New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-centered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-centered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Identità e ruoli della biblioteca pubblica: imparare dal passato e riflettere...Anna Galluzzi
A partire da definizioni e posizionamento della biblioteca pubblica rispetto al welfare, ci si interrogherà sui relativi ruoli e funzioni, in particolare durante i periodi di crisi economica e sociale. Attraverso un'esercitazione da svolgere insieme ai partecipanti al corso, si prenderà coscienza dei meccanismi di costruzione e rafforzamento della library faith, di cui si andranno a indagare le origini nell'America del dopoguerra. Anche utilizzando numerosi esempi del contesto italiano e internazionale, si arriverà così a comprendere cosa può essere oggi la biblioteca pubblica e si acquisiranno elementi di progettazione strategica.
Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:... la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola e gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici" .Nell'ambito di questo contesto l'attività di documentare assume valore pedagogico.
Presentazione di Silvana Mangiaracina al primo evento online dell'Accademia dei Meccanismi Molecolari "Presentazione NILDE: richiesta online di fonti bibliografiche per gli iscritti AMM", CNR Bologna, 21 Marzo 2021
Presentazione di Silvana Mangiaracina al VI. TURKEY NATIONAL ONLINE ACADEMIC RESOURCE SHARING WORKSHOP
Theme: Intercontinental Cooperation Solutions During Pandemics
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La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
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Presentazione di Silvana Mangiaracina al primo evento online dell'Accademia dei Meccanismi Molecolari "Presentazione NILDE: richiesta online di fonti bibliografiche per gli iscritti AMM", CNR Bologna, 21 Marzo 2021
Presentazione di Silvana Mangiaracina al VI. TURKEY NATIONAL ONLINE ACADEMIC RESOURCE SHARING WORKSHOP
Theme: Intercontinental Cooperation Solutions During Pandemics
Presentazione di Silvana Mangiaracina e Alessandro Tugnoli al X Convegno Nazionale sul Document Delivery e la cooperazione interbibliotecaria "Biblioteche virtuali per utenti reali".
La filosofia di sviluppo del software NILDE è fondata sulla collaborazione, l’ascolto delle necessità espresse dagli utilizzatori e l’interoperabilità coi servizi e con i sistemi gestionali in uso nelle biblioteche. NILDE è oggi un sistema che, grazie all’impiego di tecnologie e protocolli di comunicazione standard, integra nel flusso di lavoro del Document Delivery (DD) l’interrogazione dei cataloghi nazionali, il collegamento con le banche dati bibliografiche, la verifica dei diritti d’uso delle risorse elettroniche sottoscritte, l’autenticazione degli utenti presso l’istituzione di appartenenza. La possibilità di integrare NILDE con gli ILS (Information Library Systems), per evitare la duplicazione nella gestione delle operazioni di DD, è un obiettivo non ancora del tutto raggiunto.
Nella presentazione odierna viene mostrato il lavoro svolto per l’integrazione con i sistemi Aleph e ALMA di Ex Libris in collaborazione con alcune istituzioni che usano detti sistemi e gli sviluppatori del software. Viene illustrato lo stato di avanzamento del progetto: la complessità di tutti gli elementi in gioco, gli obiettivi raggiunti e le criticità riscontrate che hanno messo in luce problematiche da risolvere nel prossimo futuro.
Vengono inoltre presentate le linee di sviluppo futuro del software NILDE
Presentazione di Silvana Mangiaracina, alla giornata "Plan S - dai principi all'implementazione", presso Area della Ricerca CNR Pisa, 8 Maggio 2019.
I costi delle APC (Article Processing Charges) per pubblicare Open Access sono cresciuti enormemente in questi ultimi anni, in aggiunta ai costi sostenuti dalle biblioteche per gli abbonamenti. Una prima analisi condotta in Italia sulle pubblicazioni del CNR mostra l'importanza di includere nelle negoziazioni dei contratti con gli editori l'Open Acces delle pubblicazioni prodotte dalle istituzioni sottoscrittrici.
Presentazione di Silvana Mangiaracina, alla giornata su "Transformative agreements e PlanS: verso l’Open Access globale", CNR Roma, 21 Febbraio 2019.
I costi delle APC (Article Processing Charges) per pubblicare Open Access sono cresciuti enormemente in questi ultimi anni, in aggiunta ai costi sostenuti dalle biblioteche per gli abbonamenti. Una prima analisi condotta in Italia sulle pubblicazioni del CNR mostra l'importanza di includere nelle negoziazioni dei contratti con gli editori l'Open Acces delle pubblicazioni prodotte dalle istituzioni sottoscrittrici.
Presentazione di Paola Gargiulo e Silvia Corbetta al seminario "Why Identifiers Matter and ORCID Benefits for Individuals", CNR Bologna, 22 Maggio 2018
The survey summarizes the results of a survey conducted by the NILDE Internationalization Working Group regarding international interlibrary loan (ILL) practices among NILDE member libraries in Italy and other libraries in Europe and Spain. Over 400 libraries responded to the survey. The results showed that the majority of international ILL requests were between libraries in European countries, especially within Italy and Spain. Respondents indicated barriers to international ILL included costs of returning physical items and copyright restrictions on digital materials. There was overall support for expanding free resource sharing between libraries.
Paper presented by Laura Garbolino at the 15th IFLA ILDS Conference "No Library Left Behind: Cross-Border Resource Sharing", Paris, France, 04-06 October 2017 http://www.ilds2017.org/
Authors: Franco Bessone, Giovanna Colombo, Elena De Carolis, Gustavo Filippucci, Laura Garbolino, Enza Gasbarro, Silvana Mangiaracina, Ornella Russo, Elisabetta Tamburini, Alessandro Tugnoli
Relazione tenuta da Silvana Mangiaracina, Elena Bernardini al convegno NILDE "Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE"
Relazione tenuta da Ornella Russo, Silvana Mangiaracina al convegno NILDE "Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE"
Relazione tenuta da Silvana Mangiaracina, Alessandro Tugnoli, Jacopo Anderlini al Convegno NILDE Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE
Relazione tenuta da Marco Chiandoni, Monica Ortolan, Emanuela Secinaro, Elena Fuschini, Stefano Guarise, Fulvia Merlini al convegno NILDE "Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE"
Corso tenuto da Russo - Filippucci in occasione del Convegno NILDE "Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE
Lezione tenuta da Ornella Russo agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che partecipano al progetto SperimEstate del C.N.R. Area della ricerca di Bologna il 23 giugno 2015.
Introduzione al ciclo di produzione e diffusione dell'informazione scientifica e alle fonti di accesso alla letteratura scientifica nel contesto digitale.
Lezione inserita all'interno del progetto SperimEstate promosso dall'Area della Ricerca di Bologna.
ai principi e ai modi con cui il ricercatore può comunicare e diffondere i risultati della sua ricerca, con un'attenzione particolare alle caratteristiche che assume l'informazione digitale nel web e ai cambiamenti e alle opportunità introdotti dalla rivoluzione tecnologica al ciclo della comunicazione scientifica.
Seminario di Ornella Russo rivolto ai ricercatori dell'istituto IASF di INAF, tenuto a Bologna il 20 maggio 2015.
Il seminario illustra come gestire le proprie pubblicazioni in Web of Science e Scopus e come creare e aggiornare i profili autori con ResearcherID e ScopusID. Infine presenta ORCID e le possibilità di integrazione con gli altri author identifiers.
Intervento di Ornella Russo Pubblicare open access: uno strumento a supporto del ricercatore, tenuto all'interno del seminario di studi "Open Research data: valorizzare i dati della ricerca con l'open access", ISMAR Bologna, 27 febbraio 2015.
Dopo una breve introduzione su OA, l'intervento si focalizza su quali siano i criteri bibliografici, bibliometrici, economici e legali che è possibile adottare, per orientarsi nella scelta dei journal open access su cui pubblicare.
Pubblicare open access: uno strumento a supporto del ricercatore
Workshop La biblioteca e i bibliotecari per la società e l'educazione
1. La biblioteca e i
bibliotecari per
la società e l'educazione
Alessia Zanin-Yost
Associate Professor
Reference & Instruction Librarian/Coordinator of Library Instruction
Penn State Altoona
2. ● Il ruolo dei bibliotecari accademici negli USA
● La missione della biblioteca
● Outreach
● Information Literacy- Competenza Informativa
● Visual Literacy - Competenza Visiva
● Discussione
3. La biblioteca non si identifica per cos’ha, o dov’è, ma
per COSA FA.
I bibliotecari creano un legame alla comunità in cui si
vive e offrono opportunità di continua crescita
personale e professionale
4. Il bibliotecario accademico negli USA
76.8% sono docenti. Tutti i diritti ma anche i doveri.
Consapevolezza, responsabilità e partecipazione
nel processo educativo
Il bibliotecario come collega nell'educazione e non
solamente di supporto
.
5. Ciò che si può fare è nella missione e
visione
VISIONE
n E’ una veduta del future e rispecchia valori, ideali e
aspirazioni della biblioteca.
MISSIONE
n Definisce cosa fare per materializzare la visione.
n Risponde a 3 domande:
n Cosa facciamo?
n Per chi lo facciamo?
n Come lo facciamo?
La missione NON è statica, deve essere riveduta
periodicamente (5 anni)
6. Vision
We will be a world-class research library with a global reach, providing a
welcoming and inclusive environment for learning, collaboration, and
knowledge creation. As partners in research and education, and leaders in
delivery and preservation of library collections, we will leverage technology
and reward innovation to ensure the University Libraries will be a
destination of choice.
Mission
The University Libraries inspire intellectual discovery and learning through
robust information resources and academic collaborations in teaching and
research that connect the Penn State community and citizens of
Pennsylvania to the world of knowledge and new ideas.
Cosa facciamo Per chi lo facciamo Come lo facciamo
7. Il tuo progetto è in linea con la missione?
The University Libraries
inspire intellectual
discovery and learning
through robust information
resources and academic
collaborations in teaching
and research that connect
the Penn State community
and citizens of
Pennsylvania to the world
of knowledge and new
ideas.
.
Creare una partnership
tra le scuole primarie e
studenti internazionali a
Penn State Altoona per
fare scambi culturali,
capire meglio cosa
vuole dire vivere in un
mondo globale, creare
ispirazione e curiosità,
aumentare le capacità
di comunicazione tra
persone, rompere gli
stereotipi.
8. Cos’è l’outreach
n Una metodologia usata nei paesi anglosassoni.
n Definita come: andare a consultare le persone piuttosto
che aspettare che vengano da noi.
n Particolarmente efficace quando si vogliono creare e
pianificare dei progetti che includono vari gruppi.
9. MIDAS (Multicultural Immigrants Discovery of Access to Sources)
Chiesa: programma
Supermercato: volantini
Ristoranti Messicani: cibo prima della riunione
Biblioteca: fondi per cibo
Studenti Spagnolo: attività per bambini mentre genitori in
riunione
10. Information literacy- Competenza informativa
o imparare per imparare
Gli utenti devono:
● Capire che cos’è rilevante nell’informazione
● Come trovare ciò di cui hanno bisogno
● Come usare l’informazione in un modo etico
2000- ACRL formula una serie di standards
per aiutare i bibliotecari universitari ad
insegnare la competenza informativa.
2015- Gli standards diventano
FRAMEWORKS per i cambiamenti nell'uso
dell'informazione. Si cerca, usa e crea.
11. Competenza visuale
1969- Convegno IVLA
Definizione:
Una serie di competenze che una persona
possiede nel distinguere ed interpretare le
azioni visibili, gli oggetti e i simboli nel
comunicare con gli altri e nel valutare le
immagini
12.
13. Per un educazione che và oltre la scuola e diventare
partecipi nella società in cui viviamo
14.
“Datori di lavoro vogliono persone che
abbiano conoscenza nel campo ma anche il
desiderio di continuare a conoscere e l’abilità
di sintetizzare l’informazione, usare e creare
informazione tramite una varietà di formati, e
saper presentare e parlare di un progetto”
(Johnson et al., 2010).
15. Perchè noi?
La biblioteca non è l’ unica
istituzione a definire i valori
culturali, sociali e umani.
Ma le biblioteche hanno un ruolo
importante in ogni società e
possono dare un buon esempio
di cosa significa oggi vivere in
una società che partecipa con
tutti, che crea conoscenza, e
utilizza risorse in un modo
positivo.