercato del lavoro, arrivando su questo punto alla proclamazione dello sciopero generale, per poi
revorcarlo un paio di mesi dopo sostituendolo con mobilitazioni e presidi territoriali, ma solo
laddove ce ne erano i presupposti.
Ritengo la tua figura, a capo della CGIL, non all’altezza per rappresentare il mondo del lavoro in
generale ed inadeguata a costruire una prospettiva per il nostro futuro.
La mia impressione, da modesto delegato di fabbrica ( che sicuramente non ha una percezione reale
della crisi come te ) è che l'attuale gruppo dirigente della Confederazione sia colpevole di un
cedimento culturale nei confronti dei valori dell'organizzazione e di quelli costituzionali, e non aver
neanche provato a portare veramente la nostra gente in piazza nei punti sopra citati, costituisce una
macchia indelebile nella coscienza di una/un sindacalista degna/o di questo nome.
Rimane il fatto oggettivo che aver accettato la cancellazione dell'art.18, quindi della reintegra sul
posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa, arrivando addirittura a mentire nel
merito al C.D., costituisce un cedimento politico gravissimo che ti ha fatto disattendere e tradire il
mandato congressuale: su questo punto, compagna Camusso, ti chiedo di rassegnare le tue
dimissioni e di andartene dalla CGIL per aver lasciato i lavoratori soli, in un momento di paura e
smarrimento come quello di una crisi di portata epocale.
Pierpaolo Pullini delegato CGIL